Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 3/12/2012 alle 09:01


Hai dato un senso vero alle primarie proposte per primo da Nichi Vendola, volute fortemente da te e infine accettate intelligentemente da Bersani.
Sei mesi fa, con il Pdl già in sfacelo, il Pd annaspava a 7/8 punti meno di oggi.
Hai combattuto contro tutto l’establishment una battaglia persa in partenza, entusiasmato tantissimi giovani, portato alle urne del centrosinistra persone che non l’avrebbero mai fatto, ottenuto un 40% impensabile qualche tempo fa.
Hai commesso errori tattici e di sostanza ma hai dimostrato che non esistono più recinti chiusi di sinistra, di centro, di destra. Dentro questi mondi si possono iscrivere i dirigenti, i militanti, i votanti fedeli (che si assottigliano) ma non tutti gli elettori. Con regole più aperte l’esito sarebbe stato ancora migliore.
E’ molto importante riuscire a dimostrare che la giustizia sociale si può raggiungere e i posti di lavoro creare con processi di sviluppo diversi dal passato. Che l’assistenzialismo statalista non abita i Paesi moderni, equi, competitivi. Che l’uguaglianza dei punti partenza, non il dogma esausto dell’egualitarismo, si concilia, anzi si realizza, con il merito nella scuola, nel lavoro, nella politica. Tutto questo sarebbe una conquista culturale prima ancora che politica.
Gestire il risultato che hai ottenuto non sarà facile e non mancheranno le lusinghe più insidiose.
Hai già detto che non cercherai la rivalsa immediata ed è un fatto positivo. Se Bersani sarà il capo del governo non dovrà avere al partito un leader alternativo, almeno fin quando la sua coalizione non avrà (il più tardi possibile) raggiunto la soglia della consunzione.
E allora come tenere nel centrosinistra tutti quelli che ti hanno votato? Evitando premi di consolazione, si, ma non rinchiudendosi a Palazzo Vecchio di Firenze. E’ necessario battersi anche in futuro affinché il Pd sia meno conservatore e meglio in grado di rinnovare idee, programmi, azione di governo.
Esiste un altro problema molto concreto e quasi immediato. Il 40% che hai ottenuto non può non avere qualche forma di rappresentanza nelle istituzioni. E’ una legge della politica.
Il modo giusto forse c’è stando ben lontano dal tavolo (affollatissimo) della spartizione romana. Sia che si voti con le liste bloccate sia che si voti con i collegi è essenziale che i candidati vengano scelti con le primarie locali. Chi ha più filo tesserà più tela.
Ora Tutti dicono che le vogliono ma non è vero.
Caro Renzi, oggi sei la seconda architrave del Pd. Fatti guidare sempre dalla consapevolezza di questa enorme responsabilità.
 

Commenti dei lettori: 74 commenti -
Bene per Bersani,la sua vittoria era facilmente prevedibile dopo il risultato del 1^turno(si poteva evitare il 2^che ha solo esacerbato gli animi),certo che dovra'riuscire ad integrare il suo programma per le politiche con buona parte delle proposte di Renzi che rappresenta,escludendo l'alleato SEL,circa meta'del PD. E deve anche ringraziareRenzi per aver avvicinato alla Sinistra molti che altrimenti sarebbero andati in altre direzioni eperaverlo aiutato nel difficile compito del rinnovam.del PD
Scritto da Giovanni Dotti il 3/12/2012 alle 09:17
Il tuo appoggio a Renzi dopo il primo turno a sconfitta certissima potevi evitarlo. Certe volte non ti capisco proprio.
Scritto da Iscritto Varese il 3/12/2012 alle 09:32
Da Bersaniana e cigiellina onore a Renzi. Sulle regole l'apparato nazionale poteva essere più aperto. Rifiutare la gente che vuol votare non è mai un bel gesto. Da oggi tutti con Bersani premier.
Scritto da Laura il 3/12/2012 alle 09:45
Condivido. Soprattutto il richiamo alle primarie locali, l'avevo già sottolineato l'altro giorno. Non ci possono e non ci debbono più essere candidati sindaci e quant'altro calati dall'alto, imposti sulla base di logiche interne che allontano simpatitazzanti ma anche "fedeli" di vecchia data e che non interpretano i segni dei tempi. Ci vorrà molta attenzione per evitare antichi e nuovi gattopardismi. queste positive primarie devono essere una svolta senza ritorno nei metodi e nel merito.
Scritto da cesare chiericati il 3/12/2012 alle 09:49
Quelli che dicevano che Renzi dopo aver perso se ne sarebbe andato via dal Pd dove sono adesso? Loro se ne sarebbero andati via in caso di vittoria di Renzi. Sono un sinistra con l'anello al naso.
Scritto da Stefano C. il 3/12/2012 alle 10:01
Caro @ G. Adamoli. Mi piace riportare quello che dice Cazzullo sul Corriere: "Bersani non ha carisma, ma ha una sua luce negli occhi, che si accende di fronte ... ". Il nostro candidato non ha niente di comunista e di democristiano e questo è un grosso pregio. Renzi, invece, con tutti il fascino di quello che ha detto, ha strafatto negli atteggiamenti del "maltrattato" (aveva fatto così anche da candidato sindaco), ed ha perso. Forse un po' di sana modestia gli potrebbe giovare.
Scritto da Sic Est il 3/12/2012 alle 10:23
Con tutto il rispetto per chi,partito per rottamare mezzo PD è finito abbastanza male:chissà se Renzi a casa sua possiede un orticello.Ma a parte la - prevedibile- botta causata anche dalla maggior parte dei media che gli hanno fatto fare -e dire-una montagna di corbellerie,c'è qualcuno che ha la bontà di spiegarmi quali sono le nuove idee che richiedono continuità?Soprattutto per non assistere a nuovi tentativi di ciurlare nel manico.-Stavolta farebbero proprio schifo.
Scritto da Giuseppe Morelli il 3/12/2012 alle 11:17
Alla fine è stato rottamato lui ma nessuno in verità può negare il contrbuto che ha dato al rinvigorimento del Pd.
Scritto da Valceresio due il 3/12/2012 alle 11:23
chi non riconosce che la candidatura di Renzi - contro tutto e contro tutti - è stato un grande successo - incredibile solo pochi mesi fa - è obnubilato da uno spessissimo velo di faziosità. Ciò che ha fatto Matteo Renzi (e tutti coloro che hanno creduto a questo progetto) è stato straordinario. Se si perderanno per strada quelle energie e quella freschezza, sarà il PD intero ad essere rottamato. Non da Renzi ma dalla storia.
Scritto da Alfredo A. il 3/12/2012 alle 11:56
Sono daccordo con la tua analisi Giuseppe, ed onestamente spero che Renzi abbia "al prossimo giro" l'autorevolezza(che onestamente non ritengo avesse a questo) per poter essere premier in grado di far valere le nostre ragioni fuori dall'Italia(spiace dirlo ma oggi è più importante questo dell'innovazione). Credo che possa acquisirla solo ricoprendo un ruolo importante nel governo Bersani,non come premio di consolazione ma come scuola formativa, per crescere ed essere pronto tra 5 anni(speriamo!)
Scritto da GianMarco Calella il 3/12/2012 alle 12:15
@Sic Est (10.23) - Ti dirò che all’inizio Matteo Renzi non mi stava molto simpatico e ritenevo anch’io che “un po’ di sana modestia gli potesse giovare”. Ma al di là degli atteggiamenti esteriori, talvolta discutibili, è indubbio che ha contribuito a svecchiare le idee del Pd più lui che molti altri messi insieme (anche giovani). Speriamo che si continui così. Se si riprende la vecchia e prevalente trafila Pci. Pds, Ds il governo del Paese sarà inadeguato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/12/2012 alle 12:21
Hanno votato per Bersani gli iscritti, i vecchi militanti e i seguaci di Vendola. Le regole di queste primarie sono state studiate per scoraggiare se non impedire una reale partecipazione dei semplici elettori. Non ci si illuda con i sondaggi che danno al 30 per cento il PD: sono percentuali raccolte tra chi ha ancora intenzione di partecipare al voto. Dopo questo esito gli astenuti aumenteranno ed io mi ci metto, come i tanti che lo hanno preannunciato in caso di sconfitta di Renzi.
Scritto da L.V. il 3/12/2012 alle 12:26
Bersani ha rassicurato tutti? Secondo me solo il suo blocco sociale costituito dalla Cgil senza la quale non avrebbe mai raggiunto la quota necessaria per vincere.
Scritto da Maurizio il 3/12/2012 alle 13:00
Un contributo condivisibile.
Scritto da Fabrizio Scuri il 3/12/2012 alle 13:13
Questa è la via. Giuseppe Adamoli riassume bene le motivazioni che mi hanno portato a votare per Matteo Renzi, nonostante tanti amici di idee diverse.
Scritto da Matteo Grandelli il 3/12/2012 alle 13:16
Caro Giuseppe, la lettera che hai scritto la controfirmo volentieri. Dopo le dichiarazioni post ballottaggio di alcuni rappresentanti della nomenclatura mi restano ancora tanti timori sulla linea che il PD assumerà nei prossimi mesi. Alla prova di governo (sempre che si arrivi) temo si andrà a finire a gambe all'aria. Tutto già visto e vissuto dal '94 in poi.
Scritto da Amico che ti stima il 3/12/2012 alle 13:35
Aggiungo che Renzi non ha mai e dico mai utilizzato in queste primarie il simbolo del Pd, ha sempre parlato del partito utilizzando un deprecabile "noi e voi", si è servito contro Bersani di slogan del centrodestra, ha mobilitato anche votanti che alle primarie volevano far fuori il segretario ma alle politiche mai avrebbero votato per il centrosinistra. I suoi sostenitori già dicono che c'è voto e voto e che quello del Pierluigi e voto di struttura il loro è più puro, basta per carità, basta!
Scritto da pietro magni il 3/12/2012 alle 13:38
Caro Adamoli, 2 idee di partito, di società, di sinistra, si sono misurate : quella che dici nel post ha preso il 39, l’altra ha preso il 61. il ragionamento dovrebbe partire da qui , e ammettere che le idee sconfitte sono state viste come la vecchia ideologia liberista , che tutti hanno imparato a temere perché, dove arriva, la vita peggiora. la rottamazione è rottamata, ma è rottamato anche il blairismo all’italiana, si parla di apparato, ma dell’apparato dei media che ha pompato renzi oltre ogni decenza non si dice ? non è bastato comunque.
Scritto da marco il 3/12/2012 alle 13:53
In un Paese ostaggio delle Forze del Male sono rare le occasioni per festeggiare. La sconfitta del Caymano dell'Arno è una di queste. Niente, champagne, però. Dopo tutto ha vinto un ex comunista. Brinderò con un caffè corretto. Poca cosa.
Scritto da Claudio Ennam il 3/12/2012 alle 14:09
Il merito di renzi è stato quello di far riscoprire al pd di derivazione comunista le proprie radici storico-culturale rafforzandone l'orgoglio di partito. Per questo vincerà Bersani, Scritto da varesotto il 29/11/2012 alle 13:02 Il pd ha ritrovato oggi le proprie radici di sinistra , non deve abbandonare questa linea se sarà al governo. Anzi la sigla giusta del partito sarebbe PDS in quanto dà senso a una appartenenza; Renzi ha valori di fondo diversi , deve darsi una strategia ad hoc .Non deve commettere gli stessi errori della sinistra Dc passata nel Pd , cioè una scelta fallimentare..
Scritto da varesotto il 3/12/2012 alle 15:25
La battaglia di Renzi è stata molto positiva. Anche il risultato è positivo. Tocca a Bersani rendersene conto e tenerne conto.
Scritto da M.F. il 3/12/2012 alle 15:42
Che cosa sarebbero state le primarie Renzi?
Scritto da Giovane ex rottamatore il 3/12/2012 alle 15:47
@Giuseppe Morelli. Se non ritieni che le primarie siano state per primo proposte Vendola, poi volute accanitamente da Renzi e successivamente accettate da Bersani con l'opposione di gran parte del gruppo dirigente, allora tra noi il dialogo costruttivo è difficile. Bersani le ha accettate nel giugno/luglio scorso quando ha capito con lungimiranza che erano un modo per far uscire il Pd da una situazione elettorale difficile, sotto di quasi dieci punti rispetto al Veltroni di cinque anni prima.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/12/2012 alle 15:53
Non ho particolari pregiudizi, ma sinceramente più che idee nuove nell'impostazione e nelle proposte di Renzi ho trovato molto nuovismo datato, grande approssimazione negli accenni di politica estera, echi di grillismo...
Scritto da Carlo Porcari il 3/12/2012 alle 15:54
Vendola, Puppato, Tabacci, D'Alema, Letta, Franceschini, i giovani turchi, Fioroni, Bindi, i vertici della Cgil e della Coop, tutti intorno al tavolo per riscuotere le cambiali di posti e di linea politica. Meno male che Renzi non ci sarà.
Scritto da Nicola il 3/12/2012 alle 16:08
The day after. Renzi viene sconfitto da Bersani e dall'apparato del partito e si festeggia lo scampato pericolo. Tutto bene dunque? Non pare sia cosi' perche' non si fa' in tempo a chiudere i festeggiamenti che gia' si aprono problemi di non poco conto. Il centro di questi problemi e' quel 40% di consensi che in condizioni diciamo "difficili" ha raccolto Renzi. Una mina vagante che puo' ancora es...sere pilotata dai comitati Renzi che sembra non siano intenzionati allo scioglimento. L'apparato del partito sembra dividersi tra chi non vuole rischi futuri e chiede l'annientamento dei renziani (Bindi, Marini, Fioroni Camusso, Moretti, Geloni) e chi pensa di poter lucrare e usare ai suoi propri fini questo consenso (D'Alema, Letta, Follini, Concia, Sardo, Veltroni). Il segretario candidato premier pare a sua volta intenzionato ad usare il consenso renziano piu' come deterrente per pilotare quello che chiama "rinnovamento nell'esperienza". Prevale l'insuperabile doppiezza delle vecchie radici e giustamente Renzi si chiama fuori da questo gioco al massacro. Personalmente trovo piu' trasparente ed onesta la posizione di Rosy Bindi che senza menzogne o doppiezze chiede che Renzi venga al piu' presto espulso dal partito come incompatibile con la linea politica vincente e con la regalita' del gruppo dirigente. E' la pura verita'. Io ho sostenuto Renzi e una linea politico programmatica del tutto diversa da quella di Bersani. Abbiamo perso e non mi pare possibile o credibile dire da oggi sostengo l'opposto di quello per cui ho lottato sino a ieri. Renzi non smentisce la sua linea non dice il mio programma e' sbagliato e la vittoria di Bersani ne e' la prova. Torna a fare il sindaco di Firenze. Credo che un congresso straordinario del PD sarebbe necessario prima delle elezioni non dopo e che questo congresso porti alla espulsione di Renzi e di tutti i renziani che non abiurino la linea politica e il programma di Renzi. Questo nella sua trasparenza consentirebbe ad un progetto politico diverso di misurarsi con l'elettorato vero dove tutti possono votare e li' se Bersani vince potra' davvero governare.
Scritto da Flavio Argentesi il 3/12/2012 alle 16:20
C'è una grande differenza fra le primarie italiane ed americane. Là giocano un grande ruolo le mogli mentre da noi sia la signora Bersani che la signora Renzi non sono praticamente esistite. Buon segno o cattivo segno? Non saprei rispondere.
Scritto da Elisabetta C. il 3/12/2012 alle 16:35
E' stata una bella avventura. Non avevo mai visto la partecipazione di tanti giovami. Per questo bisogna dire grazie anche a Renzi.
Scritto da C. Bartoli il 3/12/2012 alle 16:43
Tu che conosci Renzi e in qualche modo farai parte dei suoi comitati cosa pensi che succederà dell'organizzazione che ha messo in piedi per le primarie?
Scritto da Osvaldo il 3/12/2012 alle 17:54
Trasformare Renzi nell'eroe del rinnovamento e regimentare chi non l'ha votato nell'esercito dei riservisti, non mi sembra corretto. Dire che alle prossime elezioni, visto che Renzi non ha vinto, ci si asterrà significa avere un concetto della politica manicheo. Spero che il nostro anfitrione @Giuseppe Adamoli, onesto e leale anche nel disaccordo, intervenga su questo modo di ragionare e chiarisca, per tutti, che la sua posizione, come son certo di aver capito, è di unità e non di spaccatura.
Scritto da Sic Est il 3/12/2012 alle 18:10
Caro @Argentesi (16.20), l’idea di un congresso per espellere Renzi e i renziani mi pare davvero balzana. Sono fiducioso che resteranno tutti nel Pd e continueranno a battersi per i loro progetti. Tu compreso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/12/2012 alle 18:28
Caro @Osvaldo (17.54), non conosco personalmente Renzi e non faccio parte di nessun comitato “renziano”. Cosa ne sarà della sua organizzazione non lo so proprio. Spero che dia continuità alle sue idee, buona parte delle quali condivido.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/12/2012 alle 18:29
Caro @Sic Est (18.10), se ti riferisci a @Flavio Argentesi ho già risposto a lui. Certe reazioni sono probabilmente il frutto dell’amarezza anche se io ripeto che il risultato di Renzi è buonissimo. Un paio di mesi fa gli davo, e l’avevo scritto da qualche parte, non più del 30%.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/12/2012 alle 18:31
Reagisco ad alcuni commenti che ho sentito oggi. E' inevitale che dopo tanto tanto entusiasmo ci sia un po’ di scoramento fra i giovani di Renzi. Però non troppo. State ben attaccati a ciò in cui credete e alle idee forti che avete, che quelle non deludono mai, anche quando non vincono subito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/12/2012 alle 18:36
Nessuno scoramento, anzi! Si è già sotto con il portare avanti le idee...
Scritto da Federico Antognazza il 3/12/2012 alle 18:52
Sagge parole Adamoli!
Scritto da Eugenio Maria Castiglioni il 3/12/2012 alle 18:53
Comunque vada il futuro è loro.
Scritto da Alessandro Milani il 3/12/2012 alle 18:55
Comunque vada il futuro è dei giovani qualunque riferimento abbiano: Tabacci, Puppato, Vendola, Renzi, Bersani e quant'altro!
Scritto da Mauro Prestinoni il 3/12/2012 alle 19:40
@Milani ma propiò lei parla di giovani e di futuro.
Scritto da Pina Cattorini il 3/12/2012 alle 19:44
Caro Reverendo @Giuseppe Adamoli, oh, finalmente tutto si è concluso. Nessun dado è stato tratto ma le pedine degli scacchi (mi perdoni ma noi Qui ci dilettiamo negli scacchi) si stanno già affannosamente muovendo. D’altronde, il “politicamente corretto” è una categoria dell’anima che non sempre alberga nel vostro Bel Paese. Così, ci aspettiamo di tutto! Abbiamo letto tutte le dichiarazioni dei suoi colleghi. Abbiamo compreso che oggi è il giorno del “ma anche”. (Veltroni, che vive con noi da qualche mesetto, è tutto contento per la pesante eredità che vi ha lasciato prima di abbandonarvi, il MA ANCHE). Il leitmotiv è uno solo: “si è affermato un leader, Bersani, MA ANCHE gli elementi di rinnovamento proposti da Renzi”. Vorreste farci credere che i colpi al basso ventre e le pugnalate alle spalle non sono che un ricordo o, forse, mai esistite. Anche noi in massa siamo andati a votare. Ci siamo detti: basta con le irrazionalità! Non votiamo Bersani e nemmeno Renzi. Basta con le irrazionalità! Per una volta, almeno per una volta, diventiamo razionali e votiamo compatti Patrizia Todisco. Non l’abbiamo trovata sulla scheda! E non la troveremo mai, considerato che prediligete i compiacenti ai signori Riva (come è emerso anche dalle indagini, che vedono il finanziamento dei Fratelli Riva a Bersani mentre era in odore di Ministro allo Sviluppo Economico con il vostro Super Reverendo Prodi). Appurato che la Todisco non era candidata, abbiamo chiuso, delusi, la nostra bella scheda e siamo partiti in massa. Schivando, con maestria e snobismo, le Isole Cayman, siamo arrivati all’Isola Thule. Bellissima, inesplorata, anfratti, insenature, roccia aspra e frastagliata, approdi incerti, vallate lunari, in una sola parola: bella! Abbiamo incontrato anche Francesco Guccini, il nostro vate. E una pace si è impossessata di noi. P.S.: l’unica che ha fatto la crocetta su un nome è stata la Duchessa. Mi va a votare Renzi! Dice che l’ha convinta Edoardo Nesi. In effetti, Nesi convince … eccome se convince ma come l’abbia convinta non ci è dato sapere in quanto il mio Reverendo Dodgson ha imposto un velo di censura.
Scritto da Alice in wonderland il 3/12/2012 alle 20:15
@Pina Cattorini. Non basta essere giovani per essere una promessa, ci sono giovani che nascono già vecchi, ragionano come vecchi e vorrebbero avere solo vantaggi senza fare nessuna fatica. Mentre ci sono giovani, sono una maggioranza, che credono nelle loro idee (giuste o sbagliate che siano) si impegnano e lottano senza preoccuparsi dei problemi cui vanno incontro. In questi io credo e se posso li aiuto; i parassiti no!
Scritto da Alessandro Milani il 3/12/2012 alle 20:16
@Alessandro Milani. Lei è bagaglio avete rovinato l'idv
Scritto da Pina Cattorini il 3/12/2012 alle 20:29
Renzi ha presentato un'idea alternativa di centrosinistra. Sono curioso di vedere come farà Bersani a includerlo nello "squadrone". Mi sa che sta vendendo la pelle dell'orso prima di averlo ucciso. D'altra parte se il Pd è un partito plurale non è detto che si debba trovare un accordo a tutti i costi.
Scritto da Vittorio il 3/12/2012 alle 20:35
La sfida non è esser prevalenti pro-tempore in un`area politica,ma far parte di qualcosa di buono per Italia,Europa. Mondo.Insieme.Serviamo tutti.Altrimenti si ragiona come nel periodo che vorremmo metterci alle spalle(o con me o contro di me.Che do` ball!).Capisco umanamente l`amarezza.Ma il Maestro Joda dice:"Lato oscuro forte é.Tu più forte". Seguendo la traccia di @C.Chiericati,penso che ai circoli tocchi un bel lavoro:creare relazioni per poi costruire dal basso.Condivido @G.Adamoli(18:48).
Scritto da FrancescoG. il 3/12/2012 alle 20:39
dimenticavo. @ Giuseppe Adamoli. Chiuso il seggio di ieri, eravamo in tre verso casa. Si parlava. La salutano sia Silvia, sia Gabriele. @Roberto Molinari. Un sindaco del primo bacino del lago di Como, sponda occidentale, mi ha detto che la conosce e la saluta.Vediamo se indovina:-). @Alice. Sempre brillante. @Tutti. Le elezioni non sono mica vinte fino a quando non sono vinte. Come diceva Boskov: partita finisce quando arbitro fischia. Lo so, é inutile dirlo. Ma meglio non correre rischi ;-)
Scritto da FrancescoG. il 3/12/2012 alle 21:30
I sondaggi di questa sera sono ottimi per il Pd ma più per l'effetto Renzi che per l'effetto Bersani, questo a detto dei sondaggisti. Vedremo, ma Vendola dice che le primarie hanno rottamato Monti e la sua agenda. Renzi è contrario a questa lettura. E la Cgil? E' lei che comanda, signori, dopo tutti i voti che ha dato a Bersani.
Scritto da Giuseppe V. il 3/12/2012 alle 21:38
Preferisco le idee di Bersani, anche se Renzi sicuramente uscirà dal palazzo.
Scritto da Angelo Chiappa il 3/12/2012 alle 21:40
@Adamoli. E' un'idea che non ho inventato io ma che fu proposta da D'Alema, Marini, Fioroni e Bindi nella prima fase delle primarie quando il tema della rottamazione dominava il centro del dibattito. Si era detto allora che sconfitto alle primarie Renzi avrebbe dovuto essere espulso dal partito per totale incompatibilita' di linea politica. D'Alema sembra abbia cambiato idea ma gli altri non hanno mai smentito quella posizione. Quello che cerco di rimarcare nel mio post e' la logica coerenza dell'ipotesi di espulsione di Renzi perche' l'incompatibilita' di linea politica e programmi permane ed e' macroscopica. Renzi e i renziani si sono rifugiati dopo la sconfitta nella tesi "daremo una mano" che a dire il vero non capisco proprio cosa voglia dire. Faccio solo un esempio . La politica del lavoro di Renzi e' diciamo la linea Ichino sul flexiwork. Dopo le primarie la linea del PD e' quella della FIOM almeno a 180 gradi di differenza come direzione. In che senso Renzi e i renziani dovrebbero contribuire alla realizzazione dell'opposto di cio' che intendono senza che questi faccia di loro qualcosa di altro da se. Un congresso che deliberasse la non riconciliabile differenza di linea politica sarebbe come dice Rosy Bindi un momento di verita'.
Scritto da Flavio Argentesi il 3/12/2012 alle 21:43
Caro Bersani, caro Renzi, non mi sembrerebbe giusto rivolgermi affettuosamente ad uno solo dei nostri due aspiranti leader. Se il P.D. questa sera è accreditato di una percentuale di consensi superiore a quella raggiunta nel 2008 con Veltroni, il merito va equamente spartito tra voi due in larga misura, senza dimenticare (in ordine alfabetico) Puppato, Tabacci e Vendola, anche se due di loro esulano dai confini del P.D. Cari Bersani e Renzi, la vostra, come tutti hanno riconosciuto, è stata una competizione vera e combattutta duramente, forse con qualche asprezza e scivolata inopportuna di troppo, specie nell'ultima settimana, da parte del più giovane dei due. Ora le primarie sono finite ed inizia una fase ancora più difficile di preparazione alla campagna elettorale: non possiamo, non potete perdere tempo, anche se le variabili sono molte, a partire dalla riforma elettorale (ci sarà, non ci sarà?). Due osservazioni per Renzi. Matteo, hai confermato, a primarie finite, di sostenere lealmente Bersani: la cosa ti fa onore e mi auguro che i tuoi sostenitori in periferia facciano altrettanto. Matteo, hai dichiarato di tornare a fare il sindaco della tua bella e grande città (lo dico in polemica con Marchionne): è apprezzabile. Peraltro, anche se un amico di Varese, Adamoli, sostiene che un ticket tra vincitore e vinto alle primarie è utopia o qualcosa ai confini della realtà, io mi auguro che in qualche modo tu e Bersani possiate fare squadra nel prossimo governo guidato dal centrosinistra. A Bersani. Pierluigi, con la tua sobrietà, la tua pragmatica concretezza, il tuo buon senso, hai capito che per essere realmente legittimato a ciò cui aspiravi, non potevi eludere la competizione, appellandoti allo statuto del partito. Oltretutto la legittimazione che hai ricevuto ti confermano leader, al di là dell'apparato e della tradizionale nomenclatura di partito, con il riconoscimento di milioni di nostri elettori. Mi auguro, anche perchè ho votato per te, che tu diventi tra qualche mese capo del governo. Mi auguro però anche che, nel periodo in cui resterai segretario, riesca a convincere i più riottosi tra i tuoi sostenitori che nel P.D., proprio perchè vuol essere un grande partito democratico e pluralista, c'è posto per un'area, attualmente maggioritaria, di tipo socialdemocratico, che si ispira alla miglior tradizione del riformismo socialista; ma c'è posto assolutamente per un'area, attualmente minoritaria, rappresentata al meglio da Renzi e che non saprei come chiamare se non genericamente come liberal democratica o liberale di sinistra, un'area che va oltre appunto la socialdemocrazia, ma che non si identifica neppure con i cattolici popolari, cioè con l'area sociale di ispirazione cristiana. Queste due aree, non so se con il tempo si struttureranno in vere e proprie correnti, potranno competere per conquistare la direzione del partito. E' più che legittimo. Fondamentale però che, come si sono riconosciute nella cosiddetta "carta d'intenti" abbiano sempre la consapevolezza di essere entrambe patrimonio prezioso e necessario dello stesso partito. E questo dipende in gran parte da voi due, caro Matteo e caro Pierluigi.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 3/12/2012 alle 21:46
La politica ha percorsi sempre tortuosi e difficili, errato sarebbe pensare (e qualcuno l 'ha fatto ,forse per troppa autostima) di vincere subito. Giusto il richiamo a rimanere in pista, imparare che non si può vincere subito e poi studiare, riflettere, ascoltare..
Scritto da Pierluigi Galli il 3/12/2012 alle 22:18
Non vedo l'ora che arrivi anche il momento delle primarie per i candidati alla Camera e al Senato. Così vedremo davvero chi merita il posto. Se poi il Pd non le facesse e proponesse i soliti due uscenti, prendere o lasciare, io lascerei.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 3/12/2012 alle 22:24
Credo che sia molto difficile recuperare elettori che si sono visti respinti al mittente dal PD e che non voteranno mai e poi mai ne Casini ne Montezemolo e compagni.Azzannare Renzi confidando nel centro ballerino degli schieramenti che Bersani vede come possibili interlocutori di centro e un mega errore.Ma e un errore che Bersani deve scontare non per insipienza ma in omaggio a un passato che non si rassegna non ad essere rottamato ma a cambiare.Renzi non puo che attendere.Bisogna solo aspettare.Non rassegnandosi a navigare contro vento anche se con un po' di amarezza in più come mi ha scritto un caro amico.
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 3/12/2012 alle 22:53
Che il futuro sia dei giovani non c'e' dubbio perche' come rimarcava Steve Jobs la morte e' la piu' grande invenzione della vita il suo "change agent". Qui' il problema e' un'altro. Assistiamo ad una progettazione del futuro che e' nelle mani e viene fatta da attori a cui questo futuro non appartiene. I veri proprietari di questo futuro sono esclusi, lasciati il lista di attesa e quando arriveranno ad essere decisori di un nuovo futuro questo non apparterra' piu' neppure a loro ma ad altri che saranno in lista di attesa. Questo e' il senso della sconfitta di Renzi e della filosofia della rottamazione. Bindi, Marini, Finocchiaro, Serafini e simili, tutta gente che non ha futuro ma solo passato saranno tra i decisori del futuro dei giovani che hanno lottato alle primarie e che ora tornano nella migliore delle ipotesi in lista di attesa.
Scritto da Flavio Argentesi il 3/12/2012 alle 23:05
Prendere ad esempio Steve Jobs non so quanto sia appropriato per dire che il futuro è dei giovani. Secondo la buonanima di mia mamma si è vecchi quando si muore: l’uomo di Apple in effetti il giorno in cui è morto non ha più avuto interesse del futuro (magari starà facendo qualche caffettiera Lavazza computerizzata in mezzo alle nuvole o cloud che si dica). È vero invece (e lo sottolineo) che i giovani hanno più interesse, delle persone avanti con gli anni, al futuro, ma è falso pensare che i vecchi non possano, o non debbano, avere interesse a quello che avverrà. Chi più chi meno tutti hanno interesse al futuro per il semplice motivo che nessuno sa quando non ne avrà più interesse. A questa disputa a chi tocca il comando (il cavaliere a quasi 80 anni si sente ancora il nocchiero del mondo) mi sembra che si stia dando come soluzione che il comando spetta a chi non ha superato i 40 anni e poi, via, dal rottamatore (il cavaliere dovrebbe essere rottamato due volte). Fuor di celia penso che molti nascano già vecchi (non credo che Scilipoti a 30 anni fosse una cima) mentre qualcuno anche a 100 anni può essere fornito di ragionevolezza (La Levi Montalcini supera molti giovani). Sono sicuro che Bersani, che il fuoco amico del PD sta cercando di impallinare per l’eterno fascino (sempre ad un passo dalla dirittura di arrivo), del cupio dissolvi, ha tutte le capacità per governarci (sempreché il PD vinca le elezioni) e farà una meritoria opera di pulizia del partito. Non vorrei che quando detta pulizia comincerà (e qualcosa si comincia a vedere) verranno fuori i soliti criticoni che diranno che Bersani, vecchio comunista irriducibile, ha riscoperto il metodo maoista della rivoluzione culturale.
Scritto da Sic Est il 4/12/2012 alle 00:51
Immagino che il sig. Argentesi vorrà ora ricordarci i numerosissimi casi , negli ultimi cento anni, in cui il governo delle nazioni è stato diretto da ventenni o trentenni, cioè dai titolari del futuro.Credo che avrà qualche difficoltà, che i casi, se ci sono , sono rarissimi; evidentemente l'esperienza viene considerata quasi unanimemente un valore non trascurabile.
Scritto da Felice Leva il 4/12/2012 alle 08:49
Caro @Mariuccio (21.46), non ho mai detto “che un ticket tra vincitore e vinto alle primarie è utopia o qualcosa ai confini della realtà”. Ho detto che era assurdo pretendere una dichiarazione reciproca di questo tipo a tre giorni dal ballottaggio. Non ritengo però molto probabile nemmeno adesso che Bersani proponga il ticket e Renzi lo accetti. Ci sono altri modi per convivere bene in un partito pluralista e contribuire alla vittoria del centrosinistra. Vedi, io stesso su alcuni punti come il finanziamento pubblico dei partiti, il numero dei ministri, l’alleanza con il Centro, ero molto più vicino a Bersani. Ma la piattaforma di Renzi, inutile negarlo, era alternativa a quella di Bersani su molti versanti (lavoro, welfare, partito, agenda Monti, rapporti con i sindacati). Ed è proprio il taglio culturale e politico della discontinuità con l’esperienza della filiera post comunista e post democristiana che ha fatto pendere l’ago della mia personale bilancia a favore di Renzi, pronto a ricredermi anche domani. Tieni conto che nel governo ci sarà Vendola. Conciliare le sue posizioni con quelle di Letta sarà già difficile (ma poi il mio amico Enrico purtroppo accetterà tutto). Metter dentro anche Renzi in una posizione chiave (che Vendola ha categoricamente escluso) rischia di fare del governo una torre di Babele. Vedremo, io mi auguro un governo che governi e non sarà facile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/12/2012 alle 09:39
Credo che il futuro non sia dei giovani ma di chiunque abbia idee, coraggio e intelligenza (Renzi). Il futuro non e' neanche (e non deve essere) dei giovani che lisciano il pelo al potente di turno. Per i giovani in Italia e' difficilissimo emergere-si parla di generazione persa (o in panchina)-mancano soldi per poterli assumere sia nel pubblico che nel privato. Una preghiera a Renzi: assumi chi se lo merita anche se non donna; innova circondandoti di gente brava anche se ti contraddice
Scritto da Andreus il 4/12/2012 alle 09:48
Grazie Giuseppe. Condivido tutto ciò che dici, aggiungo che mi è veramente piaciuto vedere "energie fresche" attivarsi in questa fase. Ritengo ormai acquisito il fatto che le Primarie siano vincenti. Attendo con qulache timore quelle regionali perché un po' troppo ravvicinate. Spero che un probabile calo di affluenza non fornisca un alibi per impedire lo svolgimento delle primarie per la scelta dei candidati alle politiche, sarebbe una iattura.
Scritto da Lele il 4/12/2012 alle 10:10
Caro Giuseppe, ho visto che La Prealpina questa mattina ignora del tutto il sen Rossi come sostenitore di Bersani. Mi piacerebbe sapere il perché. Non penso che sia giusto.
Scritto da Lorenzo L. il 4/12/2012 alle 11:20
La fortissima scossa che Renzi ha dato al Pd è molto positiva. Senza Renzi le primarie sarebbero state svuotate di ogni capacità innovativa e di ogni suspense.
Scritto da Sergio M. il 4/12/2012 alle 12:09
In poche parole Pierluigi Galli@22.18 riassume perfettamente il mio parere. Giustamente Giuseppe@9.39 tu riassumi i pro ed i contro che ti hanno portato alla scelta di Renzi. Forse su questi pro e contro avremmo dovuto soffermarci e discutere di più in precedenza. Ovviamente anch'io ho avuto i miei pro ed i contro. In fine tu hai privilegiato il taglio della DISCONTINUITA'. Io ho privilegiato la capacità di UNIRE a fronte dell'esaltazione del ROMPERE. Che è ben altro che chiarezza.
Scritto da A. Vaghi il 4/12/2012 alle 12:29
Caro @Andreus (09.48), sottoscrivo parola per parola.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/12/2012 alle 12:31
Caro @Lele (10.10), felice di rileggerti. Le primarie per i candidati al Parlamento andrebbero fissate subito e con regole più aperte di quelle adottate nelle settimane scorse.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/12/2012 alle 12:32
Secondo me qualcuno dovrebbe riflettere su queste parole di Prodi in particolar modo chi predica espulsioni di massa. ‎"Ora Bersani ha gli strumenti" per mettere in atto un rinnovamento. "Ha in mano il partito dopo una battaglia personale molto coraggiosa. Non erano pochi nel Pd quelli che non volevano le primarie, e sono loro, a questo punto, i veri sconfitti".
Scritto da Francesco Calò il 4/12/2012 alle 12:41
Caro @A. Vaghi (12.29), ti capisco ma per me discontinuità non vuol dire affatto rompere. Altrimenti non sarei nel Pd. La disunione su certi temi scottanti (su cui ho parlato varie volte) è naturale in un partito pluralista. L’unanimismo, cioè il surrogato dell’unanimità vera, non è mai stato nelle mie corde. E comunque da oggi lavoro per Bersani premier.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/12/2012 alle 12:42
Caro @Lorenzo L. (11.20). non è giusto ignorare Paolo Rossi e non è nemmeno intelligente per chi lo voglia fare. L’eventuale tentativo di intestare la vittoria di Bersani agli ex Ds è insensato e fa torto allo stesso Bersani che ha preso parecchi voti da tradizioni diverse dalla sua e dalla sinistra classica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/12/2012 alle 13:12
Certamente caro Giuseppe, discontinuità non vuol dire rompere. Renzi ha messo del pepe il che ha contribuito al successo, a beneficio di tutto il PD. Certo avrei preferito evitare non pochi eccessi. Abbiamo lunga esperienza di vita di partito e sappiamo che quando si va oltre il confronto delle idee certe parole lasciano il segno per tutta la vita. Scelte sbagliate dei consulenti della comunicazione di Renzi o naturale carattere umano un po' guascone? Adesso tutti insieme verso il vero traguardo
Scritto da A.Vaghi il 4/12/2012 alle 13:58
@Flavio Argentesi. Ti piacciono i giovani al governo? Hitler, cancelliere, 44 anni. Hess, ministro senza portafoglio, 39 anni. Goering, ministro dell'Aviazione e poi dell'Economia, 40 anni. Himmler, ministro degli Interni, 33 anni. Goebbles, ministro della Propaganda, 36 anni. Ribbentrop, 45 anni, ministro degli Esteri. Speer, ministro degli Armamenti, 37 anni. Bravi. Bravissimi tutti. Hai ragione.
Scritto da Claudio Ennam il 4/12/2012 alle 14:16
@Felice Leva. Esempi c'e' ne sono ovviamente ma non e' questo il punto. L'esperienza e' utile solo sino a un certo punto poi diventa un freno ed un ostacolo in un mondo che e' continuo cambiamento. Nel nostro mondo c'e' una unica cosa che non muta mai ed e' il cambiamento stesso. La gerontocrazie della politca italiana non hanno portato cose tanto buone se guardiamo allo stato del paese oggi. Mi spieghi che cosa di utile puo' dare oggi al bisogno forte di cambiamento che c'e' in ogni settore della vita pubblica un Berlusconi, un Casini, un D'Alema o una Bindi solo per fare alcuni nomi. Questa e' gente che vuole l'impossibile riproduzione del loro passato per un futuro che appunto non gli appartiene.
Scritto da Flavio Argentesi il 4/12/2012 alle 14:23
Capito, l'Argentesi? Dopo il mio commento, conferma il suo pensiero scrivendo: "Esempi c'e' ne sono ovviamente ma non e' questo il punto."
Scritto da Claudio Ennam il 4/12/2012 alle 15:12
I giovani sono determinati nel raggiungere gli obiettivi che perseguono,nel bene e nel male.I vecchi sono piu'flessibili e possibilisti,pronti sempre ad inciuci e compromessi.Per questo preferisco i giovani,meglio se accompagnati dall'esperienza dei vecchi,a patto che sappiano distinguere tra il vecchio buono e quello cattivo.Anche se Renzi ha perso,ma di misura,avra'davanti un grande futuro se sapra'ascoltare quelli che prima di lui hanno operato con onesta'e saggezza nella vita e nellaPolitica
Scritto da giovanni dotti il 4/12/2012 alle 19:46
@Pina Cantorini parla per cognizione di causa o per sentito dire visto che non ho mai avuto il piacere di conoscerla?
Scritto da Alessandro Milani il 4/12/2012 alle 20:33
Alcuni discorsi mi sembrano fatti da persone che vivono sulla luna. Ma uno può realmente pensare che il Presidente del Consiglio (giovane o anziano che sia) comandi da solo? Che uno anche giovane non si contorni di ministri, consiglieri etc.? Certo, già Bersani (61) è meglio degli ultimi ballottaggi tra due settantenni, che rendono conto ad un presidente novantenne. Discorso più importante è l'"asse" del PD. Sento i Vendoliani più garruli che mai a dire che hanno vinto perchè Renzi ha perso. Vedo i Bersaniani assumere il tono di quelli che a "Chi l'ha visto?" rassicurano il figliol prodigo scappato dicendo "torna a casa, non è successo niente". A me basta ci ridiano le preferenze: poi ci sarà da ridere....
Scritto da Massimo Galli il 4/12/2012 alle 20:36
Caro @Galli. Non siamo tanto ingenui da pensare che un leader non si circondi di collaboratori a cui delega funzioni. Osservo pero' che in quasi tutte le organizzazioni (il governo di un paese in primis) il leader si circonda di di persone fedeli che seguano senza contrasti la sua linea e non di innovatori che divergano in altre direzioni. A volte succede che un leader sbagli nella scelta e dia troppi poteri in delega (vedi il caso Berlusconi Tremonti) ma e' raro e quasi sempre improduttivo. Ne consegue che chi e' vecchio non solo di anni ma di visione del futuro e di coraggio d'azione si circondera' di gente come lui e non di innovatori. Mario Monti e Giorgio Napolitano sono l'esempio di una gerontocrazia saggia ma non saranno loro a costruire l'Italia che puo' competere nel mondo globalizzato. Su Renzi le cose sono piu' complicate di quello che possono apparire a prima vista. I vendoliani non hanno ancora un ruolo certo perche' questo dipendera' dalla loro performance elettorale. Se i loro voti saranno determinanti per la maggioranza allora faranno il peso altrimenti conteranno poco o nulla. A volte le sconfitte rendono piu' forti delle vittorie e questo a mio giudizio e' il caso di Renzi. Le primarie hanno legato Renzi e Bersani in modo quasi indissolubile perche' il sindaco di Firenze sara' lo scudo contro tutti gli attacchi al vetero comunismo di Bersani e una garanzia per i partner internazionali. Forse sbaglio ma Renzi avra' un ruolo centrale nel governo Bersani se mai questo ci sara' ed io credo che ci sara'.
Scritto da Flavio Argentesi il 4/12/2012 alle 21:39
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