Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/8/2012 alle 14:22


Aumenta l’insofferenza del Pd verso il governo Monti.
Parecchi dirigenti sono passati alla “non sfiducia”. Qualcosa che non è né carne né pesce, un budino mal riuscito e indigesto.
Le convergenze parallele di Aldo Moro in confronto erano una manifestazione di luminosa chiarezza. Significava che Dc e Pci marciavano su strade divise ma con la volontà di avvicinarsi pur senza incontrarsi.
La “non sfiducia” dà il senso della provvisorietà, dell’indeterminatezza, dell’impotenza, del distacco che si vorrebbe pronunciare ma non si ha il coraggio di farlo. Non esiste messaggio peggiore.
Per togliere il Paese dalla crisi, il Pd (primo partito stando ai sondaggi) dovrebbe marciare in accordo con il governo pur svolgendo la funzione critica che nessuno gli potrebbe negare.
Non si vogliono le larghe intese l’anno prossimo? Si vuole portare Bersani a Palazzo Chigi (foto)? Si vuole modificare l’agenda Monti? Giusto, condivido, sottoscrivo.
Ma che c’entra la non sfiducia al governo? Detta così è un boccone ghiotto messo gentilmente (e stupidamente) nelle fauci voraci degli speculatori finanziari.

Commenti dei lettori: 56 commenti -
@G. Adamoli. Sono pienamente d'accordo. Mi sembra quando Enzo Biagi raccontava la storiella della ragazzina che era rimasta incinta e però affermava "di poco". La solita storia del "nè carne nè pesce". L'Italia guicciardiana dissotterrata: aria fritta, poi messa in giro adatta a tutte le esigenze respiratorie. Credo che anche come incipit di campagna elettorale sia completamente sbagliato se non deleterio quanto detto da Bersani.
Scritto da Sic Est il 27/8/2012 alle 14:35
Se fosse per me il Pd dovrebbe togliere subito l'appoggio a Monti e favorire le elezioni a novembre. La non sfiducia è una cosa incomprensibile per un grande partito.
Scritto da Osvaldo il 27/8/2012 alle 14:56
Parlare in questa fase di "non sfiducia", lascialo dire ad uno più rozzo e meno diplomatico di te, è una vera stronzata, un mezzuccio da 'politichetta' da prima repubblica (per la quale porto ancora grande rispetto), uno stupido tentativo vuoto ed insapore di 'tenersi a latere'. Tutto ciò a prescindere dalle sacrosante critiche che il governo Monti si merita. C'è molta attenzione in questo PD per l' inquieto elettorato di sinistra, ci fosse pari sensibilità per quello moderato avremmo già vinto
Scritto da paolo rossi il 27/8/2012 alle 14:58
Il tuo commento questa volta è troppo duro, netto, severo. Siamo di fronte alla necessità di dire alla gente che appoggiamo il governo ma non ci crediamo molto. A me pare tatticamente saggio anche perché nel Paese sta montando la critica verso Monti. Non vorrei che la lasciassimo tutta a Grillo e Di Pietro.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 27/8/2012 alle 15:11
La "non sfiducia" ricorda molto lo stato di "non belligeranza" di mussoliniana memoria. Non credo che il PD debba per forza appoggiare questo governo per far uscire il Paese dalla crisi. Ritengo pero' che un partito ondivago e indeciso a tutto non possa essere un partito di governo. Da questo punto di vista, meglio Monti pure per il 2013.
Scritto da Lorenzo M. il 27/8/2012 alle 15:45
Caro Giuseppe, lascio ad altri eventuali dotte analisi sul perchè e sul come dobbiamo sostenere il governo "Monti" con decisione, sia pure senza occultare tutti gli elementi di criticità e di insoddisfazione da parte nostra: in altri termini sostegno convinto certamente, ma ricordando a Monti ed ai suoi ministri su chi sono gravati i maggiori pesi dei provvedimenti "Salva Italia" varati da novembre ad oggi dal governo stesso: lavoratori e pensionati hanno già dato ed ora si chieda ad altri. Ciò premesso, sono anch'io d'accordo che parlare di "non sfiducia" al governo sia una grossa sciocchezza, se si vuole indicare un progressivo disimpegno del P.D.;o sia semplicemente un sofisma da prima repubblica, se si vuole sfumare a parole il nostro sostegno che, senza dubbio, è stato giustamente più fermo e più coerente di quello del P.D.L. Piuttosto si approfondisca la discussione (visto che il tempo c'è, ma non è mai troppo), sulla prossima campagna elettorale, sulle primarie, sul programma, sulle liste (riforma elettorale permettendo), sulle alleanze: da questo punto di vista il percorso è già iniziato, nel senso che nel partito si discute da tempo sui nodi di cui sopra. Bersani a Varese ha delineato alcune linee programmatiche utili per la campagna elettorale, che sarà durissima come al solito e dall'esito tutt'altro che scontato (spero che non ci sia tra noi qualche anima ingenua che pensi già di avere la vittoria assicurata, come ai tempi della "gioiosa macchina da guerra " dell'ormai desaparecidos Occhetto). Per concludere, cerchiamo di trascorrere politicamente bene questi mesi, sostenendo il governo Monti, come detto, e preparandoci adeguatamente alla campagna elettorale, sulla quale di nuove sta per incombere lo spettro di Berlusconi.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 27/8/2012 alle 15:54
quando ero giovane e democristiano sentivo che la D.C., con il suo calderone di correnti, rappresentava le esigenze di tutti i ceti e, mediando, cercava di governare per il meglio. Oggi, invecchiato ed orfano della D.C., trovo grandi difficoltà nell'individuare un partito (o almeno un pezzo di partito) al quale delegare con fiducia la gestione della cosa pubblica. Posso solo sperare che la nuova legge elettorale promuova un'offerta di raggruppamenti più omogenei e trasparenti!
Scritto da bm il 27/8/2012 alle 16:03
E' la solita AMBIGUITA' del vecchio PCI-PDS, il lupo cambia il pelo ma non il vizio! Ha chiesto almeno prima di tale uscita il parere degli Alleati di coalizione? Solo con la CHIAREZZA degli intendimenti e dei programmi si potra' uscire dall'impasse e riacquistare la fiducia degli elettori indecisi. Poi le alleanze si formeranno naturalmente, intorno ad unabasecomune (anche col SEL e IDV). Urge cambiar metodo, necessita unamaggiore collegialita' nelle decisioni enelle comunicazioni esterne. G.D.
Scritto da giovanni dotti - Varese il 27/8/2012 alle 16:05
Caro @Paolo, ti ringrazio per la tua condivisione. Ti devo dire che più esplicito e tagliente di così non riesco ad essere. Permettimi solo una puntualizzazione su cui penso tu sia d'accordo. Che sia meno politichetta questa rispetto a quella della prima repubblica (salvo gli ultimi anni della decadenza) è tutto da dimostrare. Per lunghi tratti di quasi 50anni avevamo avuto una politica con i fiocchi, grazie anche al contributo di una opposizione dura ma positiva.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/8/2012 alle 16:09
La " non sfiducia" è l'ennesimo bizantinismo dell'italica politica, equivale più o meno al più celebre "né con te né senza di te" in campo sentimentale. Come ben scrive Lorenzo M. accredita l'immagine di un partito in preda ai tatticismi, inaffidabile, dunque ottima acqua per il mulino del centro destra alle elezioni. Certo Monti è il male minore con il suo centralismo tecnocratico ( vedi province) e in tema di crescita indeciso a tutto ma a breve non ci sono soluzioni, illusioni invece tante.
Scritto da cesare chiericati il 27/8/2012 alle 16:15
La non sfiducia significa: "Cara U.E., le 39 'richieste di chiarimenti' elencate in data 4 nov. '11 sono state in parte esaudite. Per quelle che mancano ... il PD si impegna ma non garantisce ... . Se però vinciamo, faremo anche il resto, ora però dobbiamo votare altrimenti il M5S insieme all'IdV ci frega tutti, sia noi che voi. Quindi, abbiamo già consentito a molto, mo' lasciateci un po' di respiro per preparare la campagna elettorale." Ai miei tempi, si urlava..ARIMO!
Scritto da Nicoletta il 27/8/2012 alle 16:33
Avvicinandosi la scadenza elettorale è normale che PDL e PD comincino a fare il doppio gioco: voteranno in Parlamento i provvedimenti del Governo e ne prenderanno le distanze (chi più, chi meno) nelle piazze. Un po’ lo faranno perché i provvedimenti del Governo non sono piacevoli per l’elettorato, un po’ perché entrambi hanno un problema: dover costruire un’alleanza elettorale con chi sta all’opposizione di Monti, la Lega da una parte, Sel (e forse Idv) dall’altra. La vera anomalia tutta italiana è questa: tra sei mesi si presenteranno agli elettori due coalizioni formate da partiti che nei confronti del governo Monti la pensano in maniera opposta. Una pena.
Scritto da Mattia il 27/8/2012 alle 16:44
sommessamente: mi indice ad intervenire proprio le affermazioni del PD di Sesto S. Giovanni. Alla gente dobbiamo spiegare le complessità della situazione, i nodi strutturale ed istituzionali, sociali ed economici che non possono essere tutti ascrivibili al precedente governo. Prima si fa meglio è, utilizzando il tempo da subito. Teniamo conto la diversità tra previsioni e risultato. Teniamo conto dei problemi di ogni coalizione. Se chiamati a governare, dovremo... scegliere, decidere.
Scritto da gec il 27/8/2012 alle 16:52
La presenza di un governo nominato dal Presidente e che dimostra "concretezza", è un atto di accusa per il ceto politico - tutto - che non ha saputo governare il Paese. E' insopportabile dover, giorno dopo giorno, sostenere un esecutivo che dimostra la incapacità dei partiti, non riformati, senza strategia, atterriti del futuro che li attende. E' naturale che - angosciati come sono - vogliano accorciare l'agonia e provino repulsione per Mario Monti e per il Presidente della Repubblica.
Scritto da ulderico monti il 27/8/2012 alle 17:02
mi stanno rompendo parecchio. Vorrei sapere di preciso come pensano di far rientrare il debito,e con quali soldi detassi il lavoro, possibile che non ci si accorga di essere demagoghi! se continua così il pd ho difficoltà a votarlo. Io sper...o solo che entro il 12 monti riesca a portare a casa una qualche stabilizzazione dall'europa, ma anche se fosse il debito che avrebbe dovuto essere abbatuto in questi 20 anni e non lo è stato deve essere abbatuto. I sindacati sono ancora peggio del pd,e poi quello che ha messo in cantiere passera non mi pare poi poco! Decentramento delle banche dati in meridione, gasificatori sempre in meridione, (sono lavoro se tutto va avanti!) insomma quel fassina mi ha rotto i coglioni.
Scritto da Sara Finzi il 27/8/2012 alle 17:15
Non condivido la conclusione.
Scritto da Elio Giacometti il 27/8/2012 alle 17:19
Hai fatto bene a puntualizzare Giuseppe. La così detta 'prima repubblica' ha avuto e vissuto 'punte' di politica elevatissime. Tu stesso, a livello regionale e non solo, ne sei stato diretto testimone, anzi protagonista. Mi riferivo ovviamente a certe deformazioni ed a talune odiose 'devianze' che hanno caratterizzato soprattutto le fasi finali di quella travagliata stagione.
Scritto da paolo rossi il 27/8/2012 alle 17:42
Mi pare chiara l'intenzione del Pd. La lista elettorale sarà composta da Pd e Sel altrimenti non si capirebbe la partecipazione di Vendola alle primarie. Cioè sarà composta da chi appoggia il governo Monti e da chi è fieramente e giustamente contro. La non sfiducia nasce qui per stato di necessità. Naturalmente io spero che alla fine prevalgano nettamente i contenuti fortemente contrastanti con quelli di Monti.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 27/8/2012 alle 18:15
La ‘non sfiducia’ fa il paio con il famoso ‘abbiamo non vinto’ pronunciato da Bersani in occasione della ‘disfatta’ di Parma, quando il Pd perse contro Pizzarotti. Il mio pensiero lo trovo espresso dai commentatori @Mattia e @Ulderico Monti. Nulla di buono sia per l’Italia che per il Pd. Che poi il Pd sia il primo partito, alla fin dei conti vorrà dire poco, perché forte è il rischio che si candidi a detenere un governo senza maggioranza. Avremo un autunno denso di nebulose e accadimenti tristi, accompagnati da un dibattito politico di scarso livello, i cui anticipi sono sotto i nostri occhi in questi giorni. Mi riferisco agli scambi fra Bersani e Grillo. Questa classe politica ha fallito. Vomitevole Bocchino che nei giorni scorsi ha giudicato la Cancellieri non all’altezza del ruolo che ricopre, colpevole del fatto di ‘indagare’ sugli esosi costi della scorta di Fini in vacanza. Se è con questi parvenu che il Pd si appresta a coalizzarsi, che pianga su se stesso.
Scritto da eg il 27/8/2012 alle 18:55
Ditemi se non ho ragione ad urlare "A casa tutti". Siamo dentro una situazione insostenibile e pensare che fino a qualche mese fa Bersani coccolava anche Di Pietro. A casa!
Scritto da Giovane ex rottamatore il 27/8/2012 alle 20:17
Quei dirigenti del PD non mi sembrano non stupidi.
Scritto da Claudio Ennam il 27/8/2012 alle 20:49
un tempo, la boutade sulla non sfiducia sarebbe stata boccone ghiotto per la satira. oggi, principalmente per le anime nere della finanza. bersani traccheggia e si mostra poco coraggioso. se solo si mettesse a fare un po’ di pulizia, se solo non avesse smesso di sognare! il vangelo ci invita a ritornare come bambini, a riacquistare la genuinità della fanciullezza. forse solo così il pd potrà tornare a rivolgersi alla gente. con occhi puliti e lingua chiara. impresa non facile, politica è sinonimo di scaltrezza, lingua biforcuta, ambiguità. come farà a vincere il pd?
Scritto da Billa il 27/8/2012 alle 21:07
Questo della non sfiducia è un terreno paludoso. Il primo passo può anche andarti bene ma poi rischi di affondare nella melma delle furbizie e del tatticismo più esasperato, il contrario di ciò che ci sarebbe bisogno oggi.
Scritto da Maurizio il 27/8/2012 alle 21:48
Caro Giuseppe ho quasi l’impressione che anche questa volta abbiamo puntato le fiches sul nostro…..suicidio. Comincio a temere che abbiano ragione quelli che urlano “tutti a casa”.
Scritto da roberto molinari il 27/8/2012 alle 21:55
E' anche questo un capitolo del conflitto a sinistra. Usando questo argomento della non sfiducia, invece che della fiducia a Monti, si pensa di togliere dell'acqua dove nuotano Di Pietro e Grillo ma è una illusione. La gente premia le parole franche non le furbizie del politichese.
Scritto da Dipietrista il 27/8/2012 alle 23:09
"Anitra zoppa", in gergo USA, è un'operazione di condizionamento del Presidente. Noi abbiamo, oggi, le intercettazioni del Presidente e il conflitto in atto. Non ci illuderemo che sia un episodio fortuito e sporadico! Operazione politica, invece, di attacco al governo del Presidente, tentativo di ostacolarne il futuro prossimo per condizionare il Presidente fino al semestre bianco.
Scritto da ulderico monti il 28/8/2012 alle 08:57
E' la fiera delle ambiguità, del vorrei ma non posso, del tenere il piede in due scarpe. "se appoggiamo convintamente Monti, cosa faremo con Vendola?" "Se ci distacciamo da Monti lasciamo sul campo Casini e con la concorrenza di Di Pietro e Grillo potremmo perdere le elezioni". Tutto quello che non servirebbe oggi in Italia.
Scritto da Nicola il 28/8/2012 alle 09:00
Se il Pd abbandonasse l'idea della grande coalizione fra progressisti e moderati e abbracciasse finalmente l'idea di un chiaro governo di sinistra con tutti quelli disponibili (magari anche Grillo, alla fine), tutte queste balle sarebbero tolte dal tavolo e la politica guadagnerebbe chiarezza e dignità.
Scritto da Dino il 28/8/2012 alle 09:46
Operazione discutibile la sua, Adamoli. Alcuni dirigenti del suo partito (lo vede quel simbolo alla sinistra del suo volto?), fra i quali il suo amico Fioroni, accentuano il tatticismo, un’arma che il PD brandisce già con esperienza e maestria, riproponendo la formula ambigua, ipocrita, obliqua, democristiana della “non sfiducia”. E lei che fa? Rimarca, rileva, pubblica, stigmatizza. Il suo blog, a sentire le statistiche, è seguito da 1.000/1.500 persone, per lo più elettori del PD. La gran parte di loro non sapeva nulla, ignorava tutto. Ora si levano voci di dissenso (anche quella del segretario politico di Varese, non proprio un’aquila reale del Gran Paradiso) e dichiarazioni di non voto. Non sfiducia, non voto. Una bella operazione la sua, Adamoli, non c’è che dire. Su quale tavolo sta giocando?
Scritto da Claudio Ennam il 28/8/2012 alle 10:20
@Roberto Molinari, il "tutti a casa" va bene ma detto con chiarezza, vale anche per la nostra dirigenza varesina incapace di cambiare la politica e di rinnovarsi. Non è che il pd di Varese siano solo Marantelli, Rossi, Alfieri e Tosi. Sul rinnovamento questa è gente che ha fatto poco o niente, hanno lavorato per se stessi e basta, ma le seconde fila sono state anche peggio. Ecco perchè quel "tutti a casa", suona male e merita una precisazione.
Scritto da una rottamatrice il 28/8/2012 alle 10:24
A me estraneo, la "non sfiducia" sembra l'applicazione della categoria politica della "ambiguità suicida" cui ricorre il PD. Esempio?L'ammissione alle primarie di autorevoli non iscritti al PD ma iscritti ad altri partiti. Ancora;la dimenticanza dello statuto che prevede la coincidenza fra segretario del partito e candidato-premier. Se tutto ciò non è ambiguità suicida è certamente ambiguità dispersiva. alla quale il mio schematismo mentale e valoriale non riesce a tener dietro.
Scritto da gaetano nino cattaneo il 28/8/2012 alle 10:38
Nella sinistra c'è una lotta fratricida fra Pd e altri partiti. Ormai è tardi per sedarla e non se se piangere o se ridere.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 28/8/2012 alle 11:29
@Claudio Ennam (10.20) - sebbene il suo commento sia una (intelligente) provocazione le rispondo per amore di didattito e per rispetto di tutti i lettori. 1) Avevo conosciuto bene Fioroni ai tempi della Margherita e prima ancora. Nel Pd quando lui ha votato Veltroni io votato Letta e quando ha votato Franceschini io ho votato Bersani. 2) Il mio campo di gioco è uno solo, rispetto integralmente le regole ma decido con la mia testa come giocare pensando di fare gol tutti insieme. 3) Mi sono schierato subito, con il suo dispiacere, per il governo Monti. Avrebbe potuto fare di più e meglio ma chi ignora che deve fare i conti con i berlusconiani che sono ancora maggioranza parlamentare è fuori della realtà. Non c’è alternativa a Monti e mezzi appoggi, mezzi dissensi, mezzi disaccordi, mezzi sospiri, sarebbero il danno del Pd. Io penso in questo modo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/8/2012 alle 11:51
@claudio ennam 10:20, mi stupisce il tuo commento. Adamoli è un signore che mette a disposizione la sua esperienza, il suo tempo e soprattutto la sua passione per diffondere il buon agire politico. E se nel suo partito ci sono altri che fanno cattiva comunicazione, lo dice. È apprezzabile che mantenga questa abitudine anche in campagna elettorale. Poi, ammettilo, Fioroni non è che mangia pane e volpe tanto spesso, basta andare a rileggersi come aveva reagito alla riapertura della discussione sulle unioni civili...
Scritto da Nicoletta il 28/8/2012 alle 11:54
@Lavoratore Malpensa (11.29) - La rissa a sinistra sarà l’oggetto del mio prossimo post. Ti anticipo solo che, secondo me, il termine “fratricida” in questo caso è usato male.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/8/2012 alle 11:54
Sono d´accordo con @Molinari: con il tatticismo esasperato, ancora una volta il PD punta tutto sul proprio suicidio. Ieri ho sentito in televisione Enrico Letta sull’ipotesi di una nuova legge elettorale. Che dire? Le sue parole confermano che il PD compie un passo avanti e due indietro. Altro non si può dire sull’attuale proposta del PD. Collegi uninominali e premio di maggioranza, sono forse questi gli strumenti attraverso i quali si supera l´attuale porcellum? Il sistema dei collegi, in alternativa alle preferenze, assicurano alle segreterie di partito il controllo totale sulle candidature, esattamente come le famigerate liste bloccate. Forse ci siamo dimenticati di come furono scelte le candidature nel 1994 e 1996? Il premio di maggioranza al solo partito che abbia ottenuto più voti, anziché alle coalizioni, come prevede l´attuale legge, rappresenta, invece, una doppia truffa nei confronti degli elettori: la prima truffa è che il meccanismo consente ai partiti maggiori di non vincolarsi ad una determinata coalizione; la seconda truffa, invece, è rappresentata dall´alterazione del contenuto democratico del libero voto. Da quando è stato liquidato il sistema proporzionale puro, ormai vent´anni fa, in nome della governabilità si sono fatte in materia di legge elettorale le peggiori porcate e quella annunciata da Letta non fa eccezione. Se la novità elettorale è questa, allora teniamoci pure il porcellum introducendo le preferenze al posto delle liste bloccate. Oppure, visto che la governabilità non è stata garantita da nessuno dei nuovi sistemi elettorali introdotti dal 1994 in poi, si torni al proporzionale puro che, almeno, ha il pregio di essere più rispondente alla vocazione multipartitica dell´elettorato italiano.
Scritto da Leonardo C. il 28/8/2012 alle 12:42
@Giuseppe Adamoli. Allora è ufficiale: il Partito Democratico è solo forma. Parole, ritualità, stilemi. Una sinistra di “consumer”, da supermercato che appena un soffio di realtà può far scoppiare; quella della confusa seriosità parolaia che Marx (vous connait?) chiamerebbe espressione di un’alterità prodotta dalla classe dominante. Bersani dà del fascista a Grillo ma è di sinistra avere milioni di pensionati alla fame, fare a pezzi l’articolo 18, genuflettersi all’Ilva, baciare le macellerie montiane, distruggere il welfare, votare la cessione di sovranità verso istituti finanziari, fare l’inchino alle banche come il comandante Schettino lo faceva alle isole?
Scritto da Claudio Ennam il 28/8/2012 alle 13:24
Quando sia Lei che Paolo Rossi ricordate i bei tempi da democristiani mi fa pacere. P.eccato che D.opo siete cambiati...
Scritto da varesotto il 28/8/2012 alle 14:03
Chiedo a @Adamoli la sua opinione, non solo politica ma anche tecnica, sull'ipotesi, avanzata oggi da Martina in una intervista a Repubblica, di suddividere in più giorni le primarie del Pd per il candidato a governatore regionale. Quindi, il voto suddiviso in più domeniche e in tre aree territoriali: fascia pedemontana e alpina, fascia padana e area metropolitana milanese. Io nutro dubbi. Banalizzo: è come se un concorso pubblico venisse effettuato, con i medesimi quiz, in giorni diversi. Non si aprirebbe la strada a 'truppe cammellate', anche estranee al Pd, pronte a dirigere il voto? Sono contenta che Bersani abbia opzionato Vendola. Casini, il centro e i moderati, si fa sempre in tempo a recuperarli. Non è un caso che Martina, nella stessa intervista, citi, fra i diversi interlocutori del Pd, anche il 'Movimento Nord' di Cè. Queste piccole costellazioni si possono recuperare anche in un secondo momento perchè non hanno una linea precisa e si offrono con facilità.
Scritto da eg il 28/8/2012 alle 14:28
Caro @Leonardo (12.42), sul sistema elettorale ho già parlato molte volte. Mi propongo adesso di aspettare la proposta finale, se arriva rapidamente, in modo da ragionare su cose concrete. Questo soprattutto sull’entità e sul destinatario del premio di maggioranza. Mi limito a riportarti un mio recente commento (23 agosto) sul problema collegi/preferenze. “Ho già scritto in varie occasioni che preferisco leggermente i collegi uninominali con doppio turno e con le primarie per decidere i candidati unici dei partiti. Questa del resto è la proposta del Pd. Ma non condivido per niente Bersani sul punto delle preferenze. Affermare, come fa sempre, che siano state il veicolo del malcostume politico che ha portato alla crisi irreversibile della prima repubblica significa, dal mio punto di vista, scambiare gli effetti con la causa. Le cose che non andavano nell’elezione dei parlamentari erano soltanto uno dei sintomi della crisi ormai sopravvenuta. Un sistema senza reali alternative di governo si stava consumando. La caduta del muro di Berlino gli aveva tolto l’ossigeno ideologico della contrapposizione fra comunisti e anticomunisti. L’unità politica dei cattolici (già ridotta rispetto al primo dopoguerra) stava esaurendo le residue possibilità di una robusta sopravvivenza. Prendersela con le preferenze lo ritengo riduttivo e fuorviante”. Siccome hai citato Enrico Letta devo dirti che sulle preferenze è senz’altro il dirigente più aperto (anche all’assemblea nazionale di un mese fa) mentre i più chiusi sono stati i “giovani turchi” di Bersani e Dario Franceschini, con la sua tipica sicumera.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/8/2012 alle 14:47
Caro @Varesotto (14.03) - Dopo, caro amico, è scomparsa la Dc, è cambiato il mondo, le relazioni internazionali sono state ricostruite, l’Unione Sovietica è diventata la Russia “quasi zarista” di Putin, i cattolici si sono sparpagliati in tante formazioni. Dopo tutto questo, se non cambi anche tu sei solo un reduce o, peggio, ti traformi in un fossile. Una sola cosa deve restare ferma, la fedeltà alle idee e ai principi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/8/2012 alle 14:51
@Giuseppe Adamoli: "Una sola cosa deve restare ferma, la fedeltà alle idee e ai principi." Quindi, secondo lei, il suo mentore De Gasperi, aveva gli stessi principi e, soprattutto, le stesse idee di Monti? La prevengo. Se De Gasperi non mi piace, Monti mi fa schifo. Si può dire Monti?
Scritto da Claudio Ennam il 28/8/2012 alle 15:09
Sognavo una una bella sinistra tutta d'un pezzo. Mi rendo conto che l'alleanza fra progressisti e moderati è l'unica che può tenere in vita in questo malandato Paese.
Scritto da Una lettrice affezionata il 28/8/2012 alle 16:10
@eg (14.28) - Sono d’accordo con Martina quando parla di patto civico fra partiti e società. Vedrei bene una forma di collaborazione con Alessandro Cè. Ma non mi convince per niente l’idea delle primarie a tappe per il candidato presidente. Si tratterebbe di consentire ai candidati di spiegare bene il loro programma agli elettori? Gli si dia il tempo necessario con delle regole precise di carattere cogente. Non tutte le innovazioni sono intelligenti e utili. Ce ne sono alcune troppo complicate e dannose fra cui annovero questa di Martina.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/8/2012 alle 16:15
@Claudio Ennam (15.09) - Quasi tutto quello che piace a me non piace a Lei e viceversa. Misurare la distanza del suo gradimento verso i miei personaggi preferiti è abbastanza ozioso. Nel caso specifico però la rassicuro. Il mio ideale storico resta Alcide De Gasperi. Mario Monti è soltanto il premier migliore e senza alternative oggi (sperando di girare pagina l’anno prossimo con un governo politico).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/8/2012 alle 16:17
Per @Adamoli: grazie per la risposta. Nulla di personale nei confronti di Cè. Ci mancherebbe. Un punto a suo favore è l’aver fatto l’assessore regionale alla sanità dissenziente con il ‘modello Formigoni’. La spaccatura è avvenuta per l’organizzazione dell’emergenza-urgenza sanitaria (il 118) ma ormai non era più benvoluto nemmeno dal suo partito, che aspettava l’occasione per piazzare il medico di Bossi. Detto ciò, questa modalità del Pd di rispolverare qualche meteora e presentarcela come il ‘nuovo’ suscita, in me e in diversi altri con i quali dibatto, più di una perplessità. Ormai si è più sensibili al mutismo politico di individualità come Cè (mutismo nel senso che si ignora cosa stia facendo e dicendo e chi stia rappresentando) rispetto alle grida lanciate dai minatori del Sulcis dal cuore della terra, da oltre 300 metri di profondità. Chiamasi contraddizioni in seno al Pd, forse i veri motivi di un eventuale suicidio, anche se non si avrà mai il coraggio di ammetterlo. Se Cè ha qualcosa da dire, o da fare, o una fetta di società da rappresentare, faccia come tutte le persone: aderisca a un partito, se desidera anche al Pd (considerato anche che con l’IdV gli è andata male) e costruisca il proprio consenso intorno a sé. Il metodo della cooptazione, invece, è una faccia della degenerazione della politica. L’altra faccia è costituita da coloro che cooptano, che sono gli apparati politici e i loro garantiti.
Scritto da eg il 28/8/2012 alle 17:44
@Sara Finzi...il finale in puro stile Grillo...
Scritto da Enzo Longhi il 28/8/2012 alle 18:26
Caro @Varesotto, Giuseppe ti ha già risposto adeguatamente. Non mi arrampico sui vetri con le scarpette da tip-tap, ma in tutta sincerità non siamo cambiati noi, è cambiata la politica, non so dirti se in meglio o in peggio, ma è cambiata...in modo radicale! Forse prenderne atto e superare le comprensibili nostalgie può essere considerato un passo in avanti.
Scritto da paolo rossi il 28/8/2012 alle 19:16
@Enzo Longhi,ma va che stile grillo, dico solamente che per rivotare bersani devo essere certo di quello che vuole fare, io sono decisa questa volta a votare solo chi si attiene all'agenda monti spiace ma è così.E poi fassina è un cattivo consigliere, possibile che non ci si accorga che spazi per ridurre le tasse sul lavoro ancora non ci sono e neppure per ridurre le tasse, ma dove pensano di prendere i soldi se monti ha dovuto fermare sia passera che la fornero!? o monti da i numero oppure effettivamente i soldi non sa dove prenderli.
Scritto da Sara Finzi il 28/8/2012 alle 19:19
la crisii è di sistema; se si ciontinua cosi' si va nel fosso; questo è il limite del liberismo di Monti ( oltre al condizionamento della Destra); già segnali che si cerchi altro ci sono, per esempio in Francia: in Italia non si puo' fare? Che dobbiamo fare ? chiedere il permesso al Vaticano?
Scritto da Elio Giacometti il 28/8/2012 alle 19:43
eg, io sapevo dell’esistenza del che, il mitico che guevara, ma che ci fosse anche un cè proprio lo ignoravo. ce ne fossero altri di mitici che, ce ne fossero! sarebbero da stimolo per un ritorno della coscienza collettiva. invece abbiamo degli anonimi cè. che ce ne facciamo? anonimi per me, magari questo cè è famosissimo. ma dietro questo cè, se c’è qualcuno, chi c’è? politicamente parlando, questo cè, c’è o ci fa? c’è che questo cè non mi convince. magari conoscendolo cambierei idea.
Scritto da Billa il 28/8/2012 alle 19:44
Mi piacerebbe sapere il motivo della fortissima contrarietà di Bersani alle preferenze. Vuole controllare tutti i parlamentari. Tanto non ci riesce lo stesso, i Calearo e gli Scilipoti ci saranno sempre.
Scritto da Luisa B. il 28/8/2012 alle 20:20
Caro @Paolo Rossi, lasciamo stare il passato, che spesso è un pretesto. Parliamo del presente. Ti sei preso in pochi giorni due osservazioni, una di merito e una di metodo, da Vaghi e da De Rosa. Come la mettiamo? Sono le solite osservazioni da comunisti?
Scritto da P. A. il 29/8/2012 alle 06:39
Ma chi è sto nick @Sara Finzi? Usa la parola “coglioni” come se fosse un camallo genovese, vuole essere “certo” ma anche “decisa”. E’ un uomo o una donna? Per me è quel tale che le ciambelle gli vengono sempre male. Con un nick ebreo fa l’emulo di quell’altro tale, ma non riesce mai a raggiungerlo. Quanto manca al rinnovo del Parlamento, che lo mandiamo a casa?
Scritto da PD il 29/8/2012 alle 07:13
Caro @P.A., perché non rivolgi queste domande direttamente a Paolo Rossi sul suo blog? Se vorrà, potrà risponderti intavolando con te un dialogo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 07:55
Caro @Pd, Sara Finzi mi ha scritto su Facebook, quindi è registrata, identificabile e rintracciabile. Poi, ti prego, perché non metti un'altra specificazione accanto a Pd come fanno Pd Sesto S. Giovanni, Pd Pavia, una Pd Brescia ed altri. Acetto i nick, però il semplice @Pd fa troppa confusione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 07:58
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