Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/10/2012 alle 10:23


Domenico Zambetti, assessore regionale alla Casa (nella foto con Formigoni), arrestato per voto di scambio con la ‘ndrangeta è una notizia perfino più grave degli arresti per corruzione.
Arriva il giorno dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria per le collusioni con la malavita.
E’ la conferma che in Italia le mafie sono un potente fattore di perversa unificazione.
Zambetti è il tredicesimo consigliere sotto inchiesta di questa legislatura.
Il fatto che dodici su tredici siano della maggioranza Pdl-Lega non mi consola per nulla.
Il problema è politico e Formigoni ne tragga le conseguenze.
C’è un altro effetto molto serio che mi preoccupa. Le accuse a Zambetti sulla compravendita delle preferenze danno ossigeno a chi non le vuole per il Parlamento.
Se si trova un sistema di collegi uninominali che in qualche modo offrano uno spazio vero di scelta per gli elettori va benissimo. Ma se le conclusioni saranno di tenere la scelta dei parlamentari nella mani dei capi di partito e di corrente, il futuro non si preannuncia roseo.
Invece abbiamo bisogno di un governo politico che abbia davvero con sé il popolo.

Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 42 commenti -
@Giuseppe Adamoli scrive: “Il futuro non si preannuncia roseo”. Il futuro si preannuncia tecnico. L’ondata di scandali e arresti in molte Regioni e in tutti i partiti (o quasi) apre la strada a un governo montiano per i prossimi cinque anni almeno. Un vero colpo di Stato del Potere Finanziario che affosserà definitivamente il Paese. Sono scandali costruiti? Sono accuse infondate? Sono arresti pretestuosi? Niente affatto. Tutto vero. Tutto adesso…
Scritto da Claudio Ennam il 10/10/2012 alle 10:58
Caro @ Giuseppe Adamoli. Mi pare di averti suggerito, più volte, che il sistema elettorale meno peggio è quello dei mini collegi (un solo eletto, massimo due) con possibilità di presentare liste con più candidati (anche dieci). Trattandosi di mini collegi l’elettore potrebbe avere un rapporto diretto di conoscenza della persona a cui dara il suo voto e quindi maggior controllo su quelli che farà eleggere. Tutti gli altri metodi, nel nostro sistema elettorale imperfetto (non è bipolare, non è proporzionale non è …), hanno le conseguenze del traffico sui voti e dei personaggi amici degli amici (ti ricordo sempre il figlio di Cossiga che nessuno ha mai visto a Luino e quel buontempone di Di Pietro presentato in Toscana perché così volle Dalema) catapultati nei collegi dove possono essere eletti da un elettorato spesso disattento e sempre ingannato. Di Formigoni e della Regione Lombardia, tanto e tale è il discredito associato al personaggio e all’istituzione, credo che ci sia poco da dire. La Polverini, pur ascesa all’olimpo politico senza averne alcun merito, credo che si sia comportata meglio.
Scritto da Sic Est il 10/10/2012 alle 11:07
Anche in politica, come in tutte le azioni umane, deve prevalere la logica. Se il Partito democratico è convinto di poter raggiungere la maggioranza dei voti con le forze della sinistra radicale, di poter condividere un programma comune e, soprattutto, di poter governare il Paese nella prossima legislatura sulla linea dell’equità e del rigore, l’opzione del “bipolarismo” e della coalizione sarebbe ragionevole. Avrebbe il merito di rendere nota la composizione del governo prima del risultato elettorale ma anche l’inconveniente di prolungare l’esperienza negativa di questi due decenni che ha estremizzato la politica – “tra quelli che sono di qua e quelli che stanno di là” sulla base di motivazioni emotive, identitarie ma non razionali – con il rischio di frammentare un Paese, di per sé già poco unito per ragioni storiche e culturali, e quindi propenso ad esprimere posizioni differenziate, come avviene in tutto il mondo democratico, salvo che in America. Viceversa, se il P.D. ritiene che la maggioranza dei consensi non sarebbe raggiunta o risulterebbe risicata dovrebbe puntare su un sistema proporzionale corretto dal premio di maggioranza (al partito, non alla coalizione), dalla soglia di sbarramento (per evitare la proliferazione di partiti fasulli) e dalla “sfiducia costruttiva”). Questa seconda opzione avrebbe l’innegabile svantaggio di rimettere nelle mani dei partiti, ad elezioni avvenute, la formazione del governo e del programma e pertanto costituirebbe un “salto neri buio”, ma allargherebbe lo spazio della “moderazione” (non del “moderatismo”) che avvantaggerebbe la società, costruendo un “centro” politico diverso dalla “destra” e dalla “sinistra” e di cui il P.D. potrebbe diventare il perno. I post-comunisti sono tuttora condizionati dalla “sindrome di Occhetto” che vedeva – nella distruzione del “centro” e della Democrazia Cristiana – la condizione (negativa perché priva di connotazioni costruttive) per sopravvivere. Il risultato – come si sa - è stato l’avvento del “berlusconismo”, fenomeno evolutivo dei fascismi del secolo scorso, come “autobiografia della nazione” (Piero Gobetti). Se si continua a dare spazio ad una destra che in Italia è, da sempre, culturalmente egemone il P.D. rischia un inevitabile declino, perché non è dato che un partito non estremista sopravviva tra due estremismi opposti (il vaso di coccio tra vasi di ferro si frantuma). Quanto alle “preferenze” è indubbio che il risultato è largamente influenzato, oltre dalle apparenze come la simpatia e la gradevolezza, da fattori ben più concreti: l’appoggio delle lobby (e delle mafie), la disponibilità di cospicui “budget” personali (che incentivano la tentazione alla corruzione) ; tuttavia la soluzione di lasciare la scelta ai partiti, anche con il sistema uninominale, è sbagliata e impoverisce la democrazia e la partecipazione popolare. (Già adesso, operai, impiegati, ceto medio, la “gente normale” non possono agevolmente accedere alle istituzioni). Si possono trovare rimedi parziali e efficaci, come i limiti di spesa, i “curricula” personali e, soprattutto, pratiche trasparenti di scelta dei candidati. Tra queste ed altre alternative, il P.D. sceglie la strada del compromesso che rischia di essere percepita come ambiguità di fondo. Un partito che subisce una situazione, si fa trascinare dagli eventi anziché interpretarli e correggerli è poco credibile nella affermazione di voler portare avanti l’ “agenda Monti”; già adesso vi sono tentativi di correggere le riforme con la solita, deleteria abitudine di addossare i conti allo Stato il che, in ultima analisi, significa che saranno i cittadini a pagarli, prima o poi. Le tattiche sono necessarie ma non possono mai sostituire la strategia.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 10/10/2012 alle 11:11
L'attuale Giunta Regionale Lombarda mi fa schifo in tutti i sensi.Questo e' l'ultimo tassello che conferma quanto gia'si sapeva:corruzione e clientelismo sfacciati,rapporti sottobanco con poteri occulti,mafia compresa.Ma mi son sempre chiesto:cosa ci stanno a fare le opposizioni??? Dormono nell'attesa di succedere ai governanti attuali?La loro voce o e' muta o troppo flebile,se non ci fosse laStampa(xfortuna ancor libera)e la Magistratura non ne sapremmo niente!E' ora che le Sinistre si sveglino
Scritto da giovanni dotti il 10/10/2012 alle 11:11
Non occorrono tante parole o dotte dissertazioni istituzionali su regioni, province e comuni. Il numero di consiglieri o assessori lombardi sotto inchiesta è tale che Formigoni, a prescindere dal suo coinvolgimento politico-giudiziario, dovrebbe avere il buon senso di dimettersi. Sappiamo che non lo farà: la sua sfacciataggine è pari alla sua arroganza. Allora a noi, per il momento, non rimane che rifugugiarci, a mò di antica lamentazione, nel classico: usque tandem abuteris patientia nostra?
Scritto da Mariuccio Bianchi il 10/10/2012 alle 11:13
Gravissimi questi fatti se si dimostreranno veri. Sembra proprio di si. Se non mi sbaglio anche un consigliere regionale della Lega di Pavia era stato accusato di voto di scambio con la malavita. A casa tutti.
Scritto da Buon senso il 10/10/2012 alle 12:04
L'opinione pubblica locale si può aspettare la tangente.E' abituata.All'acquisto di voti alla criminalità no. Sono sconcertato.. Facciamo una riflessione, come forze sociali e politiche, sui motivi per i quali si è arrivati a questo punto. Polarizzazione, mancata preparazione politica, deleghe in bianco dei cittadini, arroganza del potere ecc.Vorrei che ognuno comunicasse i propri errori e non unicamente quelli degli altri.L'alimentazione del litigio è favorevole al più feroce non al più giusto.
Scritto da FrancescoG. il 10/10/2012 alle 12:40
La vicenda Zambetti, come quelle che l’hanno preceduta in Lombardia (vedi Nicoli Cristiani e Ponzoni) o altrove (vedi Fiorito), restituisce una solare verità: con buon pace delle lamentele improvvide dell’assessore Cattaneo, la politica è diventata uno strumento per raggiungere la ricchezza, il successo o anche solo la “realizzazione” del proprio ego. Altro che politica intesa come servizio del bene comune. Uno stravolgimento di senso ad esito del quale non stupisce che con ogni mezzo (anche illecito) si voglia fare carriera nelle istituzioni. E questo virus, si badi bene, è diffuso a tutte le latitudini politiche e geografiche, anche nel PD, con poche, rare eccezioni. Non si spiega altrimenti il motivo per cui così raramente si vedono persone impegnate in politica che, dopo aver servito la città, la provincia, la regione o il Paese, tornano alla propria professione. Un poltronismo esasperato, segno del degrado etico di un’intera Nazione.
Scritto da Mattia il 10/10/2012 alle 13:08
Non si lamentino per l'antipolitica. Se l'attirano loro in modo irresistibile.
Scritto da f.f. il 10/10/2012 alle 13:18
Sarebbe interessante conoscere chi ha proposto e messo in lista tutte queste persone indagate. P.s. Voi che siete all'opposizione,pardon la minoranza, prese di posizioni nessuna? Manifestazioni? Dichiarazioni?
Scritto da marco bascialla il 10/10/2012 alle 13:32
Ma il ramazzista Maroni, su tutto ciò, non ha niente da dire ?
Scritto da marco il 10/10/2012 alle 14:11
Il PD regionale (Civati in testa) ha già prontamente rieditato per questa sera l’iniziativa ‘Libera la sedia’, già attuata in primavera con un certo successo, invitando tutti i cittadini in Piazza Lombardia. Sì, ma liberarla per metterci chi? La persona ideale in questo momento sarebbe Tabacci ma lui ha purtroppo deciso di bruciarsi con le primarie nazionali (cosa probabile, l’API ha percentuali bassissime e i moderati votano Renzi). Non vorrei deludere @CM Fiori ma Formigoni, se non si fosse perso in pastrocchi, illusionismi e qualche nefandezza, avrebbe potuto interpretare, avendone caratteristiche, capacità, radicamento e consenso, ‘un centro politico diverso dalla destra e dalla sinistra’. Invece si trova oggi a dover dipendere addirittura da Maroni. Ciò che scrive @FrancescoG ‘vorrei che ognuno comunicasse i propri errori e non unicamente quelli degli altri’, basta e avanza.
Scritto da eg il 10/10/2012 alle 14:25
Mi sento meglio visto che (D'alema) ritorna e fara' domanda di deroga dalla norma statutaria dei 3 mandati. Per gli sara' concessa con tutti gli onori per acclamazione. Il paese e' rassicurato non perdera' questa grande esperienza politica. La stessa che nel leggendario primo governo Prodi (o meglio Prodi, D'Alema, D'alema e Amato) ha permesso a Berlusconi di conquistare il potere in pieno e palese conflitto d'interessi e di gestirlo per 10 anni mandando il paese a puttane sia in senso letterale che figurativo. E' una buona notizia anche per il PDL ormai immerso nelle fogne di tutta Italia. Forse anche Silvio cambia idea e si ricandida. Con il Grande Distruttore in partita potrebbe vincere ancora una volta.
Scritto da Flavio Argentesi il 10/10/2012 alle 14:35
@Mattia. Sei troppo pessimista, fai di ogni erba un fascio. Come ti spieghi che uno come Adamoli che non ha più nessun incarico si dedichi ancora alla politica con il blog e altro con la passione sociale e civile che ognuno può vedere? NB Non mi firmo per non essere accusato di ricercare la sua riconoscenza.
Scritto da Amico di Saronno il 10/10/2012 alle 14:47
Maroni aveva detto che con un altro arresto avrebbe fatto uscire i suoi dalla Giunta Formigoni e adesso cosa farà? Scommetto che farà qualche dichiarazione finta e poi basta. E' un piccolo capo di serie B.
Scritto da Albertone da Giussano il 10/10/2012 alle 14:57
@Amico di Saronno. Sei troppo ingenuo.
Scritto da Claudio Ennam il 10/10/2012 alle 15:07
Spesso mi chiedo: ma con questi eletti delinquenti (mi piace la battuta di Frattini PDL=Partito dei Ladri) come è che questo Paese non è diventato una Tangeri del malaffare e che la maggior parte dei Cittadini è riuscita a restare mediamente onesta? Stavo anche riflettendo che nel Consiglio Regionale forse i meno disonesti sono la Minetti e il laureato di Albania. Triste consolazione. N.B. Dal confronto sono esclusi i presenti.
Scritto da Sic Est il 10/10/2012 alle 15:29
Aspetto anch'io con impazienza le reazioni della Lega.
Scritto da Osvaldo il 10/10/2012 alle 16:11
@Camillo Massimo Fiori e @Sic Est - Sul modo migliore di eleggere i rappresentanti nelle istituzioni sono stato a lungo incerto quando avevo ricevuto il compito bipartisan di studiare, con alcuni esperti, la soluzione giusta per la Lombardia. Alla fine era prevalso l’orientamento tradizionale delle preferenze. Per questo non mi convince la demonizzazione che si fa di questo metodo, malgrado i casi Fiorito, Zambetti e altri che non conosciamo. Accetto volentieri la scelta dei collegi ad alcune condizioni: che siano piccoli, che consentano un margine di discrezionalità vera da parte degli elettori, che si tengano delle primarie aperte o delle consultazioni ampie degli iscritti e dei militanti per decidere i candidati. Queste ultime potrebbero essere evitate se i partiti fossero quei soggetti collettivi che @Fiori auspica, ma oggi non sono affatto così. Forse solo il Pd vi si avvicina pur con tutti i suoi limiti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/10/2012 alle 16:32
@Marco Bascialla (13.32) - Questa sera alle 18.00, sotto il Palazzo Lombardia, presidio del centrosinistra per chiedere le dimissioni di Formigoni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/10/2012 alle 16:34
Flavio Argentesi. Lo sapevo che saltava fuori,puntuale,il vittimismo tipico dell'avanguardista di Firenze.Ma come,parti per rottamare tutto;"se vinco io D'Alema a casa" poi alla prima reazione un pò incazzata - e abbastanza giustificata -fai la vittima?Ho letto da qualche parte che l'avanguardista di Firenze poggia il suo programma sugli asili infantili:l'ho sempre avuto il sospetto che Renzi pensa solo a se stesso.
Scritto da Giuseppe Morellli il 10/10/2012 alle 16:41
@Mattia h.13,08 I Cincinnato in politica sono come le mosche bianche:chi le ha mai viste? Da questo letamaio speriamo di uscirne alla svelta; non sono vendoliano ma credo che Vendola -scusate se mi ripeto-sia più onesto di tanti altri che lo denigrano e, anche coi suoi limiti(orecchino e "pazze idee"),possa apportare alla coalizione idee nuove di rinnovamento per una politica più onesta che vada nel senso dell'equità e della giustiziia sociale,perché questo dovrebbe essere il compito della SIN.
Scritto da giovanni dotti il 10/10/2012 alle 16:43
@Morelli. Le minacce profetiche ( si fara' del male) di uno che presiede un organismo molto influente sui servizi segreti (che si sa' in Italia contengono di tutto e di piu') non sono una "reazione un po' incazzata e abbastanza giustificata" . Una cosa e' dire se vinco le primarie non ti candido al parlamento altro e' dire che se continui a dire che non mi candidi ti farai del male. Ripensandoci oggi dopo le dichiarazioni di D'Alema l'uscita dell'inimitabile Fassina sugli asili nido mi sembra quasi una azione preparatoria.
Scritto da Flavio Argentesi il 10/10/2012 alle 16:52
Amico di saronno@ ascolta claudio ennam e poni la domanda direttamente ad Adamoli. Caro CMF pensare che il Pd possa diventare il perno di un centro poltico è allo stato attuale fantapolitica.
Scritto da varese il 10/10/2012 alle 16:58
@Sic Est. Sei sicuro che la politica, questa politica, non sia lo specchio del Paese? Per me lo è. Dire che la societa civile è meglio non riesco se penso all'evasione fiscale, ai privilegi dei giornalisti, all'intoccabilità dei baroni universitari e medici e ad altre categorie. Non ti dice niente quello che è successo a Varese? Il figlio del primario di chirurgia che subentra al padre nelle stesse altissime mansioni?
Scritto da Lettrice affezionata il 10/10/2012 alle 16:59
@Flavio Argentesi. Considero la reazione di D'Alema molto giustificata.Chiunque avrebbe reagito in quel modo alle continue provocazioni di uno che cerca di farsi strada con scarsa preparazione politica applicando anche il sistema Boffo se lo ritiene necessario.Cercare di far parlare di sè attaccando chi si è guadagnato la stima in ogni parte del mondo facendo politica - ripeto facendo piolitica - non è onesto nè intellettualmente nè moralmente nè politicamente.L'avanguardista di Firenze applica il vecchio adagio tipico della destra consevatrice:blandire i semplici e colpire le teste pensanti.Ovvio che questa prima o poi porta a farsi male-Ma non mettete le mani avanti,non è il caso.Scadreste nel ridicolo.
Scritto da Giuseppe Morelli il 10/10/2012 alle 17:03
@Amico di Saronno, @Claudio Ennam, @Varese - Non lo sai, caro amico di Saronno? Lavoro per entrare in Parlamento l'anno prossimo e, in subordine, per mantenere tutti gli incarichii che ho ricevuto da quando ho lasciato la Regione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/10/2012 alle 17:14
@Giuseppe Morelli. D'Alema ha inanellato tante di quelle sconfitte politiche negli ultimi anni che andrebbe pensionato a forza, tanto la sua presenza e' dannosa per tutto il partito. Se nonostante il peggior governo della storia il PD e' inchiodato al 26% lo si deve proprio a personaggi del suo calibro. Non apprezzo Renzi, ma a forza di sentir D'Alema mi vien voglia di votarlo.
Scritto da Lorenzo M. il 10/10/2012 alle 17:25
Condivido il post anche per la parte riguardante le legge elettorale.
Scritto da G.G. il 10/10/2012 alle 19:16
Caro Giuseppe, Io mi sono avvicinato alla politica all’incirca 6/7 anni fa. La mia passione per la politica nasce dall’impegno scout, dall’impegno internazionale per la cooperazione e lo sviluppo. Mi sono avvicinato alla politica perché volevo costruire qualcosa anche con persone che non la pensassero come me, ma riconoscendo alla politica quel valore alto utile a risolvere i problemi di tutti i cittadini. Appena avvicinato mi sono accorto che la politica era anche qualcosa di sporco. Simpatie, antipatie, sputtanamenti, posizioni di potere etc. etc. Ma ricordandomi delle parole di don Primo Mazzolari “A che cosa servono le mani pulite se si tengono in tasca” mi sono detto per l’ennesima volta continua. Ho voluto continuare, sporcandomi le mani giorno per giorno, mettendo a rischio il mio posto di lavoro per valori in cui credo. Man mano che facevo politica mi accorgevo che non lo facevo per il partito ma nemmeno per me, ma per tutti quei cittadini e amici che per ben due volte mi hanno votato prima come segretario e poi come consigliere comunale. Ma si sa nella vita di partito ci sono congressi etc etc. Ed ai congressi ci si divide sulle idee sempre nell’ottica di far progredire questo partito. Ma è vero? In realtà non è cosi. Qualche anziano del partito osservando i diversi congressi mi disse che una volta c’era più rispetto. Il contendente si batteva sulle idee e non sulle teorie del sospetto. Ed in giro di questi anni ho visto questo modo aumentare d’intensità, dal metodo Boffo usato da Sallusti &co fino ad oggi nelle primarie del PD. Mi domando a questo punto dove sono finiti i saggi del PD? Sono stati rottamati prima dall’attuale classe dirigente oppure si sono trasformati anche loro in tifosi?Mi domando anche il perché si sono trasformati in tifosi e in qualche caso calunniatori dell’altro dimenticandosi di quella casa comune. Io questo modo di fare politica lo lascio a chi è più capace poichè non rientra nelle mie corde vocali… Io vorrei ritornare a fare Politica ovvero a pensare (come lo fanno in pochi tra cui Renzi e Bersani escludendo le tifoserie) al bene e al futuro dei cittadini. Prego però a qualsiasi dirigente del PD di non commentare quello che ho scritto perchè la delusione di un iscritto non si commenta e non si fa nemmeno spallucce ma la si interpreta per migliorare il clima di un partito.
Scritto da Francesco Calò il 10/10/2012 alle 19:46
Non conosco @Francesco Calò (vivo a Milano) ma spero che resti nel Pd. I giovani non devono abbandonare la barca in questo momento.
Scritto da Nicola il 10/10/2012 alle 20:41
@ Lettrice affezionata. Hai ragione, però ho detto “mediamente onesta”. Non per errore ma per rimarcare che c’è un filo lunghissimo di onestà che si dipana tra la gente per bene, la quale resta tale nonostante sia governata da questa classe politica. In Lombardia è chiaro che il problema è la connivenza tra due organizzazioni settarie (CL e Lega), una sedicente cristiana e l’altra apparentemente per la gente. Entrambe buone solo a curare gli interessi di bottega degli adepti.
Scritto da Sic Est il 10/10/2012 alle 20:50
Caro @Francesco (19.46), non essendo un dirigente operativo del Pd e sapendo che fra noi, malgrado la differenza d’età, esiste un’amicizia sincera, mi permetto qualche brevissima considerazione. In politica si hanno spesso momenti di amarezza profonda che puoi superare se insegui fino in fondo il tuo pensiero con coerenza. In questo modo si semina di più e meglio. Poi arriva anche il momento del raccolto, perlomeno sul piano della soddisfazione culturale. Scegliere da che parte stare, nelle primarie e sui problemi, senza iscriversi nelle tifoserie scalmanate e settarie, è un segno di maturità. La polemica astiosa può servire nell’effimero ma ha le basi fragili e ingannevoli. L’unica cosa che conta veramente è la fedeltà verso i tuoi ideali e principi. Se resti nel Pd, e comunque nell’attività socio-politica, un giorno potresti renderti conto che hai fatto la scelta più giusta. Pensaci.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/10/2012 alle 21:08
questa sera siamo tutti fiorentini. bravo sindaco, che non ti sei messo gli ipocriti guanti di velluto e hai invitato marchionne a sciacquarsi la bocca prima di parlare di firenze. domani vi stringerete la mano ancora, ma oggi siamo con te, in questo incalzante botta e risposta. sono contraria ai continui sbeffeggi nei confronti di renzi. semmai invitiamolo a tenere gli occhi aperti, rischia che qualche massone gli si aggreghi … @eg, è appunto riunita la lega per decidere. grandi responsabilità hanno maroni e salvini. tu credi si dimettano? io dubito. @francesco g, sei un vero guru :-) “vorrei che ognuno comunicasse i propri errori e non unicamente quelli degli altri. l'alimentazione del litigio è favorevole al più feroce non al più giusto” fa aumentare la stima nei tuoi confronti. @francesco calò è escatologico quanto @camillo fiori. ottima risposta quella di giuseppe adamoli. concetto-chiave: fedeltà agli ideali. aggiungerei, fedeltà anche a se stessi, a costo di pagarla cara. tutto il resto dura un soffio. e la @nicoletta?
Scritto da Billa il 10/10/2012 alle 22:09
non di solo zambetti vivono oggi i giornali on line ma anche di padre carlo maria. il corriere della sera ha diffuso un video risalente al 24 luglio (un mese prima della sua scomparsa) concernente un colloquio sotto forma di intervista fra padre carlo maria e don giovanni barbareschi, il novantenne prete partigiano delle brigate fiamme verdi e giusto tra le nazioni. commovente. alla fine dà la benedizione, un’occasione per segnarsi http://video.corriere.it/ultima-intervista-cardinal-martini-/8837601c-1228-11e2-919a-606647d2c25a
Scritto da Billa il 10/10/2012 alle 22:13
Maroni si sta già tirando indietro rispetto al far cadere Formigoni. Parla di giunta dimezzata, aria fritta. Bossi nel 1994 aveva fatto saltare il potentissimo Berlusconi, Maroni ha paura perfino di un Formigoni ridotto al lastrico politico. Siamo messi male.
Scritto da Bossiano doc il 10/10/2012 alle 22:26
Altri tre indagati del Pdl in Lombardia: Buscemi, Nicoli Cristiani, Boni. I primi due del Pdl, il terzo della Lega. Come fanno a restare ancora incollati alle poltrone?
Scritto da Mario T. il 10/10/2012 alle 22:46
@C.M.Fiori-Non sempre in politica deve prevalere la logica,piu'spesso dovrebbe prevalere il cuore.Al di la' delle dissertazioni sui sistemi elettorali e sulle alleanze piu'convenienti mi permetto di ricordare che la SIN.dovrebbe tener conto di quei valori(V. DX e SIN.di N.Bobbio),credo tuttora validi,che dovrebbero distinguerla dalle Dx. Ed anche nelle alleanze dovrebbero ricercarsi piu'le affinita'di intenti(verso l'eguaglianza sociale,che non significa egualitarismo)chenonlasolaconvenienzaelet
Scritto da giovanni dotti il 10/10/2012 alle 23:45
La politica e'anche utopia,e'pensare il mondo come dovrebbe essere e invece non e',che sia possibile cambiarlo(in meglio)ed aprire uno spiraglio di speranza per il futuro.Soprattutto i giovani di questo hanno bisogno, DiPietro e Grillo denunciando ingiustizie ed errori fanno pensare, Vendola additando possibili vie d'uscita fa sognare. Credo che questa sia la differenza e per questo tanti giovani stanno con lui,anche se i suoi sogni purtroppo non si avvereranno mai. Ma lasciamoli almeno sperare!
Scritto da giovanni dotti il 11/10/2012 alle 07:40
Suadente la tua risposta a @Francesco C. Anche se non lo conosco spero che resti nel Pd. Anche a Varese con una dirigenza provinciale povera di idee e di iniziative è importante che i giovani si facciano valere.
Scritto da Antonio il 11/10/2012 alle 09:02
@ amico di Saronno: non credo di essere pessimista, ma realista. Il poltronismo esasperato è realtà sotto gli occhi di tutti ed è, a mio avviso, strettamente legato ad un altro fenomeno della seconda repubblica: la trasformazione dei partiti da luoghi di confronto in sciatte “caserme”, nelle quali nessuno, se vuole fare carriera, osa contraddire il capo. Il padrone di casa del blog (e non lo dico per piaggeria) costituisce una sicura eccezione perché si occupa di Politica senza cercare pietosi strapuntini: non a caso il suo blog, nel quale esprime liberamente il suo pensiero, è spesso malvisto dall’apparato.
Scritto da Mattia il 11/10/2012 alle 09:26
Se anche questa proposta mi sembra saggia e ben ponderata, perche' non proporla con un REFERENDUM CONSULTIVO alle popolazioni dei territori interessati prima di ogni eventuale decisione? Non sono un esperto di tali procedure referendarie,ma mi sembta che@Billa in un post precedente abbia accennato a questa possibilita', che sarebbe prevista anche dagli statuti regionali. La piu' larga partecipazione dei Cittadini a queste scelte importanti mi sembra necessaria perche' siano accettate e condivise
Scritto da giovanni dotti il 11/10/2012 alle 13:49
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