Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/8/2008 alle 23:42

Ho negli occhi come tutti le riprese televisive sfolgoranti della Cina olimpionica di questi giorni. Il contrasto con le sofferenze e le privazioni dei monaci e del popolo tibetano è impressionante. Eppure l'immagine che mi ha colpito di più è un'altra. E' quella  dell'atleta cubana Tai Aguero, che gioca nella squadra italiana di volley e che vuole lasciare le olimpiadi, che sono il traguardo di una vita per qualsiasi sportivo, per ritornare a Cuba allo scopo di  riabbracciare la mamma morente. Spero come tutti che ce la faccia  ma le autorità cubane per ora glielo impediscono. E' nota la  spietatezza del comunismo realizzato in ogni parte del mondo. Speravo però che la faccia più feroce ed inumana del regime di Cuba se ne  fosse andata con Fidel.

Commenti dei lettori: 5 commenti -
I tratti fortemente illiberali del regime cubano sono ancora una volta confermati. Il permesso tardivamente accordato alla Aguero di raggiungere la madre morente ha il sapore di una beffa gratuita e dunque ancor più feroce. Sarebbe tuttavia un'operazione parziale e antistorica giudicare il castrismo solo in base a questi esecrabili episodi. Negli ultimi cinquant'anni si storia cubana ci sono stati anche sforzi educativi e tentativi sociali meritevoli. La storia non può essere scritta a caldo.
Scritto da Cesare Chiericati il 9/8/2008 alle 16:24
Non c'e da meravigliarsi dei tratti illiberali di un regime come quello Castrista.Quello che mi fa infuriare è la cecità ottusa di alcuni militanti della sinistra regressista e di giornalisti e scrittori di grido che continuano a giudicare Cuba come la patria dell'eguaglianza e della giustizia sociale e non disdegnano di omaggiare il "Lider Maximo". Desolante.
Scritto da Angelo Eberli il 9/8/2008 alle 19:35
La faccia feroce del comunismo è sempre presente( anche inconsciamente) nei commenti di molti ( ora) suoi supporters.
Scritto da paolo il 9/8/2008 alle 20:59
Caro Cesare, concordo che il giudizio storico sul comunismo di Cuba è ancora da scrivere. Gli esuli cubani in Florida e il loro regime si erano resi protagonisti di ingiustizie sociali e politiche insopportabili che incoraggiavano realmente un movimento sovversivo. Ma, sulla ferocia antidemocratica di tutto il comunismo realizzato, la storia ha già fatto il suo corso in modo chiaro. L'ottusità di Cuba nella vicenda di Tai Aguero non è da attribuire solo alla burocrazia, come qualche volta si dice in maniera subdola, ma ad un regime politico che non regge il confronto con i sistemi democratici.
Scritto da giuseppe adamoli il 10/8/2008 alle 18:05
Vorrei dire a Cesare,che se il giudizio sul castrismo si basasse esclusivamente su episodi esecrabili come quello tristissimo che ha coinvolto la Aguero, ebbene,tale giudizio sarebbe sicuramente migliore di quanto si meriterebbe da una più attenta analisi. Purtroppo c'è ben di peggio da considerare sulla rivoluzione cubana e sul regime che ne è scaturito.Ce ne sarebbe per tutti, anche per il tanto osannato Che, che fu ministro per un tempo sufficiente a manifestarne la crudeltà e l'inefficienza.
Scritto da juling il 11/8/2008 alle 01:27
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