Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/3/2013 alle 09:52


Si fosse trattato di cittadini comuni che manifestavano capirei. Ma 100 parlamentari di un partito molto importante, con in testa il loro segretario (ex ministro della Giustizia), a protestare sulla scalinata del tribunale di Milano è un evento grave.
E’ legittimo esprimere dubbi e critiche su come la Giustizia viene amministrata ma deputati e senatori hanno nel Parlamento la sede giusta per farlo e intervenire di conseguenza. E lo hanno fatto varie volte quando erano il pilastro del governo nazionale approvando leggi ad personam molto discutibili.
La manifestazione di ieri per condizionare i giudici è stata una pericolosa pagliacciata che fa male alla democrazia italiana.
E’ facile immaginare la rappresentazione che del nostro Paese daranno all’estero. L’anno di governo di Mario Monti, provvidenziale per recuperare la nostra credibilità, rischia di lasciare poche tracce se non si ritroverà la serenità tra i poteri e le Istituzioni dello Stato.
Oggi una delegazione del Pdl incontrerà il Presidente della Repubblica anche nella sua funzione di presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Ci sarà il solito, indispensabile appello al senso di responsabilità di tutti. I primi a metterlo in atto dovrebbero essere proprio gli interlocutori di Giorgio Napolitano.
Anche questa brutta vicenda mette in primo piano la necessità di formare presto un nuovo governo su pochi punti chiave per l’economia e la funzionalità delle nostre Istituzioni.
Siamo sempre all’emergenza ma questo è il tempo che viviamo.

 
Commenti dei lettori: 75 commenti -
Concordo pienamente!!!!!!!
Scritto da Pietro Resteghini il 12/3/2013 alle 10:16
Saremo sommersi dal ridicolo. Un quasi ottuagenario che gioca a guardia e ladri (sembra un film di Louis de Funès) insieme ad un gruppo di sodali, decimato dalle elezioni, in crisi di astinenza da malgoverno dalla fine del 2011, Ma cosa potrà dire a questi rappresentanti di un solo italiano il povero Napolitano?
Scritto da Sic Est il 12/3/2013 alle 10:25
sono d'accordo, ma purtroppo questo episodio è solo uno dei tanti che lo seguiranno e saranno certamente sempre più gravi con una crescita sempre più frequente e pesante. Crimi di 5S ha già detto che pone il problema della "ineleggibilità" di B. la corruzione di un senatore e tutti i processi in corso avranno comunque il loro corso e conclusioni, INTANTO IL PAESE MUORE. Per uscire da questa farsa che preannuncia il dramma si deve cominciare a parlare di AMNISTIA GENERALE, sarà il male minore.
Scritto da robinews il 12/3/2013 alle 10:26
E di fronte a questa pericolosa pagliacciata ( definizione perfetta ), dal PD nazionale manco un segno, un cenno, uno sbuffo. Il silenzio. Poi c'e' chi si chiede per quale motivo il partito non veniva considerato in passato una valida forza di opposizione, o una valida opzione per il presente. Figuriamoci per il futuro...
Scritto da Lorenzo M. il 12/3/2013 alle 10:51
Frequento i tribunali per lavoro. Critiche alla magistratura se ne possono fare tante ma questo modo di protestare è fuori da ogni regola rispettabile.
Scritto da Una Pd Brescia il 12/3/2013 alle 11:01
Inseguite Grillo; fate la delegazione dei Trattanti,...confrontatevi con l'abolizione del finanaziamento pubblico dei partiti. CONTINUATE A FARVI INSULTARE!!! ....andrete a fondo... Perchè non vi decidete ad un GOVERNO PD/PDL fissando al primo consiglio dei Ministri la data delle prossime elezioni politiche (30 marzo 2018). Nel frattempo facciamo uscire il Pese dalla crisi....
Scritto da La professoressa il 12/3/2013 alle 11:30
Il PD corteggia spasmodicamente Grillo; il PDL ricomincia con la solita tiritera contro i magistrati. Dopo un anno di lavoro serio (nel bene e nel male) la politica è ritornata al potere. Ma non possiamo lamentarci, perchè da Monti e dal suo governo hanno preso tutti le distanze quasi schifati. Con quali effetti è già sotto gli occhi di tutti.
Scritto da Ade il 12/3/2013 alle 11:50
Ma questi elementi chi li ha votati.
Scritto da Francesco Re Sartù il 12/3/2013 alle 12:03
@La professoressa (11.30) - Le pare possibile impegnarsi in questo momento a fare un governo con chi minaccia addirittura l'Aventino parlamentare contro un Potere dello Stato?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2013 alle 12:09
@Ade (11.50) - Non ho mai approvato le prese di posizioni "quasi schifate" contro il governo Monti. Va detto però che solo una parte del Pd si è comportato in questo modo. Quando sento dire che il risultato deludente del mio partito è dovuto in massima parte al governo di Monti dissento nettamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2013 alle 12:21
@Adamoli@professoressa, bravo Giuseppe, ma dove vive la professoressa??? Ma quale film ha visto in questi tristi 20 anni la professoressa????
Scritto da robinews il 12/3/2013 alle 12:25
Non chiamerei "pagliacciaata" l' adunata di ieri; si tratta di un atto sovversivo. La negazione della separazione dei poteri mina le basi della Democrazia. Rappresentazione ipostatica del "caimano".
Scritto da Angelo Eberli il 12/3/2013 alle 12:34
@La Professoressa. Non credo sia possibile allearsi col partito personale del cavaliere (tranne il caso che il malato immaginario si ritiri e lo faccia realmente dimettendosi da deputato). Io vedo solo: (1) elezione del Capo dello Stato; (2) Nuova legge elettorale; (3) Scioglimento delle Camere (magari solo il Senato); (4) Nuove elezioni. Per tutto questo ci vogliono non meno di otto-dieci mesi. Per quanto riguarda gli insulti dei grillini anch'io penso che non facciano bene al PD.
Scritto da Sic Est il 12/3/2013 alle 12:42
siamo alle solite, c'è chi parla chiaro e chi tace o balbetta; Grillo interviene duro con chiarezza esprimendo "piena solidarietà ai giudici di Milano" invitando B. a farsi giudicare per quello che ha fatto senza mille furbizie che non stanno in piedi. Il CSX che fà? Balbetta (Bersani e Renzi compresi), e che dire dell'elogio dell'inciucio di D'Alema e le sue interviste recenti sulla necessità di "METTERE ORDINE NELLA MAGISTRATURA"? questa è forse la ragione del difficile rapporto tra PD e 5S.
Scritto da ROBINEWS il 12/3/2013 alle 13:17
Tu credi possibile o probabile l'aventino dei parlamentari Pdl?
Scritto da Francesco il 12/3/2013 alle 13:24
Se a fare la manifestazione in tribunale fossero stati dei rom contro il processo ad uno dei loro, sarebbero stati fatti sgomberare dalle forze dell'ordine con modi spicci e conseguenze in commissariato. Spero che oggi Napolitano gli faccia presente che non ha alcun potere di intervento sui magistrati e pertanto che gli intimi di smetterla con simili comportamenti e di non permettersi l'aventino minacciato.
Scritto da L.V. il 12/3/2013 alle 13:26
Molto bello il titolo del post. Associa l'azione dei pagliacci al rischio per la Repubblica. Non è vero che i pagliacci fanno solo ridere, possono anche far piangere il sistema.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 12/3/2013 alle 13:44
Il disprezzo per un Potere dello Stato,la Giustizia, ha antefatti di craxiana memoria. Bettino almeno se ne andò all'estero, Silvio non vuole farsi processare sapendo che la condanna sarà inevitabile. La marcia sul tribunale di Milano è gravissima ma mi aspetto da tutti i democratici una netta ripulsa, a cominciare dal presidente della Repubblica.Il PD sulla questione mi sembra troppo tiepido, anche questa volta Grillo è stato più svelto e netto.
Scritto da peter-va il 12/3/2013 alle 14:12
Mi tormenta il dubbio che qualche ragione il PdL ce l'abbia. E che milioni di cittadini che hanno votato PdL siano d'accordo con l'operato di Silvio Berlusconi. Dubbi sulle dinamiche della democrazia. Ma leggo nel blog lo sdegno di molti che, evidentemente, considerano i concittadini che votano PdL come dei venduti corrotti o, al meglio, dei cretini. Dovrò adeguarmi, orgoglioso della mia "diversità antropologica" - come affermava Enrico Berlinguer - distinguendo tra noi comunisti e voi cretini?
Scritto da ulderico monti il 12/3/2013 alle 14:45
@Francesco (13.24) - Penso che la minaccia di Aventino del Pdl resti senza conseguenze. Ci manca solo che a fine settimana disertino le sedute del Parlamento nelle quali si dovrebbero votare i presidente della Camera e del Senato. Sarebbe l'ostruzionismo non ad una legge ma al funzionamento ordinario della più alta Istituzione del Paese. Non ci posso credere.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2013 alle 15:16
@ulderico monti, ma chi dice che gli elettori del PDL sono tutti come berlusconi? ti prego davvero di non considerarci tutti incapaci di inetndere e volere. il problema lo sai benissimo che è un'altro! La giurisdizione è o non è un aspetto costituzionale irrinunciabile e UGUALE PER TUTTI??????
Scritto da robinenews il 12/3/2013 alle 15:24
scusa Giuseppe se abuso del tuo Blog, ma la parola del post di oggi(pagliacci) mi intriga molto. Nel caso dei Marò italiani e dell'India gli italiani non hanno per l'ennesima volta fatto un "PAGLIACCIATA?". Peccato davvero, si fa tanto per elevare la credibilità internazionale del nostro paese e poi la bruciamo cosi stupidamente, dopo le Berlusque ora arriva anche Monti e Grilli con L'India. Mi dici cosa ne pensi?
Scritto da robinews il 12/3/2013 alle 15:30
"Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione la libertà di espressione di ogni dissenso‚ l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare". Condivido questa linea di Napolitano che ha anche invitato il Comitato di presidenza del Csm ad un incontro che si terrà questa sera. E' necessario stemperare le tensioni eccessive.
Scritto da Vittorio il 12/3/2013 alle 15:35
Caro Adamoli, con la consueta stima, consentimi...ti pare possibile continuare ad umiliare 8 milioni di voti del PD? E' vero che la metà oggi trasmigrerebbe volentieri nell'armata di Grillo..per aiutare all'italiana il vincitore? E l'Euro, e l'Europa, e la TAV e il sindacato, e la regolarizzazione dei figli degli immigrati ?E le grandi opere, e la politica energetica? Tanto vale per il PD...pensare al suicidio. Ultima...e se poi dalle prossime urne estive...rispunta Berlusconi? Si emigra?
Scritto da La professoressa. il 12/3/2013 alle 15:46
Leggo e mi stupisco. Pensate che i parlamentari PDL votati da quindici giorni abbandonino Berlusconi adesso? Forse qualcune dei gruppi parlamentari precedenti (ma sono stati pochi), ma questi...la falange macedone. Quando il PD uscira dal set di "scherzi a parte" e si siederà con serietà al tavolo per dare un Governo al Paese?
Scritto da Grillo parlante il 12/3/2013 alle 16:32
la rabbiosa reazione della corte di Berlusconi deriva dalla consapevolezza che, se l'inchiesta dovesse confermare i fatti confessati da Di Gregorio, Berlusconi sarebbe certamente fuori per sempre dalla vita politica (salvo conseguenze più gravi.......ovvero Antigua).
Scritto da bm il 12/3/2013 alle 16:44
Un giorno il finanziamento pubblico, un giorno IL MPS, un altro la TAV; un giorno la RAI, un giorno gli F.35, un giorno i marò, ma quando il PD,che per 125.000 voti è maggioranza relativa in Italia, ricomincerà a lavorare contro la crisi,la disoccupazione,le tasse. Quanto tempo rimane all'Italia e quanto ai Vs. pontieri?
Scritto da Controcorrente il 12/3/2013 alle 16:45
Che strano paese è l’Italia, invece di mandare in Parlamento dei rappresentanti che si preoccupino delle emergenze: il lavoro che manca, la crisi economica, la corruzione che dilaga, hanno eletto dei parlamentari che hanno tutt’altri pensieri per la testa. I centocinquanta eletti del PDL, con la occupazione simbolica del Palazzo di giustizia di Milano, sono convinti che il problema più importante sia quello di rivendicare l’immunità del proprio padrone politico. Al confronto, gli esempi di Andreotti e di Craxi sono esemplari. Grillo invece ha deciso di far marciare i suoi eletti in Val di Susa per uno scopo quanto meno collettivo. Impedire la realizzazione della TAV per attuare la decrescita economica come risposta alla recessione; nulla ha invece avuto da dire sulla contestata e per ora sospesa realizzazione del Ponte di Messina. Il P.D.L. non fa marce ma neppure spiega agli italiani i termini realistici della situazione; ha preferito difendere la malcerta identità del partitoinvece che presentare un progetto di governabilità del Paese; tende la mano ai grillini dopo che il loro successo elettorale ha rivelato che vengono in gran parte dalla sinistra, miseramente c rollata nella sua espressione più radicale. Il professor Monti come tutti gli sconfitti non ha voce in capitolo ed è scomparso dagli schermi televisivi: se non appari non ci sei, anche se ha la soluzione. Non servono analisi raffinate per capire che il Novecento è finito, che le appartenenze sono trasversali rispetto all’asse “destra-sinistra”, che la parabola della razionalità pubblica è svanita, che i cittadini vogliono partecipare come attori e non come comparse, che la democrazia dei partiti non è emendabile. Dietro il folclore di Grillo c’è il malessere sociale che è aumentato nel ventennio di “non governo” berlusconiano, ma c’è anche la ricerca ingenua di trovare un senso alla politica, di realizzare l’utopia della democrazia diretta. Per questa ragione di principio non accetteranno mai di stringere la mano di Bersani il quale, a conclusione del bagno di verità del voto, non ha sentito l’esigenza di raccogliere neppure uno dei messaggi del M5S: l’attenzione per l’ambiente quale fattore determinante della qualità della vita e la necessità di moralizzare la vita pubblico cominciando a rinunciare ai privilegi della “casta”. Sarà pure una illusione quella della “democrazia del pubblico”, connotata dalla contrapposizione populistica del popolo sano, della società civile ragionevole contro la politica degli interessi e delle lobby,ma quel mito ha un fascino attraente e pericoloso. Il cambiamento non è solo nelle facce, nei metodi, nelle proposte; è una ridefinizione della scala dei valori in termini post-materialistici: il lavoro ma anche la non precarietà, la buona vita che non è solo benessere, l’ambiente naturale che è la base della sopravvivenza della specie. Già negli anni Trenta John Maynard Keynes aveva denunciato: “distruggiamo le campagne perché le bellezze naturali non hanno valore economico; probabilmente saremo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo”. Di per sé l’approccio ecologico non è fuori luogo ma necessito di una “governance” che Grillo non sa offrire. Ma neppure si può pensare che un ceto politico mantenuto a spumante e caviale, abbia la sensibilità di capire che il popolo ha certo bisogno di cose concrete ma sono altrettanto concrete la speranza di futuro e la direzione, cioè il senso, da dare alla politica? L’insofferenza della sinistra verso le realtà dello spirito, il suo sarcasmo per i valori veri autentici (è roba che si mangia?) è giunta all’epilogo. Dipende da noi se sarà tragico o positivo.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 12/3/2013 alle 17:37
@Robinews (15.30) - Ti dirò che sono rimasto un poco stupito dalla decisione del governo italiano ma non ho le conoscenze necessarie per esprimere un parere argomentato. Il governo vuole portare la disputa su un piano internazionale dove pensa di avere maggiori carte da giocare rispetto alla controversia bilaterale con l’India. Vedremo se avrà avuto ragione. Non mi pare però che sia un caso che possa nuocere alla credibilità dell’Italia. Abbiamo superato ben altri scogli e su questo so di trovarti concorde.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2013 alle 17:50
@La professoressa (15.46) - Le offese di Grillo nei confronti del Pd e di Bersani gliele rimanderei indietro volentieri. E non condivido le sue proposte per l’uscita dall’euro, la sua volontà di non fare più tutte le grandi opere programmate, la sua posizione contro il riconoscimento dell’italianità dei figli degli immigrati. Non mi piace il concetto di “decrescita felice” implicito nelle sue parole (siamo già in decrescita tutt’altro che felice). Infatti, non penso che si arriverà ad un governo con il suo voto favorevole anche se alcune posizioni comuni ci sono. Bersani vuole capire se la linea di Grillo sarà confermata in Parlamento da tutti i rappresentanti eletti di Cinquestelle. Temo di si, ma quale sarebbe la strada alternativa? Se sarà il governo del Presidente vedremo da chi sarà guidato, formato e sostenuto ma non siamo ancora a quel punto. Per ora appoggio Bersani con convinzione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2013 alle 17:53
Il Presidente della Repubblica richiama anche la Magistratura a rispettare lo schieramento che i cittadini, votando, hanno condotto a ridosso del PD. Il comunicato del Presidente, cauto ma preciso e deciso, è esemplare. Il PdL è DENTRO la Costituzione repubblicana.
Scritto da ulderico monti il 12/3/2013 alle 19:27
Quando leggo @Camillo Massimo Fiori ho l'impressione di trovarmi di fronte una persona colta, onesta e perbene con tanta esperienza ma difficilmente riesco a capire quale sbocco pratico vorrebbe.
Scritto da Iscritto Varese il 12/3/2013 alle 20:30
Presidenta Napolitano grazie per l'impegnativa giornata a tema GIUSTIZIA. Grazie per l'attenzione, la disponibilità e l'equilibrio al quale ha voluto richiamare tutti soggetti politici ed istituzionali.
Scritto da Fabrizio Piacentini. il 12/3/2013 alle 20:49
Durissimo il Presidente con il Pdl ma non tenero nemmeno con la magistratura. Bisogna ritrovare equilibrio e misura da tutte le parti, ha ragione.
Scritto da Raffaele il 12/3/2013 alle 21:18
Caro Adamoli, questa sera, dopo in mio consueto servizio in CRI del martedì, ho visto con piacere che le poste mi hanno recapitato il tuo libro “Cuore e Regione”. Inizierò a leggerlo domani, ora sono stanco e oggi è stata una giornata da dimenticare. Non lo leggerò d’un fiato, perchè voglio studiarlo con calma. Non ti spedisco l’importo del libro e nemmeno il costo di spedizione perché non me li hai chiesti, ma so già dove devolverli. Ti ringrazio. P.S. Il messaggio è personale, e lo invio nei “commenti” perché non saprei come arrivare a te.
Scritto da Ernesto Alberichi il 12/3/2013 alle 22:13
Quando ho visto l’immagine diffusa dal quotidiano La Repubblica di quel centinaio di parlamentari del PDL in posa di fronte al palazzo di Giustizia di Milano, mi è venuto un tuffo al cuore e mi sono detto . Mi sono sbagliato, era solo una prova generale.
Scritto da Ernesto Alberichi il 12/3/2013 alle 22:24
Su due questioni non ho praticamente dubbio alcuno: 1) che sia in atto da vent'anni un accanimento persecutorio nei confronti di Silvio Berlusconi. La recente vicenda delle visite fiscali è l'ultimo episodio ai limiti del ridicolo: la guerra contro il San Raffaele, ospedale d'eccellenza noto in tutto il mondo; 2) che i nove milioni di cittadini che hanno votato PdL abbiano necessità d'essere garantiti nel loro diritto di rappresentanza. Parrebbero questioni elementari in un paese democratico. Ma è dovuto intervenire il Presidente. “E' comprensibile - scrive il capo dello Stato - la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo, a breve distanza dal primo, nelle elezioni del 24 febbraio, di veder garantito che il suo leader possa partecipare adeguatamente alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile”.
Scritto da ulderico monti il 13/3/2013 alle 06:36
Il Presidente ha ascoltato Alfano e i suoi, ha convocato il vertice del Csm, ha detto parole rigorose....e tutto continuerà come prima. Berlusconi avrà tante colpe ma ci sono certamente dei magistrati che fanno politica.
Scritto da Fab il 13/3/2013 alle 08:42
@Robinews (15.30) - Mi sono informato di più (leggendo i giornali) dopo la risposta che ti ho dato ieri alle 17.50 ed ho ricavato l’impressione che la vicenda dei due marò abbia parecchie lati discutibili. Nella diplomazia ha probabilmente prevalso, un’altra volta, l’impulso della “furbizia italica". Speriamo con pochissime conseguenze sulla nostra credibilità internazionale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2013 alle 09:23
Quel galantuomo comunista (aggettivo qualificativo) di Napolitano ieri ha detto parole DURE COME PIETRE. Rifletta il Paese di fronte al buon senso (merce rara) del Presidente. Bacchettiamoli certo i parlamentari del PDL(inusuali,contestatori,anche un po' eversivi), ma DOVER RIAFFERMARE IL DIRITTO ALL'AGIBILITA' POLITICA AL SECONDO PARTITO DELLA REPUBBLICA ED AL SUO LEADER,mi pare di una gravità infinita. Non è un'assemblea sessantottina è il PAESE.
Scritto da La professoressa il 13/3/2013 alle 11:02
Chi commenta con entusiasmo le dichiarazione di Napolitano non si rende conto che Berlusconi è un pericolo per la democrazia.
Scritto da Dino il 13/3/2013 alle 11:03
Avete parlato di Bersusconi, dei suoi processi, della manifestazione del PDL, della trattativa con M5S...aria fritta. La risposta l'ha data oggi GRILLO ai giornalisti tedeschi...SIAMO FUORI DALL'EURO E L'ITALIA E' UN PAESE FALLITO... Amen...!
Scritto da Grillo parlante il 13/3/2013 alle 11:08
Si spieghi meglio @ Ulderico Monti. La Magistratura sta perseguitando qualcuno o, facendo il mestiere che le compete, sta PERSEGUENDO dei reati? Tra l'altro, per quanto riguarda la compra-vendita di parlamentari abbiamo un reo confesso. Da quando, in uno STATO DI DIRITTO, il voto costituisce un lavacro, decretando l'immunità dai comportamenti penalmente perseguibili? Capisco i suoi reiterati “atti di dolore “ per aver militato nel vecchio PCI, si può anche portare il cilicio per emendarsi ed espiare, ma non mi sembra sia previsto tapparsi occhi e orecchi; “ et surtout, pas de zèle”.
Scritto da angelo.eberli il 13/3/2013 alle 11:10
Per @C. M. Fiori: la chiusura del suo commento mi lascia molto sconcertata. Ma di quali ‘realtà dello spirito’ sta parlando? Forse che Olivero, che ha fatto inferocire la quasi totalità degli aclisti, era dedito alle ‘realtà dello spirito’ mentre chiedeva un posto in Parlamento per sé? Nulla contro Olivero, il mio è solo un esempio. Anche il Conclave ormai non è più una ‘realtà dello spirito’, quello con la esse maiuscola, lo Spirito Santo, dal momento che i Cardinali preferiscono lasciarsi ispirare da calcoli poco spirituali e più pragmatici, ossia a quale ‘corrente politica’ affidare la Chiesa di oggi. Quindi, extra omnes anche per lo Spirito Santo. Non ci rimane che lo ‘Spiritoso Santo’ (per dirla alla Mr. Bean in ‘Quattro matrimoni e un funerale’), ossia riempire di ridicolo e di ironia chi sbaglia. Lei è disposto? Con nomi e cognomi? Al di là di tutto, per concludere, io ho capito cosa intende dire e potrei anche darle parzialmente ragione. Parzialmente. L’esercizio della spiritualità e il saper riconoscere i ‘veri valori autentici’ non è patrimonio di una parte politica ma di chiunque (centro, sinistra, destra) rechi in sé, magari fra mille difetti, purezza di pensiero e bontà d’animo. Ah, se sapessimo riconoscerle e valorizzarle, queste persone. Invece, travolti da un’isteria collettiva (tutti hanno ragione, tutti vogliono parlare, tutti vogliono scrivere, tutti vogliono comandare) ci affidiamo al pressapochismo e al senso di sicurezza – ingannevole – che ci trasmette.
Scritto da eg il 13/3/2013 alle 11:21
@ Iscritto Varese – Sono una persona normale che cerca di capire i “segni dei tempi” attraverso il buon senso e il mio vissuto. Leggo tutti i giorni il quotidiano (“La Stampa”), due riviste (“Civiltà Cattolica” e “ National Geographic”) e alcuni buoni libri di economia, politica e storia; vedo poco la televisione e uso Internet solo se necessario. Chiunque può prevedere le tendenze future ma nessuno ha il dono della profezia. Vedo due possibilità: l’esigenza di una democrazia aperta dove prevalga l’impegno personale e non le gerarchie, la responsabilità invece che il leaderismo, una comunanza di valori condivisi al posto del conformismo. Oppure l’avvento di una oligarchia che assicuri (forse) il benessere in cambio della libertà. La TV e i media portano ad una logica di massificazione che ottunde lo spirito critico, il discernimento; ma non vedo “agenzie culturali” (partiti, associazioni, chiese) che portino avanti un processo educativo adeguato alla complessità dell’attuale società globalizzata. Prevale così la vecchia politica. Se non cambia la cultura del Paese le (nuove) elezioni non sposteranno gli attuali rapporti di forza e la conseguente ingovernabilità; si troverà un accordo per far funzionare le istituzioni ma temo che il governo sarà quello indicato dal Presidente della Repubblica. Bisognerà vedere se le forze politiche sapranno cogliere tale occasione come una opportunità e non ripetano lo squalificante tentativo fatto con Monti di incolparlo dell’aggravamento di quei problemi che essi non hanno saputo affrontare.
Scritto da CMF il 13/3/2013 alle 11:42
Dialogo fra @G. Adamoli e @Robinews sui due marò. Appena ho letto che venivano rimpatriati per il voto, mi sono chiesta se fosse un’operazione necessaria. Che vengano a me queste perplessità, che sono possibilista (che è diverso da garantista) e libertaria, è preoccupante. Tutela dei diritti civili e politici dei nostri due connazionali? Mah! La Russa non è più alle Forze Armate ma la ‘fiamma’ patriottica di destra mi sembra ancora presente nei labirinti delle istituzioni. Due voti … e il simbolismo che rappresentano … ma il costo del viaggio? Forse è per quello che non li rimandiamo indietro, per non avere altre spese.
Scritto da eg il 13/3/2013 alle 11:48
Dei parlamentari, cioè dei legislatori, ovvero i soli che hanno il potere di approvare una legge, anzichè protestare contro i giudici di Milano, dovrebbero ricordarsi che "i giudici sono soggetti soltanto alla legge" (art.101 della Costituzione). Vadano quindi in Prlamento a fare il loro lavoro.
Scritto da Antonio Chierichetti il 13/3/2013 alle 11:54
@angelo.eberli il 13/3/2013 alle 11:10. Mica io mi devo spiegare. S'è spiegato benissimo il Presidente: basta leggere. Naturalmente si può anche dire che il Presidente tiene mano a Berlusconi, ma mi parebbe troppo ardito anche per Angelo Eberli, al quale consiglierei fraternamente di non rompermi le sfere con la storia del PCI. Sulla visita fiscale a B., mi vien da dire che oggetto della visita in realtà erano il primario e lo staff medico del San Raffaele. Che si fa? si portano tutti a giudizio (compresi i nove milioni che han votato B.) per favoreggiamento di un “criminale”?. Un po' di camomilla sarebbe d'uopo, a lenire gli spasimi del delirio di onnipotenza. La camomilla se la prenda anche l'Angelo, affettuosamente...
Scritto da ulderico monti il 13/3/2013 alle 12:22
Gentile @CM Fiori, il mio compagno di classe di elementari, che ho poi ritrovato nei primi due anni di liceo, è diventato prete ambrosiano. In questi giorni, suo malgrado, è subissato da giornalisti e telecamere in quanto la sua vita pastorale si è incrociata con quella del Cardinale Scola. Quando torna nella sua Parrocchia originaria, lo invito a cena a casa mia. Lo trovo stanco e scorato per la consapevolezza che la gran parte dei fedeli che si presenta davanti a lui alla domenica per la celebrazione eucaristica comprenda ben poco dello spirito del Vangelo e, di conseguenza, anche della sua omelia. L’esperienza pastorale del mio amico mi rimanda un passaggio del film “La messa è finita” di Nanni Moretti che, in onore suo, dottor Fiori, riporto qui di seguito. Così dice Don Giulio (Nanni Moretti) al frate del convento: “Ogni tanto non do l'assoluzione perché non sono veramente pentiti. Anzi, a volte vorrei picchiare qualcuno. Sì, è un pensiero che ho sempre più spesso”. Il frate dice a Don Giulio: “Addirittura picchiare? Ma non c'è un altro modo?” Don Giulio risponde: “Mi parlano solo di sesso, mi parlano solo di peccati sessuali: perché sanno che sono peccati veniali, e anzi mi sa che gli fa pure piacere ricordarsene. Ma dei peccati veri, di quelli contro gli altri, non ne parlano mai”. Buona giornata. E che ci sia fumata bianca. Il mio tifo va al cardinale O’Malley. Anzi, mi consenta una battuta: la prossima volta, per una Chiesa aperta e plurale, basta Conclave riservato. Facciamo le primarie in ogni Parrocchia. Il Papa eletto dal basso. Forse nelle profezie di Casaleggio c’è anche questo :-)
Scritto da V.R. il 13/3/2013 alle 12:47
Giuseppe le ns istituzioni sono in uno stato pietoso, e questo è molto pericoloso per la ns fragile democrazia.Il ns è un paese che ha nella sua " pancia ",la violenza,le divisioni.Basta rileggersi la storia dal Medioevo in poi.Ma quando riusciremo finalmente a pacificarlo? Secondo me è questa la strada da seguire in questo frangente storico,e non al contrario con i veti incrociati,e la politica delle appartenenze a "bande". Le altre nazioni lo hanno fatto, vedi la Germania tra est ed ovest.
Scritto da mario diurni il 13/3/2013 alle 13:55
Appiattiti sul M5S, disposti a farsi insultare, sbeffeggiare, plagiare. Questo sembre il PD (disperato) oggi. Ma cosa rimane dal partito fondato anni or sono cercando di mettere a profitto le culture/esperienze del PCI/PDS/DS e dei cattolici? Riguardo l'odierna realtà cosa volete: portare il Paese al limite della guerra istituzionale oggi/economica/sociale domani/civile dopodomani? Non siamo troppo distanti! SVEGLIA.
Scritto da Correntista il 13/3/2013 alle 14:00
@Adamoli @eg, con la 2^ caro Beppe, sui marò dici che forse si tratta della solita "furbizia Italica", una conferma arriva anche da @eg, anch'io ho fatto un approfondimento e dico senza "forse" che ABBIAMO TOPPATO PESANTEMENTE e lo abbiamo fatto con un paese che ha un l'economia emergente e potente nel mondo con il quale abbiamo rapporti economici sempre più importanti (finmeccanica ecc.) Tra l'altro i nostri 2 non erano trattati proprio male o come 2 incalliti assassini, non ti pare?
Scritto da robinews il 13/3/2013 alle 14:07
Caro@Adamoli,letue analisi sono sempre azzeccate e condivisibili.Quanto alle cause non sempre. Ad es.quante situazioni nefaste si sarebbero potute evitare se durante i loro governi le Sinistre avessero messo in atto quei provvedimenti,sopratutto una buona legge sul conflitto di interesse,che avrebbero neutralizzato il caimano impedendogli di varare leggi ad personam, la legge elettorale"porcellum"e tante altre che tanto hanno nuociuto al paese trasformandolo in una oligarchia pseudodittatoriale?
Scritto da giovanni dotti il 13/3/2013 alle 14:22
Sono convinto che spesso i PM (leggevo prima il caso Del Turco), privi di responsabilità su quello che fanno, non sempre agiscono in modo da dimostrare un minimo di imparzialità intellettuale (vedasi il guatemalteco ridens che usa la porta girevole per accedere e uscire dal tribunale). Sono anche convinto che chiunque commette un reato (compreso il cavaliere) non può esimersi dall'essere processato (anche se è stato eletto da milioni di persone). Napolitano avrebbe fatto meglio a starsene fuori.
Scritto da Sic Est il 13/3/2013 alle 14:57
Non va più bene nemmeno Napolitano galantuomo,vecchio e...comunista. Cos'è diventato arteriosclerotico di colpo? O ha colpito nel segno qualcuno...che tiene duro (non sarebbe il primo). Lui aduso confrontarsi in Segreteria con Togliatti,Longo,Amendola,Pajetta ecc..,cosa credete che lascerà il Paese in mano a Grillo/Bersani...,se si è salvato l'anima di comunista in virtù delle tante frequentazioni papali, certo non vorrà DANNARSELA alla fine di una difficile,ma in complesso onorata carriera!
Scritto da La professoressa. il 13/3/2013 alle 15:20
@Mario Diurni (13.55) - Hai ragione, c’è necessità di “pacificare” questo Paese. Tuttavia devi ammettere che le responsabilità guerrafondaie non sono tutte uguali. Avevo posto un interrogativo sulla visita fiscale a Berlusconi. Lo rimetterei anche se il 90% dei commenti sul blog sono stati molto critici nei miei confronti e solo la cortesia dei loro autori non li ha resi anche sprezzanti. Ma sulla sceneggiata al tribunale di Milano metto tre punti esclamativi. Se i rappresentanti di un partito importante (dominante negli ultimi 20anni) si comportano in questo modo, è difficile costruire un orizzonte di cooperazione governativa o almeno istituzionale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2013 alle 15:52
@Robinews (14.17) - Sui rapporti Italia-India mi esprimo con circospezione perché le vicende diplomatiche sono sempre molto complicate. Tuttavia, come tu dici, ho anch’io il pesante sospetto di un serio errore del nostro governo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2013 alle 15:55
@Giovanni Dotti (14.22) - Non ho dubbi (e non l’ho mai nascosto, tutt’altro) che i due governi “ammucchiata” di Prodi abbiano avuto le loro responsabilità nella situazione odierna. E non solo per la famosa e mancata legge sul conflitto d’interesse fin dal 1999. Aver fatto suicidio nel 2008, riconsegnando il Paese a Berlusconi, è stato un attentato al buon senso politico. Non abbiamo ancora finito di pagarne le conseguenze.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2013 alle 16:02
@ eg @ VS – Ma si può ragionevolmente pensare che un “mondo giovane” che sta faticosamente emergendo nel bel mezzo di una crisi provocata da un capitalismo irresponsabile che ha accentuato le disparità sociali e impoverito popoli e paesi, possa essere capito e interpretato da una pseudo-ideologia post-comunista, raffazzonata con cascami di positivismo, scientismo e un pizzico di anticlericalismo? Questo condizionamento culturale della sua base è il piombo che fa affondare il Partito Democratico in cui la ”contaminazione cognitiva delle culture” non c’è stata per la semplice ragione che non si fa più cultura. I termini della questione tra “Avere ed essere” erano già stati affrontati da Erich Fromm: i valori materiali sono importanti fin tanto che servono a soddisfare i bisogni primari, ma l’uomo per elevarsi in dignità aspira ad una vita superiore a quella meramente fisiologica. I valori post-materiali riguardano l’autoaffermazione, l’educazione, la rilevanza sociale, la difesa dell’ambiente (la culla della vita), gli stili di vita improntati non all’individualismo ma alla fiducia verso gli altri e alla solidarietà. Partiti, istituzioni, autorità non hanno più la fiducia della gente; è forse di conforto sapere che anche la Chiesa gerarchica versa in gravi difficoltà? Tuttavia il Cristianesimo è una forza vitale che rinnova la terra degli uomini, che aiuta gli esseri umani a sopravvivere nella incerta lotta per la vita, ad aiutarsi l’un l’altro, a creare un mondo migliore. Si può credere o non credere ma non si può dileggiare chi è alla ricerca di direzione e di senso alla propria esperienza personale e collettiva. Il successo del M5S si basa su una semplice constatazione: “il programma non si fonda su una ideologia ma su una analisi della situazione”, una capacità che difetta agli altri soggetti politici. Libertà e responsabilità (sono valori materiali o immateriali?) sono comunque difficili da conciliare. Ne fa fede il mito di Ulisse che ridà sembianze e sentimenti umani ai marinai che la maga Circa aveva trasformato in maiali. Essi non dimostrano riconoscenza per il loro benefattore, anzi rimpiangono il passato, il bel tempo andato quando “ era bello poltrire, crogiolarsi al sole,rivoltarsi nel fango senza il peso di pensieri e responsabilità”- E’ sempre Erich Fromm, nel suo capolavoro “Fuga dalla libertà”, che afferma:”molti di fronte alla responsabilità che accompagna il godimento della libertà preferiscono fuggire nel conformismo della società di massa”. L’affermazione del M5S ci dice che siamo in una diversa epoca in cui le “categorie” del passato (destra-sinistra, conservatori-progressisti, giovani-anziani, credenti e non credenti) sono superate: la società globalizzata e interconnessa ha mischiato tecnologie, saperi, culture e ha aperto una nuova epoca tutta da esplorare. Non è tutt’oro quel che riluce ma un fondamento di verità c’è. Sono concetti così difficile da assimilare? Francamente faccio più fatica a capire i ragionamenti tortuosi, i retropensieri, le insinuazioni, le tattiche che vogliono spiegare tutto e non spiegano niente. Il “nulla” è il pensiero più breve ma il meno comprensibile.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 13/3/2013 alle 17:06
Lucidità? Fermezza? posso dire che stavolta Napolitano non l'ho capito? come si fa a ricevere i copo-comici della compagnia di pagliacci senza chiedere che ne prendano le distanze? come si fa a lasciar correre la rappresentazione dalla riunione del vertice del CSM come un'implicita presa di distanza dalla procura di Milano? Io di chiarezza ne vedo poca...
Scritto da Roberto Caielli il 13/3/2013 alle 17:11
A proposito del Pci di cui sono stato militante per molti anni la posizione di @Adamoli illustrata varie volte mi sembra convincente. Che venga da un democristiano è strano ma non così tanto. Mi piacerebbe sentire il parere di @Ambrogio Vaghi che ho sempre stimato.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 13/3/2013 alle 17:21
Mi scuso con @ Ulderico Monti, il quale mi ha esortato a “non rompergli le sfere” per la sua antica militanza nel PCI, sulla quale, per altro, io non ho nulla da rimproverargli. Anzi, mi sembra di aver interloquito con lui sempre in modo rispettoso. Voglio solo dirgli, educatamente, che quando si passa all’invettiva, io dichiaro la resa. Soprattutto nei confronti di una persona (anche se non conosciuta personalmente) verso la quale ho sempre nutrito un sentimento di stima.
Scritto da Angelo Eberli il 13/3/2013 alle 18:39
@Roberto Caielli (17.11) - Capisco quel che vuoi dire ma col modo che tu suggerisci il Presidente diventerebbe un protagonista dell'aspra e divisiva contesa politica mentre deve restare, come ha fatto magistralmente in questi anni, l'arbitro ascoltato, rispettato e decisivo nei tanti momenti emergenziali.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2013 alle 19:20
Attenzione: da questa ennesima "pericolosa pagliacciata" noi continuiamo a non comprendere una cosa fondamentale. Dovrebbero far capire, che al fine di ottenere qualcosa serve lottare uniti, cosa che "noi" non sappiamo fare. Quando leggo che Renzi è già pronto a fare il nuovo candidato premier al posto di Bersani, non ho certo una reazione positiva.
Scritto da maksim il 13/3/2013 alle 19:24
Angelo Eberli il 13/3/2013 alle 18:39. Scuse sincere. Ma io non intendo insolentire o usare invettive: soltanto irruenza alla "nino bixio" e una collera generalizzata, ad ampio raggio, per questa sinistra sgangherata, sempre fuori tempo, mai sintonizzata con la contemporaneità. Mi manca il Partito delle mie illusioni, e le mie illusioni sono quelle delle grandi democrazie occidentali. Qui par sempre, dico sempre, di giocare per l'avversario! Vale!
Scritto da ulderico monti il 13/3/2013 alle 19:50
Dunque è vero: lo Spirito agisce tra noi. Dal tempo in cui Paolo, spronato dal Macedone, si volse all'Occidente, oggi dall'altro capo del mondo a noi giunge il nuovo Francesco. Benedetto XVI, tra noi e da noi amatissimo, gli ha aperto la via. Veni Creator Spiritus, mente tuorum visita.
Scritto da ulderico monti il 13/3/2013 alle 20:40
Dunque è vero: lo Spirito agisce tra noi. Dal tempo in cui Paolo, spronato dal Macedone, si volse all'Occidente, oggi dall'altro capo del mondo a noi giunge il nuovo Francesco. Benedetto XVI, tra noi e da noi amatissimo, gli ha aperto la via. Veni Creator Spiritus, mente tuorum visita.
Scritto da ulderico monti il 13/3/2013 alle 20:40
AVVISO URGENTE A CHI HA PAURA DEL CAMBIAMENTO RADICALE E DELLA SPINTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE: L'AMBASCIATORE AMERICANO DICE CHE NON BISOGNA AVERE PAURA E CHE QUESTA SPINTA E' UTILE PER L'ITALIA; AVVISO AI CONSERVATORI NEL MONDO DELLA CHIESA, ANCHE QUI SI CAMBIA, E' ARRIVATO S.FRANCESCO, PATRONO DELL'ITALIA E SANTO DEI POVERI E DELLA PACE NEL MONDO BANDENDO OGNI TIPO DI ARMAMENTO.
Scritto da ROBINEWS il 13/3/2013 alle 20:47
Prego correggere il verso di inizio del Veni Creator Spiritus: mentes (e non "mente") tuorum visita. Grazie
Scritto da ulderico monti il 13/3/2013 alle 20:48
@Adamoli. purchè si ricordi che tra chi lo ascolta ci siamo anche noi...
Scritto da Roberto Caielli il 13/3/2013 alle 20:56
@Adamoli e @tutti gli amici del blog, sento di esprimere tutta la mia grande speranza e gioia da parte di un ateo attento ai valori cristiani per l'arrivo di FRANCESCO 1°. Qualcosa sapevo di questo cardinale e ancora di più il fatto che sia un uomo di fede che ha vissuto profondamente la tragedia della dittatura e la crisi economica dell' Argentina possa contribuire in termini positivi nella crisi del mio paese mi conferma questa grande speranza. Persone diverse potranno camminare insieme? SI!
Scritto da robinews il 13/3/2013 alle 21:07
Il cambiamento, la primavera del mondo, viene da una chiesa che ha saputo offrire una scelta impensabile al di fuoiri di tutti gli schemi preconfezionati. Abbiamo un papa che è uomo di Dio, che viene nel nome del Signore scegliendo un nome programmatico carico di significato e riferiemti storici: Francesco il santo della scelta a favore dei poveri e degli ultimi. Nella storia e il primo rappresentante di un mondo nuovo. di un popolo credente ed è anche il primo papa gesuita sul soglio di Pietro
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 13/3/2013 alle 21:25
Nella Chiesa il vento del cambiamento e' soffiato, nella politica italiana anche ma molti non l'hanno ancora colto. Nei partiti, compreso il PD, c'e' ancora aria di conservatorismo e scarsa apertura alle novita', che fanno paura. @C.M.Fiori fa una analisi corretta tranne quando afferma che le categorie del passato (dx-sin, conservatori-progressisti)sono superate, a me sembrano invece ancora vive e reali anche dopo la fine delle ideologie del xx secolo, e tantopiu' nella attuale societa' italiana
Scritto da giovanni dotti il 13/3/2013 alle 22:30
no ma un attimo, essere superpartes non significa non prendere una posizione ferma nei confronti di una manifestazione incivile e vergognosa ma stiamo scherzando? è il presidente della repubblica,colui che rappresenta più di ogni altro il paese ed in questo momento ha un ruolo fondamentale...ma a chi può giovare il comportamento che ha tenuto? al paese no di sicuro perchè queste buffonate continueranno ed all'agone politico nemmeno...davvero inconcepibile
Scritto da Massimo Gugliotta il 14/3/2013 alle 11:14
Il Presidente della non responsabilita'. Mi meraviglio di chi si meraviglia del comportamento di Napolitano, c'era da aspettarselo da chi ha sempre tollerato le (chiamiamole) "intemperanze" di certi personaggi politici che hanno violentato e infangato le Istituzioni e il buon nome dell'ITALIA nel mondo.Essere"super partes"non significa non intervenire in certe circostanze e permettere che certe buffonate continuino all'infinito. Certam.non ha dimostrato di difendere la Giustizia e le Istituzioni
Scritto da giovanni dotti il 14/3/2013 alle 13:40
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