Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 26/10/2012 alle 20:28

 

Tempo di primarie per il Parlamento e, date permettendo, per la Regione. Quindi tempo di liste, oltre che di programmi.
Molti sapientoni dai giornali e dalle loro cattedre universitarie rinfacciano alla politica di non tenere le donne in giusta considerazione.
Nei giorni scorsi ho visto una lettera ai giornali della presidente del “Ponte del Sorriso Onlus” di Varese (Emanuela Crivellaro). Denunciava l’assenza quasi totale delle donne, sia tra i rappresentanti istituzionali sia tra gli invitati, all’inaugurazione del nuovo collegio dell’università Insubria (Varese).
Se anche nell’università, dove spesso emergono per intelligenza e tenacia, le donne spariscono nelle occasioni importanti non c’è da stupirsi che ciò avvenga in tutti i posti che contano.
Le ragioni sono tante, tra cui il perdurante maschilismo e il peso di conciliare famiglia e lavoro. La questione è culturale ma qualcosa va fatto senza aspettare che cambi il costume civile.
Le quote rosa possono il grimaldello per aprire varchi importanti. Il Pd lo ha usato per le sue assemblee interne. Lo farà anche per i luoghi che contano, quelli istituzionali?
Nel Nord Europa avevano cominciato così quasi 50anni fa. I risultati sbalorditivi sono sotto gli occhi di tutti.

 
Commenti dei lettori: 66 commenti -
ho appena finito di postare di là, che voilà, adamoli ha già pubblicato un nuovo post. e che post!! sulle donne in politica. chissà se si fa viva la @nicoletta, che l’altra volta aveva fatto la proposta di candidarsi alle regionali. oh, la nicoletta si fa proprio desiderare eh! aveva scritto che era impegnata a vendemmiare e a mietere il grano. non ha ancora finito? “andiamo a mietere il grano, il grano, il grano, raccoglieremo l’amore, l’amore, l’amore. e sentiremo il calore dei raggi del sole su di noi. mentre i covoni di paglia profumano l’aria intorno a noi, ci scambieremo con gli occhi i segreti nascosti in fondo al cuor”. Bella vero? E’ che nostalgia dei nonni!! Scusate per questa divagazione, che spero non giudichiate impietosa. E’ la stanchezza. E’ la prova tangibile della MANCATA CONCILIAZIONE TRA I TEMPI DI VITA E I TEMPI DI LAVORO, chiamato anche il “tracollo del venerdì sera”. io faccio un altro appello alla nico. e se trovo chi l’ha delusa, lo inchiodo :-)
Scritto da Billa il 26/10/2012 alle 20:54
In piena sintonia con te, carissìmo Adamoli
Scritto da Ettore Russo il 26/10/2012 alle 21:10
Forse uno dei pochi post che condivido.
Scritto da Qualunquista il 26/10/2012 alle 21:18
Le QUOTE ROSA non sono un diritto,vanno meritate. Personalmente ritengo che al gentil sesso non manchino quelle doti d'ingegno,quelle capacita'e quella tenacia nell'azione(ed il senso della legalita')che tra non molti anni lo porteranno ad una equiparazione, e fors'anche al sorpasso del sesso"forte"(che poi tanto forte non e')nelle istituzioni pubbliche e nelle attivita'private. Numerosi esempi gia'ci sono e sicuramente si moltiplicheranno. Non mi sembra necessario stabilire per legge delle%uali
Scritto da giovanni dotti il 26/10/2012 alle 21:24
Le QUOTE ROSA non sono un diritto,vanno meritate. Personalmente ritengo che al gentil sesso non manchino quelle doti d'ingegno,quelle capacita'e quella tenacia nell'azione(ed il senso della legalita')che tra non molti anni lo porteranno ad una equiparazione, e fors'anche al sorpasso del sesso"forte"(che poi tanto forte non e')nelle istituzioni pubbliche e nelle attivita'private. Numerosi esempi gia'ci sono e sicuramente si moltiplicheranno. Non mi sembra necessario stabilire per legge delle%uali
Scritto da giovanni dotti il 26/10/2012 alle 21:24
ispirata dalla terzoni, ho un invito per la @nicoletta: perché non diventiamo anche noi co-blogger? :-) tu sei renziana, io vendolettiana, un giusto mix. per le quote azzurre, si può chiedere la disponibilità a @francesco g e a @giovanni dotti, che ci coprono enti locali, ambiente, sanità e qualsiasi altro settore loro desiderino, compreso il bricolage :-) caspita, @giovanni dotti è vulcanico, è un panzer quando incalza :-) ma tanto la nicoletta non risponde ...
Scritto da Billa il 26/10/2012 alle 21:27
ultimo commento e poi basta. sottoscrivo interamente i contenuti di questi due articoli comparsi proprio l’altro ieri sulla repubblica. 1) “IMPOSSIBILE CONCILIARE LAVORO E MATERNITA’. Sempre più donne in fuga dalla carriera. Stereotipi e lavoro organizzati sui ritmi maschili. Aumentano le mamme che rinunciano alle proprie ambizioni schiacciate dal tempo macho, come lo definisce Anne Slaughter che quattro mesi fa fece scalpore lasciando l'incarico al Dipartimento di Stato per dedicarsi alla famiglia. Viaggio in questa controrivoluzione silenziosa” (articolo di anais ginori, 24.10.2012) - http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/10/24/news/impossibile_conciliare_lavoro_e_maternit_sempre_pi_donne_in_fuga_dalla_carriera-45214599/ 2) “BISOGNA ABBANDONARE IL MITO DELL’ONNIPOTENZA. Sono in tante le donne che, in questi ultimi anni, stanche di lottare decidono di gettare la spugna. Ma la scelta tra lavoro e famiglia non deve essere vissuta come una sconfitta: bisognerebbe essere capaci di rimettere in discussione la cultura del "you can have it all"” (articolo di michela marzano – 24.10.2012) - http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/10/24/news/bisogna_abbandonare_il_mito_dell_onnipotenza-45216045/ ribadisco: sottoscrivo in toto. d’altronde, come disse axelle lemaire, madre di tre figli, trentenne deputata socialista, “faccio politica per migliorare la vita degli altri, non per peggiorare la mia”, rinunciando così a fare il ministro. e che la licia ronzulli la smetta di portare la figlia al parlamento europeo. passi una volta, passi due, ma ora ci sono foto dove la bimba è grandicella. la porta tutti i giorni? perchè questa ostentazione? vuole farle un book fotografico? la ronzulli è solo una privilegiata, mica un esempio della situazione femminile.
Scritto da Billa il 26/10/2012 alle 21:35
gentile @giovanni dotti: ma cosa mi tocca leggere! Ma grazie! Ci fa piacere che conceda finalmente anche a noi del gentil sesso, tardivamente sviluppate, di arrivare tra non molti anni (sì, perchè è vero, siamo ancora un po’ ‘indietro’ ) all’equiparazione e forse al sorpasso... (beh, certo un sorpasso sarebbe un po’ umiliante per Voi). “Le quote rosa vanno meritate.” Certo. Allora io propongo le quote azzurre ‘familiari’ obbligatorie per una trentina d’anni. Poi ne riparliamo. Perchè le quote azzurre extrafamiliari ovviamente voi le avete per diritto naturale! Se ho frainteso l’intervento, scusa l’impeto e spiegati meglio.
Scritto da Nicoletta il 26/10/2012 alle 22:20
Billa, nessuno mi ha deluso, ultimamente. Latito un po’ per questioni socio-sanitarie. In una società capace di organizzarsi solo per mansioni maschili o femminili e ancora non in modalità ‘mista’, i figli ammalati occupano prevalentemente la parte femminile della famiglia. Ma latito soprattutto perchè sono maggiormente impegnata nel mio piccolo contributo all’amministrazione comunale: stanno fermentando nuovi progetti molto interessanti. Co-blogger? Non so cosa sia, ma mi ricorda la pubblicità di quel tipo che regalava due co-fustini di detersivo in cambio del ‘solito’... A me piace questo blog, non cambierei. Ma allora, ci candidiamo o no? Ultimamente ho avuto un po’ di ripensamenti ... se si candida Albertini, mi sa che vince a mani basse. E io vorrei vincere ... sai com’è. P.S. Ho letto (giugno ’86) prezzo in Lire 5.500 ‘Voglio tornare a casa’. Christiane collange. Istruttivo.
Scritto da Nicoletta il 26/10/2012 alle 22:27
Non pretendo la quota del 50% me che in Lombardia ci siano 7/8 donne su 80 è scandaloso trattandosi della Lombardia.
Scritto da Lettrice affezionata il 26/10/2012 alle 22:44
Non sono sicura che il metodo sia quello più giusto ma qualcosa bisogna fare per invertire la tendenza che ci vede in fondo alle classifiche europee. Laura Puppato ce l'ha fatta per miracolo a raccogliere le firme necessarie per presentarsi alle primarie del Pd. E sono quasi certa che arriverà ultima. In Regione per ora per la presidenza c'è solo il nome di Anna Kustermann se sopravvivrà. Nelle liste per la Regione e il Parlamento le donne scarseggeranno come sempre e soprattutto saranno considerate dei riempitivi. Il dibattito su queste cose è molto importante in quanto si tratta di un fatto di educazione civile. Forse a pensarci bene le quote servono per davvero.
Scritto da I.N. il 26/10/2012 alle 22:59
Le statistiche nazionali ci dicono che le donne in politica sono circa 21.000, impegnate nei Comuni, nelle Province, nelle Regioni, nelle segreterie di partito e nel parlamento nazionale. Le prostitute italiane, quelle straniere sono un numero appena più alto, sono stimate in 25.000. Pare, dunque, che le donne italiane, non certo tutte costrette come le nigeriane o le albanesi, preferiscono fare le puttane che entrare in politica. Ogni tanto ricorre la storiella delle quote rosa. Spesso, quando non sempre, questa storiella la raccontano quegli uomini che dicono di tenere in alta considerazione le donne, ma poi non perdono occasione per infilar loro soldi nelle mutande.
Scritto da Claudio Ennam il 26/10/2012 alle 23:24
Sicuramente donne ma anche la candidatura alle primarie di qualche giovane che non provenga dall'allevamento interno del partito.
Scritto da Flavio Argentesi il 26/10/2012 alle 23:25
@Nicoletta,perche'si meraviglia?Non io ma la natura ostacola alla donna il raggiungimento di certi obiettivi,indubbiam.piu'facile per l'uomo.I motivi sono diversi e risaputi.Consideratemi pure maschilista,ma credo che a certe attivita'come la politica le donne debbano accedere competendo alla pari con gli uomini,senza avvalersi di facilitazioni(es.quote rosa)che le avvantaggerebbero indipendentem.dalle capacita'e dal merito. So che per le donne sara' piu' difficile ma per questo piu'gratificante
Scritto da giovanni dotti il 26/10/2012 alle 23:33
Le donne faticano a conquistare le posizioni alte non soltanto in politica e nelle istituzioni ma anche nelle professioni, nei servizi e nell'industria. Come esemplificano @Billa e @Nicoletta il problema principale è conciliare lavoro, famiglia, maternità, cura degli anziani. Ma un certo pregiudizio culturale è innegabile, Questo è riscontrabile anche a Milano, figuriamoci in altre parti d'Italia. In questo modo si perdono energie, intelligenze, capacità intuitive. @Adamoli dice che da qualche parte bisogna pur cominciare. Forse le quote di genere sono un buon approccio. Le regole possono aiutare a cambiare i comportamenti.
Scritto da Roseto senza rose il 27/10/2012 alle 09:50
Chi non vuole le quote non vuole le pari opportunità. In Italia la situazione è questa.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 27/10/2012 alle 11:41
Egr. Giuseppe, mi é facile ricordare che, con le "Quote rosa" non solo non si aiuteranno le donne, ma non si andrà mai da nessuna parte. Secondo la mia pur scarsa esperienza, questo annoso problema, lo dovranno risolvere le stesse donne, avendo più fiducia delle donne e votandole ad occhi chiusi.
Scritto da Mario Carmelo Guerrisi il 27/10/2012 alle 11:55
Non è giusto fare privilegi per le donne. Se non ce la fanno è colpa loro. Perché le donne non votano le donne anche quando i partiti le mettono in lista? Rispondano a questa domanda.
Scritto da Giordi il 27/10/2012 alle 13:15
Gentile Adamoli, ieri il consiglio regionale ha approvato un legge elettorale presa dal suo progetto del 2009, putroppo non tutti i punti del suo progetto. Tre anni buttati via e qualche Nicole Minetti in più. La colpa è da attribuirsi in parti uguali al Pdl e alla Lega. Spero che i lombardi capiranno.
Scritto da Dirigente regionale il 27/10/2012 alle 13:35
Si parla di donne e di blogger. Quando si era in fase di nomine dei membri del CdA della Rai, le associazioni femminili (fra cui ‘Se non ora quando?’), alcune giornaliste, alcune esponenti del mondo della cultura, ecc., avevano proposto il nome di Lorella Zanardo, forse in alternativa alla Tobagi o forse a complemento. La Zanardo, giornalista, formatrice, scrittrice (autrice de ‘Il corpo delle donne”, ‘Senza chiedere il permesso’, entrambi editi da Feltrinelli) cura anche un blog di successo. Mi è molto piaciuto un post di qualche mese fa che sono andata a recuperare per voi, un post che mi è piaciuto così tanto da ‘memorizzarne interiormente” il contenuto. Quando un giornalista le ha chiesto se fosse intenzionata a entrare in politica, leggete un po’ cosa ha risposto lei: ‘Faccio già da tempo politica. Da stamane alle 8 ho fatto il bagno a mio padre. Io, mia madre e una badante. In tre per cercare di mettere nella vasca un uomo magro di 91 anni. Il rischio fratture è altissimo. Lui si opponeva. Quasi due ore, con tutto quello che comporta. Può cadere e sarebbe un disastro. Ci sono gli odori/umori del corpo. C’è il suo soffrire ormai insopportabile. Dalla sua ha una famiglia che lo ama immensamente. Posso dire che mai ho amato così tanto come amo mio padre e dunque lo faccio con tutto l’amore del mondo. Stamane ho fatto politica. Mi sono occupata di un anziano. In questo caso mio padre. Stiamo parlando ormai di quasi un terzo della popolazione. Non tutti hanno una famiglia che li accudisce, non tutti hanno una badante. E allora la vita diventa un inferno. Leggete il Diario di Jane Sommers, Doris Lessing. Ho un programma politico interessantissimo: i politici dedichino una giornata al mese ad occuparsi dei vecchi/e. Non è cosa da poco: ristabilire il patto intergenerazionale, tuonano da destra e sinistra. Ecco, lavate e curate. Suona troppo cristiano? Suona troppo religioso? Ma no! guardate tutti defechiamo e ci sporchiamo e se restiamo a letto ci piaghiamo, anche gli intellettuali, anche quelli di sinistra e di destra: è la vita. E se non vogliamo che il mondo esploda, di questo tema ci dobbiamo occupare. E non piace a nessuno credo immaginare che se oggi ce ne sbattiamo dei vecchi noi, a breve sarà il nostro turno… Veramente ce ne occupiamo già di anziani, direte. Figli e figlie. Prevalentemente donne, dicono le statistiche, non lo dico io. E qui torniamo al dramma italiano: le donne si fanno carico di un lavoro immenso e non chiedono. Ma ora dovete chiedere, amiche, ne va della vostra sopravvivenza. Senza aiuto nè soldi non ce la farete. Voi ragazze/i che leggete, portate questo post a mamme e nonne e discutete. Innalzate il loro livello di consapevolezza. Fate loro sentire quanto sono importanti. Stasera vado al concerto degli Zen Circus. Pubblico giovanissimo. Il mio mattino e la mia sera, apparentemente così diversi, sono uniti da un unico Senso’ - (7 settembre 2012, blog ‘Il corpo delle donne’)
Scritto da eg il 27/10/2012 alle 13:57
@eg. Fare politica non significa calare un vecchio in una vasca per le sue abluzioni. Fare politica, buona politica, vuol dire preparare quell’uomo a essere autosufficiente perché sano, forte, consapevole. Attività fisica fin da giovanissimi, cultura del mangiare sano, rivalutazione delle proteine, controlli sanitari periodici che saranno inizialmente pediatrici e, si spera, mai geriatrici; igiene del corpo, vita all’aria aperta, scuola dell’obbligo sino a diciotto anni, biblioteche al posto delle discoteche. Più Sparta e meno Maria De Filippi. A Lorella Zanardo (anche se non mi può leggere). Come si permette di umiliare così suo padre? Lei sa cosa sia la dignità di un uomo? Vergogna! Si vergogni!
Scritto da Claudio Ennam il 27/10/2012 alle 15:51
I renziani in Lombardia dicono che non vogliono il loro candidato nelle eventuali primarie regionali ma a Milano ho sentito voci diverse. Tu ci credi?
Scritto da Nicola il 27/10/2012 alle 16:20
Vorrei qualche donna anche in Parlamento. Se si consulterà la gente come Bersani aveva promesso uno dei due parlamentari di Varese sarà molto facilmente battibile ma deve essere sostituito da una donna non da un uomo. Se la donna sarà di Varese o di Busto m'interessa poco.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 27/10/2012 alle 16:50
Alle donne viene molto raramente dato il potere. E questo perché gli uomini molto raramente lo cedono alle donne. Quando le donne entrano in politica, quanti uomini ai vertici dei partiti, le sostengono fino a candidarle a ruoli importanti? Molto raramente. E non è una questione di merito! Quanti uomini poco preparati comandano? Se facessimo una lista sarebbe lunghissima. Ce ne sono alcuni che non sanno neanche parlare l’italiano e mettere due condizionali corretti. Eppure sono ai vertici. E’ vero che anche le donne votano e che le pochissime, anzi uniche, candidate donne non sempre vengono elette. La questione sta anche nei numeri! Se i candidati premier di ogni partito fossero donne, vincerebbe certamente una donna no? Siccome sono nel 99% dei casi, uomini, chi volete che vinca? Quante probabilità ha il sesso femminile? Si vota anche il partito, mica una donna a tutti i costi, anche se non rappresenta le tue idee! Nel 2011, alle elezioni comunali di Varese su 10 candidati sindaco, solo due erano donne, e già sembrava fossero tantissime. Nonostante fossero solo due, ci mancò poco che una diventasse sindaco, arrivando persino al ballottaggio. Se al posto dell’avv. Attilio Fontana, ci fosse stata Attilia Fontana, avrebbe vinto una donna! E poi, oltre ai numeri, teniamo conto dell’educazione. Alle donne, come ho scritto sopra, viene dato raramente un ruolo cruciale, di decisione soprattutto. E se sono intelligenti e capaci, hanno ancora meno possibilità. Perché qualche uomo dovrebbe farsi da parte? La donna in politica viene fatta troppo spesso apparire poco più di un’oca, cosa che non succede agli uomini incapaci, e ciò diventa una sorta di giustificazione alla mancata candidatura, e di conseguenza elezione, femminile. Prendiamo poi l’inaugurazione del Campus, non perché io ce l’abbia con l’Università, tutt’altro, ma perché è un episodio significativo come specchio di questa cultura. Possibile che non ci fosse neanche una donna di spessore nel mondo accademico da invitare? Sembrerebbe di no. E come mai non c’è? Così ritorniamo all’inizio di questo mio lungo post “A una donna viene molto raramente dato il potere. E questo perché gli uomini molto raramente lo cedono a una donna”. Grazie Giuseppe per aver proposto la questione e grazie a tutti per il dibattito. Emanuela Crivellaro
Scritto da Emanuela Crivellaro il 27/10/2012 alle 17:18
@eg (13.57) - Bella la testimonianza di Lorella Zanardo però devi convenire anche tu che non ci si può fermare lì. La scarsità dell'universo femminile nel campo pubblico va aggredita politicamente con le regole. Questa la mia ferma opinione dopo molta esperienza in proposito fatta anche in Regione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/10/2012 alle 17:57
@Nicola - Credo che sarebbe un grave errore se i “renziani” presentassero un loro candidato alle primarie regionali. Si incattivirebbe la competizione senza ragione alcuna. È’ l’ultima cosa di cui il centrosinistra lombardo ha bisogno per rovesciare finalmente il dominio di Formigoni-Pdl-Lega..
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/10/2012 alle 18:00
@Emanuela Crivellaro è molto netta nel suo giudizio ma ha ragioni da vendere. @Rottamatrice ante litteram da un appuntamento importante: le liste dei candidati al Parlamento e cita il caso del Pd ma il problema riguarda tutti i partiti. Vedremo come se la cavano.
Scritto da Simpatizzante Pd Busto il 27/10/2012 alle 19:07
Aiuto! ho una riprovevole - dal punto di vista della disciplina di partito - propensione alle valide ragioni di Silvio Berlusconi. Non è che ci sia una "quota rosa" che abbia la propensione a riportarmi sulla retta via (quale essa sia!).
Scritto da ulderico monti il 27/10/2012 alle 19:12
@Rottamatrice ante litteram. Forse come parlamentare sono battibile ma, ti assicuro, non "facilmente battibile". Comunque sia, se sarà una donna a farlo, sarò contento. Anche in Senato tra tutti i senatori le più brave, presenti, scrupolose ed oneste sono signore o signorine del gentil sesso. Un dato di fatto evidentissimo che merita di essere segnalato. Anche nella nostra provincia, come partito, ne abbiamo alcune brave che meriterebbero un ruolo istituzionale importante. Andranno valorizzate.
Scritto da paolo rossi il 27/10/2012 alle 19:52
@giovanni dotti (23:33). Anch'io penso che le quote rosa siano inefficaci per aumentare la partecipazione femminile alla vita sociale e pretendo che la competizione debba essere alla pari. Ma lei è vittima di un pregiudizio enorme se pensa che sia la natura ad averci assegnato d'ufficio le mansioni domestiche, l'educazione dei figli e l'assistenza degli anziani. Lei non è maschilista: purtroppo per lei e per tanti maschi vi private di una parte impegnativa e gratificante della vita, quella del dirigente domestico. Dovreste, secondo me, riconquistare una buona parte di queste mansioni e ne uscireste migliori e più equilibrati. So che per voi è difficile concepire una interpretazione della vita così diversa dal 'tradizionale' (non naturale, tradizionale), il cambiamento spesso spaventa, sarebbe difficile, ma ne avreste enormi gratificazioni. A me piacerebbe un mondo in cui una coppia con erede è a passeggio, l'erede cade, si fa male, chiama 'Papà!!' ... e nessuno si stupisce. Uso il termine erede perchè è di genere neutro, come child in inglese. In un mondo così, liberereste spazi nella società che verrebbero contesi solo su base di merito e capacità. 
Scritto da Nicoletta il 27/10/2012 alle 19:54
@Emanuela Crivellaro. Il potere non si riceve, si prende. Il potere è una conquista. Lei, che scrive "A una donna viene molto raramente dato il potere", è una perdente. Temo lo siano anche molte altre donne. Peccato, perché siete più oneste di noi uomini ma proprio non gliela fate. Ci terremo i berlusconi, i fiorito, i trota, i penati, i vendola, i formigoni, i marrazzo, i passera. Tutti uomini. Tutti, più o meno, potenti. Tutti schifosi.
Scritto da Claudio Ennam il 27/10/2012 alle 20:00
ah, ma si è fatta viva la @nicoletta!! risponderò a punti. 1) “voglio tornare a casa” è il titolo del libro che citi. non è il mio caso, non mi sono mai mossa di lì. dove andavo? per far che? la parità uomo donna non ci sarà mai, come non verrà mai dato un giusto giudizio al male e al bene. inutile affannarsi. è così! ed è per questo che, se fossi stata del tuo paese, non ti avrei seguita nella tua esperienza di lista civica tutta femminile. semplicemente, non ci credo. è possibile che, ai tuoi occhi, io stia sbagliando. io, al contrario, ne sono profondamente convinta. 2) @eg ha fatto un bell’insert. se si tiene conto che la zanardo è una femminista storica, la sua intervista è commovente. mettere insieme l’impegno, del mattino, di lenire le piaghe del padre e uno spettacolo tutto giovanile alla sera è un mix stupefacente. 3) oltre ai vaccini della crucell, sono stati ritirati anche quelli della novartis. ieri abbiamo appreso dai giornali che la novartis ha taciuto per settimane, informando solo nei giorni scorsi il ministero della sanità. magari i vertici novartis ricomprendono anche donne ... questo per dire che non vi è un genere migliore di un altro. 4) perché vuoi cambiare blog? io non ti ho detto di cambiare blog, semplicemente diventare blogger insieme a me :-) appena mi hanno detto che la terzoni è co-blogger, ho pensato che anche io e te avremmo potuto co-bloggarci (neologismo da sabato piovigginoso, umido, di attesa dell’ora solare, quella che batte il tempo esteriore. per quello interiore, ci pensa già il cappellaio matto) 5) come mai hai il pallino della candidatura alle regionali? apprezzo il tuo desiderio di fare politica, ti sostengo, ma non fammi lo scherzo di andare con albertini e giannino. d’altronde, se conosci fiorani, hai amicizie di un certo livello anche fra i vertici del pd :-) PS: solo l’ergastolo per parolisi?
Scritto da Billa il 27/10/2012 alle 20:17
@emanuela crivellaro sostiene che gli uomini cedano raramente il potere alle donne. guardi, gli uomini cedono raramente il potere, a prescindere. certo, fra loro sono molto più solidali (tradotto: consociativi, camerateschi, complici). a me non fa differenza essere governata da un uomo anziché da una donna. ben vengano, quindi, persone intelligenti, competenti, coraggiose. e non dimentichiamoci, per favore, che sono necessarie anche qualità di umanità e di affabilità. a furia di fare gli efficientisti, abbiamo mandato in soffitta questi due pregi. richiamiamoli.
Scritto da Billa il 27/10/2012 alle 21:24
Cara@Nicoletta,vede che anche lei conviene sull'inutilita'delle quote rosa?E che il potere,come dice@Ennam,le donne il potere se lo devono prendere?Io ho semplicem.preso atto della situazione attuale,che necessita di un'evoluzione nel tempo verso quel cambiamento di mentalita'che sola potra'portare le donne a conquistare quei posti nella societa'oggi occupati da tanti uomini senza alcun merito.In quest'ottica ho prognosticato per il prossimo futuro l'equiparazione se non il sorpasso sugli uomini
Scritto da giovanni dotti il 27/10/2012 alle 21:48
Parbleu, il vigoroso @Ulderico Monti delude le allumeuse. Deve proprio essere retta la via? Oh, parbleu!
Scritto da parbleu il 27/10/2012 alle 21:49
Felice discussione su un problema attualissimo, siamo alle prese con la scelta di candidati top e di candidati nelle liste per le assemblle di vario genere. Il momento è quello giusto "se non ora quando?
Scritto da Se non ora quando? il 27/10/2012 alle 22:04
Per @Giuseppe Adamoli, la testimonianza della Zanardo ha valore in sé, proprio perché è una femminista. Sul resto, concordo, non ci si può e non ci si deve fermar qui. Ricordo la sua tenacia nel promuovere il riequilibrio tra i generi negli organi di governo della Regione. L'art. 11 dello Statuto insegna. Difficile, invece, ritenere esemplare quello che è accaduto ieri in Aula. Nel pomeriggio, in poco meno di mezz’ora, è stato approvato il maxiemendamento contenente i punti cardine della legge elettorale: abolizione del listino, limite del doppio mandato consecutivo, tetto massimo di 80 consiglieri (quando, invece, diverse Regioni hanno proceduto, proprio in questi giorni, a ridurre il numero dei propri eletti, allo scopo di un ridimensionamento dei costi della politica). Rimaniamo in attesa di acquisire, nei prossimi giorni, il testo della legge regionale, non appena verrà formalizzata dall’ufficio competente. Nel frattempo, per rimanere in tema del post, sappiamo soltanto che le liste provinciali plurinominali verranno stilate seguendo l'ordine di alternanza di genere mentre non è stata prevista la possibilità di esprimere la doppia preferenza di genere. Per province, si intendono quelle esistenti al 1 gennaio 2012.
Scritto da eg il 27/10/2012 alle 23:24
Per @Claudio Ennam: la speranza di vita del maschio italiano si avvicina ai 79 anni, quella delle italiane si attesta sugli 84. Dati Istat alla mano. Ritengo utili i suoi accorgimenti improntati su uno stile di vita sano e trovo legittima l’ambizione ad essere centenari. Tuttavia, occorre fare i conti con la realtà, che si porta con sé fattori genetici ineludibili. Immagino abbia saputo di Ovodda, un paese sardo in provincia di Nuoro, che annovera il più alto numero di ultracentenari. Sarebbe importante carpirne il segreto; l’alimentazione sana e la vita contadina all’aria aperta non sono sufficienti per giustificare il positivo fenomeno. Tanta longevità racchiusa in pochi chilometri quadrati avrà il suo perchè. E investiamo l'OMS di un progetto di studio. Sempre che ci sia ancora qualche soldino da destinare alla ricerca.
Scritto da eg il 27/10/2012 alle 23:30
Ho qualche dubbio che faremo le primarie per via dei tempi. Non so neanche se servono. Se troviamo il candidato giusto per tutta la coalizione.... Il partito è già in tensione per quelle nazionali.
Scritto da Francesco (Milano) il 27/10/2012 alle 23:46
Claudio Ennam, il potere, inteso come il comando di un partito, di un governo o nel lavoro, non lo si dovrebbe né ricevere né dare, perché queste due azioni presuppongono uno scambio di convenienze tra chi dà e chi riceve. E nemmeno lo si dovrebbe prendere o conquistare come un trofeo, perché vorrebbe dire proclamare un vincitore, non sempre il migliore, ma certamente il più forte e forse anche il più furbo. Lo si dovrebbe meritare, indifferentemente uomini e donne, per capacità, competenza, onestà intellettuale, e anche, come sottolinea Billa, umanità e affidabilità, tutte qualità che, visti i risultati dell’attuale situazione italiana, non mi sembra siano state quelle determinanti. Senza andare a cercare le motivazioni storiche, è però innegabile che siano gli uomini, di ieri e di oggi, a comandare e ad occupare tutti i posti di prestigio. E che, questi uomini, non abbiano mai fatto nulla di concreto per aiutare le donne a conciliare le proprie aspirazioni con le necessità famigliari, garantendo così loro armi pari verso il potere. Che tristezza che, per essere minimamente rappresentate, si siano dovute inventare le “quote rosa”, purtroppo l’unico spiraglio rimasto, speriamo il “grimaldello” che apra le porte. “Dietro a un grande uomo c’è una grande donna”. A furia di stare dietro, stiamo diventando invisibili.
Scritto da Emanuela Crivellaro il 28/10/2012 alle 01:24
Ringrazio @eg della risposta. Ne attendo un’altra: sull’opportunità di denudare in pubblico il proprio padre invalido per dimostrare la tesi che le donne farebbero politica occupandosi dei vecchi. Neanche fosse volontariato! Il proprio padre! Ripeto: Lorella Zanardo si vergogni!
Scritto da Claudio Ennam il 28/10/2012 alle 06:42
@eg. Non esistono “fattori genetici ineludibili”. S’invecchia per convenzione. Ci educano fin dalla nascita: nascere, crescere, invecchiare, morire. Chi non crede a questa impostazione vive molto oltre la media. Chi non si fa condizionare non muore. Almeno, non è ANCORA morto. I casi sono più di quanto si creda. Quello che conta è la qualità di vita. 2.500 anni fa i settantenni combattevano con armi pesantissime perché erano educati e preparati a quello. Ora, i nostri (ultra)settantenni sono educati al pannolone.
Scritto da Claudio Ennam il 28/10/2012 alle 07:34
1. Sì, confermo che mi piacerebbe candidarmi alle regionali. Le esitazioni riguardavano non la compagnia da sostenere.... Esitazioni: non mi va di perdere e quindi vorrei un candidato presidente forte. Anche iscrivendomi al PD oggi, non so se verrei accolta tanto a braccia aperte da essere messa in lista essendo l'ultima arrivata, potrei costituire una lista civica mista alleata al PD (complicato ma fattibile, non so se ci sono i tempi). E tralascio al momento la questione della riorganizzazione familiare... 2.  Il libro di cui accennavo a Billa parla giusto giusto di due donne. Una 'carrierista' privilegiata giornalista di fama, e di un'amica casalinga. E il titolo è il desiderio, dopo anni di attività, espresso dalla prima. 3.Alcuni commenti dicono che dovrebbero essere le donne a votare per essere rappresentate da persone del loro genere, cioè donne che votano donne. È la stessa risposta che mi ha dato qualche anno fa a Ivrea un anziano parlamentare che era lì a presentare un suo libro. Gli chiesi come mai ci sono poche donne in Parlamento e lui rispose: 'Siete la maggioranza della popolazione votante, votatevi." Era Andreotti.
Scritto da Nicoletta il 28/10/2012 alle 10:06
@Emanuela Crivellaro. Mi pare sia stata lei, nel suo primo commento, a scrivere "Alle donne viene molto raramente dato il potere. E questo perché gli uomini molto raramente lo cedono alle donne." Ora scrive, a mio parere più correttamente, che il potere bisogna meritarlo. Certo, come cercavo di spiegarle, il potere non si dà e non si cede: bisogna "prenderlo" attraverso il consenso, la ragione, il merito. Voi donne sareste idonee. Sareste... Potreste... Cancellate il condizionale. Forza.
Scritto da Claudio Ennam il 28/10/2012 alle 10:56
@Francesco (23.46) - Se si terranno o no le primarie dipenderà dalla data delle elezioni e dal tempo natalizio. Se si potesse, sarebbero molto opportune. I nomi dei candidati presidenti sono buoni ma non molto conosciuti, Pippo Civati, che non ha ancora deciso cosa fare, è abbastanza noto ma solo a chi segue la politica sulla rete. Fabio Pizzul, che in questo momento appare il favorito, richiama al grande pubblico soprattutto il nome del papà telecronista sportivo Rai. Le primarie servirebbero per selezionare il candidato e per farlo conoscere. Spero che Alessandra Kustermann confermi la sua disponibilità a presentarsi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/10/2012 alle 10:59
Claudio Ennam, certo! Chiarisco il concetto. Il potere si dovrebbe ottenere per merito per tutti, uomini e donne. Ma nell’attuale situazione, con quasi esclusivamente uomini al comando, sono gli uomini a doversi rendere disponibili a fare spazio alle donne e dare loro incarichi di prestigio. Cosa che non succede, tanto che, devono essere “obbligati” dalle quote rosa. Ma lei pensa davvero che non ci siano o non ci siano state donne idonee che ci provano o ci abbiano provato? Io ne conosco qualcuna del nostro territorio. Peccato che la divisione dei ruoli la stabiliscano gli uomini e queste donne siano state messe in condizioni di contare poco, fino a decidere di mollare. Io non ce l’ho con gli uomini e neanche con gli uomini di potere. Con le mie riflessioni a seguito dell’inaugurazione del Campus Universitario, ho solo cercato di fotografare una situazione che certamente non favorisce l’ingresso delle donne, a meno che si mettano in testa di fare una Crociata, in politica, nella cultura e nelle mansioni di responsabilità. Oppure lei pensa che la colpa di ciò sia nuovamente solo delle donne che non sono abbastanza capaci di cancellare il condizionale?
Scritto da Emanuela Crivellaro il 28/10/2012 alle 11:41
cara @nico, non solo fiorani, accidenti, tu conosci pure andreotti! e c’hai pure parlato. caspita! andreotti deve essere uno di quelli che, nella vita, ha fatto tanto sport e mangiato tanto sano, altrimenti non si spiegano i tanti suoi compleanni. sulla tua candidatura, vedo che hai le idee molto chiare …. tranchi, tranchi, i tempi tecnici ci sono perché il consiglio regionale è appena stato sciolto. per la tua lista, essendo nuova, hai l’obbligo di raccolta delle firme. considera, però, che il numero delle firme necessarie è dimezzato, a causa dello scioglimento anticipato. quindi, anche in questo caso sei agevolata. ci sarà comunque un aspetto faticoso: se le circoscrizioni fossero modellate sul riordino delle province previsto dal governo monti, sarebbe più semplice: ad esempio, le firme raccolte a varese varrebbero anche per monza/brianza e como. invece, formigoni, per queste elezioni, ha voluto mantenere le attuali province. per cui ti dovrai armare di piccozza e scarponi e andare anche in valsassina, oppure gli stivaloni in caso di chiusura del ponte della becca di pavia, causa esondazione del po. ci sono però almeno due aspetti positivi: 1) lo scambio di regali natalizi con amici e parenti, sarà occasione per raccogliere le firme e “regalare” i santini; per non parlare della messa della vigilia, san silvestro, capodanno, epifania: occasioni ghiotte, in tutti i sensi. 2) dopo il caso zambetti, si presume che il costo delle firme e dei voti sia crollato. che so, al posto di 50 euro, dimezzato a 25. rimangono pur sempre prezzi “non da paese civile”, per dirla alla cetto la qualunque. in fondo, quelli devono solo fare passa parola, mettere una firma e una x. @eg, che ha illustrato per sommi capi la legge, dice che occorre l’alternanza di genere. dovrai quindi trovare dei maschietti da mettere in lista. vedi tu … sconsiglio i troppo intellettuali, i troppo imbranati, i troppo fisici, i troppo stupidi e i troppo bugiardi. eh, non ti sarà facile, non ti sarà facile. già, è il candidato presidente? e la candidata presidente? io propongo lella costa. mica per niente. oltre che essere brava, intelligente e brillante, sto proprio leggendo in questi giorni la sua opera “amleto, alice e la traviata”, regalatami da un amico settimana scorsa. a volte gli uomini hanno intuizioni. ma è raro. la prefazione al libro è di michele serra. io lo adoro. se fossi in te, io lo contatterei per l’inserimento in lista. ecchediamine, sarà all’altezza di fiorani e andreotti o no?
Scritto da Billa il 28/10/2012 alle 11:53
Per Claudio Ennam: grazie a lei del dialogo. Si chiede perché la Zanardo abbia denudato il proprio padre? Per lavarlo :-) potrei risponderle, con la consapevolezza, tuttavia, di aggirare la sua domanda. Ho compreso quale sia l’oggetto della sua indignazione e incredulità: la pubblicità. L’aver reso pubblico, da parte della suddetta, un momento così intimo di un familiare fragile. Sono convinta, invece, che la forza stia proprio lì. L'intervista 'mette a nudo’ anche la figlia, che si spoglia così di retaggi e sovrastrutture presenti in noi e nella società che andiamo ogni giorno a costruire, che non hanno risparmiato nemmeno l’ideologia femminista, della quale la Zanardo è intensa avanguardista. L'intervista racchiude la critica alla fuga da tutto ciò che è faticoso, malato, umiliante, difficile, fragile, pesante. All’autrice contesto solo l’utilizzo della parola ‘vecchi’, che sottende la mortalità e non valorizza la parte immortale di noi. Al di là di queste mie convinzioni, non vi è dubbio che il suo commento contenga elementi di fondatezza. A conferma, le ricordo il caso di quel noto atleta centenario milanese, detentore di record anche mondiali, che si è tolto la vita con un colpo di pistola qualche mese fa, proprio prima di raggiungere i 101 anni, in quanto non si era rassegnato a rinunciare all’attività sportiva. Colpisce il fatto che scelse la chiesa del suo quartiere per questo estremo e doloroso gesto. E’ nota la ritrosia della Chiesa a celebrare i funerali per i suicidi. Una forte nemesi, quella del nostro atleta.
Scritto da eg il 28/10/2012 alle 14:20
Andreotti non vive, vegeta, quasi come te @Billa. Da decenni è su una sedia (gestatoria?), mummificato, muove solo le orecchie che usa come radar. Se questa è vita... ma forse gli uomini che frequenti tu sono così. Complimenti...
Scritto da Claudio Ennam il 28/10/2012 alle 14:49
@Nicoletta sbaglia se pensa di mettersi in proprio con altre donne come ha fatto a Malnate ma sono ammirata per la sua generosità e franchezza così inabituali negli uomini. Faccia sapere al Pd la sua intenzione piuttosto e chieda qualche consiglio ad Adamoli che è esperto e intelligente (prima lo conoscevo poco). Sono iscritta al Pd e a Nicoletta darei una mano con il mio voto e facendola votare.
Scritto da Lettrice affezionata il 28/10/2012 alle 15:04
Che dire del precariato del lavoro femminile? Donne e ragazze che rischiano di perdere il posto di lavoro perchè in gravidaza? Renzi sull'Art. 18 dice: ''Non me ne può fregare di meno'', ma non tutti sono figli di papà come lui.
Scritto da Gina il 28/10/2012 alle 15:09
@eg. Mi fa piacere che lei abbia ricordato Vittorio Colò, atleta di fama mondiale (vincitore di titoli mondiali master a 85 anni), suicidatosi a 101 anni in settembre. Nello stesso mese, un altro centenario (101 in novembre), Robert Marchand, ha percorso nel velodromo di Lione 100 km in bicicletta in 4 ore 17 minuti e 27 secondi, alla media di oltre 23 chilometri all'ora. Per fortuna non ci sono soltanto gli andreotti, morti che parlano.
Scritto da Claudio Ennam il 28/10/2012 alle 15:16
Vorrei fare un esempio di presenza femminile nelle istituzioni per farmi capire meglio. Pisapia ed altri sindaci hanno nominato delle giunte importantissime con dentro metà donne o quasi, come avevano promesso in campagna elettorale. In sostanza loro e le loro coalizioni avevano prestabilito delle quote di genere che poi hanno rispettato. Il bello è che queste donne, nominate e non elette, sono quasi sempre molto efficienti ed efficaci. Se si presenteranno nelle liste elettorali alla prossima occasione avranno tante possibilità di essere elette e si stabilirebbe un circuito virtuoso. Il processo è graduale ma se non si comincia con delle regole, che i partiti possono darsi autonomamente senza aspettare leggi ad hoc, il problema non si risolverà mai.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/10/2012 alle 15:55
Gentili lettrici e lettori, vi invito ad un forte applauso per @Adamoli che con un esempio e poche parole, chiare e semplici, ha illustrato la soluzione del problema "quote rosa". E' proprio inutile polemizzare, offendere, sproloquiare, ribattere e controbattere. Approfittiamo invece di questo blog per mandare messaggi di ciò che vogliamo, per il bene di tutti, ai governanti presenti e futuri. Grazie per l'attenzione. Martino Pirone
Scritto da Martino Pirone il 28/10/2012 alle 16:19
Cari commentatori, scusate il fuori tema, desidererei leggere qualche parere in merito alle dimissioni "solitarie" del Consigliere regionale G. Sola (ah, ecco sarà per il cognome), in tempo utile per rinunciare al vitalizio. Cosa dobbiamo pensare di tutti gli 79 uomini, ominicchi o quacquaracqua ? Penso che abbiano perso un'occasione per dimostrare un po' di solidarietà con tanta povera gente. Cari saluti. Nino39
Scritto da Nino39 il 28/10/2012 alle 16:53
Parbleu! Altro che una donna! @Martino Pirone al Quirinale per il prossimo settennato, parbleu! Meglio del tradizionale discorso di fine anno del Presidente della Repubblica. Il prossimo commento, a reti virtuali unificate, parbleu!
Scritto da parbleu il 28/10/2012 alle 17:59
@claudio ennam, leggo in questo post diversi suoi commenti di sprone alle donne nell’impegno in politica e nella società. peccato che l’ultima volta che si è riferito a me era per dire che nella mia testa vi sono solo due neuroni che giocano a ping-pong fra loro. considerato che melody st ann celestine ne dispone di almeno quattro, deduco che lei mi consideri proprio messa male. oggi vengo a scoprire che i due (neuroni) sono anche sclerotizzati e in stato vegetativo. per giunta, frequenterei anche uomini novantenni del calibro di andreotti. non so più cosa dirle, ennam, se non di rileggere bene i commenti: è nicoletta che ha avuto l’onore di conoscere andreotti in un incontro pubblico a ivrea, non la sottoscritta.
Scritto da Billa il 28/10/2012 alle 19:30
@Gina, su Renzi hai detto una gran scemata. Sei sicuramente una comunista con l'anello sotto il naso.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 28/10/2012 alle 20:46
@Billa. Rilegga meglio il suo commento delle 11.53: "andreotti deve essere uno di quelli che, nella vita, ha fatto tanto sport e mangiato tanto sano, altrimenti non si spiegano i tanti suoi compleanni." E' a questo suo commento che ho replicato. Lei, a furia di cambiare nickname, scorda quello che scrive. Stia più attenta.
Scritto da Claudio Ennam il 28/10/2012 alle 21:33
che noia, @claudio ennam, ogni pretesto per lei è buono per mostrarmi la sua acredine. la battuta sul mio stato vegetativo ancora non la comprendo, stante che nemmeno ci conosciamo. le sue insinuazioni sui nick mi scivolano addosso, dal momento che arrivano dal suo pulpito … e non mi faccia scrivere altro, anche perché, come ben sa, sarebbe fastidioso sia per noi che per il padrone di casa. a meno che a lei piaccia la rissa. ribadisco: andreotti viene citato da @nicoletta. era quindi a @nicoletta, e non a me, che lei avrebbe dovuto indirizzare il commento delle 14e49. io l’ho semplicemente ripreso (voleva che mi perdessi questa ghiotta occasione di colpire andreotti?) quale esempio di uomo longevo a prescindere da attività fisica e alimentazione, requisiti che lei invece ritiene indispensabili al punto da enuclearli nel commento (15e51) a @eg. le torna utile questa verbalizzazione dei passaggi intercorsi? spero almeno di sì, perché questa ricostruzione mi ha portato via del tempo. sa che non avrei mai immaginato di litigare con lei per andreotti?
Scritto da Billa il 28/10/2012 alle 22:47
@ Parbleu 21,49 del 27.10 che, da (vero o falso) francese, in un rigo e mezzo si autonomina per tre volte Perbacco. "Per Bacco" sta forse ad indicare che egli è votato a Bacco ritenuto dai Romani "Dio del vino e del delirio mistico". Ecco finalmente spiegate le motivazioni delle sue esternazioni satiriche nei confronti di altre persone. Cin cin a Bacco. Nino 39
Scritto da Nino 39 il 28/10/2012 alle 22:47
@ giovane ex rottamatore http://video.repubblica.it/dossier/articolo-18/art-18-renzi-non-me-ne-puo-fregare-di-meno/91376/89769 Sciaquati la bocca prima di dire fesserie
Scritto da Gina il 29/10/2012 alle 00:02
@Billa. Non s'illuda, io non litigherei mai con lei. Continui a leggere i fumetti di Quino, si rilassi.
Scritto da Claudio Ennam il 29/10/2012 alle 06:05
Nella nostra personale esperienza,casalinga e politica,siamo già più avanti delle "quote rosa" :-). Condivido @Adamoli (28-10 ore 15:55). Mi permetto un'aggiunta. I nominati "tecnici", non per demeriti personali, ma per mancata formazione, possono essere deboli in sensibilità politica. Il sostegno e l'esperienza dei componenti il gruppo o il partito diventano fondamentali. A mio avviso solo con un mix di competenza, capacità politiche, passione, vicinanza alle persone, si è realmente efficaci.
Scritto da FrancescoG. il 29/10/2012 alle 09:01
@F.G.Che i supertecnici siano alquanto deboli in sensibilita'politica non c'e'dubbio,per questo bisogna ritornare ad un governo"politico".Al massimo con alcuni di essi come consulenti,ma solo per alcune competenze specifiche.Poi a decidere dovra'essere la Politica,cioe'quelli che succederanno dopo libere elezioni.Ma saranno veram."libere"se andremo a votare col "porcellum"? Van bene le Primarie per il premier,ma sarebbe pure auspicabile dare la scelta agli elettori anche per le altre candidature
Scritto da giovanni dotti il 29/10/2012 alle 14:12
@ Giovanni Dotti. Il "calderolum" non piace a nessuno. Se non cambia, auspico che i partiti trovino un sistema partecipato per la definizione delle candidature. Tecnicamente (a proposito di tecnica) con il "calderolum" non è facile. Perchè mi riferisco a tutti i partiti? Perchè credo che la cosa più importante, oggi, sia ricostruire fiducia nella Politica e serve il lavoro di tutti.
Scritto da FrancescoG. il 29/10/2012 alle 16:54
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