Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/8/2012 alle 16:52

 
Il destro me l’ha fornito Mattia Destro (foto), astro nascente (forse) del calcio italiano, fresco di nazionale e recente acquisto della Roma: “Zeman è la mia arma in più”. Naturalmente Zeman è il suo allenatore.
Fa il paio, per la verità, con molti altri giocatori che all’inizio della stagione si “strusciano” con i nuovi allenatori con un opportunismo funambolico.
Avviene solo nel calcio? Per carità, no. Per restringere il cerchio alla politica, mi ricordo la venerazione per Walter Veltroni ad opera di Matteo Colannino, di agiatissima famiglia industriale attratto dal Parlamento per puro spirito di servizio.
Stessa propensione al sacrificio e alla reverenza verso Veltroni per il falco di Confindustria, Massimo Calearo, (deputato di Popolo e Territorio, ex Pd ed ex Api, il tutto in quattro anni) che in compenso ha ricevuto la nomina alla Camera.
Eh si, con questa legge elettorale “strusciarsi” con capi e capetti è la chiave che apre la porta agognata. Però, nel calcio la resa dei conti arriva. Per Destro, centravanti, saranno i gol.
E per i parlamentari quale sarà? Forse la loro scelta riconsegnata finalmente agli elettori.
Ma sono i giocatori, o i grandi allenatori, che non la vogliono, questa libera scelta, per poter schierare la squadra più fedele?

Commenti dei lettori: 46 commenti -
Secondo me la resa dei conti, cioè il giudizio degli elettori su deputati e senatori non lo vogliono né i peones né i leader. Per loro al di là delle balle che ci raccontano va bene continuare con la legge porcata di Calderoli. Una minestra cucinata in famiglia senza troppi ingredienti fastidiosi. I candidati sono rassicurati e i capi dominano il gregge di pecore come vogliono.
Scritto da Francesco il 18/8/2012 alle 17:40
Ok, ma mi domando se è stato più profittatore Calearo o più stupido Veltroni a credergli e a nominarlo.
Scritto da G.G. il 18/8/2012 alle 18:09
Caro @Ceresium, puoi rimandarmi il tuo commento? Era il primo arrivato ma non lo trovo sul blog. C'è stato un errore. Scusami tanto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/8/2012 alle 18:44
Calearo chi? Quello che non va più in Parlamento ma non dà le dimissioni e ritira lo stipendio per mantenere la Porche?
Scritto da Albertone da Giussano il 18/8/2012 alle 19:07
Grosso modo scrivevo caro Adamoli che è vero, con il porcellum "strusciano tutti" ma con le preferenze facevano altrettanto coloro i quali per essere eletti si facevano"sponsorizzare" costosissime campagne elettorali, per poi doverne rendere conto a finanziatori non sempre filantropi. Mi dicono che nel pd per essere eletti in Regione devi spendere minimo 80-100 mila euro. Nel PdL anche molto di più. Se ce li hai ok, viceversa devi ricorrere a prestiti tutto furchè disinteressati.
Scritto da Ceresium il 18/8/2012 alle 19:45
I leader dei prartiti stanno dimostrando che, a dispetto delle dichiarazioni roboanti, sono restii a superare questa sistema elettorale che offre a loro su un piatto d'argento la possibilità di avere i gruppi parlamentari che desiderano.
Scritto da E. Losa il 18/8/2012 alle 22:18
Preferisco le preferenze ad altri sistemi ma la cosa più importante è mandare al macero il sistema elettorale in vigore.
Scritto da Una lettrice il 18/8/2012 alle 23:44
Caro @Ceresium (19.45), vengo al sodo. Non condivido la demonizzazione delle preferenze anche se penso che ci siano altri sistemi altrettanto validi. Il doppio turno nei collegi uninominali di giusta dimensione (con il corollario di primarie ben gestite e controllate nei costi per la scelta dei candidati) potrebbero essere una strada corretta ed efficace. Teniamo conto che una parte non irrilevante di deputati e senatori (quelli più popolari e vicini al territorio) accetterebbero volentieri le preferenze pur di lasciarsi alle spalle la qualifica di “nominati” che sentono di non meritarsi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/8/2012 alle 07:52
Molti dicono che con il sistema elettorale non si mangia. Giustissimo ma è importante per la rappresentanza politica dei cittadini. E' importante anzitutto per la scelta dei partiti e poi quella dei rappresentanti in Parlamento e nelle altre istituzioni, a cominciare da quelle regionali. Nei Paesi a democrazia matura la legge elettorale è così rilevante e delicata che non si cambia quasi mai. In Italia si cambia troppo spesso ed è un errore. In questo caso, ad esempio siamo troppo vicino alle elezioni (continua)
Scritto da Roseto senza rose il 19/8/2012 alle 08:47
(continua) e i partiti guardano al tornaconto immediato. Dopo molto tergiversare sto pensando che il sistema tedesco sia il più adatto in Italia. Ma tutto del sistema tedesco deve essere preso non solo le parti flessibili lasciando ìin Germania quelle più rigide come la soglia di sbarramento e la sfiducia costruttiva. Da quello che si vede purtroppo si sta rischiando di andare verso un compromesso debole e provvisorio che sarà cambiato dal partito più forte nella prossima legislatura. Un vero guaio.
Scritto da Roseto senza rose il 19/8/2012 alle 08:51
Caro @Adamoli, lei è un uomo di esperienza e di intelligenza politica riconosciuta anche dai suoi avversari. Sulla sua idea elettorale si è spiegato bene in poche righe, posso condividere. Non si pò però sorvolare sui costi abnormi di certe campagne elettorali, costi non accessibili per chichessia e che non mettono tutti sulla stessa linea di partenza. Le primarie poi... Renzi a Firenze ha vinto perchè è stato abile e scaltro ma sembra che per vincerle abbia messo in campo una montagna di denaro
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 09:37
Discussione interessante e rivelatrice delle resistenze a cambiare metodo. Chi mette davanti a tutto il costo delle primarie vuole mantenere il sistema che c'è. Io invece vorrei decidere il mio candidato e poi battermi per farlo eleggere.
Scritto da Federico il 19/8/2012 alle 10:20
Caro @Adamoli, sono un pessimista speranzoso. Spero che Monti, con l'appoggio di Napolitano, riesca a portare avanti, e far approvare, una legge elettorale con le preferenze e con uno sbarramento adeguato. Spero che i partiti rinuncino, pure, a catapultare marziani nei collegi "sicuri" e curino di più la rappresentatività del territorio. Ai mini collegi, anche per il Senato, si dovrebbe dare la possibilità, a lista, di presentare almeno 3 candidati per lasciare un minimo di scelta agli elettori
Scritto da Sic Est il 19/8/2012 alle 11:37
Caro @Ceresium, raramente replico una seconda volta per non risultare stucchevole ma il costo delle campagne personali merita un’ulteriore breve riflessione. Non citare però solo Renzi, puoi citare anche Pisapia, Fassino, De Magistris e tutti gli altri. Per esempio quanto erano costate le primarie per Prodi, Veltroni, Letta, Bindi, Franceschini e Bersani? Nella Commissione nazionale Statuto (che si riunisce troppo raramente) ho sostenuto che il Pd dovrebbe attrezzarsi per il controllo delle spese elettorali dei singoli candidati sia alle elezioni ufficiali sia alle primarie. Obiettivo difficile ma non affatto impossibile. Del resto, se l’alternativa è la scelta di tutti i candidati da parte dei capi di partito e delle loro burocrazie è senz’altro meglio, da mio punto di vista, affidare la scelta agli italiani fissando dei tetti reali alle spese elettorali.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/8/2012 alle 12:08
Perfetto signor Giuseppe.
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 13:25
Meglio tagliare corto senza perder tempo e farci prendere per i fondelli. Che si voti con questa legge e che il Pd faccia le primarie vere. Così ci divertiamo a mandare a casa un pò di gente che fa pena, anche da noi. Via opportunisti e incapaci. Vi dicono qualcosa questi due riferimenti?
Scritto da G.S. il 19/8/2012 alle 13:25
Caro Giuseppe, per le Regioni e i comuni (interessanti quelli grandi) le preferenze ci sono sempre state mella prima e seconda repubblica. Per il Parlamento invece negli ultimi vent'anni non ci sono più state. Prima erano davvero una lotta fratricida che richiedeva un sacco di soldi e che intorbidiva le acque dei partiti?
Scritto da Nicola il 19/8/2012 alle 15:26
@G.S., razza di un invertebrato. Per carità, può darsi tu abbia ragione, ma prova ad abbandonare la sigla da ex-supermercato e mettici la faccia se hai le palle. Fai nomi e cognomi, così è troppo facile; colpire con la fionda e rigorosamente alle spalle, coperto dalla boscaglia. Un gesto che può solo soddisfare la tua natura di vile. Ti aspetto, dove e quando vuoi. A mani nude, però.
Scritto da paolo rossi il 19/8/2012 alle 16:05
Sono molto incerto fra collegi uninominali e preferenze. Con i candidati unici dei collegi i partiti hanno ancora in mano il mazzo e danno le carte come vogliono al fine di far eleggere chi viene scelto sulla base della fedeltà al capo e degli equilibri interni. Sulle preferenze ho qualche dubbio che possano essere comprate in parecchie zone d'Italia.
Scritto da G.G. il 19/8/2012 alle 17:20
Caro @Nicola (15.26), con riferimento al passato, oltre a ciò che ho già scritto, posso dirti che fino alla seconda metà degli anni ottanta, almeno qui da noi, più che sponsor che pagavano le campagne dei singoli candidati (questi casi erano pochi) c’erano organizzazioni sociali e produttive (artigiani, coldiretti, sindacati di categoria) che suggerivano apertamente per chi votare. Non vincevano sempre i candidati migliori, questo va da sé, ma in definitiva la parola finale spettava agli elettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/8/2012 alle 18:09
Caro @Paolo (16.05), mi permetti un consiglio? Non prendertela così tanto. La situazione, in vista della scelta dei candidati, diventerà sempre più pesante, perfino incandescente. Tu mi dirai che accetti le critiche anche più astiose se fatte davanti agli occhi. Hai ragione ma la politica si fa anche nei bar, non solo nei dibattiti pubblici dove ognuno si presenta col proprio volto. Tu sai benissimo che io prendevo una montagna di voti (sono arrivato fino a 28mila) ma i denigratori nell’ombra non mi sono mai mancati. Figurati con l’attuale disdoro della politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/8/2012 alle 18:15
Usti, se c'e' da menare sono della partita anch'io. Poniamo che quel vigliaccone di @G.S. accettasse la sfida del senatore, dubito ma non si sa mai. Quello verrebbe con almeno altri due o tre energumeni. Occorre supportare il Paolo. Ho 73 anni ma sono quasi un metro e novanta e ho una pancia enorme. A colpi ventrali posso abbattere un bue e @G.S. e i suoi accoliti hanno sicuramente le corna. Conosco anche tecniche mutuate dal Krav Maga, mio cognato era nel Mossad. Insomma, se non mi prende un infarto prima, quei codardoni li stendo facile. 
Scritto da Claudio Ennam il 19/8/2012 alle 18:22
Lo lasci, lo lasci Adamoli il sciur @paolo rossi, via il guinzaglio (con rispetto parlando). Quando è incazzato dal meglio di sè, si trasforma un tram in corsa nel centro cittadino, un mezzo incontenibile che travolge tutto. Di quello scarso discount non rimarra nulla, nemmeno il wc sul retro. Si risente odore di scontri e di battaglia. Si, quell' inebriante odore che sensibilizzava le narici del Mou animalizzandolo perbenino. Immenso ed unico il portoghese, lo dico anche se io sono del Genoa.
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 18:59
Ho colpito nel segno. Ho detto soltanto che ci vorrebbe un ricambio. La reazione è stata quella della casta che si sente intoccabile senza mai essere stata eletta. Il terreno del confronto non è il ring dove si fa a botte, è il seggio elettorale. Forse anche quello delle primarie.
Scritto da G.S. il 19/8/2012 alle 20:27
Non vorrei passare per quello che dalle risse verbali, delle quali mi scuso ancora, vuole approdare a quelle fisiche ma commenti come quelli di @G.S. fanno tornare alla mente quelle sane scazzottate giovanili che si possono sempre rinverdire… Paolo Rossi non merita imboscate come quelle e i vigliacchi mi hanno sempre fatto vomitare.
Scritto da Max Liberti il 19/8/2012 alle 20:53
Caro Giuseppe sono d’accordo con te. Il sistema politico rischia di delegittimarsi ulteriormente se non trova una soluzione che ritorni a dare in mano agli elettori il diritto di scelta. Ma permettimi una riflessione. La demonizzazione delle preferenze e, aggiungo, del proporzionale è avvenuta all’inizio degli anni novanta e questo è accaduto per un preciso intento politico. L’Italia ha avuto due sciagure o forse tre in quegli anni. Segni con i suoi referendum, Parisi con la sua logica bipolare da scienziato della politica avulsa dalla realtà e Occhetto con la sua “gioiosa macchina da guerra”. Tutti e tre portano le responsabilità politiche, sia pur con pesi diversi, dell’aver spinto verso un sistema maggioritario, privo di tradizione nel nostro Paese e, soprattutto, incapace di interpretare la realtà sociale e politica del Paese e di aver consegnato l’Italia in mano a Berlusconi. Così la prima mossa è stata l’abolizione della preferenza multipla, poi il passaggio all’elezione diretta del sindaco ( già come se questo non avesse nulla a che fare con la personalizzazione della politica e con tutto ciò che ne è conseguito….) poi con un sistema tendenzialmente maggioritario ( il Mattarellum e senza preferenze ) e quindi con l’idea che il bene per il Paese era il bipolarismo tra sinistra-sinistra e destra-destra, un sistema finito poi nella mera esposizione muscolare della propria forza e non dedito al confronto politico. Io credo che un Paese debba avere un sistema elettorale coerente con la sua storia e con il principio della coesione sociale. Noi non siamo la Francia, non siamo l’Inghilterra e non siamo la Germania o la Spagna. I nostri Costituenti non temevano solo l’uomo forte quando scelsero un proporzionale puro con preferenza multipla, ma avevano ben presente la necessità di rappresentare l’intera comunità nazionale e i suoi numerosi corpi intermedi dando la possibilità a tutti di essere presenti sul piano del gioco politico e istituzionale. Certo i tempi sono andati mutando. L’organizzazione dello Stato necessità di tempi decisionali veloci per affrontare la complessità di una realtà globalizzata, ma un conto è il processo decisionale e un altro è il luogo della rappresentatività. E questo, mi spiace doverlo sottolineare, sia De Gasperi sia Sturzo ebbero l’intuizione di capirlo in tempi non sospetti, ma per questo, in modi e anni diversi, subirono l’emarginazione dal sistema politico. Per venire a noi io credo che la soluzione che più si avvicina a quella che è la complessità del nostro Paese sia un sistema proporzionale con sbarramento, con le preferenze e con un certo premio di maggioranza al partito o alla coalizione che raggiunge il 50%+1 dei voti espressi e questo anche per imporre ai partiti l’obbligo di dire prima agli elettori con chi si vuol governare e per fare che cosa. E’ così fuori dal mondo tutto questo?
Scritto da roberto molinari il 19/8/2012 alle 21:19
Rossi, la sua risposta non mi è piaciuta neanche un pò. Lei è un senatore mentre G.S è un normale lettore ed elettore. Non è questo il modo di fare.
Scritto da Elisabetta C. il 19/8/2012 alle 22:30
beh, devo dir la verità, a leggere il titolo del post La Chiave ... ho pensato .. sarà mica che il gran caldo ha tolto ogni inbizione al raffinato sciur Giuseppe? Bel film, comunque, adatto a queste notti in cui il caldo ti fa venire voglia di strusciarti solo con il frigorifero! Noto però che la discussione ha deviato ancora una volta dal solco ed è andata a vangare in terre aride di nomine, primarie e preferenze. Caro @Paolo Rossi, lungi da me ogni malizia di struscio, però sappia che G.S. parla solo perchè sono giorni di saldi. Facciamo il quiz di ferragosto: chi le scrisse un giorno : "...certi anonimi (o che siglano i commenti) sono persone che conoscono bene le dimaniche interne del PD, che parlano con degli intenti ben precisi ... e si nota che il livello si abbassa quando quasi scompaiono le firme per esteso. Così non si costruisce ma, consapevolmente, si distrugge." Per stanotte il nome e cognome del messaggero non glielo dico.
Scritto da Nicoletta il 19/8/2012 alle 23:06
Caro @Roberto, una sola osservazione al volo, poi ne riparleremo con più calma. Tu dici: “un certo premio di maggioranza al partito o alla coalizione che raggiunge il 50%+1 dei voti espressi”. Temo che in questo modo i partiti siano indotti a mettere insieme delle coalizioni larghissime con dentro tutto e il contrario di tutto. Io starei ben lontano da questa ipotesi che potrebbe facilmente portarci all’ingovernabilità, come è già successo varie volte.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/8/2012 alle 23:08
Alla fine raffazzoneranno una legge elettorale qualsiasi per dire che hanno cambiato quella in vigore che fa schifo. Dicono che la nuova sarà sicuramnete meglio ma ci hanno abituato al fatto che al peggio non c'è mai fine. La destra vuole addirittura il semipresidenzialismo che è una riforma costituzionale che richiede un sacco di tempo: vogliono prenderci in giro.
Scritto da Dino il 19/8/2012 alle 23:32
A quanto pare la disfida a "mani nude" non si farà. Che delusione! Forse si preferirebbe ricorrere alla P38, lo spirito mi pare sia quello... Intanto ci si diletta disquisendo di tattiche elettorali, ma per fare che cosa - cioè della strategia - non si parla. E ciò che doveva farsi, cioè riformare lo Stato (e dimezzare i parlamentari, ad esempio), è rimandato all'improbabile futuro di una improbabile coalizione che sortirà da improbabili primarie liturgiche. L'Altissimo ha distolto lo sguardo: da molto tempo ormai anche le madonne di gesso non piangono più! Mi si consideri in esilio: al Nord, al Nord!
Scritto da ulderico monti il 20/8/2012 alle 04:25
@Elisabetta C., liberissima di pensarla come crede, ma prima di essere senatore sono una persona normale, con reazioni normali. Non mi cambierei mai, terrei i tanti difetti. Sono da prendere in blocco o rifiutare. Lei non frequenta il mio blog ma da quelle parti ho sempre tutelato e difeso l' anonimato ivi compreso quando la critica è personale e diretta. Non credo sia tollerabile la diffamazione, il colpo alle spalle, la vigliaccata. Tutto qui, ma a 'casa altrui' non ci saranno più repliche.
Scritto da paolo rossi il 20/8/2012 alle 06:06
@Elisabetta C., mi scusi, lei e’ la stessa Elisabetta con fazzoletto in testa e gambaletti che raccoglie castagne quando e’ stagione? La stessa con cui sono entrato in corrispondenza alcuni commenti or sono? Qualora non fosse lei, in ogni caso, mi sto rivolgendo a una campagnola, sia detto con rispetto e simpatia, giacche’ lei, @Elisabetta C., proviene dal marchesato di Adamoli, prati, boschi ed erbe eccellentissime. Quindi, per le sue umili ma oneste origini dovrebbe apprezzare ancor di piu’ i comportamenti del senatore Paolo Rossi. Non dite sempre voi del contadinato che un politico dovrebbe essere vicino alla gente? Rossi e’ talmente vicino che vi mena. Non dite sempre voi del contadinato che un politico deve essere “uno di noi”, “come noi”. E lui come voi, non sentendosi casta ne’ intoccabile, nelle vostre osterie di minima, come voi fa baruffa quando occorre, ricomponendo poi le cose con bicchierate di vino schietto. Cara @Elisabetta C., posso chiamarla solo C.?, voi villici (ma non villani) a causa di un’insufficiente assunzione proteica, avvezzi come siete solo a manducare noci e polenta siete incapaci di connettervi al vostro sistema nervoso centrale. Accettate percio’ un consiglio se riuscite a comprenderlo. Tenetevi stretto il vostro senatore: e’ uno che vi guarda negli occhi quando gli parlate. Solo, state attenti a come gli parlate.
Scritto da Claudio Ennam il 20/8/2012 alle 07:27
Destro segnerà.Con Zeman segnerei anch'io 15 gol l'anno sugli 85 di squadra ;-) (dovrei "rinfrescare" la corsa). Per quanto riguarda la vicenda politica, la possibilità di scegliere i rappresentanti, con costi sotto controllo, mi pare ci metta tutti d'accordo. Apprezzerei una formula capace di far maturare i partiti nella selezione. E' anche a tutela di quanti si danno da fare e rischiano di finire nel mazzo del qualunquismo.Lo so, sono pretenzioso. Mi accontenterei dei primi due punti.
Scritto da FrancescoG. il 20/8/2012 alle 10:39
Mi ruga da morire condividere per filo e per segno il parere sul senatore Rossi e varie, di un forse ebreo, forse fascista, forse, forse, insomma il Claudione, @Claudio Ennam. Comunque sia è uno che esce dal pecorame, con una bel testone grosso, ma non vuoto. Al momento opportuno concederò a lui ed a pochi altri l' onore delle armi. Per il sciur Rossi, ul Paulin meneremo le manone dalla stessa parte della barricata. Io con i guanti, non so il sartone milanes, non mi piace sporcarmi di guano.
Scritto da Ceresium il 20/8/2012 alle 12:44
Ah, dimenticavo, una battutina anche per Adamoli, visto che asserisce di non essere permaloso e di accettare tutto di buon grado. Poteva anche difendere un po' meglio e con un zic di calore il suo compare di partito e di origine, il Rossi. Se Giuseppe fosse avvocato non chiederei un consulto nemmeno per un furto di galline. Parcella salata, risultati, praticamente, nulli. Un saluto alla Floris: "Alè".
Scritto da Ceresium il 20/8/2012 alle 12:54
Dunque, facendo le debite proporzioni: G.S. ed Elisabetta mi rammentano Alexander Dubkek e compagni che, avendo mosso critiche ai vertici, ebbero in risposta i carri armati del Patto di Varsavia. Che sia una questione da sottoporre ai "probi viri" del partito? Ma guarda che cosa mi viene in mente, dev'essere il caldo....
Scritto da ulderico monti il 20/8/2012 alle 12:57
La "Primavera cecoslovacca" caro il mio signor @ulderico monti, è cosa seria. Come dice lei, il problema è il caldo. Di oche non mi occupo ma il @G.S. non è un uomo della plebe. E' un tiratore scelto (male), un cecchino da Lunapark ma un mercenario al soldo di certa casta, pardon, castina. Si sviluppi Ulderik e usi la testa come ben fa in certe circostanze. "Probi viri"? Non sia, esimio ulderico, "Un borghese, piccolo, piccolo". Pensi a chi svaligia banche, non ai ladruncoli di anguria.
Scritto da Ceresium il 20/8/2012 alle 21:21
Scusa @Ceresium, quando riprendi la attività in Senato? A metà settembre? Dai che hai ancora sette/otto mesi di bel stipendio, dai, non piangere.
Scritto da PD il 20/8/2012 alle 23:34
Leggo adesso i commenti che sono stati fatti al mio commento. Confermo ogni parola. Un rappresentante istituzionale per difendersi dalle critiche deve spiegare bene il lavoro che ha fatto, i risultati ottenuti, ciò che intende fare ancora, non rispondere villanamente mettendosi sullo stesso piano di chi lo critica anche se costui vuole mandarlo a casa. Credo che molti cittadini vogliano licenziare molti parlamentari e molti leader. Questa è la democrazia di tutti i partiti e in tutta Italia.
Scritto da Elisabetta C. il 21/8/2012 alle 08:35
@Claudio Ennam, per rispetto nei suoi confronti le posso dire che sono molto diversa da come lei mi ha immaginato. Non mi dispiacerebbe essere una campagnola ma non lo sono affatto. La mia famiglia è molto cittadina anche se non vive a Milano.
Scritto da Elisabetta C. il 21/8/2012 alle 08:38
Caro @Pd (23.34), ti pregherei di aggiungere un’ulteriore specificazione alla sigla che usi come fanno altri (Sesto S. Giovanni, Pavia ecc.) che scrivono sul blog da molto tempo. E’ vero che tu mi hai invito la tua mail (spero autentica), ma sarebbe comunque meglio un’indicazione in più per non fare troppa confusione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/8/2012 alle 09:58
@Pd, @Ceresium, @Elisabetta C., Claudio Ennam e @altri - Direi di finirla con questa polemica sul commento di @G.S che in passato, se ricordo bene, se l’era presa molto anche con me. Ero consigliere regionale e certe contestazioni erano inevitabili. Qualche replica è doverosa, poi basta. Non interessa niente, proprio niente, alla grandissima parte dei lettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/8/2012 alle 10:02
Caro Giuseppe, a proposito di certi personaggi anonimi ( almeno per noi lettori/commentatori) dico qui la stessa cosa che ho detto e scritto altre volta sul blog di Paolo: i commenti anonimi non mi piacciono e sono convinto che non fanno bene al dibattito politico, certo lo vivacizzano, lo rendono piccante, divertente...fanno audience , ma non lo arricchiscono, tutt’altro. Chi non ha il coraggio di firmarsi (e mi riferisco soprattutto ad interventi di accusa e/o insinuazioni gravi e perfettamente mirate ) non dovrebbe mai trovare ,né nel blogger né nei commentatori , alcun appoggio, alcuna comprensione. Costoro non hanno scusanti: non c’è di mezzo né mafia, né censura da aggirare, non c’è la “pelle da portare a casa” , al contrario ci sono invece idee e valori della politica e del bene comune da far crescere , tutti insieme e questo richiede trasparenza , lealtà, anche ruvidità nelle critiche, ma sempre nella verità e nella lealtà. Non viviamo in un paese soffocato dalla censura...ma forse da un misto di vigliaccheria, di invidia, di rancorosità, di scarsa attitudine al confronto, di scarso rispetto per le persone ( a prescindere dai ruoli rivestiti ) certamente sì, ma è tempo che ci scrolliamo di dosso questi pesi per essere più spediti e forti nelle prove che ancora ci attendono.
Scritto da giovanniderosa il 21/8/2012 alle 17:57
Caro @Giovanni, condivido molto di quello che hai scritto. Però valuta questo bene questo blog. Non mi pare che i commentatori anonimi (per me molti non lo sono ma non svelerò mai la loro identità) facciano sfracelli, tutt’altro. Raccomando sempre di mantenere la dialettica entro confini rispettosi ma qualche contestazione, anche velenosa, verso chi riveste cariche politiche e istituzionali è inevitabile e ci può stare. Se non ricevessero due, tre, quattro repliche, passerebbero quasi inosservate. Valutando il pro e il contro penso di continuare con la mia scelta di pubblicare tutto. Ritengo il blog, scusa la franchezza, di buona qualità, anche per l’aria di libertà che vi si respira.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/8/2012 alle 20:24
Leggo solo ora questo blog. Mi sento in perfetta sintonia con quanto scrittodal sig. R. Molinari il 19/8, condivido le sue osservazioni e le sue proposte di riforma della legge elettorale, eccetto l'ultima, quella lel "premio di maggioranza" che abolirei proprio in quantonon rispettosa della pluralita' dell'elettorato e della sua rappresentanza in Parlamento. Giovanni Dotti VARESE
Scritto da giovanni dotti il 23/8/2012 alle 09:13
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)