Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/3/2013 alle 18:51

 
Pierluigi Bersani ha ricevuto da Giorgio Napolitano l’agognato incarico di formare il governo, sia pure di carattere esplorativo.
Mi auguro che la sua pervicacia e la sua indomita speranza battano uno scetticismo diffuso, tra cui il mio che confesso fin d’ora.

Commenti dei lettori: 55 commenti -
Incarico formalmente doveroso. Considerando l' indisponibilità dei grillini, l' unica via è quella di un governo sostenuto da Pdl. Una pertugio piccolissimo ed elettoralmente rischioso. Bersani non ce la può fare. Napolitano sarà quindi costretto ad affidare ad una personalità un incarico "istituzionale". Che rimane la vera ed unica possibilità per mettere in piedi un governo che cambi la legge elettorale, un' impresa titanica e tenga in piedi il paese in questa fase. Dopo solo il voto.
Scritto da pdvarese il 22/3/2013 alle 19:26
Noto una strana calma nel PD. Rassegnazione?
Scritto da Aureo Muzzi il 22/3/2013 alle 20:34
Bhè mi pare abbastanza ovvio che si torni a votare, e mi auguro che Bersani non si candidi premier,nonostante credo sia uno dei pochi che in tutta la seconda repubblica abbia svolto molto bene l'incarico da ministro.Purtroppo si sa si votano solo simboli e facce,mai le idee.
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/3/2013 alle 20:35
scetticismo diffuso? verissimo, Pier Luigi Bersani mi sembra in una fase di idee chiare di combattimento sulla linea del cambiamento e già questo non è poco. In prospettiva questo è determinante per la prospettiva e il futuro. chi si opporrà a cambiamento propugnato da Pierl Luigi dovrà assumere le proprio responsabilità di fronte al paese e agli elettori in caso di nuove elezioni a breve e questo riguarda anche ambienti ristretti ma di peso nel PD. Ripiegamenti su pasticci del passato NO-NO-NO-
Scritto da Robinews il 22/3/2013 alle 20:37
Era scontato l'incarico esplorativo da parte di Napolitano a Bersani. Credo che Napolitano inizi a perdere colpi e con la futura riforma istituzionali venga istinta la carica non di senatore a vita che non è altro che una forma di parassitismo parlamentare
Scritto da Leopoldo Parada il 22/3/2013 alle 20:47
L'incarico Bersani se lo è meritato, cosa doveva fare, svendere il PD tra le braccia di Berlusconi? Per questo passaggio il tempo non mancherà, un pò di pazienza.
Scritto da maksim il 22/3/2013 alle 21:08
@Leopoldo Parada. Certo perchè la montalcini era un parassita vero? Pertini era un parassita...quella carica è stata ricoperta da alcune delle migliori intelligenze di questo paese, un po' di decenza prima di sparare a zero
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/3/2013 alle 21:15
@Adamoli:Oltre la pervicacia e la speranza metterei anche un pò di esperienza.O no?Se cominciamo noi del partito a mostrare scetticismo figuriamoci gli altri!
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/3/2013 alle 21:16
@Giuseppe Morelli. Basta con 'sta storia della cieca fedeltà al Partito! è proprio questa che ci ha portato qua!!!
Scritto da Aureo Muzzi il 22/3/2013 alle 21:51
Bersani rappresenta il vecchio e ormai il Paese e' andato piu' avanti...sara' difficile per lui rimontare.
Scritto da Giuseppe Vuolo il 22/3/2013 alle 21:52
@Giuseppe Vuolo: il paese è andato talmente avanti che ci troviamo a fare i conti con un altro personaggio dell'antipolitica. Il precariato lo hano venduto come oppurtunità per entrare nel mondo del lavoro e la politica è stata alla finestra come in tante altre occasioni, ed ora i giovani non hanno altra speranza che inseguire i piferai magici.
Scritto da maksim il 22/3/2013 alle 22:15
@Aureo Muzzi non si tratta di cieca fedeltà(che è dei fanatici);la fiducia sta alla base della militanza in un partito.Se viene a mancare,se c'è dissenso,se non ci si sente rappresentati,si esce.
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/3/2013 alle 22:32
@Adamoli, ancora una volta sono in totale dissenso con Napolitano per l'incarico "condizionato" a Bersani. Napolitano non ha capito per niente il BUM che c'è stato. L'Italia nonn è più quella che lui pensa che sia, non abbiamo più la possibilità di pastrocchi con grandi e indistinti pastrocchi per FALSE SOLIDARIETA' NAZIONALI O GRANDI INTESE. Questo è il momento della chiarezza e delle scelte "RADICALI PER CAMBIARE". Napolitano si rassegni, BASTA ESPERIMENTI ALLA MONTI, spero che il PD NON MOLLI
Scritto da robinews il 23/3/2013 alle 07:36
1) Sdegnato rifiuto del PD di un governo di interesse nazionale con il PdL; 2) Richiesta pressante del PD al PdL di convergere sulle politiche proposte dallo stesso PD; 3) Minaccia di nuove elezioni che però nessuno vuole e perciò non ci saranno. Questa - vista dal mio "esilio" politico - mi pare la sintesi schizofrenica della linea del PD, partito sbilenco - inclinato sulla sinistra estrema – che lascia enormi spazi al centro. Tre volte vinci, tre fallisci la prova del governo. Questione antica e irrisolta.
Scritto da ulderico monti il 23/3/2013 alle 07:42
Hai detto bene: scetticismo diffuso. Scetticismo della ragione, però, che avrebbe dovuto consigliare, fin da subito, di non inseguire i grillini. Stimo Bersani, ma stavolta ha commesso un grossissimo errore di valutazione a non capire che la nuova formazione politica (ricordiamocelo, guidata da un mediocre comico) non ha alcun ideale oltre il cinico velleitarismo di distruggere o di controllare tutto senza sporcarsi le mani. Nemmeno gli anarchici sono arrivati a tanto. Mala tempora currunt.
Scritto da Sic Est il 23/3/2013 alle 08:39
@Giuseppe Morelli. Giuseppe ma ti hanno informato che ci sono state le elezioni e la gente esasperata ha dati il 25 % al nulla a 5 stelle pur di non votare il vecchiume ?
Scritto da Giuseppe Vuolo il 23/3/2013 alle 09:09
@Giuseppe Vuolo. E quello sarebbe il nuovo?Crimi e quell'altra cretina che offende tutti rappresentrerebbero il nuovo?I vaffanculo di grillo sarebbe il nuovo?Andiamo bene..............Tenetevelo pure il vostro nuovo.Preferisco il vecchio.E continuerò a sostenere un "vecchio" come Bersani.Io almeno i nomi li faccio.
Scritto da Giuseppe Morelli il 23/3/2013 alle 09:36
Non penso che Bersani sia un kamikaze e, di certo, ha esperienza sufficiente per capire che nessuno voterà mai un governo espressione della maggioranza politica che si è proposta agli elettori , anche se si presentasse rinnovata negli uomini e con un programma qualificato ed a termine. La condizione per ampliare il consenso e varare un governo di transizione è che il premier non sia Bersani. Almeno, questo è ciò che penserei se fossi un parlamentare grillino o montiano. Si tratta di una pregiudiziale del tutto comprensibile dal loro punto di vista. Per questo sono scettico sul fatto che l’esplorazione di Bersani possa condurre alla nascita di un governo da lui guidato. Non escludo, invece, che il vero obiettivo di Bersani sia quello di governare comunque un processo politico che, pur concludendosi con la sua rinuncia a ricoprire il ruolo di premier, conduca il PD ad essere determinante e condizionante nella costituzione di un governo qualificato e costituito da personalità non appartenenti alle nomenclature di partito. La fisionomia che dovrà avere questo governo è di essere guidato da una figura di gradimento dei grillini (es. Grasso, Rodotà, Onida, ecc.), costituito da Ministri scelti al di fuori dei partiti, con un programma a termine e, soprattutto, sostenuto da una maggioranza che escluda completamente il PdL. Più che un governo del Presidente, anche se l’incarico dovrà essere affidato da Napolitano, si configurerà come un governo per il Presidente, perché costituito dalla medesima maggioranza che dovrà eleggere anche il nuovo Presidente della Repubblica. Come ho già avuto modo di commentare su questo blog, il problema di Bersani è anche quello di uscire con onore da questa stagione politica, rivelatasi per lui “sfortunata”, avendo contributo a garantire un governo al Paese, ad introdurre elementi di cambiamento e, soprattutto, ad evitare quegli inciuci con Berlusconi e con il PdL che l’elettorato non perdonerebbe mai al PD.
Scritto da Leonardo C. il 23/3/2013 alle 09:36
Non si sta parlando di chi si sostiene ma di come fare un governo che porti gli Italiani fuori dal guano ! e non lo possono fare quelli che nel guano ci hanno portato. La politica non e' personalismi e tifo. Grillo ha vinto e bisognava avere il coraggio politico di fargli fare un Governo....
Scritto da Giuseppe Vuolo il 23/3/2013 alle 09:53
@Giuseppe Vuolo. Mi dispiace,con tutto il rispetto per il tuo "bisognava",preferisco le decisioni di un" vecchio" come Napolitano.Per come ho potuto conoscere grillo e il suo movimento da quel poco che dicono e dalle cafonate che quotidianamente esprimono,mi auguro che molti italiani riconoscano presto l'errore compiuto nel votarlo.Ora stiamo male( per colpa di berlusconi),con grillo sarebbe la fine.
Scritto da Giuseppe Morelli il 23/3/2013 alle 10:08
@Leonardo, sono completamente d'accrodo con te, a Napolitano NON DEVE ESSERE CONCESSO NESSUN MARGINE PER I SUOI EQULIBRISMI, il PD deve dare una sola alternativa un governo diverso da Bersani, l'unica via d'uscita con una "prospettiva" per il futuro e cioè quello che dice @Leonardo.
Scritto da robinews il 23/3/2013 alle 10:15
@Giuseppe Morelli e@Giuseppe Vuolo. Il dibattito mi sembra tra tifoserie anche se Vuolo sta cercando di portare un senso costruttivo a questa lezione impartita dagli elettori al Pd.
Scritto da Aureo Muzzi il 23/3/2013 alle 10:39
Mi pare di capire che @ Robinews e @ Vuolo hanno capito con quale maggioranza costituire questo nuovo Governo. Poiché io riesco a malapena a capire le frasi esplicite (immaginate quelle sottintese), invito entrambi (senza ombra di polemica) a spiegarmi, chiaramente, con quali voti (tot di questo partito, tot di quest’altro e via seguitando) Bersani dovrebbe ottenere una maggioranza in Senato. Il tutto sarebbe utile per tutti, Bersani compreso, visto che in questo frangente mi sembra molto preoccupato, per non dire confuso. Se ho interpretato male i loro post mi scuso in anticipo.
Scritto da Sic Est il 23/3/2013 alle 11:05
Grillo non ha vinto, ha avuto grande successo ma non ha i numeri in Parlamento per governare. Alla Camera è insignificante perchè il centro-sinistra ha la maggioranza assoluta e al Senato è più forte ma sempre minoranza, meno di cs e di cd. A meno che si pensi che basta che si gridi di più in piazza o sul web per governare. Di questi esempi ce ne sono già stati nella storia e non mi sembra che siano andati molto bene. Qundi Grillo farebbe bene a dare una mano a Bersani e realizzare quello che anche buona parte dei suoi elettori vogliono. Altrimenti farà solo il gioco di Berlusconi. E non sono così sicuro che faccia il bene del suo movimento.
Scritto da Carlo Manzoni il 23/3/2013 alle 11:06
Rispondo a Vuolo. Massimo rispetto ma l'incarico di formare un governo va dato a persone che se lo meritano con i comportamenti, con la serieta', con la professionalitá. Ma se mio figlio dice ''a me quello sta sul cazzo'' come fa Crimi, non lo porto da Napolitano, lo sgrido ma tanto. E il vaffa day serve per prendere voti...benissimo, ma al governo io voglio gente che abbia fatto qualcosa di piu' serio. Ci vuole rispetto anche per il 75% degli italiani che non hanno votato Grillo.
Scritto da Andreus il 23/3/2013 alle 11:42
Dopo aver ascoltato Grillo mi sono fatto un'idea precisa. Non è Bersani il problema, lui ritiene che il paese non ha più possibilità di cambiamenti se non con un governo loro, ne indica i responsabili (non ha tutti i torti su questo punto) e non ha interesse a coalizzarsi con nessuno. Il PD non ha nessuna personalità da presentare per convincere Grillo, in quanto sarebbe la solita foglia di fico. Nel caso Bersani non riuscisse a formare il governo il PD ha 1 sola possibilità per uscirne bene.
Scritto da maksim il 23/3/2013 alle 12:49
@sic est, personalmente ho capito bene cosa dice @Leonardo e cioè, se Bersani non va avanti, il PD si dice disponibile ad un governo con Premier e ministri di alto profilo politico e sociale che possa NON AVERE PREGIUDIZIALI CONTRARIE DA M5S e partire con la legislatura dipanando mano mano la matassa ingarbugliata del dopo elezioni OLTRE QUESTO E' IMPOSSIBILE ANDARE. mi dispiace per tutti coloro che pensano siano possibili intese con il PDL, sarebbe la morte definitiva del centro sinistra.
Scritto da ROBINEWS il 23/3/2013 alle 12:51
Purtroppo non sarà sufficiente la determinazione dell’onesto Bersani per condurre a buon fine le trattative per il governo che, ha sottolineato il Presidente Napolitano, dovrà ottenere la fiducia di entrambe le camere. Il Partito Democratico e l’esile raggruppamento di Monti si trovano a dover fronteggiare due movimenti che, pur diversi, hanno alla loro base il populismo, cioè la presunta contrapposizione tra un popolo buono e sano e un ceto dirigente percepito come incapace e corrotto. Il no del M5S è radicale: i “partiti sono dei morti viventi” che hanno causato la rovina del Paese; se dovesse venir meno a tale principio il movimento si dissolverebbe. Il P.D.L., che un movimento populista istituzionalizzato, non è invece insensibile alle lusinghe del potere ma porrebbe condizioni tali da provocare la spaccatura del Partito Democratico. Purtroppo i nodi irrisolti hanno lacerato il sistema politico italiano e non sarà facile ricostruire la fiducia dei cittadini i quali, a differenza di quel che avvenne ai tempi di Tangentopoli, hanno la sensazione che la corruzione non è una serie di episodi ascrivibili ai singoli o, al massimo, alle segreterie dei partiti, ma una situazione sistemica del Paese, aggravata da una crisi economica quale non si verificava dagli anni trenta del Novecento. Gli otto punti di Bersani, le ”facce nuove” non sono sufficienti perché viene messo sotto accusa, non senza ragione, il professionismo della politica che purtroppo coinvolge l’intero Partito Democratico. In questi anni al partito ideologico di massa, radicato nel territorio e sostenuto dalla militanza si è sostituto il partito leggero fatto solo di “leadership e comunicazione” che ha reso estranei i cittadini alla partecipazione attribuendo loro un ruolo passivo: sono interpellati, sondati ma anche manipolati. Nella società italiana c’è una frattura tra una cultura professionale avanzata e una cultura civica singolarmente povera; i “grillini” non rappresentano il popolo semplice dei disoccupati e dei pensionati (quelli votano Berlusconi) ma una borghesia che ha raggiunto livelli di istruzione alti e che ha familiarità con i moderni strumenti elettronici. Finché l’educazione resta affidata alla televisione che pensa per tutti noi e che ci ha abituati all’idea che alla complessità sociale si possano contrapporre mezzi rapidi e semplici, sarà difficile anche ripensare alla “forma partito” che è anzitutto un “prodotto culturale”. Prima o poi tutti i populismi debbono confrontarsi con la cruda realtà e di fronte alla loro carenza programmatica perdono d’importanza (è successo con la Lega) ma la democrazia sarà sempre a rischio se non è sostenuta da una comunità di cittadini correttamente informati e coinvolti nei processi educativi. Quando, anche in questo “blog”, sento invocare la brevità come condizione di leggibilità mi domando se la giusta richiesta di comprensibilità non nasconda un impulso alla semplificazione e alla schematizzazione che abbiamo assimilato dai media. Cinquant’anni fa il popolo era assai meno istruito ma in compenso era dotato di maggior buon senso che lo aiutava a scegliere. Dopo la scomparsa di Aldo Moro trentacinque anni fa (il tempo di una generazione) nessun uomo politico ci ha aiutato nella comprensione e nella analisi della complessità sociale, delle sue cause e delle sue tendenze, e la politica è stata ridotta a gestione dell’esistente.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 23/3/2013 alle 12:58
@Leonardo C. (09.36) - Penso anch’io che il progetto di Bersani possa essere quello che tu hai benissimo descritto. Resta il fatto che anche una personalità “fuori dalle nomenclature di partito” deve ricevere i voti di Cinquestelle, oppure di Monti e di una parte della coalizione di Berlusconi. Con Grillo il problema grave è il programma di governo, oltre al suo diniego radicale ad ogni tipo di accordo con le forze in campo. Sulla sobrietà della politica, sui provvedimenti anti corruzione, sul conflitto d’interesse, ad esempio, l’accordo potrebbe essere facile. Ma sull’economia reale, che è la grande priorità, ogni intesa appare oggi impossibile a meno di un cambiamento forte delle sue posizioni. E sulla legge elettorale cosa voglia il M5S è incognito. Ma vedremo. Una sola osservazione di sostanza al tuo ragionamento. Per il Capo dello Stato non credo sia giusto lasciar fuori pregiudizialmente il Pdl e la Lega. Sarà una trattativa difficile ma correttamente ineludibile almeno nel primo stadio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/3/2013 alle 13:19
@ Robinews. Premetto che sono contrario ad ammucchiate col PDL. Sono convinto, però, che con i grillini ci sia poco da spartire e da ragionare (?). Ho sempre detto, dopo questo risultato elettorale catastrofico, che le uniche cose da fare sono: (1) una legge elettorale meno idiota (magari proporzionale con forte sbarramento); (2) eleggere il Capo dello Stato che abbia la possibilità di sciogliere il Parlamentò (magari solo il Senato); (3) andare a votare. A seguire i grilli si diventa scemi.
Scritto da Sic Est il 23/3/2013 alle 13:33
Mi perdonerete l'assenza di due giorni, ma non ho perso nessun commento. Mi permetto di commentare: la gran parte degli interventi è di pentiti di non aver fatto in tempo a votare per Grillo. Tutti all'inseguimento del guitto. Poco sicuri sul da farsi e solo concordi a dir no al Cavaliere. Peccato che toccherà di accordarsi con lui. Cosa pensate diranno a Bersani la Confindustria, la Banca d'Italia, la BCE e l'UE dopo la crisi di Cipro. Il rischio è forte..si può perdere anche metà partito
Scritto da La professoressa. il 23/3/2013 alle 14:33
@Andreus. Concordo totalmente. Ci vuole rispetto anche per il 75% degli italiani che non hanno votato Grillo.
Scritto da Maurizio il 23/3/2013 alle 15:05
La risposta è in piazza a Roma in Piazza del Popolo (...delle liberta'), forse è un po' troppo...,ma basta vedere! Difficile Pierluigi lasciarli a casa ora!
Scritto da Grillo parlante il 23/3/2013 alle 16:11
@Sic Est (13.33) - Intervengo nel confronto serrato fra te e @Robinews solo per dire che l’ipotesi dello scioglimento del Senato è pericolosa e inattuabile. Sciogliere soltanto il Senato dopo che alla Camera, con lo 0,4 % in più della coalizione Pdl-Lega, il Pd ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi, rappresenterebbe un'offesa alla democrazia che lo stesso Pd non potrebbe mai accettare. Avrebbe delle conseguenze di rivolta popolare alla quale forse parteciperei anch’io.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/3/2013 alle 16:25
@grillo parlante, più che piazza del popolo della libertà (e dei finti malati) mi sembra piazza Venezia con BENITO BERLUSCONI. Tranquilla @la professoressa, se non sarà Bersani a farla finita con Benito Berlusconi sarà il popolo italiano alle prossime elezioni se non si riesce a fare un governo per il cambiamento. Nessun ricatto DA NESSUNO, neanche da Napolitano, se impediranno la nascita del governo Bersani, ci penseremo tutti noi insieme anche con il M5S a fare la RIVOLUZIONE DI PRIMAVERA.
Scritto da ROBINEWS il 23/3/2013 alle 16:33
Berlusconi e' in campagna elettorale: si offre di appoggiare Bersani per impallinarlo al momento giusto come ha fatto con Monti. Per questo motivo, preso atto che i grillini non voteranno alcuna fiducia, Bersani avrebbe fatto meglio a non insistere per avere un incarico dal quale il Pd ha solo da perdere.
Scritto da larpi il 23/3/2013 alle 16:44
Negli ultimi anni gli editorialisti dei principali quotidiani si sono sprecati in fiumi di parole a favore delle politiche riformiste e moderate, salvo scoprire ora che gli italiani volevano un Beppe Grillo. E’ ancora prematuro riuscire a cogliere la portata (in termini di efficacia, ragionevolezza, utilità, pragmaticità) delle politiche del Movimento 5 Stelle, ma ci basti pensare che ha contribuito a smuovere non solo la politica ma anche la società italiana (che il Censis qualche anno fa definiva ‘società-mucillagine’). Non sono mai stata una bersaniana convinta (anche a causa di chi amava circondarsi) ma quando vedo avanzare i suoi detrattori, io, di contralto, divento bersaniana. Non so quest’uomo che cosa si stia inventando ma gli auguro di andare fino in fondo. Basta che non faccia troppi pastrocchi. Sarà solo gossip ma in questi giorni circolano nomi. La Tinagli insieme alla Gabanelli. Non sono la stessa cosa, non sono la stessa cosa. Ci risparmi i bluff alla Michel Martone. Mi è piaciuto Roberto Speranza l’altra sera dalla Gruber. Bravo. Un ragazzo con l’anima. Non ha parlato il politichese ma l’istituzionale. A proposito di anima, se Cattaneo verrà eletto Presidente del Consiglio Regionale, i varesini faranno l’en plein. Varesino il Presidente della Regione, varesino il Presidente della ‘terza Camera d’Italia’ e varesino il capogruppo del primo partito d’opposizione. Se son rose, fioriranno.
Scritto da eg il 23/3/2013 alle 16:50
@Adamoli. Hai ragione, ma la mia è stata solo una battuta. Non vedo tuttavia altre ipotesi che riandare al voto. Non ci sono condizioni di governabilità. Tranne che si rimetta in sesto una grande coalizione con personaggi esterni (non con nomi di vecchia nomenclatura usciti dal capello di Santoro o Travaglio) e con un programma ben definito. Ribadisco ancora che, inseguendo Grillo e i suoi grillini o cercando "responsabili", Bersani sta solo perdendo tempo e voti, ingrassando il cavaliere.
Scritto da Sic Est il 23/3/2013 alle 16:50
@La professoressa: diranno ne più ne meno le cose che hanno detto al PD in tutti questi anni, salvo poi chiedersi perchè non si è riusciti a vincere le elezioni. Sig. Adamoli, una democrazia forte ha bisogno di scelte coraggiose e determinate. L'unica offesa alla democrazia è chi ne sfrutta il potere per scopi personali. Il PDL non vi sta offrendo niente per il bene del paese, vi sta ricattando con il sorriso, siete pronti a soccombere? Al prossimo giro sarà una disfatta, spero che lo sapiate.
Scritto da maksim il 23/3/2013 alle 17:55
BERSANI RITIRATI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Non lo dico per il Pd, che non m'interssa niente, lo dico per l'Italia.
Scritto da Fab il 23/3/2013 alle 18:07
@Camillo Massimo Fiori. In attesa che nasca un nuovo Aldo Moro rafforziamo almeno il Pd. Mi pare l'unica cosa seria. Senza entusiasmo perché Bersani non entusiasma nessuno ma non c'è un'altra strada. Belli i tuoi scritti ma non ti pare che questa strada sia l'unica percorribile?
Scritto da Luisa B. il 23/3/2013 alle 18:13
Trovo incredibile il solo pensare che Bersani sta perdendo tempo, deve portare a casa una scelta responsabile da parte del M5S, anche, se contraria alla formazione di un governo per fare quelle poche cose, che potrebbero cmq cambiare lo stallo della situazione italiana. Di fronte ad un no, il PD avrà una credibilità maggiore che il M5S. Se però poi l'elettore vota per il comico, perchè è più simpatico e con la battuta pronta sarà un altro discorso.
Scritto da maksim il 23/3/2013 alle 18:15
@Robinews. Sei un bel tipo, non è Napolitano che impedisce il governo Bersani, sono i voti che mancano.
Scritto da Lettrice affezionata il 23/3/2013 alle 18:59
@Larpi ha ragione. Bersani non avrebbe dovuto insistere per ottenere l'incarico. Il Pd ha tutto da perdere da questa operazione.
Scritto da Francesco il 23/3/2013 alle 20:31
@Luisa B - Bersani sta facendo l'unica cosa possibile e sensata: dimostrare che il "tanto peggio tanto meglio" è demagogia pura che non salva il Paese, che il P.D. una proposta di cambiamento credibile ce l'ha e che chi non vuole la governabilità trincerandosi dietro principi astratti o scambi ricattatori deve assumersi le proprie responsabilità di fronte al Paese. L'educazione del popolo si fa soprattutto con esempi virtuosi, anche se non saranno coronati da successo.
Scritto da CMF il 23/3/2013 alle 22:13
Se Bersani non esce bene dalla vicenda nella quale si è cacciato con ostinazione correndo appresso a Grillo che non lo vuole manco vedere in fotografia la prossima volta avremo ancora Berlusconi vincitore.
Scritto da G.G. il 23/3/2013 alle 23:34
@lettrice affezionata, grazie per "sei un bel tipo", non sottovalutare il fatto che possa essere Napolitano a mettersi di traverso contro Bersani perchè lui E' PER UN GOVERNO DI LARGHE INTESE. Se così non fosse avrebbe dato a Bersani un INCARICO SENZA CONDIZIONI e avrebbe dato più forza all'incarico, al contrario lui per primo lo ha azzoppato. io penso che Napi, vorrebbe che nel caso Bersani non ci riesce RIMANGA IN CARICA MONTI, (Terzi-India compreso). ma che cavolata è questa? Basta-Basta !!!
Scritto da Robinews il 24/3/2013 alle 06:50
Apprezzo i commenti di@CMFsopratutto quando sono brevi(come l'ultimo delle 22,13 che condivido). Penso che la funzione principale di un blog sia quella di stimolare il libero scambio di opinioni tra i suoi frequentatori piu' che quella di pontificare ex cathedra. I suoi "editoriali" sarebbero meglio collocati, a mio modesto avviso,nella rubrica"lettere al direttore",cosi' sarebbero anche letti da un maggior numero di persone.Io personalm.li leggo,ma dubito che tutti gli altri lettori lo facciano
Scritto da giovanni dotti il 24/3/2013 alle 08:38
@Robinews. Mi dispiace ma il probema di Bersani non è il Presidente ma solo i voti che non ha. Ho votato Bersani alle primarie e mi sta simpatico e purtroppo è stato sfortunato ma se ci porta alle elezioni anticipate con lui ancora leader rischiamo di consegnrae il governo a Pdl e Lega.
Scritto da Lettrice affezionata il 24/3/2013 alle 10:26
Per @Giovanni Dotti. Lei è così sicuro che le lettere al direttore dei giornali locali siano più lette del blog?
Scritto da Giò B. il 24/3/2013 alle 13:50
Facciamo l'elenco di chi tifa contro Bersani. Da oggi, non tanto il PDL soddisfatto del bagno popolare di Roma,..ma parti importanti di potenziali alleati. Lega, Scelta Civica(..non solo Italia Futura), Confindustria (Leggere Squinzi), ANCI (leggere Del Rio)...il M5S, e quanta parte del PD? Napolitano non manca di rimarcare la strada alla quale pensa!...e non è quella di Bersani. DOMANI IN DIREZIONE...ne vedremo di belle!
Scritto da Grillo parlante. il 24/3/2013 alle 21:02
.... la Santanchè va messa nella colonnina pro Renzi. Vale doppio?
Scritto da maksim il 25/3/2013 alle 00:54
Azzardo una ipotesi, non so quanto possibile e praticabile : non potrebbe solo una parte dei Grillini appoggiare un governo Bersani, almeno per cercare di cambiare la legge elettorale, ridurre il n.dei parlamentari e il finanziam.pubblico ai partiti, insomma per varare quelle riforme istituzionali fortem.chieste dall'elettorato?L'altra parte se ne starebbe fuori in funzione di stimolo e di critica dell'operato della maggioranza, segnalando col voto l'orientam.del mov.5*****sui vari provvedimenti
Scritto da giovanni dotti il 25/3/2013 alle 11:47
Serve un miracolo! Lo dice Bersani, glielo dice Squinzi, la triplice sindacale più UGL, ieri anche il partitino di Monti...etanti,tanti altri. Basta leggere i giornali (non Fatto quotidiano). Si prospetta una soluzione: Governo Bersani con Alfano vice: GOVERNO DI LEGISLATURA. Gianni Letta al Quirinale e Renzi a guidare il PD. Riforme a raffica e via verso ILPresidenzialismo. Una sola Camera e Senato delle Regioni...Certo il PD rischia 5 milioni di voti,ma a questo punto...
Scritto da La professoressa. il 25/3/2013 alle 14:56
Per @Giovanni Dotti, un pò di realismo, via. Con la fantasia si può immaginare tutto ma se Grillo non vuole perrché insistere? Preferirei che fosse una manciata di senatori del Pdl a dare manforte a Bersani al Senato. Sarebbe più realistico, più serio, più utlile per l'Italia ma anche questa impresa è impossibile. Bersani si è messo in un vicolo cieco. Mercoledì ne dovrà prendere atto.
Scritto da Maurizio il 25/3/2013 alle 15:32
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