Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/8/2013 alle 14:07


“Ho il massimo rispetto per la politica e proprio per questo  non  ritengo che le leadership politiche si possano improvvisare o trasmettere per via ereditaria. Come qualunque tipo di leadership. Come nelle aziende: occorrono anni di dura gavetta e di apprendistato prima di poter essere in grado di aspirare a posizione di vertice”.
Marina Berlusconi ha ripetuto questo concetto varie volte da quando si sussurra  che potrebbe essere lei  a  sostituire suo padre Silvio alla guida della coalizione elettorale di centrodestra.
Sapremo nei prossimi mesi se manterrà l’impegno a non “scendere in campo”. Dico solo che suo padre è stato maestro nel trasformare “nani e ballerine” in dirigenti politici.
Questo però non toglie nulla alla fondatezza delle sue parole. Una delle cause della crisi della politica è stata l’improvvisazione, l’impreparazione dei suoi protagonisti, il credere che studiare, applicarsi, fare esperienza non serva a nulla.
Che la politica non richieda nessuna professionalità.
Questo riguarda in parte anche il Pd. Troppa faciloneria e troppa fretta nel preparare le primarie per i parlamentari dell’anno scorso sotto Natale. Se a tutto ciò si aggiunge la pratica delle cooptazioni correntizie nei ranghi alti del partito il risultato non può essere positivo.
Spero che l’esperienza insegni.
L’ammonimento della “gavetta” dì Marina Berlusconi serve a sinistra e non solo a destra, come si è soliti pensare.

Commenti dei lettori: 50 commenti -
occorre definire bene però cosa si intende per gavetta. Alcuni a sinistra potrebbero interpretarla come: minimo n anni di partecipazione. Poi candidatura locale ed eventuale ruolo di consigliere comunale. Poi al secondo giro l'assessore ed eventualmente al 3 forse se sei bravo il sindaco. Poi se sei stato bravo sindaco allora puoi forse avere un ruolo nel partito provinciale da cui poi, forse, puoi fare il passo in regione o in parlamento. #sischerza (ma non troppo)
Scritto da Federico A. il 12/8/2013 alle 14:29
Non so dire se Marina Berlusconi predica bene e razzola male ma le cose che ha detto sono di grande buon senso.
Scritto da Maurizio il 12/8/2013 alle 14:36
Caro Adamoli, la politica è cambiata enormemente, rassegnati una buona volta per tutte, non è e non può essere quella dei nostri tempi. Devi fartene una ragione. La Marina potrebbe diventare la leader di Forza Italia e vedrai, dopo un primo mezz' attimo di sbigottimento, ci abitueremo anche a lei. A volte perfino l' aberrazione può divenire normalità. E' triste, anzi tragico doverlo ammettere, ma questi sono i tempi in cui viviamo, tempi di decadenza, tempi da basso, bassissimo impero.
Scritto da exdc il 12/8/2013 alle 14:52
Oltre alle analisi,per lo più centrate e condivisibili,mi piacerebbe sentire da qualcuno le possibili terapie di cui necessiterebbe questo PD malato che non si riesce a rimettere in piedi. B.dopo la sentenza anziché starsene mogio-mogio sembra ringalluzzito e col ritorno alle origini(Forza Italia)e con nuovi dirigenti(forse anche con la figlia Marina)stia cercando di rientrare in pista alla grande per fregarci di nuovo, ma nel P.D. non mi sembra di scorgere altrettanto entusiasmo. O mi sbaglio?
Scritto da giovanni dotti il 12/8/2013 alle 15:33
Mi auguro che le colpe dei padri non ricadano sui figli.
Scritto da Una varesina il 12/8/2013 alle 16:12
Spesso "troppe cooptazioni,troppa faciloneria e impreparazione"vanno sottobraccio con troppi facili entusiasmi".Per non parlare degli immancabili "entusiasmatori".
Scritto da Giuseppe Morelli il 12/8/2013 alle 16:21
La Gavetta di Marina??? Assurdo..è arrivata come capetta e da li' non si è mossa..
Scritto da Loredana Besi il 12/8/2013 alle 16:37
Le "parlamentarie" dell'anno scorso sono state più una nota di colore che un mezzo per far emergere persone di valore con un'esperienza accettabile. Ha vinto l'organizzazione vecchio stile sul territorio e la bella presenza dei candidati. Quanto alle capacità è meglio lasciar perdere. Parere di un giovane.
Scritto da Stefano C. il 12/8/2013 alle 16:54
@Federico Antognazza (14.29) - Per gavetta intendo la preparazione politica per alcuni anni in luoghi che possono essere i più disparati. Ti faccio il mio caso che tu conosci anche se sei molto giovane. A 28 anni sindaco. A 36 segretario provinciale della Dc che guidava un sacco di comuni ed enti, oltre alla provincia. A 39 consigliere regionale. Avrei potuto andare in Regione o in Parlamento anche prima (in Regione sempre molto più difficile) ma problemi di studio e famigliari me lo avevano sconsigliato. Ho la sensazione che, se non avessi fatto questa strada, non avrei potuto ottenere i risultati che in coscienza ritengo di aver raggiunto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/8/2013 alle 19:00
@Giovanni Dotti (15.33) - Sul blog preferisco analizzare molto sinteticamente vari aspetti della vita politica presi uno alla volta. Oggi parlo della selezione della classe dirigente che non è un problema di poco conto come tu stesso hai sottolineato in molte occasioni. La terapia per “questo Pd malato”? Non è qualcosa che si possa rinchiudere in poche righe. Intanto, ammettere che siamo un partito malato, sarebbe già un buon inizio. La mia idea è che il prossimo congresso o sarà davvero “rifondativo” in termini di idee, di gruppo dirigente, di rapporto con l’elettorato o sarà sempre di più difficile essere riconosciuti come un affidabile partito di governo. In estrema sintesi: larghe intese come fatto eccezionale, temporaneo e non ripetibile. Legge elettorale maggioritaria che consenta di avere un vincitore, chiunque sia, in grado di governare per cinque anni. Condivisione vera sul modo di uscire dalla crisi perseguendo l’uguaglianza possibile e non un risibile egualitarismo. Politiche europeiste ma con un’Europa più politica e meno burocratica e con l’armonizzazione tendenziale dei bilanci degli Stati e delle politiche fiscali. Rilancio di scuola e cultura con al centro la meritocrazia. Revisione del welfare state sociale e sanitario. Modifica delle parti della Costituzione che riguardano la forma di governo e il Capo dello Stato. Questi i titoli di alcuni capitoli. L’approfondimento spero che si abbia nelle piattaforme dei candidati e noi ne dibatteremo, come sempre.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/8/2013 alle 19:05
Per @Stefano C. Le primarie l'anno scorso hanno dato risultati discutibili dappertutto. Non erano sentite ed erano state organizzate male. In provincia di Varese anche chi ha vinto non ha preso molti voti, al massimo 3000 e quasi tutti i candidati nella lista sono poi stati eletti in Parlamento. Che razza di primarie erano? Bastava quasi essere stati messi in lista per venire eletti. Poca serietà e nessuna selezione vera.
Scritto da Marco il 12/8/2013 alle 19:14
Caro @Federico Antognazza. Nessuno nasce "imparato". L'apprendistato è necessario per assurgere alle responsabilità medie, figuriamoci a quelle alte. I ragazzi in gamba come te dovrebbero saperlo bene e farne tesoro se non vogliono fallire alla prima occasione.
Scritto da Lettrice affezionata il 12/8/2013 alle 19:52
Fra giovani inesperti ed arrivisti e ferri vecchi che vogliono continuare a tutti costi ci deve essere una via intermedia. I giovani non possono essere impediti di seguire la propria strada e di avere giuste ambizioni ma la preparazione seria e severa è necessaria. Nel Pd questo è osservato abbastanza ma non in misura sufficiente.
Scritto da Pd Sesto S, Giovanni il 12/8/2013 alle 19:53
Marina, Marina. Smère berlusconismo è. Partito azienda, aziensa del padrone e quindi è giusto che l'aziensa del padrone sia data in eredità alla "primogenita prediletta". Sulla questione della gavetta, al punto in cui siamo, in cui ci ha condotto un partito azienda (PDL) e forse un non partito (il PD) la questione della gavetta mi pare secondaria. Anzi, se "tutti i nuovi eletti del futuro" fossero di "prima elezione" non mi dispiacerebbe, PEGGIO DI COSI' NON POTRANNO FARE. (segue 1)
Scritto da ROBINEWS il 12/8/2013 alle 20:07
Grazie @Adamoli per la risposta,che mi pare abbastanza esauriente. Certo, la selezione dei dirigenti per meritocrazia e non per eta' di appartenenza politica mi sembra essere premessa essenziale per il successo. Ma se chi ha gia' una importante esperienza politica alle spalle unitamente ad integrita' morale e onesta'intellettuale viene tagliato fuori o non viene candidato o non si candida, tutti questi begli enunciati restano pura teoria e lasciano solo spazio ad arrivisti e galoppini di partito.
Scritto da giovanni dotti il 12/8/2013 alle 20:34
Se tanti nel Pd la pensassero come te, lo voterei anch'io sempre senza problemi.
Scritto da E. Botta il 12/8/2013 alle 22:34
Caro Adamoli, una certa Chiara Gadda è arrivata in Parlamento solo perché giovane e carina senza nessun curriculum degno di nota, neanche minimamente. Adesso sta passando da un gruppo all'altro in cerca di chi la tutelerà meglio la prossima volta. Tutto il mondo è paese, cioè il Pd è come il Pdl.....
Scritto da Tuo ex sostenitore il 12/8/2013 alle 23:50
Chissà perché, leggendo il virgolettato, mi è venuto in mente Catalano con il suo (più o meno): "E' meglio sposare una donna intelligente, bella e ricca che una stupida, racchia e povera". Siamo in tempi strani e l'ovvio diventa l'eccezionale. Cambieremo? Mah... Siamo capaci di trovare energie collettive per farlo, evitando scossoni che facciano veramente male? Serve l'alchimia per trasformare la politica dall'attuale uso dei media+sostegno cieco degli "aficionados", in qualcosa di serio?
Scritto da FrancescoG. il 13/8/2013 alle 09:32
@Giovanni Dotti (20.34) - Ti ringrazio perché so cosa vuoi dire nei miei confronti. Ti rispondo che ci sono molti modi per servire un’idea politica oltre agli incarichi istituzionali. Dipende da tanti fattori, dalle fasi della vita, dalle esperienze che hai già accumulato e così via. Creare un’opinione, sostenerla con impegno è qualcosa di politicamente e culturalmente molto utile, più di stare su certi scranni a scaldare solo la poltrona. Se ci riesco o no questo è un altro paio di maniche.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/8/2013 alle 09:40
@Tuo ex sostenitore (23.50) - Ti direi di aspettare prima di giudicare una giovane deputata. Che stia guardandosi attorno per capire come muoversi, di quali colleghi fidarsi, quale proposte portare avanti, lo trovo abbastanza naturale. Se ha stoffa avrà modo di dimostrarlo presto. Io glielo auguro di cuore. Mi limiterei a consigliarle di essere se stessa, di seguire il proprio intuito e di non farsi strumentalizzare da nessuno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/8/2013 alle 09:44
Caro@Adamoli,ho imparato molto da Te e dal tuo blog,come pure da quello di Rossi. In Politica dovrebbero"salire"solo persone intelligenti e oneste,due virtu',intelligenza e onesta'(intellettuale e morale),che se disgiunte creano solo danni.Credo che anche tu ne convenga,i danni provocati dagli "avventurieri della politica" sono sotto gli occhi di tutti.Comunque tutti possono sbagliare,essenziale e'capirlo e non perseverare nell'errore.Scusa la mia franchezza e la mia impazienza,in questo momento
Scritto da giovanni dotti il 13/8/2013 alle 10:45
Gli orchestrali che suonano una sinfonia nei migliori teatri del mondo sono professionisti dplomati dopo 10 anni di conservatorio, i solisti possono essere anche giovani e senza aver completato il corso ma geniali e speciali. Così in politica servono molte persone preparate, con esperienze professionali e lavorative significative (non grigi funzionari di partito che mai hanno vissuto la vita reale), ma la leadership è altro, deve essere appannaggio di chi ha animal spirits particolari.
Scritto da Lele il 13/8/2013 alle 12:37
Caro Giuseppe, nonostante l'età (o proprio per quello) provo tenerezza a leggere la tua riflessione ponderata e razionale sulla politica, messa in relazione con il caso B., l'opposto di ciò che diremmo ponderato e razionale. La sua storia ("Una storia italiana" - anno 2001 - Edizioni FI - do you remember?) esemplifica perfettamente come il POTERE (non la politica) segue strade altre da quelle che tu, ed io e molti, abbiamo appreso e praticato nel solco di quel valore chiamato democrazia.
Scritto da roberto.caielli il 13/8/2013 alle 14:27
Adamoli caro, hai ragione ma "il bel giorno si vede dal mattino" e la ragazza deputata in questione, rispettabilissima ci mancherebbe, a dispetto del suo grazioso aspetto fisico, è dotata di pelo irto e pungente, dotata del classico e famigerato "pelo sullo stomaco" (chiedere referenze al senatore Rossi please). Il che per altro, in questa società politica disperata e cinica, non è nemmeno un grande difetto, che dico, forse è addirittura un pregio!
Scritto da exdc il 13/8/2013 alle 14:42
@Giovanni Dotti. Ho trovato la risposta di Adamoli al tuo commento argomentata, pertinente e precisa. E' entrato anche nel merito di alcune proposte sui contenuti. Qualche settimana fa ci aveva invitati a ribellarci per le regole congressuali che volevano assegnare il diritto di scelta del leader solo agli iscritti. Vorrei sapere da te che cosa lui e noi dovremmo fare di più se non preparare bene il congresso. In democrazia contano le idee e anche i numeri per vincere le partite.
Scritto da Francesco il 13/8/2013 alle 14:44
Aspetto con ansia di sapere che cosa ha da dirci Napolitano in merito alla questione Berlusconi. Non vorrei che ci siano pasticci in vista.
Scritto da Lucky il 13/8/2013 alle 16:58
Io condivido in pieno le primarie l'errore nostro(i vertici) e stato chetroppi burocrati e incompetenti sono rimasti ai loro posti perciò primarie per tutti i candidati a tutti i livelli l'esperienza si fa
Scritto da Luigi Scandroglio il 13/8/2013 alle 17:11
Perfettam.d'accordo con@Francesco(h.14,44). Capisco che non potete al momento fare di piu',trovandovi in una minoranza soverchiata da una maggioranza oppressiva e ostile ad ogni cambiamento.Tuttavia potreste almeno pretendere al prossimo Congresso che si eviti la farsa delle Parlamentarie,come nel dicembre u.s.in cui coi giochini sottobanco si sono favorite certe candidature a discapito di persone di ben altra levatura morale e intellettuale ignobilmente escluse, sicuramente piu' rappresentative
Scritto da giovanni dotti il 13/8/2013 alle 17:37
Quello del reclutamento e' un punto fondamentale che tutti trascurano (e B piu' di tutti). L'unico principio che sembra contare (generalizzo) e' la fedelta' al capo o l'amicizia. Chi e' fuori dalla politica si arrabbia quando vede gl alti salari che vengono dati a chi ha curriculum scadenti. Nel mondo del lavoro contemporaneo invece i requisiti non finiscono mai. Non so...forse il PD dovrebbe avere un comitato nomine composto di saggi che da' l'idoneita' o meno a chi e' scelto dalle primarie.
Scritto da Andreus il 13/8/2013 alle 17:49
@FrancescoG ((09.32) - E’ vero, il virgolettato è abbastanza banale ma le banalità celano talvolta delle verità che si disdegnano. Mi domando se anche nel blog non debba essere più semplice e più diretto a costo di ripetere qualche ovvietà. Tu stesso usi qualche volta l’espressione “terra terra” o qualcosa di simile. Sbaglio?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/8/2013 alle 19:04
@Roberto Caielli (14.27) - Ti ringrazio caro Roberto anche se, forse, la tua tenerezza nei miei confronti allude all'ingenuità che non è proprio una virtù in politica. La mia però non è ingenuità ma passione civile, quella che mi fa impegnare sempre nel dibattito pubblico.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/8/2013 alle 19:07
@Luigi Scandroglio (17.11) - Guarda che io ero e sono favorevole alle primarie solo che la prossima volta dovrebbero essere fatte con più tempo a disposizione e con più attenzione ai curriculum. Le liste in tutta Italia erano state compilate in modo abbastanza raffazzonato, a detta di moltissimi dirigenti e militanti. Se consideri che in parecchie province quasi tutti i candidati delle primarie sono stati poi eletti in Parlamento, penso che ci sia spazio per un sostanziale miglioramento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/8/2013 alle 19:09
@Andreus (17.49) - Considerazioni giuste le tue. Io però non valuterei i vincitori delle primarie ma i candidati che si mettono in lista per le primarie. Quando gli elettori si sono espressi, salvo casi clamorosi, bisogna riconoscere il risultato. Penso che tu volessi dire la stessa cosa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/8/2013 alle 19:12
Marina Berlusconi si è confermata una persona molto seria dichiarando che non prenderà mai il posto del padre, che la leadership non si trasmette via sangue famigliare e che la gavetta è necessaria. Che finiscano a sinistra di denigrarla.
Scritto da Gino D. il 13/8/2013 alle 20:27
Bravo Presidente. La posizione che Napolitano ha tenuto stasera sul caso Berlusconi è esemplare e ineccepibile. Cosa inventeranno Vendola e il Fatto Quotidiano per lanciargli la razione quotidiana di palta in faccia?
Scritto da Pd Sesto il 13/8/2013 alle 20:28
Meno male che Giorgio Napolitano c'è !!!!!!
Scritto da Giorgione il 13/8/2013 alle 21:57
Giuseppe Adamoli (19:12) in risposta mio commento: Esatto, grazie mille per la precisazione. Buon ferragosto!
Scritto da Andreus il 13/8/2013 alle 22:44
Giuseppe, sai che io capisco poco di politica ma ti ripeto quello che ti avevo detto alcuni mesi fa: o cambiate tutti quelli che comandano nel Pd oppure finirete male.
Scritto da Renato il 13/8/2013 alle 22:45
Adesso però non date la colpa alle primarie preparate troppo in fretta se Rossi è finito malissimo all'ultimo posto su sei. Da uscente avrebbe dovuto essere favorito da questo fatto.
Scritto da Iscritto Varese il 13/8/2013 alle 22:51
Il nostro amico Letta è fortunato. Può effettivamente durare per i 18 mesi che aveva programmato. La nota di Napolitano di oggi gli ha dato ancora una mano. Se l'economia migliora resisterà ancora per un pò di tempo. Ti ho lasciato un altro commento sul post degli auguri agostani e sottolineo un errore di generosità che hai fatto.
Scritto da Francesco (Milano) il 13/8/2013 alle 23:20
Caro Giuseppe, nessuno sbaglio! Pratico con disinvoltura il "terra terra". Sperando si capisca qualcosa :-) Quando c'è casino, il ripassino alle nozioni base è utile. Me lo il insegnò un uomo saggio che conobbi anni fa. Poi a me viene in mente Catalano. Ma è un problema personale :-) il saggio mi disse anche che essere seri non esclude essere allegri. Sul blog il mio più che positivo giudizio lo conosce. Se devo fare una considerazione è che scriviamo sorridendo poco. Con i pasticci che ci sono c'è poco da sorridere. Ma, a parità di condizioni, pare sia meglio cercare la gioia. Senza che diventi leggerezza. Dopo la peperonata di stasera, leggerezza esclusa :-) un saluto.
Scritto da FrancescoG. il 14/8/2013 alle 00:18
E' incredibile sentire Bersani in Tv che pretende di dare la linea. Perché non si mette a riposo per un un bel periodo? Grande Napolitano.
Scritto da Luca il 14/8/2013 alle 08:41
@Iscritto Varese - Ieri sera ti ho messo il tuo commento delle 22.51. Quello che ho ricevuto una mezz'ora invece dovresti inviarlo direttamente a Paolo Rossi. Io te lo metto solo se lo firmi con nome e cognome. Non che contenesse chissà quali cattiverie ma Lui e i lettori hatto diritto di conoscere chi scrive.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/8/2013 alle 09:49
Il Capo dello Stato ha fatto chiarezza finalmente sulla vicenda di B. "La sentenza è definitiva e del suo obbligo di applicarla non può che prendersi atto". Fine della partita
Scritto da Osvaldo il 14/8/2013 alle 09:54
Non faccio polemiche con Rossi e mi rivolgo a te con rispetto verso di lui. Ci sai dire il perché del suo totale fallimento? Ormai sono passati sette mesi e se ne può parlare con tranquillità. Con un listarella di candidati così povera avrebbe dovuto stravincere ed è finito ultimo dietro a degli sconosciuti.
Scritto da Lettrice affezionata il 14/8/2013 alle 10:11
Il punto centrale della dichiarazione di Napolitano è il no alle ritorsioni sulle Istituzioni, il che è diretto al Pdl. La fermezza del Presidente è chiara mentre le speranze di "agibilità politica" che i berlusconiani coltivano per il loro capo sono pure illusioni.
Scritto da Lucky il 14/8/2013 alle 13:48
@Luca (08.41) - Bersani non guiderà più né il Pd né il governo e lui per primo lo sa benissimo. Ha però il diritto sacrosanto di esprimere tutte le sue opinioni in tutte le sedi possibili. E’ peraltro il capo riconosciuto di una componente importante del Pd. E merita il rispetto di tutti noi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/8/2013 alle 14:16
@Lettrice affezionata (10.11) - Capisco la tua curiosità ma ti posso dare solo una motivazione generale. Le primarie si sono tenute in un momento e in un clima particolari che hanno favorito le facce nuove e i giovani. Il poco tempo a disposizione ha poi dato una mano a chi aveva alle spalle un’organizzazione collaudata. Questo spiega molti risultati “strani” in tante parti d’Italia. Un’altra cosa: nella mia vita politica ho visto tanti insuccessi trasformarsi in successive rivincite. E’ quello che auguro a Paolo (se ne avrà voglia) anche se all'interno del Pd abbiamo preso, fin dall’inizio, due strade diverse, lui con Franceschini e io con Letta. Forse ci incontreremo di nuovo. Chissà?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/8/2013 alle 14:21
Questa mattina i giornali riportano i comportamenti diversissimi, dopo le sentenze passate in giudicato, fra Berlusconi e Arnaldo Forlani, ex segretario della Dc ed ex capo del governo. Quest'ultimo, sempre protestandosi innocente, ha accettato più di due anni e mezzo ai servizi sociali senza fare casino. Qualche giornale dice: Berlusconi e Forlani, ossia la differenza fra la prima e le seconda repubblica. Che sia davvero così?
Scritto da Giovanna G. il 14/8/2013 alle 16:15
Caro Adamoli, grazie per la risposta. Tu non sei una faccia nuova e non hai un'organizzazione ma avresti vinto alla grande.
Scritto da Lettrice affezionata il 14/8/2013 alle 22:02
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