Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/8/2013 alle 09:31


Il fatto che il Pd debba tenere la schiena diritta e rispettare integralmente la sentenza della Corte di Cassazione è fuori discussione.
Sulle sorti del governo è meglio invece andar cauti. E' impensabile che il partito del presidente del Consiglio provochi una crisi in questo momento. Non la vogliono gli italiani, ci farebbe precipitare nel caos, trasmetterebbe al mondo intero l’immagine di un Paese incontrollabile.
Dopo la figuraccia dell’ex premier condannato in via definitiva per frode fiscale la credibilità italiana scenderebbe sotto i tacchi. Tra qualche tempo (molto presto) ci sarà modo di capire se il governo riuscirà a produrre qualcosa di importante e, in caso contrario, andare alle urne con un’altra legge elettorale, o perfino con questa.
Se il Pdl vorrà sganciarsi dalle responsabilità di governo s’accomodi e ne pagherà il prezzo. 

Commenti dei lettori: 69 commenti -
Condivido. Nessuna decisione affrettata e sconsiderata sarebbe accettabile in questo momento.
Scritto da Emanuele il 4/8/2013 alle 09:52
non condivido la tua apertura sulla legge elettorale, ovvero di andare al voto "....perfino con questa!". Riavremmo un Senato ingovernabile e saremmo daccapo. Unica urgenza è modificare il Porcellum, possibilmente con qualcosa che non sia peggiore.
Scritto da bm il 4/8/2013 alle 09:58
@Adamoli, encomiabile la tua fiducia nel fatto che si possa continuare a governare con "questo" PDL. Una sola osservazione "speranza e fiducia mal riposta e sprecata". I danni, caro Giuseppe, possono solo aumentare con questa testardaggine nel non voler prendere atto di una realtà che è appunto SOTTO GLI OCCHI DI TUTTO IL MONDO. Continuare anche per un solo minuto in più con il modello Monti-Giorgio II è gravemente colpevole
Scritto da robinews il 4/8/2013 alle 10:23
Un nostro dotto e acuto storico (@u.m.), 2 post precedenti, ci ricordava che siamo semplicemente vitteme della maledizione di "P.le Loreto" dove sarebbero stati oscuramente trucidati (non giustiziati) Mussolini e altri gerarchi fascisti. Un mio caro amico che ha letto queste cose con una grande risata mi ha detto che forse la maledizione è molto più antica e cioè l'assassinio di Giulio Cesare per mano di Bruto.Ma io dico, uno può anche pentirsi della sua storia, ma riscriverla falsandola no.
Scritto da robinews il 4/8/2013 alle 10:41
Per @Adamoli: ‘l’immagine di un Paese incontrollabile’ l’abbiamo fornita quando abbiamo rinnovato la carica a Napolitano. Ancora non riusciamo ad ammettere che è stato un fatto grave dal punto di vista politico? @Adamoli scrive anche ‘se il Pdl vorrà sganciarsi dalle responsabilità di governo s’accomodi e ne pagherà il prezzo’. Ma di quale prezzo stiamo parlando? Chi gli ha mai presentato il conto? Il Governo Berlusconi ha affossato l’economia italiana e non pagato prezzo. All’ultimo momento (dicembre 2012) si è sfilato dal sostegno a Monti e non ha pagato prezzo. Ora rischia di vincere senza nemmeno Berlusconi candidato.
Scritto da eg il 4/8/2013 alle 10:54
Per @Robinews (20,57, precedente post): io non minimizzerei come fai tu. Io ritengo che Enrico Letta abbia ottenuto dal pontiere zio Gianni (all’occorrenza anche portiere contro gli autogol di Bondi, e anche pompiere per spegnere i principi di incendio attizzati dai vari Brunetta/Santanchè) la rassicurazione, la garanzia, che la manifestazione di oggi sarà contenuta. Infatti, Enrico Letta ieri ha affermato ‘Valuterò i toni della manifestazione e poi deciderò’. Ed ecco che, magicamente, i toni si sono abbassati, al punto che i Ministri non scenderanno in piazza, a testimonianza e certificazione che il Governo non è messo in discussione. E’ tutto impeccabilmente organizzato, è tutto finemente congegnato. Rimangono i creduloni a pensare che le decisioni di Enrico vengano prese di comune accordo con Epifani, anziché con lo zio. Una volta che siamo consapevoli di questo, possiamo ugualmente augurare a Enrico Letta di continuare a governare. Se ce la fa. Tutto il resto (compreso l’improvviso asse Vendola-Renzi) è tutto chiacchiericcio.
Scritto da eg il 4/8/2013 alle 10:57
Le fregole della sinistra irresponsabile lasciamole perdere. In agosto non si apre una crisi al buio. A settembre si vedrà. E' probabile che si vada alle elezioni ma stia attento il Pd a chiudere esso stesso i battenti.
Scritto da Maurizio il 4/8/2013 alle 11:07
@e.g., porta pazienza,se le "nespole non cadono forse non sono mature abbastanza". Vedrai che comunque cadranno molto presto nonostante gli auspici del nostro amico Giuseppe e le regie più o meno occulte che tu giustamente denunci. Quanto all'eventuale accordo Renzi-Vendola non ne sò nulla, ma non mi dispiacerebbe.
Scritto da robinews il 4/8/2013 alle 11:15
Nessun dubbio che, sul piano tattico, il cerino della crisi di governo debba essere lasciato a Berlusconi ed ai suoi supporter. Tuttavia, sul piano politico rimane la responsabilità di quanti nel PD, lo scorso aprile, hanno perseguito la scelta delle larghe intese ed oggi si affannano a difenderne la validità. Quanto sta avvenendo in questi giorni, dopo la sentenza della Cassazione, era più che prevedibile, e nessuna grazia può mai azzerare gli altri processi che vedono Berlusconi imputato. Il governo Letta può quindi essere puntellato dai tatticismi, ma le sue legittime ambizioni e, in primo luogo, le riforme costituzionali per cambiare la forma di governo, sono definitivamente tramontate di fronte all’evidente inconsistenza politica dell’anomala alleanza PD-PDL. Tuttavia non è solo il PDL a dover tenere il cerino in mano. Anche Napolitano, quale regista delle larghe intese, dovrà ben misurare le proprie prossime mosse. Questa volta non si faranno sconti a nessuno e ciascuno sarà chiamato a pagare il prezzo delle proprie responsabilità.
Scritto da Leonardo C. il 4/8/2013 alle 11:20
@bm (09.58) - Tu sai quanto ci tengo alla nuova legge elettorale e come me la sia presa anche col Pd che in piena crisi berlusconiana, nell’autunno scorso, poteva cambiarla e non l’ha fatto sperando di fare cappotto sia alla Camera che al enato. Ma adesso non può diventare l’alibi per non andare alle urne anche se il governo Letta dovesse sopravvivere a stento. In questo caso bisognerà rischiare anche con questo sistema.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/8/2013 alle 11:24
@eg (10.54), @Robinews (10.23) - Può darsi che la destra non paghi il prezzo neanche stavolta come già in passato. Non lo escludo e posso accettare il ragionamento di @eg, anche se lo ritengo un poco forzato. Ma sento che il prezzo lo pagherebbe salato il Pd se fossimo noi ad aprire la crisi proprio in questi momenti. L’esperienza magari non è maestra di vita ma qualcosa insegna sempre. Caro @Robinews, ho ancora negli occhi e nella testa come il nostro elettorato ci ha castigato dopo il quinquennio 1996-2001, con il cambio di tre premier (Prodi, D’Alema, Amato) e dopo le elezioni anticipate del 2008 con il trionfo di Berlusconi. Nota, eventi di crisi sempre causati principalmente da forze “impazzite” di sinistra (si fa per dire). A settembre ne riparleremo e, come ho ribadito anche nella risposta a @bm, potremmo andare alle elezioni anche con questa legge elettorale che fa pena.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/8/2013 alle 11:30
Caro Giuseppe, come darti torto? No alla crisi subito ma pronti alle elezioni anche molto presto, anche con questa legge elettorale rischiando ancora il pareggio.....
Scritto da ff il 4/8/2013 alle 11:46
@Adamoli 11,30. Oggi non siamo nel 1996/2001. Le chiavi di lettura della crisi sono totalmente cambiate. I 9 milioni di voti a Grillo, molti dei quali potevano andare a noi se non si sbagliava, ci dicono che la gravità della crisi richiede UNA CAPACITA' DI FARE POLITICA TOTALMENTE DIFFERENTE DAL PASSATO. Alle ultime elezioni si è pensato a Monti mentre tutto andava dalla direzione opposta. Continuare con Letta mi sembra come con di Monti. Se poi si perderà non si dia la colpa ai "sinistri".
Scritto da robinews il 4/8/2013 alle 11:50
No caro Giuuseppe (11.30) credo proprio che ti sbagli. Come si sbagliano alcuni altri commentatori odierni, sempre pronti a saperne una più del diavolo. A votare con la attuale porcellum non si va. Il Quirinale ha fatto sapere che con l'attuale legge elettorale è da escludere il ritorno al voto. Per gli immemori, era questa una delle coindizioni fissate da Napolitano per la sua rielezione. E Napolitano è persona seria anche se talvolta non ci piace.
Scritto da A. Vaghi il 4/8/2013 alle 12:22
Per @A. Vaghi, se il governo può cadere solo dopo la legge elettorale tirerà avanti per qualche decennio.
Scritto da Angelo B. il 4/8/2013 alle 13:44
Spero che il Pd non vada nel trabocchetto della manifestazione del Pdl di oggi a Roma. Avanti con calma e sangue freddo. Le conclusioni si tireranno più avanti.
Scritto da Lettrice affezionata il 4/8/2013 alle 15:37
Il partito del presidente del consiglio sarebbe il PD? Ma quello è l'unico che si sconfigge da solo.
Scritto da Andrea Baiocco il 4/8/2013 alle 16:32
Sto ascoltando il Brlusca. E' un vero combattente. Magari la sinistra avesse uno come lui ma onesto e con le nostre idee.
Scritto da Lupus il 4/8/2013 alle 18:21
Via del Plebiscito, patetico Berlusconi, patetici i 4 gatti che lo stavano ascoltando, ora non sia patetico E. Letta. Letta ha detto che avrebbe ascoltato, il B. ha detto che può governare, forse lui pensa che potrà restare, fino a quando? A quali condizioni? Letta tolga dall'imbarazzo il PD (e persino il colle) per evitare almeno il voto al senato della decadenza da senatore di B.L'Italia sia liberata da questo cancro distruttivo, si faccia come suggerisce Famiglia Cristina si ritiri per sempre
Scritto da robinews il 4/8/2013 alle 18:40
E invece subito la nuova legge elettorale e subito al voto, staccandoci da questa marmaglia. O vogliamo regalare altri voti a grillo e, peggio ancora, affondare sempre di più l'Italia? Perché qualcuno mi deve spiegare COSA ha fatto ad oggi (e sono ormai 100 giorni) questo governo.
Scritto da Adriano il 4/8/2013 alle 18:46
Ascolto il discorso di Berlusconi; ... e se avesse ragione lui?...
Scritto da ulderico monti il 4/8/2013 alle 18:59
Cosa poteva dire di diverso Berlusconi oggi? Altrimenti avrebbe dovuto rinunciare all'abbraccio del suo pubblico.
Scritto da Giò B. il 4/8/2013 alle 19:28
@Corazziere N 1 o soldato dell'esercito di Silvio?, dubbio atroce. "e se aveva ragione Lui"? E se non avesse ragione Lui? Quanti dubbi in testa al nostro U.M.
Scritto da ROBINEWS il 4/8/2013 alle 19:34
L’anno scorso, alla Convention dei Moderati Italiani in Rivoluzione (quella di tal Samorì) era arrivato un pullman zeppo di ignari pensionati prelevati da un centro anziani di Roma, convinti di recarsi in gita alle Terme. Invece, eccoli lì a riempire generosamente la sala nella quale si teneva la Convention. Chissà quante persone gli ha portato oggi, il Samorì. Di quest’ultimo non c’è più traccia ma qualche bandiera che recava il suo nome l’ho vista. Intanto, il Sindaco Marino si è beccato del ‘cretino’ da Cicchitto, colpevole di aver osservato che gli organizzatori dell’iniziativa di oggi non hanno chiesto le previste autorizzazioni agli uffici competenti. Marino è un bell’ingenuo. Questi pretendono di rimanere impuniti da gravi reati, figuriamoci se si preoccupano di chiedere l’autorizzazione per la posa di un palco e per l’occupazione di un suolo pubblico. Ma l’energia elettrica da dove l’hanno attinta? Intanto Letta, come ho previsto nel mio precedente commento (10,57) si dice, per il momento, soddisfatto. E’ avvenuto quanto ha concordato. ‘Düra guera, che mi resisti’, diceva sempre mio nonno.
Scritto da eg il 4/8/2013 alle 21:14
Bravo @Monti. Beato che ha dei dubbi. Chi ha solo certezze è un povero di spirito.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 4/8/2013 alle 22:08
@Adriano, cosa cavolo vuol dire che Berlusconi è un combattente? lo era anche il Duce o quell' altro su in Germania. Non abbiamo bisogno a sinistra di uomini battaglieri di questa fattura.
Scritto da un democratico il 4/8/2013 alle 22:55
Ci sarebbe un piano B in caso di fine larghe intese.
Scritto da Angelo ChIappa il 4/8/2013 alle 23:29
Enrico Letta valuta con attenzione quanto accade anche oggi. Sa bene che l'alleanza fissa PD/pdl/SC non si tocca. Non si può fare una crisi al buoio, non si può votare senza nuova legge elettorale. Il PDL è indispensabile al Governo ad al programma. La gran parte del Paese, non solo i Berluscones sa che la nostra magistratura è marcia da dentro. Sa pure che il PD è rotto dal di detro e mai sosterrà la candidatura di Renzi...che prima o poi andrà per suo conto a vincere le elezioni.
Scritto da Controcorrente il 5/8/2013 alle 00:16
Mi pare degna di attenzione la posizione di ITALIA FUTURA in merito alla riforma della Giustizia. La trascrivo e la sottoscrivo: All’indomani del pronunciamento della Corte di Cassazione su Silvio Berlusconi non pensiamo di commentarne l’esito, perché noi crediamo che le sentenze debbano essere sempre rispettate. Quale che siano le parti e quale che sia l’oggetto. Soprattutto quali che siano le implicazioni. Perché rispettare le sentenze significa rispettare l’istituzione che le pronuncia e la comunità in nome della quale le pronuncia. Significa rispettare noi stessi. Ma, proprio perché rispettiamo le sentenze, vogliamo processi certi, equi e rapidi. Il “popolo italiano”, in nome del quale la giustizia è amministrata, ha diritto di pretenderli. E vi sono molti motivi per pensare che non sia così. Italia Futura da tempi non sospetti ha posto il tema della riforma della giustizia, civile e penale, fra le priorità del paese, segnalando come la nostra giustizia sia, per un verso, tra gli ostacoli principali sulla strada di una crescita sostenuta e, per altro verso, fonte di insostenibili disparità di trattamento. Gli ultimi vent’anni dimostrano che una seria riforma della giustizia è impossibile se stretta fra lotte partigiane e tifoserie contrapposte. Dobbiamo andare oltre. Dobbiamo riscrivere, con il coinvolgimento di tutti, le regole del gioco. Dobbiamo essere partigiani della giustizia e non tifosi di una singola sentenza. Non mancano le spinte, anche molto autorevoli, in questa direzione: pensiamo alle parole del Presidente Napolitano. Ed è questo il momento migliore – all’indomani di una sentenza certamente rilevante – per tramutare quelle spinte in atti concreti. Ma non bisogna perdere tempo. Per questo motivo Italia Futura aderisce ai referendum radicali sulla giustizia (e, ovviamente, a quello sul finanziamento dei partiti, altra battaglia storica di Italia Futura). Invitiamo dunque tutti i nostri aderenti a firmare e a far firmare i quesiti referendari sulla responsabilità civile dei magistrati, sulla separazione delle carriere dei magistrati, e sulla necessità di limitare il fenomeno dei magistrati “fuori ruolo” presso altre pubbliche amministrazioni. Vogliamo sollecitare la classe politica ad assumere in toto tutte le sue responsabilità. Sicuramente, l’abuso negli ultimi anni dello strumento referendario ne ha indebolito l’efficacia e il significato. Ed è indubbio che le riforme complesse che servono all’Italia non si prestano alla schematicità dei quesiti referendari. Ma oggi dobbiamo cogliere l’occasione irripetibile per sciogliere, firmando i referendum, uno dei tanti nodi che lega l’Italia al suo passato e le impedisce di immaginare il suo futuro.
Scritto da ulderico monti il 5/8/2013 alle 04:57
C'è un desiderio, una necessità, di normalità. Il Paese è in crisi da decenni e la situazione di emergenza dà fiato a tutti coloro, a destra e a sinistra che NON vogliono le riforme del sistema. Ma non a caso il Presidente della Repubblica pone in testa alla lista la riforma della Giustizia. La situazione è insostenibile, amplifica le reazioni populiste. Non ho dubbi che il Presidente eserciti la funzione di KATECHON, di forza che resiste e si oppone all'iniquità. Fino a quando?
Scritto da ulderico monti il 5/8/2013 alle 05:09
Egregio sig Adamoli,da uomo di sinistra quale ritengo di essere ,mi domando cosa penserebbero Berlinguer e Pertini di un partito ,il PD, che sta al governo con un altro partito che ha come capo un galeotto ,un AL Capone .italiano che ha rubato allo Stato, ovvero a noi italiani milioni di euro , che è stato condannato per prostituzione minorile ....ecc...
Scritto da Andrea Bagaglio il 5/8/2013 alle 07:29
Persone che pensano come @Andrea Bagaglio e che usano questo linguaggio garantiscono a Berlusconi e ai suoi di vincere ancora per molto tempo
Scritto da Erasmus il 5/8/2013 alle 09:08
Una signora sui 70 anni, dello spiccato accento veneto, felice per la gita a Roma "bus, bandiera e pranzo gratuiti. Cosa volete volete di più? Siamo pensionati". Un altro di Catanzaro che dice "adesso arrestateci tutti". Non è che poi, i suoi alleati padani, lo prendano in parola?
Scritto da FrancescoG. il 5/8/2013 alle 09:25
Dal '94 ad oggi,chi aspirava a comprarsi un vestito di Canali per il matrimonio della figlia,ha "messo giù" il pensiero.Chi pensava di poter migliorare il proprio benessere in maniera sana,si ritrova con qualche pezza sui pantaloni.Chi ha 30/35 anni e non ha mai conosciuto i partiti politici "normali", sarà chiamato a fare la classe dirigente.Mentre un pezzo dei coetanei è colpito da disoccupazione e precariato e l'altro paga ad una fetta del paese laute pensioni non dovute. (segue).
Scritto da FrancescoG. il 5/8/2013 alle 09:32
(segue). Solo per dare alcuni spunti. Parliamo una lingua della politica che negli altri paesi democratici, nostri principali partner, non credo sia comprensibile. Perché non so con quale traduttore si possa spiegare ad un francese, ad un tedesco, ad uno spagnolo il senso di cosa sta accadendo. Mentre, penso, capiscano che in difficoltà serve un Governo, non li vedo assimilare il resto. A meno che non si pensi unicamente all'italiana: qualcuno vuole salvare il proprio lavoro politico.
Scritto da FrancescoG. il 5/8/2013 alle 09:43
Lascio la parte distruttiva e passo ad altro. Penso che dei partiti diffusi e popolari servano. Il movimentismo fa bene, ma non è sufficiente. Opera su singoli argomenti, non su una visione generale. Il PD si prepara al congresso? Allora sparo la mia, visto che il tiro istintivo è molto praticato :-). Chi vota alle primarie diventa iscritto, come se fossimo all'anno 0. E da lì, allargandosi, si riparte. Diventa impegnativo, dai circoli in su, e saltano alcuni schemi. "Non c'è problema"(Z.Zeman).
Scritto da FrancescoG. il 5/8/2013 alle 09:53
@Ulderico Monti, lei che è un estimatore del Duce, cosa ne pensa della maglietta indossata ieri dalla sua erede Alessandra Mussolini? La maglietta riportava ‘C’hann scassat o’ cazz!’. Ma cos’è Italia Futura? Una radio? No, quella è Radio Città Futura. Cos’è Italia Futura? Di che ‘lotte partigiane’ e ‘tifoserie contrapposte’ parla? Io mi vergognerei a scrivere certe cose. Saluti livornesi, sono in trasferta per tutto il mese a Livorno, che ho raggiunto moglie e figli. Adesso esco e vado a leggere la prima pagina del Vernacoliere, almeno mi conforto. Saluti.
Scritto da V.R. il 5/8/2013 alle 10:23
@Andrea Bagaglio (07.29) - Il Pd ha presentato il governo Letta come l’esito eccezionale di uno stato di necessità. Si può condividere o meno ma è così. Chiediamoci come mai, se Berlusconi è quel mostro che tu descrivi, non siamo riusciti a batterlo quando alcuni mesi fa sembrava politicamente finito. Questa, si, sarebbe una domanda molto utile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/8/2013 alle 10:33
@Andrea Bagaglio, ma adesso abbiamo l’ifon, il tabblet, lo smartfon, il blutut, il faccialibro, il tuitter, che c’entrano Pertini e Berlinguer? Adesso abbiamo pensionati che scrivono di KATECHON all’ora che pare e piace. Adesso con l’e-governance, con l’e-government, con l’e-democracy, con l’e-participation andiamo in tutto il mondo e se c’è qualcosa che non ci piace, facciamo occupy. Che c’entrano Pertini, Berlinguer, Moro? @Andrea Bagaglio sei fuori ritmo. Sei lento, non sei rock.
Scritto da V.R. il 5/8/2013 alle 10:34
Sono rilassato, non solo per il periodo estivo ma perché mi pare che il resto del mondo abbiamo scontato, o meglio ci fa scontare quotidianamente, il fatto che siamo un paese "complicato". Le turbolenze e i parossismi delle ultime settimane non hanno avuto riflessi significativi sulla stabilità dei mercati e sui già elevati tassi che dobbiamo riconoscere sul nostro debito, questo mi fa dire che finché regge la ripresina a livello americano e di parte dell’Europa, finché il Presidente della Repubblica vigila per il rispetto dei vincoli di bilancio, i nostri partiti politici potranno continuare con il solito mediocre “teatrino”. Se a livello globale la crisi dovesse riacutizzarsi o l’instabilità mediorientale o cinese dovesse acuirsi allora si che torneremmo a ballare.
Scritto da Lele il 5/8/2013 alle 10:56
@Monti (4,57): più che Italia Futura (che non si sa a che titolo discetti), meriterebbe una lettura la ‘Relazione finale del Gruppo di Lavoro sulle riforme istituzionali’ datata 12.04.2013. Il Gruppo di Lavoro, istituito dal Pres. Repubblica in data 30.03.2013, era composto da Onida, Quagliariello, Violante e Mauro. Tra l’altro, sono stati velocissimi, hanno lavorato anche a Pasqua e al Lunedì dell’Angelo. Da pag. 19 a pag. 23, Capitolo V ‘Amministrazione della Giustizia’, ben cinque pagine intrise di … come dire … un colpo al cerchio e un colpo alla botte …. http://www.giurcost.org/cronache/relazioneriforme.pdf
Scritto da eg il 5/8/2013 alle 12:05
Dopo il sostanziale pareggio alle elezioni di febbraio, ritenevo che l’unica soluzione fosse un governo di scopo con il PDL con pochi essenziali punti di programma, tra cui la riforma del Porcellum, per arrivare ad un ritorno alle urne in autunno. La sciagurata gestione post voto del gruppo dirigente PD, con l’ostinato inseguimento ai grillini prima e la dilettantesca gestione della vicenda Quirinale poi, ha portato al Governo Letta, che non è affatto un governo di scopo. A meno che per scopo non si intenda il tirare a campare. Arte ben nota alla politica italiana e che questo governo sta praticando con maestria (IMU e IVA insegnano). Ora però non si può tollerare lo spettacolo cui stiamo assistendo in questi giorni, con un pregiudicato che, invece di ritirarsi in buon ordine, detta l’agenda al proprio partito, al Governo e pure al Quirinale. Ma dove siamo ? Se il PD avesse un po’ di dignità, alzerebbe la voce e pretenderebbe che certe sceneggiate non si verificassero oppure chiuderebbe subito l’esperienza di Governo. Né una cosa, né l’altra. Uso un’immagine a te cara: il PD lascia lo stesso segno che lascia l’acqua sul marmo. Nessuna.
Scritto da larpi il 5/8/2013 alle 12:10
Think tank. Dissacrante @V.R. (10,23), Italia Futura è un think tank. Tradotto, ‘serbatoio di pensiero’. Non di solo serbatoio della Ferrari vive Luca Cordero di Montezemolo.
Scritto da eg il 5/8/2013 alle 12:55
@Adamoli,condivido
Scritto da Paolaccio il 5/8/2013 alle 12:59
@V.R. il 5/8/2013 alle 10:23. Lei è un poveretto, direi cretino, ma mi trattengo. Uno di quei poveretti che insultano gli altri, ben nascosti "dentro" il loro anonimato. E' evidente che Lei si vergogna di sé stesso e del suo nome: se così è, c'è speranza di ravvedimento. Mi auguro che Ella possa rientrare un giorno nel consesso delle persone per bene o, almeno, di quelle così e così. Si goda le vacanze, non grufoli e confidi nel Signore.
Scritto da ulderico monti il 5/8/2013 alle 13:18
@FrancescoG. La questione non consiste nelle crisi che periodicamente si verificano, bensì nell'incapacità di rivolverle. Le crisi irrisolte o mal risolte incancreniscono e agevolano l'insorgere di altre più gravi e resistenti alla "cura". Mi sono sempre chiesto quale motivazione abbia questo destino italico. Nel Gattopardo c'era la sentenza: CAMBIARE TUTTO PERCHE' NON CAMBI NULLA, ma non credo che spieghi tutto. Ho trovato una buona risposta nel Barone rampante di Calvino. “Insomma c'erano anche da noi tutte le cause della Rivoluzione francese, Solo che non eravamo in Francia e la Rivoluzione non ci fu. VIVIAMO IN UN PAESE DOVE SI VERIFICANO SEMPRE LE CAUSE E NON GLI EFFETTI”. Che fare? Anch'io, come il metaforico Barone, me ne vado a vivere sugli alberi...
Scritto da ulderico monti il 5/8/2013 alle 13:35
Per @Bagaglio (7,29): io capisco le perplessità che esprime ma viviamo strani tempi. Lei pensi che il Censis ha presentato, qualche mese fa, uno studio sulla Movida (‘La città buona è la città relazionale e la Movida non può non esserci’) con dati relativi a Milano, Roma e Catania. Per me la Movida sono quattro disturbatori che tirano notte tra alcol, pasticche e discorsi vacui. Mentre il Censis (in collaborazione con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi) si è scomodato per studiarli e per presentarne i dati alla presenza dello stilista Fiorucci (e anche, meno male, dello psicoterapeuta Scaparro). Ora mi aspetto che l’Istat ne predisponga un altro sul consumo di sushi, suddivido per ripartizione territoriale, anagrafica e titolo di studio. E’ così dottor Bagaglio, i tempi sono questi.
Scritto da eg il 5/8/2013 alle 13:37
Nell'immondezzaio italiano, dove la corruzione, la criminalità, l'evasione ecc. ha ormai raggiunto limiti isopportabili grazie alle legislazioni fatte apposta per legare le mani alla magistratura MANCA SOLO CHE LA MAGISTRATURA SIA SOTTOMESSA A QUESTA LURIDA POLITICA (o anche alla eventuale futura politica pulita) E IL CAPOLAVORO E' FATTO FINO IN FONDO. PS ma cos'è questa fantomatica ITALIA FUTURA? una variazione di una certa P2? nel caso della giustizia e Berlusconi siamo in pieno tema, O NO?
Scritto da ROBINEWS il 5/8/2013 alle 14:06
@Giuseppe Adamoli il 5/8/2013 alle 10:33. Giuseppe, giustamente scrivi: "Chiediamoci come mai, se Berlusconi è quel mostro che tu descrivi, non siamo riusciti a batterlo quando alcuni mesi fa sembrava politicamente finito. Questa, si, sarebbe una domanda molto utile". Aggiungo una postilla: se B. fosse il mostro nemico della democrazia, il nemico mortale, lo combatteremmo e non ci faremmo il governo insieme. Quindi noi riconosciamo che B. e i suoi sono "dentro" la democrazia repubblicana.
Scritto da ulderico monti il 5/8/2013 alle 14:10
Se Giorgio II dovesse per un solo momento pensare alla soluzione dei problemi di B in termini extracostituzionali si aprirebbe definitivamente la strada per la richiesta di metterlo sotto accusa per attentato contro la costituzione e alto tradimento. Spero che questo limite non sia superato. Aspetto a strettogiro lo schieramento dei Corazzieri al comando del "NOSTRO" Corazziere N.1.
Scritto da ROBINEWS il 5/8/2013 alle 14:11
@V.R. anche tu osi "volgere qualche critica" al nostro dotto Corazziere N.1 e ti sei beccato del CRITINO E VILE. A me spesso va molto peggio. Fai come me, non preoccuparti, se non avesse interlocutori critici, cosa rimarrebbe da dire al nostro dotto Corazziere N.1? E poi le sue posizioni più che "convinzioni" mi sembrano "confusioni" e con i tempi che corrono, dove i criminali diventano vittime e le vittime boia "tutto è possibile".
Scritto da robinews il 5/8/2013 alle 14:56
@V.R. (10.23) e @Ulderico Monti (vari interventi) - Ero in viaggio e vedo solo adesso i commenti di questa mattina. Poi li leggerò con l’attenzione consueta. Voglio però dire subito a @V.R. che @Ulderico Monti è tutt’altro che un fascista estimatore di Mussolini. Al contrario, ha fatto in tempo da ragazzino a combatterlo al sevizio dei partigiani adulti e per qualche decennio è stato comunista attivo e con delle responsabilità. Si può criticarlo per le sue idee e per la voglia di provocare che qualche volta lo contraddistingue ma è un sincero democratico e uomo di indubbia cultura. Voglio dire a tutti che ha la mia stima come altri lettori che la pensano in modo assai diverso. Il confronto acceso è l’anima del blog ma il rispetto reciproco è indispensabile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/8/2013 alle 15:38
Italia Futura è un'associazione italiana fondata nel luglio del 2009 da Luca Cordero di Montezemolo e costituita da imprenditori e personalità del mondo dell'imprenditoria, della cultura e della società che si prefiggerebbe lo scopo di sviluppare iniziative che portino ad un miglioramento della situazione politica italiana. Non ne faccio parte, ma ricevo le news periodiche. Considero I.F. e il suo leader importanti soggetti della cultura politica italiana.
Scritto da ulderico monti il 5/8/2013 alle 16:08
@Adamoli (15,38) appunto caro Giuseppe, RISPETTO RECIPROCO. Se uno a freddo si deve beccare insulti di carattere "personale" al di fuori del merito dei commenti anche provocatori siamo un po "oltre" il rispetto reciproco. Avevo deciso di non polemizzare più con @U.M. ma dopo essermi beccato (nuovamente e senza motivi diretti) del fascio-comunista, dell'ignorante, del vile e quant'altro ho deciso di riprendere la polemica anche se forse non sono all'altezza del dotto Corazziere N1. (segue 1)
Scritto da Robinews il 5/8/2013 alle 17:15
Ho letto un brano di "Italia Futura" sulla Giustizia trascritto da @Ulderico Monti. E' agosto ma mi sembrerebbe utile dedicare un pò di spazio a questo problema fondamentale per il nostro Paese. Se non in agosto alla ripresa di settembre.
Scritto da Un Pd Pavia il 5/8/2013 alle 17:17
Robinews (segue 2) Ognuno di noi ha la sua storia e la storia di ognuno di noi merita certamente rispetto PRIMA FRA TUTTE QUELLA DI @U.M.Ma con altrettanta determinazione ritengo che nel confronto delle opinioni di "OGGI" si deve avere la forza di confrontarsi per la "STORIA DI OGGI" senza pensare che le storie del passato possano essere utili a coprire le responsabilità del "presente". Questo vale x @U.M. e PER TUTTI. Quindi se @U.M è un sincero democratico lo sono tutti gli altri. O NO?
Scritto da ROBINEWS il 5/8/2013 alle 17:24
A si, che ignorante, avevo dimenticato cosa era Italia Futura (cioè Montezemolo). In base a tutto quello che si muove intorno a questo importante soggetto politico-culturale (?) del nostro paese mi era sembrato di aver notato moltI TIRANNOSAURI certamente non estranei "a tutte le cause della profonda crisi del Paese", LA FIAT BASTI PER TUTTE. Se questi sono i MEDICI che devono curare la malattia MOLTO MEGLIO FARSI CURARE DAGLI STREGONI O DAGLI SCIAMANI.
Scritto da ROBINEWS il 5/8/2013 alle 17:35
Leggo e rileggo il mio commento delle 10.23 ma non c’è traccia di insulti nei confronti di @Ulderico Monti. A meno che, l’averlo erroneamente individuato, per via della sua tracotanza e veemenza, come “estimatore del Duce” sia un insulto, ma non credo. Ce ne sono tanti a questo mondo di nostalgici e non vedo perché dovrebbero sentirsi perseguiti. Proprio da me, poi! Semmai è lui che mi insulta dandomi del cretino e del poveretto. Forse è ispirato dal suo Dio degli Eserciti. Stia tranquillo, io sono uno sportivo, non mi offendo, anche perché il mio è un Dio più semplice, che sorride, tutt’al più perde le staffe quando scaccia i mercanti dal Tempio o quando ci ricorda che le prostitute ci passeranno davanti nel Regno dei Cieli. Riassumendo, non ho offeso nessuno, semmai ho ridicolizzato Italia Futura. La mia storia personale e politica mi spinge a ricercare soluzioni moderate e di governo che coniughino la socialdemocrazia con il cattolicesimo popolare. In questo progetto, Montezemolo non c’è, smettiamola di prenderci in giro. E guardate la fine ingloriosa di Fermare il declino di Oscar Giannino. Io cosa insegno ai miei figli? Potete fare come Giannino, millantare di avere due lauree e poi candidarvi a governare l’Italia? Circa l’anonimato, informo Monti che ho i miei buoni motivi per comparire con le iniziali del mio nome e cognome, Adamoli sa chi sono, sa dove trovarmi, e può farlo tutti i giorni. Anzi, è ospite gradito, a settembre lo aspettiamo, di occasioni ne ha sempre. Ringrazio @Robinews per essere stato corretto nelle ultime due occasioni cui mi sono rivolto a lui. Buona serata, alla prossima.
Scritto da V.R. il 5/8/2013 alle 17:40
@V.R. il 5/8/2013 alle 17:40. Io sono un liberale, non ho nulla contro chi decida di dire la sua coperto da anonimato. Affari suoi. Ma se si muovono critiche e attacchi contro altre persone si ha il dovere civile e morale di presentarsi con il proprio nome e cognome. Se non lo si fa, il giudizio è drastico e senza appello: viltà. Con tutto il mio disprezzo.
Scritto da ulderico monti il 5/8/2013 alle 19:08
@V.R., @Robinews, @Ulderico Monti - Inviterei tutti a chiudere questa polemica e a parlare dei contenuti. Una sola osservazione sul documento di Italia Futura. Nel merito ne condivido molti aspetti. Che sia del laboratorio politico di Montezemolo mi importa poco. Se accettassi l'invito di @Un Pd di Pavia a parlare di Giustizia scatenerei una discussione molto aspra ma forse lo farò perché è bene parlare di questi temi anche nei momenti di fortissima tensione. PS - E' vero, so chi è @V.R. e dico a @Monti che il suo anonimato è motivato. Questo fatto dovrebbe però rendere più cauta la polemica interpersonale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/8/2013 alle 19:22
Giusto, Adamoli (19.22). Non ha senso la durezza di quest’uomo, ma io sono a posto così. P.s:: @Robinews ho appena scritto che sei stato corretto, e zac che mi deludi, anzi mi diludi (Bastianich/Crozza). Come mai @Pd Pavia va nella direzione opposta? Sei terribile, figliolo! Che arcano senso avrà questa “architettura relazionale”?
Scritto da V.R. il 5/8/2013 alle 19:55
CASTA NON MORDE CASTA. oggi in parlamento non è passato il tetto per i manager delle controllate dal tesoro (Enel-Eni-Finmeccanica ecc.) che poneva il limite di 300 mila euro anno (ripeto 300 mila). Complimenti e bravi a questa maggioranza (PDL-PD) che DEVE SALVARE L'ITALIA. Sono ormai decenni che si cerca di mettere un freno ai compensi scandalosi dei manager di stato inutilmente. E poi uno dice che si butta su Grillo o sulla Rivoluzione. Perchè su questo schifo non si mette la fiducia? MISTERO
Scritto da ROBINEWS il 5/8/2013 alle 20:16
@VR, ma cosa ho scritto per "diluderti-Crozza". Dopo il tuo apprezzamento per la correttezza non ho scritto nulla. Ma anche se ti ho "diluso" non fa niente, la strada della nostra vita è lastricata di dilusioni. Un saluto!
Scritto da robinews il 5/8/2013 alle 22:45
Le polemiche sui problemi e sulle leggi sono interessanti ma quelle fra le persone che scrivono i commenti stancano.
Scritto da Maurizio il 5/8/2013 alle 23:10
Calamandrei, uno dei nostri Padri Costituenti diceva che “E’ necessario tornare a credere nello Stato perché lo Stato siamo noi. Tornare a credere nella politica per una nuova etica della politica. Tornare a credere nell’impegno perché solo con la partecipazione collettiva e solidale alla vita politica un popolo può tornare padrone di sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica”. Infatti lo scenario al quale stiamo assistendo in questi mesi è sempre lo stesso: un intreccio di isteria, discorsi e atteggiamenti che respinge e allontana dalle passioni, quella passione politica della quale il Paese è pieno. Basta pensare ai ragazzi che hanno occupato le sedi del PD nell’aprile 2013 che hanno dimostrato quanto sia diffusa la voglia di partecipare e quanto sia necessaria una politica che si metta in moderna relazione con loro. Attorno all’elezione del Capo dello Stato, che qualcuno vorrebbe far dimenticare, si è consumata la più grande crisi del sistema democratico e Parlamentare e il logoramento di un PD che ha mostrato di essere molto lontano dall’idea di Partito Aperto, Riformista e SENZA CORRENTI rispetto al progetto fondativo che molti hanno frettolosamente messo da parte ed altri mai condiviso. Oggi abbiamo davanti l’implosione di un partito e di una idea, quella della sinistra riformista, capace di accogliere anche posizioni più radicali ma riconoscendo loro, comunque, piena cittadinanza. Cosa vuol dire essere un DEMOCRATICO oggi ? Significa aspirare ad un mondo nuovo, perché ciò che esiste non soddisfa il nostro desiderio di giustizia sociale, di diritti , di libertà. Per milioni di persone è stato ed è un desiderio di libertà, l’aspirazione a un mondo aperto ed equo, in cui ciascuno possa mostrare le proprie potenzialità, indipendentemente dalle condizioni sociali di partenza, dove si venga accolti, inclusi, e le frontiere dei diritti individuali ampliati senza cadere in una società egoista e individualistica sganciata dal principio di solidarietà. Norberto Bobbio diceva che l’eguaglianza non significa appannamento delle differenze, ma tendenza permanente a una società che da un lato esalta “più ciò che rende gli uomini eguali che ciò che li rende diseguali, dall’altro, praticamente, tende a favorire le politiche che mirano a rendere più eguali i diseguali”. ED È PROPRIO QUI LA GRANDE DIFFERENZA TRA DESTRA E SINISTRA.
Scritto da Giuseppe Calderazzo il 6/8/2013 alle 09:30
@Giuseppe Calderazzo (09.30) - Approvo e sottoscrivo. Grazie per l'importante citazione di Calamandrei.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/8/2013 alle 09:46
Condivido interamente il commento di @giuseppe calderazzo. Su questi temi e su questo crinale passa la sopravvivenza del partito democratico. Il tema, sintetizzando un po' grossolanamente, è se vogliamo essere un partito moderno, popolare e riformista o la continuazione di una sinistra obsoleta e conservatrice.
Scritto da paolo rossi il 6/8/2013 alle 10:00
Beh governare con un alleato il cui leader e' un delinquente accertato non mi sembra sia il meglio per il paese. Forse ssrebbe opportuno ridare la parola agli elettori. I paesi amici ed alleati potrebbero apprezzare questo senso del pudore. Evocare rovine mi sembra pretestuoso e propagandistico.
Scritto da Flavio Argentesi il 6/8/2013 alle 14:27
Il Prodotto Interno Lordo e' sceso del 2% negli ultimi 12 mesi e dello 0,2% nel trimestre appena passato. La capacita' industriale complessiva del paese e' al 75% rispetto al 2008 e il tasso di disoccupazione specialmente giovanile e' in continuo aumento. Letta e alcuni suoi ministri dicono che ci sono segnali positivi e che si intravede la luce in fondo al tunnel. Il solo segnale positivo che vedo e' l'aumento del 120% durante gli scorsi 12 mesi della capitalizzazione di Mediaset.Lanciare una ripresa propagandistica a sola base mediatica e paventare la rovina in caso di crisi sembra essere la strategia di questo governo di coalizione. Chiunque abbia un minimo di accesso ai dati economici veri dell'Italia sa che Letta racconta storie che si reggono su una temporanea stabilita' dei mercati in attesa delle elezioni tedesche del prossimo 22 settembre. Dopo quella data sperando di sbagliarmi prevedo tempesta forte e Letta che rientra nella realta' di una crescita che non c'e'. A quel punto i mercati non staranno certo a sentire le minacce di dimissioni del Presidente della Repubblica. Bersani ha ragione a prevedere elezioni di emergenza ma fa un errore colossale se pensa di vincerle con Letta (quello che ha governato con il pregiudicato e con Alfano) e non sarebbe il primo errore elettorale dello statista di Bettola.
Scritto da Flavio Argentesi il 6/8/2013 alle 16:05
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