Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/8/2013 alle 19:27



Sulla legge elettorale (il famoso Porcellum) sono ormai tanti a dire che, tanto, “ci penserà la Corte Costituzionale in dicembre” a sistemare le cose.
La Cassazione ha provveduto a mettere (quasi) fuori gioco Silvio Berlusconi.
Sugli sbarchi a Lampedusa, e le miserie disumane a cui assistiamo, le parole parole più chiare le ha dette Papa Francesco.
Sulle pensioni d’oro, scandalose, nessuna Corte Suprema deciderà mai niente e quindi tutto resterà uguale a prima.
Allora la politica dov’è?


Commenti dei lettori: 66 commenti -
Xe morta, caro Adamoli, xe morta. Dopo la vituperata prima repubblica il declino. Prima o poi ci si rialzerà. Ma quando?
Scritto da exdc il 9/8/2013 alle 19:34
Dove era, soprattutto, quando si sono create le basi (pure normative) degli accadimenti odierni. Chi c'era, e chi continua ad esserci, al potere? E certo non sarà cambiando gli uomini (Renzi blabla, ad esempio, al posto di D'Alema) che cambieranno le cose. L'esempio è il governo Letta. Cosa si può chiedere di più a sto disgraziato, costretto a governare (si fa per dire) con sta ciurmaglia (e non dico solo i berluscones) una nave che ha iniziato ad affondare più di vent'anni fa. Dov'era, dunque!
Scritto da domenico nitopi il 9/8/2013 alle 19:43
La politica dov'è? Caro Giuseppe, la risposta è molto semplice, NELLLA REPUBBLICA DELLE BANANE!
Scritto da ROBINEWS il 9/8/2013 alle 19:54
in vacanza...praticamente 13 mesi all'anno..grazie..
Scritto da zva il 9/8/2013 alle 20:23
Domandiamoci perché nessuna Corte Suprema deciderà mai niente sulle pensioni d'oro. Perché anche loro prendono pensioni da nababbi, altro che i politici.
Scritto da Ugo F. il 9/8/2013 alle 20:32
Mancano politici che sappiano vivere la politica come una passione e non come un mezzo per realizzarsi.
Scritto da Alessandro Milani il 9/8/2013 alle 21:07
La politica vera da più di 20 anni è in vacanza. Governano i poteri forti, economici, finanziari, giudiziari.
Scritto da Nic il 9/8/2013 alle 21:14
Appena un giovane, capace e pulito si propone in ambito locale viene subito bloccato dai baronati stile mafieria stalinista nascosta da barbe incolte e sessanttotismo virulento. Evitiamo le ipocrisie.
Scritto da Leopoldo Parada il 9/8/2013 alle 21:20
Leggere i numeri e la storie delle pensioni d'oro dei vari Sentinelli, Gamberale, Malaschini fa venire una rabbia esplosiva. Si adotti almeno la proposta di Tabacci: i pensionati d'oro che intascano stipendi pubblici d'oro pure quelli scelgano tra la pensione e lo stipendio.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 9/8/2013 alle 22:20
Mi piace ciò che scrive Mauro Della Porta Raffo, giornalista di Varese. Riporto un suo post di oggi: "Cosa dire a proposito della possibile, ventilata successione di Marina Berlusconi al padre Silvio in campo politico? Solo che vuole finire sotto processo anche lei! Scommetto che già ora le procure stanno affilando le armi. Come ufficializza la discesa in campo, zac!"
Scritto da Una varesina il 9/8/2013 alle 22:52
La domanda di Adamoli si aspetta una risposta :la politica è: Renziiiiiiiiii-Beato chi ne è convinto!
Scritto da Giuseppe Morelli il 9/8/2013 alle 23:04
@giuseppe morelli: e la risposta allora quale è? Forse qualche nome di quelli che ci hanno portato a questa situazione? Se permetti ora preferisco provare qualcun altro.
Scritto da Luigi Dozio il 9/8/2013 alle 23:17
@Alessandro Milani (21.07) - Mancano anche soggetti collettivi che si confrontano sulla base di filosofie politiche dense di senso di vita, di visioni di futuro, di progetti credibili che su poche grandi questioni istituzionali ed economiche, in periodi di crisi, sanno rispettarsi e cooperare senza mettere gli interessi di parte dei singoli davanti a tutto. Tu non sei del Pd ma dovresti ammettere che pur con tutti i suoi limiti è oggi un punto di riferimento. Quali altri?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/8/2013 alle 09:11
@Giuseppe Morelli (23.04) - Non puoi per una volta ragionare a prescindere da Renzi? Sono stato nella mia vita giovanile moroteo. Da allora ho sempre rifiutato le etichette. Marcora mi diceva che ero un fiorellino che non voleva farsi cogliere proprio perché non accettavo di essere intruppato nella sua corrente (la Base) pur essendo io della sinistra Dc. Credo che il nostro gruppo dirigente abbia sbagliato tutto ciò che poteva sbagliare. Finalmente comincio a sentire questa ammissione anche da Orfini, da altri "giovani turchi", dai Prodiani, dai Veltroniani e da una parte dei Dalemiani, per usare il linguaggio dei giornali. Anche loro sono per Renzi?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/8/2013 alle 09:17
@Adamoli. Quel grande centro fu in grado di aggregare tante piccole famiglie tramite il pentapartito e correnti, ma l ex PCI no. Mi sembra che il post-moroteismo è l accettazione stessa della subalternità nei confronti del post marxismo revanchiste
Scritto da Leopoldo Parada il 10/8/2013 alle 09:37
Mi sa che si stava meglio, quando si stava peggio cioè prima della tangentopoli (che salvaguardo' alcuni a discapito di altri )
Scritto da Leopoldo Parada il 10/8/2013 alle 09:38
L'Italia è il Paese dei lamenti, dai tempi antichi. Basti citare Dante: “Serva Italia di dolore ostello...nave senza nocchiero in gran tempesta”. Interpretando il motto wagneriano “Fumo latino e latina frivolezza”, lo scrittore tedesco Veit Heinichen ha scritto recentemente (Il Foglio 27 aprile): “L’Italia con il suo cattolicesimo su misura, in cui vale molto più il perdono che l’assunzione di responsabilità, è sempre in cerca di assoluzioni. Eppure sarebbe ora di fare i conti con la realtà. “Una realtà che vede per esempio un Partito democratico nemmeno più sbronzo, ma nei fatti alcolizzato. E dovrà cadere ancora più in basso prima di rendersi conto che deve cambiare radicalmente”. Manca il lamento esistenziale della nostra individuale infelicità: ci ha pensato lo scrittore Auslander Shalom con il suo “Lamento del prepuzio”. Amen!
Scritto da ulderico monti il 10/8/2013 alle 09:57
Tra i danni provocati dal berlusconismo c'è l'ottundimento del senso critico, il prevalere dell'individualismo su una visione solidale, la sostituzione del dibattito politico con il "politicians' populism". La protesta non riesce ad individuare le cause, gran parte dei cittadini crede che la soluzione stia nel trovare il "leader giusto" e tutti pensano solo a vincere le elezioni. I partiti sono spaccati tra un vertice isolato, poco affidabile e una base di iscritti estranea e snobbata.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 10/8/2013 alle 11:19
Tra i danni provocati dal berlusconismo c'è l'ottundimento del senso critico, il prevalere dell'individualismo su una visione solidale, la sostituzione del dibattito politico con il "politicians' populism". La protesta non riesce ad individuare le cause, gran parte dei cittadini crede che la soluzione stia nel trovare il "leader giusto" e tutti pensano solo a vincere le elezioni. I partiti sono spaccati tra un vertice isolato, poco affidabile e una base di iscritti estranea e snobbata.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 10/8/2013 alle 11:19
Scusate la citazione poco dotta, ma dopo che la famiglia ieri sera mi ha fatto vedere per la decima volta (anche se con piacere) il film “Nanny McPhee -Tata Matilda”, ho riflettuto su una frase della protagonista (l’attrice Emma Thompson), che mi sembra descrivere bene l’attuale rapporto tra Matteo Renzi e il PD: "Finché c'è bisogno di me e non mi vorrete io resterò; quando mi vorrete significa che di me non c'è più bisogno e, dunque, io andrò via." Questo per dire che l’ostilità di buona parte del partito verso Renzi è sintomatica del fatto che nel PD c’è un gran bisogno di rinnovare non solo le facce, ma, soprattutto il linguaggio, le forme di comunicazione e di relazione, la strategia seguita nella ricerca del consenso. Non c’è da stupirsi se oggi la personalità di Renzi spicca di fronte ai tanti signor nessuno che affollano cariche elettive ed organigrammi di partito e la cui massa inerziale alimenta la resistenza ad ogni tipo di cambiamento. Soltanto quando questo sarà compreso ed il PD intraprenderà il cammino per diventare un partito aperto ed in grado di rappresentare la maggioranza del Paese ( e non solo i propri militanti), allora non ci sarà più bisogno di personalità come Renzi. Cosa c’entra tutto questo con il post di oggi? C’entra, perché tornare alla politica significa non adagiarsi sull’amministrazione dell’esistente, non assumere atteggiamenti di subalternità culturale, non arrabattarsi a cercare regole e meccanismi elettorali, la cui unica finalità è il mantenimento dello statu quo. Quello proposto da Giuseppe è il tema principe della crisi in cui attualmente versa la democrazia rappresentativa fondata sui partiti. Possiamo inventarci simboli, partiti e movimenti, oppure concepire in provetta nuovi leader, ma non ci sarà mai un reale rinnovamento finché la politica continuerà a rinunciare alla propria funzione e missione, delegando ad altri la responsabilità delle proprie scelte. Come è accaduto con la Magistratura, reiteratamente intervenuta a causa della dimostrata incapacità dei partiti di autoriformare la politica, oppure con il Presidente della Repubblica, al quale in questa legislatura è stata delegata dai partiti una impropria e poco ortodossa funzione d’indirizzo nella nascita del governo. Ed ancora, riappropriarsi della politica significa anche non chiudersi nei limitati confini della politica nazionale, ma accettare l’ineludibile sfida di assumere l’Europa quale nuovo orizzonte per la costruzione delle identità politiche e di partito.
Scritto da Leonardo C. il 10/8/2013 alle 11:51
@Camillo Massimo Fiori, 11,19 come molte volte P E R F E T T O E C O N D I V I S I B I L E.
Scritto da ROBINEWS il 10/8/2013 alle 11:57
@Ulderico Monti, 9,57, una volta tanto siamo siamo d'accordo.
Scritto da robinews il 10/8/2013 alle 11:59
e gli italiani dove sono?In democrazia la politica è il risultato di una partecipazione popolare e questa politica e questi politici sono il risultato di una delega in bianco oggi impossibile da cambiare tante sono le complicità e gli interessi personali.Abbiamo permesso la distruzione economica del Paese convinti che"a noi non sarebbe successo niente,che riguardava solo agli altri"e invece..Sarà dura risalire la china ma sarà impossibile se resteremo solo spettatori.
Scritto da emmezeta il 10/8/2013 alle 12:01
Posto che le radici della crisi attuale sono quasi universalmente individuate nelle scriteriate politiche attuate dalla fine degli anni 70 in avanti, che dire... questa è la politica e questi sono gli italiani, divisi, rissosi, passionali e appassionati, furbi e miserevoli, servi e orgogliosi. Quelli del "Franza o Spagna purché se magna". Alè, uomini liberi e forti, bisogna fare il possibile per andare avanti. Magari facciamo un pensiero in più ai nostri figli e a cosa gli lasciamo.
Scritto da Lele il 10/8/2013 alle 12:10
Forse una parte della politica e' impegnata nel cercare le elezioni perche' crede di poter vincere: temo che Renzi sia fra questi (prima che Letta dimostri di essere un ottimo governante) e molti nel centrodestra. @CMF: secondo me il senso critico e' molto forte in Italia e' il senso costruttivo che spesso manca.. i leader veri sono fondamentali perche' sanno trovare risposte a problemi complessi: B. ha creato un centrodestra di governo. Ora abbiamo bisogno di un centrosinistra di governo.
Scritto da Andreus il 10/8/2013 alle 12:20
Hanno ragione@U.Monti e@C.M.Fiori degli ultimi commenti. Il berlusconismo ha ottenebrato le menti degli Italiani,privilegiando il concetto cattolico dell'"assoluzione"rispetto all'assunzione di responsabilita'(futti futti che Dio perdona a tutti!).Pertanto alcuni milioni di Italiani stanno ancora con mister B., lo sostengono e lo idolatrano come un dio, perche' si sentono accomunati a lui nelle colpe e nei vizi, e come lui perseguitati da un fisco crudele che pero' fortunatam.riescono ad eludere
Scritto da giovanni dotti il 10/8/2013 alle 14:06
Mi piacerebbe che qualcuno dei partecipanti a questo blog leggesse l'interessante recente editoriale del direttore Giovanni Sarubbi su IL DIALOGO, giornale on line di Monteforte Irpino, dal titolo "Perche' non sono contento",che a mio avviso sintetizza mirabilmente la difficile e contorta situazione politica attuale.Inutile dire che io concordo pienamente con la sua lucida ed obiettiva analisi, e mi rammarico che non la politica ma la Magistratura abbia dovuto"neutralizzare"un simile personaggio
Scritto da giovanni dotti il 10/8/2013 alle 14:20
@Luigi Dozio,Prova prova,a forza di provare si rischia di non trovare risposte giuste. "qualcun'altro" vuol dire "purchessia" cioè nulla.
Scritto da Giuseppe Morelli il 10/8/2013 alle 14:36
Sono uscita dagli allora DS nel 2004 dopo 4 anni passati a parlare solo di candidature. Mai pentita di averlo fatto. Il PCI l'ho frequentato da esterna (ero uno di quelli che si chiamavano " indipendenti di sinistra". Poi mi sono iscitta al PDS. Nelle sezioni del PCI si discuteva di PRG, trasporti,problemi del lavoro. Il parere degli iscritto era fondamentale e tenuto di gran conto per capire cosa succedeva nel territorio.. Nella DC il meccanismo non era lo stesso ma i democristiani avevano quadri politici di tutto rispetto, formati e intelligenti. Sui problemi fondamentali si concertavano , almeno tra i partiti più grossi, soluzioni comuni e l'opposizione a prescindere era considerata roba per buzzurri. Però a partire dal PDS il partito non ha retto sul piano del confronto democratico interno e si sono formate le bande e la sua nascita, dopo il PCI, è stata anche uno scontro generazionale. Il centralismo democratico obbligava i dirigenti alla mediazione e all' obbligo tenere sulla linea condivisa. La sua fine ha significato lo scontro continuo. Quelli della svolta erano dirigenti sui 50 anni che aspettavano da tempo di occupare posizioni di primo piano, ma saltarono uno per uno nel momento di Tangentopoli. Troppo compromessi con la fase precedente per essere presentabili. Non potendo esporsi ed essere troppo visibili, pena la perdita di credibilità del partito nuovo, hanno guidato e portato bande di ragazzini sul terreno del conflitto eterno in assenza totale di discussione politica. Per la parte ex DS credo che siamo ancora qui. La confluenza della parte ex DC ha accentuato le divisioni. Lo strumento (partito ex DS +ex DC di sinistra) è vecchio e sfibrato da lotte ormai ventennali. La fase politica è nuova e complessa, niente a che vedere con le analisi precedenti. Io credo che il PD più che una risorsa per il paese sia ormai un problema. Meglio che si sciolga. Deve nascere una cosa radicalmente nuova. D'altra parte è l'unico partito del '900 che ha avuto una continuità anche storica che impedisce, ad esempio, a gran parte degli ex socialisti, di riavvicinarsi alla sinistra, ma anche a gran parte degli ex DC. Se vediamo i voti, in valori assoluti, si capisce esattamente questo: al di là delle % e dei meccanismi elettorali, è un partito con scarso appeal e che non allarga i consensi. Morale , la politica non c'è ma da tempo. Da troppo tempo.
Scritto da Adria Bartolich il 10/8/2013 alle 14:50
@Adamoli:se frequentavi Marcora hai conosciuto senz'altro Cesarino Golfari,mio grande amico,compagno di scuola e di infinite discussioni in politica(io ero nel PCI lui socialdemocratico, al tempo si diceva "saragattiano")fintanto che è vissuto in Romagna che,mi pare, lasciò nei primissimi anni Cinquanta per il Nord e per la brillante carriere nella DC.Tornando a noi:si, di sbagli se ne sono fatti ma il PD è cresciuto ed è il più grande partito della sinistra italiana e forse europea.Casini non ha mai fatto un errore,Monti nemmeno e oggi non si sa dove sono andati a finire.Noi invece ci siamo,nononstante i 101 traditori(tuttora pronti a combinare altri guai magari intrecciando malefiche alleanze tra correnti) e nonostante Renzi.Di sbagli in politica se ne faranno sempre a seconda di chi giudica:per me è uno sbaglio affidare il partito a Renzi perchè pur essendo dotato di scaltrezza non è intellettualmente all'altezza di sopportare il peso della conduzione di un partito come il nostro.Con Renzi si rischia grosso,per esempio una netta spaccatura del PD.Volete Renzi per cambiare?A volte è peggio "il tacòn del buso"-(ti suggerisce nulla il fatto che Repubblica sostiene Renzi?)-P.S.Letta sta dimostrando di essere un leader all'altezza delle enormi difficoltà che deve affrontare grazie alla sua importante preparazione in campo economico.Non vedo proprio un renzi qualsiasi che possa competere con lui.Se non a slogan, battute e pacche sulla spalle.Alla berlusconi,per intenderci.
Scritto da Giuseppe Morelli il 10/8/2013 alle 14:59
@Adamoli i media non hanno dato il giusto risalto che meritava all’intervento di Letta alla direzione del PD. Il presidente del consiglio ha detto che “se si va a votare subito si voterà con il porcellum e dopo il voto c’è solo l’alternativa di nuove larghe intese”. Personalmente non ho capito se si sia trattato di un ricatto al PD o di un nuovo scenario che intravede nelle larghe intese una definitiva scelta politica strategica. Nel primo caso sarebbe una piroetta di 180° su quanto dichiarato solennemente alle camere nel corso del suo insediamento “di certo alle prossime elezioni non si voterà più con il porcellum ebbe incautamente a dire”, su questo aspetto E. Letta dimostra di non avere alcuna sintonia con il popolo di CSX; nel blog il pensiero sulla necessità di cambiare la legge elettorale subito e andare al voto mi è sempre sembrata unanime. Sul secondo aspetto, ancora più inquietante, appare una volontà di andare ben oltre lo “stato di necessità ed emergenza” che sono state alla base della giustificazione delle larghe intese, aspetto questo che era già emerso con il governo tecnico di Monti e che è stato esplicitamente realizzato con il governo “politico” PD-PDL. Per certi versi comincio anch’io a tifare per l’ultimo Letta della direzione PD, se dovesse davvero andare così, il compito di MANDARE TUTTI A CASA DEFINITIVAMENTE SARA’ MOLTO PIU’ FACILE. Il perché è subito detto, con il porcellum basteranno pochi voti in più al M5S ed eventuali suoi alleati per avere la maggioranza assoluta in parlamento e la riproposizione delle larghe intese porterebbe altri milioni di elettori del CSX e CDX a mandare finalmente tutti a quel paese, se poi a questi elettori si aggiungessero un pò di quelli che si sono astenuti ma che “vedono la possibilità concreta” di mandare tutti a casa (anche “circondariale”) per davvero, il gioco è fatto .
Scritto da Robinews il 10/8/2013 alle 15:13
@ giovanni dotti - Secondo la dottrina della Chiesa Dio perdona tutti a condizione che: 1) si pentano; 2) promettano di non ricadere nel peccato; 3) rimediano, in quanto possibile, al male provocato. Le confessioni e le assoluzioni invalide non contano e sono un'aggravante. La morale cattolica è misericordiosa ma non è lassista: Dio è infinitamente buono ma è anche infinitivamente giusto.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 10/8/2013 alle 17:04
@Adria Bartolich (14.50) - Settimana scorsa Roberto Benigni, uno che di sinistra si intende, ha dichiarato: "Il Pd? Ha aspettato 20 anni che lo condannassero ma ora sono alleati. Avevano lo champagne in frigo da 20 anni ma ora è aceto." Ma il Pd è nato pochi anni fa. Ecco un altro che confonde il Pd con il Pci-Pds-Ds. Questa è una causa vera della nostra debolezza. I diessini spesso si offendono nel sentire queste cose ma fin quando non si rendono conto che il Pd è nato per non essere né la Margherita né il loro vecchio partito sarà difficile vincere e governare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/8/2013 alle 17:31
@Giuseppe Morelli (14.59) - Accidenti se ho conosciuto Rino Golfari. A quel tempo lui non era più socialdemocratico ma già democristiano e "basista", della corrente Base". Io non ero basista ma facevamo parte entrambi della sinistra Dc regionale e nazionale. E' stato anche lui a spingermi la prima volta a candidarmi in Regione e 7/8 anni dopo voleva che diventassi segretario regionale della Dc ma Ciriaco De Mita, allora l'indiscusso capo della Dc, era contrario. Il compromesso è stato trovato nell'eleggermi vice segretario vicario. Su Renzi abbiamo già discusso tante volte e credo che non convergeremo mai perché tu, scusami, hai troppi pregiudizi nei suoi confronti. Concordo invece su Enrico Letta. Per questo governo è la persona più giusta che si potesse trovare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/8/2013 alle 17:36
Caro Morelli, credo che a livello del centrosinistra europeo sia prevalente la tradizione socialista e della sua Internazionale . Il PD invece non è né un dignitoso e coerente PC portoghese né una specie di piccola DC e molto meno socialista/socialdemocratico. Mi sembra più un ibrido basato sul vecchio PCI che rischiava grosso tracollo tra il 1990-1995.
Scritto da Leopoldo Parana il 10/8/2013 alle 17:47
Le appartenenze sono importanti perché producono mentalità.
Scritto da Leopoldo Parada il 10/8/2013 alle 17:48
Caro Giuseppe Adamoli io non sono del PD ma per 15 anni ho lavorato per riuscire a costruire un'alternativa di cui sentivo parlare ma che non è stata mai resa possibile nei fatti ed oggi se ne vedono i risultati. Sono convinto che nel PD debba essere il punto di partenza ma occorrono anche gli uomini che ci credano e che non siano convinti che la pari dignità sia un lusso che non si può concedere a tutti.
Scritto da Alessandro Milani il 10/8/2013 alle 18:00
Avviso ai naviganti in un mare sempre più tempestoso: ricordare i risultati elettorali di febbraio penso che sia doveroso visto che in tanti li hanno già dimenticati o rimossi, i brutti ricordi si dimenticano presto, (dati nazionali escluso estero). PD 8 milioni 523 mila, M5S 8 milioni 689 mila,PDL 7 milioni 332 mila; voti di coalizione: CSX 10 milioni 047 mila, CDX 9 milioni 922 mila, M5S 8 milioni 689 mila. Il CSX rispetto al 2008 ha perso oltre 4 milioni, il CDX ha perso oltre 7 milioni di voti, il M5S nel 2008 aveva “zero voti”. I sondaggi ci dicono che dopo le elezioni tutto è cambiato e che il M5S è in declino. Dal mio osservatorio mi risulta esattamente il contrario, non sono pochi gli elettori del CDX che sono stufi e nauseati e che molti di più sono quelli del CSX che non ne possono più. Bene, si vada pure avanti così e si voti quando e come si vuole, LA RESA DEI CONTI ARRIVERA’ PER TUTTI, ED IL CONTO SARA’ SALATO, ANZI SALATISSIMO.
Scritto da Robinews il 10/8/2013 alle 18:01
@Giuseppe, il PD per non essere confuso con i DS non dovrebbe sovrapporsi alla sua vecchia struttura . Se guardassimo le tessere e i militanti temo che ci troveremmo (salvo nei giovani democratici) vado per difetto , i 2/3 di quello che erano i DS, che erano per i 3/4 quello che era il PDS che era per il 95 % quello che era il PCI. Non ne farei una questione nominale ma di sostanza. so bene che il PD avrebbe dovuto avere tutt'altro respiro, ma poi c'è la realtà. E la realtà è un partito che non decolla.
Scritto da Adria Bartolich il 10/8/2013 alle 18:41
@Parada.forse ti è sfuggito il fatto che il PD alle ultime elezioni ha contato otto/nove milioni di elettori e che attualmente è il più grande partito italiano. Non ho informazioni sul PC portoghese e non mi interessa di averne.
Scritto da Giuseppe Morelli il 10/8/2013 alle 19:12
@Camillo Massimo Fiori (17:04) Lei riporta le enunciazioni formulate nel passato e ribadite nel quotidiano da teologi e Padri della Chiesa. Sono principi validi per chi ha fede ma incompatibili con il pensiero razionale. A queste verità indiscutibili non posso non contrapporre le seguenti affermazioni : se esiste Auschwitz non esiste Dio, oppure : se esiste Dio, mi dovrà chiedere perdono. La prima è una affermazione di Primo Levi, la seconda è una frase scritta su un muro di Auschwitz da un ignoto prigioniero. Ecco, fino a quando nessuno mi porterà la prova dell’infinita bontà di Dio, il mio pensiero sarà razionalmente sempre solidale con le affermazioni espresse dai due ebrei.
Scritto da Ernesto Alberichi il 10/8/2013 alle 22:44
Non sottovalutate il Pdl,si sta riorganizzando come destra di lotta e di governo,con ricambio di persone e forse con la figlia Marina dell'ex premier al comando.E il P.D.che fa? Si dilania tra correnti e correntine in attesa del Congresso che,se continua la manfrina, partorira' solo un topolino. Doveva essere un partito moderno, la casa di tutti i progressisti, ma mi sembra bloccato in diatribe oziose e inconcludenti. Prevalgono gli interessi di bottega, manca la forza dell'idealita',salvo pochi
Scritto da giovanni dotti il 10/8/2013 alle 22:53
La casta dei politici serve solo a se stessa per perpetuarsi e godere di tutti i benefici (soldi e potere). La legge elettorale la si sostituisce con quella precedente tramite decreto di un solo articolo. Berlusconi va combattuto e ignorato. Le pensioni d'oro si possono modificare indipendentemente dalla Corte Suprema, perchè basterebbe modificare la Costituzione riguardo i diritti acquisiti (se è quello il problema). Basta volerlo, vero PD e PDL?
Scritto da giovanni landonio il 11/8/2013 alle 08:49
@Robinews (15.13) - Sulla legge elettorale non saprei dare l’interpretazione esatta di ciò che ha detto Enrico Letta alla Direzione nazionale del Pd. Faccio quindi un altro ragionamento: se si va alle urne prima di dicembre (cosa difficile) il sistema elettorale è quello attuale. Se si andrà dopo dicembre, e cioè dopo la pronuncia della Corte costituzionale, è possibile, dicono gli esperti, che si voterà con il Porcellum depurato del premio di maggioranza che sarebbe incostituzionale. Torneremmo quindi al proporzionale puro che considero una sciagura e che renderebbe necessaria un’intesa fra le maggiori forze politiche per mettere in piedi un qualsiasi governo. Molte peggio delle attuali “larghe intese”. Tutto ciò rende indispensabile l’intervento di modifica della legge elettorale da parte del Parlamento per stabilire una soglia minima per poter usufruire del premio di maggioranza. E’ questo che tutti dovrebbero capire per non inabissare quel poco che resta della credibilità dei partiti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/8/2013 alle 09:44
@Alessandro Milani (18.00) - Si, devo ammettere che qualche volta noi del Pd abbiamo dato l'impressione di ritenerci superiori ai nostri potenziali partners, non solo numericamente (il che era matematico), ma culturalmente e politicamente. Però, a prescindere da questi comportamenti a Varese o Milano, se andiamo sul piano nazionale e generale, Di Pietro i guai se li è proprio cercati. Mi pare difficile negarlo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/8/2013 alle 09:53
@ Ernesto Alberichi il 10/8/2013 alle 22:44. @Camillo Massimo Fiori. Sulla questione della fede, desidero affermare che una qualche fede anima ogni umano. Anche alla non-fede nel divino, corrisponde una fede sull'avvenire positivo dell'umanità. Ideali o fede: non muta la tensione dell'uomo verso il Bene. Nell'enciclica di Benedetto XVI / Francesco ho trovato un passo eloquente e confortante, significativo dell'ottimismo cristiano: "LA FEDE NON E' UN RIFUGIO PER GENTE SENZA CORAGGIO, MA LA DILATAZIONE DELLA VITA (53)”.
Scritto da ulderico monti il 11/8/2013 alle 10:13
Pensioni ....e stipendi d'oro ! Gia' scrissi qualcosa in proposito, invitando ad un DOVEROSO DISTINGUO tra DIRITTI e PRIVILEGI ACQUISITI, perche' questi ultimi andrebbero senz'altro aboliti. Ma la politica e i suoi scagnozzi che vergognosamente se ne avvantaggiano sapranno rinunciarvi? Ne dubito fortemente. E poi pretendono anche il rispetto da parte dei Cittadini? Era ora che l'argomento venisse tirato in ballo anche dalla Stampa, finora sempre piuttoso elusiva e ossequiosa ai potenti di turno
Scritto da giovanni dotti il 11/8/2013 alle 12:01
@ Ernesto Alberichi – Su Auschwitz la stessa domanda se l’è posta anche il filosofo ebreo tedesco Hans Jonas: “Se Dio non ha voluto aiutare il suo popolo non è buono, se non ha potuto salvarlo è impotente”. Per gli ebrei Dio non è soltanto il creatore ma anche la guida che li ha tratti dalla schiavitù egiziana e li ha condotti nella terra promessa: la shoah è stata una terribile smentita della sapienza divina. Ma Auschwitz chiama in causa anche la vastità e la profondità del Male: non è soltanto un insieme di azioni individuali negative ma delle “strutture di peccato” che pervertono i cuori e non esentano neppure la natura, La lotta tra il Bene il Male, con le indicibili sofferenze annesse (crimini, cattiverie, malattie, fame, eventi naturali che provocano la morte), sono una costante dell’esperienza umana che non trovano una risposta razionale. Sullo sfondo c’è il problema della libertà: per essere libero l’uomo deve poter scegliere tra i due estremi. Dio non è in contrasto con la razionalità ma non può esservi rinchiuso perché è “altro” rispetto agli uomini; Dio non può essere “pensato”, supera infinitamente la possibilità umana di capire; neppure gli uomini lo conoscerebbero se non fosse stato Lui a rivelarsi. La ragione non può spiegare Dio perché è “mistero”, ma neppure può negarlo perché è una realtà ultrasensibile; Dio può essere percepito soltanto attraverso la fede. I cristiani credono che Dio incarnatosi nella persona umana di Gesù Cristo ha portato la salvezza attraverso il suo sacrificio sulla croce (un altro apparente fallimento) per sperimentare la condizione umana nel dolore, nella sofferenza e nell’abbandono; ma la sua resurrezione dalla morte ha provato che c’è un piano di redenzione che è già in atto: la sofferenza ha un valore e la morte è il passaggio verso la vita eterna. Dopo il giudizio universale si realizzeranno compiutamente la bontà e la giustizia divina e le vittime non saranno state sacrificate invano da un destino cieco e assurdo. Preferisco credere a questo Dio “nascosto” ma reale piuttosto che al “caso” irrazionale; è la misericordia di Dio che sostiene gli uomini nell’impegno quotidiano di rinnovare il mondo.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 11/8/2013 alle 12:03
Giuseppe, sempre grande anche in periodo agostano. Ci vedremo a Milano per sentire Letta e Renzi. Ciao.
Scritto da Francesco (Milano) il 11/8/2013 alle 14:14
@Milani e@Adamoli. La roda la gira per tuttc, compres la gran família di de Pedrà
Scritto da Leopoldo Parada il 11/8/2013 alle 14:23
@Ulderico Monti: “Una realtà che vede per esempio un Partito democratico nemmeno più sbronzo, ma nei fatti alcolizzato. E dovrà cadere ancora più in basso prima di rendersi conto che deve cambiare radicalmente”. Una bella citazione ma io credevo che il fondo l'avevamo toccato col Bersani che ha buttato via la vittoria già in pugno. Più in basso di così dove vogliamo arrivare?
Scritto da Erasmus il 11/8/2013 alle 17:07
@Ulderico Monti (10:13) Caro Ulderico, gli ideali ai quali aspirano e ci guidano le menti illuminate sono anch’essi una forma di religione che traggono la loro linfa vitale nel profondo dell’animo umano. Per questo motivo rivolgo serenamente il mio sguardo verso la bellezza infinita dell’universo, delle leggi che lo governano, ed alla scienza che si occupa di svelarne i misteri. La mia attenzione è catturata dai giganti umani che calpestarono la terra, figure inimitabili che lasciarono la loro indelebile impronta operando nel microcosmo come nel macrocosmo. Oppure spaziarono le loro menti nella soggettiva creatività umana: nelle arti, nelle scienze, nella letteratura, nella filosofia. E’ nella lirica poetica, nel fantastico caleidoscopio del sapere che queste menti illuminate ci trasmisero e ci supportano nella ricerca dei valori dell’umanità, siano essi scientifici o spirituali, poetici o filosofici, letterali o religiosi, valori che librano lo spirito dell’umanità negli spazi infiniti del cielo. Anche questa, se vuoi, è una strada che porta al “Creatore” di tutte le cose visibili ed invisibili che compongono l’universo.
Scritto da Ernesto Alberichi il 11/8/2013 alle 17:24
@Camillo Massimo Fiori (12:03) Sono consapevole della fragilità umana e della casualità degli eventi che scandiscono i passaggi della nostra esistenza. Alla ineluttabilità del destino ci si può rassegnare, per filosofia, per fede religiosa, o semplicemente per forza d’animo, ma ciò che provoca in me la ribellione, perché inaccettabile, è il dolore degli innocenti. Per questo mi è’ difficile, se non impossibile, credere che sia un Dio d’amore quello che lascia, abbandona i suoi figli nel dolore, nella disperazione, nell’oscurità per poi gratificarli nel giorno del giudizio universale. Ma noi viviamo in questa realtà e non mi risulta che la disperazione porti a qualcosa di buono; mai; Anche nell’ipotesi che, per chissà quale coincidenza, le cose dovessero migliorare, ti senti ancora debitore ed ingrato di fronte all’Onnipotente. In questo ossessivo rapporto di insopportabile sudditanza si è costretti ancora al ringraziamento, come se fossimo noi la causa di tanta sofferenza. Le affermazioni bibliche ed evangeliche s’ impongono come editti . Le dobbiamo accettare come rivelazioni divine, qualsiasi discussione in merito è considerata diserzione dalle “ Verità Rivelate”. Non c’è posto per opinioni diverse: quelle affermazioni sono definitive, assolute ed il solo tentativo di analizzarle è considerata blasfemia.
Scritto da Ernesto Alberichi il 11/8/2013 alle 17:30
@Camillo Massimo Fiori il 11/8/2013 alle 12:03. L'appassionata professione di fede in Dio purtroppo non convincerà nessun non-credente e chiunque sostenga che la presenza del Male contraddice l'onnipotenza di Dio. Il libero arbitrio è in discussione: quale possibilità di scelta tra il bene e il male potrà mai avere la vittima? Credo che una soluzione sia nell'assioma VELUTI SI DEUS DARETUR, su cui tanto ha insistito Benedetto XVI. Più oltre non è possibile andare con il Logos. Così mi pare...
Scritto da ulderico monti il 11/8/2013 alle 17:57
Un post sintetico che dice molto sulla realtà che viviamo. Lo accetto anch'io da sinistra.
Scritto da Osvaldo il 11/8/2013 alle 21:02
@ Erasmus il 11/8/2013 alle 17:07. Dal mio punto di vista il Partito Democratico non avrebbe neppure dovuto essere progettato. Una contraddizione con la storia politica italiana e europea. La separazione del PD dalle esperienze politiche europee è tanto più grave quanto fuori dal presente e dal futuro ipotizzabile. Conosciamo celebri naufragi di navi affondate al momento del varo: errori di progetto e di costruzione. Così il PD. Che prenda voti ostacola la cura radicale. Cioè fare daccapo.
Scritto da ulderico monti il 11/8/2013 alle 21:35
@ Ernesto Alberichi il 11/8/2013 alle 17:24. Caro Ernesto, il problema è irresolubile: se hai fede Dio esiste, se non hai fede Dio non esiste. Dio ha bisogno degli uomini. Ma si può ipotizzare una entità divina estranea agli esiti della creazione. Allora le fedi sono atti di coraggio per sopportare la disperazione dell'esistenza. Già ho ricordato, nell'enciclica è scritto: La fede non è un rifugio per gente senza coraggio. Credo nessuno sia più prossimo alla fede dell'ateo. Se lo neghi lo ami.
Scritto da ulderico monti il 11/8/2013 alle 21:53
Anziche' disquisire di teologia,che lascerei ai preti sicuram.piu'competenti, preferirei che la discussione ritornasse su temi politici,riprendendo il discorso di@A.Bartolich e della breve risposta di@Adamoli, in particolare sul nocciolo della questione: cos'e'oggi il PD? quali proposte ha per il futuro prossimo venturo? Ha ancora un senso mantenere l'unita'di una formazione politica composta da provenienze e mentalita'cosi'diverse? e il sostegno a questo governo coll'antico"nemico"(?!)? ecc.ecc
Scritto da giovanni dotti il 11/8/2013 alle 22:25
Gentile Adamoli, nella risposta (15,54, venerdì) che ha dato al mio commento (post precedente) traspare un sarcasmo che, a mio giudizio, è inutile. Con la frase ‘Il PD ha necessità di fidelizzare, nel tempo, i propri elettori, non di pescarli sterilmente qua e là’, mi limitavo, innanzitutto, ad esprimere la mia opinione. Forse il mio e il suo pensiero non sono allineati, ma vivaddio, questo è vero confronto. Se mi consente di spiegarmi meglio, in realtà, non sono i voti altrui a farmi schifo bensì quei candidati che dovrebbero essere altrui ma che, spesso, ricerchiamo e inseriamo nelle nostre liste. Per intenderci, disdicevole non è farsi votare da imprenditori veneti aderenti a Confindustria e convinti del programma del PD. Anzi, sarebbe un bel colpo. Il vero problema, a mio giudizio, è candidare il Presidente di Confindustria Veneto (come è accaduto con Calearo) in questo spasmodico e insoddisfacente inseguimento di qualcosa che pensiamo non possedere. E la corsa ai cattolici? L’aggettivo cattolico è sempre stato un vero grimaldello per accedere ovunque (con qualche eccezione in Paradiso. Pietro, qualcuno non l’ha accettato). Per intenderci, se Monti dovesse liquidare definitivamente Olivero, stiamo pur certi che il PD se lo imbarcherebbe, lasciando a piedi un altro magari più degno. Altra operazione fallimentare anche questa perché Olivero non è nemmeno più tanto amato dai suoi delle ACLI e il rischio di non spostare nemmeno un voto è alto, molto alto. Pertanto, gentile Adamoli credo che lei non abbia compreso il mio riferimento alla fidelizzazione, la cui mancanza è stata la causa della sconfitta del PD e del centrosinistra alle ultime elezioni. Quando si perdono 3 milioni dei propri elettori, c’è poco da voler sfondare nell’elettorato di centro e di centrodestra. Era sufficiente essere riusciti a trattenere anche solo un terzo del proprio elettorato in fuga, affinchè lo scenario di questa legislatura fosse completamente diverso. E oggi, in tanti sarebbero qui ad applaudire l’alleanza Bersani-Vendola. Mi scusi se le ho portato via del tempo con questo lungo commento. Lo prenda così, come spassionate opinioni di una donna e addirittura non iscritta al PD. In questo PD 2013, questi sono ancora due elementi di debolezza. Non mi riferisco a lei ma in generale.
Scritto da eg il 11/8/2013 alle 22:28
Scrivo a @Bartolich (14,50) anche se forse non leggerà quanto scrivo. Mi è parso di capire che coloro che dialogano in Facebook usano prettamente quello strumento di comunicazione. Nel caso dovesse leggermi, abituata a Facebook, delle mie iniziali (eg), non se ne fa nulla ma almeno le basti il mio assenso. Bartolich usa il termine ‘bande’, che ho usato anch’io giorni fa. Due donne, la medesima esternazione. Sono sempre più convinta che il linguaggio maschile sia spesso artefatto, equilibrista, fintamente accomodante, concentrato sul proprio ombelico (per non dire più in giù, come osserverebbe la Littizzetto). D’accordo con Bartolich, il PD non è mai nato. Meno d’accordo con la sua analisi, ma d’altronde, lei ha riportato il proprio vissuto e la propria ideologia. Mi consenta, però, un appunto al riferimento sugli ex socialisti. Credo sia giunta l’ora di interrompere questa mitizzazione di un’area che, in Italia, non esiste più, al punto che Nencini viene doppiato da Ferrando del PCL. Ma torniamo alle bande. Queste antiche e perenni guerre fra bande nella provincia di Varese vengono definite, anche dai nobili commentatori, ‘dialettica interna’. Il PD non ha appeal ma queste bande ne hanno, eccome se ne hanno. Così che nessuno, nemmeno su questo blog, mette la propria faccia per scioglierle.
Scritto da eg il 11/8/2013 alle 23:16
@ Ernesto Alberichi – @ Ulderico Monti – Non solo è possibile discutere sulle “verità rivelate” ma l’uomo ha la libertà di non accettarle; il Concilio Vaticano II ha stabilito la libertà di religione, di credere o di non credere. Gesù Cristo nella sua esperienza umana ha predicato e ha fatto il bene, ha guarito i malati, ha rincuorato i perplessi, ha sconfitto il Male e la morte: questi “miracoli” sono narrati nei Vangeli a cui molti testimoni dell’epoca hanno prestato fede e tuttora sono fonte di ispirazione non solo per i cristiani. Il Male non viene da Dio; esso non è un’astrazione ma una forza perversa e paurosa che agisce nel mondo, un essere personale pervertito e pervertitore. Perché esiste e perché l’onnipotenza di Dio lo permette? Non lo sappiamo; sappiamo soltanto che anche il figlio di Dio “patì sotto Ponzio Pilato” e morì in croce. Ma molti suoi contemporanei (anche cinquecento per volta) lo videro risorto e cedettero in Lui. Senza la resurrezione, dice Paolo, vana sarebbe la nostra fede. Non è vero che Dio ci gratifica solo nell’altra vita; il bene c’è e spesso ha la meglio sul Male; i miracoli si verificano pure oggi anche se non solo la normalità. Tra gli uomini e Dio la distanza è incolmabile, con la nostra mente finita non possiamo raggiunge l’Infinito Divino senza la fede; fede vuol dire fiducia ed è un dono che possiamo o non possiamo accettare. Se puntiamo su Dio, dice Pascal, è poi scopriamo che esiste vinciamo tutto; se non esiste non perdiamo nulla. La fede è una forza che rinnova il mondo e vince il Male.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 12/8/2013 alle 00:14
@giovanni dotti il 11/8/2013 alle 22:25. Perché disquisire di teologia? Lasciamola ai competenti, i preti, e noi parliamo di politica. Tesi interessante, perché accantona temi che interessano qualche miliardo di persone e ci autodefinisce competenti in materia politica. Visti gli esiti mi pare che la nostra supposta competenza sia opinabile. E poi, porre la domanda: “Che cosa è il PD?” non è pura astrattezza teologica? Quanto a me, se dovessi parlare soltanto in base alla mia competenza, sarei costretto al silenzio perpetuo. Beati voi che siete competenti, dominerete la terra!
Scritto da ulderico monti il 12/8/2013 alle 07:43
Leggo quanto scrive @eg nei due ultimi commenti. Finalmente c'e' qualcuno,o meglio qualcuna che senza reticenze e senza ipocrisia dice le cose come stanno, forse per quella sensibilita'e limpidita'di giudizio che hanno le donne.Non si puo' definire"dialettica interna"una contrapposizione che in realta' e' un dialogo tra sordi che non si vogliono capire e che mal si sopportano vicendevolmente.Mi sa che a furia di rincorrere il centro il PD non e'piu'ne'carne ne'pesce,percio'e'perdente in partenza
Scritto da giovanni dotti il 12/8/2013 alle 08:05
@Leonardo C. (11.51 del 10/8) - Volevo commentare questo tuo scritto alla luce anche di altri successivi ma poi ho deciso di limitarmi a raccomandarne a tutti la lettura. Da parte mia lo sottoscrivo anche nella parte che riguarda il presidente della Repubblica. Ha agito sul filo dei suoi poteri costituzionali ma questo dimostra due cose: la debolezza dei partiti con il sostanziale pareggio elettorale e la necessità di una modifica costituzionale che riguarda le sue prerogative e il modo di elezione. Ma su questo abbiamo già discusso, con opinioni diverse, e discuteremo ancora, spero nel prossimo congresso del Pd se i candidati avranno la bontà di considerarlo un tema importante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/8/2013 alle 09:31
Da oggi sono in vacanza e non porto il PC. Mi mancheranno i vostri commenti. Auguro a tutti voi buon proseguimento e buone vacanze a chi si accinge a partire.
Scritto da Ernesto Alberichi il 12/8/2013 alle 09:31
@eg (22.28) - Se il mio era sarcasmo era involontario. Semmai un parere molto netto. Questa nettezza non ti dovrebbe affatto dispiacere per quello che ti ho conosciuta sul blog. Su Calearo ho la tua stessa opinione. Riguardo al voto dei cattolici, penso che debba essere ricercato come quello di chi cattolico non è. Ciò che conta è quello che se ne fa in termini di cultura politica del Pd e di azione di governo. Mettersi in cerca di dirigenti che escono da Scelta Civica, dall’Udc o dal Centro sarebbe una cosa sciocca e improduttiva. Hai mai visto un mio post che trattava in questa maniera il rapporto con questo elettorato? Io amo la dialettica. Non se se ci riesco, ma i miei post hanno tutti dentro la volontà di suscitarla. Sennò perché terrei vivo il blog mettendoci tempo, passione ed energia non avendo nessun traguardo da raggiungere?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/8/2013 alle 09:35
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