Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 26/6/2012 alle 11:27

 
Stanno caricando il vertice europeo di giovedì prossimo di pretese salvifiche che almeno in parte sono destinate a fallire.
Sugli “Stati Uniti d’Europa” ci saranno, al massimo, le solite parole d’ordine, che possono piacere a tanti di noi, ma che ai mercati non faranno né caldo né freddo.
Sulle misure concrete per salvare l’euro, qualche decisione (speriamo importante) sarà presa sia per il breve che per il medio termine, ma proseguirà inevitabilmente il conflitto fra i Paesi cicala e i Paesi formica.
Sbaglia clamorosamente la Germania quando vuole costruire un’Europa a sua immagine e somiglianza ma se la politica economica non si fa a Bruxelles, se i controlli sui bilanci dei singoli Stati non sono rigorosi e inflessibili, se non si pongono limiti alle spese improduttive, perché mai dovrebbe assumersi il fardello pesante dei debiti fatti dagli altri?
La risposta è prontissima: generosità e solidarietà. E’ una risposta da “anime belle” che ha poco a che vedere con l’Utopia dei padri fondatori dell’Europa che si poggiava su un forte volontà politica.
In Italia, chi drammatizza il vertice europeo ha uno scopo preciso. Si alza l’asticella sperando che Monti inciampi. Sulle macerie dell’euro la destra conta di ricostruire le proprie fortune politiche dopo aver dato deteriorato l’immagine e la credibilità dell’Italia.
Rimettere insieme populismi e demagogia sfrenata sarebbe per l’Italia il colpo di grazia finale.

 
Commenti dei lettori: 43 commenti -
Capisco il tuo punto di vista ma io preferisco che si metta fine rapidamente a questo governo e si faccia un governo politico approvato dagli elettori. Il Pd vuole l'alleanza con Casini anziché con la sinistra? Errore grave che farà pagare all'Italia intera.
Scritto da Mario T. il 26/6/2012 alle 11:45
La Merkel ha dettato il compitino a Mario Monti come avevo anticipato io su queste pagine mesi e mesi fa, e come, molto più autorevolmente di me, ha riportato il "Corriere della Sera" quest'oggi. Lei, signor Adamoli e Ulderico Monti, mio ex amico di bevute virtuali di sambuca, e soprattutto impenitente filotedesco, dovete fare ammenda. Inginocchiatevi! Vi perdono ma dovete inginocchiarvi!
Scritto da Claudio Ennam il 26/6/2012 alle 12:02
Pensare che si colmi il vuoto politico in un solo vertice è un'illusione pericolosa ma se non si otterranno risultati apprezzabili le conseguenze saranno irrilevanti per tutta l'Europa. Se vogliono buttare giù Monti sono matti da legare. I problemi si aggraveranno ancora di più. Almeno Monti in Europa è riconosciuto come una persona seria, competente, ed europeista convinto.
Scritto da Bortoluzzi il 26/6/2012 alle 12:13
Ai tanti anti-tedeschi dell'ultima ora bisognerebbe ricordare che l'unificazione delle due Germanie era costato un patrimonio e l'avevano pagata loro senza pietire aiuti dall'Europa. Critichiamoli pure ma ricordiamoci sempre che sono i primi della classe perchè sono più bravi, disciplinati, lavoratori di noi.
Scritto da Francesca S. il 26/6/2012 alle 13:04
Il problema italiano, debito pubblico alle stelle, non si risolve, alla Berlusconi, stampando moneta o estromettendo la Germania dal club Euro o facendo leva sull’inflazione e conseguente deprezzamento della moneta. Le tesi del Cavaliere, che riecheggiano quelle di Brunetta e Calderoli, sono discorsi da bar Sport. Con queste tesi si è creata una montagna di debito pubblico e i problemi sono stati rimandati alle generazioni a venire. Che si possano risolvere problemi stratificati nel tempo con un vertice credo che nessuno ci creda. Ma non si risolvono nemmeno mandando via il professor Monti che non è il servitore di nessun potere forte. Monti non ha alcun bisogno di fare il servitore di nessuno. Dal vertice potrebbe, però, venire fuori qualche passo avanti verso l’unione delle politiche europee, almeno di quelle fiscali. Sono l’unico modo per dare stabilità alla moneta.
Scritto da Sic Est il 26/6/2012 alle 13:18
Nonostante le perplessità verso l’operato di questo governo, soprattutto sull’atteggiamento ora arrogante, ora accidioso di alcuni ministri, ritengo che la figura di Monti, in questo momento, sia l’unica spendibile sul teatro internazionale. Incrocio le dita sperando possa portare a casa qualche risultato tangibile. Sono anch’io dell’avviso che una crisi di governo avrebbe esiti devastanti.
Scritto da Angelo Eberli il 26/6/2012 alle 13:43
Caro Giuseppe l'Europa è il nostro orizzonte istituzionale e politico futuro. Stiamo pagando la miopia della Merkel che vuole una Europa germanizzata, ma l'unica cosa che otterrà la signora Cancelliera sarà quello di far aumentare i sentimenti antitedeschi di gran parte dell'Europa. Questo è un aspetto da non sottovalutare perché, per la prima volta dopo decenni, le popolazioni europee fanno un passo in dietro rispetto al cammino di “reciproca accettazione” percorso. E anche su questo si misura la scarsa statura della leader tedesca che, sicuramente porta un buon numero di colpe, ma non è la sola ad essere responsabile nell'establishmen e nella classe dirigente teutonica. Ben altra visione del mondo aveva avuto un gigante come Kohl e ben altra capacità di leadership. Lui il sig. Muller lo convinceva, lei si fa convincere. In Italia, come spesso accade in questa triste e sciagurata seconda repubblica, si giocano partite provinciali e miopi. Abbiamo un redivivo, si fa per dire, Berlusconi che ha deciso di sposare, irresponsabilmente, la carta demagogica e populista. Arriva a dire che meglio sarebbe una Germania fuori dall'euro. Che vergogna per una formazione che si vuole moderata e affiliata al PPE. Altro che eredi di De Gasperi. Dunque per recuperare consenso Berlusconi decide di gettarla in rissa e gioca a sfasciare tutto quello che è possibile. Ora, io credo che spetti al PD, ancora una volta giocare la partita delle grandi occasioni. Occorre alzare lo sguardo e assumersi, per l'ennesima volta, la responsabilità di dire agli italiani che fuori dall'euro e dall'Europa non c'è futuro. Occorre dire ancora una volta che in Europa si sta con chi ti ha fatto recuperare credibilità nelle istituzioni e cioè con Monti e non con chi era conosciuto ai vertici per le sue barzellette. In troppi, io temo, si dimenticano che a ottobre eravamo col “sedere per terra” e che di questo sono responsabili Berlusconi, Bossi e Tremonti. La responsabilità del disastro non è certo di chi oggi sostiene Monti o dello stesso Monti. La responsabilità ha dei padri e delle madri: PdL e Lega. Dunque avanti con Monti conoscendo i limiti di questa “strana alleanza”, ma sapendo anche che il futuro immediato sarà di “lacrime e sangue” e non c'è “sinistra” che tenga a questa certezza. Ci può essere solo un futuro da “democratici”, di chi crede nella politica dell'uguaglianza delle opportunità, nella libertà responsabile e nella sussidiarietà. Tutto il resto è vuota retorica.
Scritto da roberto molinari il 26/6/2012 alle 13:57
Caro Giuseppe, spendiamo pure parole per l’Italia e per Monti ma qualche parolina anche per @Ernesto Alberichi. Macina così tanti chilometri per sentirsi dare della “femmina” e del “nick fasullo”! Comunque, bentornato! Questo blog svolge un servizio socialmente utile, è meglio di una onlus e, nella profilassi e cura delle dipendenze, è meglio di un SerD. Iscriviamo Giuseppe Adamoli al Registro Regionale delle Associazioni del Terzo Settore. Non fa niente se è “persona fisica”, iscriviamolo ugualmente.
Scritto da Evangelina Ranquileo il 26/6/2012 alle 15:37
Signora Francesca S. (e spero tanto non SS) io non sono un anti tedesco dell'ultima ora. IO SONO ANTI TEDESCO IN QUANTO EBREO! Vuole aggiungere ancora qualcosa? Ha forse qualcosa da dire, a parte le solite banali considerazioni sulla disciplina germanica? Com'erano disciplinati i tedeschi quando CI spingevano nei vagoni che CI avrebbero portato nei campi di lavoro!
Scritto da Claudio Ennam il 26/6/2012 alle 16:08
D'accordo come sempre con Roberto Molinari. Anch'io, come lui,dico:avanti con Monti fino al 2013,nonostante difficoltà e limiti (vedi Fornero e altro). Una sottolineatura sulla Merkel: sta naturalmente sbagliando, ma Hollande o la Francia, che non vuol cedere un briciolo di sovranità, dove la mettiamo? Se quel poco d'Europa che c'è finirà male, non dovremo ricercare un solo colpevole (Berlusconi ed il P.D. L. che indeboliscono Monti sono altri irresponsabili ), ma tanti sfascisti.
Scritto da mariuccio bianchi il 26/6/2012 alle 16:41
Mario Monti pare voglia rassegnare le dimissioni. E' un fatto gravissimo. No, no è gravissimo il fatto che voglia dimettersi è spaventosamente grave che intenda rivolgersi non al parlamento del suo Paese o al suo capo di Stato ma a un capo di governo straniero. Alla Merkel, in pratica, dirà "subito gli Eurobond o mi dimetto". Questa la mossa allo studio di Monti per il summit Ue del 28 - 29 giugno. Spaventoso, orribile. E ci sono ancora degli idioti che pensano che siamo uno Stato sovrano.
Scritto da Claudio Ennam il 26/6/2012 alle 16:43
La barzelletta migliore del giorno: Berlusconi, il re mondiale dell'economia, si è proposto come ministro dell'economia del prossimo gabinetto (probabilmente nel senso del WC) di Alfano. L'uomo, è risaputo, non ha il senso del ridicolo ma lo rappresenta in maniera perfetta. In quel gabinetto propongo Bossi come ministro degli Esteri. La catinella verrà tirata (oops volevo dire la campanella verrà suonata) una volta da Brunetta e la volta successiva da Calderoli. Previsioni: Pil in fuga.
Scritto da Sic Est il 26/6/2012 alle 16:51
@Roberto Molinari - D’accordissimo (si può dire in buon italiano?) su Kohl. D’accordo sul Pd, su Berlusconi-Bossi-Tremonti. Sulla Merkel quasi d’accordo. Stiamo attenti a non demonizzarla troppo. Tu pensi che un socialista sarebbe in grado di cambiare molto nella politica europea della Germania? Non tantissimo, secondo me. E’ quello che sperimenteremo anche con Hollande in Francia. Lo ha notato giustamente @Mariuccio Bianchi. Voglio dire semplicemente che le nazioni che hanno vissuto sopra le loro possibilità, un certo prezzo dovranno pagarlo, con o senza la Merkel. L’Europa federale è il nostro sogno ma non potrà cancellare errori e colpe gravi di governi cicale e di governi inetti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/6/2012 alle 16:58
@Evangelina Ranquileo - Hai ragione. Ernesto Alberichi non è un nickname. E il nome vero di una persona rispettabile che vive in Lombardia ma non in provincia di Varese. Scrive raramente sul blog e quindi lo conosco poco ma sono certo che è una persona sincera e aperta al dialogo. PS - Complimenti per il tuo nick chiunque tu sia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/6/2012 alle 17:01
Sono decenni che vedo un'Italia spezzata in due: le famiglie-formiche con una ex-buona capacità di risparmio e invece una classe non dirigente con lunghe cordate di persone che vivono e godono di rendite di posizione e che ambiscono unicamente al controllo del consenso. Se per arrivare ad avere una società educata alla legalità e solidarietà bisogna germanizzarsi un po’, ben venga il controllo teutonico dei bilanci. Oggi c’è Monti il nominato. Se ci fossero domani le elezioni, spererei in un Monti eletto senza l’appoggio-ricatto di partiti a vocazione populista. Aggiungo poi che mi piacerebbe anche americanizzarci un po’ nelle politiche fiscali: vedi recentissimo accorda tra CH e USA dove, di fatto, la Confederzione elvetica ha dovuto rinunciare al segreto bancario sugli evasori pur di garantire alle proprie banche di operare sul territorio americano.
Scritto da Nicoletta il 26/6/2012 alle 17:15
@Sic Est, non pensi che il "Pil in fuga" ci sarebbe anche con Di Pietro, Vendola, comunisti italiani e Rifondazione al governo?
Scritto da f.f. il 26/6/2012 alle 18:04
Per @f.f. Io sono un nemico delle ammucchiate anomale. Credo di aver detto più volte che non mi piace per niente la foto di Vasto. Oggi, ribadisco, mi sembra umoristico che un fallito sedicente statista come Berlusconi si proponga per fare il Ministro dell'economia, quando non ha mai saputo fare il presidente del consglio.
Scritto da Sic Est il 26/6/2012 alle 19:24
@Nicoletta, hai manifestato il mio stesso stato d'animo. Dopo Monti ancora Monti ma stavolta eletto dai cittadini con i partiti sullo sfondo.
Scritto da Giovanna G. il 26/6/2012 alle 20:11
Chi spera che Monti cada è un irresponsabile o un idiota. Dopo di lui a ottobre chi? Meglio votare in primavera cosicchè l'aria europea possa essersi rinfrescata.
Scritto da Una lettrice il 26/6/2012 alle 21:32
Caro Adamoli, ti ringrazio per la stima che nutri nei miei confronti e ringrazio @Evangelina Ranquileola per la solidarietà espressa. Come hai precisato, non vivo nella provincia di Varese, abito a Spino d’Adda un paese della provincia di Cremona. Da circa due anni, ho il piacere di conoscere Ulderico Monti una persona squisita di una cultura profonda e di un alto profilo morale. Seguendo un suo consiglio, mi sono iscritto al tuo Blog ed è stata una decisione felice. In esso leggo commenti espressi da concittadini preparati sia in politica che nel sociale, in breve li leggo molto volentieri. Raramente scrivo sul tuo blog a causa di una mia interiore timidezza che mi fa sentire un intruso. So che sbaglio, ma il tuo gruppo è così ben affiatato che non vorrei essere considerato un terzo incomodo o per meglio dire un forestiero. Permettimi ora di rivolgermi ad un tuo assiduo opinionista. Sig. Claudio Ennam in un recente passato scrisse “Una patria ai palestinesi? E perché? Hanno la Giordania. Vadano lì. Vadano altrove. Vadano al diavolo. E chi si permette ancora di contraddirmi, leggerà di mia sorella VEDOVA e della vita che subisce in Eretz Israel. Finché si scherza, va bene, io sono il primo. Ma poi se si toccano temi seri, caldi, ……… , divento serio anch'io. MOLTO SERIO.” Io no l’ho contraddetta, le ho solo posto una domanda molto seria che le riformulo nuovamente: Sig. Claudio Emman, mi spieghi per quale motivo i palestinesi dovrebbero lasciare le loro terre per trasferirsi in Giordania. Poi, se vuole, mi spieghi come vive sua sorella a Eretz Israel. Nel rispondermi usi pure il tono da “Diavolo della Tasmania” ma mi aiuti a capire. La ringrazio.
Scritto da Ernesto Alberichi il 26/6/2012 alle 22:08
Nicoletta e Giovanna G. posso sapere dove vivete? Botswana? Isole Vanuatu? Uranio? Plutone? Come potete pensare che Monti possa essere eletto in libere elezioni? Il 20% è grilliano, più per protesta che per convinzione, ovvio. SEL e IDV raccolgono insieme almeno il 15% dei favori; poi ci sono gli astenuti, gli astinenti, gli astemi. Insomma, il piccolo contabile prezzolato non avrebbe alcuna chance, se mai avesse l'ardire di presentarsi candidato. Non credo però lo farebbe mai. Monti è un povero incapace ma non è stupido. p.s. signor Adamoli, i suoi frequenti viaggi di vacanza non fanno bene al suo blog. Come vede c’è molto disamore. Io faccio di tutto per sostenerlo ma sono da solo e poi, diciamolo, avrei anche altro da fare.
Scritto da Claudio Ennam il 26/6/2012 alle 22:19
Spero che l'Italia batta la Germania giovedì sera. Almeno nel calcio gli daremmo la lezione che meritano. Sono troppo arroganti e pretendono di essere i padroni dell'Europa. Ho paura del loro autoritarismo innato.
Scritto da Bossiano doc il 26/6/2012 alle 22:54
Hollande in Francia ha praticamente detto che vengono prima le tasse e poi le riforme. Una specie di politica dei due tempi sul modello del governo Monti. Così va il mondo: una cosa è la campagna elettorale e una cosa molto doversa è l'azione di governo. Di Pietro e Vendola dovrebbero meditare molto su questa cose.
Scritto da Simona il 26/6/2012 alle 23:07
Signor Alberichi, lei ha un irritante tono educato. Parla piano, misura le parole, mantiene un registro accurato. In casa cammina con le pattine e quando beve il tè tiene il mignolo alzato. E’ un buonista, razza grama. E’ come il suo amico Ulderico Monti, la doppiezza fatta uomo. Ulderico è comunista ma anche baciapile. E’ amico di Israele ma anche dei palestinesi. Vuole offrirmi una sambuca ma anche no. E poi è filotedesco, ascolta Wagner. Wagner! I tedeschi fecero saltare Sebastopoli (la mia Sebastopoli!) mentre giganteschi altoparlanti diffondevano l’ouverture del Tannhauser. Dica la verità, volete uccidermi. Come può fare una simile domanda a me: “mi spieghi per quale motivo i palestinesi dovrebbero lasciare le loro terre”. I palestinesi non hanno terre, sono nostri ospiti. Quelle terre le abbiamo strappate al deserto NOI. Abbiamo portato NOI l’acqua, e il latte e il miele. Abbiamo reso produttiva NOI una terra riarsa, calcinata, inospitale. NOI abbiamo operosità, ingegno, siamo intraprendenti. Loro sono straccioni che vivono di terrorismo. “Quanto vuoi per farti saltare in aria in un bus di giudei?” “Lascia pure a mia madre trenta denari”, grazie Ibn. Ibn chi? Ma Ibn Sharmutta, naturalmente.
Scritto da Claudio Ennam il 27/6/2012 alle 07:06
Mario Monti ha dichiarato ai quattro venti che tratterà ad oltranza domani a Bruxelles. Gli credo, il segno che potrà lasciare a fine mandato è quello di un buon risultato e ritengo che sia il miglior negoziatore oggi esistente per far contare ancora l'Italia in Europa. Per questo mi delude l'atteggiamento distaccato e troppo critico di alcuni partiti, soprattutto del Pdl che è il primo responsabile della nostra situazione dramatica.
Scritto da A.F. il 27/6/2012 alle 07:59
@Ernesto Alberichi - Non ti devi affatto sentire né forestiero né terzo incomodo. Ci sono tanti lettori di altre province oltre che della mia, in particolare di Milano. Questo dipende principalmente dal fatto che sono rimasto in Regione per un lungo periodo ed ho incontrato moltissima gente. Quelli che scrivono sono una piccolissima parte dei lettori. Alcuni inviano dei commenti soltanto raramente ma sono ugualmente benvenuti. Sarò contento di leggerti anche in futuro, ogni volta che vorrai.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/6/2012 alle 09:11
Dare tutte le colpe alla Germania è un alibi che non aiuta ad uscire dalla tempesta. I tedeschi potevano fare di più per la la Grecia ma i greci di destra e di sinistra dovevano fare di più per sè stessi. Questo vale anche per l'Irlanda. il Portogallo, la Spagna e l'Italia. Vi ricordate quando Berlusconi meno di un anno fa diceva che tutto andava bene? Era colpa dei tedeschi se i nostri governanti mentivano e non facevano niente?
Scritto da Federico il 27/6/2012 alle 10:21
Nel 2003 l’Economist definitiva la Germania come “il malato d’Europa”, ma poi loro hanno fatto le riforme e hanno messo i conti in ordine; noi invece no. Prendersela con la Merkel è ingiusto, i suoi concittadini non capirebbero perché devono offrire garanzie a quei Paesi, compreso il nostro, che non si sono mai preoccupati dell’equilibrio dei bilanci. Tra l’altro la Germania ha risanato anche le sue regioni orientali mentre il nostro Mezzogiorno è ulteriormente arretrato. Il vero problema è solo marginalmente l’euro che rappresenta la prima economia del mondo con un debito di poco superiore al 90% del Pil, il deficit annuo al 3% e un surplus commerciale. Il vero problema è rappresentato non dalla debolezza dell’economia ma dalle insufficienze della politica. Occorre puntare verso una vera Federazione Europea ma a tale obiettivo si oppone, più che la Germania, la Francia. Bisogna poi pensare a ridisegnare le regole del capitalismo finanziario globale che è causa di squilibri e di ingiustizie; ma nessuna forza politica (neanche le antiche famiglie dei partiti tradizionali) sembra a ciò interessata. A questo punto servono però alcune decisioni concrete; uscire dall’euro significherebbe, tra l’altro, vedere dimezzare i nostri risparmi, ritornare all’inflazione a due cifre, andare indietro di almeno due decenni. Per finire dove? Purtroppo l’opinione pubblica è distratta dalle errate informazioni e dalla propaganda populista di Berlusconi e Grillo, ma anche dalla scarsa responsabilità dei Sindacati (che insultano Fornero per una riforma discutibile ma che è l’unica portata in porta da decenni). Se non troviamo tutti insieme il senso di responsabilità e la consapevolezza di condividere lo stesso destino correremo grossi rischi. Anche i cittadini devono fare la loro parte, sono essi i titolari della sovranità; i politici vanno ed vengono ma il popolo non può accontentarsi di essere lisciato per il verso del pelo, deve assumersi con la propria testa le responsabilità comuni.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 27/6/2012 alle 11:02
@Fiori, gli insulti dei sindacati alla Fornero sono un esempio del fatto che difendono solo gli occupati fregandosene dei precari e di chi il lavoro non ce l'ha.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 27/6/2012 alle 12:07
Ben ritrovati.La politica svolta dai tedeschi negli ultimi anni, come quella di Sarkò e della destra italiana,ha lavorato poco per "l'Europa di domani".Tra i segnali, mesi fa, la vendita di titoli italiani,spagnoli e greci da parte di banche tedesche e francesi, quando gli accordi tra stati erano diversi.USA ed Inghilterra, ormai dimenticate concause della crisi, iniziarono con la rottura dell'Europa sulla guerra d'Iraq.Ora,se non stanno attenti,rischiano.I BRICS sono, buon per loro,lanciati.
Scritto da FrancescoG. il 27/6/2012 alle 12:56
Condivido @ Federico e @ il sig. Fiori. Mi hanno anticipato. Aggiungo che la politica è vista da troppi come un gioco o come un mantenimento del potere, a prescindere dai risultati(anche nei comuni).Sulla Merkel. Non è che siamo percepiti, nel collettivo, come quelli che si bevono il patrimonio al bar ? I partner europei chiedono certezze. Penso le chiederemmo anche noi, prima di qualsiasi accordo. Le riforme fatte in Italia, dolorose, sono un inizio. Ora c'è la parte strutturale e di rilancio.
Scritto da FrancescoG. il 27/6/2012 alle 13:09
L'unica partita in cui potremo forse battere la Germania è quella del calcio. Dare a loro la colpa della nostra debolezza è come scambiare l'effetto per la causa.
Scritto da Francesca S. il 27/6/2012 alle 13:41
L'atteggiamento della Germania, d'istinto, mi sembra condivisibile. Sull'efficacia di tale condotta - essendo ignorante in materia di economia - non saprei davvero, ma mi sembra che le osservazioni che fai siano tutte condivisibili. Specie quando parli dei "se": se la politica economica non si fa a Bruxelles, se i controlli sui bilanci dei singoli Stati non sono rigorosi e inflessibili, se non si pongono limiti alle spese improduttive....
Scritto da r.m. il 27/6/2012 alle 14:25
VERGOGNA: mentre Monti va ad un difficilissimo vertice europeo, Berlusconi lo critica e afferma che tre quarti del suo elettorato è ostile al governo. Dopo tutto quello che ha fatto quando al governo c'era lui ha ancora questo coraggio, un vero irrresponsabile.
Scritto da Piero Rossi il 27/6/2012 alle 14:50
Grazie a lei, @Ernesto Alberichi, per essere stato così brillante nel raffigurare il “diavolo di Tasmania”. E anche sincero nel suo commento di presentazione. Scrive Dov Seidman, fondatore della LRN, una società di consulenza di leadership a dirigenti di impresa: “Nulla ispira le persone più della verità. Così facendo si rafforza il legame con chi ci ascolta”.
Scritto da Evangelina Ranquileo il 27/6/2012 alle 15:25
Signor Adamoli, lei sostiene incondizionatamente un governo che attraverso un suo ministro afferma che il lavoro NON è un diritto.
Scritto da Claudio Ennam il 27/6/2012 alle 15:49
Scrive bene Folli, oggi, sul Sole24Ore: l'Italia cammina lungo un crinale che si assottiglia sempre più, pur non mancando dignità e determinazione. Ha ragione, dignità e determinazione sono due caratteristiche ben attribuibili a Monti. Ma, a differenza di @Nicoletta, io un Monti-eletto non lo vorrei proprio. OK, un Monti-nominato ma eletto proprio no. Non avrebbe nemmeno appeal per farsi votare. Un politico non è solo emisfero sinistro (realtà, razionalità, tecnica, ragione, ordine, normalità e previsione) ma anche destro (emotività, intuito, sentimenti, sogno, arte, caos, mito, creatività e visione). Il pensiero di @Adamoli è tutto condivisibile, anche quello di @Fiori, mentre convince meno, in chiusura, quello di @Molinari. Mentre @Fiori giunge, giustamente, a voler rivedere le regole del capitalismo internazionale, @Molinari confida in un ‘futuro da democratici’, in una ‘politica dell’uguaglianza delle opportunità, nella libertà responsabile e nella sussidiarietà’. Concetti giusti che, oltre tutto, riempirebbero il ‘cartello’ di Fiori ma non vi è nulla di più demagogico in questi, soprattutto oggi. Forse, più che di 'libertà responsabile' abbiamo bisogno di individui più responsabili, non alla Scilipoti, ovvio, il neo-pigmalione della ‘smutandata’ Sara Tomasi. @Francesco G., OK sulla necessità di riforme dolorose però che non siano tutte sulla pelle dei ceti medio e basso.
Scritto da eg il 27/6/2012 alle 17:15
Molto interessante l'articolo di oggi sul Corriere di Alberto Alesina. Basta leggere il titolo: "Il livore antitedesco è pericoloso. Non trasformiamo le virtù in colpe". Però bisognerebbe leggerlo tutto. Il finale è questo: se i tedeschi perdono entusiasmo per il progetto europeo sarà un vero disastro. Se l'euro fallisce non sarà certo una loro responsabilità.
Scritto da G. Marchini il 27/6/2012 alle 17:16
@eg, bella la puntualizzazione su emisfero sinistro ed emisfero destro ma un leader politico dovrebbe averli sviluppati tutti e due. Malgrado le tue considerazioni non escluderei che in questo periodo Monti possa dimostrarsi all'altezza anche con la creatività e il sentimento.
Scritto da C. Conti il 27/6/2012 alle 18:48
@Claudio Ennam (15.49) - Che Elsa Fornero abbia dichiarato che il lavoro non è un diritto non è credibile: contrasterebbe con il primo articolo della Carta costituzionale. Che il posto di lavoro debba essere conquistato è invece un'affermazione che sottoscrivo e che soltanto una cultura sindacale distorta può mettere in discussione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/6/2012 alle 20:59
Lei è di parte, signor Adamoli, lei è un partigiano pericoloso. Ci sarà un momento storico nel quale dovrà rendere conto di questa sua condotta. La Fornero ha rilasciato un’intervista a WSJ che non si può equivocare. Mi spiega perché le smentite di Bossi e di Berlusconi erano per lei, signor Adamoli, fonte di ilarità mentre quelle del ministro del Lavoro rappresentano “una legittima precisazione”? Spiace che lei, signor Adamoli, alla fine della sua vita (politica) abbia fatto una fine così: reggicoda di un governo criminale.
Scritto da Claudio Ennam il 27/6/2012 alle 21:53
In Italia, caro Giuseppe, c'è sul serio una cultura sindacale distorta. Però, con amicizia, consentimi questa osservazione, quando io lo dicevo tu spesso mi correggevi facendomi la distinzione fra peccato e peccatori che possono sbagliare. Per me invece è sempre stato un problema di peccato, cioè di una certa cultura sindacale, non tutta, invece di peccatori, cioè di sindacalisti che sbagliano.
Scritto da Nicola il 27/6/2012 alle 22:37
@ eg. "OK sulla necessità di riforme dolorose però che non siano tutte sulla pelle dei ceti medio e basso". Siamo totalmente d'accordo.
Scritto da FrancescoG. il 28/6/2012 alle 08:20
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