Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/3/2013 alle 18:32

 

Un artigiano questa mattina in un piccolo rifugio alpino: “Alla fine ho messo la crocetta sul movimento di Grillo anche se è uno che sa solo rompere. Un partito non l’avrei mai votato e non lo farò neppure la prossima volta”.
Al suo amico, chiaramente del Pd, che voleva farlo ricredere: “Vi ho già votato fin troppo. Bersani? Piccolo cabotaggio. Bisogna spaccare tutto per ricostruire seriamente, come hanno fatto i nostri padri dopo il fascismo e la guerra”.
E’ uno spaccato dell’Italia reale. Bisogna tenerne conto. E' più affidabile di tanti sociologismi raffinati.

 
Commenti dei lettori: 44 commenti -
Bastava avere un po' di fiuto e si sarebbe capita l'antifona, ma sempre i soliti a sproloquiare. Non ci "cale" della legge del 57, noi siamo i più furbi! Mediaset è una risorsa.Facciamo la Bicamerale. Renzi potrebbe prendere voti a destra: non sia mai! Magari, adesso, il più furbo di tutti, ci propone una Tricamerale; ed è ancora lì.
Scritto da Angelo Eberli il 10/3/2013 alle 19:00
Con questo commento hai fatto certamente contento @ROBINEWS, l'incendiario paragrillino del blog.
Scritto da Maurizio il 10/3/2013 alle 19:19
Sovente nelle opinioni espresse su questo blog, vengono imputate alla sinistra colpe o responsabilità che non sono sue e, questo ingiusto accanimento, mi fa male. Porto ad esempio le feroci accuse rivolte al PD in merito ai deludenti risultati delle recenti votazioni. Bersani, si presentò agli elettori con un serio e concreto programma di governo. Alla conta dei voti, si scoprì che il suo fu un’imperdonabile errore. Il Mr. Bean della politica italiana promise agli elettori l’abolizione dell’Imu e di attuare il condono tombale. Alla conta dei voti, si scoprì che la sua fu una mossa vincente. Se il segretario del PD, a sua volta, avesse promesso una escort ad ogni elettore maschio, certamente avrebbe vinto le elezioni con un ampio margine di consensi. E’ forse questo che si pretendeva dalla sinistra? La verità è che in Italia una gran parte dell’elettorato osanna personaggi politici che nel contesto del mondo occidentale sarebbero irrimediabilmente censurati. Con questo elettorato, governare nel nostro Paese non è poi molto difficile, basta essere provetti venditori di sogni e la vittoria è garantita.
Scritto da Ernesto Alberichi il 10/3/2013 alle 19:53
Mah !
Scritto da Gabriella Zonno il 10/3/2013 alle 20:01
@maurizio, credimi, il mio stato d'animo non è di contentezza per questo post, Adamoli sa che sono ormai 4-5 anni che ho provato a prendere coscienza della realtà che scorre drammaticamente sotto i nostri occhi. Oggi ho letto un sondaggio "non di politica" ma di Assoimpresa che intervistando 1500 imprese ha dovuto registrare che l'80% crede che fallirà entro il 2013. Ecco l'origine del pensiero dell'artigiano del post di Beppe. E ancora, io non sono paragrillino, la mia è solo l'ultima speranza
Scritto da robinews il 10/3/2013 alle 20:15
L'è insci. I politici dovrebbero girare più spesso per rifugi (e uffici,treni,metropolitane,tribunali,ospedali,carceri,caserme,fabbriche etc etc).
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 10/3/2013 alle 20:16
@maurizio e altri, come avrete potuto notare molte mie riflessioni partone e finiscono sempre sulla "realta economica e sociale del paese". Ebbene ora confesso chi sono: sono uno che nel 2001 (dopo 40 anni di lavoro al nord) ha deciso di fare l'imprenditore al sud nel settore del fututo (il turismo), in questa avventura ho investito "tutta la mia vita". Da qui ho visto e toccato con mano tutto il peggio che veniva avanti e che continua. A volte esprimo ottimismo ma è solo speranza nel PD-5S.
Scritto da Robinews il 10/3/2013 alle 20:26
Forse l'artigiano non si è accorto che già tutto è spaccato
Scritto da Massimo Gugliotta il 10/3/2013 alle 21:02
In compenso io vi ho votato per la prima volta, il dramma è che non avete tenuto i vostri voti. Avrà inciso la delicatezza con cui il nuovo totem ha condotto la sfida con Bersani? Ora, sembra che ci sia la corsa a mettere in soffitta Bersani per prenderne il posto, un problema è che chi dovrebbe prenderne il posto, ha detto che era pronto a stringere un accordo con Berlusconi, ora dice, che vuole le primarie prima del possibile prossimo giro elettorale. Esiste un pò di confusione mi pare.
Scritto da maksim il 10/3/2013 alle 21:03
Anni fa, in una manifestazione a Roma incontrai Rosi Bindi, gli dissi: tenete stretto Cofferati, che era la personalità con maggior carisma del centrosinistra, mi rispose che non era il caso di preoccuparsi, che Coff non aveva bisogno di aiuto. Si sbagliava eccome, invidia e lungimiranti percorsi mentali lo hanno prontamente messo in disparte. L'ho rivisto settimana scorsa in tv, mi stava venendo da piangere al pensiero del nulla di oggi!!!
Scritto da maksim il 10/3/2013 alle 21:11
Ripeto qui quello che ho già detto qualche ora fa sul predente post. Moltissimi invocano Renzi come salvatore della patria del centrosinistra. L'ho ascoltato ieri sera e non mi ha fatto una grande impressione. Belle parole ma pochi concetti nuovi salvo l'eliminazione totale del finanziamento pubblico ai partiti. Non mi pare granché.
Scritto da Pd Pavia il 10/3/2013 alle 21:14
Con Renzi si può entrare nel futuro del Pd senza più bisogno di guardare nel retrovisore di 20 anni di fallimenti
Scritto da Giovane ex rottamatore il 10/3/2013 alle 23:01
Bersani, Renzi, Cofferati ... Pinco Pallino.... La questione non consiste nelle individualità anche carismatiche di questo o di quello, di cui magari abbondiamo, bensì nello strumento o se preferite nell'arma di cui dispongono, cioè il Partito. Se il partito non ha struttura, strategia, risorse, visioni e illusioni e quanto altro occorre, le “personalità” falliscono. Come, per dire, Davide senza la fionda o D'Artagnan senza la spada. Il Partito Democratico è un'arma non idonea al combattimento del nostro tempo. O ci si procura la spada necessaria, anche vendendo il mantello – per citare NSGC (Lc 22.36) – o saremo dei falliti, di buona volontà forse, ma velleitari. Amen
Scritto da ulderico monti il 11/3/2013 alle 08:30
@Massimo Gugliotta. E vero ma si deve. Costruire non distruggere.
Scritto da Francesco Re Sartù il 11/3/2013 alle 08:57
Se tu fossi intervenuto nel dialogo fra i due cosa gli avresti replicato?
Scritto da Lorenzo L. il 11/3/2013 alle 09:30
@Ernesto Alberichi (19.53) - Tu pensi che il risultato del Pd (meno l’8% su cinque anni fa) sia dovuto solo alle promesse di Berlusconi? Perché allora il 25% di Grillo, primo partito della Camera? Ho ancora un filo di speranza che Bersani, come candidato premier o come segretario del Pd riesca risolvere il problema della governabilità, ma poi bisognerà affrontare realmente le cause di questa ennesima delusione. In una parola: cercare le strade per allargare il nostro blocco sociale. La somma degli elettorati Ds e Margherita (somma anch’essa in diminuzione) non basta più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/3/2013 alle 10:07
@Lorenzo L. (9.30) - All'artigiano avrei replicato che l’Italia ha bisogno di una ricostruzione ma che per fortuna non siamo seduti sulle macerie come subito dopo la guerra perduta. E che votare solo per “spaccare tutto” lo trovo autolesionistico anche se tanti italiani pensano così.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/3/2013 alle 10:08
Ho visto ora il tema del giorno. Anch'io al piccolo artigiano nel Piccolo Rifugio Alpino (c'era anche De Amicis, per caso?) avrei replicato che quando si distrugge l'unico risultato è la desolazione, l'impoverimento di massa, le epidemie e la morte. Forse solo i piccoli artigiani, adusi a vivere nel marasma, si arricchiranno di più perché nella confusione è ancora più facile evadere le tasse.
Scritto da Sic Est il 11/3/2013 alle 10:36
A tutti quelli che vogliono andare a braccetto con Grillo ricordo che la politica è dialogo, confronto, rispetto reciproco. Il comico diventato leader di un partito non sa nemmeno dove stiano di casa queste qualità. Meglio piuttosto andare al voto in giugno o in ottobre.
Scritto da G.G. il 11/3/2013 alle 11:26
Perchè non affidiamo il partito ai nuovi eletti PD ? In fondo il futuro è nelle loro mani.
Scritto da Paolaccio il 11/3/2013 alle 11:39
Giuseppe Adamoli il 11/3/2013 alle 10:07. Condivido senza se e senza ma! Ribadisco il mio testardo punto di vista: il PD, sbilenco sull'estrema sinistra, ha lasciato spazi enormi al centro. Mancando un referente credibile al centro, quei voti sono confluiti sul PdL. Il 5 stelle raccoglie la protesta anarcoide ed estremista di sinistra. Se il Pd – dal primo giorno del governo Monti - avesse fatto campagna ossessiva sulla riduzione dei costi della politica e del numero degli eletti avrebbe svuotato una parte consistente della protesta anarcoide. Per non dire della Lombardia... con il buon Milite Ignoto Ambrosoli costretto ad andare in giro con i cadaveri di Rifondazione Comunista e Pcdi. E ora? Registro che il Vendola, che l'eterno Casini, che il fantasma Fini, sono praticamente irrilevanti o addirittura scomparsi Vi pare poco? Io sono un ottimista per congenita conformazione biologica (insomma, finché dura, sono sano, digerisco bene, ecc...) e serenamente attendo.
Scritto da ulderico monti il 11/3/2013 alle 11:45
Quando uno vota Grillo per convinzione mi sta bene, quando lo vota per disperazione è allarmante.
Scritto da Sergio M. il 11/3/2013 alle 13:23
Non è solo uno spaccato della realtà elettorale ma della realtà sociale. Artigiani e piccoli imprenditori che sono l'ossatura della società lombarda diffidono del Pd e della solita sinistra. Votano Grillo o in maggior parte nella nostra regione ancora per li berlusconismo-leghismo.
Scritto da Raffaele il 11/3/2013 alle 13:49
L' ho già postato,...le corda è troppo tesa! Cosa state aspettando che un terzo del Paese dichiari di non riconoscersi più nella magistratura (rigorosamente minuscolo) italiana. Dopo c'è solo la barbarie! L'impossibilità di rendere giustizia per un intero Paese. Ma come fate voi del PD a non vedere che vi siete messi nel vicolo cieco da soli! Domani dal Presidente...cosa dovranno fare gli emissari del pdl se non metterlo in guardia dal BARATRO! SVEGLIA...
Scritto da Correntista il 11/3/2013 alle 14:46
La crisi economica, l’aumento del disagio occupazionale ad essa correlato e l’oscura via d’uscita hanno fatto sì che, oggi, a differenza degli anni ’70, la conflittualità sociale non sia più determinata da specifici ceti sociali (operai, braccianti, oltre agli studenti) ma abbia cambiato ‘pelle’, arrivando a riguardare i piccoli imprenditori. Tutt’al più, sta prendendo strada un conflitto interclassista che nasce anche dalla mobilitazione via web. Anziché i conflitti ideologici, fondati su modelli di vita, politici e di lavoro diversi rispetto a quelli egemoni, oggi i conflitti sono generati da malesseri da esclusione economica e sociale. Nel Nord-Est, un tempo florido e leghista, regno incontrastato del ridicolo ‘faso tuto mì’, Grillo ha fatto il pieno. C'è da sperare che la scelta elettorale dell’artigiano incontrato da Adamoli non sia dettata da quella tipica grettezza (presente in ampi strati delle PMI e non solo) che induce a preoccuparsi solo del proprio benessere (e del proprio sedere) ma abbia lo scopo di ‘muovere’ idee e cambiamenti per tutti.
Scritto da eg il 11/3/2013 alle 15:03
Leggo commentatori insoddisfatti dei partiti. ‘Davide senza la fionda o D'Artagnan senza la spada’?? Semmai, fionde e spade inutilizzate perché mancano i Davide e i D’Artagnan. Perché attribuire le colpe ai partiti quando questi, evaporate le ideologie loro fondanti, sono solo un contenitore di persone? Chi fornisce a un partito ‘struttura, strategia, risorse, visioni e illusioni e quanto altro’? Le persone, mi pare. Da rivedere, allora, non sarà il partito ma le persone che lo compongono. ‘Molto da imparare, poco da insegnare’, titolava l’editoriale del sociologo Marco Revelli sul Manifesto del 5 marzo scorso http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/ricerca/nocache/1/manip2n1/20130305/manip2pg/01/manip2pz/336837/manip2r1/Marco%20Revelli/ Le strade sono solo due: o si vuole iniziare a ragionare oppure si continui a far finta di niente, tirando avanti nella mediocrità, camuffata di rinnovamento e progettualità. Ma non si può impedire che ampi strati della società e del mondo intellettuale provino piacere (sì, piacere!) nel vedere un Pd così impanato.
Scritto da eg il 11/3/2013 alle 15:35
@Sic Est (10.36), @eg (15.03), @Robinews (20.26) - Esaudisco subito la curiosità di Sic Est. No, non c’era De Amicis nel rifugio alpino. C’erano persone in carne ed ossa che come me vanno ogni tanto a sciare e fare escursioni con le ciaspole. Ci sono certamente gli artigiani che eludono le tasse (con fattura o senza fattura?) ma moltissimi di loro sono semplicemente interessati ad uno Stato che funzioni. La difficilissima crisi tocca anche loro e, come afferma @eg, sta venendo avanti un nuovo “conflitto interclassista” tanto più serio in quanto i partiti non sono ancora preparati ad affrontarlo. Quelle di Grillo sono “non risposte” che affascinano perché hanno il vantaggio dell’incognito, con il quale però non si governa. Lo dico a me stesso prima ancora che a @Robinews, giustamente allarmato da una crisi che era stata finanziaria, poi economica ed ora drammaticamente sociale. Lui vuole a tutti i costi il Pd-5S (così lo chiama nel suo commento). Nessuna pregiudiziale da parte mia ma è possibile corteggiare qualcuno che non manca occasione per sputarti addosso?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/3/2013 alle 16:03
Il sig.@A.Eberli che ha la convinzione che Renzi risolve,avrebbe risolto,tutto,dà dei trinariuciuti a qualche milione di persone che hanno creduto,credono,nell'uomo di Bettola anzichè nel signorino di Firenze?Se vecchi socialisti-democristiani la smettessero di fare come il toro davanti al rosso,forse s'andrebbe meglio!Ci potrebbero anche spiegare perchè il Berlusca,dopo 20 anni e per la 6 volta,ha rischiato di rivincere:lì col vecchio e il nuovo come la si mette?Tutti scemi anche a destra?
Scritto da pora mi il 11/3/2013 alle 16:38
L'illusione di spaccare tutto per poi ricostruire come 60 e più anni fa è diffusa. Da qui il voto a Grillo anche se gli stessi che lo votano non lo considerano uno capace di metter su un futuro buono per l'Italia. Questo è perché i partiti in carica hanno seminato delusioni forti compreso il Pd.
Scritto da Vittorio il 11/3/2013 alle 17:26
@pora mi, tu stai dicendo che la colpa del risultato elettorale è dei socialisti e dei democristiani. Perfetto andate avanti solo voi ex comunisti che vincerete ancora come avete sempre vinto.
Scritto da Luigi il 11/3/2013 alle 17:44
@pora mi: ma è facile: Berlusconi ha rischiato di rivincere proprio perchè dall'altra parte c'era Bersani. Piaccia o no, in Italia un ex comunista non potrà mai andare a Palazzo Chigi tramite il suffragio del popolo, che i comunisti non li vuole vedere neppure dipinti. Solo un ex comunista è andato a Palazzo Chigi, ma ci è arrivato per il tramite di una congiura di palazzo. E' così. Mettetevi il cuore in pace.
Scritto da Ade il 11/3/2013 alle 17:45
La cosa più sciocca che possiamo fare in questo momento è la polemica fra ex comunisti-socialisti-democristiani. Sciocca, sconfortante, perniciosa. L'analisi politica della Prima Repubblica deve avvenire su un altro livello.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/3/2013 alle 18:56
Incredibile, leggo cose imbarazzanti per coloro che dovrebbero avere il polso della situazione, mi sembrate una banda allo sbaraglio. Dovete avere l'intelligenza di far tesoro degli errori fatti in passato, e da “fuori” si vede chiaramente che Bersani sta ballando tra 2 fazioni opposte, che cercano il sopravvento una sull'altra.
Scritto da maksim il 11/3/2013 alle 19:47
Nessuno vuol fare rivoluzioni, ma sono molti e di diverse estrazioni sociali e politiche che la pensano come Robinews, che cioe'per RIFARE bisogna prima DISTRUGGERE CIO'CHE C'E' DI SBAGLIATO, facendo proprio l'aforisma di VOLTAIRE: VOLETE BUONE LEGGI? BRUCIATE LE VECCHIE E FATENE DI NUOVE! Questa non e' rivoluzione ma solo BUON SENSO. Inutile prendersela coi grillini, prendiamocela coi partiti che in tanti anni hanno pensato ad ingrassare solo se stessi ed a fregare milioni di Italiani onesti
Scritto da giovanni dotti il 11/3/2013 alle 20:27
Se non si alleggerisce la tensione che è responsabilità di tutti, anche della magistratura, si prospettano tempi durissimi. I primi però dovrebbero essere i parlamentari del Pdl ad alleggerirla.
Scritto da Maurizio il 11/3/2013 alle 20:37
La scoperta dell’acqua calda o dell’impudenza di sinistra. Secondo il consigliere regionale Bruno Pizzul – PD, uno degli elementi mancati nella campagna del centrosinistra è stata “la capacità d’ascolto” anche della Lombardia più profonda. Cito da La Repubblica – Milano, domenica 10 marzo. E insiste: “Il PD dovrebbe prendere atto di un’indicazione arrivata da questo voto: è necessario radicarsi molto di più su tutti i territori ed essere maggiormente capaci di ascoltare gli elettori e le loro esigenze”. Sui costi della politica, il Nostro afferma che lui, già dal 2010 sosteneva “che i consiglieri avrebbero dovuto guadagnare la metà” (dai 12.000 euro attuali a 6.000). Bla bla bla
Scritto da ulderico monti il 11/3/2013 alle 20:40
Questa volta mi rivolgo direttamente a lei sig. Adamoli, persona indubbiamente per bene e onesta. Volevo rendermi utile per evitare di farvi andare allo scontro per l'ennesima volta, sulla scelta del prossimo Presidente della Repubblica tra ex democristiani ed ex comunisti. Io un nome ce l'avrei, se le interessa....
Scritto da maksim il 11/3/2013 alle 20:55
Signor Adamoli, la supplico! @maksim (11/3/2013 20:55) ce l'ha il nome del Presidente taumaturgico che risolverà tutto, senza scontri e conflitti. Dica di sì, che le interessa, e salverà la Patria!
Scritto da ulderico monti il 12/3/2013 alle 04:59
La frase sul "piccolo cabotaggio" di Bersani è molto istruttiva. Questa è l'opinione anche di chi come me lo ha votato più per dovere che per convinzione..
Scritto da Giorgio S. il 12/3/2013 alle 08:19
@Maxsim - Le piccolissime beghe fra ex democristiani ed ex comunisti non m'interessano per niente. Se però vuoi mandarmi il tuo nome lo leggerò volentieri.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2013 alle 09:43
Mi piacerebbe sapere da @Maxsim non solo il nome del suo candidato Predisente della Repubblica ma anche quelli dei circa 700 parlamentari disposti a votarlo. Così, per la precisione.
Scritto da A.Vaghi il 12/3/2013 alle 18:22
Sig. Adamoli la ringrazio per aver dimostrato interesse alla mia proposta. Io credo, che il prossimo Presidente della Repubblica dovrebbe essere Gianfranco Fini. Ognuno può esprimere un giudizio positivo o negativo sul nome che ho proposto. Resto in attesa, di leggere commenti che ne valutino positivamente o negativamente il mio candidato "personale". A cominciare da Lei, e dal sig. Monti. Sicuramente non salverà un bel niente, ma potrbbe evitare tante cose.
Scritto da maksim il 12/3/2013 alle 19:48
@Maksim (19.48) - Sul nome dei Gianfranco Fini, che negli ultimi anni ho certamente apprezzato, la richiesta di A. Vaghi (18.22) su chi lo voterebbe (soprattutto dopo la sua scomparsa elettorale) è del tutto pertinente. O sbaglio?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2013 alle 09:48
Sig. Adamoli, non credo che sia sufficiente non votare Fini solo perchè è fuori dal parlamento. di sicuro non lo voterebbero quelli del PdL, chiedono un uomo di dx eccolo. Il PD secondo me potrebbe votarlo e io non penso faccia male, gli uomini di Monti sicuramente è da valutare cosa potrebbe fare il M5S, ma tutto sommato tenderei a essere ottimista.
Scritto da maksim il 13/3/2013 alle 18:45
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