Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 29/7/2012 alle 17:23

 

Entro agosto avremo la nuova legge elettorale che riconsegnerà agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti; che ci farà sapere la sera stessa delle elezioni chi governerà; che garantirà il diritto di tribuna ai partiti piccoli; che determinerà la stabilità politica; che non sarà più toccata per decenni.
Quanta grazia di Dio. Viene da non crederci perché i partiti fingono di litigare. Non preoccupatevi. Scherzano. Alla fine hanno in mente solo il bene dell’Italia.
Così si potrà finalmente votare ad ottobre.
Quasi quasi mi auguro che la sua approvazione venga rinviata di qualche mese.



Commenti dei lettori: 50 commenti -
Tono scherzoso ma argomento serissimo. I partiti della "strana maggoranza" che sostiene Monti criticano il governo ma quando tocca a loro non combinano niente. Spero nel buon senso di Bersani ma comincio ad avere dei dubbi.
Scritto da Nicola il 29/7/2012 alle 18:09
Carissimo @Adamoli: Credo nella politica, non credo più nei politici/politicanti. Sono d'accordo che da almeno trant'anni quello che abbiamo è il miglior Governo che abbiamo avuto e che non vale la pena di mandarlo via per una nuova legge elettorale. Ti confido che mi sembri troppo ottimista (o troppo politico o pieno di sense of humor) per pensare che questi tristi personaggi riescano a cambiare il porcellum. Già il nostro mediocre Silvio si sta preparando per una riedizione del porcellum 2.
Scritto da Sic Est il 29/7/2012 alle 18:37
Buon senso di humor. Se una legge elettorale non si fa a maggioranza e si vuole l'unanimità ho paura che l'anno prossimo voteremo ancora con la legge pessima che abbiamo.
Scritto da Maurizio il 29/7/2012 alle 18:49
Ironia giustificata. Volete scommettere che si voterà ancora col Porcellum. Una vergogna per i partiti.
Scritto da P. Gasperini il 29/7/2012 alle 20:00
A ottobre non si voterà perchè la legge elettorale non sarà pronta e perchè sarebbe un errore gravissimo impegnarsi in quattro mesi di campagna elettorale con questa situazione economica. A meno che Bersani non voglia approfittare della legge porcata dopo averla combattuta. Ma con chi governerebbe il Pd e con quale programma è ancora un mistero.
Scritto da G.G. il 29/7/2012 alle 21:29
@Sic Est, allora cosa dovremmo fare per meritarci una legge migliore, aspettare la nuova generazione di politici? In questo modo getti benzina sul fuoco dell'antipolitica. Spero fortemente che troveranno un accordo per una legge più valida di quella di oggi. Mi fido del Pd.
Scritto da Pd Pavia il 29/7/2012 alle 21:38
“Cari titolari dei partiti responsabili, se volete rimanere ancora qualche anno in poltrona a gestire la spesa pubblica come siete abituati a fare, dovete vincolare la futura azione del futuro parlamento a obbedire e votare le veline della BCE, dell’Eurogruppo, della Commissione, impegnandolo sin da ora a fare tutte le riforme e le cessioni di sovranità che saranno richiesti, anche contro la logica e l’interesse nazionale; solo a tale condizione, la BCE, in deroga autocratica al suo statutario divieto a intervenire in tal senso, continuerà a intervenire sottobanco, sul mercato secondario, per comprare, cioè rifinanziare, il debito pubblico italiano evitando il default del paese.” Un rinnovo parlamentare di questo tipo, imposto dall’estero come già lo fu il rinnovo del governo l’anno scorso, servirà ad affrontare il caldissimo autunno-inverno che ci aspetta, quando scadranno gli ammortizzatori sociali in essere ora (e si impennerà quindi il numero degli ufficialmente disoccupati), quando arriverà la seconda stangata dell’Imu, quando si faranno i conti con la moria di imprese e posti di lavoro già percepibile a chi opera in contatto con le pmi e con i lavoratori autonomi, quando si farà una tassa patrimoniale sugli immobili per raschiare il fondo e affossare il paese. Quando, insomma, probabilmente scoppierà la crisi sociale. Tale fedelissimo parlamento fantoccio, necessario complemento di un governo pure calato dall’alto, potrà legiferare per reprimere la protesta popolare, per introdurre nuove tasse e misure straordinarie, per ingabbiare la nazione nelle strutture giuridiche autocratiche decise altrove, assai più affidabilmente di quanto può fare l’attuale parlamento zombie. E, nel farlo, potrà dire: “non rappresentiamo il popolo che democraticamente ci ha eletti; l’opposizione è violenza, follia, rifiuto delle regole.” Ma soprattutto è meglio far votare la gente in autunno, prima che il bubbone scoppi, prima che succeda qualcosa di grave e duro per la vita quotidiana, prima che il governo dia ulteriori e traumatici giri di vite, prima che si sentano pienamente gli affetti della sua politica economica e del dominio tedesco. Andare al voto nel Marzo 2013 vorrebbe dire dare lo strumento elettorale in mano a un popolo che sarà inferocito e sfiduciato, anche verso l’UE, verso Napolitano, oltre che verso Monti e i suoi sostenitori.
Scritto da Max Liberti il 29/7/2012 alle 22:19
Due paradossi, penso voluti, in questo post. Uno: la legge elettorale perfetta che durerà per decenni grazie alla sua validità intrinseca. Due: i partiti che, tutti quanti, ambiscono al bene comune dell'Italia. E' più satira che discorso politico. Ma oggi purtroppo, caro Adamoli, la realtà va oltre la sua rappresentazione satirica.
Scritto da Bortoluzzi il 29/7/2012 alle 23:00
Quanta amarezza in questo post!
Scritto da Giovanna G. il 29/7/2012 alle 23:30
@ Pd Pavia il 29/7/2012 alle 21:38: Non sono un piromane con la tanica o la bottiglia Molotov in mano. Constato, però, che il cavaliere con l’asse della lega non ha alcuna intenzione di cambiare il porcellum. Non sono antipolitico, antipolitici sono i politicanti attuali che, ricordando Francesco Guicciardini, salvaguardano il proprio "particulare", cioè il proprio interesse. Bersani deve prestare la massima attenzione sia nei confronti di Berlusconi, che non mi pare ancora KO, sia nel creare le alleanze. Vincere le elezioni con antipolitici come Di Pietro o Sinistra radicale è fare una ulteriore ammucchiata di politicanti senza idee che alla prima occasione distruggono tutto nel più demenziale cupio dissolvi. Per ora teniamoci stretto questo Governo e trattiamo per una legge elettorale che dia la possibilità agli elettori di mandare a casa qualche residuato bellico. Se questa è antipolitica …
Scritto da Sic Est il 30/7/2012 alle 08:04
@Maurizio (18.49) - Per mia cultura politica credo che una legge elettorale votata a maggioranza sarebbe un altro limite alla buona convivenza politica. “Che barba”, dirai tu, è il solito discorso delle regole da condividere il più largamente possibile. Che ti devo dire? La penso così. Non è ammissibile il diritto di veto concesso alle forze più piccole che vogliono essere a tutti i costi rappresentate creando la frammentazione parlamentare, ma la ricerca di una convergenza ampia la considero assolutamente necessaria.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/7/2012 alle 08:20
@Max Liberti (22.19) - Qualcuno confidenzialmente mi chiede perché non ti replico sempre duramente oppure perché perdo tempo nel darti retta qualche volta. La mia risposta è che le opinioni politiche anche molto distanti dalle mie vanno rispettate e su questo blog sono benvenute. Sul commento di oggi mi limito a chiarire una differenza fondamentale fra noi su un punto chiave. Il sacrificio, parziale, ponderato e ben motivato, dell’interesse nazionale (nel tuo pensiero nazionalistico, credo), ovvero la cessione di parte della sovranità all’Europa, che secondo te sono atti quasi contro natura, per me sono la via maestra all’Europa politica da sempre agognata. Purtroppo, lo ammetto, questo appare oggi una concessione alle istituzioni tecnocratiche piuttosto alle istituzioni politiche. Ma nella situazione in cui ci troviamo conviene baciare il rospo e andare avanti battendosi pervicacemente per tempi migliori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/7/2012 alle 08:28
@Giuseppe Adamoli. Suppongo che chi ti esorti a osteggiarmi abbia interessi sovranazionali, appartenga a camarille, si consideri intoccabile, sia un evasore e abbia portato i suoi capitali all’estero: un nemico del popolo e come tale, ormai è tempo, sarà trattato.
Scritto da Max Liberti il 30/7/2012 alle 09:54
L'altro giorno Antonio Polito concludeva così l'articolo di fondo del Corriere: "Mentre Monti si occupa dello spread dei Btp, sarebbe ora che i partiti si occupassero dello spread democratico che si sta accumulando". Ma questa che noi sopportiamo di buon grado (avendola costruita con le nostre mani) è la solita Italietta di Caporetto e dell'8 settembre, dei Pulcinella e dei Maramaldi. Non abbiamo leader, programma, alleanze: tiriamo a campare.... Che fortuna poter dare la colpa a Berlusconi...
Scritto da ulderico monti il 30/7/2012 alle 10:06
Se ho capito bene Bersani vorrebbe il premio di maggioranza o di governabilità alla coalizione invece che al partito che prende più voti. Non capisco bene il motivo. In questo momento non sarebbe più giusto e conveniente il premio al partito?
Scritto da R. Radice il 30/7/2012 alle 11:35
@Max Liberti. Gli antifascisti non sono quelli che tu descrivi. Quelli appartengono, forse in maggiore quantità, alla destra che tu conosci bene.
Scritto da Un antifascista il 30/7/2012 alle 11:58
"...un nemico del popolo e come tale, ormai è tempo, sarà trattato". Che fortuna per noi: oltre Berlusconi a cui dare tutte le colpe, abbiamo qui tra noi il fiero @Max Liberti (nomen omen: libertario e massimalista) a cui affidare la giustizia contro i "nemici del popolo" (categoria che avevamo negletta) che danneremo "per fame al lavoro forzato"... come affermava Spartacus Picenus nel celebre inno La Guardia Rossa la quale, come si sa, è "devota e tremenda" e "marcia alla riscossa...". Mah!
Scritto da ulderico monti il 30/7/2012 alle 12:07
Gentile Adamoli, a quanto sembra la preoccupazione principale dei partiti attualmente al potere è elaborare una legge elettorale che non butti fuori dal parlamento il fedele alleato Lega Nord, ed invece elimini i "pericolosi" cittadini in politica del Movimento 5 stelle (@ R.Radice: il motivo è che il 5 stelle si presenta in autonomia). Il che chiarifica quale idea di democrazia abbiano i maggiori (al momento) partiti italiani. Riguardo al tuo dibattito con Liberti mi rammarica dover constatare che siamo ancora alla dicotomia "Europa sì, Europa no". Non credo che neanche il più convinto europeista, quale tu sei, possa seriamente auspicare che l'Italia resti in Europa come la "Calabria d'Europa", a meno di non essere accecato da un europeismo che diverrebbe allora non più progetto politico ma pura ideologia. E come insegnavano i comunisti d'antan: "se la teoria non si adatta alla realtà, è la realtà che deve essere cambiata". L'Europa era, politicamente, un ottimo progetto: dopo secoli di guerre in cui ci si scannava fra europei un tale progetto era animato da intenti salvifici, che ogni persona di buon senso può capire e condividere. L'Europa però, così com'è, in mano ai banchieri ed ai loro scagnozzi più o meno consapevoli ed agli speculatori, e l'euro, per come è stato congegnato, sono una catastrofe per l'Italia, e per capire il perché non bisogna proprio leggere gli economisti "di regime" (o peggio ancora alcuni giornalisti, purtroppo totalmente ignari di ogni nozione economica seria, come il tizio che talvolta citi) di Repubblica o del Corriere ma piuttosto bisogna leggere quanto scrive il premio nobel Krugman sul NYT del giugno 2012, comprendere la teoria economica delle "aree valutarie ottimali" (A.V.O), e capire come siamo capitati nel peggiore "shock asimmetrico" che la storia economica ricordi. Il resto è fuffa. Bettino Craxi, uno degli uomini politici più intelligenti e avveduti dell'intera storia d'Italia, l'aveva ben compreso: su youtube si trova una sua dichiarazione, in cui egli asserisce che, qualora i parametri di Maastricht non fossero stati ridiscussi, l'Europa sarebbe divenuta per noi l'inferno.
Scritto da Carlo il 30/7/2012 alle 12:20
Caro Giuseppe, il tatticismo esasperato del Pd non porterà buoni frutti. Una volta era di D'Alema, adesso è passato a Bersani. E' sempre difficile capire cosa vuole il Pd. L'oppositore interno doveva essere Franceschini che è letteralmente scomparso. Mah.
Scritto da Cesare M. il 30/7/2012 alle 12:59
@Un antifascista. Se ti riferisci alla destra berlusconiana io la conosco quanto te, e piu' di te l'aborro.
Scritto da Max Liberti il 30/7/2012 alle 13:45
Anche in materia di legge elettorale l'unico partito che ha le carte in regola, che ha presentato una proposta di legge chiara, che sta cercando l'intesa più vasta possibile, è il Pd.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 30/7/2012 alle 14:50
@Carlo, gli esperti buoni in economia non sono soltanto quelli che leggi tu. Ce n'è una sfilza, altrettanto bravi e onesti, che pensano e dicono il contrario.
Scritto da G Castiglioni il 30/7/2012 alle 16:03
@R. Radice (11.35) - La scelta del premio di governabilità per la coalizione e non per il partito dipende dalla convinzione di Bersani che sia necessario tutelare per quanto possibile il bipolarismo incoraggiando delle alleanze larghe e contrapposte. Il rischio insito in questa opzione è quello di favorire il raggruppamento di coalizioni troppo ampie che, al dunque, rendono più difficile governare come dimostra ampiamente la breve storia della seconda repubblica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/7/2012 alle 16:24
@Carlo (12.20) - Forse ti sembrerà strano ma su alcuni punti concordo. Se la legge elettorale sarà fatta per indebolire il movimento di Grillo e magari anche il partito di Vendola (entrambi non rappresentati in Parlamento) sarà una “porcata bis”. Bisogna ricercare l'equilibrio giusto fra rappresentanza e governabilità. Sull’Europa, penso non da oggi che i parametri di Maastricht vadano ridiscussi. Pur non avendo, molto probabilmente, conoscenze profonde come le tue, ricordo di averlo detto in un convegno del Nord (primavera 2009) dove rappresentavo il Pd lombardo. La differenza fra noi è che io ancora oggi ritengo, con il mio partito, che all’Europa politica non vi sia alternativa. Per ultimo. Il tuo giudizio su Craxi è anche il mio, come ho scritto più di una volta anche sul blog meritandomi i rimproveri di una sinistra becera e sorpassata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/7/2012 alle 16:30
@Carlo, in chiusura del suo commento, riporta una funesta opinione di Craxi che dipingeva un’Europa a destinazione-inferno. Andrei volentieri a sentirla in youtube ma ho qualche problema con i video. Potrei ovviare con il rileggere il commento di @Marinella (16.02.2012) che riporta le medesime dichiarazioni di Ghino di Tacco. Ma la più craxiana e antieuro è @la professoressa (22.01.2012). Ops, fra tutti questi economisti spesso ho la sensazione di non sentirmi adeguata.
Scritto da Evangelina Ranquileo il 30/7/2012 alle 16:52
La vertità è che i partiti stanno aspettando di capire quali sono i loro interessi prima di approvare la legge elettorale. Mi sembra inevitabile e giusto. Cosa dovrebbero fare, appoggiare un sistema che aiuta gli avversari politici? Spero che Berlusconi e Lega ritrovino l'accordo almeno sulle riforme se non sul governo Monti.
Scritto da Ugo F. il 30/7/2012 alle 17:24
@Sic Est, se tu consideri residuati bellici Berlusconi, Di Pietro e sinistra radicale (e magari anche la Lega) e vuoi mandarli a casa con chi pensi di sostituirli? Ho paura che cadiamo dalla pentola nella brace.
Scritto da S. Monti il 30/7/2012 alle 17:34
Il dibattito è sempre più astratto. O sono io che sono su un'altra lunghezza d'onda. La mia opinione - semplifico al massimo - è che ciò che va bene a Germania e Europa del Nord dovrà andar bene anche a noi; se i tre quinti dello spread sono causati da sfiducia e incertezza politica, la gravissima responsabilità ricade soprattutto sul (potenziale) primo partito italiano, cioè il PD, incapace di auto-riformarsi. Subiamo la situazione politica più sgangherata d'Europa.
Scritto da ulderico monti il 30/7/2012 alle 18:05
@ Evangelina Ranquileo, sono un'attenta lettrice di "Critica Sociale ", ciò che rimane del socialismo soprattutto milanese. Non sono in grado di fare un'analisi econonomica, ma ciò che sta accadendo e le paure di tutti confermano le previsioni del 1997 di Bettino Craxi nonostante @ Mafalda l'abbia inserito nella preistoria.
Scritto da Marinella il 30/7/2012 alle 18:19
Intervento non richiesto sul tema europeo.Per ora,e penso siamo tutti d` accordo,la prevalenza delle istituzioni economiche é chiara.Si sta operando il rafforzamento e miglioramento di quella politica. Andava fatta prima.La condivisione di sovranità (cessione non mi pare il termine giusto, da l`idea che decidano altri e non rappresentanti delle nazioni)é migliore delle decisioni a due,Germania e Francia,ed equilibra la bilancia dei poteri. I conservatori non l`hanno fatto.il tutto,secondo me :-)
Scritto da francescog. il 30/7/2012 alle 18:50
Grazie, @Marinella, per la tempestiva risposta. Oltre che di Critica Sociale, sei anche una strenua lettrice di questo blog. Nessuno sperava più di leggerti dopo mesi e mesi di assenza. Bentornata a rinfoltire le fila delle presenze femminili del blog, anche per dimostrare ai tanti ometti che le donne hanno una marcia in più … leggono, approfondiscono, elaborano, ricordano …. Il limite principale dei socialisti, a vent’anni da Tangentopoli, è quello di non essere riusciti a risollevare la testa. E l’eredita? Volgarmente rivendicata, a turni alterni, da Stefania e da Bobo, indegni di rappresentare il padre Bettino, le cui tante storie, ad esempio quella con la Anja Pieroni o quella con la Kanakis non hanno mai intaccato il suo spessore politico, a differenza di quanto accaduto per Berlusconi. Immagino che Critica Sociale abbia approfondito il ticket Pieroni- Kanakis. E il cognato Pillitteri? Fra i socialisti ci sono tuttora delle buone teste, ad esempio Roberto Biscardini, al quale va riconosciuta una certa coerenza e perseveranza nel tenere in piedi un ideale. Mi ha addolorata la scomparsa di Alma Cappiello, laica sostenitrice dei diritti civili, mentre non comprendo la figura della prezzemolina esterofila Boniver. Zaffra è all’Aler di Milano, Caputo ondeggia fra centrodestra e centrosinistra e Marossi che fine ha fatto dopo la scomparsa di Sarfatti? Ne sai qualcosa?
Scritto da Evangelina Ranquileo il 30/7/2012 alle 19:08
Giorgio Napolitano ha dichiarato che i partiti sulla legge elettorale sono troppo polemici e sfuggenti. Parole sante.
Scritto da Luisa B. il 30/7/2012 alle 19:50
evangelina e castiglioni, siete pregati di non mettere sotto pressione il mio punto di riferimento del blog, il dottor carlo. sa dottor carlo che quell’introverso e stizzito di renato soru, per non pagare l’imu, ha messo in vendita una delle sue ville sita a villasimius. insiste a tenere a 24 milioni di euro il costo. non si sa se trattabili, anche se trattare con soru non è come giocare alla morra. potrebbe tirar giù un po’ il prezzo! va bene che sono 450 mq di casa, 300 mq di terrazzo, 200 mq di finissima rena bianca privata, infiniti ettari di macchia mediterranea, corbezzoli, mirto, ginestre e rosmarini. va bene che c’è un eliporto personale ma quando vedi che non va, non va. oggi non è facile avere un mutuo dalle banche, anche se è per la prima casa.
Scritto da Billa il 30/7/2012 alle 20:09
Vergogna per questi partiti che hanno il coraggio di criticare il governo Monti. Forza Napolitano.
Scritto da Emanuela il 30/7/2012 alle 20:28
A casa tutta questa classe dirigente incapace e infida (salvo qualcuno).
Scritto da Giovane ex rottamatore il 30/7/2012 alle 21:21
Mi unisco al grido vitale e vitalizzante di @Emanuela: forza Napolitano. Aggiungo: fammi sognare. Voglio che altri decidano per me. Voglio che sia il Grande Capitale, attraverso il suo braccio armato, le banche, a decidere il destino mio e del mio paese. Napolitano, tu, da veterocomunista, tu, che danzavi ebbro di gioia e sangue, sulle vittime dei moti d'Ungheria, abbandonami ai voleri della BCE e del suo valletto Mario Monti. Tanto a me che me ne fotte? Sono forse pensionato io? Sono per caso disoccupato? Sono giovane? Putacaso sono un lavoratore dipendente? No! No! No! No! Io ho 400 milioni di euro e se voglio delocalizzo il mio atelier, retrobottega compreso.
Scritto da Claudio Ennam il 30/7/2012 alle 21:33
@Cladio Ennam, il tuo furore contro Napolitano ha qualcosa di fanciullesco. Come un bimbo abbandonato dalla mamma. Eri forse anche tu comunista un tempo?.
Scritto da Rodolfo D. il 30/7/2012 alle 22:45
@ G. Castiglioni: francamente non riesco a capire dove, nel mio precedente post, lei abbia letto che io sostenevo non esserci, oltre al nobel Krugman, altri bravi economisti..Io sostenevo e sostengo semplicemente che purtroppo il dibattito vero sui temi dell'economia europea si svolge sui giornali americani ed inglesi e non sui giornali e sui media italiani, dove economisti "addomesticati" e giornalisti ignoranti di economia si danno manforte l'un l'altro, ripetendo gli abituali vuoti leitmotiv, senza che mai compaia una voce che ne discuta le discutibilissime tesi. La riprova di ciò sta nel fatto che la teoria delle "aree valutarie ottimali" (A.V.O), che analizza e spiega proprio le problematiche che le unificazioni monetarie, com'è quella europea, pongono alla società ed alle economie dei paesi interessati, sui principali media italiani lei non la trova nemmeno citata. Le pare normale? @ Evangelina Raquileo: un giornalista fra i pochi in Italia a capire davvero l'economia, qual'è Oscar Giannino, esponente del pensiero liberale, ha fatto i conti del debito pubblico accumulato durante la prima e la seconda repubblica, ed è arrivato alla conclusione che la maggior parte del debito si deve alla seconda repubblica (quella delle svendite "in saldo" del patrimonio pubblico per intenderci ) ed in particolare ai governi di B. e della Lega Nord. Craxi ha fatto degli errori, non lo nego, ma, ragionando sui dati oggettivi citati, ribadisco il giudizio sulla grandezza dell'uomo politico espresso nel post precedente, in considerazione dell'intelligenza politica e del bene che ha fatto al nostro paese, al contrario delle pessime "seconde linee" arrivate alla ribalta nei nuovi partiti della seconda repubblica. @ Ulderico Monti: caro Ulderico, mi spiace contraddirti, ma ritenere che lo spread e i mercati dipendano unicamente dalle incertezze politiche italiane è un errore marchiano, e credo diversi economisti seri ( non italiani) te lo potrebbero spiegare. Trattasi certo di un cofattore, ma nulla più. @ Ad Adamoli: caro Adamoli, come sai partecipo al tuo blog perché vi trovo moderazione e la possibilità di argomentare le proprie tesi. Come avrai compreso il mio intento è far avere ai lettori delle informazioni che altrimenti non avrebbero dai principali media italiani, e, quindi, contribuire, per il poco che posso, ad informare la cosiddetta "opinione pubblica", purtroppo spesso imbrogliata dai tanti demagoghi in cattiva fede di questa classe politica e dai rappresentanti dei vari potentati. Non ho alcun dubbio che tu sia un politico serio, in buona fede anche negli errori di prospettiva, e trovo costruttivo questo nostro confronto dialettico.
Scritto da Carlo il 30/7/2012 alle 23:32
@ Billa: il problema sai qual'è ? E' che la classe media, liberi professionisti così come impiegati ed altre professioni, in quest' Italia che va verso il disastro, come il Titanic, rischia di essere spazzata via. Gente come Soru, o i vari banchieri massoni e Bilderberg fans, certo di problemi non ne avrà.
Scritto da Carlo il 30/7/2012 alle 23:51
@Rodolfo D. No, no comunista mai. Fascista, piuttosto. p.s. hai scritto "Cladio", non Claudio. Lapsus freudiano? Non è per caso che eri democristiano anche tu: Gladio, Cladio...
Scritto da Claudio Ennam il 31/7/2012 alle 06:34
@ Evangelina Ranquileo, l'eredità socialista non è stata raccolta. Vaghiamo come animulae blandulae, il duello a sinistra non ha distrutto solo noi. Condivido l'opinione su Biscardini e Agata Alma Capiello, non ricordo mai l'esatta grafia del suo cognome, ma non dimentico la sua passione politica e il bel volto mediterraneo. Nencini? Mah! Vorrei poter ritornare a votare.
Scritto da Marinella il 31/7/2012 alle 08:50
@Carlo, io ho un'opinione molto diversa dalla tua ma leggo volentieri i tuoi scritti. Bisognerebbe sempre ascoltare l'altra campana. Dovresti farlo anche tu, altrimenti diventi tu l'ideologo che si confronta poco con la realtà
Scritto da Maurizio il 31/7/2012 alle 09:23
Io sono perché il Parlamento approvi la nuova legge elettorale subito. Non vedo non si debba poi votare alla scadenza naturale della prossima primavera. Chi l'ha detto che una legge nuova delegittima il Parlamento? Questo è delegittimato dal suo malfunzionamento non da un nuovo sistema elettorale.
Scritto da Pd Pavia il 31/7/2012 alle 10:48
@Pd Pavia - Concordo totalmente. Dico di più, aspettare le elezioni per elaborare ed approvare la legge elettorale è sempre un limite grave. In questo modo i partiti sono indotti a immaginare e misurare gli effetti che il nuovo sistema avrà sull'immediato futuro. Gli Stati che funzionano meglio hanno leggi elettorali che durano da decenni e nessuno (tranne forse in Gran Bretagna) pensa di modicarle. Nel tempo lungo, vantaggi e svantaggi si compensano e i cittadini interiorizzano le regole. Il contrario di quanto avvenuto da noi negli ultimi 20anni: il segno di una transizione infinita che significa crisi politica perdurante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/7/2012 alle 11:39
Approvare la legge elettorale molto prima delle elezioni, hai detto nell'ultima replica. Neanche in Lombardia riescono a farlo. Un vero peccato.
Scritto da Funzionario regionale il 31/7/2012 alle 14:59
@Funzionario regionale - Si, sarebbe un'ottima cosa mettere mano al sistema elettorale anche in Lombardia senza aspettare troppo a lungo. E' ciò che il gruppo del Pd sta proponendo finora senza risultati. Bisogna dire però ch l'impianto della legge in vigore è valido, si tratta di operare degli aggiornamenti, come l'eliminazione del listino, di cui ho già parlato varie volte sul blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/7/2012 alle 17:33
Di solito i messaggi in blu di Giuseppe mi preoccupano; questo più che ironico sembra sia l’inizio della rassegnazione. Ci toccherà baciare il rospo? Ma non si diceva turarsi il naso? @Carlo, so che i numeri sono fonte di irritazione per molti, non per lei immagino, ma limitarsi a dire soltanto che ‘la maggior parte del debito l'ha accumulato la seconda repubblica’ sminuisce la rilevanza di questi numeri. Proviamoci almeno. Iniziamo dicendo che l’analisi ha riguardato i conti pubblici dal ’46 fino alla fine di giugno 2011. A giugno 2011 il debito era di 1931 miliardi di Euro, di cui 795 miliardi accumulati durante i quarantasei anni della Prima Repubblica, dal ’46 al giugno ’92. Ulteriori 937 miliardi si sommano in diciassette anni dal primo governo Berlusconi del ’94 fino a fine giugno 2011. La differenza, in rapporto al tempo, è veramente enorme. Con una facile conversione si può calcolare quanti euro chiedeva a prestito ogni giorno lo Stato. Si scopre così che negli ultimi anni il debito fatto ogni giorno era più del triplo di quello che si chiedeva dal ’46 al ’92. Continuando a usare la stessa unità di misura, cioè il debito prodotto in un giorno, si scopre che il massimo è del governo Berlusconi prima maniera: 330 milioni di euro al giorno. E che il minimo è di Massimo, scusate ma la battuta era per distrarvi, Massimo baffino, con 76,3 milioni di euro al giorno. Prodi arriva a 96 - 97 milioni al giorno nei suoi due governi. L’ultimo Berlusconi-Tremonti accumulava 217 milioni di debito ogni giorno. Solo guardando a questi numeri, per chi votereste?
Scritto da Nicoletta il 31/7/2012 alle 17:33
Dal 1980 al 2012 lo Stato ha mediamente garantito ai suoi creditori una remunerazione di 4,2 punti percentuali superiore al tasso di inflazione. I creditori sono stati trattati fin troppo bene. Questo è assurdo. Lo Stato è l'unico che garantisce a scadenza il rimborso del capitale (i casi di default sono rarissimi e in Italia non è mai accaduto), per cui dovrebbe pagare interessi molto, molto più bassi. Invece, in questi ultimi trentadue anni lo Stato, cioè noi, ha ingrassato la rendita finanziaria e la speculazione. Lo Stato può e deve rimborsare il suo debito con interessi nettamente inferiori del 6% o del 5%. Eviterebbe in questo modo di attuare stangate fiscali da 90 miliardi di euro... Per legge lo Stato italiano può decidere di pagare solo l'1% sui titoli di stato, garantendo però che varranno sempre 100 alla scadenza. Il problema è risolto. Nessun investitore infatti venderebbe più BTP facendoli crollare sul mercato, perché sarebbe un’idiozia considerando che aziende e famiglie glieli comprerebbero a prezzi più bassi portandoli poi a scadenza con profitti. Perché non si attua una cosa così semplice? Per compiacere gli speculatori. Monti è al governo per questo motivo. Prima di lui, erano gli altri.
Scritto da Max Liberti il 31/7/2012 alle 18:37
Mi riallaccio al commento di Giuseppe di ieri (ore 8.28) indirizzato a @Marx Liberti. Coglierei l’occasione per fare un distinguo fra gli astiosi e intolleranti che vorrebbero vedere più contenuta l'esuberanza di @Marx Liberti e quelli, come me, semplicemente infastiditi dal suo narcisismo e dal suo continuo essere fiume Mekong. Qual è la particolarità di questo fiume? Cosa muta per ogni tratto di terra che bagna? Chiunque indovini, spiacenti ma non ci sono premi in palio, siamo in austerity conclamata.
Scritto da nick anonimo il 31/7/2012 alle 22:13
Caro @Nick anonimo, non so se ti dispiacerà o se sarai contento, ma io non mi riferivo affatto a te quando ho scritto quella mia risposta a @Max Liberti. Mi riferivo ad altre confidenze che avevo ricevuto da amiche e amici che conosco personalmente. Questo per l'esattezza della cronaca, onde non ingenerare equivoci.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/7/2012 alle 22:40
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