Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 30/10/2012 alle 09:00


La Sicilia è il luogo dove tutto diventa estremo ed iperbolico. E’ una Regione quasi tecnicamente fallita che sta in piedi con la finzione di un pacco enorme di crediti esigibili che non saranno mai riscossi.
Ma questo non basta per scongiurare che quanto è avvenuto lì non si ripeta nelle prossime elezioni per il Parlamento e per la Lombardia: astensione ben sopra il 50%, frammentazione, difficoltà di comporre maggioranze che governino.
Prima di dire chi ha vinto merita dire chi ha perso.
1) gli assetti politici della seconda repubblica ormai ridotti a dei fantasmi che tolgono il sonno ai siciliani. 2) la destra che da dominatrice indiscussa si è trasformata in un campo di battaglia dove i generali si combattono fra loro e le truppe scappano. 3) la sinistra (Idv, Sel Fiom) non percepita come forza di governo.
Tra i vincitori, senza squilli di tromba: 1) il presidente Crocetta (foto), sindaco anti mafia di Gela senza tuttavia la maggioranza. 2) Il movimento 5 stelle, primo partito nell’isola. 3) Il Pd che però è solo il secondo partito nello sfacelo generale ed ha messo in campo una coalizione con l'Udc di Casini (discutibile in Sicilia) che è comunque il contrario di quella proposta per le elezioni nazionali.
La lezione siciliana è chiara. La credibilità delle istituzioni è al minimo storico. Il disgusto per la politica ha superato il livello di guardia. Chi canta vittoria ha poco sale in zucca.
Vincerà nei prossimi anni chi sbaraccherà questa sgangherata Seconda repubblica e getterà le fondamenta per la Terza rinnovando lo Stato e rigenerando la politica.
 

Commenti dei lettori: 66 commenti -
InSicilia ha vinto il PIERFURBO! Come volevasi dimostrare l'alleanza con l'UDC ha avvantaggiato questo ed ha penalizzato il PD. Tra Grillo e astensioni 70%! La gente e' stufa di tanti intrallazzi e di alleanze improprie. Da un partito di Sinistra non vuole la rivoluzione,ma RIFORME VERE e non solo annunciate.E vuole anzitutto una SVOLTA MORALE,a cominciare dalla RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA,che hanno superato ogni limitr ragionevole,mentre molti tirano la cinghia.Piu'EQUITA'e piu'GIUSTIZIA
Scritto da giovanni dotti il 30/10/2012 alle 09:24
In Sicilia si è forse soltanto messo una pezza al sedere. Ma temo che sia un rammendo destinata a durare molto poco. A chi si rivolgerà Crocetta per fare maggioranza, a Micciché e Lombardo? Mi dispiace moltissimo per Sel e Idv, sconsolante.
Scritto da Mario T. il 30/10/2012 alle 09:46
Allora, è vero: ho poco sale in zucca... W Crocetta! rg
Scritto da Riccardo Genovesi il 30/10/2012 alle 09:47
Gli unici che hanno vinto ? il 47% degli astenuti : questa è la realtà e se è avenuto ciò vuol dire molto, ma la nostra classe politica fa finta di nulla e tutti, chi in un modo chi nell'altro adducono pretesti nel dire che hanno comunque vinto loro. Veramente penoso. Ma questo 47% qualcuno lo tiene in considerazione?
Scritto da Mina Roviello il 30/10/2012 alle 09:48
Il PD passa da 500mila a 250mila voti e "vince" le elezioni...Proverà a governare una regione "fallita"economicamente con l'UDC,massima responsabile di quel dissesto (@Adamoli dice"scelta discutibile" io dico folle),la sinistra perde,paga il cambio in corsa di Fava e non intercetta i voti persi dal PD.C'è un dramma sociale enorme e gli schemi di appartenenza non esistono più,in Sicilia come in Lombardia e nel Paese.Se la politica non recupera ideali,passioni,sogni si rischia anche la democrazia.
Scritto da emmezeta il 30/10/2012 alle 10:37
non conosco benissimo la situazioe siciliana...ma secondo me i siciliani avevano tutte le scelte possibili ed inimaginabili per votare un candidato che fosse più vicino ai loro ideali, mancava solo il partito dei pirati!!...se più del 52% non ha votato per mme non è solo colpa della politica...ank nel 2006 più del 40% non era andato a votare, e ki è andato ha scelto un mafioso come cuffaro
Scritto da Davide O. il 30/10/2012 alle 10:37
La Sicilia elettorale ha sempre seguito l'onda premiando le coalizioni e i partiti che garantivano in sostanza lo status quo: dalla DC al PSI compreso il "milazzismo" primi '60, una combinazione cha andava del PCi al MSI. L'ultima volta tutti o quasi sul carro di Berlusconi, il pifferaio magico. Ora si scopre astensionista oltre ogni ragionevole ipotesi.Intanto la Regione Sicilia, coacervo di clientele e malaffare, andrebbe posta sotto tutela e rifondata tagliando molti privilegi "speciali"
Scritto da cesare chiericati il 30/10/2012 alle 10:48
Caro @Riccardo (9.47), anch'io grido viva Crocetta. Ma questa è una magra consolazione. Con chi farà maggioranza, con gli uomini di Micchiché e Lombardo, come giustamente non vorrebbe @Mario T.? Se si accontentiamo finiremo sepolti sotto le macerie di una Casa che sta crollando. Intendo l'Italia che per me viene molto ma molto prima del partito. E' tempo di rifondazione istituzionale. Rileggi il post per favore, poi se vuoi ne riparliamo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/10/2012 alle 10:51
Chi canta vittoria - come fa Bersani - ha poco sale in zucca-Mi dispiace Adamoli,non ci sei proprio stavolta-In Sicilia ha vinto il centrosinistra e io canto vittoria.Assieme a Bersani e a Rossi e molti altri.......
Scritto da Giuseppe Morelli il 30/10/2012 alle 10:54
Ciascuno è libero di dare il giudizio che vuole, a mio parere nell'isola il PD ha ottenuto un risultato storico. Dal dopoguera ad oggi Crocetta è il primo Presidente progressista dell'isola. Passerà nei libri di storia questa vittoria.
Scritto da Loredana il 30/10/2012 alle 11:08
Gridare vittoria con il 53% di astenuti è un chiaro sintomo di inconsapevolezza; sicuramente si ha il diritto di governare ma seduti su una polveriera.
Scritto da Alessandro Milani il 30/10/2012 alle 11:08
Bene, ho letto il tuo post su varesepolitica e lo condivido. Per me, tuttavia, la "ricetta" rimane quella a cui guardo da sempre: in primo luogo, ritornare a parlare con le persone, in piazza, nelle vie, ovunque se ne presenti l'occasione (in breve: meno politici "in giacce e cravatta", "auto blu" ed "aperitivi in piedi" e più politici "di strada", "a piedi" e da "panino alla mortadella"); quindi, un'alleanza di Progressisti e Moderati e non SOLO di Progressisti o SOLO di Moderati: dunque, massimo sforzo per una (seria e credibile) alleanza PD - Sel - Idv - Psi - Udc, sempre che Casini, Fioroni, Gentiloni & Co. da una parte ed il "duo" Vendola - Di Pietro dall'altra non frappongano inutili e dannosi paletti, con un PD costretto ad un ruolo da "arbitro" che non gli compete, in quanto limitante ed odioso. Ora, poiché questo mio auspicio sarà di difficile realizzazione (proprio per i problemi concentrici e centrifughi cui assistiamo ogni giorno...), dovremo decidere con chi allearci, dovremo SCEGLIERE: io, per mia formazione, miei ideali e, perché no, mia "ideologia" ed idea Paese, se richiesto sceglierò per un'alleanza dei Progressisti: PD - Sel - Psi (e, se si ricomponesse il quadro, Idv). Ciao, R.
Scritto da Riccardo Genovesi il 30/10/2012 alle 11:09
La Sicilia conferma quanto si sapeva sulla crisi della politica e dei partiti (non sono la stessa, cosa ma per molti è così). Una soluzione l'ha già data Marchionne col "Monti forever". Noi abbiamo un'idea un po' più democratica... e crediamo che siano sempre i cittadini a dover decidere. Perciò si può anche apprezzare ciò che di buono ne è uscito: ha vinto un ottimo candidato, il PD sta dalla sua parte, la destra non ha più la presa di un tempo.
Scritto da roberto caielli il 30/10/2012 alle 11:14
Chi ha perso irrimediabilmente sono coloro che hanno apllicato l'astensione come arma per battere la politica,e chi in Sicilia agisce contro la politica?fate un piccolo sforzo voi che avete molto sale in zucca.........
Scritto da Giuseppe Morelli il 30/10/2012 alle 11:14
@Giuseppe Morelli. Non leggere solo l'Unità, esci dalla solita solfa.
Scritto da Umbertone il 30/10/2012 alle 11:16
Di solito sono i moderati o i delusi che non vanno a votare e l'astensionismo alto favorisce gli estremismi.Meglio un limitato impegno per e nel gruppo più affine piuttosto che lasciar scegliere ad altri lontani dalla propria sensibilità.I vertici del partito di Grillo no prendono responsabilità istituzionali. Chi vuole cambiare le cose non può chiamarsi fuori. Troppo comodo fare i "censori aristocratici". O è tattica in vista di altre elezioni, e quindi la novità politica non c'è. O è codardia.
Scritto da FrancescoG. il 30/10/2012 alle 11:23
Caro @Morelli (10.54), no, non mi rivolgo solo a Bersani, il cui trionfalismo fatico comunque a capire. Ma lui è il segretario del Pd e deve rincuorare l'elettorato più fedele. Mi rivolgo anche a chi immagina che una semplice trasposizione dell'asse con l'Udc possa bastare a livello nazionale quando l'Udc prenderà la metà dei voti. Che ci piaccia o no bisogna parlare direttamente anche con Riccardi, Montezemolo, Bonanni e tanti altri. Non mando giù questa storiella che noi ci coalizziamo solo con Vendola e lasciamo a Casini la prateria dei movimenti sociali e produttivi di area laica e cattolica che guardano a Monti. Rischiamo di confinarci nell'angolo di sinistra quando nella prossima legislatura, per ricostruire l'Italia dalle fondamenta, ci vorrà ben altro. Questa è la dialettica in corso nel Pd ed è importante tenerla viva anche qui.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/10/2012 alle 11:26
Caro @Riccardo (11.09), ci tengo molto al dialogo con i giovani appassionati come te e quindi intervengo ancora. Molto probabilmente la tua è la scelta maggioritaria fra gli iscritti e nell'elettorato di sinistra più tradizionale ma noi dobbiamo allargare e rafforzare il nostro appeal. Se non lo facciamo non soltanto rischiamo di perdere o di vincere con numeri risicati ma entriamo in contrasto col progetto di nascita del Pd. E' questo il mio forte timore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/10/2012 alle 11:41
Ozpetek è un pirla. In un suo recentissimo film, “Mine vaganti”, “esplora in maniera divertente la storia di due fratelli gay che cercano di trovare la felicità all'interno di una famiglia tradizionale pugliese, restia ad accettare le loro scelte di vita” (dalla motivazione della Giuria del Tribeca Film Festival). Ma quale pregiudizi? Al sud adorano gli omosessuali. Dopo Vendola in Puglia, Crocetta in Sicilia. Lasciate che Leopoldo Mastelloni si candidi in Campania e poi vedrete che successo!
Scritto da Claudio Ennam il 30/10/2012 alle 12:04
Il disamore che i siciliani hanno appena dimostrato verso la politica (con l’enorme astensione dal voto) è lo specchio dello stesso sentimento che provano tutti gli altri italiani. Chi è andato a votare, generalmente, è colui che prima o dopo, lui o la sua famiglia, ha ricevuto un appoggio o un favore da chi ha governato negli ultimi 15/20 anni in Regione, Province, Comuni e Società partecipate. Chi non ha mai ricevuto vantaggi o benefici non è andato a votare oppure, sperando nel nuovo, ha votato il “Movimento 5 Stelle”. Questo accadimento potrebbe ripetersi per le prossime elezioni in Lombardia e le politiche di primavera 2013. Chissà se i nostri “politicanti” capiranno questo messaggio che proviene dall’estremo Sud. Martino Pirone
Scritto da Martino Pirone il 30/10/2012 alle 12:27
Condivido in pieno! Analisi molto sintetica, veritiera, limpida come l'acqua!
Scritto da Roberto il 30/10/2012 alle 12:28
Nel disastro siciliano con quasi il 60% di astensioni, voti schede bianche e nulle, essere soddisfatti, non dico contenti, è da matti. Non vorrei essere nei panni di Crocetta che avrà la solita luna di miele ma poi si troverà a governare in un mare di guai fra cui il distacco della gente dalla politica. Occorre sul serio una rifondazione profonda altro che baloccarsi fra i meno perdenti.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 30/10/2012 alle 12:37
Quando si vince sulle macerie è senpre una mezza sconfitta. Chi ha vinto veramente? Forse il solo Crocetta.
Scritto da Qualunquista il 30/10/2012 alle 12:50
@FrancescoG - Ragionamento che non fa una piega. Se chi prende il 18% dei voti li mette in freezer tradisce i suoi elettori. Scelta vigliacca per speculare soltanto sugli insuccessi degli altri. Sai Francesco cosa ti dico? Che Crocetta, più che i partiti, dovrebbe rivolgersi anche a loro, fare proste e cercare anche il loro voto. Se rispondono picche sarà chiaro che non sono in grado di assumere nessuna responsabilità
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/10/2012 alle 12:56
Caro Giuseppe condivido a pieno le tue affermazioni sulla necessità di un allargamento e di un rafforzamento del nostro appeal. Fintanto che non riusciremo a togliere dalla testa degli elettori che noi siamo semplicemente l'evoluzione del pci-pds-ds oppure un sinistra-sinistra-centro come sostiene qualcuno non faremo mai il salto di qualità. Guardare al centro o addirittura rafforzare le posizioni moderate al nostro interno è un passaggio indispensabile.
Scritto da Enzo Paiardi il 30/10/2012 alle 12:59
oggi, vasco errani, presidente della conferenza delle regioni, parteciperà alla presentazione del libro "la casta invisibile delle regioni: costi, sprechi e privilegi" di pierfrancesco de robertis (ed. rubettino) che si terrà presso palazzo montecitorio. oltre ad errani e all'autore, sarà presente anche il presidente della camera dei deputati, gianfranco fini. ora io mi chiedo: ma un libro sulla casta regionale e relativi costi, sprechi e privilegi, devi farlo presentare da errani? alla presenza di fini? sarebbe come se i carnefici venissero chiamati a parlare in un convegno di ammesty international!! o no? e poi ci troviamo il 53% di astensionismo elettorale!
Scritto da Billa il 30/10/2012 alle 13:16
@ Giuseppe Adamoli. Tradimento del voto e mancanza di coraggio. I duri e puri rischiano questo. Crocetta lanci la sfida, concordo. Penso lo farà. Già che ci sono ribadisco la mia condivisione ai contenuti di allargamento e dialogo con il mondo sociale e produttivo di area laica e cattolica. Il modello che ha portato parecchi sindaci a vincere le ultime amministrative. Ma soprattutto, cosa che ritengo più importante, a coinvolgere chi per troppo è stato (per scelta o altro) in panchina.
Scritto da FrancescoG. il 30/10/2012 alle 13:24
Guardate che ha ragione@Pirone: voto a Grillo + astensionismo = tutti coloro che dai partiti non hanno avuto favori. Vuol dire che solo una minoranza resta a sostenere la"malapolitica"degli inciuci,dei clientelismi,degli affarismi,che evidentem.ha potuto soddisfare gli appetiti solo di pochi (molti votano ancora per idealita'o senso di appartenenza,anche se non ne traggono personali vantaggi). Per le alleanze condivido il pensiero di@R.Genovesi e di quanti ancora sperano in un cambiamento"reale"
Scritto da giovanni dotti il 30/10/2012 alle 14:08
Concordo con quanto sostenuto da Riccardo G. nella prima parte: un patto tra progressisti e moderati è la strada da seguire nel 2013. Come ho già scritto più volte il termine moderati non deve essere confuso con il significato religioso-infatti la proposta deve essere la più laica possibile. Questo è il DNA del PD. Mi sembra di aver capito che SEL e Vendola ci stanno con questo patto. Casini invece non lo riesco a capire bene. E' chiaro che lui è abituato a muoversi a "macchie di Leopardo"
Scritto da Simone Franceschetto il 30/10/2012 alle 14:12
Da siciliana, credo che sia un miracolo la vittoria di Crocetta. Adesso inizierà un'era nuova contro la mafia, che è un tormento per chi crede nella politica come servizio e,invece ha visto i precedenti governatori collusi e cicondati da un sistema mafioso che ha pervaso ogni attività dei siciliani. Sarà una lotta per Crocetta, ma è un coraggioso abituato a saper scegliere le persone giuste per governare.Non ha la maggioranza,ma saprà trovarla e, non si piegherà ai successori di Lombardo. AUGURI
Scritto da GIUSEPPINA SCIANDRA il 30/10/2012 alle 14:46
Caro@Adamoli,come dimostrano le elezioni siciliane la maggioranza della societa'e'delusa e disorientata in questo MARASMA politico-istituzionale, percio'non va a votare o vota Grillo.Ma e'ancora disposta a votare per i partiti tradizionali,specie per quelli di Sin.,se questi propongono persone affidabili e credibili con programmi onesti e innovativi.LaLombardia non e'dissimile dallaSicilia,attende che qualche politico con questi requisiti si faccia avanti:non e'piu'tempo di indugi.Ci hai capito?
Scritto da g.dotti e m.pirone il 30/10/2012 alle 15:15
Dire che ciò che avviene in Sicilia è prodromico di ciò che accadrà dopo in tutto il Paese è un ragionamento ozioso, come affermare che Avellino, perché aveva dato i natali a qualche tracotante politicante, era diventato il laboratorio della politica universale. Tutti sapevamo che Grillo avrebbe ottenuto un buon risultato e, per quel che resta del PDL, era scontata la sconfitta, certezza raggiunta dopo l’uscita da burlesque del suo creatore: mi ritiro, forse che si forse che no. Lo stesso PD farebbe bene a prendere atto della realtà di una vittoria risicata (vale, comunque, anche per la percentuale grillesca) in quanto la base di calcolo, i votanti, si è notevolmente ridotta. Dopo i vuoti di memoria di Di Pietro su operazioni immobiliari (sarà andato a prendere ripetizioni da Scajola), aspettiamo cosa succederà domani all’affabulatore Vendola. L’unico personaggio che si salva è solamente Monti che con un giro di parole da intellettuale serio ha fatto presente al Cavaliere (non sono sicuro che Berlusconi abbia capito più di tanto) che non si sfiducia chi non ha mai fatto niente per raggiungere il potere. Il tragico è che il Paese viene ancora ricattato (dopo di me il diluvio) da un buffone come Silvio che trasforma i suoi problemi come i problemi di tutti.
Scritto da Sic Est il 30/10/2012 alle 15:17
Adamoli cosa ne pensi di Renzi, l'ho sentito al teatro Dal Verme a Milano, non so ma mi sono sentito in sintonia con lui su tanti passaggi.
Scritto da Eugenio Maria Cstiglioni il 30/10/2012 alle 15:20
Caro Giuseppe il voto delle regionali siciliane presenta luci ( poche ) e ombre (molte a dire il vero ). Crocetta ha vinto e ha vinto limpidamente staccando il suo avversario principale di oltre 5 punti. Ha vinto con una coalizione omogenea PD e UDC unita sul suo nome e sul suo programma. Ma le luci si fermano qua. Crocetta non è stato votato dalla stragrande maggioranza degli aventi diritto e questo è un problema. Oltre il 50% di astensione vuol dire una totale distanza della classe politica dalla gente. La sua “maggioranza” non è maggioranza perchè gli mancano 7 seggi per poter governare, questo lo metterà in difficoltà e lo esporrà a due strade: la prima, trattare di volta in volta gli interventi in consiglio ed esponendolo al condizionamento che l'assemblea o parti di essa gli faranno e questo ovviamente potrebbe mettere in dubbio ogni spinta riformatrice di un moloch impresentabile come è la Regione Sicilia oggi, oppure, seconda strada, imbarcare una parte della minoranza che ha sconfitto ed anche questa non è una strada né facile né semplice, anzi è una strada che ricorda il “milazzismo” anche questo fenomeno siciliano, ma già visto e sperimentato. Ma veniamo a noi. Il PD è il secondo partito dell'isola dopo i “grillini”. Perdiamo 5 punti rispetto alle scorse amministrative, anche se i voti persi vanno alla lista del Presidente, ma soprattutto, né il PD né il candidato Crocetta intercettano voti in libera uscita dalla maggioranza di centrodestra. Né i voti di chi non è andato, né i voti di chi ha votato centrodestra in questi anni. Dunque non abbiamo di che gioire. E' stata costruita una alleanza omogenea, gli elettori però sono sempre gli stessi e così non si ha molto da dire per il futuro. La sinistra radicale e giustizialista, quella che ha scelto la FIOM per intenderci, sparisce dall'assemblea e questo dovrebbe farli ragionare e riflettere nel perseguire una logica contestataria e priva di cultura di governo. Chi vuol governare deve darsi orizzonti capaci di trasformare le idee in fatti quotidiani che migliorano la vita delle persone altrimenti sono solo belle parole enunciate da “profeti” professionisti della chiacchiera. Dunque non abbiamo molto da gioire, anzi abbiamo molto da essere preoccupati perchè la Sicilia, in generale, anticipa quelli che sono i processi nazionali. Un ultima riflessione. Ho ascoltato ieri sera Bersani in un suo primo commento. Premetto che continuo a pensare che Bersani sia il miglior candidato che possiamo mettere in campo come possibile Presidente del Consiglio. Non mi è piaciuto. Non mi è piaciuto quando dice “per la prima volta dal dopoguerra si apre la possibilità di un cambiamento, di una svolta vera.” Già perchè Piersanti Mattarella e La Torre non erano una svolta...? Non mi è piaciuto anche per le parole che ha aggiunto dopo e che lasciano intravedere una continuità politica dal 48 alla vittoria di Crocetta. Il PD non è la continuità storica di una storia passata, mi si scusi il gioco di parole, è altro e diverso rispetto alla sinistra tradizionale del nostro Paese. Il PD è nato non solo per vocazione maggioritaria che in politica può voler dire anche cose diverse rispetto all'avere la maggioranza assoluta, ma è nato anche per interloquire e contendere i voti dei moderati e questo senza cadere nel moderatismo. E' chiedere troppo nel rivendicare ancora questo?
Scritto da roberto molinari il 30/10/2012 alle 15:21
SEDUTI SU UNA POLVERIERA? VERO! Mezza sicilia affogata in clientele, ruberie politico-mafiose, disoccupazione e deprimente disinteresse? Verissimo! Allora che ci serve, un dinamitardo??!! Ovvio che le carte in mano son poche ma se Crocetta in poche mosse dimezza burocrati e costi della politica: se turismo, industria e agricoltura diventano LA PRIMA PREOCCUPAZIONE del nuovo governo che con una faccia pulita oltre e coraggiosa sostituisce le maschere di ieri, allora c'è speranza!
Scritto da ros il 30/10/2012 alle 15:30
Mi sa che i vecchi partiti non hanno imparato la lezione e hanno il coraggio o di cantare vittoria o di far finta che nulla sia successo!
Scritto da Antonio Iosa il 30/10/2012 alle 15:34
Se di vittoria si tratta e' da "spending review" visto che il PD prende il 7% dei voti degli aventi diritto meno della meta' di quanto prese Anna Finocchiaro nel giro precedente. Crocetta vince ma senza una maggioranza e si appella agli uomini di buona volonta' eletti in Assemblea come Toti Lombardo il figlio del vecchio presidente inquisito per mafia che entra con poco meno di 10.000 preferenze. Bersani ed suoi giannizzeri in crisi cronica di astinenza vedono vittorie ovunque. Concordo con Adamoli in Sicilia i dati oggettivi non sembrano indicare una vittoria forse l'opposto visto il flop vistoso dell'alleato SEL-FIOM che al momento sembra molto irritato. Renzi prudentemente si e' tenuto fuori dai canti vittoriosi ben sapendo che questa non vittoria lavora per lui.
Scritto da Flavio Argentesi il 30/10/2012 alle 15:57
Ha vinto un omosessuale dichiarato con il sostegno di un partito contrario alle unioni gay. Il partito dell’Antimafia si è alleato con quello di Cuffaro, un mafioso certificato. Sono andati a votare in tre: io, mammete e tu. E solo metà di uno di questi tre ha votato il nuovo presidente della regione Sicilia. Come chiamereste questa robaccia? Politica? Democrazia?
Scritto da Claudio Ennam il 30/10/2012 alle 15:58
Caro @Castiglioni (15.20), metterò domani un post tutto dedicato alla posizione politica di Matteo Renzi. Poi ne riparliamo entrando nel merito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/10/2012 alle 16:04
Caro @Roberto (15.21) - Condivido molto di quello che scrivi. Prendo solo una frase: “Il PD non è la continuità di una storia passata, è altro e diverso rispetto alla sinistra tradizionale del nostro Paese”. Dovrebbe essere così, però aggiungo una precisazione, la storia del Pci, Pds, Ds e anche della sinistra Dc dalla quale entrambi veniamo. E' una fase che va chiusa rapidamente, Veltroni l'aveva intuito. Lo dirò domani in un post che dedico a Matteo Renzi. Prova a leggere i contenuti dimenticando che si tratta di Renzi.....
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/10/2012 alle 16:08
Per governare Crocetta dovra' allearsi con qualcuno, e chi sarebbe piu' idoneo di Grillo per portare avanti una politica di vere riforme? Pensateci! Grillo rappresenta la "novita'", gli altri il vecchiume. E voi lettori del blog cosa ne pensate?
Scritto da g.dotti e m.pirone il 30/10/2012 alle 16:12
caspita! ho scritto ammesty al posto di amnesty! avendo solo due neuroni (uno sbaglia, l’altro corregge) non posso nemmeno dare la colpa alle mani che scivolano veloci sulla tastiera. mizzica, in questo trinacria day, “ammesti” non sta male!
Scritto da Billa il 30/10/2012 alle 16:25
Analisi rigorosa e condivisibile.
Scritto da Giac il 30/10/2012 alle 17:07
Parbleu! Che saggezza gli Amurri e Verde del blog! Sono d’accordo con i due consuoceri, il longobardo Dotti e il longobardo-irpino Pirone. Crocetta non può fuggire dai voti di Grillo, parbleu!
Scritto da parbleu il 30/10/2012 alle 17:24
L’ “abbiamo vinto” di Bersani è un commento allucinante e surreale, esprime l’incomprensione totale di quel che sta succedendo in Italia. Il “risultato storico” non è quello indicato del leader del Partito Democratico, che non ha neppure i numeri per governare una Regione sull’orlo del disastro e largamente controllata dalla mafia, ma il crollo del sistema politico. Non basteranno gli “inciuci” in cui il partito, nelle varie incarnazioni, è versato sin dai tempi del “milazzismo”; i partiti si sono sbriciolati, nessuno supera la soglia del quindici per cento dei suffragi e gli elettori non credono più alla possibilità di una loro rigenerazione. Il crollo della partecipazione al voto e il successo del movimento populista di Grillo sono le due facce di una stessa medaglia. Sono due modi per ritirare la delega degli elettori a una politica che non convince più, che è percepita come una attività per far soldi, che è incapace di colmare la distanza che li separa dai cittadini esasperati. Siamo oltre la soglia dell’allarme: con il governo Monti i partiti avevano avuto la possibilità di ridurre i costi esorbitanti e scandalosi della politica e di avviare alcune timide riforme come quella elettorale; non ne hanno approfittato e sono stati sconfessati. Il P.D.l. è crollato, quelli di sinistra non sono neppure rappresentati nell’assemblea regionale. Voto e antivoto dimostrano che la distanza che li separa dai cittadini e ormai divenuta incolmabile; il movimento Cinque Stelle non è un’alternativa: Grillo non ha proposte da offrire, non ha niente su cui costruire, vuole lo sfascio di tutto, rappresenta il non governo, l’anarchia che distrugge. Questa politica non ha più niente da dire; da vent’anni rifiuta di fare l’autocritica e di intraprendere l’autoriforma, il vuoto della prima Repubblica non è stato colmato, la transizione è stato l’espediente italico del trasformismo, del prendere tempo, del continuo rinvio. La politica è anche lo specchio della società tuttora caratterizzata dal “familismo amorale”, dall’indifferenza verso il bene collettivo, dalla incapacità a cooperare; eppure è da questo tessuto sociale lacerato che deve venire la risposta. Dipenderà dalla agenzie educative la possibilità dare una traccia e una guida ad un popolo che sta perdendo i principi e i legami per trasformarsi in “gente”, un’anonimo aggregato di individui tenuto insieme a mala pena dalle abitudini di consumo e dal conformismo. Per fortuna che c’è il governo Monti; ma è una soluzione temporanea.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 30/10/2012 alle 17:27
A Roberto Molinari. D'accordo ancora una volta con te su tutto o quasi. Semplicemente un'osservazione. Ormai dobbiamo rassegnarci, almeno fino alla fine delle nostre primarie. Bersani cercherà di prevalere facendo il pieno della sinistra interna (iscritti) e della sinistra esterna (elettori e non solo del P.D.), guardando oltre la sinistra riformista. Renzi, specularmente opposto, sta cercando affannosamente di guadagnare tutto il centro (interno e esterno al P.D.), guardando anche all'elettorato di centro destra (vedi la scarsa presenza di simboli e di bandiere del P.D. alle sue uscite elettorali). Ovviamente questo non è il nostro modello di Partito Democratico, come noi dell'Area Dem, per quanto piccoli e inascoltati, non ci stanchiamo di ripetere. E' chiaro che, terminate le primarie, questo schema non può bastare per vincere le elezioni prossime: Bersani non potrà chiudersi nel recinto della sinistra, Renzi non potrà ammiccare troppo a destra, scoprendo il nostro fianco sinistro. Per il momento, però, lasciamo tali schemi che a parole sanno molto di tattica militare e aspettiamo la conclusione delle primarie.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 30/10/2012 alle 17:39
Per il Pd la Sicilia è stata un brodino, niente più.
Scritto da Nicola il 30/10/2012 alle 19:14
Condivido, infatti voto Renzi.
Scritto da Flavio Carminati il 30/10/2012 alle 19:49
Oh parbleu, @Mariuccio Bianchi! Area Dem, la troisième voie del Pd? Oh parbleu! Il fondatore Franceschini ha indossato una barba, per mimetizzarsi, per scomparire da se stesso. Oh parbleu! Doppio parbleu!
Scritto da parbleu il 30/10/2012 alle 20:15
@Fiori, d'accordo su tutto con lei. Siamo su un binario morto e qualcuno grida al successo che invece è solo uno scampapato pericolo, per il momento.
Scritto da Vittoria P. il 30/10/2012 alle 20:24
Condivido la 1^parte dell'analisi di@C.M.Fiori,ma perche' si mostra tanto restio ad accettare le novita'?.Non mi pare che Grillo non abbia "proposte da offrire",anzi mi sembra proprio il contrario.E i valori dell'etica cristiana dove pensa di trovarli?Forse da Casini"l'equilibrista"che va dove lo porta l'interesse di bottega? A@M.Bianchi suggerirei di non piangersi addosso,ma di fidarsi maggiorm.del"nuovo" che avanza, che credo potra'interpretare i suoi ideali cristiani meglio dei vecchi partiti
Scritto da giovanni dotti - Varese il 30/10/2012 alle 20:50
@Mariuccio Bianchi. Area Dem con Francescini e senza Veltroni si è praticamente spenta. Franceschini è il fido scudiero di Bersani. Non dice più niente. Si porterà a casa qualche parlamentare fidato e tutto finisce lì. Non si fa politica in questa maniera, ci ha traditi.
Scritto da Giorgio S. il 30/10/2012 alle 21:16
@giovanni dotti 20:50. Condivido e sottoscrivo. Aggiungo anche che condivido il primissimo commento fatto da Nando Dalla Chiesa ieri sera da Gad Lerner. Domani lo recupero.
Scritto da Nicoletta il 30/10/2012 alle 23:19
Ho visto questa sera Crocetta in Tv, a pelle non mi è piaciuto anche se è un ex comunista come me. Un pò arrogante e un pò antipatico.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 30/10/2012 alle 23:51
@Giovanni Dotti: dopo questi risultati elettorali parlare di "antipolitica" per il Movimento 5 Stelle credo sia assurdo. In realtà reputo che il Movimento 5 stelle rappresenti il tentativo per eccellenza di superare le ideologie politiche novecentesche, e di portare nel dibattito dei contenuti nuovi. Certo, vi è da parte loro il rifiuto dell'ancien regime politico, che però non passa per la ghigliottina e le teste tagliate, fortunatamente, dei nobili del parlamento e dei banchieri al potere, in quanto si espleta nel proporre regole serie (un limite al numero dei mandati, un limite agli stipendi, ineleggibilità dei condannati in via definitiva), anche se non ritengo, come invece molti del pd pensano, che si riduca a queste, pur ottime, proposte. Piuttosto mi pare che tale forza politica si caratterizzi per la richiesta di forme di democrazia diretta, che oggi la rete rende possibile attuare agevolmente, riguardo a questioni assai delicate quali il governo dell' economia,autentiche politiche ambientali,l' utilizzo oculato dei fondi pubblici, la cernita delle infrastrutture davvero necessarie, il welfare state,la lotta alla criminalità organizzata, evidenziando come nell'epoca di internet le deleghe in bianco non abbiano più senso alcuno, e spetti ai cittadini, o meglio ai cittadini davvero informati, ritornare a decidere, soprattutto dopo aver potuto constatare che quanti sinora hanno deciso per loro, dopo essersi arricchiti, non hanno prodotto che disastri (economici, sociali, ambientali, etc, etc), isolandosi vieppiù dalla società, al punto tale da non riuscire più nemmeno a comprendere il modus vivendi della "plebe" (l'assessore che si lamenta degli 8.000 euro mensili, è, purtroppo, un esempio, tragico e comico nel contempo, di questo processo degenerativo della cosiddetta "classe dirigente").Cari saluti.
Scritto da Carlo il 31/10/2012 alle 02:30
Le opinioni politiche sono rispettabili e le critiche, non gli insulti gratuiti, vanno sempre accettate. Devo con piacere ammettere che su questo blog le critiche ad AreaDem sono, a parte qualche rara eccezione, oneste e garbate, nelle stile del padrone di casa. AreaDem si è appiattita su Bersani? Forse in parte, ma se entriamo nel campo dell' appiattimento o del cambio di casacca di molti, non ce la caviamo più. A me pare, da partigiano, un' esperienza coerente con l' idea iniziale di Pd.
Scritto da paolo rossi il 31/10/2012 alle 08:28
Premetto e ribadisco che non ho un’appartenenza politica specifica ma apprezzo i comportamenti corretti dei politici, specialmente quando contrastano l’egemonia del partito, e per le proposte di riforme che fanno a favore della collettività e non solo delle classi dominanti. Ad esempio mi è piaciuto molto ciò che ha detto Crocetta ieri sera a Ballarò: “porterò in Assemblea la proposta di legge per il dimezzamento delle remunerazioni dei Consiglieri regionali, la revisione dell’organigramma dirigenziale, ecc. ecc., anche senza avere la maggioranza; chi voterà contro se ne prenderà la responsabilità verso gli elettori”. Mi è sembrato un compendio di coerenza, di equità e di saggezza ! E’ quanto ci aspettavamo da Monti che promise EQUITA’ sin dall’inizio del suo insediamento. Egli e il suo Governo ha perso molto tempo su problemi che avrebbe potuto affrontare successivamente o rimandare al Governo politico. Se avesse presentato in Parlamento leggi che il popolo si aspettava, anche se tanti politici avrebbero osteggiato, come ad esempio la riduzione: del numero dei parlamentari (assurdo:è lo stesso numero di quanto non c’erano le Regioni), delle loro retribuzioni, del costo della Pubblica Amministrazione, nonché l’abolizione: di tanti privilegi, del rimborso ai partiti, ecc., in occasione delle prossime elezioni gli elettori avrebbero saputo chi lasciare a casa. Non vi pare ?
Scritto da Martino Pirone il 31/10/2012 alle 09:45
Condivido quanto scrive Adamoli. Quando un partito prende, come anche nel caso di Grillo, il 18% del meno del 50% della popolazione che votato, vuol dire che a malapena rappresenta il 9% dei cittadini! E se poi consideriamo schede nulle o bianche, questa percentuale scende ancora. Nessuno, ma proprio nessuno, può parlare di vittoria ed è incredibile che il leader del PD si comporti come se fossero le solite elezioni in tempi normali. Ma cosa possiamo aspettarci da questi dirigenti che rimangono intrappolati nella loro mentalità da quarant’anni in qua ed evidentemente sono lontani anni luce dalla realtà? Sono ormai delle “mummie” (tutti tutti) incapaci di togliersi le bende e rigenerare il loro partito. Perché non sono i partiti che devono essere cancellati, per essere poi sostituiti con nomi diversi, ma con la stessa sostanza. Devono essere le persone che li dirigono ad andare a riposare nel sarcofago per sempre e non rimanere a manovrare comunque. Servono volti completamente nuovi, giovani, magari qualche donna in più. Io sono tra quelle persone che in questo momento non darei il mio voto a nessuno. Come me c’è un esercito. Cosa ci vuole allora a capire che c’è un enorme bacino da conquistare e che per conquistarlo occorre un rinnovamento totale? Il primo partito che lo capirà, secondo, sarà quello che vincerà, destra, centro o sinistra che sia!
Scritto da Emanuela Crivellaro il 31/10/2012 alle 09:47
@Emanuela Crivellaro. Il neoeletto presidente della regione Sicilia rappresenta il 6% dei siciliani. Raddoppierei, però, questa percentuale in considerazione del fatto che Crocetta è un omosessuale. Come lei ben saprà, cara signora, gli omosessuali hanno sensibilità doppia. Da tempo, su queste pagine, auspico la liberalizzazione dell'incesto maturo e consapevole (se è riconosciuta l'omosessualità non vedo perché non lo debba essere anche l'incesto). A quel punto si potranno eleggere anche omosessuali incestuosi. Si arriverebbe a un discreto 18%.
Scritto da Claudio Ennam il 31/10/2012 alle 12:36
Ringrazio@Nicoletta,@Carlo e@E.Crivellaro. Mi trovo in completa sintonia con quanto scrivono e con la genuina interpretazione che danno agli eventi politici attuali. Dopo il "ciclone Grillo"e la "valanga" dell'astensionismo nulla potra' piu' essere come prima: i partiti tradizionali-a cominciare dal PD-dovranno tener conto della lezione e rinnovarsi profondam.se non vorranno scomparire. Il vento del cambiamento dalla Sicilia presto soffiera'su tutta la penisola coinvolgendo larghi strati sociali
Scritto da giovanni dotti il 31/10/2012 alle 14:00
"la credibilità delle istituzioni è al minimo" senz' altro i risultati della non partecipazione degli elettori siciliani, l 'hanno messo in evidenza.Io,che conosco abbastanza la Sicilia, non sottovaluterei l' affermarsi ( anche se non eclatante) dell ' ex sindaco antimafia Crocetta.Faccio 2 riflessioni:ho visto l' elettorato siciliano oscillare molto ( soprattutto per i risultati delle elezioni di Orlando; l' altra, " è vero, è tutto molto problematico, anche per il livello nazionale"
Scritto da bruna croci il 31/10/2012 alle 19:14
@Emanuela Crivellaro. Con le tue proposte di rottamazione fai impallidire Matteo Renzi "il rottamatore". Lo fai sembrare un moderato. Ti capisco bene, non capisco quelli che non comprendono che, come tu hai scritto, c'è un esercito che la pensa come te. Benvenuta fra noi cattivissimi.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 1/11/2012 alle 11:21
@Carlo. Bisogna essere cittadini informati. Condivido questo tuo cavallo di battaglia. Ma cosa vuoi fare, introdurre la selezione della specie umana e far partecipare ai referendum online solo quelli che superano l'esame di ammissione?
Scritto da Giovane ex rottamatore il 1/11/2012 alle 11:24
Quando, parlando delle elezioni siciliane, Bersani afferma: “Per noi sono risultati storici, dal dopoguerra ad oggi non siamo mai stati realmente competitivi”, esulta, come è evidente, da segretario del Pci (Partito Comunista Italiano): una gaffe forse minore ma sintomatica, riflesso pavloviano del suo unico universo di riferimento. La leggenda del compagno Baldo (il vecchio comunista che negli an...ni critici della sua maturazione politica la ha portato nel Pci) che ha raccontato in piu' occasioni alle feste del PD nell'estate scorsa e' la dimensione nostalgica e regressiva di questo universo di riferimento. Il PD di Bersani non esiste come nuova forza politica e' soltanto uno dei travestimenti (forse il meno riuscito) dei tanti che si sono susseguiti dalla fine formale del vecchio Pci. Lo scontro radicale e quasi viscerale che si sta' consumando nelle primarie sta' nel fatto che l'unico vero l'avversario Renzi incarna la possibilita' di un PD nuovo e diverso che non ha piu' come universo di riferimento il vecchio Pci ma un retroterra socialdemocratico, cristiano sociale e laburista una mostruosita' per i bersaniani. La rottamazione renziana non e' tanto il mandare a casa i vecchi D'Alema, Veltroni e cosi' via ma liberare in modo radicale e definitivo il PD dalle inestricabili radici del Pci che oggi lo soffocano e lo rendono solo un suo travestimento. Questo tentativo di chirurgia demolitiva, indubbiamente doloroso per molti ma inevitabile nel scenario del mondo globalizzato, spiega le reazioni emotive di spaccatura, quasi da guerra civile del vecchio mondo comunista asserragliato nel comitato Tutti X Bersani. Bersani probabilmente vincera' le primarie ma per certo perdera' le secondarie e per fortuna che c'e' Monti che forse riuscira' a salvare il paese.
Scritto da Flavio Argentesi il 1/11/2012 alle 11:33
@Giovane ex rotamatore: apprezzo sempre l'ironia, ma forse ti sfugge quanto successo in Italia negli ultimi anni. Tanto per restare in Lombardia:a tuo parere come è stato possibile che la Lombardia finisse in mano ad una setta, per lo più guidata da una persona psichicamente disturbata (se vai a cercarti le sue interviste, anche se non fai il medico di professione, ti apparirà chiaro lo stato di scompenso psichico del celeste)? Ed a tuo parere i "ndranghetisti che hanno messo le mani sul business dell'edilizia perchè hanno potuto sinora agire quasi impunemente? Lo sai che una ricerca di qualche annetto fa comprova che i lombardi, a causa delle diverse forme d' inquinamento e del disastro ambientale (legalizzato, perché la lombardia è un'eccellenza) vivono in media un anno in meno rispetto agli altri italiani? La geniale intuizione di B. che si potesse convincere la gente a votare sulla base di leitmotiv, senza leggere nulla, senza informarsi su nulla, anzi ignorando ogni evidenza, idea che ovviamente è stata resa realtà da gente capace nel suo lavoro (come Gori che, guarda il caso, sta curando la campagna elettorale di Renzi), e che è il suo peggior lascito, dove ci ha condotto? Non sto proponendo un'aristocrazia degli intellettuali, non lo sono nemmeno io, e sarebbe ridicolo, sto invece provando a spiegare che E' NECESSARIO informarsi, ed E' NECESSARIO impegnare tempo e fatica per trovare i dati reali ed informarsi. Guardati i dati effettivi sulla cosiddettà "ripresa" dell'Italia attuale, e poi potrai, senza condizionamenti dati da qualche forma di pensiero per appartenenza, capire davvero quel che sta succedendo. Nei miei interventi sul blog ho spesso portato dati, che saranno pure noiosi, ma illustrano senza orpelli socio-politico-ideologici come stanno davvero le cose. Se vuoi bene a te stesso, ai tuoi famigliari ed ai tuoi amici, ti consiglio di fare altrettanto: informati ed informa gli altri. Cari saluti,
Scritto da Carlo il 1/11/2012 alle 12:24
Ma ragazzi ma non diciamo sciiocchezze ma chi volete che lo rigeneri questo stato? la risposta è nessunio nemmeno la legge elettorale sappiamo afre ma dove vogliamo andare
Scritto da Massimo Gugliotta il 3/11/2012 alle 09:36
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