Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/1/2013 alle 10:24



Barack Obama ha giurato per la seconda volta. Riuscirà a ravvivare il grande sogno americano di Libertà e Democrazia?
Ieri sera, su Iris, ho rivisto Havana, il film di Sydney Pollack del 1990 con Robert Redford. E’ una storia d’amore, fin troppo sdolcinata, che si snoda nella capitale cubana negli ultimi giorni del regime di Batista fra i “vizi” americani e le grandi speranze della rivoluzione di Fidel Castro.
Sappiamo tutti com’è finita. L’unica rivoluzione che non fallisce è quella della libertà.
L’America è il Paese delle vette e degli abissi. Obama tenterà ancora l’impresa difficilissima di ridurre le enormi disuguaglianze esistenti. Con la sua seconda amministrazione più vette o più abissi?
Sto con lui convintamente.
Fortunati i ragazzi e le ragazze di oggi se potranno rivivere il sogno americano di nuovi diritti civili e nuovi doveri sociali per tutti.

Commenti dei lettori: 38 commenti -
Al centro della politica di Obama l'agenda climatica. Che implica ridisegnare abitudini, rivedere la strategia e le abitudini energetiche, investire per tutelare il territorio e quant'altro... da noi NESSUN candidato ne parla. Ogni tanto parlano cosi di green economy per sciacquarsi la bocca... nulla più... tristezza...
Scritto da Federico A. il 22/1/2013 alle 11:02
Con tutti i suoi grossi difetti gli Usa restano una nazione guida in fatto di libertà e democrazia.
Scritto da Maurizio il 22/1/2013 alle 11:21
D'accordo sui nuovi diritti ma sei sempre troppo filo americano. Non si trova lì la chiave per una maggiore giustizia.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 22/1/2013 alle 12:05
@Federico, mi fa piacere leggere della tua forte critica alla posizione del PD , ufficialmente debole, in tema di ambiente e colgo l'occasione per ricordare a tutti che in occasione delle primarie c'è stata una candidata che della green e blue economy ha fatto il suo tema dominante, Laura Puppato. Oggi Laura è capolista del PD al Senato nella Regione Veneto, da quella posizione sta continuando la sua battaglia: perchè la blue economy diventi patrimonio culturale e politico di tutto il PD.
Scritto da giovanniderosa il 22/1/2013 alle 12:11
Bravo Obama, soprattutto se non mollerà sui fronti più caldi in cui è impegnato: taglio netto alla circolazione delle armi tra i civili, ridimensionamento delle pretese di esportazione della democrazia con le armi , riduzione degli acquisti di F35, apertura ai diritti civili ed emigrazione, riforma sanitaria... Bravo, quindi, se innesterà un pò di "libertà e stato sociale" Made in Europe nel corpo politico culturale americano.
Scritto da giovanniderosa il 22/1/2013 alle 12:23
Ma che diavolo di rivoluzione pretendi dagli Stati Uniti? Quella della libertà per tutti? Avrai solo quella dei liberismi economici che ingrassano i ricchi e mettono a dieta i poveri.
Scritto da Dino il 22/1/2013 alle 12:31
Obama rappresenta in pieno l'american dream. I Castro rappresentano in pieno l'attaccamento al potere per il potere. Mi ricordo Minà, quella specie di giornalista paragonabile ad un Sallusti di sinistra, che intervistava il barbudo quasi in ginocchio. Noi europei, tuttavia, dal punto di vista sociale, non abbiamo niente da invidiare a nessuno. VIVA Obama, ma VIVA la cara vecchia Europa occidentale.
Scritto da Sic Est il 22/1/2013 alle 13:10
@Giuseppe Adamoli. Se le piacciono così tanto i macellai, posso presentarle Attilio, un macellaio di Carrù, in provincia di Cuneo. Uccide solo animali però: ha orrore della carne umana. Organizzo un incontro ugualmente?
Scritto da Igor ter Ovanesian il 22/1/2013 alle 13:11
@Federico A. (11.02) e @Giovanni De Rosa (12.11) - Il progetto del Pd dovrebbe essere sintetico. Sono ancora ossessionato dalle centinaia di pagine del programma di Prodi nel 2006. Ma sull'economia verde sarebbe meglio se il Pd spendesse qualche chiara parola in più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/1/2013 alle 13:16
Mi associo facendo i migliori auguri ad Obama. Condivido anche i commenti di @ Federico A. e di @ Sic Est.
Scritto da Angelo Eberli il 22/1/2013 alle 14:19
Libertà, pace,progresso,diritti e doveri sociali:se manca soltanto uno di questi,gli altri non si reggono.Su alcuni, USA rimandati. Buon lavoro ad Obama,di cuore. OT. Mario Monti:«Ha torto Berlusconi,il Pd ha una storia gloriosa,dalla quale si è andato gradualmente affrancando.All’inizio ad esempio non ha appoggiato la costruzione europea».All'inizio il PD non c'era.Monti fa una grave confusione, credo scientemente. Inaccettabile,soprattutto una persona preparata ed attenta alle parole.Bocciato.
Scritto da FrancescoG. il 22/1/2013 alle 14:35
"Il nostro viaggio non sarà finito sino a quando fratelli e sorelle gay non saranno trattati come gli altri davanti alla legge". Questa è la vera novità positiva del discorso di insediamento di Obama.
Scritto da Lidia il 22/1/2013 alle 15:06
Caro Adamoli, oggi si vota in Israele. Elezioni importanti. Purtroppo Netanyau è ancora favorito.
Scritto da G. Pini il 22/1/2013 alle 15:52
Tutti proni. L’obamamania è una forma di subordinazione della sinistra all’impero americano. L’obamamania non è una riflessione sui rapporti fra l’Europa e l’impero americano, ma è semplicemente una forma di veltronismo, cioè un’interiorizzazione della subalternità. Avete capito? Io no.
Scritto da Igor ter Ovanesian il 22/1/2013 alle 16:36
@Lidia, suoretta laica, perché non spendi due paroline anche per le bambine afgane morte per causa delle mine antiuomo della NATO? Obama non c’entra? Lui è un Nobel per la Pace? E io sono Giuseppe Gambadilegno, il nemico di Topolino. Lo so, @Lidia, suoretta laica, è meglio esporsi per le potenti lobby omosessuali americane che per qualche lurida ragazzetta centroasiatica.
Scritto da Igor ter Ovanesian il 22/1/2013 alle 16:47
Preferisco la nostra di libertà,nata dalla Resistenza e mantenuta da una Costituzione che tutti ci invidiano.E che non abbiamo copiato da nessuno-
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/1/2013 alle 19:12
Avrei preferito Romney con il Tea Party decisivo.
Scritto da Luca B. il 22/1/2013 alle 19:55
@FrancescoG. Chiaramente Monti si riferiva al Pci che è l'antecedente storico vero del Pd. A te non piacerà ma la realtà è questa. Quando Bersani si riferisce alle sue radici, quali pensi che siano?
Scritto da Albertone da Giussano il 22/1/2013 alle 20:24
Negli Usa chi vuole i prestiti dalle banche per iniziare un'attività imprenditoriale li trova, In Europa fatica a trovarli e in Italia non li cerca neppure. Questa è la libertà che ci vorrebbe da noi.
Scritto da Lucky il 22/1/2013 alle 21:35
@Giuseppe Morelli. Beh che la nostra Costituzione sia nata dal nulla e una bella pretesa egocentrica,dai!
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 22/1/2013 alle 21:36
Il sentimento che aleggia sul blog e' molto significativo.Per molti la cortina di ferro e ' ancora in piedi e su chi siano i cattivi non si da questione.Il demonio e' amerikano.Caro Giuseppe benvenuto nel passato.
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 22/1/2013 alle 22:23
@Bortoluzzi Non ho capito il senso di quanto sostiene.La prego di capirmi.non sono all'altezza.......
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/1/2013 alle 22:28
@Morelli. Sono io che non capisco cosa sostiene lei.Probabilmente non sono all'altezza neanche io.Cosa preoccupante questa dell'altezza:non saremo due Berlusconi?
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 22/1/2013 alle 22:35
@Giuseppe Morelli. Dettata, non copiata. Dettata.
Scritto da Igor ter Ovanesian il 22/1/2013 alle 22:36
Gli Usa sono un faro di democrazia. L'Europa è vecchia e stanca. Obama con dei limiti è un leader. In Italia non ce l'abbiamo uno così, né Bersani nè tantomeno quel bolso di Berlusconi. Con tante contraddizioni hanno la capacità di accogliere tutti e di integrarli. Obana ne è l'esempio più luminoso essendo arrivato alla Presidenza.
Scritto da Raffaele il 22/1/2013 alle 22:42
@Albertone da Giussano. Mi ha colpito che una persona come Monti, abituato alla complessità, abbia svolto un`analisi di quel tipo. Per chiarire, senza alcuna polemica, non mi disturbano le radici di nessuno. Vanno solo rispettate tutte. Anche quelle di chi, come me, inizio` a votare quando i "maiores", Monti compreso, erano gia` tutti degli ex :-) Storie diverse hanno ricchezze diverse. Trovo piu` interessante guardare avanti. Se si vuole guardare anche indietro, lo si faccia con precisione.
Scritto da FrancescoG. il 22/1/2013 alle 23:13
@Bortoluzzi. Sono una persona molto semplice e diretta ma se vuole mi ripeto:preferisco la nostra libertà (a quella degli americani) libertà nata dalla Resistenza(devo spiegarle cos'è? oppure lo sa già?) e mantenuta - difesa- dalla Costituzione,una Costituzione che tutti i paesi ci invidiano(in alcune cose perfino gli americani)e che non abbiamo copiato da nessuno.E soprattutto che non è nata dal nulla, come dice lei, bensì dalla Resistenza stessa-La pregherei,se non le fa difetto,di mettere gli accenti al posto giusto.Grazie.
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/1/2013 alle 23:17
@Raffaele ha pienamente ragione. La vitalità della società e della classe politica americana fa impallidire la nostra.
Scritto da Maurizio il 22/1/2013 alle 23:25
Purtroppo in Italia molti giovani sono solo liberi di essere servi del potente di turno perche' vittime di un sistema che li prepara male fornendo molte illusioni e troppe nozioni. Liberta' significa che tutti i giovani che sono bravi e volenterosi possano diventare piu' bravi attraverso lo studio (teorico o pratico) in modo da poter avere un buon lavoro. Tanti Italiani vanno negli USA (o in Inghilterra) a studiare. Quello,mi sembra, sia il paese delle opportunita' e quindi della liberta'.
Scritto da Andreus il 23/1/2013 alle 00:21
Caro @Andreus, sottoscrivo parola per parola. Eppure l'Italia è vissuta nel mondo come il Paese della creatività, dello stile, dell'estro, dei monumenti e dei paesaggi insuperabili. Il nostro non è un destino cinico e baro. Dipende solo da noi, dalla nostra voglia di futuro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/1/2013 alle 08:59
@Igor ... Se non ricordo male, mi riprometto di fare un consulto con le nipotine, Gambadilegno (Peg Leg Pete, o Big Bad Pete, o Black Pete, e talvolta, specie nei cartoons, solo Pete), in italiano, si chiama Pietro. Giuseppe, oltre che il nostro splendido anfitrione, si chiama Tubi (Joe Piper), un altro magnifico personaggio out of law dei fumetti disneyani.
Scritto da Sic Est il 23/1/2013 alle 09:54
@ Lucky lei afferma che “Gli Usa sono un faro di democrazia”. Mi permetta di dissentire dalla sua affermazione. Personalmente ritengo che nel termine democrazia oltre al diritto di voto deve entrare con forza preponderante il concetto di uguaglianza dei diritti naturali degli uomini che è in sostanza il cuore della democrazia stessa. Casomai è l’Europa ed in particolare le nazioni scandinave che a livello mondiale interpretano al meglio il senso di democrazia compiuta. In merito alla sua convinzione che L'Europa è vecchia e stanca le faccio notare che l’Europa è stata nel passato e sarà ancora per un lungo tempo in futuro un faro di modernità e di avanguardia nell’applicare i principi di uguaglianza sociale. Non dimentichi che dopo un devastante passato fatto di spaventose lotte intestine, ora si sta trasformando in una federazione di stati: un continente che intende unificarsi sotto un’unica bandiera. Le sembra poco?
Scritto da Ernesto Alberichi il 23/1/2013 alle 10:21
Sto decisamente con Obama,anche se sono certo che non riuscira'a realizzare completam.il suo programma di riforme sociali,ma almeno ci prova.Le resistenze sono tante e difficilmente superabili.Sto anche con Castro,che ha combattuto una dittatura immorale e corrotta ed ha cercato(l'impossibile non si puo'pretendere)di migliorare le condizioni di vita del suo popolo(come ha fatto dignitosam.notare nel suo discorso al Papa precedente nella sua visita a Cuba).Certoche l'America non l'ha proproaiutato
Scritto da giovanni dotti il 23/1/2013 alle 10:28
@Igor ter Ovanesian. La frase ce ho riportato sulle unioni gay l'ha detta Obama nel suo discorso dopo il giuramento ed è stata ritenuta dalla stampa una delle più importanti. Sono in buona compagnia, siamo tutti "suorette laiche".
Scritto da Lidia il 23/1/2013 alle 10:54
@Sic Est. Lei è sempre sul pezzo. Avrebbe però potuto correggermi anche sulla mia ascendenza. Porto il nome e il prenome di un mio illustre nonno che fu grande lunghista, e non triplista come scrissi nei mie primi commenti. Scrissi anche che l'Italia, nel 1990, giunse quarta nel campionato del mondo di calcio, anziché terza. Ma tutti tacquero, nessun soprassalto di orgoglio patrio. Soltanto lei, caro @Sic Est, sa e può correggermi.
Scritto da Igor ter Ovanesian il 23/1/2013 alle 12:04
@Lidia. Non nutrivo alcun dubbio sul fatto che lei si conformasse al comune pensiero.
Scritto da Igor ter Ovanesian il 23/1/2013 alle 12:07
@Ernesto Alberichi. Spero che lei abbia ragione ma i numeri le danno torto. In Europa si fanno pochi figli, manca la capacità di accogliere e integrare gli stranieri, i brevetti una volta erano migliaia e migliaia in Europa ed oggi sono diminuiti, le innovazioni industriali di processo e di prodotto sono in calo. Devo continuare? Ci stiamo trasformando in una federazione di Stati? Magari fosse vero.
Scritto da Lucky il 23/1/2013 alle 15:46
@ Luchy per una mia banale svista ho indirizzato erroneamente a lei anziché a @ Raffaele le mie precisazioni. Probabilmente avrà pensato, a buona ragione, che erano fuori tema rispetto all’argomento da lei trattato. In merito alle sue osservazioni, le confido che le condivido in pieno. Mi scuso del pasticcio che ho creato.
Scritto da Ernesto Alberichi il 23/1/2013 alle 22:39
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