Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/9/2012 alle 09:34

 
Ieri sera alcuni lettori mi hanno chiesto che cosa mi convince di Enrico Letta che avevo ampiamente citato nel post in discussione.
E’ una riflessione che voglio comunicare con chiarezza.
Con lui mi unisce una condivisione culturale di fondo su cosa dovrebbe essere un partito oggigiorno, sul Pd come forza di governo, sull’idea di società e di politica necessaria per l’Italia.
Ho apprezzato molto il contributo che ha dato per la nascita del governo Monti, il suo costante richiamo all’Europa politica, la sobrietà che lo caratterizza nell’agire e nel parlare.
Anche quando non condivido alcune scelte particolari, mi sovviene la consapevolezza che la politica non è solo razionalità (che peraltro ti può portare a posizioni di convenienza per te). E’ la solidità di un rapporto di stima costruito nel tempo sulle affinità progettuali.
Dopo il congresso avrei preferito che diventasse presidente dei deputati anziché vice segretario del partito per non entrare nel cono d’ombra di Pierluigi Bersani. Insieme hanno fatto bene ma ora il mio problema è questo: quanto delle sue e nostre idee ci saranno nel progetto di Bersani alle primarie?
Se saranno in buon numero, felice di votarlo. Se saranno appena scarse, la stima verso Enrico colmerà il piccolo gap. Se le riterrò decisamente insufficienti, non voterò per Bersani.
 

Commenti dei lettori: 61 commenti -
Alcuni quotidiano riportano l'organigramma del prossimo governo a guida Bersani, in cui tutti i maggiorenti della segreteria vengono piu' o meno collocati in posizioni chiave, tanto da accontentarli e assicurarsene il sostegno, indipendentemente dalle loro idee. Non so se e' vero, ma e' sicuramente credibile, e spiegherebbe l'appoggio dato al segretario nonostante le apparenti divergenze, pure profonde. E' inutile parlare di progetti e programmi: questi non sono minimamente contemplati.
Scritto da Lorenzo M. il 5/9/2012 alle 09:14
Alcuni lettori non capiranno come mai il primo commento di @Lorenzo M. porta un orario anticipato rispetto all'inserzione del post. Il fatto è che "l'orologio" dei commenti è indietro di una buona mezz'ora. Provare per credere. Penso che sia un problema di Varesepolitica. Verificherò.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/9/2012 alle 09:35
Se ho ben capito, se il programma non lo troverai sufficiente, voterai per Renzi. Ho letto sui giornali locali il tuo intervento a favore delle Province: fammi però capire quale è secondo te, al di là della creazione di poltrone e di potere burocratico, l'utilità di una istituzione per me assolutamente inutile. Secondo me, invece, dovevano essere eliminate tutte, magari cambiando la Costituzione.
Scritto da Sic Est il 5/9/2012 alle 10:02
ho capito pochissimo di quello che ha scritto adamoli nel post, tranne una cosa: la sobrietà che caratterizza il parlare e l’agire di letta. è una caratteristica che gli dà fascino politico, intellettuale e umano. così la penso anch’io. ma tutto il resto del post è nebbia totale. cosa sarà mai il costante richiamo di letta all’europa politica? di cosa stiamo parlando? di qualcosa che si mangia? così ci risponderebbe la minatrice del sulcis. specifico, la minatrice, perché ci sono anche operaie donne negli inferi della terra. oppure le diamo della scema perché ha in mente il suo pezzo di sottosuolo sardo e non l’europa? diamole pure della scema, così i nostri voti aumentano, diamole pure della scema. ma cosa sarà mai questa europa? non riusciamo a tenere dentro gli assessori a malnate e parliamo di europa? scrivo malnate solo perché ho scoperto che la nicoletta è di malnate, mica per niente. ora parlo dei lorenzo dei blog. sono strani questi lorenzo. il lorenzo e basta, che è scomparso, è spalla di ennam. il lorenzo m di oggi è un ansioso di prima risma. questi che tallonano adamoli non li capisco. per dire cosa, poi? io non ho capito niente di quello che ha scritto lorenzo m.
Scritto da Billa il 5/9/2012 alle 10:55
Ieri Vendola ha dichiarato che bisogna "togliere dalla Carta costituzionale il pareggio di bilancio e inserire quello dei diritti". Andiamo bene. Sono del tutto contrario, ci porterebbe lontano dall'Europa.
Scritto da Maurizio il 5/9/2012 alle 11:04
Caro Adamoli, molto chiaro e netto. Adesso ti aspetto al varco.
Scritto da f.f. il 5/9/2012 alle 11:08
Intervengo dopo anni e nessuno può dire che sono finto perché scrivevo prima di quasi tutti. Sicuramente prima di @Billa che è ossessionata da @Claudio Ennam. Una cosa è certa ol Claudio Ennam che conoscevo io non è quello che ho letto ultimamente. Senza offesa prima mi sembrava un ignorantone un pò vecchio, adesso se li mette in tasca tutti. Com'è? Sul post non lo so. Letta non mi appassiona, ha la faccia da primo della classe senza esserlo. Che sfiga.
Scritto da Ranuccio il 5/9/2012 alle 11:19
@Billa Faccio riferimento al fatto che ai piu' alti livelli non si parla piu' ne' di idee, ne' di programmi. Ufficialmente, oltre una Carta d'Intenti che non e' un programma (parola del segretario) vi e' ben poco. Se devo votare per qualcuno, tanto a primarie quanto a elezioni politiche, vorrei sapere per quale motivo, per fare cosa, quale sia la sua visione di futuro. E quello che appare e' ben poca cosa, roba che dura una giornata per essere smentita o corretta quella seguente.
Scritto da Lorenzo M. il 5/9/2012 alle 11:28
@Billa La notizia riportata da diversi quotidiani relativa ad un "patto di sindacato" interno al PD rivela che di idee all'interno della direzione non si parla affatto, ma solo di persone, cariche e poltrone da assegnare nel prossimo governo, in uno schema in grado di ospitare tanto Fassina quanto Letta, per dire, senza contraddizione alcuna. Io, te, il nostro ospite possiamo parlare di idee, e su quelle confrontarci. Ma non e' cosa che il PD nazionale sta facendo.
Scritto da Lorenzo M. il 5/9/2012 alle 11:31
Tutto l'establishment del Pd contro Renzi cone se fosse un appestato. Un invito a votare per lui alle primarie.
Scritto da Un Pd incavolato il 5/9/2012 alle 12:42
La barca Alfieri/Adamoli sta per caso veleggiando verso l' isola Renzi? Certe piccole virate, quasi impercettibili, ma abbastanza evidenti, danno questa impressione.
Scritto da un bersaniano doc il 5/9/2012 alle 13:18
Caro @Sic Est (10.02), se trovassi seriamente insufficiente il programma di Bersani perché dovrei votarlo? Questo non vuol dire appoggiare Renzi il cui progetto, per ora, non mi è affatto chiaro. Potrebbe voler dire astenersi alle primarie. Ma è presto per questi discorsi. Mi auguro che il problema non si ponga nemmeno con i chiarimenti che ho auspicato. Con il post ieri e quello di oggi ho voluto semplicemente comunicare il mio stato d’animo ai lettori e rivolgermi pubblicamente anche a Letta. Non mi sento parte di una scuderia e difendo le mie idee. Sulla riforma delle province metterò un post, non brevissimo, domani o dopo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/9/2012 alle 13:18
Cara Billa (10.55), oggi sei un fiume in piena. Bene, segno di passione civile. Dunque, non dare tu della "scema" alla minatrice del Sulcis. Lei sa bene che la continuazione dell’attività della miniera potrà dipendere anche dall’Europa. Quella politica è diversa da quella burocratica e tecnocratica di oggi. E’quella che risponderebbe al Parlamento europeo invece che ai singoli governi. E’ diversa da quella debole e inetta che vorrebbero la Lega, parti del Pdl, settori variegati dell’estrema sinistra. E’ quella che costituisce “l’orizzonte del Pd”, parole del segretario Bersani e obiettivo per il quale si batte Letta insieme a molti altri dirigenti. Quanto ai due @Lorenzo. @Lorenzo M. ti ha risposto nel merito e io non so chi sia, come non so chi sei tu, che potresti essere chiunque. L’altro @Lorenzo lo conosco bene ed è una persona che merita il mio e il tuo rispetto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/9/2012 alle 13:36
Caro @Bersaniano doc., quando deciderò qualcosa il mio movimento non sarà "quasi impercettibile", ma si farà sentire bene. E sarà frutto di una decisione assolutamente libera non avendo nessun interesse personale in gioco. Sento soltanto il bisogno di una riflessione collegiale, pubblica e aperta, che sto portando avanti nel blog e non solo. Se mi inviti vengo ad ascoltare anche te.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/9/2012 alle 13:48
@Billa è priva di acume e lo testimoniano i suoi commenti. Se io avessi delle “spalle” me ne avvarrei per il mio blog (www.clennam.blogspot.it) il quale, invece, è una cattedrale nel deserto. Anzi, visto le dimensioni, una pieve nel deserto: dieci post e tredici commenti in tutto. Compresi i miei. @Billa, prima di scrivere collega il cervello alla tastiera.
Scritto da Claudio Ennam il 5/9/2012 alle 13:59
Caro Adamoli, stimo la tua capacità di analisi e la tua chiarezza anche se espressa in modo sintetico. So che sei sincero e con te non ci sarà mai polemica da parte mia. Se sarai con noi sarò contento, in ogni eventualità non mancherà mai il mio e spero il nostro rispetto di bersaniani.
Scritto da Un altro bersaniano il 5/9/2012 alle 14:59
Come ben sai abbiamo una visione politica e culturale non coincidente, pur rimanendo nella dialettica di uno stesso Partito perché comune è invece la sensibilità sul progetto di Italia e di Europa. E' questa d'altronde una delle ricchezze del PD. Apprezzo lo spirito di questo tuo post perché vorrei che nelle primarie che verranno la discussione possa essere sulle idee e i contenuti per il Governo del Paese, piuttosto che su categorie prepolitiche come ad esempio la gioventù o l'anzianità (anagrafica o di carriera.. piuttosto che intellettuale, ahimé) dei nostri rappresentanti. E anche gli schieramenti possano delinearsi di conseguenza.
Scritto da Francesco Anania il 5/9/2012 alle 15:02
Mi complimento con Adamoli per l'apertura del suo blog a tutti, anche agli "estranei"come me. Ne condivido l'impostazione e molti commenti dei suoi "aficionados", come quello di SIC EST delle 10.02 sulle province. In politica, come nella vita, credo che contino piu' le "affinita'" di vedute ed un rapporto di stima reciproca che non l'appartenenza a vecchi schieramenti ormai superati dagli eventi e dalla storia. I programmi per essere credibili devono camminare sulle gambe di uomini validi! G.D.
Scritto da giovanni dotti il 5/9/2012 alle 15:12
giuseppe adamoli, se dovessi dare della scema a qualcuno, certamente non alla minatrice del sulcis, questo ci pensa già la politica a farlo, ma semmai a me stessa, per il mio scarso desiderio di cambiare le onde dell’oceano. senso di inferiorità? inadeguatezza? indolenza? oppure sano realismo? ogni goccia d’acqua è importante per l’oceano ma sempre goccia rimane. beata la nicoletta che si impegna, briga, fa, disfa. io arrivo, capisco il giro del fumo e me ne vado, non rimango un minuto di più. sui due lorenzo, il lorenzo m si sta rivelando un fine osservatore e, infatti, vede tutto nero. il lorenzo e basta, è un bel rebus! oltre al rispetto, che da parte mia non manca, facciamo anche qualcosa per lui. per esempio, riempiamo le sue giornate, che da quello che ho letto mi paiono un po’ vuote. con rispetto, sempre!
Scritto da Billa il 5/9/2012 alle 15:17
E' utile ritornare alla visione di vocazione maggioritaria che è stata l'ossatura del PD iniziale: partito liquido - non fatto da sezioni troppo robuste, a 360 gradi, interclassista, con uno spirito civico (innovazione naturale dell'Ulivo) che riesca a far avvicinare alla politica anche chi non ha mai frequentato. Questo dovrebbe essere il progetto. Confronto sulla visione di partito e società e non su base anagrafica o di appartenenza. Differenze come valore aggiunto e non spaccatura. Lo spero
Scritto da Simone Franceschetto il 5/9/2012 alle 15:28
oh, lorenzo m, caspita, come vedi nero! anch’io sono pessimista ma non vedo nero come te! nero, proprio no! capisco cosa vuoi dire e sono d’accordo con te ma poi, però, cosa possiamo fare io e te? abbiamo solo le nostre voci e la mia ho deciso di non metterla nemmeno a disposizione, per i motivi dettagliati nel commento sopra. come me, tanti altri trovano rifugio nel privato. il pd, quest’autunno, sarà impegnato a fare i distinguo tra il programma di bersani (?!?) e quello di renzi (?!), facendo credere alla gente che è di loro che si stanno preoccupando.
Scritto da Billa il 5/9/2012 alle 15:37
ranuccio, l’ossessione, una giusta ossessione, la lascio a un redivivo simon wiesenthal. io mi fermo al chiarimento. secondo quello che ho letto sul blog in questi giorni, il signor ennam è un baro. da parte mia, dialogo zero, non perché sia un nazista, questo non mi importa, mica ce l’ho in casa, ma perché è un baro. per dovizia di particolari, questa parola l’ho presa in prestito dal signor giovanni de rosa che uno di questi giorni, non ricordo quando e nemmeno dove, ha specificatamente detto che i bari non erano graditi alla sua tavola. parlava con ennam. più chiari di così! sarò libera anch’io di dire che non amo dialogare con ennam? per ultimo, adamoli ha giustamente invitato tutti coloro che vogliono chiacchierare su ennam a trasferirsi sulla piazza di milano. basta così.
Scritto da Billa il 5/9/2012 alle 15:45
Perluigi Battista scrive sul Corriere: "c'è un malanimo speciale nei confronti di uno sfidante trattato come uno straniero in Patria, un «nemico interno», una figura molesta da mettere all'angolo". Ovviamente parla di Matteo Renzi, il reprobo che ha la sfacciataggine di sfidare una nomenclatura decadente. Avanti così e Renzi prenderà un mare di voti anche da chi aveva votato prima Veltroni e poi Franceschini, il coraggioso.
Scritto da Giorgio S. il 5/9/2012 alle 16:53
Gentile Adamoli, ha sentito? Nicole Minetti non lascia la Regione per un solo motivo: "l'ammirazione per le idee di libertà di Silvio Berlusconi". Gli ostacoli la motivano a essere più forte e tenace. Quindi non molla. Non mi dica niente. So già cosa pensa lei. Ho voluto soltanto svuotare il sacco della mia indignazione.
Scritto da Dirigente regionale il 5/9/2012 alle 17:03
@Billa, che cosa vuoi da me? Come ti permetti di darmi del fannullone che non sa come riempire la giornata? Sono stato amministratore locale, sono modesto e ho tanta pazienza ma non permetterti più di parlare di me in questo modo.
Scritto da Lorenzo il 5/9/2012 alle 17:15
@ Dirigente regionale: mi si permetta una battutaccia quasi triviale. Ma la specialista in igiene dentale Minetti cosa è che non molla? NB per @Adamoli. Mi fa piacere la schedulazione del prossimo blog sulle Province. Ti rammento però che avevi promesso un blog sulla Giustizia e tanti ne avevano chiesto uno sui problemi etici scaturiti dalla dolorosa morte del Cardinale Martini. Ringrazio per l'ospitalità. @Billa: ti prego, metti le maiuscole dove servono: le frasi si leggono meglio.
Scritto da Sic Est il 5/9/2012 alle 17:26
Enrico Letta è uno dei personaggi più affidabili della politica italiana; con una solida preparazione accademica e con un’esperienza governativa di rilievo, contraddice il “cliché” del “politico nuovo che piace”. Anzi, per natura e per educazione è piuttosto sobrio nei propri atteggiamenti, se non algido nei confronti degli altri, ma non ha mai sgomitato per fare carriera, non ha mai vociato e, pur avendo raggiunto posizioni di rilievo, rischia di essere surclassato da altri personaggi più accattivanti, più “alla moda” ma anche vuoti di contenuti. Purtroppo la maturità del nostro popolo è quella che è, confonde la politica con il campionato di calcio e assimila i protagonisti ai divi del cinema e della televisione. Questa concezione superficiale dell’impegno pubblico che viene fatto coincidere con la “simpatia” ispirata dai protagonisti, sopratutto se si accordano alle nostre idee e assecondano i nostri pregiudizi, è una delle cause non secondarie dell’arretramento del nostro Paese. Oggi la globalizzazione ha omologato i comportamenti indotti dalla televisione e dalla “rete”; più si fa chiasso e più la gente ti ascolta e parla di tè. L’Italia abbonda di finti intransigenti, di “sepolcri imbiancati” che parlano su tutto senza approfondire niente. Non c’è un solo partito che abbia un progetto organico di cambiamento ispirato a principi e valori condivisi e ad una analisi realista del mondo in cui viviamo. I demagoghi ci sono sempre stati ma nella società post-moderna la loro influenza viene enfatizzata dai “mass-media”. Questi nuovi predicatori televisivi intralciano la formazione di libere coscienze critiche e tale pernicioso condizionamento è solo debolmente contrastato dalla diffusione della cultura. Il sapere è infatti selettivo, specifico e fa coesistere la conoscenza specialistica con una un povertà umanistica che rende incapaci di intuire le infinite sfumature della realtà e di argomentare fuori dagli schematismi conformisti. Sommi studiosi parlano di politica con gli stessi argomenti usati un tempo nei bar e nelle osterie. La politica in tal modo non è più la ricerca del bene comune ma il luogo dove dilaga la protesta, si riversa la rabbia, e si esprimono sentimenti e risentimenti che avvelenano la democrazia e nello stesso tempo l’opportunità per costruire carriere personali. Se le prossime elezioni si svolgeranno su queste basi è facile prevedere che lo scontro si svolgerà su categorie extra-politiche, tra “vecchio” e nuovo”, “simpatico” e “antipatico”, “amico” e “nemico”, dove le parole non hanno alcun rapporto con la realtà, in una gara per dissacrare e distruggere anche ciò che di positivo la società italiana ha saputo costruire. Indignarsi non basta, per cambiare occorre un’assunzione collettiva di responsabilità cominciando a dare il buon esempio di persona.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 5/9/2012 alle 17:36
Domanda: perchè la bela tosa, come si chiama, Nicole Minetti, dovrebbe dimettersi? Forse perchè faceva l'igienista dentale? Non è mica un lavoro disonorevole... Nicole, forza, tieni duro! (e che nessuno si azzardi a trovarci doppi sensi...)
Scritto da ulderico monti il 5/9/2012 alle 17:45
Un'altra domanda: perché si dà addosso a Claudio Ennam? Per mesi è stato osannato: oh, come è bravo, come è intelligente, oh, come è spiritoso! Ora è diventato un losco nazista e forse - si dice con un sospiro di sollievo - non è neanche ebreo. Anatema su Ennam!, Sto, cautamente, con Ennam: se è ebreo, io son sionista; se è nazista, beh! a ottantanni posso per una volta cantare l'Horst Wessel Lied!
Scritto da ulderico monti il 5/9/2012 alle 17:54
Non sono io che baro, sei tu che sei @Billa. Un baro lo è sempre, non a intermittenza. Il mio blog parla per me. Fra un po' il tuo nickname, che già ne sostituisce un altro, sparirà per far posto a un altro ancora. Se io sono baro tu cosa sei?
Scritto da Claudio Ennam il 5/9/2012 alle 19:01
Lo dico a tutti. Se @Claudio Ennam fa un intervento su un post (qualunque pensiero è gradito) e altri lettori lo commentano nel merito, va benissimo. Se si vuole parlare o sparlare della persona o del personaggio non va bene per nulla. Questo non è blog di gossip. Non metterò niente e non sarà censura ma solo buon gusto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/9/2012 alle 19:50
Sono innamorato di ulderico monti. E non me ne vergogno.
Scritto da Claudio Ennam il 5/9/2012 alle 19:51
Adamoli, riferendosi alle idee "sue e di Letta" nella piattaforma Bersani alle primarie: "Se saranno in buon numero, felice di votarlo. Se saranno appena scarse, la stima verso Enrico colmerà il piccolo gap. Se le riterrò decisamente insufficienti, non voterò per Bersani". Ho riprodotto queste ricghe perchè, a mio avviso, indicano un metodo corretto e valido che dovrebbe essere ampiamente seguito.
Scritto da Bortoluzzi il 5/9/2012 alle 20:37
Concordo sulla necessità che si passi da una lotta per schieramenti precostituiti e personali a un confronto sulle idee e programmi. Però siccome dobbiamo passare dalle buone intenzioni ai fatti, diciamocela tutta. Premesso che allo stato attuale preferisco Bersani a Renzi. Ho bisogno di capire se il PD oggi è in grado di dare ai suoi iscritti ed elettori il diritto di scegliere i candidati a cominciare dal candidato premier per partecipare alle elezioni della prossima primavera. Non e un problema di giovani o anziani. E' un problema di idee e voglia di rinnovamento. Non ci possono essere uomini e donne buoni per tutte le primavere. Perciò facciamo le primarie a tutti i livelli, confrontiamo idee e programmi, scegliamo e tentiamo di vincere. Se invece cè sempre il solito gruppo che tenta di rtimanere attaccato al posto, io non ci sarò......
Scritto da Porcelli Mauro il 5/9/2012 alle 20:46
@Ulderico Monti: non so se citare per il tuo intervento "stomatologico" sulla Consiglera Igienista il detto "Excusatio non petita, accusatio manifesta" o l'altro più raffinato "Absit iniura verbis" o il più adatto al caso cavalleresco "Honi soit qui mal y pense", più british. Viva quelli che "abbiamo" (sic) superato i 60 anni.
Scritto da Sic Est il 5/9/2012 alle 20:55
giuseppe adamoli, nel suo intervento delle 19.50 mi comunica che avrebbe voluto censurare il commento che ennam mi destina alle 19.01 nel quale infanga la mia presenza sul blog e il diminutivo del mio nome? perché di questo trattasi, non di nick.
Scritto da Billa il 5/9/2012 alle 20:57
sic est, non pensavo mi leggessi. grazie. attendo risposta di adamoli e poi ti spiego.
Scritto da Billa il 5/9/2012 alle 20:58
@Mauro Porcelli. Permettetemi una semplice obiezione al dogma del confronto sulle idee e sui contenuti come contrapposto all'anzianita' anagrafica o di carriera. Nel passato abbiamo assistito a molti e approfonditi confronti programmatici tra parti politiche in corsa elettorale. In casi particolarmente elaborati abbiamo visto anche vere proprie "officine di programma" con elaborati di tutto rispetto non solo per la qualita' dei risultati ma anche per il loro volume. Questi programmi che se realizzati avrebbero portato il paese a livelli invidiabili non sono mai stati messi in pratica, Il paese oggi e' in rovina. Gli stessi che con tanto impegno avevano elaborato quei programmi e che ne hanno mancato la realizzazione oggi ripetono lo stesso gioco. Ci vogliono le idee gli uomini non contano. Purtroppo i fatti dimostrano che non e' cosi'. Per quale motivo gli oligarchi che ieri hanno fallito oggi dovrebbero riuscire nella realizzazione delle "bellissime" idee che propongono ? Nel mondo del venture capital le idee valgono il 10% e gli uomini il 90%. Qualcuno davvero crede che un Fassina o una Bindi siano in grado di cambiare l'Italia
Scritto da Flavio Argentesi il 5/9/2012 alle 21:02
@Billa e a @tutti - Ritengo chiarissimo il mio intervento delle 19.50. Mi rivolgevo a tutti i lettori. Non sto a misurare adesso col bilancino del farmacista i torti e le ragioni che sarebbero pur sempre miei giudizi personali del tutto opinabili. Non mandatemi più commenti di questo genere perchè non li metterò più. Grazie per la comprensione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/9/2012 alle 21:14
@Flavio Argentesi, daccordissimo Flavio. Tutto vero. Premesso che la politica è lo specchio del paese. E del tutto evidente che se l'Italia è in questa situazione con un debito pubblico enorme lo si deve al sistema che a piramide a goduto dei vizzi e delle virtu (poche). A questo punto che fare. Dico che dobbiamo dare ai cittadini la possibilita di decidere gli uomini e le donna da cui vogliono essere governati. Io penso che la scelta non sia ne anagrafica ne generazionale. Io sono ancora legato ad una scelta su idee e programmi. Aggiungo che il rinnovamento a prescindere dalle persone è una necessità. Io vorrei che la "corda" con cui essere impiccato possa sceglierla io....
Scritto da Mauro Porcelli il 5/9/2012 alle 21:54
Salvate il soldato Letta. E poi gli diremo ‘Meritatelo!’ In effetti, nella Brigata Bersani, lui sembra il meno arrivista e fin troppo pacato. Altri invece … Oggi ho letto il retroscena su Repubblica, quello sul presunto accordo tra i big del PD. Uno squadrone di vecchie glorie che scenderanno in campo solo dopo le elezioni. Centrerebbero due obiettivi: prima perfezionare la difesa a catenaccio per evitare le primarie-scontro con Renzi e poi catapultarsi direttamente sulle poltrone evitando le forche caudine delle elezioni. Se è vera, di sicuro è una trama intessuta dal baffo. Se poi ripenso a tutte le imprese che ha combinato … la Bicamerale, l’affossare Prodi, boicottare Veltroni. E non gli è bastato far bocciare il Boccia (sempre lui) da Vendola in Puglia. Adesso consiglia Nichi di parlare meno di matrimoni gay (e intanto una stilettata gliela rifila) e di raccontare come ‘governiamo’ la Puglia. Governiamo?
Scritto da Nicoletta il 5/9/2012 alle 22:11
@Billa, oggi mi sentivo fischiare le orecchie. Ero effettivamente in audiovestibologia, ma i richiami erano tuoi. “Beata la nicoletta che si impegna, briga, fa, disfa” ??? Come direbbe TopoGigio: ma cosa mi dici mai? Non beata, ma beota, magari ingenua, e anche un po’ ostinata. Se non mi piace come gira il fumo, io resto lì, e protesto. Poi ogni tanto mi scarico e mi ritiro sul divano a leggere e scrivere sul blog. Poi riparto, ma la beatitudine … la trovo molto raramente e altrove.
Scritto da Nicoletta il 5/9/2012 alle 22:28
@Camillo Massimo Fiori. Su Letta conservo i miei dubbi, bravo come uomo di governo ma senza il carisma del leader che è necessario in ogni epoca storica. Sullo stato della politica in Italia invece lei ha completamente ragione.
Scritto da Rosangela il 5/9/2012 alle 22:44
Caro Adamoli, sapevo che avevi una simpatia politica per Letta. Ma oggi e ieri ti sei sbilanciato molto nel momento in cui alcuni dei suoi amici lo stanno lasciando per Renzi. Non pensavo che eri così lettiano.
Scritto da Nicola il 5/9/2012 alle 22:59
8 settembre: ritorna l'insostenibile memoria dell'8 settembre 1943, il giorno della vergogna, del tradimento e dell'ignavia, quando i responsabili fuggirono e l'Esercito si dissolse. I soldati, gregge atterrito, gettava la divisa e invocava abiti civili. Il coraggio e il sacrificio di pochi, dopo, fu alibi per le torme dei vili. Abbruniamo le bandiere e sostiamo in silenzio, per un solo momento.
Scritto da ulderico monti il 6/9/2012 alle 08:15
Caro @Nicola (22.59) - La mia opinione su Enrico Letta già la conosci bene. Ma io non mi qualifico lettiano. Questo implicherebbe un rapporto politico, organico e organizzativo, che non ho. Desidero conservare la mia libertà critica. Nella mia vita mi sono sentito anzitutto “moroteo”, poi zaccagniniano sebbene con meno afflato, e basta. Giovanni Marcora, più volte ministro e leader della potente corrente di Base (De Mita, Granelli, Guzzetti, Golfari, Rognoni, Martinazzoli, Bassetti) mi diceva che ero una mammoletta che non voleva farsi cogliere. In realtà preferivo il campo aperto ad un “vaso” sia pure molto capiente e ben protetto. Ed erano i tempi nei quali avevo le mie belle cariche da difendere e da conquistare. Eppure comportandomi così, militando nella sinistra Dc senza ulteriori specificazioni, avevo quasi raggiunto nel fatidico 1992 la presidenza di Regione Lombardia. Perché ricordo questo? Per trasmettere un poco di esperienza ai più giovani che però hanno tutto il diritto di provare e di sbagliare da soli.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/9/2012 alle 09:06
Ho letto l'intervista di D'Alema sul Corriere di oggi. Dice che Renzi è sostenuto da chi non vuole che il Pd vada al governo. Allora di che cosa si preoccupa? Alle primarie votano gli elettori simpatizzanti del Pd. Si stanno arranpicando sui vetri per difendere l'ndifendibile.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 6/9/2012 alle 10:14
Io sono per Bersani che sarà un buon capo del governo ma far esaltare Togliatti dal giornale del Pd, l'Unità, mi sembra sbagliato. Cos'ha da dire Togliatti al Pd di oggi? Niente, non è in questo modo che si conquista la simpatia degli italiani.
Scritto da Luigi S. il 6/9/2012 alle 11:29
Togliatti era abietto, vile, ripugnante. E Bersani lo esalta? Piuttosto che votare per Bersani...
Scritto da Claudio Ennam il 6/9/2012 alle 12:38
nicoletta, altro che fischiare le orecchie, ieri ho fatto anche riferimento a malnate ma hai fatto orecchie da mercante, da abile politico. in verità, non mi interessa malnate, era solo per dire che è più facile parlare di europa, d’alema, ecc., che sono lontani da noi, anziché di chi è vicino. la prossimità è un bel guaio per tutti. torniamo a noi, ti rispondo solo ora perché ieri sera, computer off, tutti sul divano a vedere un film. mi sa che il divano è il buon retiro di molti. fai bene tu a essere così combattiva, mi sa che sei dell’acquario o del toro. poi scrivi benissimo, sei colta, posti sempre cose interessanti, io sto imparando molto da te. soprattutto mi piace che porti anche un pezzo del tuo privato nel blog, divorzio, matrimonio, amore, figli, ecc. io spero che il tuo ex marito e i tuoi ex suoceri ti leggano, così scoppiano di invidia, rimasti lì a marcire senza la tua presenza! se lo ritieni, rispondimi pure ma sappi che non potrò risponderti perché per un paio di giorni, causa impegni familiari, non sarò nelle condizioni di rispondere. quindi, non per maleducazione ma per impossibilità. ciao ciao ciao
Scritto da Billa il 6/9/2012 alle 13:56
sic est, mi preghi perché io metta le maiuscole dove ci vogliono. e dove ci vogliono? tu metti la maiuscola alla parola giustizia. non sono d’accordo. anche adamoli non lo è. infatti, ammette che la bilancia della giustizia è difficile da tenere nelle mani, soprattutto quando si eludono criteri oggettivi e ci si affida giudizi personali opinabili. via subito la maiuscola a giustizia! sappi, sic est, che la mia dolce metà mi ha fatto la stessa tua richiesta, minacciandomi di non leggermi più. non gli ho dato retta ma, da quello che dice, ho il sospetto mi legga ancora. vi dice niente, a voi maschi, la penelope di joyse? senza punteggiatura e interruzioni, libera e liberata.
Scritto da Billa il 6/9/2012 alle 13:59
Renzi deve fondare un proprio partito; non può pretendere di impossessarsi di un partito che ha radice storiche nel vecchio PCI e che esprime una classe politica proveniente maggiormente da lì. Renzi ha una storia diversa ; cerchi i consensi direttamente ai cittadini.
Scritto da lettore saltuario il 6/9/2012 alle 14:01
Ciao Giuseppe, ho bisogno di confrontarmi con te. Per il nuovo sistema elettorale mi convincono di più le preferenze che i collegi uninominali se si vuole restituire la voce agli elettori per la scelta dei parlamentari. Non so invece farmi un'opinione sul premio di maggioranza: assegnarlo al partito o alla coalizione? Quale dovrebbe essere la scelta del Pd?
Scritto da Francesco il 6/9/2012 alle 14:12
Caro @Francesco, alla domanda che mi hai fatto ti rispondo così. Se il Pd avesse in testa la “vocazione maggioritaria” di veltroniana memoria dovrebbe perseguire la scelta del premio di governabilità al primo partito. Se la linea è quella della coalizione è più logico il premio alla coalizione. La mia obiezione a questa opzione, nella situazione data, è che per vincere il premio i partiti siano indotti alla coalizioni più ampie e confuse possibili. Quelle che ti fanno vincere ma non governare come dimostrano sia i governi Prodi che i governi Berlusconi. Le regole da sole non risolvono mai i nodi politici. Alla fine penso che sia importante che gli elettori possano determinare il governo e non solo il successo dei partiti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/9/2012 alle 16:21
@Camillo Massimo Fiori. Ho paura che le prossime elezioni, come dice lei "si svolgeranno su categorie extra-politiche, tra vecchio e nuovo, simpatico e antipatico, amico e nemico”. Le vie d'uscita da questa situazione sono difficilissime. Speriamo....
Scritto da Cittadina cattolica il 6/9/2012 alle 16:38
Resto fermamente convinto che tra un sistema che produce governi di ammucchiate e un sistema proporzionale con un serio (5-6% nazionale) sbarramento preferesco quest'ultimo. Magari corretto da un ballottaggio tra i due partiti più votati. In Italia il sistema maggioritario è stato un grosso insuccesso capace solo di creare nuove formazioni politiche.
Scritto da Sic Est il 6/9/2012 alle 16:48
@Giovane ex rottamatore, D'Alema dice che Renzi è sostenuto nelle primarie da chi vuol far perdere il Pd? Lo diceva anche di Vendola in Puglia e poi Vendola ha vinto sia le primarie che le elezioni vere. Questo mi preoccupa per chè io voterò Vendola ma tra Renzi e Bersani preferisco che vinca quest'ultimo.
Scritto da Osvaldo il 6/9/2012 alle 18:15
Non ho nulla contro Bersani, anche se non ho votato per lui al congresso. Ritengo anche che il segretario sia degno di credibilità, ma è indispensabile che si sottragga all'abbraccio mortale di D'Alema. Vedere e ascoltare questo personaggio che dopo tutto quello che ha combinato, pretende di insegnarci come si fa a vincere e governare, mi fa venire vertigini e orticaria. Ma non si vergogna? Domanda oziosa: la vergogna, quello, non sa neanche dove sta di casa. Un ricambio della classe dirigente del nostro partito è imprescindibile. Magari l’anagrafe non può costituire l’unico discrimine: ma le facce sì.
Scritto da Angelo Eberli il 6/9/2012 alle 19:04
@Billa ha ragione, Nicoletta è tenace. Sono di Malnate, non ho votato Astuti e ho seguito la campagna elettorale bella e intensa. Malnate è viva, il forum di Malnate.org è vivace. In you tube è stata pubblicata una intervista a Montanini e a Francescotto. Secondo me merita la visione, perché sono due di noi, due cittadini che si impegnano per la città http://www.youtube.com/watch?v=9iiP1Cyj80E
Scritto da Anna il 6/9/2012 alle 20:39
Scusatemi se intervengo ancora, spero di non tediarvi, volevo solo dire che concordo su quanto scrivono Sic Est h.16.48 e A. Eberli h.19.04. Mi sembra che abbiano fatto osservazioni e proposte molto ragionevoli di cui bisognerebbe tener conto. GRAZIE Giovanni Dotti sservazioni molto ragionevoli che dovrebbero esser tenute in debito conto
Scritto da giovanni dotti il 6/9/2012 alle 21:12
Mi chiedo perche' il gruppo dirigente del PD fa una opposizione quasi isterica all'introduzione delle preferenze nella nuova legge elettorale ? Se i cittadini potessero scegliere non solo i programmi (partiti o coalizioni) ma anche g...li uomini allora le cose sarebbero diverse. Anna Finocchiaro (pasionaria del no alle preferenze) dovrebbe spiegarci perche' non vuole le preferenze. Io credo perche' teme che gli elettori nel caso la mandino al giusto riposo in pensione.
Scritto da Flavio Argentesi il 7/9/2012 alle 21:46
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