Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/4/2013 alle 10:50

 
La maggioranza politica ideale in una crisi drammatica:
Quelli che fanno ma prima pensano. Quelli che il mondo non finisce nella “mia” famiglia. Quelli che l’etica pubblica non sta da una parte sola. Quelli che l’impresa è di chi rischia e di chi lavora. Quelli che nelle emergenze si mettono nei panni di tutti. Quelli che la solidarietà non vuole megafoni e bandiere. 
Chi non fa parte della maggioranza politica ideale in una crisi drammatica:
Quelli che promettono il futuro senza  costruirlo nel presente. Quelli che la cultura non si mangia. Quelli che la politica è un talk show. Quelli che l’identità è il tutto oppure è il nulla. Quelli che la città è solo un insieme di case. Quelli che danno la linea ex cathedra ai “fedeli”.
E l’omogeneità politica non conta? Certo che si. Ma quando l’edificio sta crollando ci vuole chi lo tiene su mattone per mattone. La diversa organizzazione degli spazi e dei ruoli dentro la casa è importante ma viene dopo.

Commenti dei lettori: 48 commenti -
Completamente d'accordo.
Scritto da Maurizio il 14/4/2013 alle 12:08
Con i tuoi criteri escluderei senz'altro Grillo, probabilmente Berlusconi ma forse anche Bersani.
Scritto da Luca il 14/4/2013 alle 12:31
ho vissuto una vita intera con questi tuoi bellissimi auspici e nonostante tutto vorrei davvero che potessero avere una ultima opportunità. Ti confesso che oggi vivo questa aspettativa con scetticismo. Molte, troppe sono state le disillusioni e i tradimenti subiti, nel precedente post ci hai proposto un confronto sull'araba fenice del cambiamento. Ma "QUESTO E' IL MOMENTO DI SORREGGERE LA CASA CHE CROLLA O AIUTARLA NEL CROLLO? forse se crollasse del tutto sarà più facile ricostruire in meglio.
Scritto da robinews il 14/4/2013 alle 13:10
tu dici che quando la casa crolla, prima di organizzare ognuno i suoi spazi deve sorreggere ogni singolo mattone! Giusto, personalmente da decenni faccio come te il lavoro di reggere il mattone ma osservo dopo anni di questa fatica quali sono i risultati ZERO. in generale abbiamo avuto e abbiamo una classe politica che ha sempre approfittato del "nostro sorregere mattoni". Oggi, molti di questi profittatori sono ancora in auge e temo che possano continuare ad approfittare.
Scritto da robinews il 14/4/2013 alle 13:21
Bersani ha dichiarato che è indecente chiedergli di fare in fretta a fare il governo in questa fase. Ma non è soltanto Renzi che lo chiede, sono le imprese e i lavoratori. Ma dove vive Bersani?
Scritto da M.F. il 14/4/2013 alle 13:35
Caro Giuseppe, mi spiace che tu ieri non abbia potuto trattenerti. Il tuo richiamo a Jannacci (Quelli che…) mi ricorda un’altra sua canzone che è perfetta per i tempi d’oggi: “Se me lo dicevi prima”. “Se me lo dicevi prima... Ma io ho bisogno adesso, sto male adesso. Ma io ho bisogno di lavorare, io sto male adesso. Eh sto male e sto bene macché il lavoro e mica il lavoro… Bisogna saperlo prima che dopo non c'è lavoro. Eh, eh, eh, se me lo dicevi prima”. Morale: la classe politica continua a far finta di non capire che cosa sta accadendo. Dopo che le cose sono accadute, il governo tecnico che prima era l’unica soluzione per il Paese e poi … il governo tecnico non ha funzionato; l’IMU, che prima tutti vogliono e poi si scopre che si può togliere; la ingovernabilità, dovuta ad una legge elettorale che prima non si è voluto cambiare ed ora diventa necessario cambiare. Eh, eh, eh, se me lo dicevi prima! Fra un mese, Bersani magari salterà fuori a dire “Ah, averlo saputo prima che serviva un governo di scopo. Dovevate dirmelo prima! Eh, se me lo dicevate prima!
Scritto da Leonardo C. il 14/4/2013 alle 14:25
Ho letto nel precedente post il commento (ore 1.09) di tale Bob K. (non sarà per caso un omonimo del più celebre Bob K.?) che già liquida la new-entry Barca. Un momento! Diamo almeno prima una lettura al suo documento. Cerchiamo di capire. Accogliamo in ogni caso con positività questa nuova voce che si spende sul futuro del PD. Non sono mica in tanti che in questo momento stanno scommettendo sul PD.
Scritto da Leonardo C. il 14/4/2013 alle 14:36
Fabrizio Barca nel suo documento ha scritto di mobilitazione cognitiva, élite estrattiva, sperimentalismo democratico, catoblepismo, proprio così catoblepismo. Il Pd non è un club di docenti universitari o l'ufficio studi dell'Unione europea. Lo vedrei bene contro Renzi ma cambi linguaggio per piacere.
Scritto da Mario T. il 14/4/2013 alle 15:11
La maggioranza ideale purtroppo non è uscita dalla urne. Se si formerà sarà soltanto per iniziativa del prossimo capo dello Stato. Altrimenti voteremo ancora.
Scritto da Pd Sesto S, Giovanni il 14/4/2013 alle 16:52
Trovo molto appropriato il "controcanto" di @ Leonardo C. i cui commenti sono sempre di una efficace caratura. Anche quello successivo mi sembra degno di attenzione. Mi preme anche dare un amichevole sostegno a @robinnews, oggi in calo di autostima e di speranza nelle "magnifiche sorti e progressive". Non è certo uno che si può tacciare di non averle dette prima. E magari, aveva ragione "prima".
Scritto da Angelo Eberli il 14/4/2013 alle 17:02
Va bene, la casa brucia, bisogna spegnere l'incendio e poi ricostruire. Come? Su questo si sta attorcigliando la politica italiana da oltre un mese. Ora, è ovvio, cominciamo a vedere come finirà la partita del Presidente della Repubblica. E' auspicabile che, senza troppo manovre "clandestine", le tre forze politiche più rappresentate in parlamento, più i montiani, facciano uso di ragionevolezza almeno in questo, convergendo su una figura il più possibile di "garanzia" per tutti, non solo per il centrodestra, ma anche per i grillini, per quanto irresponsabili siano stati finora. Poi il governo. Beh, mi auguro che il nuovo Presidente riesca a trarre dal cilindro qualche idea o meglio a condividere l'unica idea possibile per evitare di indire subito nuove elezioni. Lasciamo perdere, almeno tra noi, il governo delle larghe intese, con improbabili riferimenti al 1976. Anche perchè le larghe intese richiederebbero l'apporto non solo di P.D.L e di P.D., ma anche dei grillini, che però non mi pare siano interessati, anzi. Inoltre dietro le larghe intese si nascondono non i "responsabili", ma coloro che vorrebbero un governo P.D. - P.D.L.-montiani forse, con cui non so se si potrebbero non dico risolvere, ma solo affrontare i problemi urgenti del Paese; sicuramente ciò darebbe una forte spinta all' implosione del P.D. E allora? Non rimane, se non si vogliono le elezioni, che un nuovo governo del presidente o di scopo che dir si voglia; non tecnico, ma politico, anche se non guidato da un dirigente di partito, come scrive Scalfari nel suo editoriale odierno: un governo con un programma essenziale di pochi punti, tra cui la riforma elettorale ed i provvedimenti per l'economia. Un governo per il quale non si richiede -essendo un governo di scopo o del presidente- una maggioranza preliminare tra forze che si escludono reciprocamente e che non possono permettersi un matrimonio o una relazione alla luce del sole.Realizzati quei pochi, ma fondamentali obiettivi, si potranno sciogliere le Camere ed indire nuove elezioni. Ho già detto che alla guida di tale governo ci vuole una figura della società civile o comunque non un dirigente di partito. In altri termini Bersani dovrebbe sostenere il progetto, lavorando per un presidente del consiglio altro da lui, anche se appartenenente all'area di centrosinistra.
Scritto da mariuccio bianchi il 14/4/2013 alle 17:24
@ M.F. - dove vive Bersani? In un partito che dà a Renzi del fascistoide alle primarie. Che lo porta in giro in campagna elettorale come una madonna pellegrina e che dopo due mesi dalle elezioni inconcludenti gli dà del demagogo populista se invita a sbrigarsi a decidere che cosa fare, cosa che chiedono tutti.
Scritto da L.V.. il 14/4/2013 alle 18:32
@Adamoli. ma sai poi le cose da fare sono quelle e basta, non ci sono spazi per fantasie, bisogna ris trutturare lo stato e i servizi subito e liberare risorse poco alla volta per l'economia e per abbassare le tasse sui ceti medio massi perchè sono veramente insopportabili, soprattutto paragonate ai servizi che si ricevono! ma pare che queste cose non interessino nessuno! Insomma Monti aveva ridotto i dirigenti dei ministeri del 20% si è cominciato a farlo o tutto è andato a rotoli!? i 10 mila soldati che crescono non si può metterli in polizia o trasferirli nei territori a fare i vigili urbani!? no!? e quelli a cui mancano due anni metterli in mobilità all'80% del salrio!? no lì tutto immobile dal 1992!?
Scritto da Sara Finzi il 14/4/2013 alle 19:09
@Robinews (13.10) - Tu forse estremizzi il dilemma, ma il bivio che descrivi è fondato. Grillo vuole aiutare dichiaratamente (almeno fino ad oggi) il crollo del sistema politico. Io credo che una grande forza popolare debba riformarlo costantemente in corso d’opera.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/4/2013 alle 19:21
@Leonardo C. (14.25) - Mi dispiace di non essere tornato ieri pomeriggio al tuo seminario. Un semplice impegno di famiglia. Ti faccio i miei complimenti. Analisi come la vostra sono utili e necessarie. Dovete continuare fregandovene della critica di comportarvi come una corrente. Nel tuo caso non è proprio vero.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/4/2013 alle 19:23
@Adamoli, nel post odierno e in quello precedente, hai proposto due riflessioni fondamentali. Nei miei interventi ho cercato di cimentarmi nel merito e garantisco a @Eberli che conservo i miei pensieri ottimistici. Vedo anche che "l'ossessione" anti Bersaniane abbondano sul blog come se i tuoi interrogativi si risolvessero con l'ennesima rimozione del "Leader protempore del CSX". Misteri di pensieri ingloriosi. Siamo a pochi giorni e ore dalla soluzione N. 1 della crisi. Spero sia Prodi.
Scritto da ROBINEWS il 14/4/2013 alle 20:19
@tutto il blog, dopo esserci divisi tra pro e contro Bersani, uniamoci in un appello a TUTTI I GRANDI ELETTORI del presidente della repubblica per eleggere PRODI. La linea l'ha data quello che le indovina tutte (Berlusconi), risolveremo così in radice tutti problemi senza galera, amnistie ecc.Con Prodi tutti i BERLUSCONIDI andrebbero in esilio volontario all'estero. è l'occasione giusta. @Adamoli, scusa se sono andato fuori tema, ma un po di ironia potrebbe essere un aiuto a pensarci sul serio!
Scritto da robinews il 14/4/2013 alle 20:43
Mi pare esagerata l'attesa che si è creata nel Pd per Barca. Renzi farà la sua strada e già lo sappiamo ma che la restante parte del partito per adesso maggioritaria metta in un angolo Bersani per il nuovo arrivato è una cosa che non mi va giù.
Scritto da Iscritto Varese il 14/4/2013 alle 23:21
Su quello che scrivi c'é poco da commentare. É l'assenza di decisioni che mi preoccupa. Il solito modo distruttivo senza sbocchi (e senza idee, tutto all'italiana), che mi preoccupa. Il tirare a campare di Bersani...
Scritto da Sic Est il 15/4/2013 alle 06:44
Alcuni commenti negli ultimi due giorni si sono soffermati con molta curiosità su Fabrizio Barca (da ultimo @Iscritto Varese). La prima domanda è questa: che cosa lo ha spinto a muoversi alla ricerca di una leadership del Pd in questo delicatissimo momento politico e istituzionale? Mi sembra un fattore di indebolimento della posizione di Bersani e francamente non l’ho capito, visto che fra i due le differenze a prima vista non sono molte. L’altra sera dalla Gruber Barca ha fatto un discorso interessante che non mi è piaciuto in due punti. Uno, parlare subito dei compagni di squadra (Vendola) prima ancora di presentare il progetto e di parlare di problemi e di risposte, non è un buonissimo inizio. Due, non ho approvato il suo attacco a Tony Blair. Ridurre tutto Blair all’errore della guerra all’Irak è un’operazione riduttiva e fuorviante. Si dimentica che ha cambiato il vecchio e antiquato laburismo portandolo alla vittoria storica contro i conservatori (l’unico negli ultimi decenni). E si dimentica che con la sua guida la Gran Bretagna ha compiuto dei passi straordinari nei servizi pubblici e nei diritti sociali collettivi. A meno che abbia proprio voluto dire che il suo modello è il laburismo pre-Blair. Se è così la mia distanza con lui sarà netta. E’ però prematura da parte mia un’opinione argomentata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2013 alle 08:56
La compettizione nello scenario nazionale futuro sarà tra POLITICA e ANTIPOLITICA. Sento l'esigenza di un "anno zero" per rifare le fondamenta istituzionali con riforme strutturali e di lungo termine, che non abbiano in mente solo di "tappare le pezze" con una mera visione contingente del domani. Credo che molti degli attuali schieramenti (se ci sono) verranno modificati e rivoltati. Agire per chiari obiettivi: solo il bene dell'Italia per l'Europa senza recinti di vecchie appartenenze passate.
Scritto da Simone Franceschetto il 15/4/2013 alle 09:12
Giuseppe,vorrei che tutti insieme riflettessimo sul commento della Professoressa sul penultimo blog.Bersani e co chiusi in un teatro ( poche persone ),e l'altro a Bari con tanta gente in piazza.Continuo a chiedere: vuole davvero il PD rinchiudersi nella ultima ridotta del miraggio della sinistra,o vuole interpretare la società italiani nella sua totalità? Questo a me sembra il dilemma principale da risolvere,da cui derivano le decisioni: maggioranza ideale,governo,Presidenza della Repubblica.
Scritto da mario diurni il 15/4/2013 alle 10:08
Perché continuate a dire che ci vuole un governo subito? Lo sanno tutti, è una ovvietà. Ma con chi? e per fare che cosa con questo chi che le cose che vuoi fare non te le lascia fare.
Scritto da Carlo Manzoni il 15/4/2013 alle 10:35
Io non ci capisco più nulla. Per farsi un’idea del Pd, alcuni leggono l’Unità e la Repubblica, io leggo Libero, il Giornale, Micromega e Travaglio. Scrivono così Barbara Spinelli e Paolo Flores d’Arcais (11 aprile 2013): “Pd e Sel hanno da guadagnare un Perù dalla estromissione di Berlusconi dalla politica e dal potere (del resto perfino la destra “presentabile” che si fa chiamare “centro” ha analogo interesse). L’Italia, la sua democrazia, la convivenza civile, la considerazione del nostro Paese in Europa e nel mondo (sia presso l’opinione pubblica che presso gli establishment), ne trarrebbero un impareggiabile giovamento, e del resto in nessuna democrazia liberale sarebbe mai stata tollerata la presenza in politica di chi assommasse il potere mediatico di un Murdoch a quello economico di un emiro. Perciò, se il Pd e Sel non operano sollecitamente per dichiarare Berlusconi ineleggibile, se non scelgono un Presidente della Repubblica che – in quanto Custode della Costituzione repubblicana e dei suoi valori – rifiuterà di sottomettersi alle pressioni di Berlusconi, alle cui esigenze resterà indifferente, dovranno spiegare ai loro elettori perchè mai preferiscano un comportamento che è scellerato secondo i parametri di una democrazia liberale e al tempo stesso masochista fin quasi al suicidio per Pd e Sel medesimi”. Parole grosse: SUICIDIO DEL PD E DI SEL. Hanno ragione, ma io non capisco perché, nel caso andassimo a nuove elezioni (primi giorni di luglio?), vincerebbe Berlusconi. Mistero della fede, direbbe mons. Fisichella.
Scritto da V.R. il 15/4/2013 alle 10:37
Mettere Anna Finocchiaro e Franco Marini fra i candidabili al Quirinale è una cavolata. Marini appartiene alla casta più antica sindacale e politica ed è stato sconfitto 50 giorni fa alle elezioni dov'era candidato nella sua regione. La Finocchiaro non ha nessuna credibilità internazionale. Meglio sarebbe Prodi. Il Pd pencola nel buio.
Scritto da Valceresio due il 15/4/2013 alle 10:42
@Mario Diurni, ma interpretare la società italiana nella sua totalità vuol dire incontrarsi a Bari con la D’Addario? In piazza c’era anche lei. Io non sono ancora entrato nel Pd ma è la forza politica a cui guardo e che voto, e sono disposto a votare anche in futuro a meno che si concretizzi come partito di Renzi. In questo caso, perderebbe il mio voto, ma sono certo ne guadagnerebbe altri. Ora, però, non c’è tempo da perdere, posticipare la formazione del governo alla elezione del Presidente della Repubblica è stata un’operazione indecorosa, pertinente con i riti della politica ma che segna ancora di più uno scollamento tra centrosinistra e cittadini. Poi non lamentiamoci se votano un comico.
Scritto da V.R. il 15/4/2013 alle 10:46
la maggioranza ideale era ed è quella CSX- m5S. Tutto il blog conosce questa mia propensione, questo fino all'elezione del presidente della repubblica non avverrà e forse neanche dopo. Ho sempre evitato critiche specifiche contro il M5S anche se naturalmente erano e sono presenti nei miei pensieri inespressi. Prima di chiedere il grado di affidabilità a Grillo quale è il grado di affidabilità del PD? Lo scontro in atto tra Renzi e Bersani indicano che forse Grillo fa bene a non fidarsi.o no!
Scritto da robinews il 15/4/2013 alle 10:49
Vi ricordate il Big Bang della Leopolda, ci siamo! Oggi la Finocchiaro ha definito giustamente "miserabile" Renzi. Non sono iscritto del PD e non sono per Finocchiaro presidente (sono per Prodi), ma credo che il segno sia abbondantemente superato. Ma come è possibile che Renzi non riesca a trovare parole contro Berlusconi mentre attacca la povera Finocchiaro per essere stata scortata alla supermercato?(scorazzando 24 ore su 24 su mediaset) Non vi sembra che molte cose non quadrano??
Scritto da robinews il 15/4/2013 alle 12:28
@V.R. Finché leggiamo Paolo Flores d'Arcais sarà difficile che capiamo qualcosa. Fuori d'ironia, il successo di Berlusconi con le sue chiavi di lettura è inspiegabile. Con il suo anti Berlusconismo cieco il Caimano continuerà a prosperare.
Scritto da Nicola il 15/4/2013 alle 12:46
@V.R. Aggiungo una domanda, di chi sarebbe la responsabilità per aver rinviato la formazione del governo di scopo a dopo la nomina del Presidente della Repubblica? Non dirmi di Napolitano perchè è una tesi insostenibile.
Scritto da Nicola il 15/4/2013 alle 12:50
Ve l'ho già detto tempo fa in un momento non sospetto, Renzi è incapace di unire, è quindi un elemento di rottura. Continuate a parlare del nulla (cioè di Renzi), che poi, è la continuazione del modo di fare politica di questi anni del csx quando con Prodi al governo, alcuni dissero che l'importante era prendere i voti, del programma poco importava. Tornando a Renzi, vuole sfidare Berlusconi: a scopa o al tre sette???
Scritto da maksim il 15/4/2013 alle 12:57
Come se dire governo di scopo si fosse risolto il problema. Ma quale scopo e con chi? Non è una questione di Bersani si o Bersani no, Bernusconi vuole un governo che non riuscirà a fare niente perchè lo ricatterebbe ad ogni passo che non sia gradito a lui. Un governicchio aggraverebbe solo le cose. Guarda l'esito del governo Monti, grandi peana all'inizio e poi un flop pazzesco, nessun politico sarebbe riuscito a fare peggio. Si sono dimenticati gli esodati, l'economia reale, i debiti della pubblica amministrazione e anche i marò in India. Peggio di così, impossibile!
Scritto da Carlo Manzoni il 15/4/2013 alle 12:58
Per Carlo Manzoni. Non esagerare, Monti ha battuto lo spread, e poi la legge fornero è già un passo avanti, certo adesso che c'è crisi non ne vedi gli effetti. poi manca un'agenzia che qualifichi i disoccupati e li indirizzi e questa deve operare sui territori. insomma in 8 mesi ha fatto anche troppo.
Scritto da Sara Finzi il 15/4/2013 alle 13:11
Ringrazio @Angelo Eberli e contraccambio: i suoi interventi sono sempre contraddistinti da intelligenza e ironia, privi di fanatismo e mai disgiunti dal garbo. E ciò è importante. Ringrazio, altresì, Giuseppe per il consiglio. Le uniche correnti che mi preoccupano sono quelle che mi causano dolori cervicali e lombari. Purtroppo, nel codice genetico di molti nel PD rimangono ben radicate le logiche del complotto e del sospetto, in particolare nei confronti di iniziative che non rispondono ai canoni dell’ortodossia di partito.
Scritto da Leonardo C. il 15/4/2013 alle 14:03
@Nicola, io ho elencato un giusto mix, una campana di qua e una campana di là. Guai se mi limitassi al Corriere e a Repubblica. Di Repubblica ho trovato noioso il reiterare le 10 domande a Berlusconi. Aggiungo che i “bollettini aziendali” non mi sono mai piaciuti. Perché abbiamo rinviato la formazione del governo a dopo il Pres. Repub.? Per i riti della politica, l’ho scritto, che in altre epoche avrebbero costituito la prassi normale (interessanti gli articoli a puntate della De Gregorio, in Repubblica, sull’humus politico propedeutico alle elezioni dei Presidenti) mentre in questi giorni suonano come campana a morto per il nostro Paese. Renzi su questo ha ragione: siamo terribilmente fermi.
Scritto da V.R. il 15/4/2013 alle 14:15
@Carlo Manzoni: ma sì, Monti e il suo governo tecnico sono stati disastrosi ... per fortuna tra 10 giorni ritornano Gasparri e Fioroni, Melandri e Meloni e tutta la compagnia di giro che tanto bene ha fatto all'Italia negli ultimi vent'anni. Chi ha cumulato i debiti della PA verso le imprese se non i governi incapaci che si sono succeduti negli anni ? No, la colpa è di Monti … Monti ha fatto un errore: accettare di governare l'Italia nel novembre 2011 ... doveva lasciarci sprofondare nel baratro dove ci avevano cacciato politici inetti e ladri, così invece di votare inutilmente Grillo li avremmo utilmente cacciati con i forconi, dopo aver dichiarato default.
Scritto da Ade il 15/4/2013 alle 14:17
La Repubblica sorta dalla Resistenza e fondata sul lavoro è defunta. Da molto tempo, ma noi fingevamo che respirasse ancora. Ora la irresponsabilità dei partiti politici, e soprattutto del partito democratico ha svelato la realtà e ci ha aperto gli occhi. Requiem.
Scritto da ulderico monti il 15/4/2013 alle 16:09
@Simone Franceschetto (09.12) - Ti do ragione, caro Simone, c’è assoluto bisogno di un nuovo patto costituzionale. Arrendersi pur nelle terribili difficoltà che stiamo attraversando è l’unica decisione da non prendere. Martinazzoli una quindicina di anni fa, di fronte all’incapacità del Parlamento di autoriformarsi e di aggiornare il sistema politico, aveva proposto di eleggere un’Assemblea nazionale ad hoc con le Camere funzionanti. Si era poi optato per la famosa Commissione Bicamerale che non ha concluso niente. Sono lontano dal M5S ma mi auguro che la sua forza d’urto aiuti nel convincere i partiti a fare oggi ciò che non si è fatto allora e tu dici nel tuo commento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2013 alle 16:29
@Robinews. La politica è imprevedibile. Ti trovi ad essere d'accordo con Renzi su Prodi presidente. Più contento della convergenza su Prodi o più indispettito della convergenza con Renzi?
Scritto da Maurizio il 15/4/2013 alle 17:16
@Maurizio, non sono mai prevenuto contro nessuno ne tantomeno contro Renzi. Non so se su Prodi mi ritroverò con il ragazzo di Firenze, spero di si ma temo di no, non è escluso infatti che il suo essere per Prodi sia solo di tipo "tattico". infatti se la sua azione dovesse portare allo sfascio del CSX tutto potrebbe essere pregiudicato,. Se invece dovvessi sbagliarmi e il CSX resterà unito ed eleggere Prodi (o Rodotà) sarei il più felice del mondo.
Scritto da robinews il 15/4/2013 alle 17:52
Caro Giuseppe non stiamo forse esagerando ?E' la situazione che è complessa, non la capacità o meno di Bersani. Gli storici e i grandi giornalisti che alcuni citano annaspano come il politico Bersani. Suggeriscono le soluzioni che vorrebbero, ma non ci sono, come se ci fossero e non si vogliono attuare. Non solo i politici non capiscono e a non sanno cosa fare. Una soluzione PD-PDL? Anche tra noi si ignora il gran fatto nuovo : grillini. Con loro bisogna fare i conti anche prendendo insulti.
Scritto da A. Vaghi il 15/4/2013 alle 18:50
Bersani sta semplicemente cercando di non fare un governo qualsiasi ma che sia capace di avviare sul serio qualche riforma che tiri fuori dalla catastrofe questo malandato Paese. C'è ancora chi crede che lo si possa fare governando con Berlusconi ? La finiscano i "media" di propinarci la grande menzogna che il PD sta perdendo tempo per le ambizioni di Bersani ( ed è forse il caso che lo capisca anche l'effervescente sindaco di Firenze.)
Scritto da A. Vaghi il 15/4/2013 alle 19:06
@A. VAGHI bravo! sono molto d'accordo con i tuoi ultimi 2 interventi; lucidità, concretezza, serietà e lungimiranza della Politica (con la P maiuscola)..
Scritto da robinews il 15/4/2013 alle 20:02
Se il sindaco di Firenze attaccasse chi ha rovinato l'Italia invece di offendere i suoi colleghi di partito forse gli italiani comprenderebbero meglio il progetto del PD. Possibile attaccare il segretario del proprio partito perchè non ha i numeri per governare? La lucidità mentale di una persona sobria potrebbe far pensare di no. Ma i commenti festose di persone vicine al rottamatore sono veramente inquietanti.
Scritto da Teo il 15/4/2013 alle 20:54
Che figuracce stiamo facendo. Un segretario candidato premier che da dell'indecente al suo antagonista delle primarie non l'avevo mai visto e si meraviglia del crescendo polemico. Gli sta scappando di mano la situazione.
Scritto da M.F. il 15/4/2013 alle 21:44
@A. Vaghi - Non partecipo alla polemica infantile e deprimente in corso nella Rete su chi ha cominciato prima nelle offese. Mi limito a rimarcare che non mi è piaciuto il modo con cui Renzi ha attaccato Franco Marini e Anna Finocchiaro ma non ho nessuna difficoltà a dire pubblicamente che non erano e non sono certo i miei candidati favoriti. E se lo dico di Marini, che conosco molto bene e che voleva candidarmi al Senato nel 2006, puoi credermi. Il momento è durissimo e Bersani va pienamente rispettato ma tenga sotto controllo anche lui il nervosismo. Sulla scelta del capo dello Stato e sul governo una forte dialettica è inevitabile nella crisi politica, sociale ed economica nella quale ci troviamo. Bisogna saperlo e le critiche vanno accettate. E’ il solo modo per assorbirle senza danni. La mia paura è che dopo l’elezione del Presidente per dare vita ad un governo qualsiasi pagheremo un prezzo molto alto e se ci saranno elezioni anticipate rischiamo di non essere in grado di presentarci nel migliore dei modi. Questo è il mio parere sincero.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2013 alle 23:06
L'ultimo commento di Adamoli è quasi un'invocazione "...potremmo non essere nella condizione migliore...". Diciamolo meglio se si andrà ad elezioni prossime (sei mesi) sarà un dramma per il PD. La "ditta" mi sembra che ...stia insieme a fatica. Ha contro quasi tutti. Mezzo partito o di più, le organizzazioni imprenditoriali, buona parte dei sindacati, la Banca d'Italia e poi...quello che si dice tra la gente, al mercato, nelle fabbriche. NON SOLO NEI SALOTTI...che frequenta certa sinistra.
Scritto da La professoressa il 15/4/2013 alle 23:33
Bomba in diretta alla maratona di Boston! Attentato in corso che non si riesce per ora ad interpretare. Previsione facile a farsi in Italia giovedì 18 si eleggerà il nuovo presidente della Repubblica...sarà un presidente ampiamente condiviso.
Scritto da Controcorrente il 15/4/2013 alle 23:40
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