Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 28/8/2012 alle 22:07


Era così difficile da prevedere che nella cosiddetta “sinistra larga” sarebbero emersi conflitti sanguinosi? Proprio no.
La colpa è del Pd oppure del fronte Di Pietro, Grillo, il Fatto Quotidiano? L’escalation delle violenze verbali è stata voluta da questi ultimi e Bersani ha batto bene a reagire. Sul piano della politica parlar di colpe è però insensato, ne hanno una diversa dalla nostra. Punto.
E’ sorprendente che molti se ne siano accorti così in ritardo. L’equivoco, al quale il Pd non è estraneo, è nato dall’aver scioccamente accarezzato l’idea che tutto (o quasi) l’antiberlusconismo  fosse trasformabile in un’area di governo, “riformista”, unita e omogenea.
Per non ripetere certi errori un po’ di autocritica ci vorrebbe.
Aveva cominciato Veltroni nel 2008 facendo un’alleanza con Di Pietro mentre proclamava la vocazione maggioritaria del Pd. Una contraddizione in termini che poi gli è esplosa fra le mani.
Furbizia o stupidità l’aver creduto che Di Pietro avrebbe costruito un partito unico con noi? Decidete un po’ voi.
Ha proseguito Bersani con la foto di Vasto con Di Pietro e Vendola dicendo alla fine dell’incontro, sotto lo stimolo di Enrico Mentana, che quella sera si era fatto un bel passo avanti sulla strada del nuovo Ulivo. Ma quale nuovo Ulivo se non vi era stato neanche un minimo (una virgola) di chiarimento programmatico?
Inesorabile, qualche mese dopo, la rottura profonda e astiosa, consumata sul governo Monti.
La realtà, come la vedo io, è che, se non fosse stato per l’attacco frontale e micidiale che il fronte Di Pietro, Grillo, il Fatto Quotidiano hanno sferrato contro Giorgio Napolitano, saremmo qui ancora a coccolare l’alleanza con Di Pietro e con altri.
La controprova è che solo questo fatto ha diviso gli ex sodali Di Pietro e Vendola. Quale sarà infatti il programma dell’eventuale listone Pd-Sel è ancora ignoto. Sarà un programma scevro dal massimalismo politico, sociale e sindacale? Posso solo sperarlo.
Insomma sopravvive in larghi settori del Pd una sottile ma inestinguibile nostalgia per un tempo senza nemici a sinistra.
Per esorcizzare questo nemico si afferma ora che gli ex amici di sinistra sono diventati di destra.
Meglio sarebbe riconoscere che se si vuole governare questo Paese, rispettando gli impegni presi con l’Europa, il confine verso una certa sinistra non è necessario. E’ indispensabile.


Commenti dei lettori: 47 commenti -
Se le cose andranno come dovrebbero questa volta faremo campagna elettorale insieme. Prima alle primarie io votrò Vendola e tu chi vorrai ma poi, per la prima volta, stessa lista. Per me sarà un piacere.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 28/8/2012 alle 22:47
Il problema non sono le alleanze e i programmi ma sono prima di tutto i leader che mancano. Dove sono gli Obama e i Cameron, per fare un esempio di sinistra e di destra. Bersani è una brava persona del vecchio Pci, che ha tutto il mio rispetto dato che ho sempre votato a sinistra. Dall'altra parte addirittura quel bavoso di Berlusconi. Siamo messi male, ragazzi.
Scritto da Uno scoraggiato il 28/8/2012 alle 23:04
Io mi atterrei alle parole pronunciate, sia con saggezza, sia per tenersi le mani libere, da Buttiglione a Tgcom24, a commento della dichiarazione di Bersani. ‘La scelta di Vendola ce la aspettavamo. Da tempo è in corso un lavoro: Bersani cerca di organizzare una sinistra intelligente e capace di governo, se possibile, che rompa con il populismo del blog. Oggi c’è la piazza mediatica come luogo della comunicazione politica, certi modi di usarla sono l’analogo delle manganellate dei fascisti nell’Italia degli anni Venti. Onore a lui per questo grande lavoro che sta facendo. Noi vogliamo unire i moderati, che sono altro dalla sinistra. Bersani ha il diritto di andare alle elezioni con Vendola e chiedere una maggioranza, se il popolo non gliela dà vuol dire che vuole la grande coalizione e allora saremo noi a giocare la carta. Di alleanze si parlerà dopo le elezioni. Noi non facciamo parte della sinistra, possiamo essere alleati con loro in una visione di grande coalizione ma siamo altro. In altri Paesi il Centro e la Sinistra sono ben distinti. In Italia, davanti alla crisi, essere alleati sarebbe auspicabile, per fare l’alleanza dei moderati e battere la crisi’.
Scritto da eg il 29/8/2012 alle 07:50
Il clima politico di scontro attuale è troppo acceso e il livello della discussione non è all'altezza di quello che si meriterebbe l'Italia (e questo soprattutto è grazie a Grillo). Siamo ad agosto, figuriamoci come sarà nella prossima primavera. Mi rammarico quando sento parlare ancora di destra, centro e sinistra come ai tempi della Prima Repubblica. Capiamo che la bussola deve essere l'Europa ed il Bene Comune, interclassista con una visione a 360 gradi. Mi auguro che Bersani tenda a questo
Scritto da Simone Franceschetto il 29/8/2012 alle 08:32
Cara @eg (7.50), si, le parole di Buttiglione sono sagge, soprattutto dal suo punto di vista. Ma io non accetto l’idea che loro abbiano l’esclusiva sui “moderati”. Se con questa (brutta) espressione si intendono persone non ideologizzate, che vivono del proprio lavoro, che votano ma non si impegnano nei partiti, che pensano alla famiglia come pietra fondante della società, che vogliono un sindacato che fa i contratti e non politica, che detestano sugli urlatori nelle piazze e sui blog - penso che anche il Pd abbia il diritto-dovere di (cercare) di rappresentarli. Per questa ragione non mi piace la separazione fra sinistra e moderati, tanto cara a Buttiglione e Casini anche per un forte interesse elettorale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 08:39
Caro @Simone (8.32), mi piace molto dialogare con un ragazzo giovane ed entusiasta come te. Io dico che la destra e la sinistra esistono ancora oggi ma che è folle dargli il contenuto del '900. Tu dici che la nostra bussola dev'essere "l'Europa ed il Bene Comune interclassista con una visione a 360 gradi". Condivido e aggiungo che per noi la centralità è della persona: lavoratore, imprenditore, professionista. Sappiamo cosa cos'è il mercato ma non è affatto il nostro totem. Non tutti la pensano così. Per me questo modo di pensare è sinistra moderna. In questo senso e se si toglie dal tavolo il peso ideologicamente imbarazzante del secolo scorso mi ritengo di sinistra.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 08:46
Caro Giuseppe, il Re è Nudo!! questa è la sacrosanta Verità!
Scritto da Antonio Alfredo Rainaldi il 29/8/2012 alle 08:59
Però Travaglo è dichiaratamente di destra e non si perita di dirlo. Di Pietro nasce (e per me continua) nella destra, e non trovo nessun tema di sinistra in quello che dice Grillo. Perché l'ambientalismo (anche il supposto ambientalismo come quello di Grillo) non è un tema di sinistra, c'erano anche nazisti ambientalisti, per dire.
Scritto da Filippo Filippini il 29/8/2012 alle 09:02
Per Favore!! parliamo semplicemente, gli argomenti sono molteplici, ma la ragione è una sola, l'aspetto sociale è lasciato al macero, la gente è allo stremo della situazione politica, tasse, destra, sinistra, sanità, passiamole nostre giornata a leggere che è solo sterco tutto quanto fatto fino ad oggi, la nazione Italia e l'inferno di Dante, per l'europa siamo inaffidabili e suoniamo il mandolino e mangiamo spaghetti, Monti Grande Professore, cerca di tamponare, ma anche lui è capace di spiegare economia ma per il resto....... insomma vogliamo tornare a parlare al popolo e risolvere i problemi della gente!!!
Scritto da Antonio Alfredo Rainaldi il 29/8/2012 alle 09:04
La Tv ha fatto fortemente scadere il confronto politico, bisognerebbe recuperare un po' di sana retorica tanto cara ad Aristotele
Scritto da Domenico Gioia il 29/8/2012 alle 09:05
Caro dr. Adamoli, e' difficile superare vecchie logiche e vecchi schematismi, ma e' indispensabile per il bene del paese. Andare alle elezioni disuniti, escludendo la sin.-sin. come gia' fece Veltroni, a mio avviso sarebbe un suicidio. Si ponga mano da subito ad un PROGRAMMA CONDIVISO da tutti, ognuno rinunci a qualcosa, per carita'! Si cerchi in ogni modo la convergenza sui programmi, su cio' che puo' unire e nondividere. Solo cosi' gli Italiani capiranno e ci premieranno col voto! G. Dotti-VA.
Scritto da giovanni dotti - Varese il 29/8/2012 alle 09:09
Leggevo un'analisi ai Paolo Franchi. Allineata a quanto scrive G.Adamoli (parole che condivido). "Tutti i nemici di questa destra sono miei amici": ragionamento miope e semplicistico. Preoccupante quando, a sostenerlo era (è?) una sorta di autonominato gotha dell'aristocrazia del pensiero pubblico. Oggi si litiga? Naturale.Anzi: era ora! E' terreno per fare finalmente chiarezza.Non accetto che il PD, per tattica verso l'UDC, non faccia da aggregatore e limiti la propria natura ad includere.
Scritto da FrancescoG. il 29/8/2012 alle 09:12
Approfitto dell'ospitalità di Giuseppe (grazie!) e vado fuori tema, per due segnalazioni, che spero possano interessarvi. A Como ha preso il via Parolario, rassegna culturale densa ed interessante. Qui trovate il calendario ed il programma: http://www.parolario.it Sempre a Como, in Piazza Cavour, è in corso la sessantesima edizione della Fiera del Libro.
Scritto da FrancescoG. il 29/8/2012 alle 09:26
Certo, la centralità deve essere la persona, in tutti gli ambiti occupazionali e lavorativi. Siamo dentro ad un periodo di forte cambiamento nel centrosinistra, lo richiedono soprattutto i giovani. Il cambiamento va gestito ed inizialmente ci saranno sempre delle resistenze che cercheranno di mantenere lo "status quo" attuale. Penso che il termine vocazione maggioritaria per il PD debba tornare in voga non come auto-sufficienza ma, come dicevo prima, con focus che va dal privato al pubblico.
Scritto da Simone Franceschetto il 29/8/2012 alle 09:28
La questione dei rapporti a sinistra della sinistra è antica quanto la sinistra. In tempi recenti il conflitto è stata la causa del fallimento dei due governi Prodi. Perché dovremmo dare fiducia alla riedizione attuale degli errori del passato?
Scritto da ulderico monti il 29/8/2012 alle 09:29
Signori, una preghiere, questi Grillo, Travaglio, a tanti altri sono il frutto di una telepanettone che ci stanno propinando, ma è mai possibile che nessuno parli di persone come Gramsci, Pertini, e tanti altri che si sono fatti pure le patrie galere per un sano diritto politico e di libertà, questi parlano parlano e sono peggio dei politici che abbiamo eletto e che paghiamo profumatamente, ma vi rendete mai conto quanto danno a questi cialtroni per sputare addosso all'untore.... ma pensate mai che gli freghi qualche cosa dello stato di fatto di questa nazione, Possibile mai che non possiamo vedere un uomo qualunque parlare alle persone, affrontare un nuovo risorgimento..... Possibile MAI!!?
Scritto da Antonio Alfredo Rainaldi il 29/8/2012 alle 10:22
Con i mercati finanziari che pilotano le economie reali si ritiene utile ragionare ancora in termini di destra e di sinistra. Di Pietro e' di destra Fassina di sinistra Travaglio un prezzolato della peggior specie ed i media la cloaca massima. Tutti quelli che denunciano questo stato di cose non si preoccupano pero' dei meccanismi fondamentali della democrazia. E' in arrivo una legge elettorale da stato sud americano con listini chiusi per gli oligarchi di destra e di sinistra e i benpensanti si preoccupano del linguaggio di Grillo.
Scritto da Flavio Argentesi il 29/8/2012 alle 10:38
@Giovanni Dotti (9.09) - Il programma condiviso, questo è il problema. Se le due sinistre, se vogliamo chiamarle così, sono divise su tutto e si scambiano botte da orbi, come è possibile trovare delle convergenze elettorali che non evaporino alla prova del governo? Se anche gli elettori ci premiassero (cosa di cui dubito), sul mercato del lavoro, sulla Tav, sulla difesa dell’euro, sull’Europa, sulla revisione della spesa statale e via elencando saremmo ridotti all’impotenza. Penso che sia meglio prendere atto che le politiche e le strategie divergono profondamente senza buttarsi addosso reciprocamente l’accusa di tradire un ideale di sinistra che ciascuno legittimamente interpreta a modo suo. Poi gli elettori decideranno democraticamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 10:48
Non esistono soltanto "due sinistre" - quella radicale e quella riformista del PD. Ma anche all'interno dello stesso PD, ora che le primarie si avvicinano, mi auguro che si inizierà a discutere di temi per l'Italia, magari marcando le differenze che ci sono tra conservatori ed innovatori. Segnalo questo articolo di poco fa di Orfini: http://www.rifarelitalia.it/2012/08/29/renzi-ha-gusti-vintage-e-il-liberismo-non-e-di-sinistra/ Non credo che Renzi sia un liberista, caso mai un liberale moderato
Scritto da Simone Franceschetto il 29/8/2012 alle 11:01
Sottoscrivo la tua replica a @Giovanni Dotti. Le due frasi finali sono la base di un rapporto molto dialettico ma corretto. Le accuse di tradimento che sento dare da certi del Pd a quelli che non pensano come loro sono roba sovietica.
Scritto da f.f. il 29/8/2012 alle 11:56
Ieri sera ti ho detto che mi piacerebbe sapere il motivo della fortissima contrarietà di Bersani alle preferenze. Vuole controllare tutti i parlamentari. Tanto non ci riesce lo stesso, i Calearo e gli Scilipoti ci saranno sempre. Aspetto un tuo aiuto.
Scritto da Luisa B. il 29/8/2012 alle 12:48
Vista dalle istituzioni europee l'attuale fase politica italiana e' da allarme rosso. Sul piano programmatico non solo la frammentazione ma le stesse componenti di programma sembrano senza fondamento credibile. Sia a destra che a sinistra non c'e' una sola proposta seria per affrontare credibilmente il nodo centrale del debito. Al momento solo Monti sembra in grado di produrre idee in merito e dare rassicurazioni ai partners. A Berlino il timore per le elezioni italiane e' cosi forte che qualcuno vorrebbe buttare fuori la Grecia dall'euro per dare una dimostrazione esplicita' della tempesta che consegue a ritorni alle monete nazionali di stati falliti. In questo scenario le vecchie oligarchie di destra e di sinistra che hanno portato il paese alla rovina si preparano per il riciclo come usato sicuro.
Scritto da Flavio Argentesi il 29/8/2012 alle 12:50
Forse e' piu' facile, per me che non ero democristiano, credere alla possibilita'di una convergenza sui programmi da parte di tutte le forze di centrosinistra. Mi rendo conto delle difficolta', ma credo che dopo le batoste subite in precedenza anche la sin.-sin. potrebbe scendere a piu' miti consigli. Oppure preferisce ancora far da supporto alla destra berlusconiana? Spero ardentemente che cambi mentalita' e strategie se non vuole finire nell'isolamento totale. C'e' sempre tempo per ravvedersi!
Scritto da giovanni dotti - Varese il 29/8/2012 alle 12:56
Adamoli, avere dei nemici a sinistra ci sta, li ho sempre avuti quando stavo nel PCI-PDS (il primo ex-comunista premier aveva rifondazione all'opposizione, come ricorderai). ma avere tutta la sinistra (un area del 30%) fra i miei nemici non mi sta bene, visto che ne faccio parte : il sostegno al governo monti c'è costata, e non lo rinnego, ma ora voglio vedere un cambiamento : la presenza di SEL in maggioranza, magari determinante, su questo mi tranquillizza, anche se sono iscritto e elettore
Scritto da marco il 29/8/2012 alle 13:55
@Giuseppe Adamoli. Mi sono messo in proprio. Ho aperto un mio blog: "Tornando dalla fiera" (www.clennam.blogspot.it). Lei, signor Adamoli, può tirare un mezzo sospiro di sollievo. Sarò meno impegnato qui perché sarò più impegnato là. Come dire, un rompiballe a mezzo servizio. Cosa scriverò? Quello che mi pare e quello che mi piace. Grazie dell'ospitalità di questo annuncio.
Scritto da Claudio Ennam il 29/8/2012 alle 14:06
Resto un bersaniano convinto. E convinto pure che il nostro Mario Monti è in questo momento l'unico che possa non farci affondare. Penso, ripetendomi, che una riforma elettorale debba tenere conto del diritto degli elettori alla scelta. Tra Di Pietro e Vendola, anche turandomi il naso, preferisco Vendola. L'ex bracciante-emigrante-poliziotto-pm era e resta un uomo di destra estrema. Mi pare, infine, che ci sia un accordo in pectore tra PD e UDC: si voti e poi contiamoci.
Scritto da Sic Est il 29/8/2012 alle 14:09
@ Giovanni Dotti. Ma Lei riesce a vedere un Marco Ferrando, con la solita giacchetta a pied de poule, o lo stesso Ferrero, svegliarsi una mattina e convincersi che per anni sono stati i migliori fiancheggiatori di Berlusconi?
Scritto da Sic Est il 29/8/2012 alle 14:18
Caro @Simone (11.01) - Dare del liberista a qualcuno per i tipi come i giovani turchi alla Orfini è la stessa cosa che dare del traditore. E’ come dire “che ci stai a fare nel Pd”. Mentalità stravagante e pericolosa che esclude anziché includere. Che nel Pd ci sia questo modo di pensare lo trovo abbastanza naturale, purché non sia dominante. Che quelli che ragionano così si presentino come i super Bersaniani, questa è la cosa mi preoccupa. Renzi, che ci piaccia o no, ha il diritto di stare nel Pd al pari di Orfini e Fassina.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 14:24
Cara @Luisa B, (12.48), non penso che Bersani abbia principalmente in testa la volontà di controllare tutti i candidati con probabilità di essere eletti. La sua preoccupazione potrebbe essere quella di non mettere troppa tensione nel partito a livello locale introducendo la competizione per le preferenze. Intenzione buona ma per me molto discutibile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 14:28
Posizione condivisibile, ma superata dai fatti. Bersani ha già deciso di allearsi con Vendola, per cui questi discorsi sono oziosi. La sinistra (PD-Sel) proverà a vincere; se non vincerà cercherà alleanze post-voto con il centro (Casini). Certo il PD non può pensare di stare con Vendola e di rappresentare i "moderati".
Scritto da Mattia il 29/8/2012 alle 15:30
Continua per questa strada. No ho quasi mai votato a sinistra se non in alcune elezioni amministrative ma penso che la tua posizione possa convicere molti a fare il passo nel Pd. Intendo solo per il voto non per altro. Forse alle primarie parteciperò anch'io.
Scritto da Bianchi Giò il 29/8/2012 alle 15:49
Caro Adamoli, il tuo segreatrio sta sbagliando tutto. Senza Di Pietro sarà difficile che vinciate e anche Vendola vedrà i sorci verdi. Fino a ieri era con noi, oggi con voi. Difficile da spiegare al popolo di sinistra.
Scritto da Dipietrista il 29/8/2012 alle 15:53
@Claudio Ennam (14.06) - Vedo con piacere che ha raccolto l’invito di un lettore del blog. Le auguro successo. L’ho già messa nei miei “preferiti”. Peccato che ho fatto la scelta di non scrivere sugli altri blog. Ma la leggerò sempre e mi auguro di gustare ancora, sul mio blog, le sue “invenzioni”. Rompipalle qualche volta si, ma per me (quasi) sempre piacevole.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 17:03
Caro @Mattia (15.30), non dare tutto per scontato. Le primarie saranno un evento serio anche sotto il profilo progettuale, programmatico e delle alleanze. Tieni conto che i militanti sono una cosa e gli elettori un’altra. Perché il Pd non dovrebbe parlare e convincere una parte dei cosiddetti "moderati"? Vedremo cosa democraticamente accadrà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2012 alle 17:06
... e intanto Ichino se ne va con Renzi. Dice che lo fa perchè Bersani non lo ha chiamato. Ma non sono nello stesso partito? Forse no, e da parecchio. Renzi promette un programma basato sull'Agenda Monti. Idem Casini. Ma a Casini fa la corte Alfano. Che sia l'anticamera di un nuovo centrodestra? Forse per scoprire le tattiche basta rinunciare alle primarie... Primarie sì, ma di collegio. E che la scelta del futuro Pres. Consiglio resti di competenza del Pres. Repubblica.
Scritto da Nicoletta il 29/8/2012 alle 17:14
@Giuseppe Adamoli. Grazie!
Scritto da Claudio Ennam il 29/8/2012 alle 17:17
Rispondo alla domanda iniziale: non era difficile da prevedere e le responsabilità si possono suddividere. Grillo e Di Pietro hanno le loro colpe ma Bersani mi dire far capire perché con Vendola è possibile l'intesa e con Di Pietro è impossibile. Le spiegazioni sul progetto non dicono niente perchè Di Pietro e Vendola vogliono le stesse cose. La differenza, come dice bene il post, è l'attacco a Napolitano e allora non si raccontino balle sul programma.
Scritto da Osvaldo il 29/8/2012 alle 17:36
Caro Adamoli, non lo dice solo Orfini. All'ultima direzione nazionale, Bersani ha detto (sentito con le mie orecchie sul Web) : "noi siamo antiliberisti, e siamo antipopulisti". insomma, dei paletti il PD li ha. io non considero il liberismo un'idea satanica, o ignobile : a uno come giannino stringerei la mano. Ma non è la mia, penso che se il mondo è ridotto così sia per colpa di questA idea, e non vi vorrei contribuire, col mio voto. è legittimo chiedere di saperlo prima, che cosa siamo ?
Scritto da marco il 29/8/2012 alle 19:55
Bersani deve stare attento. Vendola può togliergli un sacco di voti se va avanti in questo modo. Deve più assertivo, più fermo e chiaro nella proposta. Io che sono con lui ho caipito ancora troppo poco di quello che vuole.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 29/8/2012 alle 20:08
nicoletta, ti facevo una ichino girl. quando ichino è venuto a varese, invitato da alfieri, ha avuto un discreto successo. gli ichiniani sono tanti. chi non lo è, deve dirlo sottovoce, perché viene additato come conservatore: posto fisso, stipendio fisso, pensione sicura, tendente al fannullone, solo 40 ore settimanali, ferie garantite e straordinari pagati con maggiorazione, simpatizzante del sindacato di base. insomma, un parassita e potenziale eversivo. nessuno, allora, ama definirsi anti-ichino. io sto con ichino. un inchino a ichino.
Scritto da Billa il 29/8/2012 alle 20:57
io credo che orfini, prima o poi, l’ombrellino di altan te lo depositi anche lui. si dipinge di rosso e poi mettilo all’opera che diventa più liberal di renzi. io non faccio testo, vado controcorrente, a me piacciono gli isolati, i paria, ho un debole per il prodiano parisi. ora simone franceschetto si strapperà i capelli perché parisi farà parte dell’elencone di quelli che lui vorrebbe rottamare. mi piace il cipiglio alla parisi, che qualche mese fa avrebbe strozzato rutelli all’ultima assemblea della margherita. democristiano, ma con parsimonia, se serve, anche stizzito. non lo ascolta più nessuno, parla al vento, ma lui se ne frega. io lo clonerei e metterei un ulivista parisi in ogni circolo. quante schiene raddrizzate! quante persone messe alla porta!! altro che i giovani!
Scritto da Billa il 29/8/2012 alle 21:09
La tua domanda: "Furbizia o stupidità l’aver creduto che Di Pietro avrebbe costruito un partito unico con noi?" La mia risposta: entrambe, quando si vuole essere troppo furbi si è anche un pò stupidi.
Scritto da Pd Pavia il 29/8/2012 alle 21:43
@Billa, stai sbagliando completamente su Ichino. Se dici che simpatizzi per lui sei considerato quasi un nemico del popolo che vuole affamare i lavoratori, farli lavorare fino a 70 anni con poco salario e poca pensione. Ichino una volta era della Cgil e quindi è un traditore. Alla gogna Ichino.
Scritto da G.G. il 29/8/2012 alle 22:43
Cara @Billa, la mia critica verso la mossa di Ichino di aggiungersi alla squadra di Renzi è più di metodo che di sostanza. Sto seguendo il manifesto economico di Boldrin, Giannino e soci (Fermare il Declino). Non sono una mercatista come alcuni di loro, ma condivido che ci sia in Italia la necessità di abbattere un bel po’ di debito, e che sia necessario che lo Stato Tassatore faccia un po’ di cassa con le tante società statali che oggi servono da parcheggio dei trombati o come serbatoio di voti. Sono anche un po’ delusa dal governo Monti che ha annunciato equità e fine privilegi, invece ha aumentato le tasse dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. So che Giannino-Boldrin cercavano sponde nel PD, ma che la risposta è stata ‘ preferiamo tentare di cambiare il PD dall’interno’. Poi però assisto al fatto che un mese fa circa l’assessore al bilancio di Renzi esce dal PD e si unisce al gruppo di Boldrin. Adesione sincera o mossa tattica del fiorentino che non si vuole esporre come un liberista e manda il suo assessore a tenere i contatti? Adesso arriva Ichino ... Mah! Ammetto che lo Stil Novo di Renzi non mi convince quasi per nulla: ho letto le dichiarazioni di Roberto Reggi che descrive Bersani prigioniero delle lotte tra correnti del PD, dimenticando però che anche Renzi è una delle correnti che mette in difficoltà il PD ... http://www.lettera43.it/politica/renzi-non-e-un-signor-si_4367562589.htm . Chiudo qui. Sono tra color che son sospesi, ma ripeto la mia proposta: primarie per la scelta del candidato di collegio, ma non per la scelta del premier. Per Costituzione è ancora prerogativa del Capo dello Stato.
Scritto da Nicoletta il 30/8/2012 alle 04:35
Caro @Marco (19.55), che il Pd nel suo insieme sia contro il liberismo storico e il populismo è sacrosanto. Ma quando si usa la parola “liberista” come un insulto è grottesco. Cosa vuol dire esattamente? Nella testa di qualcuno: “tu non sei degno di stare nel Pd”. Una volta nel vecchio Pci si usava con la stessa finalità la parola “riformista” e le nuvole più cupe si addensavano su chi ne era il destinatario. Adesso siamo tutti riformisti. Attenti a usare le parole come clave, soprattutto i dirigenti nazionali stiano attenti. Nel nostro partito ci sono invece molti liberal, vale a dire liberali progressisti che non vogliono affatto ridurre all’osso lo stato sociale ma riformarlo e rendere sopportabile il rapporto fra tasse e servizi. Faccio voti affinché il dibattito sulle primarie faccia un po’ di chiarezza ma le prime avvisaglie non sono tutte positive al di là della buona fede e della buona volontà di Bersani e Renzi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2012 alle 08:04
già, nicoletta, ogni volta dimentico che fai parte del gruppone degli economisti del blog. seguivo a bocca aperta i tuoi splendidi duetti con max liberto. ora anche marco, mai avuto dubbi su di lui. mi hai scritto da wall street, vero? solo il fuso può spiegare l’orario della tua risposta, 4.35!! te l'ho già detto, sei un po’ tirata, se arriva il dottor carlo ti prescrive melasin. la mia è premura femminile. noi donne facciamo troppo, fiere di essere multitasking ma alla fine paghiamo cari prezzi. io non ho i tuoi stessi percorsi professionali e mi capita solo sporadicamente, molto sporadicamente, di seguire giannino nelle sue esternazioni attraverso l’istituto bruno leoni. per esempio, ho seguito la presentazione del volume sudditi di nicola rossi. mi interessa di più la fil, felicità interna lorda. di questa se ne parla solo in bhutan, da noi è una bestemmia verso mammona. anche ichino ne è convinto, la felicità è improduttiva. che giannino e boldrin abbiano tentato un contatto con il pd è segno di una loro debolezza. erano in cerca di padroni? errore di valutazione? errore nell'individuazione di strade percorribili? ti ricordo che l’assessore al bilancio di renzi se ne è andato sbattendo la porta in maniera anche violenta. quindi, non può essere il suo ambiasciatore, anzi! sul fare cassa con le società statali, sono d'accordo ma trovo manchino gli intenti politici. guarda come si è arenato il dibattito sulla riduzione delle province. l'incontro di domenica prossima fra alfieri, fontana e lucini sarà semplicemente una serata fra amici. sorrisi, strette di mano, complimenti vicendevoli ma nessun potere e tanto meno desiderio di proporre istanze. una serata tranquilla. mi stai dicendo che sono troppo disincantata? va bene, adesso mi sgrido da sola!
Scritto da Billa il 30/8/2012 alle 12:30
No, cara @Billa, non sei TROPPO disincantata. Fantoni è quello che se ne è andato, ed è entrato Petretto. Alessandro. http://noisefromamerika.org/articolo/aderisco-fermare-declino-partendo-dal-pd . P.s. L'ora notturna è un fuso orario estivo: pisolino pomeridiano, sveglia tarda mattinata e notti fresche da godersi in silenzio mentre i figli dormono. Una goduria!
Scritto da Nicoletta il 30/8/2012 alle 21:20
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)