Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/9/2012 alle 21:47


Renata Polverini si è dimessa
da presidente della Regione Lazio.
Non è bastato l’accanimento terapeutico di Pierferdinando Casini che fino al penultimo secondo voleva tenere in vita una creatura politica ormai defunta.
Questo è il punto che voglio sottolineare questa sera.
Confermo, e non mi stancherò di ripeterlo, che trovo sbagliata e autolesionista la formula del Pd: “Noi siamo i progressisti e dopo le elezioni ci alleeremo con i moderati”.
Riduce il nostro campo di gioco alla sinistra classica (o quasi) e incoraggia i moderati a rivolgersi altrove. 
Altra cosa è portare l’Udc (che non rappresenta affatto tutti i moderati) nel futuro governo, spero imperniato sul Pd (che non rappresenta solo la sinistra).
Di questo sono convinto. Ma Pierfurbi la smetta di fare l’equilibrista del potere. Dal trapezio si può anche cadere.

Commenti dei lettori: 61 commenti -
Un passetto avanti l'hai fatto. Non basta, serve una presa di distanza netta da Casini.
Scritto da Osvaldo il 24/9/2012 alle 22:01
L'atto di accusa che la Polverini ha lanciato contro il consiglio regionale è durissimo. Due anni e mezzo di situazione allucinante, consiglio indegno. Se è vero perchè non si era dimessa prima?
Scritto da Umberto il 24/9/2012 alle 22:49
Bersani questa sera alla festa regionale del Pd a Sesto S. Giovanni è stato chiarissimo, servono nuove regole e la certificazione dei bilanci anche dei gruppi consigliari. Si deve andare su questa strada dappertutto anche in Lombardia.
Scritto da Pd Sesto S.Giovanni il 24/9/2012 alle 23:03
le mie considerazioni sulla polverini non le ripeto, sono già nel post precedente. più che casini, è questo centrosinistra ad essere equilibrista, diviso tra la fobia nei confronti di una sinistra vendoliana antisistema e la mancanza di coraggio di fare a meno dei suoi voti. in questa situazione, anche il 6-8% di vendola diventa appetibile. fonti autorevoli riportano che anche ichino, come adamoli, non ha ufficialmente ancora scelto. ha contribuito al programma di renzi su alcune questioni fondamentali, come il lavoro, l’economia, la trasparenza della pubblica amministrazione e dei partiti, ma scioglierà la sua riserva quando ciascuno dei due contendenti darà segnali tangibili di coerenza con la strategia riformista ed europeista avviata dal governo monti. que sera, sera, whatever will be, will be …
Scritto da Billa il 24/9/2012 alle 23:09
Caro Giuseppe, siamo sempre nella logica progressisti vs moderati, cattolici vs laici. Termini che fanno parte della Politica di qualche annetto fa. Casini fa i suoi giochetti da vecchio DC. Però se nel PD il nuovo è la politica dell'immagine, dell'ovvio, del dire ciò che alla gente piace e non ciò che alla gente serve, vuol dire cadere nel peggior populismo condito di ovietà e con dietro i soliti giochi (DC) di potere e di carrierismo. In questo il PD rischia di essere brutta copia del PDL:
Scritto da mauro prestinoni il 25/9/2012 alle 07:33
Perfetto l'appellativo di "equilibrista" appioppato a Casini. Lasciatelo cantare in assolo, alla fine che decida lui da che parte stare.Non dategli troppa corda, se vuole impiccarsi lo faccia da solo! E' sempre stato un opportunista, per questo non mi è mai piaciuto. Purtroppo di tipi come lui in Italia ce ne sono troppi, sta a noi smascherarli, evidenziandone le contraddizioni,che ancora a molti suggono Se alla Chiesa piace,se lo coltivi pure,soprattutto come fulgido esempio di unità Familiare!
Scritto da giovanni Dotti - Varese il 25/9/2012 alle 08:21
Il seguente commento di @Billa era stato postato irei sera alle 21.01 sul post precedente. Poiché tratta del caso Polverini lo riporto dentro questa discussione. "La politica è per i maschi? mi sa di sì! lo dimostrano anche le dimissioni della polverini, che non è indagata e le dichiarazioni di fiorito che, da indagato, intende ricandidarsi. la polverini ha gestito male questa vicenda, con troppa impulsività. forse si porta appresso la fragilità del recente pesante intervento chirurgico. forse triiodotironina, tiroxina e tireotropina, comunemente noti come ft3, ft4 e tsh, non le sono ancora tornati ai livelli. forse prima di lei avrebbe dovuto dimettersi il presidente del consiglio regionale e tutto l’ufficio di presidenza, che comprende anche isabella rauti. forse, forse, troppi forse ormai in questa politica. forse un uomo riesce a galleggiare meglio. la tosta sindacalista dell’ugl ha dovuto cedere, ma immagino non sia finita qui. nei prossimi giorni si parlerà ancora di lei, magari ne uscirà un’immagine devastante. per il momento, questa sera ha tutta la mia approvazione". Scritto da Billa il 24/9/2012 alle 21:01
Scritto da Billa il 25/9/2012 alle 08:30
La farsa del Consiglio Regionale del Lazio (lotte intestine tra caciottari e ricottari) mi ricorda un po' anche quell’altra tragicommedia lombarda (qui tra santificati) che quanto prima dovrà trovare uno sbocco serio prima che lo trovi la magistratura. Il berlusconismo rapace, ingordo e senza vergogna sta vivendo il momento del redde rationem. Casini per certi atteggiamenti mi è sembrato coerente ad una sua linea di autonomia costruita sul pragmatismo democristiano: predico bene e razzolo male. Oggi non può continuare a star a vedere quello che accadrà, il tempo è scaduto. Bersani farebbe bene, se una nuova legge elettorale non vedrà come sembra mai la luce, a dichiarare apertamente i confini della propria coalizione magari con un programma di massima (10 punti qualificanti e sintetici incentrati sul tema del risparmio e della ricostruzione) che possa essere compreso da tutti. Conviene scartare i proclami roboanti di grandi realizzazioni (materiali, sociali e di costume) che nella realtà non possono essere concretizzati vuoi per mancanza di risorse economiche o vuoi per insufficienza di una maggioranza che su certe questioni non riuscirà mai a mettersi d’accordo. Oggi, per quanto sia personalmente convinto delle libertà individuali, non ci si può dividere sul matrimonio tra gay o sul testamento biologico. Sono temi che dividono e che devono essere trattati da maggioranze allargate a tutto il parlamento.
Scritto da Sic Est il 25/9/2012 alle 08:43
Grillo e i grillini ringraziano. Io non li voto ma comincio a capirli.
Scritto da Stefano C. il 25/9/2012 alle 08:51
un altro spunto: Bagnasco si indigna per il Lazio e non si indignava ne per Arcore ne per altro? PERCHE?
Scritto da Federico A. il 25/9/2012 alle 08:56
I piedi in cento scarpe. La dissimulazione come ragione di vita. E,nel frattempo, si va a caccia di benedizioni papali. La richiesta di Politica grande ed ispirata, nonostante i rumori poderosi di scandali e mediocrità, sta crescendo? Ci stiamo ancorando agli altri paesi d’Europa, quelli nei quali si finisce la carriera politica per delle righe di tesi copiate? Me lo auguro. Il transitorio sarà caotico. Se non cambiano la testa, nuove regole saranno inefficaci.
Scritto da FrancescoG. il 25/9/2012 alle 09:17
Non si capisce bene cosa è successo con quest'ultimo commento di @Billa. Scrive di pubblicare sul post di Adamoli lo stesso commento che era stato già inviato per un post antecedente. Ma @Billa può disporre di un potere del genere? Ma come è possibile tecnicamente? Assurdo. O non sono un osservatore così attento altrimenti mi viene in mente altro.
Scritto da un attento osservatore il 25/9/2012 alle 09:32
Casini non mi convince, gioca troppo tra i due fronti di destra e sinistra cercando di lucrare ogni possibile vantaggio dalla loro debolezza. Rischia di frenare l'evoluzione politica mentre afferma di volerla assecondare. Ma nel centrosinistra ci sono troppo ambiguità ed incertezze. Non si sa ancora quale sarà la coalizione del Pd. Non va bene.
Scritto da G.G. il 25/9/2012 alle 11:17
Caro @Mauro (7.33), ho notato che quando parli dei “giochetti furbeschi” fai sempre riferimento alla Dc come paradigma negativo. Vuoi dire che si facevano solo nella Dc nella quale tu e io abbiamo militato per tanti anni? Che invece chi arriva da altri lidi ne è esente, tanto nel Pd che negli altri partiti? Caro Mauro, non ho nostalgia della Dc ma difendo con orgoglio la sua memoria come “partito del Paese” che ha saputo dare all’Italia una prospettiva di democrazia e di progresso economico e sociale. Dicano pure che sono rimasto un democristiano dentro e dunque inadatto per questo Pd. Non me ne frega un fico secco.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 11:28
Caro @Sic Est (8.43), sull'indeterminatezza della coalizione di centrosinistra hai ragione. Almeno, io la penso nello stesso modo. La confusione sulle primarie di coalizione dipende soprattutto da questo. E' un argomento al quale dedicherò un post nei prossimi giorni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 11:32
Caro @Ossservatore attento (9.32), Non sei affatto attento. Rileggi la brevissima nota che precede il commento di @Billa delle 8.30 e tutto ti sarà chiarissimo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 11:34
@Federico A. Bagnasco? Il politico con la sottana? Si chieda invece perché non si è mai indignato Giorgio Napolitano, il quale non ha mai fatto mancare il suo appoggio al precedente, vergognoso governo, firmando qualunque cosa gli venisse sottoposta.
Scritto da Claudio Ennam il 25/9/2012 alle 11:37
@Giuseppe Adamoli. La DC ha garantito "progresso economico e sociale" servendo gli interessi dell'America, la vera padrona del nostro paese. E lo ha fatto anche con le bombe e le stragi. Difendere con orgoglio quella camarilla affaristica non le fa onore.
Scritto da Claudio Ennam il 25/9/2012 alle 11:42
Caro @attento osservatore, non c’è nessun potere nascosto. Si chiama copia-incolla, e ci scrivi un’introduzione di 1 riga. Vuoi vedere? Il seguente commento di @Nicoletta era stato postato irei sera alle 22.55 sul post precedente. Poiché tratta del caso Ichino lo riporto dentro questa discussione. @Ulderico Monti: spero che domani ci aggiorni, perchè Enrico Letta ha replicato, inizialmente un po’ piccato, a Ichino. Ovviamente Ichino ha preso atto delle rettifiche di Letta e ha ulteriormente risposto e chiesto a Letta un chiarimento.
Scritto da Nicoletta il 25/9/2012 alle 11:43
Sul post di ieri, per iniziativa di @Ulderico Monti, è stata pubblicata una lettera di @Sara Finzi a Pietro Ichino nella quale sono citato anch’io. E’ stata postata immediatamente dopo anche la risposta di Ichino, polemica con Enrico Letta. Sul suo sito Enrico ha messo una replica piccata in cui difende Bersani. Trattandosi di questioni politiche molto serie indico il sito dove potete leggere tutto: www.enricoletta.it
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 12:19
Non ho reinviato il pezzetto su Ichino per far la saputella con l’attento osservatore … E’ che mi sembra pertinente al post odierno. @Billa sostiene che se si guarda al PD, si vede un complicato intreccio di equilibristi e cita ad esempio anche il nome di Ichino e la sua scelta per le primarie: ieri con Renzi, oggi non più, domani chissà. Io tralascio per il momento la scelta di Ichino e la scelta di Adamoli, entrambi autorevoli e discriminanti, ma non tanto quanto la scelta di Enrico Letta. Di Ichino condivido una richiesta logica: l’onorevole vice segretario ci potrebbe spiegare come può scrivere ‘..Ritengo che quella di Bersani, sia in quanto leader del partito più grande, sia per la sua naturale capacità inclusiva, sia la candidatura migliore per la premiership. …. Considero Renzi, Vendola, Tabacci, Puppato e gli altri candidati di cui si discute in queste ore più divisivi che inclusivi. Chi di loro dovesse vincere – a mio parere – faticherebbe non poco ad unire, ad allargare, a coinvolgere quelle forze indispensabili per arrivare alla maggioranza necessaria a guidare il Paese….’. Ichino chiede: ‘come può non rendersi conto E.L. dell’ipoteca gravissima sull’unità della futura coalizione derivante dalle posizioni assunte da alcuni dirigenti di vertice del nostro partito e da Nichi Vendola, nel senso della necessità di “rinegoziare” gli impegni dall’Italia nei confronti dei propri partner europei, o di disfare quello che ha fatto il Governo Monti in materia di pensioni e di mercato del lavoro? Forse che su queste basi può essere recuperata la fiducia di quel dieci per cento di italiani che hanno abbandonato il Pd in questi ultimi quattro anni? E di quel quindici per cento di italiani che hanno abbandonato il PdL? Sarei felice che E.L. chiarisse come e perché, a suo modo di vedere, sulla linea tenuta da Pierluigi Bersani il Pd dovrebbe essere in grado di recuperare un dialogo con questa parte decisiva dell’elettorato, con la quale negli ultimi anni ha perso totalmente i contatti, o verso la quale non ha comunque avuto alcuna capacità di attrazione.’.
Scritto da Nicoletta il 25/9/2012 alle 12:24
Caro Giuseppe. Concordo con la tua analisi. Una sola cosa: giustamente, inviti "Pierfurbi" a smettere di "fare l'equilibrista del potere", riflettendo come "dal trapezio si puo' anche cadere". Parole sacrosante che, ad ogni modo, avresti fatto bene a rivolgere anche a qualcuno che ti è molto caro e vicino nel PD provinciale. E' sotto gli occhi di tutti, infatti, come la stessa logica (e pratica) da "equilibrista" sia stata messa in opera, pochi giorni fa, da Alfieri e sodali rispetto a Renzi.
Scritto da Anton Giulio Ranieri il 25/9/2012 alle 12:25
Quanto è successo nel Lazio dimostra che la politica fa schifo. Il Pd era il partito che volevo votare ma doveva rifiutare gli aumenti delle elargizioni ai gruppi politici. Li avranno spesi meglio del Pdl ma erano pur sempre soldi nostri. Anche nel Pd ce ne sono troppi che predicano bene e razzolano male.
Scritto da Un Pd deluso il 25/9/2012 alle 12:27
Mamma mia! Nemmeno FEISBUC è così fulmineo! Non fai in tempo a rispondere a un commento, che ti hanno già bruciato in corsa. E poi dicono che questo è un blog di pensionati... Caspita, complimenti. Devo iscrivermi a quel corso di dattilografia veloce all'Università della terza età......
Scritto da Nicoletta il 25/9/2012 alle 12:28
L'UDC è al governo quasi ovunque nel sud con il PDL, praticamente fa laggiù quello che al nord fa la LEGA. Anche al nord governa con PDLEGA dove quest'ultima non ha posto il veto. Per essere credibile qualsiasi ipotetica convergenza futura dovrebbe sanare da parte dell'UDC questa situazione. Quello che non mi convince della linea del PD è proprio aver appaltato la rappresentanza del voto moderato a Pierfurbi
Scritto da angelo ruggeri il 25/9/2012 alle 12:30
Caro Giuseppe siamo alle solite. Il furbo Pier gioca la sua partita come se fosse al centro del centro politico, ma commette un grave errore anzi due. L’UDC non è la DC e Pier non ha la statura politica dei padri nobili della DC. La Seconda Repubblica sta collassando e sta per crollare nel peggiore dei modi e il nostro continua col suo tatticismo esasperato. Come te, lo sai bene, io sono per aprire le porte dell’alleanza anche all’UDC e questo per dare stabilità al Governo e perché questo Paese non può essere governato da un solo partito. Non lo ha fatto la DC nel ’48 con la maggioranza assoluta figurati se possiamo farlo noi con i voti che abbiamo. Aprire ad una alleanza anche col centro però, dal mio punto di vista, non significa accettare né di delegare all’UDC il voto moderato né accettare il fatto che il PD sia un partito progressista e di sinistra. Noi siamo nati con una grande ambizione, quella di recuperare le fratture tra cattolici e laici e tra le sinistre dei diversi partiti nati nel 900. Credo che questa sia ancora una “mission” importante da perseguire e credo che il PD sia ancora un cantiere ampiamente aperto. Chissà se sapremo portalo a chiusura ( il cantiere ).
Scritto da roberto molinari il 25/9/2012 alle 13:15
A sì? Taglia ed incolla? Cara @Nicoletta, ti pensavo più esperta, leggi bene il commento firmato @Billa. Dice, in prima persona, che ha spostato un precedente commento di @Billa (se stessa?) su quello nuovo di Adamoli. Ma come fa? E' la sorellina del mago Silvan? Altro che taglia ed incolla, sveglia Nicoletta, sveglia che dormi.
Scritto da un attento osservatore il 25/9/2012 alle 13:27
Cara @Nicoletta (12.28), dei lettori che hanno commentato questa mattina ce ne sono tre che hanno meno di 30anni, o giù di lì.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 13:30
Ahiaiaiaiahi! Quando c'è @G.G. c'è anche @Ennam. Solo 20 minuti dividono un commento dall'altro. Ahiaiaiaiahi!
Scritto da Ranuccio il 25/9/2012 alle 13:30
Aggiungo cara @Nicoletta che se quel commento fosse stato firmato da Adamoli, tutto ok ma ha firmato Billa.... capisci? Billa,non so se mi spiego. Tanto questo commento non verrà pubblicato. Spiegherò altrove perchè no mi va di essere preso per il....
Scritto da un attento osservatore il 25/9/2012 alle 13:32
Condivido quanto scrivono SicEst h.8.43 ed Adamoli h.11.32,nonché il comm.di C.Ennam h.11.37che quando non divaga sa scrivere anche cose sensate. La Chiesa e Napolitano hanno sicuramente grosse responsabilità per aver tollerato per tanti anni il marciume di una politica degradata gestita da gente senza scrupoli unicamente per il proprio arricchimento:il danno materiale e morale derivato dalle loro "omissioni" sarà ricordato dalla Storia. E' ora di cambiar rotta, ma ci vuole più COESIONE nel P.D.
Scritto da giovanni Dotti - Varese il 25/9/2012 alle 13:40
Casini ha le sue colpe. E' sempre di attesa di Godot ma l'equivoco è in casa Pd. Cos'è sta benedetta coalizione, chi comprende, con quali regole si vota alle primarie e poi si dirimono probabilissimi conflitti durante la navigazione governativa. Dicono tutti che Bersani è competente e affidabile, in primis Enrico Letta. Ma se va avanti così contraddice il suo profilo.
Scritto da Francesco P. il 25/9/2012 alle 13:40
Prima di rispondere Casini deve chiedere il parere dei vescovi.
Scritto da Giuseppe Morelli il 25/9/2012 alle 13:42
@Attento osservatore - Finiamola con questa storia. Il commento di @Billa delle 21.01 l'ho messo io questa mattina in questo post. Le prime due righe sono state scritte da me. Il commento di @Billa è virgolettato e giustamente firmato. Adesso basta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 13:50
Con rif. alla frase di Adamoli: "la DC ha garantito progresso economico e sociale" non condivido l'aggiunta di @ C. Ennam 11,42 "servendo gli interessi dell'America". Che l'America non è uno stinco di santo va bene, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: Se non ci fossero stati gli aiuti finanziari dell'America col Piano Marschal forse staremmo ancora a leccarci le ferite dei danni della seconda guerra mondiale. Ricordiamocelo che l'artefice di tali aiuti fu il DC De Gasperi .
Scritto da Martino Pirone il 25/9/2012 alle 13:57
@Giuseppe Adamoli. Confermo. Io sono appena sopra i 30 anni. Mesi più che anni. Sono le ragazze che mancano. Tutte un pò tarde qua. Simpatiche, intelligenti ma tarde.
Scritto da Ranuccio il 25/9/2012 alle 13:58
Adamoli, non si adiri per niente. C'è agli atti sul suo blog di oggi un commento firmato @Billa in cui si dice che (e se non Billa chi), ha deciso di pubblicare un commento destinato al suo post di ieri, su quello odierno. Ripeto, firmato Billa. Sto parlando del suo blog, caro Adamoli, non quello di altri. Questi i fatti. Lo trovo strano, poi veda lei se insistere o meno sull' argomento.
Scritto da un attento osservatore il 25/9/2012 alle 14:04
Condivido il rimbrotto a Casini ma siete voi del Pd che lo corteggiate. Noi non lo vogliamo.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 25/9/2012 alle 14:21
Caro Adamoli apprezzo la sua risposta(11.28) al caro@Mauro(7.33)- La D.C. ha fatto la storia democratica,economica e sociale di questo paese. I tempi sono cambiati, il muro di Berlino è caduto ma forte rimane l'orgoglio democristiano. Siamo in tanti ad aspettare un suo ritorno (non UDC) ma in qualcosa che interpreti i valori fondanti di questo Paese.
Scritto da sempre democristiano il 25/9/2012 alle 14:41
Caro Adamoli, quel commento di @Billa che lei riporta in copia incolla sul suo post di oggi per via dei suoi contenuti, dicendo che ha preferito trasferirlo sul post di oggi, non è firmato Adamoli ma Billa ore 8:30. La @Nicoletta sempre attenta, pare questa volta sia stata distratta, non abbia capito, o stia coprendo qualcosina.
Scritto da Ceresium il 25/9/2012 alle 15:11
Qualche giornale dice che è stato Casini a dare il colpo di grazia alla Polverini convincendo i suoi del Lazio a dare le dimissioni dal consiglio regionale. Perché allora questo tuo post severo con Casini?
Scritto da A.F. il 25/9/2012 alle 15:57
@ Billa, @ Nicoletta, @ Giuseppe Adamoli, @ me stesso. Giusto bacchettare i troll del blog - cos'ho scritto? cos'ho detto? EHHH :-) - poi lasciamoli bollire. Si sistemano da soli. Per info: Io di anni ne qualcuno in più di trenta e sono già conciato così. Permettetemi sarcastica corsa a tutto campo. Lusi farà l’economo delle suore? Polverini è vittima come Rutelli? Nel Lazio c’era approvazione del consiglio per le spese: allora non c’è problema? Roma kaput mundi :-)
Scritto da FrancescoG. il 25/9/2012 alle 16:06
Breve valutazione sul caso della Regione Lazio e di altre che seguiranno. Come mai nessun politico di qualsiasi partito e posizione non ha considerato la causa di quanto è accaduto e sta accadendo ? Il tutto è scaturito dall’autonomia (eccessiva) che la Costituzione ha previsto per le regioni, con il grave errore di non aver posto dei limiti per talune spese, ad esempio quelle relative alle remunerazioni e rimborsi vari ai consiglieri e quelle per tutto l’apparato politico e burocratico delle regioni. Tutti ne hanno spudoratamente approfittato con gli statuti, le leggi e i regolamenti, che gli stessi consiglieri delle singole regioni, da “immorali” (hanno ignorato volutamente la moralità), si sono dati, ed hanno fatto e fanno comodo a tutti indistintamente. Quando si tratta di votare sui loro scandalosi privilegi economici sono tutti d’accordo (pochissime le eccezioni). Avete notato l’enorme numero di scandali (corruzioni, collusioni, peculato, interessi privati, abusi di ogni genere ecc) che sono avvenuti in tantissimi enti locali dagli anni ’70 in poi ? Perché con l’avvento delle regioni venne abolito il controllo di legittimità e di merito che la Giunta Provinciale Amministrativa esercitava su tutti gli atti degli enti locali. Per raddrizzare la barca occorrerebbe: a) rivedere e correggere alcuni articoli del titolo V della Costituzione; b) i provvedimenti che emana la regione per alcuni tipi di spesa (da valutare) devono essere sottoposti al vaglio del Commissario del Governo; c) ripristinare il controllo dello Stato su alcuni provvedimenti degli enti locali; d) abolire le province autonome e le ragioni a statuto speciale. Altrimenti non ci salviamo più. Martino Pirone
Scritto da Martino Pirone il 25/9/2012 alle 16:39
Credo che abbia ragione Ernesto Galli Della Loggia, sul Corriere, quando afferma che “oggi in politica si ruba perché non c’è altro da fare”; non è un’iperbole ma la constatazione che “ la politica non riesce ad essere e ad animare più nulla”. Non è solo Pierferdinando Casini, leader incontrastato di un partito di clientele, che dimostra di avere uno spiccato senso dell’opportunità, anche la sinistra ha imparato presto la tecnica ingannevole degli annunci: le dimissioni dei consiglieri del Lazio sono state strombazzate ma non sono state date; i soldi li hanno presi anche loro anche se non li hanno spesi al ristorante. In Lombardia sono undici milioni di euro (venti miliardi di lire) destinati ai gruppi consiliari dei partiti. Nessuno sapeva? Mino Martinazzoli aveva capito quasi vent’anni fa la deriva della nostra democrazia: “la questione di adesso è se il tramonto delle ideologie non coinvolge anche il tramonto della politica, se non rischiamo di passare dal troppo della politica al niente”. Bersani non può tenere il piede in due scarpe: credere e far credere che le posizioni della sinistra radicale sono meri espedienti elettoralistici; dimenticare che i governi Prodi sono stati abbattuti da quelle forze le cui proposte sono incompatibili non solo con quelle dell’UDC ma con la stessa possibilità di creare una forza di Centro non come riedizione del moderatismo ma quale “affermazione di valori personalistico- comunitari, correlazione virtuosa tra politica e vita”. Un partito che si autodefinisce “nuovo” deve cambiare anche il contesto, se no resta prigioniero del passato. Ma forse tanto nuovo non è. Anche Matteo Renzi, con le sue intuizioni interessanti, deve superare il pragmatismo, capire che la prassi politica è la risultanza di un pensiero; se non c’è finalismo (un traguardo umano di libertà e di socialità), la politica perde senso diventa “il vuoto abitato dal nulla” dove contano solo le emozioni e gli interessi e che attira solo persone vuote di idee, di principi, di passioni vere. Se non c’è un principio etico - lo diceva già Sant’Agostino – la politica diventa un ladrocinio, a prescindere dalla testimonianza delle persone oneste che pure non mancano. Perché i “politici-ladri” ottengono un sacco di preferenze? Il relativismo etico, di cui anche il P.D., è succube non è solo il risultato di un mondo secolarizzato, bensì di un mondo profanato ed ha come conseguenza la frantumazione della società nell’individualismo privo di coscienza comunitaria. Si privilegiano i presunti diritti che sono soltanto preferenze individuali e si lascia allo sbando una generazione di giovani, che non sono protagonisti ma soggetti passivi, comparse. “Bisogna che gli stessi cittadini – afferma il cardinale Angelo Bagnasco – insieme al diritto di scelta, esercitino un discernimento più penetrante”. Ma la foga plebiscitaria che continua a contagiare gli italiani, dove hanno rilevanza solo le personalità e non anche i contenuti, ci porta alla democrazia o da un’altra parte? Per fare politica, anche come elettori, bisogno informarsi, riflettere, studiare, discutere e confrontarsi.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 25/9/2012 alle 16:46
Caro @A.F. (15.57), forse ti è sfuggito che Casini ancora domenica difendeva la permanenza in vita del consiglio regionale del Lazio. Ha detto ai suoi di mollare gli ormeggi quando non era assolutamente più possibile fare diversamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 17:41
Caro @FrancescoG (16.06), molto saggi i tuoi consigli. Sulla Regione Lazio, i versamenti ai gruppi politici sono necessariamente contenuti nel budget del Consiglio regionale che viene approvato dall’assemblea stessa. Quindi sulla loro enorme entità c’è una responsabilità politica e oggettiva di tutti coloro che hanno votato a favore. E c’è una responsabilità morale (ed eventualmente penale) dei gruppi su come sono stati spesi i soldi. Penso che la certificazione esterna dei bilanci dei gruppi, a questo punto, sia una necessità non aggirabile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 17:44
Caro @Massimo (16.46), sto leggendo qualcosa su Etica e Democrazia dovendo essere a Saronno venerdì sera a confrontarmi sul libro omonimo di Paola Binetti, con la stessa autrice e con Tabacci, Mauro e Pezzotta. Sai su che cosa sto riflettendo? Su una frase di Benedetto XVI ripresa da Paolo VI: “il mondo soffre per la mancanza di pensiero”. Con parole diverse tu lo dici sempre.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/9/2012 alle 17:46
Per cortesia, caro@Claudio Ennam, glielo spiega lei al sig. Adamoli, arguto padrone di casa dalla pazienza infinita, che la mia battuta sul ‘blog di pensionati’ è stata solo un modo gentile per ringraziarla delle carinerie che ogni tanto mi riserva? E ho voluto farlo citando una sua battuta del 17/9/2012 alle 05:48. Va beh, queste raffinatezze tra persone che saprebbero scrivere ancora con penna e calamaio le rottamiamo, ops scusate, le sospendiamo per un po’. Almeno fino al 26 novembre, direi.
Scritto da Nicoletta il 25/9/2012 alle 17:49
Un caloroso grazie a @FrancescoG perchè dopo aver lavorato come programmatrice e sistemista in IBM, erano mesi che non sentivo più l’avviso: DO NOT FEED THE TROLL! E’ da considerare una bella notizia perchè quando arrivano ‘loro’ significa che il blog ha superato un buon livello di diffusione. Unica arma: la pazienza. E si sa, la pazienza è un’erba buona, ma non nasce in tutti gli orti. Caro @Giuseppe, quindi non si adiri per ‘niente’.
Scritto da Nicoletta il 25/9/2012 alle 17:53
@CMF cita Ernesto Galli Della Loggia “oggi in politica si ruba perché non c’è altro da fare”. Una volta la Chiesa usava una antica massima giuridica: ‘Nisi caste, saltem caute - Se non riesci a essere casto, sii almeno cauto.’ Oggi Bagnasco dichiara: ‘ che l'immoralità e il malaffare siano al centro come in periferia non è una consolazione, ma un motivo di rafforzata indignazione, che la classe politica continua a sottovalutare.’ Una volta valeva la regola, nei partiti, che si confessava di tutto in privato, ma se si veniva scoperti ti mandavano a casa. Oggi vanno in televisione a confessarsi: così fan tutti. Come dire mal comune, mezzo gaudio. No, caro Giuseppe, il mondo non soffre per la mancanza di pensiero. Rileggi i dibattiti che abbiamo avuto solo qui, in occasione della morte di Padre Carlo Martini. Il mondo soffre per la mancanza di onestà. Perlomeno in Italia.
Scritto da Nicoletta il 25/9/2012 alle 18:32
Su Casini condivido integralmente il post. Ormai lo conosciamo Casini. A livello locale varesino il suo partito cos’ha costruito? Per rispetto, non continuo … Passiamo al burlone del blog. @Un attento osservatore oggi era agitato. Io sapevo che i parlamentari non avevano niente da fare il lunedì ma non pensavo anche il martedì …. Cinque interventi ha fatto, 09:32 13:27 13:32 14.04 15.11. Manca di onestà e di pensiero. Riflettiamo sugli amici, gente, riflettiamo.
Scritto da P. A. - Pietro Aspesi il 25/9/2012 alle 19:53
@Martino Pirone. Con il Piano Marshall si pensava che il denaro avrebbe posto termine alla fame, alla povertà, alla disperazione e al caos. Ma il reale esito fu una manovra politica atta a saccheggiare i contribuenti americani per mantenere le influenti corporazioni americane con i sussidi di governo. L'eredità del programma fu lo spropositato e perpetuo utilizzo degli aiuti esteri per scopi politici ed economici interni. A guerra conclusa l’America aveva bisogno di mercati, di grandi mercati, nei quali comprare e vendere. Questa è la verità centrale di tutti questi aiuti. L'intenzione non fu di aiutare i paesi stranieri; fu di ricompensare le multinazionali di casa che effettivamente ottennero i contanti mentre il governo acquisì influenza politica all'estero. In totale, il Piano Marshall fruttò quasi 100 miliardi in dollari odierni. Abbastanza da radicare saldamente le aziende americane nei mercati europei, particolarmente in Gran Bretagna, in Francia e in Germania. Se lei, @Martino Pirone, ha ancora voglia di ringraziare il DC De Gasperi, magari durante una seduta spiritica, faccia pure.
Scritto da Claudio Ennam il 25/9/2012 alle 20:34
Cara @Nicoletta, Adamoli è affetto da renzite e non sopporta i vecchi. Brutta malattia la renzite, solo chi non ne soffre si avvede che Matteo Renzi è uno stupido di moda, senza carisma, senza pensiero; un nulla, uno sputo nell'Arno. Passerà.
Scritto da Claudio Ennam il 25/9/2012 alle 21:16
giuseppe adamoli, mi impegno a leggere in serata il carteggio virtuale ichino-letta, ma anticipo già che letta ha tutta la mia simpatia. sono certa ci sia un punto di incontro tra vendola e letta, al punto che io mi sento vendolettiana (sempre che il mio parisi non si ingelosisca). qualcuno d’accordo con me lo trovo, potremmo creare una nuova corrente, non solo politica ma anche dello spirito: i vendolettiani. ma una domanda voglio porre a giuseppe adamoli: è corretto, come ha fatto la signora finzi, resocontare all’esterno di una riunione che, immagino, sia stata di area? che senso ha mettere le sigle fp quando sono facilmente decodificabili fra i lettiani? se la signora finzi è quella che è intervenuta sul blog qualche settimana fa con termini molto coloriti, eh, caspita, me la ricordo sì!
Scritto da Billa il 25/9/2012 alle 21:26
nicoletta 1) io non ho scritto che ichino ieri stava con renzi, oggi non più e domani chissà! ho riportato fedelmente quello che ha detto ichino, cioè che non ha ancora deciso con chi stare. ichino ha contribuito al programma di renzi perché glielo ha richiesto lo stesso renzi. si sarebbe comportato analogamente per bersani e, addirittura, per vendola. sì, proprio vendola. è lo stesso ichino ad ammettere che questo è un bel paradosso, che non sarebbe mai accaduto, però è la verità. tieni conto che queste sono parole testuali di ichino. della serie, informazioni di prima mano.
Scritto da Billa il 25/9/2012 alle 21:44
nicoletta 2) ti confermi sempre più il mio mito! non solo sei economista, non solo sei ricercatrice farmaceutica, non solo conosci i classici e il latino a menadito. sei anche programmatrice e sistemista informatica! ma quante lauree hai? non sarai mica anche ingegnere elettronico? no, chiedo, perché io con gli ingegneri elettronici ho sempre avuto un rapporto complicato … difficile …. beh, certo, quelli di genere maschile. ma non oso pensare come siano le donne ingegnere elettroniche! devi sapere che io sono così a tappeto, che fino a poco tempo fa pensavo che tutto quello che non vedevo sul desktop non esistesse nel mio computer. adesso sono migliorata, qualche concetto l’ho appreso anch’io. però, nicoletta, con tutto questo curriculum, non hai compreso fin da subito gli intenti dell’osservatore attento!!! ti sei messa a insegnargli il taglia e incolla? ma dai, nico! e non sono d’accordo con la tua spiegazione sulla provenienza dei troll. secondo te arrivano da santa rosa de calamuchita, argentina?
Scritto da Billa il 25/9/2012 alle 21:59
francesco g è sempre tenero e gentile. è il migliore, io l’ho capito subito :-) ha il pregio della scrittura sintetica e lancia concetti come se fossero petali. ad esempio: 1) piedi in cento scarpe. 2) la dissimulazione come ragione di vita. 3) il transitorio sarà caotico. 4) se non cambiano la testa, nuove regole saranno inefficaci. sono significativi flash sui quali riflettere.
Scritto da Billa il 25/9/2012 alle 22:08
A proposito di Vescovi, che ne dite dell'uscita di S.E. Il Cardinale Arcivescovo? Ci credete che sullo scandalo sanità lombarda ha "letto solo i titoli".
Scritto da Massimo Galli il 25/9/2012 alle 23:09
Ringrazio @Nicoletta, @ Billa e @Giuseppe. Giusta una certificazione dei bilanci dei gruppi. Laddove ci sono state spese strampalate, serve anche una bella sforbiciata. Sono sempre soldi che si stanno togliendoIo a disabili, sanità, ambiente, per investirli in ostriche e SUV. Resto convinto che la politica vada cofinanziata dallo stato. Ma in maniera sana.
Scritto da FrancescoG. il 26/9/2012 alle 07:52
Cara @Billa (21.26), no, non avrei mai scritto la lettera di Sara Finzi e se fossi stato Ichino non l'avrei pubblicata sul sito. Era una riunone riservata, tesa e difficile, di una trentina di persone di Lombardia e Veneto. Sono stato citato nella lettera solo perché molti si sono riferiti al mio intervento. Non riesco a fissarmi in testa il volto di Sara.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/9/2012 alle 08:12
Caro @Massimo (23.09), una domanda da un milione di euro o da cento euro? Io dico la seconda delle due.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/9/2012 alle 08:14
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