Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 30/8/2012 alle 09:40


Il campionato italiano di calcio, un tempo il più ambito e bello del mondo, ha cessato di esserlo da qualche anno.
Non è solo una questione di mecenati in crisi, si chiamino Berlusconi o Moratti.
Il calcio italiano ha bisogno di infrastrutture nuove e di una politica dello sport a livello nazionale e locale. Alcuni studi inglesi mettono in relazione la riduzione della violenza degli hooligans non solo con una decisa azione di repressione ma soprattutto con gli stadi rinnovati e con una più sensibile attenzione pubblica.
Sento già l’obiezione: ma chi se ne frega, i problemi italiani sono ben altri.
Detto così chi può contestarlo? Però attenti, anche lo sport visto e parlato ha una forte  rilevanza sociale.
E lo sport professionistico trascina quello dei dilettanti e dei giovani.
Basti fare l’esempio dello sci al tempo di Gustav Thoeni e più recentemente di Alberto Tomba, quando i ragazzini sognavano di diventare come loro, andavano in palestra e facevano levatacce incredibili per raggiungere le piste.
L’educazione sportiva si apprende pochissimo nelle aule scolastiche e molto nell’esercizio dell’attività fisica. Quanto ce ne sia bisogno lo possono dire molte famiglie con problemi di droga di tutti i tipi.


Commenti dei lettori: 43 commenti -
Gli stadi dovrebbero essere ospitali per le famiglie con i bambini per qualche momento di allegria e distensione. Forse parecchi anni fa erano adatti ai tempi mentre oggi sono inadeguati. Invece che spendere somme incredibili per i giocatori le società potrebbero impegnarsi in questa direzione.
Scritto da f.f. il 30/8/2012 alle 10:30
Chiamare Berlusconi mecenate mi pare un po' grossa. Se non ha comprato niente vuol dire solo che si voterà a fine legislatura. Il "Mecenate de noantri" è molto attento agli umori dei tifosi. D'accordo su tutto il resto: il professionismo trascina. Oggi, però, gli sportivi per emergere ne fanno di tutte e questo è causato da un professionismo troppo ben pagato e quindi esasperato che, permettimi di dirlo, non rappresenta un esempio esaltante per l'agonismo giovanile.
Scritto da Sic Est il 30/8/2012 alle 10:50
E' da un pezzo che manco sul blog con regolarità. Ho guardato i post di agosto, mi piace il girovagare fra temi politici e sociali anche se prediligo questi ultimi. Sul problema di oggi penso che la scuola dovrebbe fare molto di più nello sport che è trascuratissimo. Se una famiglia viuole mandare i figli alle scuole di calcio, di basket, di ginnastica, di pallavolo, deve pagare un cifra e i ragazzi stanno sulle strade.
Scritto da Cittadina cattolica il 30/8/2012 alle 10:51
Chi non considera lo sport come una cosa seria trascura un aspetto sociale rilevante del nostro tempo. Una programmazione pubblico/privato delle infrastrutture sia per i professionisti che per i dilettanti e i giovani è necessaria.
Scritto da Giovanna G. il 30/8/2012 alle 11:34
@Sic Est - Chiamare Berlusconi mecenate ammetto che sia improprio. Non è un munifico protettore di alcunché ma una persona che ha fatto grande il Milan (spendendo forse come Moratti ma con più acume) un pò perché tifoso e molto per il proprio tornaconto. Il discorso che vale per Berlusconi vale per tutti, o quasi, gli altri presidenti. Sei d'accordo?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2012 alle 12:27
la vera emergenza droga non è più quella del buco in vena di quattro disperati ma lo sniffo nei quartieri alti, o quanto meno, degli insospettabili. liberi professionisti, manager, politici, persino medici, che si aiutano con la polverina bianca, mista magari a psicofarmaci. il nostro dottor carlo ne sa qualcosa. a volte per divertimento, spesso per tenere il ritmo. che sia il frutto della pratica degenerativa della competizione? a proposito di competizione, io non vorrei essere nei panni dell'autista del camper di renzi, un uomo dal ritmo circadiano stravolto. spero che renzi si doti di due autisti che si diano il cambio giorno e notte. un po' guida gori, un po' reggi.
Scritto da Billa il 30/8/2012 alle 12:34
1) Se il deputato Silvio Berlusconi si ricandiderà come capo dl governo con la prassi ventennale e generale ma pur sempre non costituzionale della designazione diretta da parte degli elettori, assisteremo al mercato calcistico-taurino d'inverno del suo Milan orientato verso acquisti iperbolici per trasformare il tifo per il Milan in voto per lui. 2) Noto che esistono numerosi Paesi poveri di grandi stadi ma ricchi di grandi atleti professionisti e ricchissimi di normali atleti dilettanti.
Scritto da gaetano nino cattaneoni il 30/8/2012 alle 13:58
Alcuni giorni fa avevo domandato a @Claudio Ennam perchè non apriva un blog tutto suo. E' solo una coincidenza, ma ieri ha comunicato sul blog di averlo fatto. Secondo te avrà successo?
Scritto da Lorenzo il 30/8/2012 alle 13:58
@ Adamoli. Sono d'accordo, anche se nei confronti del cavaliere resto del parere che il Milan gli è servito per far soldi (a Moratti l'Inter è servita per buttarli dalla finestra) e per sponsorizzarsi alle elezioni.
Scritto da Sic Est il 30/8/2012 alle 14:07
@Billa, se sei anticonformista e liberissima come sembra, penso che ti troverò con Renzi. Non dirmelo adesso, per spirito di bastian contrario mi risponderesti di no ma noto che ne parli spesso. Non vedo come una tanto originale e disincantata possa stare intruppata con gli ex pci, pds, ds.Tutta disciplina e burocrazia. La mia firma è fatta apposta per dar fuoco alla tua ironia. Un bacio, ciao.
Scritto da Un renzino piccolino il 30/8/2012 alle 14:26
Questo governo neoliberista non aiuta lo sport. Per andare in palestra volevano che si presentasse un certificato redatto da un medico sportivo. In Italia i medici sportivi sono tre o quattro, si fa per dire che sono pochissimi. Un modo per tenere lontane le persone dall'attività fisica. Sono insorti i medici di famiglia e i tecnici, bravissimi ormai come i politici, hanno detto che c'era stato un refuso, che non era vero. Vero è che sono incompetenti quasi in tutto.
Scritto da alberto tavana il 30/8/2012 alle 14:34
Lo sport è passione,impegno,programmazione,rispetto delle regole, educazione.Il calcio professionistico non è sport.Dispiace per i molti praticanti "buoni":sono circondati da soggetti imbarazzanti,da lasciar perdere fino a quando la responsabilità sociale non sarà comparabile alla ricchezza.Penso che,vista la crisi, spendere per il calcio sia controproducente.L'immagine positiva l'ha chi crede nei vivai e ricostruisce dal basso, chiedendo comprensione ai tifosi.Gli anni 90 sono finiti nel 2011.
Scritto da FrancescoG. il 30/8/2012 alle 14:46
@Gaetano Nino Cattaneo (13.58) - E’ vero che non c’è una relazione fra grandi stadi e bravi atleti professionisti e dilettanti. Ma mi piacerebbe vedere stadi confortevoli pieni di famiglie con ragazzi e bambini che vivono alcune ore allegre e spensierate. Strutture non grandi ma adatte e sicure. Che tristezza vedere le famiglie nei supermercati la domenica pomeriggio! Possibile che le società non possano fare qualcosa di positivo in cooperazione con lo Stato?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2012 alle 15:49
@Lorenzo 13.58) - Perché no? Chiunque @Claudio Ennam sia, è un tipo arguto, informato, estroso. Certamente è un ottimo solista. Gli auguro di essere anche un buon direttore d’orchestra, di non soffocare gli interlocutori facendoli sembrare inadeguati e non alla sua altezza. Forse sarà questa la sua difficoltà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2012 alle 15:53
Si tratta solo di spendere bene i soldi che ci sono con delle programmazioni serie...Barcellona insegna...
Scritto da Fabio Laudi il 30/8/2012 alle 15:57
Fabio il barcellona ha 400 milioni di DEBITI! e nonostante questo 6/11 se li son fatti in casa....
Scritto da Federico Antognazza il 30/8/2012 alle 16:01
Han sbagliato a pagarli troppo dopo...
Scritto da Fabio Laudi il 30/8/2012 alle 16:07
Non sono solo stipendi.
Scritto da Federico Antognazza il 30/8/2012 alle 16:11
Ovvero?
Scritto da Fabio Laudi il 30/8/2012 alle 16:16
investimenti sbagliati....
Scritto da Federico Antognazza il 30/8/2012 alle 16:21
@Alberto Tavana ha centrato in pieno il bersaglio. La norma di ricorrere al medico sportivo per i certificati di idoneità sarebbe un errore marchiano. Dovrebbero ascoltare i tecnici, gli istruttori e i medici qualche volta prima di decidere a casaccio. Altrimenti si rischia di frenare il poco sport che si fa, soprattutto da parte dei giovani.
Scritto da Istruttore palestra il 30/8/2012 alle 16:26
E' vero lo sport continua ad essere il grande assente dalla scuola italiana, ce n'era di più negli anni '60 : campionati provinciali di atletica e di basket erano la regola in molte province italiche accanto all'asse di equilibrio e alla pertica . Forse sono rimaste solo queste. L'educazione fisica dovrebbe essere vera educazione cioè aiutare i ragazzi ad avere un rapporto equilibrato e maturo con lo sport anche quando sostengono le loro squadre del cuore. Serve una cultura della sconfitta.
Scritto da cesare chiericati il 30/8/2012 alle 16:38
renzino piccolino, ho scritto ieri che ho un filo diretto con parisi. mi fido di lui. attendo quello che fa lui. se sbaglierò, pace! sbagliarsi alle primarie non sarà mica lo sbaglio più grave della vita!
Scritto da Billa il 30/8/2012 alle 17:06
il dottor carlo, se è in ascolto, è pregato di intervenire. urge ansiolitico di ultima generazione per lorenzo che ha una grossa fisima nei confronti di ennam. ne parla tutti i giorni. non gli basterà conoscerlo? lorenzo, ti dico anche la mia, che più opinioni hai, più sei contento. è giusto quello che ha scritto adamoli sull’importanza della direzione d’orchestra. magari ennam con i suoi ospiti sarà accogliente, magari non li bollerà di ignoranti con la terza media e degni solo di chappi, come ha fatto con me. ho idea che gli verrà molto bene il confronto con se stesso, sul resto non so. a me non fa impazzire, mi sa di anziano viscidone con la mano morta, da autobus dell’azienda trasporti. se fosse il blog di ulderico monti e di camillo fiori, ci andrei senza problemi. considerato il carattere di ennam e dato che esistono tanti siti pirata, io non ho visitato il suo blog. quando c’è qualcosa di succulento non mancherai di far pervenire l’eco.
Scritto da Billa il 30/8/2012 alle 17:17
Ha ragione Sic Est: lo sport professionistico, soprattutto il calcio, e' troppo pagato e "trascina" molti giovani (e famiglie!) non tanto per emulazione quanto per la speranza di lauti guadagni. E visti anche i tanti imbrogli sottesi (calcioscommesse, calciomercato, droga ) non mi sembra un bell'esempio per la gioventu'. Sarebbe meglio indirizzare i giovani ad altri sport, anche se meno attrattivi, e concorrere al pagamento delle quote di iscrizione per le famiglie meno abbienti. Giov. Dotti
Scritto da giovanni dotti - Varese il 30/8/2012 alle 17:49
@Billa, non ci posso credere, hai 'cuccato' su un blog serio come questo! Occhio, però, che il renzino piccolino può essere un giovincello di belle speranze, ma anche un satiro piccolino e i rialzi sotto le zampe! tienici aggiornati ...
Scritto da Nicoletta il 30/8/2012 alle 19:25
 I figli piccoli fanno domande intelligenti. Perchè uno si droga? Inutile mentire: anni fa forse erano le difficoltà di inserimento sociale o i problemi famigliari a farti cercare 'il viaggio, la fuga'. Ma oggi non è più solo questo: tanti lo fanno perché ti fa stare bene, ti distrae, ti toglie la noia. Nicotina, alcool, cocaina, mariagiovanna o farmaci vari. Uno vale l'altro, non ci sono differenze. I problemi poi però sono la dipendenza, che ti toglie la libertà, e la salute che si guasta.  Più che con lo sport, ultimamente un po'  a rischio di putrefazione pure quello, conosco persone che si sono salvate col lavoro fisico: agricoltura, giardinaggio, piccolo artigianato, oppure col volontariato. 
Scritto da Nicoletta il 30/8/2012 alle 19:26
@ Billa (17.17). A proposito di blog, ringrazio della fiducia preventiva e rivelerò il misfatto: il fatto è che di miei blog ce ne sono in rete non uno, ma tre. Ho ormai superato “l'undicesimo settennio, soglia oltre la quale – a giudizio di Georges Dumézil, padre della funzione tripartita degli indoeuropei – non è più permesso sollecitare la generosità degli dei” e, accingendomi a sciogliere le vele, posso confessare tutti i miei delitti. Fui patriota e la Patria si è irrimediabilmente dissolta; seguii le bandiere dell'Ideale e naufragai nel fango; ho cercato il Dio degli Eserciti e sono solo, errante nel deserto; cedetti a Eros primigenio, che toglie il senno agli uomini e agli dei, e ho procurato dolore a chi amavo e a chi mi ha amato. Ma il maggior delitto è che ho scritto cose che oso definire poesie, e in parte le ho messe sui tre blog. Recidivo e incallito peccatore qual sono, le rileggo e, ostrega, mi piacciono anche!
Scritto da ulderico monti il 30/8/2012 alle 20:06
@Bravo Ulderico, sei sempre più in gamba.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 30/8/2012 alle 21:17
ulderico monti, a dispetto dell’età, elettrizza dalla tanta energia che trasmette. grazie! nel commentare il maggiordomo stevens del film quel che resta del giorno, ulderico scrisse che questi gli provoca un senso oppressivo di ignavia. ecco, la vita di ulderico è il contrario di quella dell’antieroe maggiordomo stevens. e nell’esprimere il proprio lirismo, diventa trino. tre blog! perché non condividerli con gli altri? a meno che racchiudano momenti troppo intimi.
Scritto da Billa il 30/8/2012 alle 22:59
maliziosetta, la nicoletta. invano. il renzino piccolino ha intenti più venali: sapere se può includermi o meno nelle geografie che la sua mente ha già delineato. si chiama ansia anticipatoria, ma può confermarcela solo il dottor carlo. t’assicuro che non c’è nemmeno una probabilità su mille che renzino sia il sosia di alex garcia fernandez, nella versione barbuta della telenovela tierra de lobos. martedì sera, mentre tu leggevi giannino, io facevo zapping e mi sono imbattuta in questo attore spagnolo, mai visto prima d’ora. nella versione barbuta è stupefacente. i latini sono ineguagliabili. niente a che vedere con lo staff di fermare il declino, che ti lascio tutto. l’economista sei tu.
Scritto da Billa il 30/8/2012 alle 23:02
@Cesare Chiericati, al solito, con poche parle ha inquadrato benissimo il problema. La decadenza della pratica sportiva nelle scuole è la metafora di quanto sta succedendo nella politica italiana.
Scritto da G.G. il 31/8/2012 alle 08:58
@Billa, l'impressione è che lei sia la classica donna che trova viscidi quelli che non la toccano ma d'altronde un'altra impressione, da come scrive, è che lei sia una scarampana. non vecchia ma scarampana. Non è come @Nicoletta che manda bagliori quando scrive.
Scritto da alberto tavana il 31/8/2012 alle 18:25
giuseppe adamoli, succedono cose misteriose nel suo blog. troppo misteriose. io faccio un appunto al signor claudio ennam e ricevo la maleducazione del signor alberto tavana. ma chi è questo commentatore? chi l’ha mai letto? è sempre ennam che ruba l’identità a qualcuno perché non osa farsi avanti con il suo nome? c’è gente che fa queste cose sul blog? me lo si dica subito, perché io la trovo una pratica poco autentica e tiro le mie belle conclusioni. ma stiamo scherzando, vero? cosa vuole questo sbullonato di tavana da me? se è ennam, come io credo, che le critiche me le faccia direttamente.
Scritto da Billa il 31/8/2012 alle 20:37
@Billa, lei vede fantasmi. Cosa c'entra ennam? Io sono io e credo anche che Adamoli si ricordi di me. Di sicuro si ricorda di mio cugino. Quando si pubblica qualcosa ci si deve anche aspettare repliche. Non trova?
Scritto da alberto tavana il 31/8/2012 alle 21:24
@Adamoli, non mi sta bene. Scrivo con il mio nome e cognome e devo rendere conto a una che scrive sotto pseudonimo. E' ridicolo. Che quella signora impari a scrivere in maniera meno artificiosa e più naturale. Non si atteggi, sia spontanea. Impari anche ad accettare critiche che una che scrive come lei si attira per forza. La mia idea di lei rimane quella.
Scritto da alberto tavana il 31/8/2012 alle 22:07
@Billa e @Alberto Tavana - Se evitaste repliche troppo personali non dareste spazio a malintesi fastidiosi. Coordino il dibattito e cerco di mantenerlo in un alveo di correttezza ma non mi metto a dare bacchettate. Non svelo l'identità di nessuno e la mia opinione sui vari commenti la tengo per me. Mi pare il modo più efficace per non mortificare la discussione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/8/2012 alle 22:40
ma quali polemiche personali, giuseppe adamoli? io vengo per intavolare dialoghi con i commentatori. poi, ieri scopro l’esistenza del clone lorenzo, oggi quella del clone tavana, capisce che mi coglie qualche dubbio sull’autenticità del dialogo e del numero dei commenti? il clone tavana, quello informatissimo sulle biografie di hitler, si è irritato perché qualche riga più sopra ho detto che non mi piace la personalità di ennam, che non mi interessa il blog di ennam e che non andrò nemmeno a visitarlo perché non mi fido del sito. io sono libera di dire questo. lei è libero di farsi prendere per i fondelli da tutti i cugini tavana che vuole. ma intanto che commemoriamo il cardinal martini, cerchiamo di operare un po’ di giustizia. ci sono blog con zero commenti ma almeno non c’è nulla da eccepire sulla loro autenticità. la lascio a riflettere insieme a un cugino tavana. certo che sarebbe stato più prestigioso per il blog acquisire i fratelli taviani.
Scritto da Billa il 1/9/2012 alle 00:22
@Billa, cosa c'entrano ennam e altri commentatori che neppure ho mai sentito? Cosa c'entra l'autenticità di questo blog che seguo da molto prima che lei comparisse? Mi irrita il suo modo di scrivere non genuino e gliel'ho detto. Probabilmente lei è quello che ho descritto e si è irritata. Lei si è irritata, non io. Vogliamo tornare a parlare di cose serie? Altrimenti l'attenzione continuerà a rimanere sulla sua scarsa avvenenza fisica e non le conviene.
Scritto da alberto tavana il 1/9/2012 alle 08:32
Cara @Billa, sull'autenticità di @Lorenzo che scrive sul blog quasi dall'inizio garantisco io. Di @Alberto Tavana non ricordo niente ed non so chi sia suo cugino. Non voglio indagare attraverso la mail che pure mi ha inviato. I miei complimenti per i tuoi commenti incisivi e spumeggianti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/9/2012 alle 08:56
Caro @Alberto Tavana, appunto. Parliamo di cose serie e non delle qualità fisiche di persone che nemmeno si conoscono. Avrei piacere che finisse qui questo diverbio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/9/2012 alle 09:04
Rendo pubblica la mia mail: albertotavana@virgilio.it affinché chi voglia possa sincerarsi della mia vera esistenza. è pazzesco che uno che scrive tutto autentico debba difendersi da scrive con pseudonimi!
Scritto da alberto tavana il 1/9/2012 alle 09:14
Caro @Alberto, non era proprio necessario. Sono in grado di dire che Il 90% circa dei commenti sono fatti da persone reali anche se usano i nickname, o nomi senza i cognomi. E' una percentuale altissima. Chi ritiene che il dialogo non sia autentico può benissimo abbandonare il blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/9/2012 alle 09:39
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