Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 6/8/2008 alle 19:54

In merito al caso di Eluana Englaro, alla sentenza con cui la Corte di Cassazione ha stabilito la legittimità dell'interruzione dell'alimentazione forzata e alla posizione assunta dal PD in Parlamento, ho trovato molto chiare le parole scritte dal prof. Pietro Ichino sul suo blog, che pubblico nel mio sito. Sotto il titolo "GIUSTO IL NOSTRO NO ALLA MOZIONE COSSIGA" sono delineati tre capitoletti sulla questione sollevata da Cossiga, sulla questione Englaro e sulla questione della laicità del diritto e della politica che a mio avviso sono funzionali ad un approccio serio e non pregiudiziale ad una cotroversia destinata a durare molto tempo. E questa volta non per volontà polemica di una delle due parti ma per i valori di fondo che vi sono implicati.

Commenti dei lettori: 8 commenti -
Questa vicenda è sconfortante e di un'amarezza profonda, il padre, ottenuta la sentenza, avrebbe potuto coronare la sua battaglia di una vita staccando e ponendo fine, secondo lui, alle sofferenze di sua figlia, dichiarata (?) consenziente. Invece niente è accaduto, tutto poteva essere compiuto settimane fa e invece siamo ancora qui a discuterne. Come non pensare a questo punto alla mala fede di questo "padre" ? Chi vuole scommettere che alle prossime elezioni lo troveremo in lista nel PD o IDV?
Scritto da Pilgrim il 7/8/2008 alle 10:09
Pilgrim, innanzitutto irridere e polemizzare su gente che soffre non mi sembra proprio il caso. Poi sei poco informato: innanzitutto ci sono testimonianze (certificate dal Tribunale) che avvallano la volontà di Eluana a porre fine alla sua vita (quindi la mala fede di cui tu parli, non c'è). Il padre non ha potuto intervenire per far cessare la vita ad Eluana perché erano stati presentati degli appelli che avevano bloccato la sentenza della Corte di Cassazione, sentenza annullata del tutto con la votazione dei 2 rami del Parlamento. Il caso è molto delicato, tanto è vero che il PD su questa questione sta ancora dibattendo al suo interno e ancora non si è delineata una posizione precisa.
Scritto da pino s. il 7/8/2008 alle 11:39
Pino, io non speculo affatto sul dolore delle persone anzi. Dico pero' che la situazione generale di questo caso è molto, molto dubbia. Del resto la soluzione c'era ed è stata descritta dallo stesso "padre" in una delle prime interviste disse: "mi hanno detto di portarmela a casa e che, in queste condizioni, nessuno potrà dire qualche cosa se capita un incidente". Per cui questa voglia di ufficialità cos'è veramente? La realtà è che Eluana è ancora qui e lo sarà ancora per molto. Lei conta POCO
Scritto da Pilgrim il 7/8/2008 alle 12:53
Pilgrim, non è vero quel che dici. Welby era a casa sua quando chiedeva di morire. Non è che a casa puoi fare quello che vuoi: sei sempre sotto la legge. Che incidente può capitare a uno in coma? Che scivola andando in bagno? Io non credo che ad un padre non stia a cuore la vita della propria figlia. Teniamo poi conto che la accudisce da più di 10 anni. La voglia di ufficialità è la certezza di poter agire in piena legittimità, senza subire poi conseguenze. Non facciamo troppo i faciloni...
Scritto da pino s. il 7/8/2008 alle 15:02
Beh, se lo dici tu, comunque era un'intervista, non smentita, pubblicata su Repubblica. Ma, visto che tu hai queste certezze inossidabili e detieni la verità, perchè non scommetti, solo virtualmente, che le cose andranno avanti come ho descritto prima. Vedi io non ho queste certezze e sospetto che ci siano svariati casi nel silenzio, dove le cose avvengono nel riserbo e nella dignità del vero dolore e amore estremo. E poi, come si concilia il coma irreversibile con la manifestazione di volontà?
Scritto da Pilgrim il 7/8/2008 alle 15:25
La manifestazione di volontà si concilia con il coma irreversibile perché ci sono testimonianze a favore del padre di Eluana che dicono che Eluana avrebbe manifestato questo desiderio prima del coma. Io non credo di essere il detentore verità, mi baso sui fatti e mi limito ad esprimere un'opinione, senza far cadere dall'alto sentenze o scommesse. Sul caso Eluana, l'ho già detto in altri commenti, non ho così solide certezze, anche se probabilmente io, fossi il padre di Eluana, terrei accesa la speranza fino all'ultimo: Però non oso immaginare lo strazio di un genitore che ogni giorno vede la propria figlia in simili condizioni.
Scritto da pino s. il 7/8/2008 alle 15:37
Come da mio commento espresso già nel precedente post di Giuseppe Adamoli sull'argomento, concordo appieno con Ichino.
Scritto da juling il 9/8/2008 alle 08:34
La cassazione non è affatto entrata nel merito della vicenda, dato che ha respinto il ricorso del P.G. di Milano, in quanto privo della legittimazione ad intervenire, dato che la sua azione non era diretta a "tutelare un interesse pubblico", in quanto "si è di fronte ad una situazione soggettiva individuale": questa affermazione lascia molto perplessi evidenziando la stessa un'assoluta carenza, da parte dei giudici, di ogni valore (universale) da attribuire ai principi della tutela della vita.
Scritto da Federico Pellettieri il 15/11/2008 alle 19:42
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