Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 26/3/2013 alle 08:44


Grillo appare seduto sulla classica sponda del fiume ad aspettare il cadavere di Pd e Pdl sicurissimo che da quelle parti non passerà mai il suo.
Detto che non approvo la rincorsa sfrenata al suo movimento gli chiederei però come immagina di realizzare i 22 punti del suo programma. “Quando sarò maggioranza assoluta” risponderebbe certamente lui.
Ma è una risposta da consunta partitocrazia che adora lo stallo, che sguazza nella palude, che mette i propri interessi davanti a tutto.
Non muove un dito per cambiare la situazione. Sta immobile. Ma la storia non ha un motore immobile.

 

Commenti dei lettori: 73 commenti -
Non parlare male di Grillo che secondo molti tuoi affezionati bloggers rappresenta il radioso futuro dell'Italia, con cui il PD deve allearsi. E non importa che Grillo riempia Bersani di insulti tutti i giorni ... e non importa che non voglia votargli la fiducia ... è tutta colpa di Napolitano, di Monti, oltre che (naturaliter) di Silviuccio. Senza loro tre l'Italia sarebbe un paradiso.
Scritto da Ade il 26/3/2013 alle 09:13
Il post di oggi mi sembra la fotografia di una situazione che tantissimi estimatori del comico, magari non suoi elettori, non vogliono vedere. Sono tanti sul tuo Blog che sperano nella conclusione di un accordo tra i grillini e Bersani. Chiudendo gli occhi.
Scritto da Sic Est il 26/3/2013 alle 09:27
la metafora che Grillo aspetta sulla sponda del fiume ad aspettare che passino i cadaveri di PD e PDL (di BERSANI io direi) è molto azzeccata, solo che secondo me SE BERSANI NON MOLLA E NON CAMBIA ROTTA E VA FINO IN FONDO CON QUESTA LINEA, il cadavere a scorrere nel fiume non sarà quello di Bersani ma quello Beppe Grillo.
Scritto da ROBINEWS il 26/3/2013 alle 09:30
Di Grillo non saprei dire circa l' immobilità vera o presunta. E' il PD che mi pare immobile, ancorato a vecchie modalità politiche, riti arcaici, azioni prevedibili. E' la sostanza che deve cambiare, non la forma. Non è proponendo due nomi importanti della società civile per il governo che si recupera, non è mandando in diretta tv i lavori della direzione nazionale che si fa operazione di trasparenza (Grillo fa il contrario e ottiene consensi),va messo in discussione un modello politico stantio
Scritto da Pdvarese il 26/3/2013 alle 09:34
@Ade e @Sic EST, EBBENE SI, PENSO PROPRIO CHE SENZA QUEI 3 OGGI NON SAREMMO IN PARADISO MA ALMENO SULLA BUONA STRADA SI!! che oggi poi IL PROBLEMA PIU' GRAVE DEL PAESE sia il "comico" Grillo è certamente una semplificazione infantile che porta un bambino che ha combinato mille marachelle (anche gravi) a piangere e a strillare che la colpa e dei fratellini cattivi (Grillo). ma di tutto quello che non va fino ad oggi SI PUO' PENSARE DAVVERO CHE LA COLPA E' DI GRILLO? Su grillo ho scritto prima.
Scritto da robinews il 26/3/2013 alle 10:02
Questo bel post mette in chiaro che Bersani sta picchiando la testa contro il muro ma che la responsabiliò è di Grillo che dice di volere il cambiamento ma che si oppone ad ogni tentatiivo di realizzarlo.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 26/3/2013 alle 10:13
Caro @Pdvarese, fai delle proposte ( se le hai ) e non solo mal di pancia. Così dai solo una mano a Grillo. Non ti pare ?
Scritto da Un altro PD di Varese il 26/3/2013 alle 10:22
A chiaccherare sono tutti bravi. Ma le esigenze dei cittadini e le loro aspettative richiedono risposte serie e concrete. I grillini con i loro capi mi sembrano smarriti e incapaci di concretizzare. Il Pd ha portato in parlamento volti nuovi e tante donne con idee che possono dar vita ad un nuovo corso per l'Italia e per l'Europa. Grazie Bersani per la tua pazienza e per il tuo impegno a far partire il motore.
Scritto da sirangelo il 26/3/2013 alle 10:40
@un' altro PD di Varese, per esempio primarie vere e non controllate dalla struttura, se cambia la legge elettorale il problema potrebbe essere superato. Chi è funzionario di partito e prende uno stipendio non abbia incarichi politici interni, due mandati fissi per gli eletti, a tutti i livelli, e se ne potrebbero fare tante altre. Ma è sul piano politico che si deve cambiare. Ne dico una su tutte: partito del lavoro non significa solo lavoratori e grande industria ma anche piccola impresa.
Scritto da Pdvarese il 26/3/2013 alle 11:00
Non mi pare stia immobile! cambia già quiello che può cambiare cerchiamo di essere corretti e giusti!
Scritto da Sara Finzi il 26/3/2013 alle 11:39
Sapete come la penso.Ad ogni modo mi auguro che la legislatura, pur breve, abbia inizio.C'è una tempesta in corso nel Mediterraneo. Non nasce dal nulla: le responsabilità sono diffuse. Ci sono la superficialità della politica mediterranea, la miopia europea e delle sue istituzioni, la mancanza di strategia. Siamo anche in mezzo ad una fase storica di riequlibrio.E l'Italia è troppo importante, oltre che simbolica. C'è da decidere da che parte stare: tentare complesso cambiamento o fare tattica?
Scritto da FrancescoG. il 26/3/2013 alle 11:41
E' vero, Grillo non si muove di un centimetro ma lo aveva sempre detto che avrebbe fatto in questo modo. Bersani lo ha preso sotto gamba e ne pagherà le conseguenze. Il governo ci sarà ma non sarà guidato da lui.
Scritto da Giò B. il 26/3/2013 alle 11:44
@tutti. Beppe Grillo è del 48.Grillo potrebbe essere mio zio (è maggiore dei miei).Gli direi: "Noi "mezze tacche" con 30 anni meno di te ci stiamo smazzando il lascito della massima parte dirigenziale della tua generazione.Non dei partiti.Siamo sfilacciati, magari disorganizzati. Tu non sei l'ultimo arrivato.Ci chiediamo dove sei stato.Noi con i nostri limiti e le diffuse difficoltà,c'eravamo.Magari a fare poco,quel poco che ognuno deve fare.Ora a te/voi tocca tanto. Quindi? Dimostri qualcosa?"
Scritto da FrancescoG. il 26/3/2013 alle 11:54
Il problema non è Grillo, che è un politicante miliardario, ma i milioni di italiani che lo hanno votato. Nelle ultime elezioni il Partito Democratico ha perso tre milioni di voti ma non ha fatto nessun a riflessione sulle cause. Il populismo indica un reale disagio sociale ma non sa indicare i rimedi, si basa sulla contrapposizione tra una società presunta come buona e sana e i partiti corrotti e in efficienti; in realtà i partiti sono lo specchio di una società qualunquista in cui prevale l’individualismo e il familismo amorale e che è indifferente ai beni collettivi. Alla base del populismo c’è la semplificazione della politica, una schematizzazione ideologica che afferma che bastano solo buona volontà e determinazione per risolvere problemi complessi. La contraddizione è che tutti siamo convinti che nella vita privata occorre impegno e preparazione per conseguire dei risultati, mentre per gestire la cosa pubblica non serve alcuna formazione e bastano poche nozioni imparaticce. Su queste fragili basi,alcune centinaia di dilettanti pensano di risolvere la complessità della modernità semplicemente entrando nella “stanza dei bottoni”. Non è così; ma anche i partiti hanno la loro responsabilità perché sinora hanno assecondato gli umori del pubblico trasformandosi in soggetti fatti solo di leadership e di comunicazione. E’ stata consumata una rottura tra la cultura professionale di elevata qualità e la cultura civica di scarso spessore e qualità, dispensata anche dal servizio pubblico televisivo che invece di informare spettacolarizza l’informazione e la schematizza. Una volta i partiti facevano opinione perché c’era discussione, adesso c’è invece conformismo, chi vuole approfondire è considerato alla stregua di un rompiscatole; si pensa che le facce nuove e le forze giovane possano supplire all’impegno culturale ma così il partito, anche a livello locale, diventa insignificante, non ha nulla da dire e i cittadini si rivolgono altrove. E’ purtroppo impensabile che gli attuali politici che non fanno cultura (cioè non analizzano le cause, non formulano delle proposte, non cercano dei programmi ispirandosi a principi etici condivisi) cioè “non sono” come persone che riflettono e che ragionano, possano offrire esempi virtuosi ai cittadini. Così si spiega come quasi due terzi degli italiani votano soggetti populistici; non solo il popolo minuto ma anche la borghesia erudita (ma non colta) che sa usare Internet ma non ha né un indirizzo, né un progetto.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 26/3/2013 alle 11:55
Per @Giuseppe Adamoli: non possiamo nemmeno pretendere che un comico e il suo seguito si responsabilizzino dopo aver assistito, per anni, alla serena deresponsabilizzazione dei nostri rappresentanti politici (maggioranza e opposizione, senza distinzione alcuna). Credo che l’atteggiamento attendista - un filino sadico - di Grillo venga compreso e accolto, senza troppi indugi, da gran parte dei suoi elettori. E' giusto anche dire che la lettera inviata ieri da Monti al Corriere della Sera (in risposta a Galli della Loggia) era ineccepibile: se non fossimo stati a un passo dal disastro totale – causato dalla insipienza, ripeto, di maggioranza e opposizione – non si sarebbe resa necessaria la presenza di un Monti. Io continuo a tifare per Bersani (lui è uscito vittorioso dalle primarie e sempre lui ha avuto l’incarico da Napolitano). Nel caso fallimentare, le elezioni mi sembrano la soluzione più seria. Le ha affrontate la Grecia, non vedo perché in Italia si dovrebbe cedere a consunte strategie per la ‘salvezza del Paese’, che hanno solo il sapore di un amaro déjà-vu. Ha ragione la Presidente Boldrini quando dice che ‘smantellare tutto non è più democrazia e fa venire i brividi’, ma almeno dovremmo riuscire a smantellare quei riti, tipicamente italici, legati al becero calcolo politico. Quelli sì che sono mortiferi per la democrazia. Manca un ‘padre’, mancano i ‘Padri’ e il Paese è impaurito, scriveva Scalfari nel suo editoriale due giorni fa. Dove li abbiamo relegati i ‘Padri’ del Novecento? Nei noiosi ping-pong fra Renzi e Fassina, i reciproci ‘Padri’ che ruolo hanno? In molti sta maturando la convinzione che DC-Margherita e PCI-DS non siano pronti per un partito unico: continui mal di pancia e pretese di superiorità da ambo le parti non hanno fatto bene al Paese e nemmeno alla sua gente. E così arriva Grillo …
Scritto da eg il 26/3/2013 alle 12:17
La direzione di ieri del Pd non è stata una cosa seria. Perché Bersani l'ha voluta? Probabilmente solo per guadagnare tempo. Letta smetta di essere lo scendiletto del segretario.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 26/3/2013 alle 12:33
Giuseppe concordo con tutto quello che ha scritto @Massimo Fiori. Aggiungo che sarebbe stato meglio se avessimo votato nel 2012 ( come ha fatto la povera Grecia ). Non ditemi che è il senno del poi.Il PD avrebbe vinto le elezioni con larga maggioranza,ma i suoi dirigenti non hanno voluto assumersi la responsabilità di governo,in un frangente drammatico. Questa è la debolezza della politica attuale, che purtroppo continua, fino ad inseguire chi è immobile. A meno che Bersani non abbia già un accordo
Scritto da mario diurni il 26/3/2013 alle 12:58
Se ti proponi un programma rivoluzionario in una epoca dove le rivoluzioni cruente non vanno piu' di moda ed hai degli avversari tanto stupidi di distruggersi da soli l'immobilita' e' la strategia migliore. Non importa se il tuo programma come tutti i programmi rivoluzionari e' irrealizzabile i tuoi avversari che sono attivi e pertanto fanno la storia mettono questo motore non immobile al tuo servizio. Bersani e Berlusconi non sono la soluzione ma il problema.
Scritto da Flavio Argentesi il 26/3/2013 alle 13:24
@Sara Finzi. Ma signora finzi 0 disegni di legge in due settimane da parte dei senatori... dove sono finite le proposte
Scritto da Francesco Calò il 26/3/2013 alle 13:46
Caro Giuseppe devo dire che mi ritrovo abbastanza con le tue parole e molto con l'analisi di Fiori. Il Movimento5Stelle ha sicuramente preso alla sprovvista non solo noi, ma anche lo stesso Grillo che non si aspettava di rompere così gli argini e oggi si trova a gestire una situazione per lui anomala. Anomala perché pensava di mettere piede in Parlamento per controllare e non per assumersi responsabilità. Anomala perché al di là delle battute da cabaret non ha personale in grado di gestire il momento tant'è che ha già imposto la rotazione dei capigruppo ( immensa sciocchezza sia pratica sia politica ) e il loro “commissariamento” pubblico visto che ha mandato due comunicatori a parlare per loro. Anomala perché nella “stanza dei bottoni” si entra non per controllare, ma per decidere e decidere per interposta persona in politica è una cosa molto difficile. Personalmente, pur sostenendo e apprezzando ancora Bersani provo un sincero imbarazzo a rincorrere Grillo e il movimento. Grillo con noi adotterà la tattica del gatto col topo. Ad ogni richiesta soddisfatta correrà a rilanciare e così si rischia di portare solo acqua al mulino del populismo e della demagogia. Come la mettiamo con la contrarietà dei 5 stelle nei confronti delle grandi opere come la TAV? Come la mettiamo con l'idea di uscire dall'euro? Con la proposta di non ripagare il debito pubblico? E l'atteggiamento nei confronti del mondo del lavoro e dei sindacati? Ma pensiamo davvero di sconfiggere il qualunquismo un po' anarchico degli italiani con la sola idea di rispondere si alle richieste di Grillo sulla riduzione dei costi della politica? A Grasso che si taglia lo stipendio del 30% lui risponde “no, devi tagliarlo del 50%”. Insomma, è la logica di chi corre a dimostrare di essere sempre e solo il più puro degli altri. Personalmente credo che il Movimento5 Stelle sia un pericolo. Pericoloso non nelle motivazioni di coloro che lo hanno votato e che trovano la ragione nelle nostre colpe e mancanze, ma nel modo in cui questo è costruito, gestito e utilizzato. L'assenza di democrazia è evidente. La democrazia diretta è una bufala enorme. C'è uno che non interloquisce con nessuno, da ordini e falsifica l'idea che politica è dialogo con chi non la pensa come me, sostituendola con gli insulti e le battute da bar. C'è un altro che è l'esperto della comunicazione, che non si vede e non si sente, ma sa come manipolare l'opinione pubblica. Insomma tutto questo dovrebbe portarci a ricordare dove, in situazione di grave crisi economica, di mancanza di lavoro e di speranza, dove simili movimenti portano e a cosa portano. Il 5 Stelle pone all'attenzione la crisi della democrazia rappresentativa e delle sue istituzioni e la sua ricetta è democrazia diretta. Ma smettiamola e diciamo che almeno Rousseau aveva più fantasia, più fascino culturale e più logica di un comico miliardario e del suo guru “new age”. Io sono sono seriamente preoccupato perché vedo un partito, il nostro, esausto. Esausto perché siamo ancora nel mezzo del guado del cambiamento, nel guado della ricerca di capire come deve essere un “partito nuovo” per il XXI secolo. Perché non ci si rende conto che le “primarie” sono un momento collettivo capace di recuperare volontari, ma volontari che si impegnano quei tre giorni e questo vuol dire cambiare la militanza. Perché le primarie portano consenso e voti, ma sono i voti di coloro che hanno a cuore la partecipazione, ma trascurano gli altri, la “maggioranza silenziosa” che è quella che poi vota Grillo o Berlusconi. Siamo in mezzo al guado perché non è più scontro tra chi vuole il partito liquido o quello pesante, ma è l'assenza di una proposta originale che manca. In mezzo al guado perché a fronte di un momento drammatico abbiamo chi dice che la direzione politica del PD deve durare poco perché non ci sono novità e c'è chi non ci va perché perché deve rimarcare la sua distanza dai riti antichi della politica. Già, ma io che sono un “dinosauro” mi ricordo l'intervento di Moro alla vigilia del suo rapimento ai gruppi parlamentari riuniti per decidere il governo del “compromesso”. Un discorso capace di parlare ai cuori, ma soprattutto alle menti. Questa era la politica di fronte ai momenti drammatici. Oggi di fronte ai momenti drammatici sentiamo dire che bisogna tagliare corto o udiamo battuta da bar.....
Scritto da roberto molinari il 26/3/2013 alle 14:52
Giuseppe, prendetevela con berluskoni, daiii. fate guverno di larghe intese, daiii.
Scritto da Abdul Sensibile il 26/3/2013 alle 14:56
Dopo aver letto la Molinareide mi dico: tante analisi, tante parole molti bla bla bla ma i fatti? A Varese, dove il prosatore è segretario cittadino, 2 circoli su 3 non fanno riunioni da anni. Ma di che cosa stiamo parlando? L' unica cosa che sono riusciti a fare è far fuori l' Oprandi da capo gruppo dopo che quest' ultima ha portato il centrosinistra al ballottaggio facendo fare bella figura al PD. Pensare che il gruppo dirigente non la voleva candidare. Per favore, un po' di silenzio!!!!!!!
Scritto da Pdvarese il 26/3/2013 alle 15:18
Diciamo la verità anche se dispiace. Si comincerà a intravedere il governo quando Bersani avrà lasciato il campo. Si è messo in un vicolo cieco. Ahimé.
Scritto da Nicola il 26/3/2013 alle 15:36
Lungo, ma leggibile, l'intervento di @R. Molinari mi trova completamente d'accordo. Grillo sta solo cercando di trascinarci, con una escalation di richieste senza contropartita, sull'orlo del burrone per farci sprofondare nel vuoto. Grillo non è il nuovo che avanza, ma il vecchio sistema "avanzato", non è la soluzione del problema ma l'evidenziazione di esso se non il problema stesso. Bersani farebbe bene a trarne le conseguenze: elezione Capo dello Stato, nuova legge elettorale e votiamo.
Scritto da Sic Est il 26/3/2013 alle 15:38
Bersani mi ricorda quel soldato che, accerchiato dai nemici, urla loro: "Arrendetevi, sono circondato". Poverino, se non fosse che il suo mestiere è fare politica, ci sarebbe da compatirlo. Ma dove vuole andare ? Perchè insiste pervicacemente in un'intrapresa senza senso ? Ieri sera alla direzione ha sostanzialmente chiesto al PDL di non impedirgli la nascita del Governo: che significa avere la fiducia di 130 senatori (PD-Sel e Scelta Civica) e la benevola uscita dall’aula di PDL-Lega. Ma come si fa anche solo a pensare ad una cosa simile ? Suvvia, un sussulto di dignità e di buon senso.
Scritto da Ade il 26/3/2013 alle 16:24
Nonostante io sia tra quelli che ritengono ridondanti (e quindi inappropriati per un commento su un blog) gli “articoli”di CMF, devo confessare che mi sforzo di leggerli sempre; a volte capita che mi contrapponga dialetticamente. Questa volta sottoscrivo pienamente il suo argomentare. Quello che mi sgomenta è la mancanza di una risposta alla domanda: come ne usciamo? Confesso di non avere soluzioni per una situazione che si configura come un “nodo gordiano”. Alessandro l’ha sciolto con la spada; e noi?
Scritto da Angelo Eberli il 26/3/2013 alle 16:34
Avrei desiderio di commentare molti interventi ma invaderei il blog. Potrei sceglierne solo qualcuno ma sarei scortese con gli altri. Così faccio un commento riassuntivo con l'occhio alla sintesi. Coltivo ancora una piccolissima speranza che Bersani ce la faccia. Ma per riuscirci dovrebbe probabilmente contraddire tante cose che ha fatto e detto in queste settimane. Perché non ero favorevole, fin dall'inizio, a perseguire ad ogni costo l'accordo con Grillo? Qualcuno afferma che in questo modo si farebbe capire agli italiani che Cinquestelle non vuole il governo perché non è idoneo. E se invece si legittimasse il programma di Cinque lasciando intendere che il loro e il nostro sono assimilabili? Forse questo è in parte vero per la moralizzazione della vita pubblica (molto importante) ma niente affatto per l'emergenza economica e occupazionale. Non possiamo rischiare di conferire decenza e legittimazione all'anti europeismo, al referendum anti euro, all'idea folle di non pagare una parte del debito pubblico, al reddito minimo per tutti (1.000 euro), al no alle grandi opere, alla deturpazione dell'immagine dei sindacati, alla divisione dell'Italia in due (noi i buoni, i coraggiosi, i puliti, voi il contrario). Vale la pena tutto questo (l'opposto di quanto abbiamo sempre sostenuto) per l'impresa quasi disperata di strappare una manciata di voti per un governo (sia pure guidato dal segretario del Pd) che non sarebbe bene accetto dalle istituzioni europee, da chi ci presta i soldi per andare avanti e, cosa più importante, da una buona parte degli italiani? La mia risposta è implicita e chiara. Sarei contento se durante la difficilissima navigazione di un governo provvisorio si riuscisse a calamitare il voto dei Cinquestelle ma su progetti singoli e su alcune materie istituzionali di cui si parla da anni senza fare assolutamente nulla. La via d'uscita? Se Bersani fallirà, non potendosi sciogliere il Parlamento, non resta che un governo istituzionale con personalità politiche su pochi punti, peraltro obbligatori, compresa la legge elettorale, e poi al voto in autunno o nella prossima primavera. La discussione continua.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/3/2013 alle 18:14
Caro Giuseppe vedo nel tuo commento delle 18.14, in parte da condividere, un nostro antico difetto di fare salti in avanti, magari per innamorarci delle strategie. Ognuno di noi ha il suo Piano "B" ed i più bravi anche quello "C" e "D" se il piano "A" di Bersani dovesse fallire. Ma pensiamo che Bersani non ce l'abbia il suo piano "B" ? Vogliamo che ce lo venga a dire tagliandosi l'erba sotto i piedi ? Vediamo come va il primo giro e non azzoppiamolo prima di vedere le carte.
Scritto da A.Vaghi il 26/3/2013 alle 19:11
Scusate la franchezza, siete sicuri che Grillo sia in grado di gestire una situazione di governo? Alcuni punti del suo programma servono solo per riempire le pagine, sull'europa ha già cambiato discorso, mi sembra di leggere le solite scuse, perchè penso che non siete voi in grado per primi ad essere un partito di governo, che sappia fare e imporre scelte anche ad altri. Grillo vi fa comodo, mentre il governissimo vi è più congeniale.
Scritto da maksim il 26/3/2013 alle 19:26
Per me è convincente il commento riassuntivo di @Adamoli. La mia opinione è pressoché uguale.
Scritto da Nicola il 26/3/2013 alle 19:43
@A. Vaghi (19.11) - Non mi piacciono quelli che vogliono azzoppare Bersani. Rispondevo alla domanda che si poneva @Angelo Eberli nel suo commento e che si fanno in molti "come ne usciamo?" Mi auguro che riesca il piano "A" ma certamente lo stesso Bersani ha un piano "B". Posso dire che temo che non sarà incardinato sulla sua premiership? Questo mi dispiacerebbe. Ma parlarne non è mancanza di rispetto. Ne discutono anche i bersanani più stretti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/3/2013 alle 20:27
Ti sbagli invece, hanno bucato l'appartaid che il pd ed anche il pdl aveva posto ai giovani della società civile e poichè i partiti hanno un forte scollamento con i cittadini utilizzano la piramide rovesciata! per cui la silvana carcano farà una petizione perchè i cittadini propongano al comune delle cose...farà una pietizione portando la città metropolitana ed i servizi dell'interland tutte cose di cui i politici politicanti nel concreto non si occupano. e poi è bene che i cittadini vadano a controllare i costi e chi fa cosa nelle istituzioni e dunque si propongono le 7 fatiche di ercole...separare il grano dal loglio....pulire la stalla...etc 7 appunto compito dell'eroe che penetra in un mondo pieno sono di privilegi ed inerzia! spiace ma è così!
Scritto da Sara Finzi il 26/3/2013 alle 20:33
@@Adamoli e @tutto il blog, troppa fretta da parte di molti a indicare "soluzioni dopo fallimento Bersani" Anche tu Giuseppe già preannunci governi istituzionali e questo mi dispiace e non condivido. E se la determinazione e chiarezza di Bersani avesse successo nonostante i troppi pessimisti? Arisentirci alla fine del giro. Beppe, ricordi la mia nota sui Marò? Una triste vecenda iniziata male e finita peggio. Sarebbero questi i governi istituzionali? Dio ci scampi da questa catastrofe.
Scritto da Robinews il 26/3/2013 alle 20:34
@Adamoili, oggi mentre seguivo LA TRISTE informazione alla camera del ministro Tezi-Schettino SUI marò mi aspettavo una telefonata del comandante DE FALCO GIORGIO NAPOILTANO che diceva a Terzi-Monti-De Paola-Schettino SIGNORI TORNATE SUBITO A BORDO, VERGOGNATEVI per quello che avete fatto e state facendo. Che tristezza, quanto vergogna per essere stati governati da questi pseudo tecnici e professionisti, che vergnogna aver avuto un parlamento che ha votato RUBY NIPOTE DI MUBARACH,
Scritto da ROBINEWS il 26/3/2013 alle 20:40
e finalmente non sceglierete più i vostri cooptati.....che fanno favori e stra favori ad una enclave ben definita....fuori...dalle istituzioni che i partiti occupano per se stessi! verimmimo purtroppo!
Scritto da Sara Finzi il 26/3/2013 alle 20:49
la strategia non è quella delle alleanza ma occupare dal basso le istituzioni e poi di volta in volta scegliere le cose sensate! punto!
Scritto da Sara Finzi il 26/3/2013 alle 20:50
Ma quelli che hanno votato m5s cosa credevano??????
Scritto da Angelo Chiappa il 26/3/2013 alle 20:53
@Robinews (20.34) - Accidenti come sei suscettibile. Quasi tutta l'Italia e quasi tutto il Pd parlano di quanto potrà succedere dopodomani e non possiamo farlo noi sul blog che è un libero mezzo di discussione? Se Bersani sarà presidente del Consiglio sarò felice ma certamente non lo diventerà per il voto favorevole di Cinquestelle. E' questo che sto cercando di dire da qualche settimana. Vedremo chi avrà avuto ragione. Sono lontano da questo Movimento ma lo rispetto e la prima forma di rispetto è di non ritenerli dei biforcuti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/3/2013 alle 21:02
Bersani cosa continua a fare queste consultazioni inutili. Non si rende conto che si fa prendere in giro da tutti?
Scritto da Maurizio il 26/3/2013 alle 21:52
@Adamoli, ok, colpito e affondato sulla sucettibilità, la mia considerazione non era comunque sulle troppe alternative al fallimento di Bersani, Tutte leggittime (specie in un blog) iNTENDEVO MOLTO PIU' SEMPLICEMNTE ESPRIMERE LA MIA TOTALE CONTRARIETA' A RIPETIZIONI (governo istituzionale) ALLA MONTI. A questi pasticci preferisco UN GOVERNO LARGHE INTESE (PD-PDL) E OGNUNO SI ASSUME LE SUE RESPONSABILITA', io resterei naturalmente RADICALMENTE CONTRARIO. Questo è il tempo della "nuova "P"olitica
Scritto da robinews il 26/3/2013 alle 22:27
Per @Giuseppe Adamoli (18,14): dal momento che i piani per lo sviluppo economico e del mercato del lavoro richiederebbero politiche di medio tempo, va a finire che la maggioranza posticcia che andremmo a costituire produrrebbe solo l’elezione del Presidente della Repubblica e l’emanazione di una legge elettorale (quale?). Niente di più svilente. La classica ‘coperta corta’, che lascia sempre insoddisfatti. Come se non bastasse, l’iter di licenziamento e approvazione di leggi elettorali richiede sempre tempi biblici. Lo si è visto in Regione: approvata in extremis negli ultimi 15 minuti di legislatura, proprio perché messi alle strette. L.r. consistente in un unico articolo.
Scritto da eg il 26/3/2013 alle 23:22
Per @Robinews (20,40): rispetto alla questione-marò, certamente indecente, trovo più inquietante la querelle Travaglio-Grasso, nella quale si è inserito anche Caselli. Questione molto sottile e densa di fatti e aspetti quanto ineccepibili tanto indimostrabili. E come sempre, alla verità non verrà resa giustizia. Ho letto il tuo commento nel post precedente. Concordo l’apprezzamento su Agostinelli e le tue parole di entusiasmo su Papa Francesco, anche se ti inviterei, se mi è consentito, alla prudenza. La difficile realtà in cui siamo immersi ci costringe a stare con i piedi per terra. Non si regalano entusiasmi più a nessuno, neanche ai successori dell’Apostolo Pietro :-) E’ sui fatti che giudicheremo. PS: Tutela del Creato: ho letto che Fulco Pratesi (WWF) teorizzava che ci si dovesse lavare una volta alla settimana, al fine di non sprecare Sorella Acqua. Insomma … non esageriamo :-)
Scritto da eg il 26/3/2013 alle 23:26
@eg. Di che cosa parli? Non scambiare i desideri con la realtà. Tu pensi che Napolitano voglia un governo debole? E' proprio il governo più stabile possibile che vuole. Sono le urne che ci hanno consegnato questa situazione molto precaria.
Scritto da Nicola il 27/3/2013 alle 00:02
@eg ok, non esageriamo, su molte cose mi sembra siamo d'accordo, su Papa Francesco e tante altre cose, a prescindere da eventuali sorprese e disillusioni (sempre possibili;, il mio convincimento profondo e quello della ineluttabilità dell'evoluzione economica e sociale di quanto sinteticamente ho provato ad illustrare in precedenti interventi. Il mio (forse) eccessivo entusiasmo nasce dal "sentire sempre più forte un vento nuovo" nel deserto esasperante precedente.
Scritto da Robinews il 27/3/2013 alle 01:08
Questa mattina diretta streaming dell'incontro Bersani-Cinquestelle. Grillo non parteciperà. Il rifiuto dell'appoggio al governo sarà totale. Cosa diranno i Pd orfani di Grillo? Metteranno il lutto? Era prevedibile e previsto che sarebbe finita in questo modo-
Scritto da Maurizio il 27/3/2013 alle 08:15
@eg (23.22) - Sono anch’io favorevole, come te e tutte le tutte le persone di buon senso, ad un governo politico forte e di legislatura. Ma come realizzarlo se almeno due delle tre parti in cui è suddiviso il Parlamento non trovano l’accordo? In queste condizioni qualunque governo sarebbe debole. Non è nemmeno possibile sciogliere subito le Camere. Utilizziamo questo tempo per attuare almeno i tre o quattro punti più urgenti e per cambiare la legge elettorale onde non rischiare di trovarci dopo le prossime elezioni allo stesso punto di oggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/3/2013 alle 08:44
@eg, sempre ok a non farsi prendere dai facili entusiasmi, non bisogna però guardare alla novità di Papa Feancesco con i soliti pregiudizi anticlericali. Io sono un vecchio amico de IL MANIFESTO, E LO SONO ANCORA, ma non ho gradito che solo poche ore dopo l'elezione titolava su 8 colonne in prima pagina "NON E' FRANCESCO" ricordando i trascorsi del Papa nel corso della dittatura Argentina. Questo non lo condivido e poi sono false le cose dette sul Papa. Ecco, no entusiasmi no anche pregiudizi
Scritto da robinews il 27/3/2013 alle 08:49
Non mi piace cantar vittoria sulle errate valutazioni di quelli che, con italico generoso slancio, sono stati sveltissimi a correre in soccorso del vincitore di turno appollaiandosi sul suo trespolo. Tantomeno non godo dello sfascio politico, ed economico, sotto gli occhi di tutti. Mi sembra doveroso, tuttavia, che tanti filo-grillini frequentatori del blog, dopo un mese di fantasticherie politiche, voli pindarici, grottesche dissertazioni sul significato dell’accezione “speranza” (confondendo quella religiosa con quella politica), facciano ammenda collettiva nei confronti di quelli che al comico saltatore non hanno mai dato credito. Oggi sarà sveglio anche Krimi... che ieri ha fatto la sua giusta pennichella di cittadino-eletto (continuando con il “modus operandi” che aveva da impiegato pubblico) durante i "lavori" del Senato. Al nostro segretario BERSANI consiglio di ritornare con i piedi per terra, inseguire i grilli saltatori è come quel gioco dell’oca in cui tutte le caselle hanno la stessa indicazione: “Tornare all’inizio”. Un mese totalmente perso, con buona pace dei problemi dei Cittadini.
Scritto da Sic Est il 27/3/2013 alle 09:42
Mi accodo al bellissimo commento di CMF. Certam i partiti hanno le loro responsabilità,e grosse,soprattutto perché hanno eliminato il dialogo interno e la partecipazione della gente alle loro decisioni, almeno a quelle più importanti.Sono pienam.d'accordo con@ DIURNI sulla mancata occasione(irrepetibile purtoppo)per il PD di andare al governo nel 2011: chi è causa del suo mal...! Auspico il ritorno al dialogo e alla partecipaz.popolare(attraverso strumenti di democrazia diretta,come in Svizzera)
Scritto da giovanni dotti il 27/3/2013 alle 10:11
Sono del Cai di Milano. Perché Bersani non mi ha consultato?
Scritto da Il pirata il 27/3/2013 alle 10:35
A Grillo, super milionario, non interesse alcunchè delle sorti della nostra Italia. Tanto i suoi quattrini sono al sicuro. Povero gli italiani che fli hanno creduto
Scritto da Ettore Russo il 27/3/2013 alle 10:50
@Ettore Russo, ma smettetela di rompere i coglioni con questi super milionari! e smettetela di dire se non lo sapete che ha i soldi fuori dal paese! e smettetela di ragionare in questo modo sulla finaza! quello che denunciate è solo un aspetto e pure piccolo! sapete cosa ha detto Buffet per l'elezione di Obama!? e delle sue tassa!? pazienda non ci disturba....!!! buffett capito!? e Buffet che ha i piedi per terra in questo momento ha investito per acquistare nel mondo la più grande catena mondiale di pomodori!? pensate un poco! detesto sempre più l'ignoranza! c'era una bellissima canzone di un nostro guccini mi pare che diceva così! vedi cara....la ricordate? i danari...che van spesi con dovuta proprietà....! sii contenta del rapporto che tu hai...ti do quello che mi dai fugge il sogno io resto qua! andatevela a sentire grande Guccini! sii contenta della parte che tu hai.....e finisce con la parola libertà...acoltare riflettere e crescere sono stufa dei superficiali.
Scritto da Sara Finzi il 27/3/2013 alle 10:57
Inutile prendersela con Grillo: non ci sarebbe stato sei partiti si fossero comportati diversamente. Grillo e' come Savonarola, denuncia i vizi e i peccati dei partiti (e di quanti li hanno sostenuti) ma questi lo dileggiano e fingono di non capire. Temo che alla fine lo faranno passare per matto e gli faranno fare la fine del suo predecessore: arso vivo sul rogo. MALA TEMPORA CURRUNT !
Scritto da giovanni dotti il 27/3/2013 alle 11:03
@Sara Finzi. Grandissima Sara finalmente un po' di saggezza.Andrebbe anche Precisato che Buffet pagava il 20 % e la proposta Obama alza le tasse per i supermilionari al 30 %. Io che Milionario non sono ma che sono costretto a dichiarare tutto pago tra Irpef Irap e Addizionali varie circa il 55% del mio reeddito !!! Meditate gente ! Bisogna tagliare i costi di questo Stato partendo dalla politica, ma poi c'e' la Burocrazia ;le Spese Militari, e l'inefficienza del sistema. E passiammo alla domanda che mi sta piu' a cuore: come si intitola la canzone che citi di Guccini ?
Scritto da Giuseppe Vuolo il 27/3/2013 alle 11:12
@Giuseppe Vuolo. La canzoni si intola vedi cara...è meravigliosa! concordo nel dire che ognuno deve fare la sua parte in modo meticoloso e dettagliato. E dunque i 5* al posto di gridare per i 40 migliardi facciano una relazione dettagliata con grilli e gli chiedano il perchè delle cose e guardino i dettagli per capire se manovra giusta o sbagliata! il diavolo si nasconde sempre nei dettagli! e dunque si pieghino sul compito e ci informino per diana!
Scritto da Sara Finzi il 27/3/2013 alle 11:20
Forse anche BERSANI ha capito che le elezioni le abbiamo perse. Ha impiegato un po' di tempo (quando hai un Fassina come consigliere può accadere tutto e il suo contrario), ma ora che ne ha avuta la certificazione capisca che non c'è più tempo per giocare al presidente incaricato. Dica chiaramente cosa vuole fare per non assicurarci anche la prossima sconfitta. La dignità di un partito (quella dell'uomo è un suo problema e me ne dispiace), non può essere trascinata nel fango inseguendo grillini.
Scritto da Sic Est il 27/3/2013 alle 11:21
Dopo la decisioni di Napy, si potrà fare liberamente qualche riflessione su questo PD che perde sempre? Caro Giuseppe, fai bene a criticare M5S, che fa però quello che gli è consentito dalla Costituzione. Spetta ai cittadini valutarlo. Vedremo come andrà alle prossime elezioni in FVG dove il PD sembra non aver capito la lezione. Se perderemo, sarà colpa di chi voterà M5S?
Scritto da Aureo Muzzi il 27/3/2013 alle 11:27
Vi segnalo un interessante articolo di Luigi La Spina su La Stampa: http://www.lastampa.it/2013/03/27/cultura/opinioni/editoriali/i-guai-dei-tecnici-che-vogliono-fare-i-politici-UTiEAzU008iDWlkPhjj94J/pagina.html La collaborazione, non l'arroganza, ci potrà dare una mano per risollevarci. Terzi pare abbia confermato quanto molti pensavano: non era un buon ministro. E, se è vero il retroscena, c'è da che lamentarsi. Sarebbe un ulteriore abuso delle istituzioni. Voglio sperare non sia così.
Scritto da FrancescoG. il 27/3/2013 alle 11:53
Per @Giuseppe Adamoli (8,22): condivido, però si corre il rischio di volere un governo a tutti i costi, anche quello improponibile che scaturirebbe da un’alleanza con il Pdl, alleanza forse più suggerita da Napolitano che dalle circostanze. Sul Corriere della Sera di oggi, Sartori, con la sua consueta lucidità, fa una descrizione calzante (e da brivido) del nostro Paese. Certo che andare a nuove elezioni, Berlusconi vincerebbe. Vittoria risicata ma comunque vittoria. Oggi attendiamo che i montiani scendano a patti. Per Nicola (0,02): leggasi quanto ho espresso prima.
Scritto da eg il 27/3/2013 alle 12:02
Per @Robinews: ok, ok, il tuo pensiero l’avevo colto appieno. E’ interessante e auspicabile che ci siano tante altre persone di sinistra come te che non si alimentino di un becero anticlericalismo. Una sola precisazione: muovere critiche contro la gestione verticistica, impregnata più di ombre che di luci, della Chiesa Cattolica non significa essere anticlericali, altrimenti lo sarebbero don Gallo, don Farinella, Hans Küng, Padre Turoldo, e altri/e. E poi, la figura dell’anticlericale ‘mangiapreti’ mi pare si sia dissolta nella Storia. Rimango dell’idea che sono proprio coloro che vivono pienamente l’esperienza cristiana ad avere l’obbligo di evidenziare criticità e incongruenze della Comunità cui appartengono. Tu ricorri agli elementi ‘deserto’ e ‘vento’ per fotografare la situazione passata e la attuale. Perfetti. I simbolismi sono sempre emozionali, spesso suggestivi. Il centrosinistra e la sinistra (scusa se distinguo) sono sempre stati campioni nell’utilizzare questi strumenti. Ma, oggi come oggi, il cittadino/elettore ha bisogno di un linguaggio più diretto e concreto (e da qui, l’attecchimento dei proclami di Grillo).
Scritto da eg il 27/3/2013 alle 12:05
Perfino Giannini, il vice direttore di Repubblica (house organ del Pd) ieri sera ha detto a Ballarò che Bersani sta perdendo tempo e reputazione con queste consultazioni. Vada in fretta da Napolitano e dica se è in grado di continuare o no. Questa manfrina con i grillini è penosa e mortificante per il Pd.
Scritto da G.G. il 27/3/2013 alle 12:08
@ Giuseppe Adamoli (e chi vuole, ovviamente). Ho letto che il presidente del Senato è stato alla televisione su sollecitazione del giornalista Travaglio, in merito all'operato da magistrato. In seguito Giancarlo Caselli ha chiesto di essere tutelato dal CSM. Domande. E' giusto che la seconda carica dello Stato si presti a queste cose? Non c'è il rischio che ci sia un ulteriore scontro istituzionale? Fino a che punto ci si può spingere senza indebolire ulteriormente le istituzioni?
Scritto da FrancescoG. il 27/3/2013 alle 12:15
@Adamoli, il bivio dei partiti, della politica e Papa Francesco, in diversi interventi ho provato a mettere in relazione l'arrivo di Papa Francesco e la situazione politica italiana, naturalmente in modo sintetico e insufficente. Oggi su Repubblica Barbara Spinelli ha fatto una analisi molto interessante su questo argomento che invito a leggere e a rifletterci su.
Scritto da robinews il 27/3/2013 alle 12:15
Per Francesco G. (12,15): argomento che ho segnalato anch’io a @Robinews. A mio giudizio, ne escono indebolite le personalità, più che le istituzioni. In questo caso, Grasso, il quale avrebbe dovuto chiudere la vicenda con la telefonata a Travaglio (programma di Santoro). Invece, sia per desiderio di documentare ai cittadini, sia per narcisismo (si faceva il suo nome come premier), si è presentato da Formigli, alimentando, nell’opinione pubblica, dubbi sulla gestione dei processi antimafia. Un autogol. Da lì, la lettera di Caselli.
Scritto da eg il 27/3/2013 alle 12:42
Francamente non vedo il nesso che, secondo un filo-grillino impenitente del blog, corre tra la politica italiana e l'elezione del nuovo Pontefice (che giustamente non ha nemmeno chiarito ai curiosoni a quale Santo si riferisce). L'abitudine a mischiare tutto in un pot pourri cerebrale ci porta a perdere di vista la questione dell'ingovernabilità. Non ho capito nemmeno se, con Benedetto XVI, avremmo avuto un risultato più chiaro. E, nell'uno e nell'altro caso, perché? Dio ci guardi dai comici.
Scritto da Sic Est il 27/3/2013 alle 13:20
Finalmente è finita la farsa di Bersani con Grillo. Se vuole costituire un governo deve trattare con il centrodestra. Era così difficile capirlo? Se non riesce, grazie anche ai suoi autogol, ci sarà un governo istituzionale, del Presidente, balneare, dei responsabili, chiamatelo come volete. E il Pd avrà perso parte della sua credibilità. COMPLIMENTI VIVISSIMI A TUTTI VOI.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 27/3/2013 alle 13:47
Dopo il no di Grillo alla fiducia, serietà imporrebbe a Bersani di salire subito al Colle e rinunciare all'incarico. Ulteriori indugi non gioverebbero a nessuno, in primis al decoro dello stesso Bersani. E poi ? Governo del Presidente con pochi punti di programma, tra cui la legge elettorale, e impegno a rieleggere Napolitano. Tra un anno nuove elezioni e, a Parlamento insediato, dimissioni di Napolitano ed elezione del nuovo Capo dello Stato.
Scritto da Larpi il 27/3/2013 alle 14:08
Ecco perchè non voto PD: leggo i vs.commenti e vedo che siete tutti politologi del pensiero debole, anche se andate oltre le righe concesse,in primis il C..Fiori per non parlare del Molinari per cui comprendo perchè a Varese vince sempre la Lega e il PDL anche con sindaci mediocri.State già facendo fuori Bersani,dopo Veltroni,D'Alema,la Bindi e la Finocchiaro e C.:siete tritasassi .Anzichè essere chiari, o governo con al centro il PD o al voto,vi inventate piani B,C e D. Siete incredibili!
Scritto da nestor il 27/3/2013 alle 14:22
@ EG. Mi era sfuggito il(posso dare del tu?) commento sulla vicenda. Scusa :-) Condivido:le persone(ed il loro lavoro) rischiano di essere messe in discussione e può darsi che Grasso abbia mire.Io,e magari sono eccessivo,quando vedo il Presidente del Senato,vedo prima la carica e poi chi la rappresenta. E mi chiedo quale sia il confine giusto da non valicare, garantendo trasparenza,evitando il rischio spettacolo e difendendo l'istituzione.Forse sono un "giovane-vecchio":-) Grazie per il dialogo.
Scritto da FrancescoG. il 27/3/2013 alle 16:42
Credo che Bersani abbia ancora qualche possibilità. Monocolore di alcuni PD più qualche "serio elemento del mondo economico e sociale" con una benevola astensione di PDL/LEGA/AUTONOMIE LOCALI e SCELTA CIVICA. Programma triennale di riforme economiche ed istituzionali... Per il colle un'elezione a larghissima maggioranza di Silvio Berlusconi.
Scritto da La professoressa. il 27/3/2013 alle 18:00
@ Nestor - ... ma la ricetta per "fare le frittelle senza la farina" (ovvero fare il governo senza i voti) non l'hai indicata. Sarebbe questo il "pensiero forte"?
Scritto da CMF il 27/3/2013 alle 18:35
@sic est, cantar vittoria, l'avevo detto (non mi piace dici), ma di cosa parliamo? Il problema del dialogo e confronto con il M5S non è una questione di ore, giorni o bersani si/no. dopo 25 anni siamo ancora qui a discutere del Leghismo (anche senza Bossi) che è arrivato al massimo del 7/8% nazionale. Si pensa davvero di liquidare con poche battute il 25%? Chi come me (sono tanti), sostiene la necessità di confronto e dialogo lo dice per il breve, medio e lungo termine (anche senza Grillo).
Scritto da robinews il 27/3/2013 alle 20:02
A @La professoressa rispondo con una battuta di Feltri di qualche tempo fa: con Berlusconi al Quirinale si avrebbe un bel via vai di "donnine". Ma davvero reputa una cosa seria che questo erotomane da strapazzo acceda alla più alta carica dello Stato?
Scritto da Sic Est il 27/3/2013 alle 20:06
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