Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/9/2012 alle 22:00


Discussione vivace con alcuni leghisti oggi pomeriggio.
“Tu sei per dimezzare le Regioni, quindi sei a favore della macroregione del Nord”.
No, grazie, la mia risposta. Non solo perché la Lombardia ha già le giuste dimensioni territoriali, sociali ed economiche. Soprattutto, perché significherebbe la rottura definitiva dello Stato italiano. Che deve essere profondamente riformato ma non mutilato e violentato.
“Pensi che noi siamo matti?”, la replica. No, penso che dopo la secessione, la Lega persegue coscientemente la fine dell’unità nazionale. Ma portereste in Europa un’Italia molto più debole, meno solidale, con una inferiore suggestione storica, culturale, artistica.
Trovo del tutto sbagliata la vostra campagna contro l’euro e addirittura pazzesco che qualcuno di voi favorisca l’illusione di una “moneta regionale” che sarebbe un dramma per imprese, lavoratori, giovani che guardano al futuro. Il nostro colloquio si è arenato qui.
Negli ultimi post ho parlato delle primarie del Pd.
Per me sarà molto importante capire chi metterà ai primi posti la proposta di cambiare lo Stato che ha molte istituzioni con sopra la muffa, sia a livello centrale che periferico.
Con queste "cose" non si mangia, dicono in tanti.
E’ vero il contrario, si tirerà sempre di più la cinghia se le strutture pubbliche continuano a non funzionare.
Ognuno ha il suo sogno. Questa riforma è il mio.


Commenti dei lettori: 45 commenti -
Se siamo arrivati a dove siamo lo dobbiamo anche alle farneticazioni della Lega che purtroppo hanno attirato tanti merli. Ora basta con le stupidaggini, siamo seri e avanziamo proposte intelligenti e sensate come ad es. quella di eliminare province e tanti altri Enti inutili e ammuffiti. Spero che dal P.D. possano venire tali proposte, che finora pero' - a parte queste di Adamoli - non sono ancora chiaramente arrivate. O forse mi sbaglio? Grazie a chi me le fara' sapere.
Scritto da giovanni dotti il 13/9/2012 alle 22:01
Finalmente d'accordo su un post in maniera convinta. Non capita spesso. Arrivo tardi per la discussione sulle primarie. Chiedo a tutti perché uno di sinistra dovrebbe votare Bersani. Io voto Vendola tutta la vita.
Scritto da Mario T. il 13/9/2012 alle 22:41
La Lega vuole lo Stato del nord più che la macroregione. Se si aspetta che al nord vica le elezioni si illude. Ormai è minoranza netta, anzi lo è sempre stata. Ha vinto in Veneto e Piemonte grazie al Pdl. Per qualche periodo avevano accalappiato anche il sottoscritto. Adesso basta.
Scritto da Rodolfo D. il 13/9/2012 alle 22:48
Se la Lega vi appoggiasse sareste pronti ad ogni compromesso anche con loro come con Vendola e Casini cedendo qualcosa anche sulla macroregione
Scritto da Tuo ex sostenitore il 14/9/2012 alle 00:12
Hai cambiato pagina rapidamente sul "fenomeno Renzi" e sono arrivata tardi ma c'è un cenno alle primarie in questo post e ne approfitto per dirti avevo sempre seguito Letta ma questa volta sono orientata a scegliere Renzi che in larga parte fa quel che Letta pensa. Buona la tua insistenza sul cambiamento profondo dello Stato. NB Sono sempre incerta sul "tu" o sul "lei".
Scritto da Una Pd Brescia il 14/9/2012 alle 08:10
@Giovanni Dotti, se aspetta che dal Pd di Varese arrivi qualche indicazione sulle province o su altro, campa cavallo. E' sempre stato così e adesso è peggio perché sono tutti inpegnati a fare la campagna elettorale per Bersani. Sulla Lega c'era un parlamentare che fino a qualche mese fa le reggeva il moccolo.
Scritto da G.S. il 14/9/2012 alle 08:44
Dopo la ridicola vicenda di "The Family", la Lega persegue solo una linea di sopravvivenza dei suoi adepti e degli appannaggi conseguenti (denaro e potere). Leggevo sulla Prealpina di ieri che Galli e Fontana si battono per non abolire le province: perché non fanno un referendum per saggiare l’umore popolare, visto che dicono di essere sensibili al pensiero della gente? Per l'economia (come se bastasse inventare una moneta per creare benessere) rammento che il guru leghista in materia è stato Tremonti, ed è tutto dire. Per le istituzioni periferiche sai come la penso: mi piace il principio di sussidiarietà, non mi piace la parcellizzazione dello stato con enti inutili e ammuffiti (attributi corretti per province e comunità montane) che pretendono di essere vicini al cittadino e servono solo a dare posti, potere e denaro pubblico ai trombati nelle elezioni. Regioni (rideterminandone il numero) e Comuni bastano e avanzano (i Comuni se hanno meno di 10.000 abitanti si dovrebbero accorpare o se vogliono resistere lo decidano i residenti autotassandosi). Rammento, infine, che l’istituzione provincia si trascina la creazione di tanti altri enti pubblici inutili con caterve di dirigenti (Prefettura, Uffici provinciali di tutti i generi, Provveditorati scolastici, Comandi militari e delle varie polizie, eccetera), il tutto gravante sul bilancio dello stato e senza alcun effetto positivo per il Cittadino.
Scritto da Sic Est il 14/9/2012 alle 09:23
Cara @Pd Brescia (8.10), il fatto che abbia messo un nuovo post non significa che la discussione su quello predente debba arrestarsi. Peraltro c'erano già stati 85 commenti e sulle primarie discuteremo ancora parecchio. Per esperienza so che dopo neanche un paio di giorni gli interventi tendono a ripetersi con dei batti e ribatti che sono spesso noiosi. Dunque meglio cambiare soggetto. Sui candidati, io aspetto di conoscere le loro proposte e intanto cerca di far discutere senza pregiudiziali. PS Dammi assolutamente del tu.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2012 alle 09:58
La Lega Nord ha dissipato un capitale ed ha disertato una missione. L'affermazione e la difesa della autonomia federale del Nord, un programma disatteso fin dal tempo dell'Unità nazionale, trascurato dai partiti tradizionale, aggravato dallo “spread” crescente tra il Nord e il Sud: questo poteva essere la grande occasione di un movimento federalista. La Lega Nord, per una evidente carenza etica, culturale e programmatica, ha virato in caricatura le tematiche relative le questioni vitali del Paese, ed ha assimilato vizi e difetti – che inquinano la politica italiana – che avrebbe potuto contrastare. Ingordigia di potere. Di quella stagione ci restano le buffonerie delle insegne toponomastiche che traducono in un improbabile dialetto i nomi delle nostre città. Naturalmente la critica salva, come di consueto, la buona fede e l'entusiasmo degli adepti...
Scritto da ulderico monti il 14/9/2012 alle 10:11
Gentile Adamoli, vorrei ricordare a tutti i lettori (non a lei ovviamente) che il punto g) dello Statuto d'Autonomia della Lombardia prevede che si promuovano "le iniziative necessarie a rendere effettive la collaborazione e l'integrazione fra le Regioni padano-alpine". Parla proprio di integrazione. E' questo che si potrebbe e dovrebbe fare invece che ciancare di Macroregione del Nord.
Scritto da Dirigente regionale il 14/9/2012 alle 11:01
@Dirigente regionale. Sapevo anch'io dell'esistenza del punto g ma pensavo si riferisse ad altra cosa.
Scritto da Claudio Ennam il 14/9/2012 alle 11:26
D’accordo con il post e con quanto scrive @dirigente regionale. Il punto g) citato dal dirigente regionale si riferisce all’art. 2 (Elementi qualificativi della Regione), comma quarto, dello Statuto appunto. Mi si perdoni questa integrazione ma “punto g)” messo lì così, suonava alquanto improprio.
Scritto da V.R. il 14/9/2012 alle 11:32
Condivido quanto scrive SIC EST stamattina tranne che su di un punto, quello dell'abolizione delle PREFETTURE e delle QUESTURE, che a mio avviso possono esser mantenute - riducendole al numero delle vecchie province - in quanto articolazioni periferiche dello Stato sul territorio con attribuzioni attinenti soprattutto la sicurezza dei Cittadini ed il coordina mento tra i vari Comuni singoli o accorpati in Consorzi (se mai ci saranno) Gli altri enti inutili, a cominciare dalle prov., aboliamoli!
Scritto da giovanni dotti il 14/9/2012 alle 11:36
Il cambiamento dello Stato come scrive @Sic Est comprende anche il capitolo dlle province. La riforma è un casino e in provincia di Varese è anche peggio. Busto e Gallarate stanno andando per i fatti loro verso la città metropolitana di Milano. I partiti sono in confusione e non dicono niente. Non sarebbe il caso di arrestare le fughe in avanti?
Scritto da Un amministratore comunale il 14/9/2012 alle 11:41
Completamente d'accordo. Sulla struttura d'europa ricordo l'idea del signor Hèrve, autodefinitosi bretone e di sinistra. Al matrimonio di un cugino d'Irlanda mi disse:"Siamo passati dai villaggi ai comuni, dai comuni ai regni, dai regni agli stati moderni, ora dobbiamo evolverci ancora. Dobbiamo superare gli stati attuali e realizzare delle regioni dei popoli, tra loro federate. L''Europa è la nostra unica nazione". Escludeva gli inglesi. Mi diede da pensare. Che avessimo bevuto troppo? :-)
Scritto da FrancescoG. il 14/9/2012 alle 12:02
@V.R. Grazie molte per la correzione e l'integrazione. Avevo scritto punto g) tralasciando colpevolmente di precisare del comma quattro dell'articolo 2 dello Statuto.
Scritto da Dirigente regionale il 14/9/2012 alle 12:46
La Lega non conta più niente. Volete la controprova? Il deputato di Varese non si fa più fotografare con loro. Adesso corre dietro a D'Alema, il suo capo del cuore (fino a quando non gli tornerà utile cambiarlo).
Scritto da Un varesino il 14/9/2012 alle 13:33
Tu pensi che i progetti dei vari candidati alle primarie conterranno questo tipo di problemi? Magari! Penso invece che saranno di tuttaltro genere, con tanta demagogia e genericità.
Scritto da f.f. il 14/9/2012 alle 14:44
@Ulderico Monti, mi ha sempre convinto un'Italia federale ma non penso che si possa fare portando tutto il nord in una sola istituzione. Ha ragione Adamoli, sarebbe la fine dell'Italia repubblicana disegnata nella Costituzione.
Scritto da Roseto senza rose il 14/9/2012 alle 14:58
Grazie, @ Giovanni Dotti. L'importante è essere consapevoli che uno stato così sovraccaricato di enti inutili (sono veramente tanti, pensa al costituzionalizzato CNEL che nessuno ha mai capito o cosa serva) ha bisogno di una radicale proposta culturale che non può essere fatta dall'interno. Per i dettagli si può sempre discutere sul programma di tosatura. L'importante è che gli enti inutili vengano eliminati senza tentennamenti e mezze proroghe.
Scritto da Sic Est il 14/9/2012 alle 15:05
Anche se incompleto, il riferimento di @dirigente regionale è appropriato. Al pari dell’Arge-Alp, sarebbe utile un organismo, ad esempio un comitato di pilotaggio, che promuova la collaborazione e l'integrazione fra le regioni padano-alpine, nei settori-chiave della competitività e innovazione, acqua, energia, trasporti e mezzi di comunicazione. Sul fallimento dell’epopea leghista, sottoscrivo le parole del commentatore @U.Monti, ad eccezione dell’ultimo periodo nel quale egli salva la ‘buona fede’ degli adepti leghisti. Io sarei più cauta. Trovarsi davanti un leader come Borghezio e decidere di aderirvi ‘in buona fede’ …. è un’impresa difficile. Abbiamo l’abitudine di non considerare lo stile di una persona ma ciò è un errore. Lo stile conta. Ieri Monti ha additato lo Statuto dei Lavoratori come l’artefice dei mali dell’economia, lasciandoci basisti e, nel contempo, molto infastiditi. Eppure con uno stile …
Scritto da eg il 14/9/2012 alle 15:36
@Amministratore comunale (11.41) - In verità il Pd sta discutendo, anche a Varese, del problema delle province. Spero che esca con una linea valida e comprensibile a tutti i cittadini e non parli solo ai politici e agli amministratori locali. Per quanto riguarda i comuni ci sono fughe in avanti che andrebbero fermate. E’ giusto che i consigli comunali discutano ma le decisioni vanno prese dopo che si conoscono i nuovi assetti provinciali che si stanno predisponendo. Al punto in cui siamo è solo aria fritta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2012 alle 15:48
@Francesco G. (12.02)- Forse non avevate tanto bevuto. Due sole osservazioni. L’Europa non sarà mai una nazione ma solo un “superstato”, appunto gli Stati Uniti d’Europa. E poi vorrei che la Gran Bretagna se ne sentisse parte integrante, lasciandole pure la relazione speciale con gli Usa. In questa Europa si potrebbe indebolire il ruolo dei singoli Stati e rafforzare quello delle grandi Regioni. Chi lo sa?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2012 alle 15:53
Se il rinnovamento non verra' neanche dalla futura(almeno speriamo)mag gioranza di centrosinistra, non arrendiamoci ma prepariamoci a promuo- vere una campagna d'informazione per smuovere l'opinione pubblica su questi temi in modo che la protesta salga corale "dal basso", dal popolo cornuto e mazziato, e salga fino agli "altari"della politica nella ancora non morta speranza che venga recepita. Per parte mia ho gia'fatto la mia parte e continuero'a farla.Come credo anche SIC EST, M.Pirone e altri
Scritto da giovanni dotti il 14/9/2012 alle 15:55
@Roseto senza rose. E dai con il totem della Costituzione! Neanche Dio, quello cattolico, con la barba, mi pare, ha altrettanti celebranti, adepti così fedeli e proni. E che sarà mai questa Carta? E' un dogma della democrazia? Ma dove? Vieta ai cittadini di proporre leggi: un'anomalia, quindi, per qualunque "vera" democrazia. E poi è stata scritta quando @ulderico monti andava già in pensione e Adamoli ed io eravamo all'oratorio a smanettare con il calcio balilla.
Scritto da Claudio Ennam il 14/9/2012 alle 15:59
@eg. Ah, siamo a posto. Adesso la sodomia, se applicata con stile, viene accettata quasi con entusiasmo. Più radical chic di @eg c'era soltanto Marina Ripa di Meana. C'era perché è morta, vero?
Scritto da Claudio Ennam il 14/9/2012 alle 16:02
Non ho dimestichezza con questi problemi ma trovo giusto che nelle primarie del Pd si parli di quale Stato vogliamo per il futuro.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 14/9/2012 alle 16:25
Gentile Giuseppe, bella domanda. L`orizzonte di un Europa superstato a me non dispiace, tutt`altro. Penso sia analoga a quella dell`amico bretone, un lupo di mare settantenne. Bisogna arrivarci preparati anche sulle istituzioni, semplificando come hanno scritto i commentatori. C`é un bel margine di efficienza e risparmio. Con gran gioia dei cittadini tutti.
Scritto da FrancescoG. il 14/9/2012 alle 18:42
Tra un ed Europa ci vuole l`apostrofo. Chiedo scusa. La logica di funzionamento della tastiera telefonca delle volte mi frega.
Scritto da FrancescoG. il 14/9/2012 alle 20:14
Per @C.Ennam: sullo stile di Mario Monti lei non ha voluto cogliere la mia ironia ma voglia almeno convenire con me che il nostro premier è agli antipodi del leghista Borghezio. Ci sarà un perché. Non sono una perbenista, difendo le diversità e le minoranze, non ho mai pensato che un uomo in abito avesse più dignità di un clochard, ma credo nello stile. Nella vita occorre stile e ogni ruolo ha il proprio. Piaccia o non piaccia, la carta vincente di Mario Monti è lo stile, anche quando intraprende strade dolorose. PS: è scappato un errore nel mio commento precedente: l’uscita di Mario Monti sullo Statuto dei Lavoratori ci lascia basiti e non ‘basisti’ come ho scritto. Mi scuso e ringrazio chi me lo ha segnalato :-)
Scritto da eg il 14/9/2012 alle 20:36
Magari Tabacci nel suo prgramma di candidato alle primarie parlerà della riforma dello Stato più degli altri candidati.
Scritto da Il pirata il 14/9/2012 alle 20:40
@Grazie C.Ennam h.15.59: certo che ha ragione! la Costituzione non deve essere un tabu' intoccabile ma puo' benissimo esser modificata in qualche sua parte per renderla piu' aderente alla realta' attuale, purche' non si tocchino le enunciazioni fondamentali. Personalm. vedrei con favore l'introduzione di strumenti di DEMOCRAZIA DIRETTA in modo da far valere anche la VOCE DEI CITTADINI, ora spaesso ignorata dai politici nostrani. L'ho gia' scritto piu'volte in varie occasioni ma senza successo!
Scritto da giovanni dotti il 14/9/2012 alle 21:50
@eg. Peccato che il suo fosse un lapsus calami. Credevo fosse un programma: chi mette mano, così come ha fatto, farebbe, farà, il governo Monti, merita di subire azioni criminali, e il "basista" partecipa.
Scritto da Claudio Ennam il 14/9/2012 alle 21:59
Sei un illuso. I candidati alle primarie parleranno di cose che possono attrarre il consenso della gente non certamente dei problemi seri come quello che tu hai proposto con questo post. Te lo immagini Vendola che tratta della riforma dello Stato? Conterà su un pacco di balle. E Bersani che deve accontentare tutti da Fioroni alla Camusso? E Renzi impegnato a fare acquisti fra i berlusconiani,? Ma dai...
Scritto da Maurizio il 14/9/2012 alle 23:10
@Sic Est, l'aggregazione di tutti i comuni sotto i 10.000 abitanti è impossibile e inopportuna. Per fortuna non si farà mai. I costi della politica non si nascondono qui. Si possono invece migliorare i servizi gestendoli insieme. La Regione potrebbe favorire questa svolta dando contributi e agevolazioni alle funzioni e non agli enti. Adamoli forse potrebbe intervenire su questo punto per la sua importante esperienza regionale.
Scritto da Bortoluzzi il 15/9/2012 alle 08:54
@ Bortoluzzi. Io ho semplicemente ricordato che i costi dei Comuni piccoli (Uffici, Sindaco, Giunta, Consiglio, Segretario Comunale, Presidente del Consiglio comunale, Impiegati, Telefoni, Apparecchiature informatiche, Mobili, Riscaldamento, Assessori, Polizia Locale, Pronto Soccorso, Albero della Cuccagna, Castagnata e chi più ne ha più ne metta), sproporzionati se confrontati ai Comuni più grandi, sono insostenibili in una fase di recessione e di rivisitazione delle spesa. Ripeto il mio pensiero: chi vuole che un Comune di pochi abitanti (se pensi che meno di 10.000 abitanti sia una entità sostenibile, proponi almeno quale è il limite minimo per la sopravvivenza di una struttura amministrativa che costa a tutti i Cittadini: se si tratta della solita questione toponomastica, si possono creare delle frazioni) sopravviva, si autotassi: la molteplicità di amministrazioni comunali fa comodo ai soliti quattro politici trombati in cerca di gloria. Ma lo sai che esistono Comuni con meno di 250 abitanti? Anche l’ecologia ne trarrebbe vantaggi considerato che spesso i Comuni più piccoli sono litigiosi nei confronti dei limitrofi inventandosi insediamenti dissennati in spregio al buonsenso e per prevalere sul vicino. Ma ti sembra corretta la suddivisione territoriale a fette verticali del povero Campo dei Fiori? E del lago di Varese?
Scritto da Sic Est il 15/9/2012 alle 10:17
Per @C.Ennam: appunto, appunto … Parlando seriamente: raccolgo battute, dialoghi, confidenze di amici, conoscenti, colleghi, fra cui anche figli di ex basisti (aderenti alla Corrente di Base della Democrazia Cristiana), ex elettori del Pri, del Pli, insomma persone moderate. Sa che, a detta loro, non condannerebbero e nemmeno scenderebbero indignati in piazza nel caso accadesse un fatto di quelli da lei descritti? Sto parlando di padri e madri di famiglia, giovani giudiziosi, diciamo pure una categoria di persone ‘normali’ (senza aprire un dibattito sull’accezione ‘normale’ perché non finiremmo mai), dotate di buona volontà, che si rimbocca le maniche ogni mattina. Lei scherza, ma nel Paese la tensione è alta, un insospettabile fuoco cova sotto un’altrettanta insospettabile cenere, poi sopraggiunge lo Stile che mette tutto a freno e ci fa rimanere brave personcine. E’ bene così. Nonostante si affievolisca la speranza nei politici, non deve mai mancare quella in noi stessi e negli ideali che ogni giorno possiamo rinvenire, nei quali è bandita qualsiasi tipo di violenza.
Scritto da eg il 15/9/2012 alle 10:22
@Bortoluzzi e @Sic Est - Sui comuni al di sotto dei 10.000 abitanti la penso come Bortoluzzi. Sarei già contento se si riuscisse a unificare (spesso a riunificare) i comuni più piccoli, fino a 3.000 abitanti ad esempio, che in Lombardia sono un numero molto alto. Qui occorrerebbe più coraggio da parte della Regione con una legge ad hoc. Per i comuni fino a 10.000 abitanti (ma queste soglie sono ovviamente arbitrarie) i contributi mirati a quelli che si associano per esercitare certe funzioni sovra comunali sarebbe lo strumento migliore e più efficace. Si realizzerebbero in questo modo delle buone economie di scala. Sto totalmente con @Sic Est per l’abolizione di tutti gli enti inutili che foraggiano un sottobosco politico e burocratico che andrebbe estirpato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/9/2012 alle 11:19
No alla istituzione della Macroregione Nord, né ad una semplice, totale abolizione delle province, ma una revisione più ampia di tutto l’apparato istituzionale periferico. No all’abolizione degli uffici periferici dello Stato. Sì ad alcuni loro accorpamenti e maggiore informatizzazione e dialogo tra gli stessi per migliorare le funzioni, ridurre le spese e maggiori controlli incrociati. Sì alla riforma delle province come organo decentrato delle regioni, mantenendo i servizi e le competenze ed eliminando l’apparato politico (Presidente, Assessori e Consiglieri) che verrebbe sostituito da un Consiglio di tot Sindaci, non retribuito, nominato tra quelli della provincia, e valutare l’eventuale unificazione con le sedi provinciali delle regioni. Sì all’abolizione degli Enti inutili.
Scritto da Martino Pirone il 15/9/2012 alle 13:11
Sì all’abolizione delle province autonome e regioni a statuto speciale. (hanno abusato della loro autonomia). Sì all’accorpamento delle regioni, da 20 a 12: 1) Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; 2) Lombardia; 3) Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia; 4) Emilia Romagna; 5) Toscana; 6) Marche e Umbria; 7) Lazio e Abruzzi; 8) Campania e Molise; 9) Puglia; 10) Calabria; 11) Sardegna; 12) Sicilia; (la Basilicata da decidere, con Campania, Puglia o Calabria). Eliminando un migliaio e più tra amministratori con lauti stipendi e privilegi vari, tantissimi super dirigenti con tutti i relativi apparati burocratici e amministrativi, vi immaginate quanti miliardi si risparmierebbero senza che il Cittadino risentisse del ben che più minimo disagio. Sì alla imposizione di “paletti” alle spese regionali: riduzione ed uguaglianza degli stipendi ed il costo delle spese sanitarie, scolastiche, assistenziali ecc. uguale per ogni regione in rapporto al numero di abitanti. Sì all’abolizione delle sedi di rappresentanza regionale in Italia, in Europa e nel mondo. (sarebbe sufficiente fare riferimento alle Ambasciate e Consolati Italiani).
Scritto da Martino Pirone il 15/9/2012 alle 13:34
@eg. Io non scherzo. Quello che lei ha scritto e' riduttivo e non interpreta compiutamente il comune sentire. Se la testa di Monti, spiccata dal collo, rotolosse per le pubbliche strade sarebbero molti quelli che non perderebbero l'occasione di cimentarsi in un'estemporanea partita di calcetto. Quel premier abusivo piace ai gonzi e ai ruffiani. Ce ne sara' anche per loro. Pagheranno tutti, stia sicura.
Scritto da Claudio Ennam il 15/9/2012 alle 16:02
@Claudio Ennam - Grazie per la raffinatezza e il tocco gentile. Con questa atmosfera plumbea è quello che ci voleva.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/9/2012 alle 17:08
@Martino Pirone - Il tuo è un contributo meditato e concreto (come altri naturalmente). E' la conferma dell'utilità di questi confronti. So che avresti voluto scrivere di più ma penso che il nocciolo del tuo pensiero sia stato ben comunicato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/9/2012 alle 17:10
@Giuseppe Adamoli. Ammetto che il calcetto non sia uno sport raffinato. Allora vada per il Rugby, attività sportiva da college britannico.
Scritto da Claudio Ennam il 15/9/2012 alle 17:43
@eg: concordo con lei, ma più che di stile parlerei di corretta comprensione. Parafrasando Allen: la rivoluzione scoppierà quando il popolo si accorgerà che lo zar e lo czar sono la stessa persona......temo che allora arriveranno le forconate, come sempre nella Storia, e certuni subiranno la sorte di Prina. Per impedire che ciò accada serve un (improbabile) soprassalto di ragionevolezza delle classi dirigenti europee.
Scritto da Carlo il 15/9/2012 alle 18:05
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