Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 3/4/2013 alle 13:44


E’ probabile che il governo sarà formato soltanto dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica che avrà in mano, a differenza di Giorgio Napolitano, la carta forse risolutiva dello scioglimento immediato delle Camere.
E’ ora possibile fare qualche considerazione su quanto avvenuto in questa prima fase.
Le scelte per la formazione del governo sulla base dei risultati elettorali di sostanziale pareggio erano riconducibili a tre ipotesi di fondo.
Governo di larga coalizione: Pd, Pdl, Lega, Scelta civica. Governo di scopo o del Presidente. Governo Pd e Cinquestelle.
La prima ipotesi, sostenuta da Pdl, Lega e Monti, è stata bocciata dal Pd. Era forse l’unica via che poteva condurre Bersani a Palazzo Chigi.
La seconda ipotesi (secondo molto osservatori caldeggiata dal Capo dello Stato) è stata osteggiata dal Pdl ma soprattutto, un’altra volta, dal Pd che voleva un governo pienamente politico.
La terza ipotesi, su cui ha puntato tutto Bersani, è invece stata respinta in modo netto e definitivo da Grillo che l’ha commentata con una litania insopportabile di insulti e offese. Questa soluzione, che non mi piace affatto e che non approverei, sarebbe forse passata (passerebbe) con un premier che non fosse Bersani o altro dirigente del Pd.
Lasciando perdere l’ineffabile Berlusconi, nel centrosinistra è solo di Bersani la responsabilità per questo enorme stallo che ingigantisce la paura e la sfiducia dei cittadini? Troppo comodo.
Se è vero (ed è credibile) che molti nel Pd non erano e non sono d’accordo sulla sua ostinazione che giudicano senza sbocchi avrebbero dovuto e dovrebbero dirglielo apertamente.
Se la paralisi continua per troppo tempo, il prezzo non lo pagherà soltanto Bersani. Potrebbe pagarlo tutto il Pd.
Anch’io volevo fortemente (quante cose vorrei!) un forte, stabile e omogeneo governo politico a guida Bersani ma penso che il “governo di scopo”, con chi ci sta, fosse e sia l’unica scelta possibile. Con pochi punti da realizzare, con un termine preciso, e poi alle urne.
 

Commenti dei lettori: 84 commenti -
ma quali sono le differenze tra "Governo di scopo" o "Governo politico di Bersani"? è vero sul secondo (Bersani) c'è il no di Grillo e Berlusconi. Ma su quello di scopo dove sta il si di Grillo e Berlusconio?? Caro Giuseppe, a me sembra che ci sia una "caccia" gratuita a Bersani (Renzi in testa) che fin dal primo giorno dopo le elezioni "REMA SOLO IN UNA DIREZIONE (LA SUA), ALTRO CHE INTERESSE DEL PAESE" Permettimi di dire che è stucchevole questa polemica di Renzi e Renziani contro Bersani.
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 14:14
Sono in totale disaccordo con la "FRETTA" di Renzi di poter cuocere in pochi giorni Pier Luigi Bersani (che strana somiglianza con le strategie di Berlusconi). Da un lato gli interessi "Personali" di Berlusconi e dall'altro la fretta di Renzi di non essere "Logorato" da una lunga durata della legislatura. Che pena vedere il giovane Renzi "SPECULARE" sulla coincidenza del governo "necessario ed elezione del Presidente della repubblica". Non ero contro Renzi (in prospettiva) ora lo sono!!
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 14:24
La responsabilità dell'irresponsabile rifiuto della formazione di un governo secondo logica e risultati elettorali è da addebitare all'intero PD. Ma non è un caso. Almeno da Berlinguer in poi la sinistra - a causa della "nostra" pretesa di superiorità - è irresponsabile. Vedremo di peggio, fino all'auspicabile ennesimo dissolvimento dell'attuale forma partito della sinistra.
Scritto da ulderico monti il 3/4/2013 alle 14:25
Il Pd non ha accettato il governo di scopo perché richiederebbe un premier che non sia il capo di una delle tre coalizioni che hanno ottenuto lo stesso risultato. Non Berlusconi, non Grillo, non Bersani. O si trova un'altra persona, anche negli stessi partiti, o non se ne fa niente. Per questo motivo Bersani è diventato l'ostacolo. Mi dispiace per lui ma la situazione è questa.
Scritto da M.F. il 3/4/2013 alle 14:29
qualcuno mi spiega le ragioni della fretta di Renzi di spingere a far precipitare la situazione politica sul governo senza un "chiarimento" preliminare e strategico con l'elezione del presidente della Repubblica? In molti anni di vissuto politico ho imparato che tutte le volte che un dirigente politico sentiva l'obbligo di sottoliniare le sue "doti di lealtà" IN REALTA' AGIVA E OPERAVA ESATTAMENTE AL CONTRARIO e nel caso di Renzi sembra sia proprio queston caso. E' BENE CHE BERSANI TENGA DURO.
Scritto da ROBINEWS il 3/4/2013 alle 14:31
D'accordo con @Adamoli. I frequentatori più attenti del Blog, quando s'era capito che il PD non aveva vinto (per non dire che aveva perso) le elezioni, abbiamo sempre giudicato possibile solo un Governo di scopo: nuova legge elettorale, elezione Capo Stato, voto. L'inseguimento del grillo e dei suoi adepti lo abbiamo sempre considerato stupidità politica che avrebbe gonfiato il cavaliere. Bersani ha impiegato più di un mese e ancora non l'ha capito. Smetta di giocare al presidente incaricato.
Scritto da Sic Est il 3/4/2013 alle 14:41
non ho capito: quando tanti chiedono di andare al voto a giugno, stanno proponendo di tornare a votare col porcellum? e quindi per ritrovarci con un Senato senza maggioranza?
Scritto da bm il 3/4/2013 alle 14:42
@Robinews. L'impossibilità di Bersani a formare un governo è colpa di Renzi? Ma fammi il piacere.
Scritto da M.F. il 3/4/2013 alle 14:44
ma chi in realtà oggi gioca a favorire il futuro di Berlusconi? chi sabota di giorno e di notte le fatiche di Bersani o chi vuole il cambiamento radicale con Bersani. Personalmente penso che Berlusconi non ha comunque più futuro (persino se vincesse nuove imminenti elezioni), IL FUTURO SARA' SOLO DI CHI SAPRA INTERPRETARE NELLA DIREZIONE GIUSTA LA SPINTA IRREVERSIBILE AL CAMBIAMENTO. cambiamento, la parola decisiva di oggi, FORSE RENZI HA PAURA CHE QUESTA NON SIA PIU' UNA SUA "ESCLUSIVA" ???
Scritto da ROBINEWS il 3/4/2013 alle 14:58
l'ostinazione di Bersani è patetica e fa male a tutti: al partito democratico e alla positiva risoluzione della crisi istituzionale in cui ci troviamo.
Scritto da luca d il 3/4/2013 alle 15:05
un pensiero "maligno". Berlusconi ha più volte elogiato Renzi fino a dire che se avesse vinto lui le primarie IL BERLUSCA NON SI SAREBBE RIPRESENTATO". Ecco la soluzione dei problemi; alle prossime elezioni potremo finalmente risolvere la catastrofe del "Ventennio Berlusconiano" con Renzi al posto di Berlusconi (nel senso che il caimano resti fuori dalla politica e "dentro" a qualche locale riservato solo a lui. Renzi permettendo naturalemente.
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 15:06
Le opinioni altrui, sono opinioni e quindi....ma quelle di tale U.Monti appartengono,secondo me, a quelle dei "sinistrorsi" sempiterni critici della Sinistra o Centro-sinistra come usa adesso.Il PD,vincitore senza numeri al Senato,ha fatto fin qui ciò che gli era dovuto tentare di fare :un Governo con una forza rinnovatrice(sulla carta e sulle parole).Di governi o pastrocchi con il C.destra del Berlusca meglio stare alla lontana! Dopo il PCI,PDS,DS,PD si vuole ancora inventare altro?
Scritto da Brunello il 3/4/2013 alle 15:16
Che il "fronte" all'interno del PD stesse crollando lo si era intuito. Anche sul blog era stato annunciato. La Maginot di Bersani non si poteva più tenere. Ormai "gli altri", decidete un po' voi se renziani,opportunisti,ex margherita, berlusconiani, poteri forti o solo persone di buon senso vi erano alle spalle. IL PAESE NON NE PUO' PIU' delle stallo del segretario...
Scritto da Controcorrente il 3/4/2013 alle 15:21
Ci vorrebbe come ha detto oggi al tg francese Hollande a proposito del caso Cahuzac,per noi sono solo parole,ci sono troppi interessi.
Scritto da Loic genini il 3/4/2013 alle 15:47
Il problema è la comparsa sulla scena del "nulla col buco intorno" che, esperto di lavoro fatto (dagli altri) sta spingendo per le elezioni anticipate.
Scritto da Mauro Prestinoni il 3/4/2013 alle 15:49
Penso che nessun politologo, a meno che abbia a disposizione la classica sfera di cristallo, sia in grado di prevedere che succederà nelle prossime settimane (del resto di solito i politologi sono bravissimi solamente nel descrivere e commentare ciò che è già avvenuto). Noi possiamo fare uno sforzo di immaginazione ed esternare i nostri desiderata e le nostre opinioni sull'accaduto. Per quanto mi riguarda, sull'accaduto vorrei che evitassimo il fin troppo facile " io l'avevo detto" ed il flagellarci tra noi P.D. D'accordo, Bersani ci ha provato ed è andata male. Forse c'è stato un eccesso di ostinazione nel cercare i Grillini che ci hanno risposto con pernacchie e insulti (quanta è caduta in basso la politica anche nello stile!), ma non mi sembra sia stato un errore. Così pure condivido la non apertura ad un governo con il P.D.L. . Forse Bersani avrebbe potuto tatticamente mostrarsi disposto a vedere le carte di Berlusconi; ma pensare ad un governo con il Cavaliere, con o senza Monti, significa volere, consapevolmente o meno la fine del P.D. e fare un assist mondiale a Grillo. Con il centrodestra si può ipotizzare un nome condiviso per la presidenza della repubblica, ma nulla più, a meno che anche il Movimento 5 stelle sia disposto ad entrare in un governo di larrghe intese. Ipotesi questa del terzo tipo o dell'irrealtà, come ci si insegnava un tempo nelle scuole. E allora? Riguardo al futuro o meglio ai nostri desiderata? Credo anchi'io, come Adamoli, che, a tutt'oggi, l'unica ipotesi possibile, o meglio ragionevole, sia un governo di scopo con chi ci sta, con pochi punti da realizzare (tra cui la riforma elettorale), con un termine preciso, per poi tornare alle urne. Credo però che la strada per un governo del genere non sia semplice, per il fatto che le forze politiche, convinte che si tornerà presto, anche se magari non subito, alle urne, cercheranno di addossare agli avversari, lasciandoli con il classico cerino in mano, la colpa del fallito tentativo di formare un governo. Noi P.D.dovremmo quindi, a mio parere, sostenere l'ennesimo sforzo del presidente della repubblica uscente, e prepararci comunque nel modo migliore alla scadenza elettorale. E qui vengo a Renzi ed ai Renziani. Non so se qualcuno di loro, come scrive robinews, abbia effettivamente remato contro il tentativo di Bersani, a favore di un governo dalle larghe intese, presieduto o meno da Renzi. Mi pare peraltro che quest'ultimo sia stato nel complesso assai cauto in questa fase. D'altra parte faremmo torto alla intelligenza politica del sindaco di Firenze, se pensassimo ad un Renzi che in maniera eclatante volesse rottamare Bersani e l'ala laburista del P. D. Renzi sa che, fallito Bersani, non ci potrà essere Bersani; Renzi sa che, previo magari attraverso un accordo generazionale tra i "giovani", liberademocratici e laburisti, non potrà essere nessuno della vecchia guardia a proporsi candidato premier dopo Bersani; Renzi infine credo senta che ormai anche dentro il partito l'idea che solo un liberal democratico, giovane e brillante, nuovo alla politica nazionale, come lui, possa essere il prossimo candidato premier, sta diventando la convinzione di molti. Di molti che, come il sottoscritto, hanno precedentemente sostenuto convintamente Bersani, ma che ora sono altrettanto convinti che, con probabilmente nuove primarie, sia giunto il momento di Renzi. Perchè Renzi, che io ritengo con qualche semplificazione un liberaldemocratico, definendomi io un laburista? Beh, ne parleremo un'altra volta.
Scritto da mariuccio bianchi il 3/4/2013 alle 15:49
Il tanto citato cambiamento lo si può fare con veterani della politica o si deve voltare pagina. Lo scenario e' completamente mutato e le oligarchie sono oramai superate dagli eventi. Insistere sugli stessi percorsi può solo creare danno ma non potrà mai cambiare il futuro che sta incalzando e i gerontocrati, per loro natura, non potranno mai portare il rinnovamento al massimo possono assumere un ruolo di consulenza. Nulla di più
Scritto da Alessandro Milani il 3/4/2013 alle 15:55
stallo, ostinazione, senza sbocchi, non si può stare fermi, si perde tempo e avanti ancora. E SE CON L'ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SI DOVESSE CHIARIRE TUTTO E VEDERE LA NASCITA DI UN GOVERNO DI LEGISLATURA? Solo con questo evento (la elezione del nuovo presidente) si chiariranno tutti i giochi e giochetti all'interno del CSX, CDX e lo stesso M5S. Quindi "calma e gesso" potrebbero esserci molte sorprese "sorprendenti" e gli anti-Bersaniani potrebbero avere il giusto benservito
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 16:09
@Robinews - Tu pensi davvero che il no irremovibile di Grillo a Bersani sia dovuto a Renzi? Il fatto è che Bersani non ha cercato altra strada che questa gettandosi in un tunnel al termine del quale c’è il rischio di nuove elezioni con questa stessa legge elettorale. Sai cosa addebito io a Renzi? Di non aver partecipato alla Direzione fantasma del Pd di una decina di giorni fa e di non aver lanciato l’allarme che saremmo andati a sbattere contro il muro. Ma gli altri che dissentivano dov’erano?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/4/2013 alle 16:15
@bm (14.42) - Anch’io non ho capito chi vuole votare a giugno con la legge Calderoli. O sono matti o non dicono quello che in realtà pensano. Parlo del centrosinistra, naturalmente. Gli altri (Grillo ma soprattutto Berlusconi) potrebbero immaginare di non avere la maggioranza al Senato ma di conquistare quella alla Camera, a spese del Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/4/2013 alle 16:19
Magari ha ragione qualcuno che dice: "si sta perdendo tempo"
Scritto da Luigi Dozio il 3/4/2013 alle 16:23
@Adamoli, non credo affatto che il no di Grillo a Bersani sia colpa di Renzi, esiste un problema più grande e generale del "come e in quali tempi" si possa costruire un dialogo e un rapporto con M5S.Certo pensare che tutto debba esaurirsi in pochi giorni e scrivere frettolosamente la parola "FINE" mi sembra strumentale perchè viene usata contro Bersani. Quanto a Renzi E IL SUO SNOBBARE GLI ORGANISMI DEL (suo?) PD E' UN ASPETTO CHE GLI SI RITORCERA' CONTRO.
Scritto da ROBINEWS il 3/4/2013 alle 16:32
Ma siccome Bersani non è né forte, né stabile né omogeneo, essendo stato (giustamente) bocciato dagli italiani, non resta che un accordo con il PdL
Scritto da Andrea Baiocco il 3/4/2013 alle 16:48
@Brunello il 3/4/2013 alle 15:16 . Lei si trincera dietro il suo anonimato (unica attenuante la confusione mentale delle sue argomentazioni) e si permette di qualificare me, che sempre mi presento con nome e cognome (e anche i cani sanno che abito a Gallarate), definendomi "un tale"? Ma si vergogni! Se si paleserà le invierò i miei padrini...
Scritto da ulderico monti il 3/4/2013 alle 16:49
Bersani è arrivato primo, ma non ha vinto e non aveva i numeri per governare. Doveva farsi da parte subito dopo le elezioni e non fare perdere un mese al Paese che ha problemi immensi. Perfettamente d'accordo: " ostinazione senza sbocchi". Napolitano non ha avuto il coraggio di negargli l'inutile incarico, come era chiaramente emerso dalle consultazioni: anche lui ha le sue colpe circa lo stallo. Le due commissioni poi sono una toppa peggiore del buco: nessuno le riconosce, a cosa servono?
Scritto da L.V.. il 3/4/2013 alle 16:51
@Ulderico Monti, fantastica la risposta a @Brunello. Se hai bisogno di altri padrini per il duello mi offro io. Ti conosco molto bene.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 3/4/2013 alle 17:02
@Andrea Baiocco, finalmente uno che parla chiaro, Bersani ha perso "quindi si allei con chi ha vinto, cioè Berlusconi". Benissimo, prego, accomodatevi pure, La prossima volta quello che di serio sarà rimasto del PD (e sarà tanto), SEL, M5S e tutto il Paese CHE SOFFRE E VUOLE IL CAMBIAMENTO SPAZZERA' VIA TUTTI GLI INCIUCISTI CHE CERCANO DI "FERMARE L'ACQUA CON LE MANI" come dice il buon Bersani. Una volta si diceva la "fantasia al potere", PD e PDL insieme sarebbe la fantasia cosmica al potere.
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 17:06
@brunello e @u.monti, sicuramente il buon Adamoli ci metterà una buona parola per evitare il "VOSTRO DUELLO", da parte mia vorrei solo scrivere che "vi leggo entrambi con interesse" e quando qualche volta usiamo certi termini possiamo fare uno sforzo di reciproca comprensione?
Scritto da ROBINEWS il 3/4/2013 alle 17:12
@Mariuccio Bianchi (15.49) - Anch’io come te, caro Mariuccio, non sono per un “governissimo”. Con questa denominazione si qualifica infatti un governo stabile e duraturo fra Pd, Pdl e Monti che non ritengo fattibile. La “grande coalizione” in Germania non aveva affatto demeritato ma da noi sarebbe tutto diverso e del tutto improbabile. Non mi pare esistano alternative al governo di scopo con al centro i provvedimenti urgentissimi per l’economia e la legge elettorale, per poi votare in autunno o l’anno prossimo. Su questi punti definiti in anticipo e con la supervisione del nuovo Presidente della Repubblica si dovrebbero accettare tutti i voti che arrivano, da qualunque parte. Il Pd che ha più seggi sia alla Camera che al Senato giocherebbe giustamente il ruolo di maggiore influenza. Renzi lo vedo fuori da questo schema sia per sua volontà sia perché potrebbe essere la risorsa utile per il futuro governo politico a guida Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/4/2013 alle 17:28
@Robinews (16.09) - Mi auguro che per eleggere il Capo dello Stato si parli con tutti, con Grillo, con Berlusconi, con Monti e si raggiunga l’intesa più ampia possibile come ha indicato ieri Bersani. Non vorrei invece che si mettessero sul piatto scambi improvvidi fra il governo e il Quirinale il cui inquilino dura la bellezza di sette anni e deve essere l’arbitro di tutte le crisi politico-istituzionali.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/4/2013 alle 17:32
@Adamoli, bravo Giuseppe, sono d'accordo che la elezione del presidente deve essere di "garanzia" per tutti e che si deve discutere con tutti, il problema che resta E' QUALI GARANZIE!! Dovranno essere di tipo politico e "COSTITUZIONALI" (Il presidente, deve garantire IN PRIMIS il rispetto della costituzione) o invece deve dare garanzie INCOSTITUZIONALI nel senso che la legge "NON E' UGUALE PER TUTTI?". E poi, discutere non potrà essere certo "imposizione diktat da CDX. credo che siamo d'accordo
Scritto da ROBINEWS il 3/4/2013 alle 18:00
@Ex Pci Gallarate il 3/4/2013 alle 17:02. Compagno, ti terrò presente come padrino per i prossimi - con l'aria che tira - inevitabili duelli . A volte mi vien la nostalgia di quel giorno di novembre del 1950, quando a 18 anni divenni membro del Partito. (Milano, sezione PCI di piazza Prealpi). Ah, quanto amavo il compagno Stalin!
Scritto da ulderico monti il 3/4/2013 alle 18:23
Se fossi al posto di "re giorgio" darei l'incarico a M5s e se fossi al posto di Bersani gli darei la fiducia obbligandoli a sostenere i punti prioritari del programma PD
Scritto da Alessandro Milani il 3/4/2013 alle 18:46
Non mi scandalizzo se il comico ligure e i suoi beoti stanno portando a compimento quello che hanno sempre proclamato: perseguire la distruzione del sistema. Non lo critico: ognuno può pensare quello che vuole e chi l'ha votato sapeva a chi stava dando fiducia. Mi duole che Bersani chiuda gli occhi su questa triste realtà, inseguendo l'ortottero. Il Paese sta morendo tra chiacchiere da salotto e prese di posizione che non servono proprio a nulla. Occorre subito un Governo di scopo.
Scritto da Sic Est il 3/4/2013 alle 19:42
La crisi sta diventando insolubile perché gli attori politici (chiamarli partiti sarebbe improprio) perseguono strategie e coltivano interessi innominabili che poco hanno a che fare con la politica e nulla con il bene del Paese. Bersani, dopo aver perso le elezioni che già considerava vinte, non vuole uscire di scena perché ciò segnerebbe la fine della sua carriera politica e la probabile dissoluzione del Partito Democratico che non è pronto a convergere su Renzi. Nonostante il ringiovanimento e le primarie, il P.D. è gestito in maniera verticistica da correnti che non dialogano tra di loro. La determinazione del segretario non è suggerita da speranze di ripensamento da parte degli altri ma si affida a mediazioni sotto traccia che hanno come ragione lo scambio tra un governo di centro sinistra privo di reale autonomia e l’offerta della Presidenza della Repubblica a un personaggio indicato dai democratici ma non sgradito al P.D.L. il che significa, in sostanza, il sacrificio del candidato naturale, cioè Romano Prodi. Berlusconi è alla fine della sua carriera politica ed è inseguito dai procedimenti penali che non lo vedono chiaramente innocente; cerca di proseguire la rimonta che gli è stata offerta su un piatto d’argento dall‘ evento televisivo ingenuamente creato da Santoro, ma sa che è difficile votare entro giugno ed è rischioso votare a luglio quando le famiglie sono in vacanza. Più che un accordo cerca di strappare una qualche forma di immunità e sa benissimo che tra i poteri del Presidente della Repubblica c’è anche quello di nominare i senatori a vita. Per il P.D. e per il P.D.L. il nemico che temono perché fa loro concorrenza è il governo dei tecnici, comunque denominato. Hanno preso le distanze da Monti quando si sono accorti che governava sul serio, che attuava il programma concordato con le forze politiche e con l’Unione Europea e che è servito a fermare il declino ma non a rimuoverne le cause; ancora in questi giorni il governo Monti sta cercando di racimolare i miliardi che servono per i rimborsi delle imprese senza sforare il deficit che ci porterebbe verso la bancarotta. I partiti, invece, non hanno approfittato dell’anno sabbatico per fare le poche riforme istituzionali che avevano promesso di portare in porto, a cominciare dalla legge elettorale che non assicura il raggiungimento di una qualsiasi maggioranza. Prendendo le distanze da Monti si sono creati un alibi ma hanno introdotto un pericoloso scetticismo nell’opinione pubblica che si è persuasa che la situazione economica non era e non è drammatica e che rifiuta i sacrifici e rischia di compromettere anche quelli che sono stati già fatti. Il terzo attore comparso recentemente sulla scena, il Movimento 5 Stelle, pur presentando i caratteri della novità e della giovinezza dei suoi rappresentanti, è il peggiore di tutti perché non si assume alcuna responsabilità, sta alla finestra pensando cinicamente di raccogliere il frutto della delusione dell’elettorato. Di fronte a questi esempi di dissipazione dei valori comuni, il popolo italiano si sente autorizzato a crogiolarsi nel suo familismo amorale; se la politica non offre esempi virtuosi, ben difficilmente i cittadini riescono a trovare la strada della responsabilità e della solidarietà. Le premesse di questo sfascio sono stati il bipolarismo muscolare, vuoto di contenuti e finallzzato alla rissa, con il mercimonio dei voti e dei seggi; quando si crea la categoria del nemico e si distruggono le basi della fiducia reciproca è difficile prendere decisioni comuni e prendere le distanze dai propri particolarismi.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 3/4/2013 alle 20:05
@Alessandro Milani (18.46) - Tu sei il primo, caro Alessandro, a sapere che quel che asserisci è fuori dalla realtà. E intanto l'economia e il lavoro stanno conoscendo un declino mai visto prima. Serve un governo subito. Solo un matto come Grillo può asserire che il Parlamento è in grado di sostituire l'Esecutivo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/4/2013 alle 20:44
@Adamoli, è certamente vero che l'idea di @Milani DI DARE L'INCARICO DI GOVERNO A GRILLO E' PROBLEMATICA. @sic est ci ricorda che il paese sta morendo, tu stesso dici che abbiamo di fronte un declino mai visto, MA QUANDO CI DICIAMO IN VERITA' DI CHI E' LA COLPA? (non solo di questa o quella persona, di questo o quel partito, DI QUESTA O QUELLA POLITICA). Questo è il punto, per aggredire la crisi si CAMBIA O SI CONTINUA COME PRIMA? Sulla ipotesi di@Milani credo si possa ragionare con freddezza.
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 21:29
@camillo massimo fiori, leggo volentieri i tuoi interventi (anche se troppo lunghi) e li trovo stimolanti anche se in gran parte non condivisibili (specie nell'analisi).Ma perchè dici che il CSX HA GIA' SACRIFICATO IL CANDIDATO NATURALE ROMANO PRODI SULL'ALTARE DELL'ACCORDO CON IL PDL? Allo stato attuale delle cose(ore 21,38) ancora non mi risulta, al contrario questa mi sembra la soluzione più possibile, ovviamente come in tutti i casi precedenti, il nome del Presidente lo sapremo dopo il voto
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 21:41
Sel come l'Italia dei Valori di Di Pietro? Vendola e Bersani avevano assicurato che su tutti gli argomenti i due partiti avrebbero deciso di comune accordo. Dopo un mese dalle elezioni sul primo problema veramente serio - l'istituzione delle commissioni parlamentari - Sel ha votato con Grillo e il Pd ha votato in modo diverso. Un pessimo inizio.
Scritto da Una Pd Brescia il 3/4/2013 alle 22:11
@una PD Brescia, ma da dove hai scoperto il voto di SEL diverso dal PD sulle commissioni? come mai questa accusa frettolosa contro Vendola che sarebbe come Di Pietro? PER TUA INFORMAZIONE NIKI VENDOLA E' STATO E' SARA' CON BERSANI E IL PD MOLTO PIU' LEALE DI CERTI AMBIENTI DELLO STESSO PD CON BERSANI E IL PROPRIO PARTITO.ancora non c'è stata nessuna votazione sulle commissioni. La tua è forse una censura preventiva in caso di non condivisione di SEL su una allenza con il PDL?
Scritto da robinews il 3/4/2013 alle 22:30
Andate avanti così, mi raccomando, con Bersani candidato premier. La prossima volta, cioè molto presto, noi con Berlusconi stravinceremo le elezioni.
Scritto da Gino D. il 3/4/2013 alle 22:58
"Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino, ma da quando sono diventato uomo, ho smesso di fare le cose dei bambini". Così Paolo di Tarso nella Prima Lettera ai Corinzi. Temo che gran parte dell'infausto mondo politico non sia mai diventato adulto. Quanto a me, lo dico con accento autocritico, tanto più che sono in una fase avanzata e irreversibile di 'rimbambinimento'.
Scritto da ulderico monti il 4/4/2013 alle 05:55
@robinews - se il P.D. offre una rosa di nomi graditi a Berlusconi, quello di Prodi non sarà sicuramente preso in considerazione. Guardo con simpatia alla tua passione civica ma ti ricordo, con Mino Martinazzoli, "che la politica è importante ma la vita lo è di più". Dobbiamo prendere un po' di distacco dalla politica e dal "mezzo", altrimenti diventiamo "computer dipendenti" ovverossia "coatti". Con cordialità.
Scritto da CMF il 4/4/2013 alle 07:16
Caro Giuseppe, l'intervista di Renzi al Corriere, cui magari dedicherai un blog, mi fa pensare, anche perchè avevo sostenuto ieri di essere personalmente, come altri "bersaniani", ormai convinto che dopo Bersani sia la volta di Renzi. Ebbene l'intervista del sindaco di Firenze da un lato (che vorrò rivedere con attenzione e capire meglio), la proposta di legge dei senatori renziani sull'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti dall'altro, mi sollevano qualche perplesità. Il P.D. con Bersani ha scelto una via stretta che esclude un accordo di governo con il P.D.L. e prende atto dell'indisponibilità dei grillini; via stretta che non si sa dove porterà, ma che ad ogni modo ha conservato la sostanziale unità del partito in un momento cruciale. Oltre a tutto mi pare condivisibile in generale la mossa di Bersani di offrire un tavolo di discusione al P.D.L. per la presidenza della repubblica, escludendo un accordo di governo. E allora perchè le mosse di Renzi e dei renziani, l'intervista e la proposta di legge sul finanziamento pubblico dei partiti, che obiettivamente rischiano di destabilizzare il quadro interno del P.D. la cui unità, in questo momento confuso e difficile politicamente, è un bene assai prezioso? Non voglio pensare alla volontà reale di Renzi di inciuciare con il cavaliere (se egli pensa che Berlusconi sia un interlocutore politico per il governo, beh, mi permetto di dissentire e di ribadire che sarebbe la fine del P.D.); nè penso io che, ritardando di qualche mese le elezioni, Renzi tema che il momento magico a lui favorevole possa passare. La politica ha i suoi tempi e le forzature spesso sono segno di immaturità politica. Certo, se Bersani dovesse riuscire a formare un governo, per Renzi i tempi si allungherebbero. Ma, a parte il fatto che anche questa mi sembra un'ipotesi del terzo tipo o dell'irrealtà, a parte il fatto che occorre vedere come finirà la partita per la presidenza della repubblica, Renzi è abbastanza giovane per aspettare qualche mese o qualche anno. Nel frattempo continui a fare bene il sindaco, continui a rimanere un punto di riferimento politico nazionale, cui in molti guardano con interesse.
Scritto da mariuccio bianchi il 4/4/2013 alle 08:20
Caro Giuseppe, ieri il tuo post ha preceduto di qualche ora le dichiarazioni di Renzi sulla necessità di fare presto, di formare un governo forte oppure di tornare a votare senza perdere tempo con i grillini. Sono soddisfatto che tu sia benissimo collegato con lui.
Scritto da Valceresio due il 4/4/2013 alle 08:33
Giuseppe sono d'accordo con te sulla necessità del governo di scopo,ma esistono due blocchi contrapposti ( politici e sociali) che difficilmente troveranno un accordo,e uno tende a non legittimare l'altro.Bersani è schiacciato sulle posizioni di Vendola e anche chi non è d'accordo ( Letta,D'alema,Veltroni e tanti altri ) non esce allo scoperto, Renzi ha avuto da sempre il coraggio di dissentire:Sento parlare continuamente di cambiamento,ma di cosa stiamo parlando? Dove lo vedono il cambiamento?
Scritto da mario diurni il 4/4/2013 alle 09:30
Ieri sera dalla Bignardi (‘Invasioni barbariche’) tante ospiti femminili (Serena Dandini, Michela Marzano, l’ex cubista suor Anna, Paola Ferrari). Michela Marzano, docente di filosofia presso l’Università di Parigi, collocata da ‘Nouvel Observateur’ fra i cinquanta pensatori più influenti di Francia, eletta al Parlamento italiano nelle fila del Pd (voluta da Bersani e Letta), ha dichiarato di sentirsi un pesce fuor acqua in Parlamento, ha lamentato la assenza di contenuti che ha caratterizzato questo mese privo di direzione di senso e, soprattutto, si è posta un mirabile interrogativo: ‘qual è la visione dell’essere umano che si vuole incarnare’. Caro Renzi, dal momento che tu sei l’uomo del futuro, ‘quale sarà la visione dell’essere umano che tu vorrai incarnare?’. Ieri hai pronunciato una frase di impatto: ‘il mondo ci chiede velocità doppia’. La ‘velocità’ è un’arma a doppio taglio, non è definibile solo nella sua accezione positiva. Se poi deve essere doppia, questa velocità …
Scritto da eg il 4/4/2013 alle 10:06
@CMF, Grazie per il consiglio di vivere e prendere la politica con "distacco", ti garantisco che da un po di anni quello che diceva Martinazzoli su questo argomento è anche il mio modo di vivere la politica anche se ci metto quel pizzico di "passione", PS. in queste ultime ore vedo finalmente uscire allo scoperto con più chiarezza Renzi che sostiene un governo di scopo PD-PDL. Ecco, questo è il vero modo di far fuori l'unico con "tutte" le carte in regola per la presidenza della Rep.ca, PRODI!!
Scritto da ROBINEWS il 4/4/2013 alle 10:08
Ho votato ancora per il Pd un mese fa ma che delusione! Se non cambia niente nel centrosinistra alle prossime elezioni mi asterrò.
Scritto da Elisabetta C. il 4/4/2013 alle 10:11
La Siria, il Nord Africa, le Coree, l'Europa Mediterranea. Tensioni enormi, dolori enormi e di diverso tipo. E noi qui, impotenti e miserelli, indeboliamo ancor di più l'Europa (iniziò Blair assecondando Bush. E il PPE ai posti di comando non fece nulla di significativo).Come cittadini ascoltiamo arroganze di varia risma (il sindaco De Luca:"con la Lombardi duro 10 secondi". Io 2. O meno), vediamo chi vuole il voto subito con il questa legge elettorale e,dopo aver occupato militarmente(continua)
Scritto da FrancescoG. il 4/4/2013 alle 10:25
(continua) il potere per anni, dice agli altri che sono degli occupanti militari. Il voto "a nastro" è infantile (con il porcellum, astenuti al 50%?). Mi sembra da bambini capricciosi: pesco le palline fino a quando esce il mio colore. // Ci capisco poco, sempre meno. Ma sono certo di una cosa. Un governo di scopo serve. Il Parlamento e le parti politiche si potranno confrontare su visione del domani e per costruire e comunicare le loro idee di società. Vinceranno i populisti? (continua)
Scritto da FrancescoG. il 4/4/2013 alle 10:32
(continua) Almeno faranno una scelta motivata. Si vedano le dichiarazioni di Grillo,in linea con quanto diceva nell'ultimo anno.Mi lasciano alquanto perplesso i tesserati PD(e ci sono)che hanno votato Grillo per dare la scossa ed oggi si lamentano. La situazione, in generale,è troppo delicata per il piccolo cabotaggio. Dialogare con tutti è fondamentale. Soprattutto su argomenti evidentemente prioritari (lavoro, imprese, patto stabilità. legge elettorale ecc) Governare insieme è un'altra cosa.
Scritto da FrancescoG. il 4/4/2013 alle 10:40
@Mariuccio Bianchi. Il dato più sicuro, per Bersani, è che inseguire l'ortottero ligure è (ed è stata) solo una perdita di tempo controproducente per il PD e distruttiva per il Paese Reale. Per quello che ha detto il comico di Genova io mi sono vergognato. Tu dici che la politica ha "i suoi tempi", ma il Paese ha bisogno, in tempi stretti (direi umani e non del terzo tipo) di provvedimenti non solo di rilancio ma almeno di argine alla caduta dell'economia. Non credo che a noi tutti mortali-Cittadini- terrestri interessino le cervellotiche disquisizioni dei vari soloni capicorrente o le diatribe inutili e perniciose per trovare una soluzione che non c’è. Bersani, considerato che non ha vinto le elezioni, preso atto che non ha i numeri per fare un governo, accertato che grillo e i suoi soci beoti non vogliono assumersi alcuna responsabilità (ciò non mi dispiace. Un accordo con gli insettini sarebbe stato il funerale del PD e la distruzione del Paese) , deve chiarire la sua posizione in quanto il “gioco del presidente incaricato” credo che sia giunto al termine, una volta avremmo detto che è finito in un binario morto. Questa situazione mi sembra kafkiana: ognuno non sa cosa fare e aspetta che qualcuno tiri fuori le uova (fragilissime) dal paniere. Rinnovo il mio appello che dura da più di un mese: (1) accordo per un governo di scopo – (2) accordo per il rifacimento della legge elettorale – (3) accordo per l’elezione alla presidenza della Repubblica di una persona terza (brave persone non politiche – donne e uomini – ce ne sono tante) – (4) qualche provvedimento urgente nell’economia – (5) riandare al voto “rottamando” davvero tutta la vecchia nomenklatura composta di personaggi privi di fantasia e lungimiranza. Con lo stallo attuale del “non decidere” il PD sarà il partito che ne pagherà di più le conseguenze.
Scritto da Sic Est il 4/4/2013 alle 10:45
Il PD è talmente fermo e ripiegato su se stesso che le ovvietà di Renzi (“o ci si accorda con il PDL o si va a votare”) diventano rivoluzionarie. E in questo stallo ex Pci, giovani turchi e (presunti) popolari pari sono: ora si legge che gli (im)popolari Franceschini e Fioroni vogliono uno dei loro al Quirinale: Marini. Andiamo bene. Berlusconi peraltro lo voterà senz’altro volentieri: Franco Marini, insieme a D’Alema e Bertinotti è uno degli artefici delle fortune politiche di Berlusconi, avendo nel 1998 congiurato contro Prodi. Da allora il centrosinistra ha arrancato penosamente … e nel PD c’è ancora chi pensa a lui come Presidente della Repubblica per rappresentare la cultura popolare. Ridicoli.
Scritto da Larpi il 4/4/2013 alle 11:39
@Valceresio due (08.33) - No, non ho nessun collegamento organizzativo con Matteo Renzi. Peraltro non lo conosco nemmeno personalmente, a differenza di molti altri dirigenti del Pd. Il governo di scopo è l’ipotesi governativa che accarezzo (con molti altri cittadini) da quando si è conosciuto l’esito delle elezioni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/4/2013 alle 11:59
@Mariuccio Bianchi (08.20) - C’è una frase di Renzi nella sua intervista che voglio sottolineare: “Non voglio essere cooptato da altri. Non voglio essere l’ultimo di quelli che c’erano prima. Semmai vorrei essere il primo di una fase nuova”. Per ottenere questo risultato il sindaco di Firenze ha bisogno delle primarie e quindi del voto non prima del prossimo autunno. Ma di Renzi, come mi hai invitato a fare nel tuo primo commento, parlerò (lo dico anche a @Robinews), in uno dei prossimi post. Non avendo più scritto di lui da alcuni mesi, penso che possa essere utile per la nostra discussione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/4/2013 alle 12:04
Per @eg. Ti domandi quale sarà la visione dell’essere umano che Renzi vorrà incarnare. E Bersani che cosa incarna se non il vecchio prototipo di una sinistra ammuffita che in Italia non vincerà mai?
Scritto da Maurizio il 4/4/2013 alle 13:26
Prima scorrevo l'Unità.it e notavo la grande svolta del PD. Bersani ha inseguito l'ortottero e soci e ora l'Unità si accorge che il segretario (presidente incaricato) stava inseguendo una masnada di profittatori, con Casaleggio in bella vista. La solita classica storiella della Volpe e dell'Uva. E il vergognoso ridicolo aumenta.
Scritto da Sic Est il 4/4/2013 alle 13:37
Sic Est: sono totalmente d'accordo sul governo di scopo: per quanto anche questa soluzione non sia di facile attuazione, è l'unica che potrebbe permettere al P.D. di unire i propri voti con i voti di altre parti politiche a noi avverse, escludendo ovviamente per quanto mi riguarda un accordo politico con il P.D.L. e prendendo atto della chiusura dei grillini. A Giuseppe Adamoli: parliamo pure di Renzi. Considerando le cose da lui dichiarate alla stampa, considerata la proposta parlamentare dei senatori che a lui fanno riferimento, considerata pure la percezione che l'opinione pubblica si è fatta in questi ultimi giorni ed in queste ultime ore, da semplice militante della politica, da cittadino italiano che vorrebbe una pagina politica, sociale e morale veramente nuova, ponendo una pietra tombale al ventennio leghista -berlusconiano, mi chiedo e chiedo a tutti i lettori del blog: Renzi si è reso conto che il suo primo compito in questo momento è quello di conquistare il partito democratico, non di frantumarlo e di mandarlo in mille pezzi? Un partito democratico unito è uno strumento prezioso, se non indispensabile anche per Renzi. Un P.D . frantumato non servirebbe a mio parere a nessuno di coloro che vogliono finalmente voltare pagina. Un partito democratico lacerato o spaccato o dissolto in più pezzi a me non interesserebbe più, non mi interesserebbero più i capi scissionisti, lascerei per sempre la militanza politica. E come me, penso, si comporterebbero molti. Per concludere, caro Giuseppe, questa non è un'analisi politica, ma un grido di dolore, dolore di chi si interessa di politica, come te, da da 50 anni, di chi ha fatto molte e diverse esperienze, di chi si è ritrovato convintamente nel partito democratico. Se però dovessero prevalere, al nostro interno, logiche di interesse personale o di fazione, a scapito dell'intesse generale del Paese e dell'unità del partito, lo ripeto con chiarezza: lascerò per sempre la militanza politica.
Scritto da mariuccio bianchi il 4/4/2013 alle 14:08
@Adamoli, caro Giuseppe, che tristezza, "O LARGHE INTESE O ELEZIONI" l'ha detto Berlusconi e oggi LE STESSE COSE LE DICE RENZI. Complimenti, a persone come me bastava e avanzava "L'ORIGINALE",della fotocopia che si propone con il solito "nuovismo" non ne sentivo la mancanza. Ai vecchi tempi delle correnti DC o PCI almeno c'era alla base una dignità politica e culturale di buon livello. ora c'è solo IL NULLA. Bersani nei confronti di Renzi è un gigante della politica con la P maiuscola.
Scritto da ROBINEWS il 4/4/2013 alle 14:54
vista l'aria che tira nel PD con i "RENZIANI, i VELTRONIANI, i D'ALEMIANI ecc. ecc., DEVO RICONOSCERE CHE GRILLO FA BENE A NON FIDARSI DI CERTI POLITICI E DI CERTI AMBIENTI DEL PD. solo dopo aver fatto fino in fondo le "pulizie di casa" il PD, quello che di serio ne resterà, potrà governare il paese con il cambiamento insieme a M5S, SEL ecc. Tutti quelli che nel CSX hanno sputato veleno sul M5S reo di rifiutare l'allenza con il PD sono serviti. I problemi erano e sono nel PD.o no???
Scritto da robinews il 4/4/2013 alle 15:04
@Mariuccio Bianchi. Sono convinto che l’atteggiamento dilatorio (meglio dire da perditempo) di Bersani, di fronte ad una situazione di stallo politico e di disastro economico, non è il collante idoneo a tenere insieme il PD. Anzi direi che, di fronte ad una situazione senza uscite (ormai credono al M5S solo quelli che non ammettono di avere visto male), puntare sul prossimo ravvedimento dei grillini (o sulla loro scilipotizzazione di massa) diventa quasi fissazione politica e colloca Bersani sulla berlina del ridicolo (se carnevale non fosse passato chissà che carri in Emilia). Non mi pare che in questa fase il segretario stia incontrando, fatta eccezione dei giovani turchi geneticamente abituati ai salamelecchi, l’apprezzamento del proprio elettorato.
Scritto da Sic Est il 4/4/2013 alle 16:20
quando Fumagalli era sindaco di Varese, ebbi un duro e diretto scontro sul piano etico e morale nella gestione dell'istituto scolastico Manzoni dove era "Preside" e svolgeva anche funzioni di consulente del ministro Moratti. Ma che cavolo, quante cose NON FACEVA INSIEME. Oggi è stato condannato a 4 anni per curruzione e altro. Anche lui come "un'altro nostro conoscente" dice di essere perseguitato dai PM. Poverino, siccome non si chiama Berlusconi NON GLI CREDE NESSUNO.
Scritto da ROBINEWS il 4/4/2013 alle 16:45
Apologo della mela. Se ho una mela e la divido a metà, potrò sempre riaccostare le due parti e illudermi di averne ristabilita l'unità. Se invece ho una mezza mela e una mezza pera mi sarà impossibile fingere un'unità della sostanza. Il PD - e in generale il centro sinistra - è una 'pe-la' o 'me-ra', cioè l'accostamento fittizio e illusorio di due entità differenti e inconciliabili. E' così che la sinistra ha sempre perduto la prova del governo. Dedicata ai logorroici e agli illusi.
Scritto da ulderico monti il 4/4/2013 alle 17:00
@Mariuccio Bianchi. Spiegami perché il Pd se vince Bersani e perde Renzi sta unito e se vince Renzi e perde Bersani dovrebbe frantumarsi. Stai scrivendo l'elogio di Renzi e una grave accusa a Bersani e ai suoi che se vengono sconfitti escono dal Pd, ti rendi conto? In più l'abbiamo già visto, la tradizione politica di Bersani da sola sarà sempre minoritaria. Non sarebbe ora di vincere qualche volta?
Scritto da Giovane ex rottamatore il 4/4/2013 alle 17:09
Condivido il post di @Adamoli e il @Sic Est delle 16.20. Berlusconi potrebbe vincere le prossime elezioni e sarebbe un atto di accusa terribile per tutta la sinistra. Io che non vi appartengo sarei comunque preoccupato.
Scritto da Giò B. il 4/4/2013 alle 18:29
@FrancescoG. I tesserati del Pd che hanno votato Grillo sono rarissimi. Lo hanno votato molti elettori potenziali del Pd e la colpa è soltanto di chi stava guidando il partito. Gli italiani sanno capire quello che succede ma non è così per i capi.
Scritto da Pd Pavia il 4/4/2013 alle 19:52
Bersani ci ha provato ? No voleva provarci. Un governo di minoranza era possibile. perché la Costituzione non chiede la maggioranza assoluta per la fiducia al Governo. La maggioranza di Csx aveva diritto e dovere di andare in Parlamento a presentare la sua proposta di Governo. Bene ha fatto Bersani a chiedere questo passaggio con determinazione. Non è stato concesso.Bersani ha mostrato al Paese la faccia della politica seria responsabile competente di impronta popolare capace di governare.
Scritto da A.Vaghi il 4/4/2013 alle 20:24
Governo di scopo. Ma con quali scopi tra tanti veti incrociati ? Il PD per chiarezza dice "Governo di cambiamento" che è quanto di più necessario al Paese .Renzi dice che si sta perdendo tempo. Ha ragione ma poi aggiunge anche di non avere la soluzione.... Si sta perdendo tempo... ma bastavano pochi minuti per avere Bersani premier e Berlusconi al Quirinale. In questo caso la velocità sarebbe stata troppa e non si sa dove sarebbe finito il treno...
Scritto da A.Vaghi il 4/4/2013 alle 20:35
Concordo con @Mariuccio Bianchi (14.08). Non sono entusiasta della prospettiva di un governo di scopo o del Presidente, ma fin dal primo giorno dopo le lezioni ho subito dubitato della possibilità che potesse nascere il governo Bersani, espressione della maggioranza di centrosinistra che si è presentata agli elettori. Le regole della politica sono note a tutti: nessun gruppo o singolo parlamentare avrebbe potuto legittimare con il proprio voto la nascita di un governo politico guidato da Bersani con programma e uomini espressione dell’alleanza PD-SEL. Né penso che sia molto sensato perseverare ostinatamente in una direzione infruttuosa nella speranza che i grillini si spacchino, oppure che la prospettiva dello scioglimento del Parlamento induca una manciata di parlamentari neofiti a tamponare maggioranze claudicanti. Renzi non deve sprecare la sua occasione con dichiarazioni ambigue che lasciano intendere una disponibilità verso il governissimo. Molte delle critiche di Renzi sono fondate, compresa la sua insofferenza verso i traccheggiamenti di Bersani e del PD. Ma un’intesa politica PD-PDL non è sostenibile. Così come la nascita di un governo di scopo che comporti cedimenti al PDL sulla Presidenza della Repubblica. Staremo a vedere gli sviluppi dei prossimi giorni, ma guai a temere nuove elezioni, anche con il porcellum.
Scritto da Leonardo C. il 4/4/2013 alle 20:36
@eg, quale visione dell’uomo incarnare? Bella domanda quella della Marzano. Da “Factum est” di Giovanni Testori (pag. 41): “Non avrete carità, non avrete più pietà! Casa vostra senza chiostra, casa bieca, casa cieca. Falso riso, falsa gioia, la rovina è lì: v’ingoia”. Sembrano profeticamente adattarsi ai giorni nostri.
Scritto da Leonardo C. il 4/4/2013 alle 21:10
Al giovane ex rottamatore, di cui mi piacerebbe conoscere il nome, poichè il confronto mi parrebbe meno virtuale: ho cercato di svolgere un ragionamento, cercando di individuare le poche certezze ed i molti dubbi nella attuale convulsa fase politica. I dubbi sono l'esito della fase stessa, la scelta stessa non tanto di Bersani, ma della maggioranza del partito, della via stretta al governo di cui parlavo e che si è frantumata contro i no di Grillo. La via peraltro per me era obbligata, perchè non era pensabile un'alleanza organica con il P.D.L. E d'altra parte la maggioranza del partito aveva deliberato in tal senso, proprio perchè non siamo un partito personale, ma democratico, in cui si discute e si vota decidendo negli appositi organismi. E aggiungo che le decisioni assunte democraticamente possono rivelarsi sbagliate o non conseguire risultati, quindi da correggere. Ho già detto di non credere più molto ad un esecutivo Bersani. Semmai vedremo se decollerà il governo di scopo, che non abbisogna di un accordo politico con chicchesia, ma solo di votare di volta in volta proposte da noi ritenute condivisibili. Qualunque cosa accadrà poi nei prossimi giorni, a partire dall'elezione del capo dello stato, la mia certezza è che sia assolutamente indispensabile l'unità del P.D. Tu scrivi se non sia Bersani, anzichè Renzi, a minacciare tale unità. Caro amico, Bersani agisce sulla base di ciò che la direzione del partito ha democraticamente deliberato (giusta o sbagliata, ripeto, che sia la decisione); Renzi, cui ritengo possibile, se non auspicabile, che sia il prossimo candidato alla guida del governo, ha esternato obiettivamente una posizione rappresentativa di una minoranza del partito, minoranza numerosa, ma pur sempre minoranza. Tale posizione potrà anche diventare tra non molto, personalmente non so se augurarmelo, quella del partito; per il momento però non lo è.
Scritto da mariuccio bianchi il 4/4/2013 alle 21:17
Bella discussione, condivido il post, cerchiamo di stare il più possibile uniti in questa fase, poi si vedrà, il Pd deve cambiare molto. @A.Vaghi ricorda che siamo per un governo di cambiamento. I primi a dover cambiare siamo noi del Pd.
Scritto da Luca il 4/4/2013 alle 22:55
Berlusconi vuole un governo politico di legislatura non certo per cambiare la legge elettorale, come la mettiamo? Monti con il PD e SEL non ci sta, come la mettiamo? Renzi lo date come il nuovo, invece di presentarsi all'interno e discutere, preferisce incontrarsi con Berlusconi, Monti e andare in tv a farsi bello: ovvio che è spinto da qualcuno al di fuori del PD. Sta maluccio anche l'altro nuovo, dove il suo movimento sembra pronto a frantumarsi. Forza Bersani, il resto è noia.
Scritto da maksim il 4/4/2013 alle 23:28
Aggiungo, che è lo stesso Renzi a dire di andare a elezioni subito se non si fa l'accordo con Berlusconi, o sono le parole di Berlusconi non ricordo bene, che confusione!
Scritto da maksim il 4/4/2013 alle 23:48
Con Renzi o senza, il PD dovrà rendersi conto che la politica di chiusura assoluta verso il centro destra è sbagliata. Numeri alla mano, non se ne esce. Il dramma del PD è di aver allevato al proprio interno almeno metà degli elettori...che non ne vuole sapere di un'intesa. L'Italia non può permetterselo. Il Governo PD/pdl e/o Scelta civica è una scelta di medio periodo..il PD deve rischiare di perdere per strada almeno metà dei suoi voti. Scelta di coraggio...poi si può anche vincere!
Scritto da Controcorrente il 5/4/2013 alle 00:03
Ho letto con cura i settanta e più interventi e confesso di non averne compreso il senso. Se non un accorato rimpianto per ciò che poteva essere e che invece si rivela un fallimento. L'identità politica è incerta e avventurata, ma non dovrebbe essere una sorpresa. Si pensi ai cambiamenti si sigla, ovver di identità: PCI, RC, PdCI, PDS; DS, DC, PPI, Margherita, più una miriade di altre sigle disaggregate. E ora il PD che, come prevedibile, marcia verso la dissoluzione. Dovremmo versare lacrime, ma ormai qui da noi, neppure le Madonne piangono più, come ai bei tempi...
Scritto da ulderico monti il 5/4/2013 alle 08:31
@Mario Diurni (09.30 di ieri) - Forse il post di oggi su Matteo Renzi risponde, almeno per la parte che riguarda il governo, ad alcune tue domande. Sul resto parleremo nella discussione di oggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/4/2013 alle 09:03
@Ulderico Monti (08.31) - Io non sono affatto così disperato come te. Penso (non solo spero) che siamo alla vigilia di una profondo cambiamento del Pd. Alle prossime elezioni ci presenteremo con una leadership, un progetto e un programma completamente rinnovati.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/4/2013 alle 09:07
@Larpi (11.39) - Pensavo di averti già risposto ma non trovo il mio commento. Probabilmente ho commesso un errore meccanico. Tu sai che conosco molto bene Franco Marini e che l'ho votato e sostenuto come segretario del Partito popolare. Eppure sul Quirinale la penso come te. Eleggerlo Presidente lo considero un errore sotto molti punti di vista. Questi "popolari" hanno perso la trebisonda (come diceva mia mamma).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/4/2013 alle 09:15
@ PD Pavia. Hai perfettamente ragione: molti titubanti, ed testimonianza diretta di amici e conoscenti, hanno optato per Grillo. O volevano più rinnovamento nel PD o volevano Renzi o volevano dare un segnale al PD (tra questi ultimi qualche iscritto lo conosco). Ora se ne pentono. Il problema di fondo è che non si guardano alle idee, ma essenzialmente ai "capi" o ai simboli. Importanti, certo, ma non l'unica cosa. Era ed è il momento delle scelte chiare, nette, distinguibili.E di spiegarle bene.
Scritto da FrancescoG. il 5/4/2013 alle 12:57
A proposito di lealtà politica. Homo homini lupus, sed Rentius lupissimus.
Scritto da A, Vaghi il 5/4/2013 alle 14:05
Per @Leonardo C.: profetiche, sì! Descriveva la 'casa PD'? :-)
Scritto da eg il 5/4/2013 alle 15:00
Premesse: -numeri per governo stabile mancano -alleanza PD-PDL sarà suicidio per PD e favorirà PDL/M5S -Napolitano NON PUO' nominare un nuovo governo perchè è virtualmente decaduto Proposte: 1) elezione nuovo Presidente della Repubblica 2) governo PD Bersani a tempo (1 anno), appoggio esterno PDL, Monti e fronda M5S, programma semplice e condiviso (max 5 punti) 3) elezioni tra 1 anno concordando NON rieleggibilità di Bersani e Berlusconi 4) se manca accordo: elezioni SUBITO candidato PD RENZI
Scritto da alberto Limido il 11/4/2013 alle 14:01
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