Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/4/2013 alle 09:03


Tra qualche ora Franco Marini, salvo sorprese clamorose, sarà eletto capo dello Stato. Sulla sua figura umana e politica scriverò dopo il voto dei grandi elettori.
Adesso esprimo la mia amarezza per il dopo elezioni del Pd tutto da dimenticare. L’obiettivo giusto a portata di mano era chiaro: governo politico, di scopo, a termine, con pochi punti economici e la legge elettorale. Il premier, scelto dal Presidente Napolitano, avrebbe potuto essere una personalità del Pd, anche se non Bersani.
Si  è ostinatamente perseguita un’ipotesi inesistente con la rincorsa a Grillo. Si è preferito posticipare tutto a dopo l’elezione che ci sarà oggi. Si affermava che si sarebbero tenute distinte le due partite per il Quirinale e Palazzo Chigi che invece, inevitabilmente, si sono attorcigliarle insieme.
La genialità finale è stata: il capo dello Stato a un cattolico il premierato all’altra tradizione del Pd. Roba del secolo scorso.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti con l’elettorato del Pd sempre più smarrito. Se Marini darà l’incarico a Bersani molti grideranno all’inciucio. Se lo darà qualcun altro molti grideranno al suo tradimento come nell’ultima fase si era fatto con Giorgio Napolitano: un gigante fra i nani, come avevo scritto qualche giono fa.
Il rinnovamento è rinviato a data da destinarsi.
Dopo aver contato fino a mille ho cambiato il titolo che era “Ha vinto Berlusconi”.

Commenti dei lettori: 86 commenti -
E' il comune sentire di moti elettori del Pd delle varie sensibilità.
Scritto da Giorgio S. il 18/4/2013 alle 09:22
Qualcuno mi spieghi perchè non va bene l'autorevole Marini. Perchè lo ha proposto Bersani? Perchè è democristiano? Perchè non è di "prossima fermata"? Dobbiamo smetterla di guardarci l'ombelico: sono con Marini
Scritto da Loredana N. il 18/4/2013 alle 09:33
Ma a nome di chi parla Bersani? Del PD? Ma perchè se ha raggiunto un'intesa su un presidente condiviso (Marini), poi una consistente parte dei grandi elettori gli vota contro? Non contrapponendo un altro candidato del PD, ma dichiarando apertamente di votare Rodotà, candidato di M5S,...cosa vuol dire? Che cambiano partito? O che il PD decide per un'alleanza organica con Grillo? Vorrei saperlo, mi pare che tanti elettori del PD puntino purtroppo su M5S...sono pentiti del loro voto?
Scritto da La professoressa il 18/4/2013 alle 09:34
Condivido il tuo pensiero. Sento che sono delusi da questa decisione in tanti: sia chi pensa a Renzi, sia chi guarda a sinistra. In ogni caso, uno schiaffo a chi chiede rinnovamento, non nell'età, ma nel modo di fare della politica, ovvero l'80% degli italiani.
Scritto da Roberto il 18/4/2013 alle 09:46
Il PD è dilaniato, Vendola si dissocia, la Lega vota il suo candidato, Grillo propone l’ottimo Rodotà, i montiani hanno il mal di pancia … aspettate, mi sono dimenticato qualcuno … ma certo, Berlusconi: lui appoggia entusiasticamente Marini. @ Loredana N.: ti basta questo ? va bene cercare l’accordo con il PDL, ma arrivarci spaccando il proprio partito è semplicemente pazzesco; possibile che non ci fosse un altro nome più condiviso nel PD ? e, last but not the least, possibile che non ci fosse un candidato di autorevolezza “riconosciuta” anche all’estero ?
Scritto da Larpi il 18/4/2013 alle 09:58
Di fronte ad un paese sgomento che ha paura, scossi da quanto dice la Confindustria, i Sindacati, le organizzazioni di categaria, la Cei, la Banca d'Italia l'UE...e tanti altri attori, certo ne esce a pezzi il PD. Come ci si può proporre al Paese in questo modo... Non ha ancora vinto Berlusconi,...ma è il vincitore, insieme a Grillo davanti a questo spettacolo.
Scritto da Controcorrente il 18/4/2013 alle 10:05
Concordo su tutto. Premetto che questa mattina sono arrabbiatissimo. E' incredibile quello che sta accadendo: il PD è il primo partito, ma si trova senza maggioranza; per la carica di Presidente ci sono soltanto candidature del PD e di centrosinistra, formulate anche dal PdL, ma si è stati capaci di trasformare il tutto in una rissa interna. Dividersi su nomi come Rodotà, Marini, Prodi e persino D'Alema, significa aver raggiunto livelli di autolesionismo impensabili. Macché partito di lotta e di governo. Ieri il PD ha rinunciato a fare opposizione ed oggi si dimostra assolutamente non all’altezza di governare. Occorre al più presto voltare pagina e cambiare uomini. Il problema non è il nome di Marini, ma il metodo seguito e quello che la ricercata “convergenza di Palazzo” (come l’ha giustamente definita Niki Vendola) con il PdL prelude. Bersani faccia pure votare Marini con il voto degli altri e poi, un minuto dopo, si dimetta da Segretario. Il nuovo Presidente dia vita ad un governo di scopo a termine senza la partecipazione diretta dei partiti. Si cambi subito la legge elettorale senza fantasticare riforme istituzionali con il solo scopo di prendere tempo e si torni il più rapidamente possibile alle urne.
Scritto da Leonardo C. il 18/4/2013 alle 10:14
Mi ricordo che più di una volta abbiamo detto che Bersani, dopo la sonora sconfitta alle elezioni, ha perso lucidità ed è rimasto come un pugile suonato e che molti esegeti della politica (uno per tutto l'amico di blog @Robinews), quelli che hanno capito tutto solo loro, dicevano di aspettare. Mi pare che tutto quello che si sta facendo 60 giorno dopo si poteva, senza traumi e in stile realpolitik, fare prima. Senza far perdere tempo al Paese smettendo subito di giocare al presidente incaricato.
Scritto da Sic Est il 18/4/2013 alle 10:29
Giuseppe, condivido con te l'amarezza del momento. Non si discute la persona di Marini, ci mancherebbe. Il discorso è altro: il PdR deve essere un faro per tutti e interpretare il tempo. Marini - con tutto il rispetto - è politico totalmente inserito nelle logiche politiciste che gli elettori oggi rifuggono. Sul fronte interno: come è possibile proporre al Quirinale un candidato che spacca il PD solo per un accordo di governo con Berlusconi? [segue]
Scritto da Andrea Civati il 18/4/2013 alle 11:18
Tanto insistette San Giorgio Napolitano (Santo subito) sulle ‘larghe intese’ che il nostro Bersani ha dovuto scendere a patti con Berlusconi (niente di più raccapricciante), portando elettori, iscritti e simpatizzanti del PD sull’orlo di una isteria di massa che si ripercuote sulla identità e sul senso del partito. Ciò nonostante, in tanti non ci capacitiamo dell’avversione per Marini. Puerili le considerazioni di Renzi (‘immaginatevi Marini che parla al telefono con Obama’), anche se gli va riconosciuto il pregio di dire apertamente in viso, qualità necessaria per uscire dal pantano delle ipocrisie relazionali. Marini è il più accettabile nome della rosa (Finocchiaro, Amato e D’Alema). O si aveva il coraggio di praticare una rottura seria di vecchi schemi, riti e retaggi (per esempio con Gabanelli, Strada, che abbiamo già detto, però, che sono ‘impossibili’) altrimenti Marini vale Rodotà. Anzi, se Marini ci garantisce che, in questo settennato, si comporterà da democristiano, cislino, aclista, cristiano-sociale (rifuggendo le boiate sulla meritocrazia e rivedendo la riforma Fornero, art. 18 Stat.Lav.) è ancora meglio di un intellettuale di élite come Rodotà, il candidato della rete. Che cos’è la rete? Chi è la rete? E non dimentichiamoci dei nostri tre grandi elettori regionali (Maroni, Cattaneo, Ambrosoli) che si sono recati ‘fino’ a Roma per ‘ratificare’ l’accordo Berlusconi-Bersani- Monti. Che valore istituzionale, o politico, o simbolico, può ancora avere il secondo comma dell’art. 83 Cost.? Forse ha solo un valore emozionale: ‘quel giorno c’ero anch’io!’ A meno che Ambrosoli, che in campagna elettorale è stato spesso sul camper di Renzi, lo segua in questo frangente. Ambrosoli twitta tanto ma non lascia trapelare nulla.
Scritto da eg il 18/4/2013 alle 11:19
Per la prima volta dopo le elezioni ho il timore che il PD si divida. È paradossale che avvenga per una forzatura di Bersani, “il segretario che tiene alla ditta”. Un segretario che procede su decisione cruciale nonostante oltre 250 parlamentari della sua coalizione non sostengano la decisione. Inutile negare che la ragione ultima di Bersani è personale e direi generazionale.
Scritto da Andrea Civati il 18/4/2013 alle 11:19
[continua] Non a caso si scontrano gli emergenti (renziani e “giovani turchi”) e la vecchia guardia (su Marini si uniscono tutti: Bindi, Franceschini, Fioroni, Penati, Errani, etc.). Per concludere, non bisogna essere dei rabdomanti per percepire tutto lo scollamento nei nostri militanti: basta guardare Facebook o Twitter e si percepisce una vera rivolta, la goccia che fa traboccare il vaso della delusione post-elettorale. Tutto questo è assurdo.
Scritto da Andrea Civati il 18/4/2013 alle 11:19
In 10 righe è stato detto tutto quello che andava detto. Un sempre grande Giuseppe Adamoli !
Scritto da Nicola Del Bono il 18/4/2013 alle 11:23
Mi è piaciuto e te l'ho pubblicato sul mio giornale/blog.
Scritto da Claudio Bollentini il 18/4/2013 alle 11:25
E Renzi che poteva rappresentare il nuovo ha dimostrato lar sua nullità politica. Lo dico con rammarico pur avendo votato Bersani ... ma se igiovani del pd sono questi piacioni arrivisti....
Scritto da Mauro Prestinoni il 18/4/2013 alle 11:30
SEmpre meglio di Fassina e di quel tristezza tutto barba e occhialini di cui non ricordo il nome. Comnunque Giuseppe ha ragione: hanno perso tutti. Specialmente chi ha voluto andare contro tutto nonostante i dodici cazzotti presi in faccia in sequenza.....
Scritto da Luciano Mazziotta il 18/4/2013 alle 11:37
Per adesso sospendo tutte le valutazioni fino a dopo che sia fischiata la fine della partita presidente della repubblica (non tutto è ancora scontato). Solo per @sic est, se credi che con le tue analisi strampalate sugli ortotteri ci si possa liberare facilmente di quanto avvenurto il 25 febbraio con l'ingresso in campo di una forza immensa di popolo per il cambiamento è un calcolo sbagliato. Dopo la prima partita ce ne sarà un altra (il governo) e poi altre ancora (IL CAMPIONATO E' LUNGO!!
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 11:43
Bersani ha fatto e disfatto, scontentando tutti, ma il problema è la nullità di Renzi. Parola, ovviamente, di Bersaniano.
Scritto da Massimo Galli il 18/4/2013 alle 11:43
I bersaniani dopo questa disfatta immorale dovrebbero solo tacere. E pentirsi di aver votato per colui che dopo aver perso le elezioni dilapidando 10 punti di vantaggio ora si mette prono davanti a Berlusconi e gli fa scegliere il nome del presidente della Repubblica. Ma o' ? No, perché a certa sinistra piace perdere, per fare l'opposizione. Ci piace farci del male. Per Marini ci sara' il 10% dell'elettorato del centro sinistra, l'altro 90% non lo vuole. Ma non fa nulla, siamo noi il vertice del partito. Bersani dimettiti subito.
Scritto da Riccardo De Maria il 18/4/2013 alle 11:52
@Massimo Galli(11.43) - Il problema di oggi non è Renzi. E' il gruppo dirigente che ha gestito il Pd negli ultimi mesi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/4/2013 alle 12:01
Caro Giuseppe, hai fatto male a contare fino a mille; il titolo giusto era quello originale. Sono davvero sconfortato.
Scritto da Angelo Eberli il 18/4/2013 alle 12:04
Non ho nulla contro Marini che,se eletto,sarà un buon presidente ma mi aspettavo un altro nome,alla Boldrini e Grasso per intenderci. Berlusconi fa il suo interesse; e lo fa bene. Renzi e renziani giocano solo per loro stessi: ha ragione la Finocchiaro,anche per me Renzi è miserabile;vincerà,se vincerà,le elezioni ma è e rimane un pessimo politicante. Bersani dimostra ancora tutta la sua onestà,nella difesa del partito ,con grande coerenza.Non c'è più l'unità della sinistra e neache del C.Sin
Scritto da rb il 18/4/2013 alle 12:19
Beh, trovo che Marini sia il frutto del risulatato dei veti incrociati. Che si poteva avere di più? Gabanelli e Strada sono persone troppo serie per partecipare a questo gioco al massacro, Rodotà accettando la poltrona offerta da una parte politica si è dimostrato come tutti gli altri. Non volevate Anna Finocchiaro? Assumetevi le vostre responsabilità.
Scritto da Pino il 18/4/2013 alle 12:21
Un post da "dono della sintesi". Condivido. Vi dico la mia. Mi imbarazza chi pensa alla superiorità morale e poi, di fatto, pare subisca la sudditanza psicologica. Che limita il gioco, le idee (ah, le idee), le strategie.Senza obiettivi profondi, comprensibili, chiari, trasparenti, anche scomodi, non si fa nulla. Non solo in politica, secondo me.Sono deluso. Avevo altre aspettative. E non si è capito che, a parità di errori, i "progressisti" li pagano 1000. I "conservatori" ed i "populisti" 1
Scritto da FrancescoG. il 18/4/2013 alle 12:28
Caro Giuseppe credo che questa partita sia stata giocata male e rischia di finire peggio. Stimo Marini per quello che è stato in passato e provo affetto, ma lo ritengo non all’altezza della situazione e di ricoprire un ruolo come quello del Presidente della Repubblica. Non ha il profilo internazionale richiesto in questi terribili anni, non ha competenze economiche, è un politico puro (che non è una colpa, ma …) e forse non ha neanche più solidi legami con il sindacato. La sua candidatura è un giocare una partiti tutta interna alla politica da “ancien regime” e, diciamolo, nulla ha a che vedere con l’essere cattolico o laico, visione questa strumentale e superata, soprattutto nel PD, con le ultime primarie. E non me lo vedo avere la capacità di farsi guida per portarci verso la Terza Repubblica. Diciamo che dovrebbero essere queste le motivazioni da esprimere su una scelta se si vuole uscire dalla vuota retorica “rottamente” o peggio dei falsoni che giudicano una scelta perché pensano a se o al proprio candidato. Sinceramente, se si vuole fare un accordo con Berlusconi (cosa vuol dire che si fa il governo di “scopo” e allora perché abbiamo seguito la chimera Grillo per 50 giorni? ) meglio personalità con profilo internazionale e più capacità come Amato e D’Alema, invece abbiamo fatto scegliere a Berlusconi…. Personalmente poi, ho trovato, tanto per peggiorare la situazione, stucchevoli ed offensive le affermazioni di alcuni che si sentono il nuovo. Senza necessariamente prendere le parti di Marini, di cui confermo quanto sopra e cioè che non lo penso adatto, non mi è piaciuto sentire ieri Renzi speculare sulla figura ( “ma ve lo vedete Marini con Obama? Come s’intende, non lo capiscono gli italiani figurarsi Obama …). Stucchevole e strumentale. Forse il Renzi nazionale dovrebbe pensare meno a “fucilare” tutti e cercare di darsi un profilo un po’ più alto. Peggio ancora Gozzi sentito in radio stamattina. Il prodiano Gozzi che dice “il stimo Marini, non lo voto, ma non dico chi voto perché il voto è segreto”. Mi sembra che ci sia in giro troppa ipocrisia e troppo dilettantismo. Il risultato è che il PD è traumatizzato, spaccato e con ferite che si rimargineranno con difficoltà. Troppi in preda ad una crisi di nervi, attenti al proprio futuro personale ( compreso Renzi che non è esente da questa malattia ) o al futuro dei propri padri che non è che hanno brillato per capacità politiche in passato ( vedi Prodi ). Ricevo telefonate dagli iscritti che si sentono “persi” e non penso che questo sentire sia frutto di pregiudizio anticattolico o antidemocristiano. Forse c’è altro e di questo bisognerebbe tenerne conto.
Scritto da roberto molinari il 18/4/2013 alle 12:37
ci sono tutti i mezzi di camunicazione veloci a disposizione, SI PUO' SAPERE COSA HANNO VOTATO O STANNO VOTANDO I PARLAMENTARI DI VARESE? Si sono fatte tante illazioni sulla consultazione on-line del M5S per la presidenza della repubblica, perchè il CSX non usa questi metodi moderni e veloci di consultazione del "suo popolo"? io sono registrato con tanto di mail perchè ho sempre partecipato a "tutte" le primarie del CSX. Si potrebbe usare per il governo o anche per il presidente se c'è tempo.
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 12:38
una parte del gruppo dirigente del PD sta decidendo a "prescindere" dal suo popolo delle "primarie" NON PROBLEM. A breve ci sarà una consultazione importantissima con le elezioni amministrative (dal friuli a roma ecc.). Nelle urne si misurerà il consenso del popolo di CSX alle scelte di queste ore e giorni. AUGURI!.
Scritto da ROBINEWS il 18/4/2013 alle 12:46
Caro Giuseppe, forse sarò un sindaco di paese troppo sempliciotto, ma a me la persona Marini, sindacalista, ministro del lavoro, alpino, presidente del senato, abruzzese, non dispiace. L’elezione del Capo dello Stato, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, non può ma deve essere condivisa. Il fatto poi che questo nome faccia parte di un accordo che porterà Bersani a Palazzo Chigi, credo non sia così automatico e, in ogni caso, il consenso per Bersani dipenderà dai punti programmatici che egli stesso presenterà. Un’ultima osservazione da giovane sindaco ad un altro giovane sindaco (Renzi). Su molti aspetti Renzi ha ragione ma, e qui richiamo la sen. Finocchiaro quando non lo indicava come uomo di Stato, a mio parere i modi e le forme hanno comunque importanza in politica e soprattutto nella vita. Lo stile Renzi comincia a diventare fastidioso, non voglio essere offensivo ma veramente noto una sete di potere ed un’arroganza inusuali, sarà la società che in cui ci ha fatto entrare Berlusconi ? Probabilmente si, ecco uno dei motivi per cui spero che Renzi sappia smussare questo suo atteggiamento. Non se ne può più di sentire solo proclami (Grillo, Berlusconi…). Guarderò con interesse il bilancio preventivo del Comune di Firenze per verificare se in casa propria il sindaco sia stato capace di realizzare la ricetta proposta all’Italia Paese e, nel caso sia così, magari prenderò degli spunti utili al mio paese.
Scritto da silvio aimetti il 18/4/2013 alle 12:50
Giuseppe,non mi meraviglia quello che sta succedendo.Ho cercato ripetutamente nei miei interventi di argomentare che è il PD che è un'anomalia,come incontro di culture e sensibilità diverse.Un partito così non esiste in nessuna nazione.Credo che sarebbe più opportuna una scissione,con la creazione di un partito socialista moderno,come ne esistono nelle nazioni europee.So che tu non sei d'accordo,d'altronde anche Renzi proviene dall'ex ppi,e ha una visione politica differente da Bersani e co.
Scritto da mario diurni il 18/4/2013 alle 13:04
L'avevo vista giusta quando scrivevo che il capolavoro del duetto Bersani-Napolitano era quello di emarginare Renzi e i Grillini. La vecchia guardia sembra ci stia quasi riuscendo, ma a che prezzo? Spero ancora che cio'non accada,perche'in tal caso"il rinnovamento e'rinviato a data da destinarsi"come giustam.scrive Adamoli,e si profila una profonda spaccatura(come se gia'non ci fosse)all'interno del P.D. Mi auguro una"ripensata"che,se anche tardiva, potrebbe evitare il peggio all''Italia e al PD
Scritto da giovanni dotti il 18/4/2013 alle 13:11
Giuseppe, una mia battutina caustica - che riprende uno scambio di battute di qualche mese fa con uno degli intervenuti, ma purtroppo ho buona memoria - mi pare sia stata intepretata come se fossi bersaniano. No: ho sostenuto la necessità di candidare Renzi - le cui idee, e non la cui persona, mi piacciono - ho criticato Bersani soprattutto per l'accordo con Vendola, che lo ha ripagato con la diserzione e la rottura sul Presidente. Però ora Matteo Renzi deve stare attento a quello che dice e come lo dice. Mi spiace citare Michel Platini, ma lui giustamente diceva che anche Einstein se avesse dovuto subire un intervista al giorno sarebbe sembrato un deficiente. Anch'io per la Presidenza preferivo Prodi, ma tra Rodotà e Marini, cento volte Marini...
Scritto da Massimo Galli il 18/4/2013 alle 13:17
Una volta tanto mi permetto la battuta: tra un pallone gonfiato ed uno sgonfio, meglio il primo.
Scritto da Massimo Galli il 18/4/2013 alle 13:18
@ adamoli. Ok sono daccordo. Ma dammi alternative....che siano corpose e non palloni gonfiati
Scritto da Mauro Prestinoni il 18/4/2013 alle 13:20
@Mauro Prestinoni (13.20) - Se leggi bene il post ti rendi conto che svolgo un ragionamento politico più che soffermarmi polemicamente sui nomi. Rispetto Franco Marini che è un amico e mi voleva al Senato nel 2006 ma la sua candidatura al Quirinale è l'epilogo di una gestione insufficiente e sbagliata di questa difficilissima e tormentata fase.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/4/2013 alle 13:26
Ovvio che molti soffrono di invidia nei confronti del buon Marini perché avrebbero voluto essere al suo posto... Si dovrebbe pensare al paese più che all'orticello di casa propria. Mi raccomando, domani tutti a scrivere lettere sui quotidiano dicendo che Bersani ha fallito e che il PD fa schifo! Così la prossima volta vince Berlusconi, magari battendo proprio quel sindaco che molti ritengono sia imbattibile... Chissà....
Scritto da Teo il 18/4/2013 alle 13:42
@ Giovanni Dotti. Napolitano in questa vicenda non c'entra niente anzi il contrario. Questa è la storia dello statista di Bettola e degli altri dirigenti del Pd. L'uomo delle radici antiche e l'inventore della Ditta che sta affondando lui stesso. Veltroni al confronto era un grande genio politico.
Scritto da Giorgio S. il 18/4/2013 alle 13:44
forse "non hanno perso tutti". dopo la votazione di ieri sera al Capranica dove la maggioranza si è espressa per Marini IN PARLAMENTO LA MAGGIORANZA DEI GRANDI ELETTORI DEL CSX HA VOTATO CONTRO MARINI. Partita chiusa. Con i 522 voti Marini non riesce ad essere eletto nemmeno al 4° turno (507)!RODOTA' GRANDE SUCCESSO DI OGGI, DOMANI E DOPODOMANI. L'unica salvezza onorevole per il CSX rimane PRODI. Meditate gente, Meditate.
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 14:11
@Massimo Galli, ma di quale diserczione parli da parte di Vendola, ti informo ufficialmente che LA MAGGIORANZA DEI GRANDI ELETTORI DEL CSX NON HA VOTATO MARINI, altro che diserzione di Vendola, come sempre proviamo a discutre seriamente di politica e non cercare come sempre inutili facili e capri espiatori per nascondere le proprie incapacità.
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 14:17
Bersani, per caparbietà e testardaggine, sta distruggendo un partito. Ha aspettato 60 giorni, con il gioco dell'oca con l'unica casella che lo riportava a quella di partenza, per tirare fuori un personaggio inconcludente come Marini (per chi se lo è dimenticato ricordo che, per arroganza, nel governo Prodi volle fare il presidente del Senato a tutti i costi facendo perdere un voto alla già risicata maggioranza). Ripeto per gli sprovveduti e per quelli che sono convinti che in politica c’è la partita di ritorno, Bersani ha completamente sbagliato. Dopo aver preparato le elezioni professionalmente si è convinto di avere la vittoria in tasca non ricordando che la pelle dell’orso la puoi indossare ad orso morto. L’inseguimento degli insetti del M5S è stato un capolavoro di imperizia politica, di mancanza di lungimiranza, di non volere vedere la realtà. L’incontro con i due beoti rappresentanti del partito del riccastro ligure è da inserire nella prossima edizione del Principe di Machiavelli per documentare quanto un segretario di un grande partito, intorpidito da una bruciante sconfitta, possa fare per dare sfogo all’orgoglio personale di fare il Presidente del Consiglio. La scelta del pastore abruzzese, un giovanotto di 80 anni fumatore di pipa, è un vero e proprio finale d’artista, il colpo di genio, il taglio del dipinto alla Fontana. Bersani passerà alla storia come uno dei tanti inconcludenti, magari come una brava persona, ma sempre inconcludente.
Scritto da Sic Est il 18/4/2013 alle 14:18
insieme alle notizie non buone (e mi dispiace) per il CSX e il PD, C'E' UNA NOTIZIA BUONA, TUTTI GLI INCIUCISTI COMPRESI BERLUSCONI-MARONI-LA RUSSA E QUALCHE PD CHE NON HA ANCORA CAPITO CHE "E' FINITA", TUTTI QUANTI MESSI INSIEME "NON CE LA FANNO". ora inizia e prosegue "UN'ALTRA PARTITA". Tra le altre cose che mi sono dispiaciute è stato l'abbraccio cordiale di Bersani con Alfano nell'emiciclo di Montecitorio.Altra buona notizia SEPOLTURA TOMBALE DEL GOVERNISSIMO.
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 14:27
La catastrofe del Partito Democratico. il partito che non c'è. Ma se non c'è il partito (lo sappiamo da sempre), la catastrofe è evidente e minaccia la residua tenuta della Repubblica.
Scritto da ulderico monti il 18/4/2013 alle 14:30
FRANCO MARINI: 522 voti, 150 meno del quorum. Gli sono mancati circa 300 voti rispetto al totale dei parlamentari che avrebbero dovuto scrivere il suo nome. Circa metà dei grandi elettori Pd non lo hanno votato. La persona di Marini non si merita tutto questo. Il VERTICE DEL PD NE RISPONDA NON APPENA POSSIBILE, PREGO.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/4/2013 alle 14:35
@Robinews. Tu non avevi santificato Bersani? Non inventarti storielle giustificatrici. Hai detto e smentito decine di volte.
Scritto da Luca il 18/4/2013 alle 14:37
Bersani se ne vada con tutto il gruppo dirigente.
Scritto da Vittorio il 18/4/2013 alle 14:40
@Luca, come potrai facilmente capire non è mio modo di fare politica "santificare nessuno" nemmeno coloro ai quali sono più vicino (VENDOLA), ho sostenuto Bersani nella linea di "NON LARGHE INTESE CON IL PDL" se poi Bersani fa una inversione ad u e senza neanche l'appoggio della maggioranza del CSX fa un accordo con il caimano dire di non essere daccordo con lui non sono "contorcimenti". A casa mia si dice fare politica con la P maiuscola e sempre con discernimento critico costruttivo.
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 14:58
@Adamoli, carissimo Giuseppe, condivido il tuo intervento delle 14,35, una gestione più attenta (specie nel proprio popolo ed eletti) avrebbe potuto evitare questa INGIUSTA BOTTA AD UN UOMO COME MARINI. Condivido che i responsabili dovranno renderne conto, come molte volte avvenuto nei nostri reciproci scambi il problema che resta e sempre politico e non di questo o quel dirigente. LA SOLUZIONE STA SOLO NELLA RICOSTRUZIONE DEI RAPPORTI CON QUELLO CHE C'E' DI NUOVO NELLA REALTA' DEL PAESE.
Scritto da Robinews il 18/4/2013 alle 15:05
Dal messaggio di @Roberto Molinari si capisce perfettamente il perchè dello sfacelo del PD. Discorsi vuoti e personalistici infiocchettati come grandi ragionamenti. Parla di Renzi come "stucchevole e strumentale": sentenze su tutti. Ma la politica? Niente. Renzi capisce il momento e sa che Marini sarebbe stato uno schiaffo: per fortuna che lo ha detto senza doppi giochi. Chi pensa a sè è Bersani e al suo assurdo "governo di minoranza". A Roma come a Varese: con questi dirigenti non si vince.
Scritto da Basta! il 18/4/2013 alle 15:47
Beh dai, non facciamo catastofismi. Quasi sempre non si è raggiunto l'accordo alla prima votazione. Ma tanto è sempre colpa di Bersani! Peccato che Renzi non abbia 50 anni, alrimenti... Se ci fosse stato renzi allora si.....
Scritto da Pino il 18/4/2013 alle 15:48
@Adamoli, HANNO PERSO TUTTI? forse no. penso che dovremo essere grati ai grandi elettori che hanno evitato il "VERO" disastro mantendo aperta la possibilità di futuro per gli sconfitti di oggi. Ora si tratta di SCO-LLEGARSI rapidamente con coraggio da palazzo Grazioli, dalle piazze di Berlusconi e dai sondaggismi politici e RI-COLLEGARSI con il paese reale che dal punto di vista politico è cambiato e sta cambiando con la velocità della luce. NON TUTTO E' PERDUTO
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 16:20
Non ho parole, sono delusa ed esterefatta. Simpatizzavo per Bersani!
Scritto da Elisabetta C. il 18/4/2013 alle 16:23
@Silvio Aimetti - Ho saputo che mi hai inviato un secondo commento ma non l'ho trovato. Me lo puoi rimandare per favore?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/4/2013 alle 16:27
Carissimo @G. Adamoli. Quello che non mi dà pace è che i veri perdenti siamo noi, gli elettori, che siamo stati ricambiati da Bersani con calci nel sedere. Spero che qualcuno, magari i turchi finalmente scesi dai tappeti volanti, gli faccia capire che per orgoglio, stupido e controproducente, è riuscito da inseguito, la famosa lepre finita spelacchiata, a trasformarsi in inseguitore di tutti, senza bussola. Si compri un Tom Tom, il segretario, e si risvegli o faccia qualche passo indietro.
Scritto da Sic Est il 18/4/2013 alle 16:45
Non vedo soluzioni a portata di mano. E visto che in questo momento Berlusconi e Grillo sembrano due statisti, ci resta solo da piangere.
Scritto da bm il 18/4/2013 alle 16:51
Mi chiedo, a questo punto, perchè Marini è stato esposto a questo scempio. Marini dovrebbe essere rispettato per la sua storia e il suo passato e per quello che ha rappresentato. Se era emerso che non avrebbe potuto passare occorreva evitargli questa figura. Forse qualcuno dovrebbe essere chiamato a rispondere.
Scritto da roberto molinari il 18/4/2013 alle 17:00
Mi sa che chi ha perso di piu' in questa triste vicenda e' proprio Bersani e il PD. Il caimano e il PDL non hanno perso nulla(avevano gia'perso alle elezioni),semmai non hanno guadagnato come pensavano grazie all'insipienza e alla testardaggine di Bersani,che avrebbe fatto meglio a dimettersi subito dopo le elezioni.Ora constatiamo proprio un bel risultato:una spaccatura profonda nel P.D.non so se facilmente sanabile in futuro.Forse ha ragione@Diurni:forse sarebbe opportuna una scissione...forse
Scritto da giovanni dotti il 18/4/2013 alle 17:56
@Sic Est, qualche tempo fa pensavo che tu esagerassi nell'estremizzare alcune critiche a Bersani. @Adamoli e molti altri le facevano ma erano più morbide o meno feroci. Dai giorni scorsi penso che tu hai ragione.
Scritto da Lorenzo L. il 18/4/2013 alle 18:33
La giornalista tedesca Andrea Bacstein ha raccontato il colloquio tra un gruppo di sconosciuti nostri concittadini. A che serve il Presidente? Si è chiesto uno di loro. Siccome non ha nessun potere, ha detto l’altro, chiunque mettano fa lo stesso, anche la giornalista. Allora perché con Berlusconi? Ha aggiunto un terzo, così ce lo togliamo dai piedi. Amato è quello che ci ha rubato i soldi dal conto corrente. D’Alema è dei servizi segreti. Hanno continuato di questo passo fino a bocciare tutti i candidati. “Quello che mi ha colpito – ha commentato la corrispondente della Suddeusche Zeitunbg – è stata la miscela di rassegnazione e di cinismo che veniva fuori da una conversazione tra persone né stupide né maleducate”. Niente di nuovo sotto il cielo di Roma. Già alcuni secoli fa Nicolò Machiavelli aveva osservato che quando i cittadini non sono in grado di assolvere ai propri doveri, o perché pigri, o perché corrotti, o perché si ritengono troppo furbi, accade che la Repubblica sia inevitabilmente preda di qualche potente che ne corrompe la libertà. Osserva il professor Maurizio Viroli, che del fiorentino è un competente:”Siccome ci è impossibile capire con i ragionamenti e i calcoli chi saprà governare bene, tanto vale affidarci ai sentimenti e alle passioni”. Infatti di passioni e di sentimenti se ne vedono a bizzeffe, quelli che scarseggiano sono invece i ragionamenti.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 18/4/2013 alle 18:39
@Mario Diurni (13.04) e @Giovanni Dotti (17.56) - Raramente ho visto delle scissioni (se non piccole fuoriuscite) che hanno migliorato i rispettivi partiti, quello lasciato e quello nuovo. Sarò testardo ma credo che non di spaccature irreversibili il mio partito abbia bisogno ma piuttosto di ritrovare pienamente lo spirito originario del suo progetto. Ne riparlerò presto motivando il congresso il più rapidamente possibile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/4/2013 alle 18:45
L'elettorato del PD è sempre più smarrito. E non solo per questa scelta. Ma, prima ancora, per le indegne, irresponsabili affermazioni di certuni cosidetti "renziani" (mi spiegherete poi chi è mai questo Renzi! Renzi!?!) che, uscendo dal Capranica, si sono resi leciti dichiarare che non avrebbero votato Marini - scelta discutibile, per il vero - malgrado fossero risultati in minoranza! Ma non contano più i numeri? Che spettacolo indecoroso. Ed io che continuo a votarli ...
Scritto da domenico nitopi il 18/4/2013 alle 18:58
Bersani rilancia con una nuova proposta: tutto da ridere, quella di ieri cosa era? Quella non seria. La confusione che sta generando riproduce quella della ritirata di Caporetto. Una persona onesta come il segretario dovrebbe ora decidere qualcosa di serio (su Sky seguivo prima, con rabbia, gli sfottò del nanetto Brunetta). Non si può continuare ancora con il sistema del dire, non dire, fare, non fare. Il Paese ha bisogno di un governo. Degli indecisionisti non sappiamo proprio cosa farcene.
Scritto da Sic Est il 18/4/2013 alle 19:01
Sull'intera vicenda mi sono già espresso questa mattina. Non ho condiviso le modalità con cui si è giunti alla candidatura di Marini, ma trovo insopportabile che la sua figura sia stata mandata al massacro. Non si possono bruciare personalità come Marini. Concordo con Giuseppe (ore 14,35) sul fatto che i vertici del PD debbano risponderne. Bersani si deve dimettere, a maggior ragione dopo che ha fallito la carta dell'elezione del Presidente con larghe intese.
Scritto da Leonardo C. il 18/4/2013 alle 19:29
Mi sento confuso come un elettore del PD. Prima Renzi "chiede" un accordo con il PDL per fare un governo, ora che Bersani forse ha trovato l'intesa sul Presidente della Repubblica con Il PDL, Renzi rema contro. Una personalità di giovane e stimata non ce l'abbiamo? Il bello è che gli elettori sembrano prenderla male, sulle dichiarazioni di Renzi, o su un governo di scopo con il PDL, chissà come la pensano?
Scritto da maksim il 18/4/2013 alle 19:38
Perchè al PD non va bene Rodotà?
Scritto da Paolaccio il 18/4/2013 alle 19:55
@tutto il blog, ho appena letto una agenzia che annuncia da parte di Bersani, l'ipotesi di primarie on line per il nome del presidente da proporre da parte del CSX, Per poter fare questo sembra si stia chiedendo di posticipare la 4^votazione. Nei precedenti miei interventi avevo modestamente fatto una analoga ipotesi. se confermata questa idea di Bersani dovrebbe tirare un po su il morale di tutto il blog che mi sembra eccessivamente giù. @Adamoli cosa ne pensi?
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 20:06
@Camillo Massimo Fiori, a leggerla sembrerebbe che solo lei si ritiene in grado di fare i ragionamenti politici. Guardi che c'è il voto universale e che il suo voto vale quanto il mio. Cos'erano le masse contadine che votavano Dc o le tute rosse che votavano Pci. Lei rispettava quelle masse e non le porzioni di popolo che non si limitano a votare ma vogliono partecipare senza essere capaci di grandi ragionamenti?
Scritto da P. Rossi il 18/4/2013 alle 20:35
La seguente dichiarazione: " non vedrò Bersani perchè ha rotto il PD" , da chi è stata pronunciata? Il povero Grillo, che di politica non capisce nulla, avrebbe potuto scrivere una pagina epocale della politica italiana, invece verrà travolto anche lui!
Scritto da maksim il 18/4/2013 alle 21:12
@Robinews. Perché non tiriamo a sorte fra gli iscritti Pd, Sel e 5 Stelle?
Scritto da Adams il 18/4/2013 alle 21:12
Per @Fiori (18,39): troppo stupore per nulla, quello della Bachstein. Se la giornalista avesse partecipato alla mia conversazione mattutina (seguita al mio commento, 11,19) con amici (persone anch’esse ‘non stupide e nemmeno maleducate’), si sarebbe scandalizzata. Conversazione dalla quale è scaturito un giudizio positivo su Marini, nell’auspicio che, con la sua figura e storia, possa tornare quel sano ‘garantismo sociale’ che ha fatto la fortuna del radicamento popolare dello scudocrociato. Tradotto: se con Monti sono state spinte la flessibilità, la precarietà, l’austerità, i tagli lineari, la riduzione dei posti letto ospedalieri, il blocco dei contratti e finanche la drastica riduzione dei ticket restaurant nel comparto pubblico, con il sindacalista cattolico di San Pio delle Camere si avrebbe, almeno, la speranza di un ritorno alla ‘normalità’. Beninteso, per normalità non si intende l’Italia dei ‘finti ciechi’ o delle pensioni di invalidità distribuite a pioggia ma un’attenzione ai problemi dei lavoratori, dei pensionati e degli studenti. Perdoni, dott. Fiori, il nostro cinismo (?!?) e la nostra rassegnazione. Insieme a una sana ironia, spesso, anche queste sono delle leve per poter vivere.
Scritto da eg il 18/4/2013 alle 21:21
Dopo il disastro di oggi (anzi, di un anno e mezzo) Bersani ora invece di fare altre cavolate come le primarie on line voti Rodota' e poi si dimetta.
Scritto da larpi il 18/4/2013 alle 21:52
@Robinews (20.06) - Le primarie online a questo punto sono irrealistiche, astruse e creerebbero solo confusione. Anzi sarebbero risibili. Significherebbero l'abdicazione della direzione Pd dalle funzioni dirigenziali. Il problema è che siamo già acefali in questi giorni con il pesante indebolimento di Bersani. Non possiamo perdere totalmente la "testa" del partito. Mi dispiace deluderti ma questa è la mia netta opinione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/4/2013 alle 21:56
@ P-Rossi – Nel caso dell’elezione del Presidente della Repubblica i voti che contano sono soltanto quelli dei “grandi elettori”; il suffragio universale non c’entra nulla. E’ troppo chiedere a questi illustri signori dove vogliono andare? Il nome del candidato viene alla fine di un ragionamento non prima. Se non le piace il termine ragionamento si può parlare di strategia, senza quella non si va da nessuna parte; le candidature non sono intercambiabili, ciascuna è funzionale a un obiettivo. Mancando una visione chiara della strategia assistiamo ad un balletto di candidati che servono soltanto a spaccare un partito che ha scelto una conduzione leaderistica ma, contraddittoriamente, non ne accetta le conseguenze. Anche per partecipare ci vogliono alcune semplici regole, l’arbitro non può decidere per tutti. Tanto per chiarire: il P.D, vuole il cambiamento? Allora deve fare i conti con Grillo ma, finora, non ha ottenuto grandi risultati. Vuole aprire un dialogo con l’ altro pezzo del Parlamento? In questo caso deve cercare un onorevole compromesso. Non può scegliere il Capo dello Stato che gli fa più comodo, è che è magari anche il migliore, e fare un governo con il voto degli altri. Proprio perché in democrazia vale il principio di un voto per ogni testa il ragionamento non sarà magari necessario ma il buon senso si.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 18/4/2013 alle 22:13
@eg - Se riesco a rintracciarla, farò presente alla Bachstein il suo autorevole punto di vista. Dall'alto della loro "governance" questi stranieri sono saccenti e non riecono a cogliere il lato ironico del nostro carattere che ci aiuta a sopravvivere anche quando siamo sul punto di soccombere.
Scritto da CMF il 18/4/2013 alle 22:22
Via da Varese per qualche giorno, non ho avuto la possibilità di intervenire prima. Allora: domani vedremo che succederà. Se il P.D. riuscirà ad incollare in qualche modo i cocci in cui si è frammentato e se, di conseguenza, si eviterà il "capolavoro" di un presidente eletto compattamente dal centrodestra e da uno spezzone del centro-sinistra (con trattino perchè c'è anche il centro montiano). Concordo sostanzialmente con Molinari circa l'analisi della situazione; concordo un po' meno sulla figura di Franco Marini, che gode sempre di un ampio affetto e stima nel sindacato, Cisl in particolare (circa poi il suo profilo internazionale, non dimentichiamo che, oltre che l'Europa della politica, c'è l'Europa dei sindacati -la CES- , presso la quale Franco Marini gode di ampia considerazione). Quanto poi al parlare con Obama, beh, con certe irriverenze e mancanza di rispetto, Renzi si comporta più da bulletto anni '60 o da giovane guascone che da giovane degno di aspirare ad alte cariche. Ciò detto, non vorrei che si realizzasse ciò che, provocatoriamente, ho espresso stamane ad alcuni amici, cioè il "capolavoro" di Bersani in quattro mosse: 1. affossare Marini; 2. affossare sè stesso, cioè Bersani; 3.far implodere o esplodere il P.D. ; 4. lanciare ancora di più Matteo Renzi. Naturalmente mi auguro che il P.D. ed i suoi grandi elettori si ritrovino su una candidatura condivisa (preferirei Prodi a Rodotà), senza preoccuparsi troppo del P.D.L. e del centrodestra. In quersto momento, anche in prospettiva futura, l'unità del P:D. è assolutamente prioritaria. E di questo dovrebbe preoccuparsi non solo Renzi, ma anche e soprattutto, a questo punto Bersani ed il suo "cerchio magico". Credo che il governo di "scopo",che spero decolli dopo la parentesi dell'elezione presidenziale, non possa essere guidato da Bersani, che del resto ha sempre parlato di governo di cambiamento e non di governo di scopo.
Scritto da mariuccio bianchi il 18/4/2013 alle 22:26
@Adamoli, sulle primarie è stata una riflessionea caldo che doveva e deve avere tutti i suoi aspetti applicativi di difficile attuazione, forse mi sembra che di quello che si parla sarebbero primarie "SOLO TRA I GRANDI ELETTORI (e solo sui nomi della rosa verificata con il PDL) mi sembra che restiamo ancora nella confusione e per questo concordo in gran parte con te. Certamente l'ipotesi di @Larpi sarebbe in assoluto l'uscita dal tunnel in cui siamo.
Scritto da robinews il 18/4/2013 alle 22:29
Per @Fiori o, se preferisce, @CMF (22,22): per favore, non inneschi fra me e lei la gara su chi sia più autorevole. Io, a differenza sua, non sono mai stata candidata al Parlamento o alla Regione e giammai potrei diventare, al par suo, una ‘selezionatrice’ di candidati. Anche perché, avendo criteri più severi dei suoi, non sarei gradita e verrei allontanata presto. Sono certa che anche la Bachstein farebbe la mia stessa fine. Pur non conoscendola, Le rinnovo non solo la mia stima ma anche l’invito a concentrarsi, con corsi di formazione all’etica politica e/o colloqui individuali, sulle giovani generazioni dei politici varesini. Mi perdoni se insisto su questo punto.
Scritto da eg il 18/4/2013 alle 23:46
Grandi luminari filoberlusconiani della dirigenza PD, avete fatto proprio una bella figura di fronte all'Italia tutta e al vostro elettorato!Dovreste vergognarvi se vi resta un po'di pudore!Ma potreste ancora in parte rimediare al danno immenso che avete prodotto votando tutti per l'UNICA PERSONA INTELLETTUALMENTE ONESTA, SAGGIA E PREPARATA che vi rimane, STEFANO RODOTA',che puo'dare agli Italiani la GARANZIA di un SETTENNATO SUPER PARTES lontano dagli inciuci di cui siete impareggiabili maestri
Scritto da giovanni dotti il 19/4/2013 alle 07:01
@Giovanni Dotti. Ho stima per Rodotà ma dire che è l'unica persona che sarebbe degna di ricoprire bene la carica di presidente della Rpubblica è una fregnaccia. Scusami per la franchezza.
Scritto da Il pirata il 19/4/2013 alle 08:39
Bersani dimettiti,con la politica dell'accattone(prima con Grillo,poi col caimano,ora forse con Renzi)hai gia'fatto troppi danni al tuo partito e al paese.Ti avevo sopravvalutato,lo ammetto e me ne dolgo,come altri del resto.La CHIAREZZA non appartiene al tuo modo di far politica,come pure ai tuoi"compagni"della vecchia guardia.Le persone ONESTE che vogliono il CAMBIAMENTO sono ancora tante in Italia,anche se voi coivostri inciuci le avete continuamente umiliate.Lasciate spazio ai giovani perfav
Scritto da giovanni dotti il 19/4/2013 alle 09:07
In questo marasma politico generato dalla mancanza di lucidità del segretario propongo che il nuovo presidente venga scelto nella persona di Chiamparino, intellettualmente a posto, nato nel dopo giurassico, persona onestissima, non litigioso e nemico delle caparbie prese di posizione. Dopo, Bersani faccia un passo indietro, come presidente incaricato a tempo pieno, e si trovi una persona più ragionevole per un governo di scopo con un programma ristretto (almeno la legge elettorale). Poi al voto.
Scritto da Sic Est il 19/4/2013 alle 09:12
La dirigenza del Pd deve andare a casa. Sono patetici!
Scritto da Antonello Breggia il 19/4/2013 alle 09:14
E' sempre più necessario arrivare ad un congresso straordinario del PD per pensare di poter andare avanti. Bersani sta raccogliendo quello che ha seminato. Come può trovare consensi fuori dal PD (magari col PDL) quando ha chiuso la porta in faccia al 50% degli iscritti del suo partito?
Scritto da Eugenio Maria Castiglioni il 19/4/2013 alle 09:27
Con Prodi sta vincendo Bersani. Tutte le persone che lo hanno insultato dovrebbero chiedergli scusa.
Scritto da Pino il 19/4/2013 alle 09:52
Oh finalmente il nome di Prodi! Ora avanti tutta e se Berlusconi vuole emigrare come ha detto qualche giorno fa quando dissentiva sul nome di Prodi, prego, le frontiere sono aperte. @eg, non è un caso che il primo a telefonare a Marini sia stato l’avellinese De Mita. Grande De Mita, il primo che trattò con sufficienza Renzi. E’ vero, non parlano l’inglese e non sanno usare un tablet, ma saranno questi i criteri? Dissento sul quarto punto di @M.Bianchi, non credo che Renzi acquisti più punti in questa vicenda. L’hai sentita l’intervista alla Bignardi? Un concentrato di giovanilismo e modernismo, vuota sostanza, in risposta ai colpi di fioretto della Bignardi che è stata bravina. Chissà il suo Sofri come se la rideva da casa, seduto in poltrona.
Scritto da V.R. il 19/4/2013 alle 10:11
@tutti, ore 09, il CSX, dopo qualche psicodramma (che si poteva evitare) RISORGE forse anche migliore di prima. Tutto si era ingarbugliato per una "supposta necessità" di concordare il presidente della repubblica con un PDL che poneva la pregiudiziale provocatoria e insopportabile contro PRODI. Tutti i miei auspici e speranze che fin dal primo giorno avevo scritto sul blog hanno avuto la risposta positva. Con Prodi, l'unico vero Leader del centro sinistra che ha avuto la speranza continua.
Scritto da robinews il 19/4/2013 alle 10:14
Hanno perso tutti, una cippa. E' il solito modo comunista di socializzare le perdite. IL PD stà tenendo in scacco un paese per farlo fallire e ridurci tutti a pezzenti. La classe politica di Bersani non ha ancora capito che la guerra è finita e che è ora di lasciare il posto alle nuove generazioni. Sono in parlamento da 30 anni mentre dovrebbe starci al max per 2 legislatura. ANDATE VIA !!!
Scritto da Alfredo il 20/4/2013 alle 09:06
Io non capisco questa sinistra che (vedasi diversi commenti) vorrebbe un presidente della Repubblica "schierato" o "orientato". Il presidente deve fare l'arbitro, certo a suo modo. Non è un super-capo del governo. Altrimenti si passa alla Repubblica presidenziale, che magari può anche andar bene, ma è proprio quello che la sinistra ha negato a Berlusconi anche nei timidi tentativi di cambiamento della legge elettorale dei mesi scorsi.
Scritto da sandro_f il 20/4/2013 alle 16:21
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