Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/10/2012 alle 10:07

 

Più sento parlare Vendola di programmi, di alleanze, di futuro e più mi chiedo: perché lui si e Di Pietro no?


Commenti dei lettori: 62 commenti -
Alleanza con SEL? Politicamente repellente. E chi vivrà vedrà!
Scritto da ulderico monti il 9/10/2012 alle 10:25
Provocazione intelligente. Fra Vendola e Di Pietro c'è solo una differenza: il diverso atteggiamento tenuto verso Giorgio Napolitano.
Scritto da Valceresio due il 9/10/2012 alle 10:40
Giuseppe, hai letto i giornali negli ultimi 11 mesi?
Scritto da Filippo Filippini il 9/10/2012 alle 10:53
Per la serie: sasso nello stagno :-)
Scritto da FrancescoG. il 9/10/2012 alle 10:56
Perché Vendola può portare la Coalizione verso POLITICHE di SINISTRA ed a farsi capire da un elettorato sempre più disorientato e distante dalla dirigenza del PD. Credo che Di Pietro come politico abbia fatto il suo tempo, non è stato nemmeno capace di scegliersi bene i compagni di viaggio (Scilipoti, DiGregorio), è meglio lasciarlo a fare da Nestore e bacchettatore di furbi e disonesti, questo è il suo compito ed è meglio per tutti che lo faccia dall'esterno, sennò fa solo casino!
Scritto da giovanni dotti il 9/10/2012 alle 10:56
Si assomigliano inesorabilmente i due nevvero Filippo?
Scritto da Nicola Del Bono il 9/10/2012 alle 11:03
Verrebbe da dire,con tutto il rispetto,Giuseppe ci sei o ci fai?Però mi taccio.La domanda è abbastanza provocatoria e,posta oggi,abbastanza inutile.
Scritto da Giuseppe Morelli il 9/10/2012 alle 11:05
Caro @Filippo (10.53), ho letto i giornali dell'ultimo anno e l'unica differenza che ho trovato fra Vendola e Di Pietro, come ha scritto @Valceresio due, è che quest'ultimo ha attaccato in maniera irragionevole il Capo dello Stato. Avendo una grande stima di Napolitano attribuisco importanza a questi fatti ma rilevo che sul piano programmatico tra i due c'è quasi totale sintonia. O sbaglio?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 11:10
Caro @Morelli (1105), le mie due righe vogliono significare una cosa soltanto che ho detto e ripetuto anche a Roma. Fra pochi giorni si stabilirà la cornice politica della coalizione. A parte la bizzarria di aver rovesciato le priorità (la cornice veniva prima), attenti a non fare una "cosa" troppo generica. Il rischio dell'Unione fallimentare di Prodi non è scongiurato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 11:13
Beh se era un invito a mollare Vendola ho equivocato e sarei d'accordo.
Scritto da Filippo Filippini il 9/10/2012 alle 11:24
A Nicola del Bono pongo la stessa domanda che ha posto Filippini:hai letto i giornali neli ultimi 11 mesi?.
Scritto da Giuseppe Morelli il 9/10/2012 alle 11:25
La formazione è fondamentale per la politica, per la comprensione dei fatti, per l’analisi delle situazioni. In questo modo si realizza quel rinnovamento personale che è alla base della democrazia. L’abdicazione dei partiti al compito educativo non esonera i cittadini dall’impegno all’auto-formazione. Più che i giornali e assai meglio della televisione sono i libri che ci offrono la possibilità di un serio approfondimento. Ne segnalo due, delle edizioni Laterza, che si possono trovare in libreria a meno di dieci euro. Il primo è il testo-base di Tony Judt, “Il mondo è guasto”, che riassume in maniera chiara e intellegibile i problemi attuali dell’economia e del Welfar State, secondo l’interpretazione di J.M Keynes. Il secondo è uno studio di Nadia Urbinati, “Liberi e uguali” che argomenta con efficacia contro l’isolamento degli individui e contro l’uguaglianza gregaria. E’ un prezioso vademecum per partecipare alla vita democratica. Sono due volumi da non perdere per poter parlare di politica con un minimo di competenza. Vi si troverà implicitamente anche la risposta alla domanda: “perché Vendola si e Di Pietro no”. La politica infatti è (dovrebbe essere) coerenza, non convenienza; “vincere” serve per raggiungere un fine, non per trovare un posto ai candidati in carriera.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 9/10/2012 alle 11:26
Filippo, io l'ho interpretata così. Una piccola innocente provocazione. I post di Adamoli poi sono sempre fatti in maniera diversa e mai con semplici frasi singole.
Scritto da Nicola Del Bono il 9/10/2012 alle 11:28
invece io caro adamoli, mi cxhiedo perchè non state zitti tutti, visto come state trattando il paese, non solo, perchè non fate gli uomini e ve ne andate in pensione..........non prima però di aver pagato i contributi.
Scritto da Stefano Vanetti il 9/10/2012 alle 11:29
Perché Casini ne ha chiesto la testa in cambio di un ipotetico dialogo tra moderati e progressisti...?
Scritto da Andrea Di Salvo il 9/10/2012 alle 11:30
la politica attuale, è tutta fallimentare, voi per primi che avete gwestito l' italia come uno scarpone da buttare. Le barzellette che continuate a raccontare, hanno l' unico scopo di non far covare le galline, perchè di ridere delle vostre azioni manovrate, siamo tutti stanchi.
Scritto da Stefano Vanetti il 9/10/2012 alle 11:36
Giuseppe, non ho mai visto un artista dipingere un quadro partendo dalla cornice
Scritto da Filippo Filippini il 9/10/2012 alle 11:46
giuseppe adamoli, fare così di tutta l’erba un fascio, mi pare affrettato. seguendo il ragionamento del post, dovremmo prendere giuliano pisapia, mario agostinelli e la compianta moglie bruna, sabina siniscalchi (mani tese e banca etica) e accomunarli a un vito catozzo qualsiasi dell’italia dei valori. caspita, ma ci sarà una bella differenza fra i due partiti! l’italia dei valori è nata a montenero di bisaccia, sel è nata da una costola di una costola di un’altra costola della scissione livornese del 1921. o no? comunque, di pietro a me è piaciuto un sacco quando ha sostenuto che il suo metodo per rilassarsi è stare a contatto con i pulcini della sua cascina familiare in quel di montenero. fantastico! è un antidivo! renzi, invece, alla fine del tour verrà trascinato da gori in una spa benessere. volete mettere i pulcini con una spa?
Scritto da Billa il 9/10/2012 alle 11:46
nico, ho letto, grazie. ma troveremo un punto di incontro? secondo me sì :-)
Scritto da Billa il 9/10/2012 alle 11:47
...farei a meno di entrambi...!
Scritto da Fabio Zagari il 9/10/2012 alle 11:47
Beh sarò simpatico il leader del "partito delle manette" , ma sono convinta che il leader di SEL sia maggiormente affidabile.
Scritto da Loredana il 9/10/2012 alle 12:08
Caro @Andrea (11.30), non so risponderti. Sto lontano dalle dietrologie. Osservo i fatti e sono convinto che quello che ho scritto non è così paradossale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 12:51
Caro @Filippo (11.46), ma noi stiamo facendo una coalizione politica. Il progetto (in gergo la cornice) dovrebbe precedere i nomi di chi firma il quadro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 12:53
Cara @Billa (11.46) - Dire che in questo post c’è un ragionamento è troppo. C’è l’avvertenza (un poco ironica) a non ripetere gli errori del passato. Il successo di Berlusconi nel 2008 è tutto sulle spalle del centrosinistra. Sulle donne e sugli uomini di Sel non hai mai trovato una sottostima da parte mia. Con Mario Agostinelli ho avuto un rapporto personale eccellente. Se il problema fosse questo non ci sarebbe problema. Su No Tav, controriforma delle pensioni, controriforma del mercato del lavoro, e su molti altri punti programmatici, fra Vendola e Di Pietro non vedo differenze sostanziali. A questo miravano le due righe che ho scritto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 12:58
Mia moglie, finalmente, si sta appassionando a questo blog (il mio blog non lo caga proprio ma in fondo la capisco). Ha cominciato dopo le vacanze, verso metà settembre, e non ha più smesso di collegarsi e “leggere Adamoli”, come dice lei. Si diverte. Si rilassa. Il mondo, i grandi avvenimenti, la crisi economica, l’ILVA, l’Iran, la Siria resta tutto sullo sfondo. Sul proscenio rimangono Gian Burrasca da Firenze, l’omino di Bettola, Il folletto di Mantova, il finocchio di Puglia. E’ la Commedia dell’Arte, dico io. E’ la politica - risponde lei. E’ tutto fatto apposta: ti distrae dai problemi reali - incalzo io. Tu pensi che Adamoli sia pagato per questo? - replica la iena. Non lo penso per nulla. Noam Chomsky dice che non esistono giornalisti o politici prezzolati: essi si trovano “lì” perché così la pensano. Se Chomsky abbassasse lo sguardo, e lo dovrebbe abbassare molto, vedrebbe Adamoli e penserebbe la stessa cosa anche di lui. Non capisci niente - morde il cane della prateria - Adamoli sa perfettamente che attraverso le primarie si troverà chi risolverà tutti i problemi, quindi inutile parlarne. Parlare di Adamoli? Dico io. Ma no! Dei veri problemi del Paese e del mondo! E se ne torna in cucina.
Scritto da Claudio Ennam il 9/10/2012 alle 13:18
Giuseppe, no tutt'altro che paradossale condivido in pieno!
Scritto da Andrea Di Salvo il 9/10/2012 alle 13:43
Sorvolare sul differente atteggiamento delle due forze politiche verso il Presidente della Repubblica come fosse una sfumatura trascurabile significa non comprendere l'importanza di uno degli snodi dell'attuale fase politica. Basterebbe questo per dire con chi si può stare e con chi no. poi il giudizio definitivo lo lascerei al momento in cui si conosceranno i termini e i programmi dell'alleanza. per ora abbiamo i paletti messi da Bersani nella sua carta d'intenti. Cosa c'è di sbagliato?
Scritto da roberto caielli il 9/10/2012 alle 14:19
Ma perchè questi...soggetti non li buttate a mare... Un grande partito di centrosinistra,visto che non avrà mai da solo il 51% dei voti elettorali, dovrebbe almeno attrezzarsi per poter trovare un'intesa positiva per il governo del paese... Con Rizzo,Diliberto, Di Pietro e Vendola...rischiate di perdere ancora...una partita quasi vinta.
Scritto da La professoressa il 9/10/2012 alle 14:19
Caro Giuseppe hai perfettamente ragione con la tua provocazione. Da oltre due anni Di Pietro ci martella e attacca il Presidente e le Istituzioni. Urla e grida, sbraita e fa il demagogo populista alla ricerca dei voti che andrebbero a Grillo. Con lui ha fatto bene ( e speriamo non ci ripensi ) Bersani a chiudere le porte. Tuttavia, tuttavia c'è un problema anche col “populista di sinistra” Vendola. Il poeta della sinistra radicale, il sognatore delle “sorti” ineludibili del “sol dell'avvenire” contesta l'agenda Monti e il nostro appoggio al Governo. Contesta la giusta logica di procedere ad un allargamento delle basi sociali e di sostegno ad un futuro governo guidato dal PD. Contesta radicalmente le riforme fatte e vorrebbe tornare ad una Italia che non c'è più e che è stata l'origine dei guai di oggi. Una Italia deresponsabilizzata, una Italia dove si spendeva soldi che non si avevano e si caricava sulle future generazioni i debiti fatti per il presente. Insomma, rischiamo di rivedere ancora una volta quell'Unione che ha consegnato il Paese a Berlusconi con tutti i guasti che conosciamo. Dunque che fare? Rincorrere il mito dell'autosufficienza? Ci abbiamo provato ( già ma che errore caricarci Di Pietro vero? ) e non abbiamo ottenuto nulla. La verità è che questo Paese non si governa da soli. Il Paese lo si può governare con un gioco di alleanza, ma quali alleanze a questo punto? Col furbo Pier? Con il sognatore della Puglia? Entrambi sono necessari, ma entrambi giocano dare il cerino acceso. Tutti e due alla ricerca di visibilità e di consenso, ma entrambi inchiodati al 5/6% e questo forse dovrebbe dire qualcosa anche a loro. Dunque? Un bel casino.....
Scritto da roberto molinari il 9/10/2012 alle 14:35
Se l’obiettivo è governare con un’agenda che “smonti Monti”, è utile inserire nell’alleanza Vendola, ma anche Di Pietro. Se l’obiettivo è governare con un'agenda nel solco di Monti, non bisogna allearsi né con Vendola né con Di Pietro. Ergo la scelta Vendola sì, Di Pietro no, non risponde a logiche di contenuti, ma di "forma": lo stile del tribuno molisano evidentemente non piace dalle parti del PD.
Scritto da Mattia il 9/10/2012 alle 14:39
In una coalizione, che ripeto non sia un'ammucchiata per vincere e poi non governare, i partners dovrebbero trovare un accordo prima di mettersi insieme e non dopo. L'accordo deve essere, ripeto, su un programma conciso, comprensibile a tutti e, per ultimo ma non da ultimo, sottoscritto da tutti i partecipanti. Di Pietro, senza ancora che ci fosse un programma, si è già chiamato fuori: non mi dispiace considerato che si tratta di un personaggio coerente solo nella estemporaneità e nella instabilità. Una creatura dalemiana: Caligola fece eleggere senatore un cavallo, Dalema fece eleggere senatore un … Se non ci fosse questa forca caudina di legge elettorale partorita dal genio dell’odontotecnico leghista direi che sarebbe bene lasciarli fuori entrambi. Visto che una scelta bisogna farla è decisamente meglio Vendola che pur logorroico affabulatore almeno sa coniugare i verbi. Aprire la porta ad entrambi equivale ad un karakiri.
Scritto da Sic Est il 9/10/2012 alle 14:45
dai, andiamo avanti così, e vedrete che anche questa volta il gruppo dirigente del PD riuscirà a portarci alla sconfitta elettorale....
Scritto da bm il 9/10/2012 alle 14:58
Ma come funziona la "cornice politica della coalizione"? Se due partiti si alleano prima delle elezioni, e firmano preventivamente un programma uguale al 100% per entrambi.....tanto vale che si fondano. In una coalizione mi sembra ovvio che i vari partiti mantengano delle significative differenze fra loro, anche per coltivare ciascuno il proprio bacino di elettori. Il problema deriva da quanto incompatibili od irrinunciabili siano le singole differenze nei rispettivi programmi.
Scritto da bm il 9/10/2012 alle 15:21
@Claudio Ennam (13.18) - Vede? Lei oggi da il meglio di sé divertendosi, graffiando e facendo pensare. Questo mi piace. Adesso mi attendo le sue ironie ma le accetto volentieri, se sono su di me.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 15:42
@bm h.14,58 Non sarei cosi' pessimista!Almeno Vendola costringera'il PD a politiche di sinstra,come gia'detto.Per inseguire il Centro secondo la strategia di Veltroni l'altra volta il PD ha perso.Certo che bisognera' obbligarlo ad un patto"notarile",a mettere nero su bianco gli impegni,e a rinunciare a certe sue velleita'se si vuole un'alleanza leale e duratuta.Ma credo che con la pazienza di Bersani cio'potra'avverarsi.Ricordiamoci chebuona parte della gioventu'di sin.sta con Vendola,non conDiP
Scritto da giovanni dotti il 9/10/2012 alle 15:45
@Roberto Caielli (14.19) - Sono un convinto estimatore di Giorgio Napolitano che avrei voluto Presidente fin dal 1992 al posto di Oscar Luigi Scalfaro. Figurati se posso sottovalutare la diversità fra chi lo rispetta e chi lo attacca volgarmente. Il brano sulla “responsabilità” dentro la carta d’intenti del Pd te lo posso recitare a memoria e lo condivido. Il mio piccolo post? Vorrei che i paletti di Bersani siano d’acciaio, visto i precedenti. Oppure devo sempre dire di si: “tutto va ben, madama la marchesa”?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 15:45
@Giuseppe Adamoli (11:10) Se vuoi dire che Di Pietro ha attaccato Napolitano in un momento troppo delicato, non sbagli. Ma Di Pietro aveva ragione. L'ho già scritto e lo ripeto: se le telefonate tra Napolitano e Mancino erano quelle in cui si parla dei bei tempi quando erano ministri entrambi (bei tempi, mica tanto), perchè non pubblicarne il testo? No, ha quasi gridato al colpo di Stato. Comunque Di Pietro mi sta bene dov'è: fuori coalzione. Di lui apprezzo solo l'esigenza di legalità.
Scritto da Nicoletta il 9/10/2012 alle 16:17
@bm. In parte hai ragione. Però è anche vero che in una coalizione (non ammucchiata) le diversità devono essere fisiologiche. L'indirizzo comune, che non sia quello di non perdere la sedia, ci deve pur essere. Anche dentro i partiti ci sono le diversità ma non possono portare alla costruzione di governi in cui dopo ogni CDM ognuno fa a gara a chiamarsi fuori (ti ricordo Ferrero e Pecoraro, come esempio). Unione nelle diversità aggreganti, no nel caos.
Scritto da Sic Est il 9/10/2012 alle 17:25
caro Adamoli prima di porre certi post è opportuno che senta C.M. Fiori. Ma Casini perchè lasciarlo fuori. Dentro tutti se c'è il premio di maggioranza alla coalizione. Il fine della politica è il bene comune non il potere. Con certi agglomerati politici la sinistra non va lontano, la politica non è convenienza come dice CMF.
Scritto da Esterno il 9/10/2012 alle 17:42
caro Giuseppe, non capisco cosa c'entri madama la marchesa, ovvero chi ti ha mai chiesto di obbedire (a che?) senza fiatare. Tu hai posto una domanda "perché Vendola si e Di Pietro no?". Io ho dato la mia risposta, che mi pare la più fondata. Quanto ai paletti di Bersani, una volta stabilito che vanno bene anche a te, più che l'analisi del materiale, potrei citare Renzi: io mi fido del segretario.
Scritto da roberto caielli il 9/10/2012 alle 18:44
@esterno. Credo che non hai capito niente. Il post e i successivi commenti di Adamoli tendono a dire che bisogna strare attenti al governo dell'Italia e non solo a vincere le elezioni. Quindi attenti a non dare troppo spazio a Vendola che la pensa come Di Pietro se si vuole governare bene.
Scritto da Maurizio il 9/10/2012 alle 19:54
Parbleu! @la professoressa disdegna Rizzo, Diliberto, Di Pietro e Vendola. Non li mette dietro la lavagna con il cappello d’asino, li butta addirittura in mare. Che snob! Sulle orme della professoressa nazionale Edvige Fenech, la varesina Lilli Carati, nelle “vesti” de “La professoressa di scienze naturali”, aveva anch’ella soggetti turbolenti (Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Gianfranco D’Angelo, Renzo Montagnani) ma li sapeva ammansire con ben altre doti. Altro che Casini, parbleu! Oh parbleu!
Scritto da parbleu il 9/10/2012 alle 20:23
@ parbleu - o "par rus", in dialet, la prufesuressa la ga resoun ! Ul nostar Monti Ulderico li ha definiti SVC sinistra vetero cretina. Sono ampiamente d'accordo.
Scritto da L.V. il 9/10/2012 alle 20:48
Caro @Roberto (18.44), anch’io sulle regole mi fido di Bersani, come e più di Renzi. Ho votato la sua proposta venerdì alla commissione Statuto e l’ho applaudito sabato all’assemblea nazionale. Ma qui parlo di politica non di regole. Bersani avalla oppure no le idee di Fassina che vuole “rottamare” tutta l’agenda Monti sulla scia di Vendola e Di Pietro? Su questi punti lo spirito critico è indispensabile per te (nei miei confronti eventualmente), per me e per tutti. Questo è il bello della politica. PS - Per i meno informati, Fassina è il responsabile economico del Pd).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 20:51
@Nicoletta(h.16,17)ha ragione per quanto riguarda l'"affaire"Napolitano-Mancino.E'gia'tanto che non ci abbiano messo il segreto di Stato! In questo caso bene ha fatto DiPietro a denunciare quella situazione scottante ed a richiedere l'accertamento della verita',per il bene della democrazia. Per questo uno come DiPietro puo'essere utile oggi per l'Italia,perche' esercita una funzione moralizzatrice di cui c'e'veramente bisogno, ma preferibilm.stando fuori dai partiti come garante della legalita'.
Scritto da giovanni dotti il 9/10/2012 alle 21:09
Caro Giuseppe, leggo la tua risposta a @Roberto e comprendo la tua insofferenza nei confronti di Vendola e Di Pietro, ma dovresti fartene una ragione. Lasciata in soffitta la vocazione maggioritaria, quella delle coalizioni forzate è una strada ormai obbligata per il Pd. Come se non bastasse la tradizionale frammentazione del centrosinistra, con la competizione Bersani-Renzi si è introdotto un ulteriore motivo di divisione. Non voglio essere ripetitivo ma, in questo momento, per il centrosinistra il vero problema non sono Vendola e Di Pietro, le cui posizioni sono più che note. Il vero problema è la variabile Renzi, che ha diviso il blocco moderato e riformista che caratterizzava il Partito Democratico di Bersani. Fino a quest’estate, il Pd di Bersani aveva una linea ben precisa (nascita Governo Monti, appoggio delle politiche sul lavoro e pensioni, palesemente indigeste alla sinistra radicale). L’ossigeno a Vendola lo sta dando Renzi, radicalizzando lo scontro sui contenuti, che il duo Bersani/Letta finora avevano ben gestito mantenendo anche l’unità del partito rispetto alla sua componente di sinistra. E’ chiaro che l’uscita di oggi di Fassina fa l’occhiolino a Vendola che l’altro giorno, da Ercolano, ha usato esattamente gli stessi termini di Fassina.
Scritto da Leonardo C. il 9/10/2012 alle 21:17
Caro Adamoli, anch'io ho la stessa sensazione. Nella coalizione esistono distanze enormi che possono essere la palla al piede di chi governerà.
Scritto da M.F. il 9/10/2012 alle 22:21
meglio Di Pietro e Vendola e FUORI ADAMOLI!!
Scritto da JGI il 9/10/2012 alle 22:22
Mi spiace constatare che molti in questo blog demonizzano la"forzosa" alleanza con Vendola anziche'ritenerla utile per cambiare radicalmente la linea politica"fallimentare"della destra berlusconiana,troppo morbidamente osteggiata dalle opposizioni e specialm.dal PD,che si e'appianato passivamente su politiche neoliberiste antipopolari e non ha insistito abbastanza sulla lotta all'economia sommersa e all'evasione fiscale,disorientando e allontanando il suo elettorato naturale.E' ora di CAMBIARE !
Scritto da giovanni dotti il 9/10/2012 alle 22:35
Consiglierei anche i lettori del blog di evitare possibilm.di rimarcare sempre le divisioni interne,peraltro fisiologiche in ogni partito ed ancor piu'in una coalizione,e pensare invece a come amalgamare le diverse posizioni riconducendole ad una linea politica unitaria basata sui VALORI comuni, che credo fermamente ci siano.Altrimenti,se non abbiamo fiducia in noi stessi,come possiamo comunicarla agli altri? Mi auguro che non si faccia una "armata Brancaleone"ma una coalizione solida e duratura
Scritto da giovanni dotti il 9/10/2012 alle 22:47
Parbleu, @L.V., sono molteplici i cretini, inclusi coloro che credono che il partito congegni artifizi per impedire al proprio figlio di recarsi alle urne per votare Renzi. Parbleu!
Scritto da parbleu il 9/10/2012 alle 23:03
Caro @Leonardo (21.17), le primarie americane segnano il momento di massima disunione, scontro, radicalizzazione all’interno dei due partiti. Il giorno dopo però il candidato designato costruisce la sintesi e si ritrova l’unità. Ho fiducia che questa avvenga anche nel Pd chiunque sia il vincitore. Ma noi stiamo parlando di una coalizione non di un singolo partito. Vendola non fa parte del Pd, non è tenuto alla regola madre di tutte le formazioni politiche. Questa è la ragione per la quale insisto molto sulla “cornice politica” che precederà l’inizio della consultazione presso i gazebo, e che avrebbe dovuto precedere la definizione formale della coalizione. La mia non è insofferenza, credimi, è preoccupazione per il dopo elezioni se prima non ci daremo un campo comune dentro il quale giocare la partita del governo. Premere sulla dirigenza affinché questo avvenga dovrebbe essere il compito di ogni militante che ha a cuore il suo partito. Poi i confronti fra noi sono il sale di una pietanza altrimenti insipida.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 23:05
@Giovanni Dotti (22.35) - E' giusto che tu possa sostenere con fermezza la coalizione con Vendola. E' altrettanto giusto che altri possano sostenere il contrario. Chi demonizza sbaglia, chi da voce alle proprie opinioni esercita un diritto. Gli elettori del centrosinistra decideranno alle primarie quale progetto scegliere. La sintesi vincente si farà dopo come è inevitabile in questi casi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/10/2012 alle 23:31
Vendola fa parte di una sinistra logora e sempre più bocciata dagli elettori. Di Pietro è uomo di destra che è stato con il centrosinistra solo perchè c'era la colla dell'antiberlusconismo.
Scritto da mauro prestinoni il 10/10/2012 alle 00:14
caro maurizio@19.52 Adamoli è intervenuto troppe volte per chiarire il suo interrogativo.Mi sembra che Adamoli si ponga il problema di vincere solo come unico fine.Rilegga la riflessione di CM Fiori
Scritto da esterno il 10/10/2012 alle 00:38
Caro@Adamoli,hai perfettam.ragione,esprimevo infatti solo la mia opinione,ma cercavo anche di dire che"non tutti i mali(se tale a molti puo'sembrareVendola)vengono per nuocere"e forse potra'essere un toccasana per ilPD.che con le sue politiche(di sin?)veltroniane e dalemiane si e' sempre piu'allontanato dal suo elettorato naturale perdendo consensi e incrementando l'antipolitica e il grillismo.E lo dice uno che votera'per Tabacci,non per V. Basta piangerci addosso, un po' d'ottimismo non guasta!
Scritto da giovanni dotti il 10/10/2012 alle 07:46
comprendo le risposte di @giuseppe adamoli a me e ai vari interlocutori. ringrazio @giovanni dotti per l'attenzione che mi ha dedicato nel post precedente. non sono proprio un'esperta ma leggo e mi informo. in realtà, il pd ha i suoi responsabili della comunicazione (caielli) e degli enti locali (d'adda) che ne sanno sicuramente più di me. anche giuseppe adamoli. la prego di darmi del tu, come già fanno altri commentatori.
Scritto da Billa il 10/10/2012 alle 08:11
Condivido completamente la tua campagna per un centrosinistra che non sia un'ammucchiata come l'unione di Prodi. Hai ragione: spesso Vendola mi da l'mpressione di far parte di un'altra coalizione più che soltanto di un altro partito. Spero come te che Bersani non stia portantosi dentro una vipera pronta a mordere mortalmente alla prima occasione. Purtroppo è già avvenuto.
Scritto da Andrea B. il 10/10/2012 alle 09:17
@parbleu- a Omnibus ieri un bersaniano ha difeso l' impossibilità di registrarsi al secondo turno per il principio della trasparenza, salvo eccezioni. Quali, gli obiettavano, presentare certificato di malattia o il biglietto d'aereo? Siamo al ridicolo, se non a dover piangere ! E, aggiungo io, i 2 Euro diventati 5 per votare? Si vuole così aumentare la partecipazione? A Penati nel 2008 dicevo: attento a gongolare per gazebo e piazze piene di militanti,seguiranno urne vuote. E' successo!
Scritto da L.V. il 10/10/2012 alle 09:42
@AndreaB.(h.9,17) Anch'io mi auguro di non portarci in casa una vipera,ma un soggetto raziocinante che capisca che solo con l'unita'di intenti e con un PROGRAMMA CONDIVISO si possa andare alle prossime elezioni con la speranza di successo.Ti chiedo,se non con Vendola con chi?Se hai di meglio da proporre avanti!O il PD si vuol mantenere arroccato sulle sue"vecchie"posizioni conservatrici,andare con Casini e cosi' incrementare l'antipolitica di Grillo o l'astensionismo?Parla con la gente e capirai
Scritto da giovanni dotti il 10/10/2012 alle 10:55
@esterno, confermo. Hai capito il contrario di quello che voleva dire Adamoli che è preoccupato di un centrosinistra che si allarga per vincere ma poi trova fatica a governare. Lettura distratta o malafede?.
Scritto da Maurizio il 10/10/2012 alle 11:59
@Billa. Secondo te il Pd provimciale avrebbe qualcosa da insegnare per quanto riguarda la comunicazione? Dimmi come e dove?
Scritto da f.f. il 10/10/2012 alle 13:20
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