Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/7/2013 alle 14:02


Caro Presidente,

quanti “vertici” dei partiti che sostengono il tuo governo! Sono tutti necessari? Se si fanno forse si.
Eppure un dubbio ce l’ho. Il Pdl è in una crisi nera malgrado la baldanza che ostenta. Scelta civica si sta riorganizzando ma non è ancora chiaro per rappresentare chi e per che cosa. Il nostro Pd, il partito più strutturato e radicato, naviga a vista in attesa del congresso.
Il tuo governo è debole ma tu sei forte per l’inconsistenza delle alternative.
E allora prendi sulle spalle il Paese. Adopera lo “scalpellino” (metafora che ti ho sentito usare tante volte), ma anche il piccone. Per costruire bisogna abbattere, molto.
Troppe leggi, troppa burocrazia, troppe rendite, troppi enti inutili, troppe zone grigie, troppi rappresentanti del popolo che non rappresentano niente. Alza la voce, insieme al pragmatismo usa, se è il caso, anche un pizzico di demagogia che, conoscendoti bene, sarà sempre una piccola porzione rispetto a quella di quasi tutti gli altri.
Conquista autorevolezza mostrando anche la forza dell’autorità. Non lasciarti invischiare dalle moine di chi ti sostiene purché non cambi nulla.
Se i partiti non si accordano sulla legge elettorale, proponila tu (anche se non è una tua prerogativa) e sfidali in Parlamento.
Se devi cadere, provoca tu la caduta con atti di coraggio riformatore. Molti italiani te ne saranno grati.
Giuseppe Adamoli

Commenti dei lettori: 48 commenti -
Condivido tutto. Se potessi la sottoscriverei anch'io.
Scritto da Nicola il 17/7/2013 alle 14:44
Grande Giuseppe.
Scritto da Andrea Zanotti il 17/7/2013 alle 14:45
E' quello che avrei voluto sentire. Auspico che quello che scrivi sortisca l' effetto sperato. Non possiamo più indugiare: le moine gattopardesche non ci sono di alcun giovamento. Se proprio ci toccherà di cadere, almeno cadiamo in piedi.
Scritto da Angelo Eberli il 17/7/2013 alle 15:07
E’ una bella lettera aperta orientata a stimolare il Presidente del Consiglio Enrico Letta a prendere le giuste decisioni. Penso che sarà presa nella giusta considerazione.
Scritto da Ernesto Alberichi il 17/7/2013 alle 15:28
@Adamoli, G R A Z I E , sottoscrivo in toto questo post, specie per IL P I C C O N E demolitore necessario con urgenza, sottoscrivo anche l'ultimo tuo pensiero del precedente post (ore 14,42) sulla necessità di cambiamenti forti e rapidi (Martinazzoli-Assemblea Costituente) . Vedere condivise mie opinioni "esagerate" da una persona come te mi confortano e mi fanno ben sperare. Noto che in questi ultimi minuti anche "Renzi" dice che Alfano è INDIFENDIBILE. Bene, benissimo. VIVA IL CSX VIVO.
Scritto da ROBINEWS il 17/7/2013 alle 15:28
Una lettera che mi piace.
Scritto da Ambrogina Zanzi il 17/7/2013 alle 15:33
Caro Giuseppe credo che il Letta che evochi non esista e non sia mai esistito. Quello vero e' un politico di lunga navigazione che carambola tra scogli ed atolli dal tempo dell'Ulivo di Prodi e che non ha mai preso di petto nulla, neppure il piu' modesto dossier riformista. Pensare che cambi e si trasformi in un decisionista del calibro che ci vuole per fare quanto auspichi mi sembra una chimera. Sono convinto che i suoi alleati di governo al massimo lo lasciano durare finche' ne hanno convenienza. Io sono per elezioni subito anche con questa legge elettorale e se Napolitano preferisce dimettersi invece di sciogliere le camere faccia pure.
Scritto da Flavio Argentesi il 17/7/2013 alle 15:37
Enrico Letta ha il coraggio necessario? Ho dei forti dubbi.
Scritto da M.F. il 17/7/2013 alle 15:42
Se E. Letta ascoltasse e metterebbe in pratica i "consigli saggi" di @Adamoli SUBITO non è affatto scontato che si debba dimettere l'intero governo e il Presidente. E' certamente vero che il PDL uscirebbe dal governo MA LETTA POTREBBE PROSEGUIRE con la nomina di nuovi ministri per proseguire nel proposito di fare una nuova legge elettorale TUTTO IL RESTO SI VEDRA' STRADA FACENDO. Spero solo che il silenzio assordante del colle di queste ore non si trasformi in improprie e dannose intromissioni.
Scritto da robinews il 17/7/2013 alle 15:54
Per una volta sono d'accordo con @Flavio Argentesi.
Scritto da Giovanni P. il 17/7/2013 alle 15:58
@M.F., @Flavio Argentesi, forse è vero che E. Letta non è tipo di mettere in pratica i consigli di @Admoli, ma resta comunque un buon politico che potrebbe capire CHE QUESTA E' L'UNICA VERA VIA D'USCITA DAL DRAMMA IN CUI SI TROVA L'ITALIA. se lo farà sarà un bene per noi, se non lo farà peggio per lui (avrà perso una storica occasione); ci saranno altri che lo faranno comunque. Un vecchio proverbio cinese diceva "non importa se il gatto sia bianco o nero l'importante è che prenda i topi".
Scritto da robinews il 17/7/2013 alle 16:16
Condivido ma ipotizzi una leadership di governo che non corrisponde alle caratteristiche di Letta, uomo preparato, equilibrato, civile ma non è certo "il Roosevelt", che servirebbe all'Italia in questo momento
Scritto da cesare chiericati il 17/7/2013 alle 16:20
Caro Giuseppe, i tuoi consigli sarebbero utilissimi se Letta fosse a capo di un vero governo del Presidente, sostenuto da una maggioranza parlamentare trasversale e circondato da una squadra di ministri senza vincoli di appartenenza partitica. Invece Letta si è reso disponibile ad un’operazione politica che, rispetto a soluzioni di più elevato profilo istituzionale, ha privilegiato un’alleanza organica tra PD e PdL ed una classica spartizione delle posizioni di governo e di sottogoverno per garantire gli equilibri tra i partiti della maggioranza e tra le correnti interne ai singoli partiti, compreso il PD. Risultato, il destino di Letta da questo punto di vista è legato alla tenuta della maggioranza di cui è espressione e dubito che un guizzo estremo di autorevolezza possa consentirgli di sfilarsi dai lacci e lacciuoli che lo legano al destino di Alfano.
Scritto da Leonardo C. il 17/7/2013 alle 16:39
@Flavio Argentesi (15.37) - Ho sempre creduto (scrivendolo qualche volta sul blog) nella grazia della carica e non solo per i Papi.... Dico da qualche mese che dobbiamo prepararci alle elezioni anticipate, ma ho paura che con questa legge elettorale ci possa essere un altro pareggio Camera-Senato. Il domani si costruisce sempre sull'oggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/7/2013 alle 16:59
@Cesare Chiericati (16.20) - Ok Cesare, ma mi dici chi sarebbe il Roosevelt di oggi per l’Italia? O quale altra alternativa credibile, pronta subito, ci sia? Per il futuro non escludo affatto Renzi, anzi, per la sua personalità da leader (il progetto non l’abbiamo ancora sotto gli occhi ma lo scenario pare abbastanza chiaro). Il problema drammatico, però, è qui e subito. Ed è nelle mani di Letta (e di Napolitano).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/7/2013 alle 17:01
@Leonardo C. (16.39) - Come ti ricorderai bene il "governo del Presidente" era in cima ai miei pensieri ma è fallito per le cavolate di Bersani alle quali non si era opposto quasi nessuno. Tutti ad invocare l'impossibile governo di cambiamento con Grillo. E adesso ci ritroviamo con l'alleanza organica con Berlusconi. Non è così?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/7/2013 alle 17:08
Niente fughe in avanti per carità. Cerchiamo di trarre il meglio dalla situazione che abbiamo. Un'iniezione di forza e coraggio a Letta è ciò che il Pd dovrebbe fare in questo momento.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 17/7/2013 alle 17:16
@Adamoli, 17,01, nelle mani di Letta (e di Napolitano)? concordo, questa volta spero che almeno se il colle dovesse intervinire lo faccia per rimediare agli errori e non per IMPORRE LA PROSECUZIONE DI UNA VIA CRUCIS che si sà dove finisce.Naturalmente se Letta e Napolitano non fossero all'altezza della situazione CI SARANNO ALTRI CHE IN QUALCHE MODO PRENDERANNO L'INIZIATIVA NELLA DIREZIONE DEL CAMBIAMENTO. Ti garantisco che questo è il sentimento maggioritario del nostro popolo allo stremo.
Scritto da ROBINEWS il 17/7/2013 alle 17:27
Le aveva avvertite, Enrico Letta, le previsioni oscure che la Sibilla Cumana gli aveva vaticinato per il 2013, al punto che, il giorno precedente il suo insediamento, dichiarò agli italiani: ‘no a un governo a tutti i costi’. I costi sono aumentati sempre più, senza peraltro stupirci troppo, i nostri alleati ci erano noti. In aggiunta, essendosi infittito il numero dei dirigenti PD che, con la bava d’invidia alla bocca, pensano ‘se è riuscito lui, perché non io?’, il fuoco amico non tarderà a presentarsi. La storia del PD è anche la triste storia di sgambetti personali, più o meno recenti. Proprio perché non credo politicamente in questo Governo, non ho mai guardato essenzialmente al Letta-premier ma al Letta-uomo. E allora, in assenza di considerazioni politiche, si può solo dire che, dal punto di vista umano, spiace stia percorrendo una strada chiusa. Io tifo per il sobrio Letta e anche, perché no?, per le sue ambizioni personali, del tutto legittime. E ad @Adamoli pongo interrogativi: perché Renzi sì e Letta no? Perché Renzi dovrebbe riuscire dove a Letta viene impedito? E ancora: perché con il PdL sì e con MS5 no? E’ vero che sono un po’ astrusi, questi grillini, ma quando ci si trova davanti un arrogante Nitto Palma (l’altro ieri in televisione) anche il peggiore dei grillini risulta meno pernicioso e più tranquillizzante.
Scritto da eg il 17/7/2013 alle 17:31
Caro Giuseppe, dopo il voto personalmente non ho mai creduto nella possibilità del governo di cambiamento prefigurato da Bersani (vedi miei commenti in Bersani e Napolitano 17/3, Ostinazione senza sbocchi 3/4, Hanno perso tutti 18/4, ecc.).. Anch’io ho auspicato la nascita di un “Governo del Presidente”, di transizione verso nuove elezioni, con un programma a termine composto di pochi punti tra i quali la riforma della legge elettorale. Ma se adesso ci ritroviamo nell’alleanza organica con Berlusconi non è per una fatalità e nemmeno soltanto per la protervia di Bersani, ma perché qualcuno lo ha lucidamente voluto, compreso Napolitano, che ha dettato le condizioni politiche della nuova maggioranza.
Scritto da Leonardo C. il 17/7/2013 alle 18:08
condivido e sottoscrivo al 1oox100
Scritto da antonella il 17/7/2013 alle 18:53
Se Letta riuscisse a fare quello che tu chiedi potremmo fare a meno di Renzi. Spero che ce la faccia perché Letta mi convince di più.
Scritto da Una varesina il 17/7/2013 alle 19:07
Perfetta, sintetica, esaustiva. Attendiamo gli scenari. Sul caso della moglie e della figlia dell’esule politico, secondo me è una bella “mubarakkata”. Ci sarà qualche gola profonda che ammetta di aver ricevuto la telefonata di Qualcuno, come quella notte per la nipote di Mubarak. Prima o poi, qualcosa salta fuori. Stiamo qui fermi ad attendere, non si muove nessuno, attoniti e increduli.
Scritto da V.R. il 17/7/2013 alle 19:31
Letta si dimostri di essere un leader e noi avremo risolto in parte i nostri problemi per il futuro
Scritto da Lavoratore Malpensa il 17/7/2013 alle 20:29
La riforma elettorale è come l'araba fenice. Quando si farà nessuno lo dice. Il vituperato(ma anche amato) porcellum è l'ancora di salvezza per chi vuole restare attaccato al cadreghino. Fin che c'è tutti restano dove sono. Politica miope del giorno per giorno. Poi ci lamentiamo per l'astensionismo
Scritto da Pierluigi Galli il 17/7/2013 alle 21:51
Le cose cambiano di ora in ora. Qui bisogna fare un bel reset di tutto e tutti. Ad ascoltare la Bindi divento renziano anch'io, che sono sempre stato un bersaniano convinto, pur avendo votato Tabacci alle primarie (per puro e sentito spirito di appartenenza centrista). La Bindi propone che Alfano si dimetta da Ministro dell'Interno ma rimanga Vice Pres. del Consiglio. Ma non è una forma schizofrenica questa che stanno vivendo nel Partito Democratico? C'è da trasecolare.
Scritto da V.R. il 17/7/2013 alle 22:06
Ci vorrebbero più persone come Te per cambiare queste situazioni,ma siccome la maggior parte pensa all'amor proprio e non quello di tutti, si continua così.
Scritto da Loic Genini il 17/7/2013 alle 22:13
Credo che Letta il piccone più che lo scalpello lo debba usare nel PD. Quanto alla triste vicenda in oggetto è il caso di fare tanta pulizia ministeriale, riorganizzando dalla base il sistema poco chiaro e polveroso. Le dichiarazioni in Senato di venerdì seguiranno credo le dichiarazioni di oggi a Londra. Rimandato al prossimo...caso le speranze e le ambizioni di chi vuole andare a casa il Governo. Ricordo che è la soluzione politica indicata da Napolitano il 19 Aprile...e ce la teniamo...
Scritto da Fabrizio Piacentini. il 17/7/2013 alle 22:28
Non credo che Letta abbia la stoffa del leone. Mi pare più incline al compromesso e attento agli equilibri tattici, per questo il suo governo, non voluto e maldigerito dalla gente di Sin.ma propinatoci come "il migliore dei mondi possibile"(sec.Plangoss,maestro del Candide di Voltaire)continuerà a galleggiare tra sospensioni e rinvii senza riuscire a fare neanche quel poco che ci saremmo aspettati(riforma elettorale,riduz.significativa costi politica,ecc): le aspettative di molti andranno deluse
Scritto da giovanni dotti il 17/7/2013 alle 22:56
Sappiamo che Ablyazov era il braccio destro di Nazarbayev il dittatore kazako durante i "wild nineties", i selvaggi anni ‘90 di Far West dove quelli che oggi chiamiamo oligarchi, erano venti-trentenni col pelo sullo stomaco alto così che mettevano le mani su aziende e concessioni pubbliche che nel giro di pochi anni hanno regalato profitti miliardari. Petrolio, gas, armi, finanza. Ablyazov sa tutto degli affari "delicati" che Nazarbayev conclude con "partner" internazionali più o meno presentabili da 20 anni a questa parte. Affari che, se resi pubblici, farebbero molto incazzare alcune potenze pronte a ritorsioni politiche, economiche, e militari. Per questo Ablyazov è molto pericoloso e il presidente kazako preferirebbe vederlo sottoterra. E per questo il governo inglese si premura, per conto di Nazarbayev, che il caro dissidente non faccia mosse avventate. Allo stesso modo l'Italia di Berlusconi, sempre lavorando per Nazarbayev, si è premurata di fornire un'ulteriore arma di ricatto contro Ablyazov. Sua moglie e sua figlia. Restituite al dittatore, che potrà tenerle sotto scacco grazie a processi penali creati ad arte.
Scritto da Flavio Argentesi il 17/7/2013 alle 23:16
@Piacentini, siccome la medicina sbagliata l'ha prescritta il medico della mutua Napolitano, dobbiamo morire nonostante le "controindicazioni degli effetti collaterali"? Se il tuo ragionamento dovesse essere accettato acriticamente, QUESTO GOVERNO E QUESTA MAGGIORANZA DOVREBBERO AVERE LICENZA DI UCCIDERE TUTTO E TUTTI a partire dalla immediata chiusura di questo IMPORTANTE BLOG.
Scritto da ROBINEWS il 17/7/2013 alle 23:30
Bella lettera che condivido e che idealmente firmo anch'io.
Scritto da G.G. il 17/7/2013 alle 23:39
Letta, Alfano e Maroni. Il trio con cui Monti ebbe una riunione riservata dopo uno dei suoi ultimi vertici in Europa come Presidente del Consiglio. A me il trio non dispiace. Non vorrei la Santanchè al posto di Alfano. Non vorrei nè Salvini nè Calderoli al posto di Maroni. Quanto a Letta, può essere che appaia in tentennante attesa che passi la burrasca economica, ma oggi come oggi mi piace di più la sua leadership impalpabile che non quella molto esposta e sempre polemica e provocatoria di Renzi. Come si discuteva ieri, la strigliata va data al Parlamento affinchè si realizzino le riforme. Altrimenti non ci sarà leadership di nessun genere in grado di fermare lo tsunami. Una delle piaghe d'Egitto fu l'invasione di cavallette, non vorrei essere travolta da grilli più o meno canterini.
Scritto da Nicoletta il 18/7/2013 alle 00:46
@eg (17.31) - Non mi pare che io dica no ad Enrico Letta in questa lettera. Tutt’altro. Dipende da ciò che farà, dalla leadership che riuscirà ad esercitare su una maggioranza che cercherà di imbrigliarlo ogni giorno di più. Renzi ha le mani libere, può menar fondenti anche contro Alfano senza subire ritorsioni. Renzi vuole essere un capo. Bene, avrà tempo e modo di dimostrarlo. A differenza di altri ritengo questo ambizione una dote positiva in un partito dove abbondano le “mezze calzette”. Rispetto al Pdl e al M5S posso dire tranquillamente che sono lontano dagli uni e dagli altri. Dal Pdl perché rappresenta la destra e io sono favorevole ad un’Italia bipolare e dai Cinquestelle perché non sono cosa siano. Quando me lo avranno fatto capire magari cambierò idea.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/7/2013 alle 08:33
@V.R. (22.06) - E’ una mezza misura, ambigua, contraddittoria, più furbastra che intelligente, che il Pd non dovrebbe avanzare e che il Pdl finirà per respingere. Quanto alla Bindi ormai quando parla sono voti che volano via, temo. Serve un congresso risolutivo con un progetto chiaro e un leader forte. Adesso viviamo appesi ad un filo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/7/2013 alle 08:36
Tranquilla @Nicoletta, non si stanno risparmiando nulla per aprire porte, portoni, finestre e quantaltro per accogliere l'invasione di milioni e milioni di "grilli". Personalmente sto studiando come riuscire a trasformarmi in "ortottero" perchè non voglio perdermi la festa ed essere in quel momento dalla parte giusta.
Scritto da robinews il 18/7/2013 alle 08:39
@Adamoli, quello che temevo si sta concretizzando. Letta, non capisce o non vuole capire la gravità della situazione. La segreteria del PD fa finta anche lei di non capire e dice che “non si può mettere in discussione Alfanistan” perché la gravità dei mercati finanziari non lo consentono anche se qualcosa bisogna ancora chiarirlo (sich!). E’ la solita tiritera che si ripete da 2 anni sotto l’alta regia del Colle Supremo. La linea generale la detta Berlusconistan con il seguente teorema; il dissidente Kazako è un pericoloso criminale internazionale, il “sequestro e la deportazione a mano armata della moglie e della figlia del dissidente” è colpa della signora (e della bambina) che non hanno saputo qualificarsi come ospiti per asilo politico; gli altri colpevoli sono i vertici della questura e della prefettura romana insieme ai vertici del ministero degli interni (Alfanistan e Pansanistan esclusi); altri colpevoli sono i Giudici di pace e i magistrati della procura di Roma (i magistrati sono sempre colpevoli di tutto), naturalmente non manca il “complotto di Renzi” CHE STA ACCOLTELLANDO LETTA ALLE SPALLE, anche tutto questo ben spiegato e illustrato da Mediasettistan-Belpietristan-Sallustizan in buona parte avvallato anche da alcuni settori del PDstan. Carissimo Giuseppe, diciamoci la verità quanti Italiani possono ancora creder a queste barzellette? (anche se c’è poco da ridere). Se non avessi più la fiducia nella democrazia e nel popolo italiano MI VERREBBE UNA GRANDE VOGLIA DI INVOCARE L’INTERVENTO DELL’ESERCITO, DELL’AVIAZIONE, DELLA MARINA, DEI CARABINIERI, DELLA POLIZIA, DELLA FINANZA, DELLA GUARDIA FORESTALE per arrestare questa banda di incalliti criminali PER ALTO TRADIMENTO, nemici giurati del mio paese per salvare l’Italia e il suo popolo. Ma non siamo in Egitto, siamo in Italianistan. Mi auguro sinceramente che quanto da te auspicato sia possibile farlo al più presto E CHE A FARLO SIANO LE PERSONE GIUSTE E NEI MODI GIUSTI.
Scritto da Robinews il 18/7/2013 alle 09:01
Credo che il Blog di Adamoli non rischi di essere oscurato da questo Governo,...ma dalla fatica quotidiana di doverlo fare. Non ho mai votato per il partito di Napolitano, ma ne ho stima e condivido il suo coraggio che credo gli derivi anche dall'esperienza poltica condotta con DONNE e UOMINI di qualità (Amendola,Jotti,Terracini...). Certo ha fatto scelte istituzionali indigeste per la maggioranza degli elettori del PD, ma un uomo di stato (Napolitano lo è) pensa al Paese...
Scritto da Fabrizio Piacentini. il 18/7/2013 alle 09:39
Domanda diretta: dove lo vuoi il leader forte? Uno c'è già, Napolitano, e ha dimostrato di avere anche le mani abbastanza libere, o se le è liberate nell'emergenza. Non pensate, @Giuseppe e forumisti, che sia necessario avere PRIMA il semipresidenzialismo E POI eleggere un leader forte? Con le condizioni attuali avrebbe limiti e lacci di cui anche Prodi è rimasto vittima. O il tuo, caro @Giuseppe, è un discorso espressamente limitato alla conduzione del PD?
Scritto da Nicoletta il 18/7/2013 alle 09:45
Mi sto convincendo che, come hanno scritto anche alcuni commenti, c'è il rischio grave di andare a votare ancora con il porcellum. Se anche Letta ne è convinto sarebbe meglio che presentasse una proposta di legge al parlamento.
Scritto da Giusy il 18/7/2013 alle 11:16
Condivido @Piacentini e @Nicoletta. Meno male che Napolitano c'é. Non cito @Adamoli perché è da mesi che lo scrive.
Scritto da Giò B. il 18/7/2013 alle 11:27
Letta deve guardarsi dal fuoco amico di Renzi e di altri invidiosi del Pd come ha scritto ieri @eg.
Scritto da Iscritto Varese il 18/7/2013 alle 12:16
Abominio della desolazione! Il Paese, malato grave d'Occidente, è preda di fazioni dominata da signorotti e percorsa da capitani di ventura. Nulla di nuovo, naturalmente, già Dante inveiva di "nave senza nocchiero in gran tempesta". Le riforme di base, addirittura ovvie per una democrazia, non si fanno né si faranno; nella disputa di leaders e porta borse manca qualsiasi riferimento programmatico. Ma la classe politica è lo specchio del Paese, essi - i politici - sono come noi siamo. Anatema!
Scritto da ulderico monti il 18/7/2013 alle 12:35
Rieccolo di nuovo (ne ero certo), dall'alto colle ha ordinato NON SI STACCHINO SPINE A NESSUNO (Alfanistan compreso). Intanto le spine restano sulla pelle del nostro paese e del suo popolo martoriato. Sinceramente non vedo l'ora che oltre alla fine delle larghe schifezze finisca anche il regno di Giorgio II°, padre delle larghe schifezze. A coronamento del lavoro di Giorrgio II° manca solo il giudizio della corte di cassazione (che con qualche ennesimo pastrocchio) salverà Berlusconistan.AUGURI
Scritto da ROBINEWS il 18/7/2013 alle 12:37
La posizione del Presidente stamane si è palesata ufficialmente. Ora avanti con il presidente Letta. In crisi rimane il Paese e da questa DOBBIAMO USCIRE. Per il PD rimane una crisi infinita tra linee contrastanti. Non è colpa degli italiani se la maggioranza degli elettori del PD non è contenta dalla composizione di questa maggioranza. Ci sono tre garanti Napolitano (il vero segretario del PD),Letta l'AD del Governo e Berlusconi tra gli azionista di maggioranza. Tanto basta...
Scritto da La professoressa. il 18/7/2013 alle 13:48
Caro Giuseppe, per avere coraggio riformatore bisognerebbe avere alle spalle una maggioranza riformatrice, ma in Italia è pieno di conservatori, a destra come a sinistra, anzi, paradossalmente, più a sinistra che a destra. Lo stato sociale ? non si tocca. La giustizia ? non si tocca. La forma di governo ? non si tocca. A seguire le posizioni della sinistra italiana, l'Italia è il paese migliore del mondo: guai a cambiare qualcosa, funziona tutto a meraviglia.
Scritto da larpi il 18/7/2013 alle 13:58
Per @Adamoli (8,33): certo, è indubbio che la lettera oggetto del post sia sprone nei confronti di Letta. Il mio quesito (‘perché Renzi sì e Letta no?’) verteva su questioni attinenti la linea del partito. Comunque, ho inteso. Grazie.
Scritto da eg il 18/7/2013 alle 15:02
@Nicoletta (09.45) - Vorrei un leader forte per il governo, per il centrosinistra e per il Pd. Certo che Napolitano lo è stato e lo è. Ma è il Presidente della Repubblica che arbitra la politica secondo la vigente Costituzione. Non è un giocatore-capitano in campo. Come tu sai, sono favorevole al sistema francese, ma non possiamo aspettare che questa forma di governo sia introdotta in Italia per avere un leader autentico del nostro campo politico. Serve subito. E’ urgente e indifferibile. Vorrei tanto che lo fosse Enrico Letta ma lui deve rendersi conto che il tempo passa furiosamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/7/2013 alle 16:24
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