Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 26/8/2013 alle 09:55


Il Meeting di Cl a Rimini è finito ieri. Quando ci sono andato, quest’anno no, ho sempre portato via qualcosa di utile sul piano culturale.
Guardare quella massa di ragazze e ragazzi con i quaderni in mano per prendere appunti e poi vederli la sera in piccoli gruppi discutere fra loro di teologia, di welfare, di società, di Europa; ecco, questo mi ha sempre affascinato.
Tutto ciò ha, quasi per tutti loro, un prima e un dopo fatto di coerenza religiosa, di presenza sociale e di solidarietà, di impegno gratuito in modi che non ho mai praticato ma di cui ho sempre percepito l’importanza per la crescita individuale e collettiva. 
Capisco l’irritazione di questi giovani entusiasti nel vedere la loro “opera” ridotta sui mezzi di comunicazione al solo aspetto dell’attività politica di alcuni dirigenti molto noti.
Ma proprio qui sta la loro contraddizione, la delega in bianco concessa a chi fa politica, l’essere gregge sempre e  in ogni circostanza, le strumentalizzazioni subite senza balbettare una protesta o un dubbio anche quando era forte il sospetto dell’influenza di gruppi e conventicole fameliche che poco avevano a che vedere con la fede religiosa.
“La persona al centro”, bello slogan, ma perché accettare senza fiatare la collocazione politica uniforme per tutti gli associati con l’assenza di qualsiasi eccezione personale e l’attrazione poliedrica del potere quasi come marchio di fabbrica?
Il rapporto interreligioso è sempre stato una costante di Cl con risultati culturalmente brillanti. Stride quindi la mancanza di volontà nel partecipare liberamente e criticamente ad altre esperienze politiche che non siano quelle di centrodestra.
Le disavventure di Formigoni cambieranno qualcosa? Penso che sarebbe molto gratificante per questi giovani entusiasti e generosi.
 

Commenti dei lettori: 50 commenti -
Valutazione su CL assolutamente condivisibile, concedimi una battuta: "diffidare sempre di chi si presenta come si fa all' università, a convegni meeting od altro ( e vale non solo per CL) con il quaderno in mano a prendere appunti". Mi sbaglierò, sembrano più occupati a mettere il verbo intoccabile nero su bianco che elaborarlo personalmente. Sul piano politico per loro votare Belzebù, Craxi o Berlusconi è relativo. Sarà così anche per il futuro. Se lo dice il movimento lo si fa, punto e basta!
Scritto da ex-Margherita il 26/8/2013 alle 10:27
Una base educativa con fondamenti di fede dovrebbe animare ogni logica della realtà sociale, fermo restando che le eccezioni ci sono sempre ma non fanno la regola; comunque prima o poi se ne avvertirebbe la mancanza ed inevitabilmente o inconsciamente il bisogno..altrimenti risulta difficile confrontarsi con le diverse problematiche o difficoltà della gestione della vita, intesa singolarmente o delle masse dei popoli, nella prospettiva di un avvenire migliore mantenendo i livelli raggiunti.graz.
Scritto da zva il 26/8/2013 alle 10:40
Sull'esperienza di Comunione e Liberazione non ho nulla di personale da dire. Ho sempre apprezzato l'impegno di una moltitudine di giovani e mi sono spesso domandato perché tanto entusiasmo e impegno religioso e sociale abbia dato frutti mediocri sul piano politico. D'altra parte considero che molti tra coloro che si dedicano all'attività politica sono capaci e etici, se valutati sul piano personale, ma il sistema che impersonano e che interpretano è storicamente deficitario. E' il sistema che perversamente corrompe il singolo? O sono i singoli che raggruppandosi e facendosi sistema, si trasformano in cinici eticamente discutibili? In questa fase ultima della mia mediocre esistenza, propendo per il pessimismo della ragione, amplificato dal fallimento dell'ottimismo della volontà. Il sistema italiano è storicamente dominato dalla deficienza di etica, dall'approssimazione del progetto, dalla volubilità delle convinzioni. Dal '900 ad oggi abbiamo ripetutamente sperimentato il disinvolto tradimento degli impegni, la de-responsabilizzazione dei gruppi dirigenti, la sfacciata tendenza al cambiamento di campo, l'auto-assoluzione dalle colpe. Nel 1915 cambiammo alleanza con disinvoltura, a Caporetto l'insipienza dei capi militari si giustificò accusando di viltà i soldati mandati al massacro, il fascismo fu legalmente investito del potere dal Re, l'8 settembre'43 fu ancora una volta tradito l'alleato, il Re responsabile della Nazione fuggì ignominiosamente, l'esercito si dissolse e si arrese all'ex alleato, la Resistenza fu inquinata dall'ambigua strategia del PCI, impegnato a sostenere le ragioni dell'URSS e propenso all'insurrezione armata, il Duce fu oscuramente ucciso al fine di considerarlo unico responsabile del disastro, un processo al ventennio non fu mai seriamente tentato, una frettolosa amnistia ammininistrata dal capo del comunismo italiano cancellò le colpe e le responsabilità. La fine della guerra fredda vide la disssoluzione dei partiti politici vincitori del conflitto, in primo luogo la DC e perchè essa degenerò e scomparve mi è misterioso. L'attualità vede il Paese in crisi e i partiti ridotti a gruppi di potere impegnati esclusivamente nella loro deleteria sopravvivenza. Non abbiamo una decente sinistra, non abbiamo un decente centro. Siamo ai margini dell'Europa. Il futuro è oscuro Quale avvenire per le giovani generazioni?
Scritto da ulderico monti il 26/8/2013 alle 11:16
CL non deve in alcun modo essere confinata dentro gli orizzonti politici di alcuni suoi leader storici che hanno scelto l'impegno politico con un pendolarismo cominciato da Andreotti e finito con Berlusconi. CL è molto più di questo, merita rispetto e attenzione. Un pezzo importante delle sue élite dirigenti ha fatto in molte circostanze una mera opzione di potere (l'ultimo Formigoni e non solo) contraddittoria rispetto all'essenza del movimento. Mi auguro sappiano trarne le dovute conseguenze
Scritto da cesare chiericati il 26/8/2013 alle 11:18
A me non affascina per niente, anzi mi inquieta quel gregge di ragazze e ragazzi che prendono appunti ... Bisogna vedere cosa capiscono e cosa finisce negli appunti. E' poi è anche l'età del "cuccaggio". C'è chi si impegna in Croce Rossa (come il deputato renziano Pd Crimì, quello che non sapeva una cicca sulla perestrojka), c'è chi si impegna in Legambiente, c'è chi entra in CL. Poi trovano il/la fidanzato/a e se ne vanno, continuando a votare su indicazione. Della serie: "che cosa hanno preso a fare gli appunti, quando non è stato stimolato il ragionamento?". Detto questo, io non disdegno la loro scelta di far politica nel centrodestra, d'altronde c'è ancora tanta gente che pensa che il PD sia un partito comunista (io ho votato Tabacci alle primarie perché non è uno di questi. Seconda scelta, Bersani, lo dico con orgoglio). Bisogna anche dire che, per noi centristi, appaga di più l'occhio una candida ragazza di CL rispetto a una Femen, però non dobbiamo fermarci all'occhio ma individuare chi delle due ha ragionato di più. Quello che non va è l'enfasi che si rivolge a questo tipo di iniziative, nelle quali la presenza di Scholz, Formigoni, Cesana, Vittadini, Lupi, Ferlini è certa mentre quella di Dio un po' meno. Detto questo, ci tengo a dire che a me va bene tutto, consapevole del fatto che siamo esseri così infinitamente piccoli davanti alla politica, all'economia, alla finanza, al mercato, che le nostre opinioni non sposteranno di una virgola l'esistente. Ci tengo a dire che, invece, davanti a Dio siamo grandiosi e preziosi, anche il più peccatore. Ma questa è un'altra storia.
Scritto da V.R. il 26/8/2013 alle 11:20
Caro Giuseppe. seguo sempre con attenzione e, spesso, condivido quanto scrivi. Permettimi però di evidenziare come in questo caso, purtroppo anche tu, parli del Meeting senza averne esperienza, fidandoti ciecamente di quanto scrivono i vari inviati che a fine agosto hanno bisogno della notizia a tutti i costi. E non si tratta di opinioni sull'argomento, si tratta di saper vedere la realtà. Puoi ancora, per esempio, dare un'occhiata al programma della manifestazione appena conclusasi. Può anche essere che ti renda conto di quanto conta la politica sul totale delle iniziative proposte. Potrebbe addirittura venirti, da cristiano, la 'tentazione' di passare un paio di giorni, l'anno prossimo, a Rimini. Ovviamente ti invito volentieri. Perchè il tema del Meeting è la vita, e cosa c'entra la fede con la vita, tutta. Anche con la politica. Voglio esagerare: potresti renderti conto che, anche politicamente, i ciellini non sono catalogabili. Ne incontro tanti in tutta Italia, e ogni realtà locale ha proprie caratteristiche, alleanze, collaborazioni. E ti assicuro che questo è molto gratificante!
Scritto da Juri Franzosi il 26/8/2013 alle 11:44
@Adamoli. Troppi riguardi per Cl. Finora sono stati una fucina di uomini di potere spesso senza scrupoli.
Scritto da Dino il 26/8/2013 alle 11:47
Caro Giuseppe dici bene. Il Meeting è da sempre qualcosa di più grande che va al di là della rappresentazione politica che ne fanno giornali e commentatori. Dietro c’è un “popolo” che merita rispetto per quello che fa ( e lo fa tutto l’anno ) e per come vive questo appuntamento. Ma non è solo un problema di rispetto è, almeno da parte mia, anche un sentimento di stima sincera per chi ha saputo realizzare un appuntamento che è, prima di tutto, cultura e fede. Ma, Giuseppe, dici bene anche ponendo l’accento su di una contraddizione che ormai è divenuta esplicita anche nel movimento. Il Meeting è cultura e fede, ma per anni, e non solo per colpa dei ciellini, è stato e forse lo sarà ancora per molto tempo, ostaggio dei politici. I ciellini non hanno mai avuto nessun problema a confrontarsi con il potere politico, anzi oserei dire che non hanno mai avuto problemi a confrontarsi anche con il lato, mi si consenta la battuta, con il lato “demoniaco” del potere e questo, in un certo senso, ha un significato positivo in una società dove il relativismo e il nichilismo la fanno da padroni, ma il problema è anche un altro. Il problema è se nel movimento c’è stata o c’è oggi una riflessione su come è stato il tentativo di tradurre gli insegnamenti di Giussani in politica e di quali conseguenze questo tentativo ha avuto nella società e nel movimento stesso. Tu poni l’accento e io lo condivido, sul fatto che l’aver aderito solo e compattamente a esperienze politiche di centrodestra ha di fatto mortificato quanto di positivo ottenuto in altri campi. Tuttavia, io, andrei un po’ al di là di questo passaggio che è comunque importante. E’ banale chiedersi se questo schieramento politico, se il berlusconismo non è in contraddizione con l’intera esperienza religiosa del movimento? È banale porsi la domanda di quanta “contaminazione” berlusconiana nella prassi ci sia stata nel fare politica dei ciellini rispetto agli insegnamenti di Giussani’? e’ banale chiedersi se la logica del pragmatismo assoluto ricercato quasi come una ideologia sia stato utile nel fare politica da parte dei ciellini o se, invece, ha segnato la morte di ogni ideale di servizio e di ricerca del bene comune? E’ banale chiedersi se mai c’è stata una presa di coscienza di ciò che ha colpito i ciellini durante tangentopoli e di quello che ha colpito, talvolta anche le stesse persone, anche in questi ultimi anni? C’è una riflessione che prima che essere politica deve essere culturale sul significato dell’impegno politico da chi proviene dal movimento alla luce di una presenza che inizia dalla fine degli anni settanta? E questo proprio alla luce del fatto che le scelte dei “capi” hanno condizionato tutto il movimento spostandolo come una “falange compatta”. Insomma, io credo che se si aprissero spiragli ( e forse già ci sono ) di riflessione e anche di autocritica all’interno del movimento su di una esperienza pluridecennale, se si aprissero momenti di confronto anche con chi non ciellino è impegnato sullo stesso piano, bè forse un rinnovamento culturale non banale potrebbe prodursi e questo sarebbe solo un bene per il nostro Paese.
Scritto da roberto molinari il 26/8/2013 alle 12:22
@Juri Franzosi. Condivido anche se Adamoli è molto rispettoso. Lui è del centrosinistra e quindi fa una critica politica ma nel fondo si capisce che apprezza molti lati di CL.
Scritto da A.F. il 26/8/2013 alle 13:12
Comunione liberazione?o comunione schiavitù, credo che la seconda sia lo più accreditata.
Scritto da Antonio Tieso il 26/8/2013 alle 13:14
@Juri Franzosi (11.44) - Perché non rileggi tutto il post? Non puoi non notare grande rispetto e stima per l'attività di Cl e avrai conferma che a Rimini ho sempre imparato qualcosa di utile sul piano culturale. Mi dispiace molto per la"riduzione" mediatica di Cl alla piccola porzione di essa che fa politica e tuttavia, se questa è la percezione di moltissimi italiani, perché non correggerla con un atteggiamento più aperto verso le altre culture politiche? Sarei contento di riparlarne con te e con altri amici e amiche di Cl dopo che avrete valutato bene ciò che ho scritto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/8/2013 alle 13:18
CL è stata ed è un puntello decisivo del potere politico inquinato dal malaffare e di questo tutti i "ciellini" ne sono ben coscienti ed informati. @Adamoli, tu vivi ed operi in Lombardia una regione che conosci molto bene e sai quanti posti di lavoro CL e CdO hanno ben distribuito tra questi giovani e meno giovani. Credo che per "loro" questa era la cosa più importante. Quindi la loro partecipazione al potere sulla via del tramonto era più che consapevole. Tutto il resto è aria fritta, nulla!.
Scritto da robinews il 26/8/2013 alle 13:25
Caro Giuseppe, ben ritrovato dopo un po' di pausa. Sulla valenza culturale, spirituale e sociale di questo movimento, nulla da dire, conosco molti che ci credono con sincerità. Anche negli anni '70, quando Formigoni era quel barbuto rappresentante del Movimento Popolare, c'erano i primi spiragli per un rinnovamento della Democrazia Cristiana. Sul piano politico, invece, un fallimento totale in quanto è stata subalterna al berlusconismo e al potere, configurandosi come vera e propria lobby con evidenti commistioni tra politica e affari, in particolare nel settore degli appalti pubblici. Peccato perché avrebbe potuto essere l'humus da cui poteva nascere un vero polo cattolico e liberal-democratico. Aggiungo, infine, che trovo riduttivo relegare al solo Formigoni la parte "deviata" del movimento, come se egli rappresentasse un'eccezione e non il "sintomo di un sistema". Oggi il movimento ha una straordinaria opportunità per aprire una breccia in questo centrodestra monoliticamente chiuso in difesa del suo leader ma, solo a sentire Lupi, la subalternità rimane totale. E Mauro non ha fatto grandi passi avanti.
Scritto da Leonardo C. il 26/8/2013 alle 13:37
Anch'io auspico,con@R.Molinari, uno spiraglio di ripensamento e di autocritica all'interno di C.L.,che se avvenisse - sotto l'illuminazione dello Spirito Santo e non del fanatismo berlusconiano - non potrebbe che apportare un vento di novità e di progresso nella stagnante politica nostrana. Lo auspica anche@C.Chiericati a quanto pare, mentre@U.Monti mi sembra più pessimista e intravede"un futuro oscuro"anche alla luce delle vicende storiche pregresse. Personalm. penso che non abbia tutti i torti
Scritto da giovanni dotti il 26/8/2013 alle 13:40
Sono stata al meeting (anche se non sono di CL) niente da invidiare a quello degli anni scorsi. Sempre molto interessante. E' l'appuntamento politico più importante dell'anno senza dubbio. Sul verticismo, è la malattia di tutto il sistema politico , per intero.
Scritto da Adria Bartolich il 26/8/2013 alle 14:31
@ Juri f.-La mia esperienza non collima. Non ammettono che si ragioni con la propria testa: quello che dice il movimento è legge. In ciò assomigliano molto ai testimoni di Geova. Si aiutano solo tra aderenti: chi la pensa diversamente, anche se credente, è un nemico e non va aiutato, va osteggiato, anzi ferocemente combattuto (ne sò qualcosa io). I figli si allevano come polli in batteria nelle loro scuole perché non si contaminino. In politica appoggiano solamente chi fa i loro interessi.
Scritto da L.V. il 26/8/2013 alle 15:29
Purtroppo è così, e lo dico sinceramente " mi rincresce", fin dalla nascita del movimento di CL; mentre i vertici hanno fatto dall' inizio scelte politiche sempre nel centrodestra , ( al di là degli eventi ) , i volontari , i giovani e molti sinceri partecipanti sembrano non " interessarsi " ( come , invece, sarebbe utile per sé stessi e la comunità) delle scelte politiche, per una politica seria e innovativa . E' per questo che molti, provenienti dall' allora Gioventù Studentesca ( G.S. ai tempi di don Giussani) hanno scelto di non entrare nel Movimento di C.L.
Scritto da Bruna Croci il 26/8/2013 alle 16:01
Anche a strafare, non basta mai. @Adamoli, con i lucciconi agli occhi, redige un post pregno di ammirazione verso l'appuntamento riminese (da sempre denso di luci e ombre) ma trova un @Franciosi che, tutt'altro che riconoscente, si impelaga in un discorso metafisico su vita e fede, stile migliori lezioni di don Giussani. Uhhh, qui c'è da darsela a gambe, non prima di aver detto a @Molinari (parafrasando Moretti): 'no!, il confronto no!, basta con il confronto!' Di CL sappiamo già tutto, a partire da quando si chiamava Gioventù Studentesca, quindi perché desiderare ancora confronti? Il dialogo Adamoli/Franzosi ne è un fallimentare esempio. Poi, magari, se si incontrano sul Corso, mentre si offrono un caffè, troveranno pure un punto di incontro, non lo dubito. @Molinari, abbiamo amici di CL? Preserviamo la nostra amicizia. Organizzano iniziative interessanti? Partecipiamo a queste. Ma basta confronti! A meno che siano su questioni pratiche (dove fate volontariato con i disabili? a che ora apre il caf della cisl? possiamo darvi una mano nel banco alimentare? a quante famiglie è destinata la raccolta del banco farmaceutico?). Ecco confronti di questo tipo, @Molinari, solo di questo tipo, per favore. Sono dissacrante? Sì, volutamente. Non vorrei mai trovarmi a criticare la presunta superiorità morale e culturale della sinistra e poi, con un soffio di post, andare ad attribuirla al Movimento di CL.
Scritto da eg il 26/8/2013 alle 16:12
'Le disavventure di Formigoni cambieranno qualcosa?' si chiede @Adamoli. Ha avuto disavventure, Formigoni? Non sembrerebbe, dal momento che, in questo bel governo delle larghe intese, l'abbiamo anche incaricato di presiedere una Commissione parlamentare. Se fossimo stati seri, avremmo posto un veto sul suo nome. Lo dica lei, per cortesia, in facebook, a Franzosi, che il PD agonizza, vivacizzato soltanto dagli ultimatum che Berlusconi, quotidianamente, lancia.
Scritto da eg il 26/8/2013 alle 16:19
Vedendo ciò che Cl fa nelle città e nei paesi non posso che parlarne bene.
Scritto da Giusi il 26/8/2013 alle 16:39
@Roberto Molinari (12.22) - Non c’è proprio niente di banale nelle domande che fai, tutt’altro. Io offro gli spunti, altri come te li sviluppano. Penso che le riflessioni che tu chiedi, in Cl siano già cominciate e non solo per quanto di anomalo e grave è avvenuto in Lombardia. Mi è capitato di ascoltare dei cenni di autocritica che qualche anno fa erano impensabili. Sono dell'idea che si intensificheranno, ma sono loro che devono trovare la forza di svincolarsi dall'egemonia politica dei capi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/8/2013 alle 16:51
CL è un Movimento che opera concretamente nella societò senza nichilismo e velleità rivoluzionarie. Le opere di bene sono innumerevoli e solo chi ha i paraocchi non le vede.
Scritto da Gianluigi il 26/8/2013 alle 17:14
Caro Adamoli, anche quest'anno, anche se solo per un giorno ho fatto visita al meeting riminese, al netto delle critiche e dei commenti resta credo un luogo d'incontro importante per la politica, l'economia, la cultura come non è facile trovare. I vecchi partiti, e nemmeno quelli meno vecchi, non hanno saputo fornire alternative...a chi vuole investire tempo ed approfondire temi. Tutti da una parte...forse, ma non credo. Altrove tutti dall'altra...di certo!
Scritto da Fabrizio Piacentini. il 26/8/2013 alle 17:20
Francamente il tema è assai complesso ed alle osservazioni di buon senso e nella sostanza condivisibili di Adamoli vorrei aggiungere qualcosa legato anche alla mia esperienza, lasciando peraltro irrisolto il nodo sollevato da V.R. : se C.L., chi ne fa parte, tutto il suo mondo - da quello squisitamente religioso a quello economico e politico - sia qualcosa di affascinante o di inquietante. In tempi ormai lontani ho vissuto qualche anno all'interno di G.S.; frequentando l'Università Cattolica ho assistito alla nascita di C.L. in seguito alla spaccatura drammatica avvenuta all'interno del movimento; ho orecchiato in quegli anni le forti polemiche - forse inevitabili in ogni realtà nascente - all'interno della Chiesa stessa. Diciamo che l'esperienza religiosa era coinvolgente e seducente, poichè -almeno in noi adolescenti o giovani -si rivolgeva non tanto alla mente, ma al cuore, non tanto alla ragione teorica, ma al sentimento ed all'esperienza dell'incontro concreto con le persone, fino all'incontro con la Persona per eccellenza, cioè Gesù. (questo era almeno la percezione di molti di noi). Rispetto alla G.I.A.C., movimento giovanile dell'Azione Cattolica, che stentava e vivacchiava faticosamente nelle parrocchie, G.S. sembrava qualcosa di nuovo e di rivoluzionario, compresa anche la presenza di ragazze e ragazzi, tenuti rigorosamente separati nelle parrocchie (oggi, capisco, c'è da sorridere su questo). In merito all'aspetto squisitamente religioso non ho ora nulla da dire, essendo lontano da quel movimento dalla fine degli anni '60. Negli anni a seguire anch'io sono stato colpito in negativo dalle scelte politiche operate prima dal Movimento Popolare e poi dalla Compagnia delle Opere. Non voglio addentrarmi nel rapporto tra Comunione e Liberazione e queste istanze politico-economiche. Certo è che, per quanto siano state presentate come non direttamente impegnative per C.L., le scelte politiche dei vari Formigoni, Mauro, Lupi (senza scordare nel nostro piccolo varesino o varesotto Portatadino, Sabatini, Gibilisco in tempi remoti, Cattaneo in tempi recenti) hanno trascinato o quasi, fino ad identificarsi, l'intero movimento di C.L. con quella caratteristica evidenziata da Adamoli: l'attrazione poliedrica del potere come marchio di fabbrica, a partire dal legame con Andreotti per finire a quello con Berlusconi. Penso che, perchè le cose cambino, come auspicato da Adamoli, il popolo di C.L. , oltre che prendere appunti, debba ragionare a fondo, riflettere a fondo su quanto viene loro detto. Almeno per quanto riguarda le scelte non strettamente religiose, mi auguro che si apra in C.L. o nei gruppi a tal fine pertinenti un reale e franco dibattito. Anche perchè, lo dico con umiltà, una scelta quasi unidirezionale, come avvenuta finora, forse snatura, mediocrizza e banalizza le potenzialità del messaggio morale e religioso.
Scritto da mariuccio bianchi il 26/8/2013 alle 17:40
C.L. come esperienza ecclesiale ha introdotto una lettura interessante e positiva del cristianesimo: non un insieme di precetti da osservare ma come incontro con Gesù Cristo; da qui una nuovo modo, più moderno e personale, di vivere la religione che ha realizzato anche un superamento del tradizionale clericalismo dei cattolici. L’integralismo rimproverato ai ciellini non ha fondamento, si tratta soltanto di coerenza tra l’enunciazione e i comportamenti, cioè una visione integrale della vita e della realtà. Gli errori attribuiti alla dirigenza vanno tenuti ben distinti dal sentimento della base e derivano da insufficiente approfondimento e condivisione del principio di laicità come distinzione tra piano della fede e piano della politica e delle opere. Nonostante il meeting C.L. viene tenuta volutamente separata dal dialogo con gli altri, anche di parte cattolica, e ciò non può che produrre conformismo e gregarismo. Di questa tentazione egemonica era ben cosciente Don Giussani ma la gerarchia non ha fatto molto per inserire C.L. nel variegato mondo cattolico forse perché la divisione del movimento cattolica risulta più funzionale alla obbedienza. Data la ricchezza dell’esperienza ciellina sarebbe opportuno che anche i laici aperti cerchino il dialogo con questa componente che può arricchire la società italiana ma si tratta di sapere se questi “laici” sono interessati alla spiritualità come componente della politica e se non si chiudano a loro volta in un pragmatismo negato alla ricerca di nuovi e più vasti orizzonti. La destra ha strumentalizzato il movimento non ha dato e non ha ricevuto nulla; è stata una coabitazione di interessi; ma il centro sinistra quale piattaforma di valori ha per poter intessere un dialogo e un confronto positivi?
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 26/8/2013 alle 17:58
Ma eg@16,12 il confronto non parte proprio dal mettere in comune esperienze anche le più diverse? Il confronto non è forse, in politica, partire dal fatto che nessuno ha il monopolio della verità e nessuno può definirsi moralmente superiore all’altro? E dunque perché non dovrei discutere con i miei amici ciellini? Perché mai non dovrei partecipare agli incontri dove sono invitato? Perché dovrei rinunciare a porre domande? Ha ragione Giuseppe. In questi ultimi mesi qualcosa sta succedendo nel movimento? C’è un interrogarsi che prima non è mai avvenuto e c’è un mettere in dubbio quello che è stato fatto in questi decenni. Perché mai dovrei rinunciare a questo punto a dire la mia?
Scritto da roberto molinari il 26/8/2013 alle 18:17
Bella provocazione. Si può però stare dentro dieci esperienze politiche senza originalità e subordinati ai leader di turno, oppure stare dentro un'unica esperienza politica ma con un'originalità e un'apertura mentale tale per cui si può discutere e dialogare con tutti, anche con chi non fa la tua stessa esperienza. Non credo sia solo una questione di partito, ma - come sempre - di persone e di responsabilità personale.
Scritto da Alessandro Limido il 26/8/2013 alle 19:07
Concordo.
Scritto da Angelo Chiappa il 26/8/2013 alle 19:51
In perfetta sintonia con @Mariuccio Bianchi, buona l'angolazione di @Roberto Molinari anche se la prende troppo alla larga. Il commento di @Limido è un chiaro esempio della risposta di Cl. Dice cose giuste ma vengono le vertigini dalla tortuosità del pensiero. ps: @Gianluigi devi scrivere come @Limido se vuoi fare quello di Cl ;-)
Scritto da V.R. il 26/8/2013 alle 20:10
Troppi commenti troppo lunghi. Dovrebbero imparare da twitter.
Scritto da G.G. il 26/8/2013 alle 21:52
@V.R. Tu pretenderesti di dirmi come parlare per essere di Cl? Si vede che secondo te non c'è solo un pensiero unico ma anche un linguaggio unico. Di Cl capisce poco: ci sono persone di ogni livello culturale e lavoriamo bene insieme. Prova a frequentarci e cambierai idea.
Scritto da Gianluigi il 26/8/2013 alle 22:43
Caro @Camillo Massimo Fiori, Nessuno contesta l' integralismo di cl in quanto movimento ecclesiale, ma le modalità' della sua presenza politica. In questo ambito, infatti, il momento di aggregazione non puo' essere la Fede che non deve essere ridotta ad ideologia. La concezione laica di ispirazione cristiana appartiene, come tu mi insegni, alla storia moderna dei cattolici in politica fin dai tempi di don Sturzo. L'idea teocratica e', per fortuna, superata. L' integrismo, viceversa, la alimenta.
Scritto da paolo rossi il 26/8/2013 alle 23:08
Va bene l'integralismo della fede e va bene la forte idealità che anima i giovani di Cl. In giro vedo molta ideologia di destra o di sinistra e molto spreco di qualità umane. Il problema è piuttosto come i ciellini fanno politica quotidianamente e non la spinta ideale che hanno nel farla. Questo è un comportamento criticabile per tutti.
Scritto da F.P. il 27/8/2013 alle 09:14
@Fabrizio Piacentini (17.20) - Ripromettendomi di non intervenire su tutti i vari interessanti commenti per non infarcire la discussione, scelgo il tuo che evidenzia, secondo me, il vero problema di Cl. Tu dici: “Tutti da una parte...forse, ma non credo.” e ti riferisci a Cl e poi aggiungi: “Altrove tutti dall'altra...di certo!”, riferendoti ai partiti, ovviamente di centrosinistra. E qui sta il nodo da sciogliere. Perché tu stesso metti Cl sul piano dei partiti? Non ti sembra un errore? Anch’io come @Camillo Massimo Fiori (17.58), e molti altri lettori, apprezzo Cl come esperienza ecclesiale ma la discuto quando si comporta come partito politico. Che non è il ruolo di un movimento religioso che voglia dialogare con tutti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/8/2013 alle 10:00
Caro Adamoli il Meeting è molto di più e di diverso da quello che riportano i media in periodo di vacanza. Non capisco perchè l'appartenenza o la scelta quasi univoca a un'area politica debba considerarsi quasi una colpa:, mentre essere cocciuti di sinistra è un merito. Forse errori sul piano personale ne sono stati fatti da parte di rappresentanti politici di CL ma errori di uomini di sinistra( vedi Sesto S. Giovanni o Monte paschi di Siena) hanno poco o nessun rilievo mediatico). Perché non prova Lei cambiare per una volta la casacca sempre di sinistra?
Scritto da Interlocutore il 27/8/2013 alle 10:24
Se Cl avesse fiancheggiato la sinistra anziché la destra non avreste mai avuto niente da dire.
Scritto da Gino D. il 27/8/2013 alle 11:13
Gentile @Molinari (18,17), non intendevo che dovesse rinunciare a dire la propria opinione. Tutt'altro. Anzi, che sia decisa e diretta, questa opinione, e non soltanto caute sviolinate. Ciò che contesto è il nostro (dico nostro nel senso che mi includo fra i cattolici aderenti al PD) continuo ruolo di 'cacciatori' all'inseguimento della lepre. Dovremmo porci una domanda: 'perché noi non siamo mai considerati lepre?' E' sbagliato rispondersi che è per colpa nostra. In verità, coltiviamo sensi di inferiorità nei confronti di chiunque (e man mano guardiamo al centro, aumenta questo senso di inferiorità). Circa il dialogo con i ciellini, a parte gli amici di infanzia, io l'ho abbandonato da una vita. Le ricordo, @Molinari, che non c'è riuscito nemmeno il Cardinal Martini a dialogare con loro, lo stesso Cardinale al quale hanno prodotto una serie inenarrabile di sgarbi e incomprensioni, provocandogli anche dolore. Non è una novità che Martini abbia tratto più soddisfazione dalla Cattedra dei Non Credenti, piuttosto che dal Movimento di Giussani. Dalle volute incomprensioni non è stato risparmiato nemmeno il Cardinale Tettamanzi. Dovremmo ricordarci di questo, @Molinari. Lei e @Adamoli ritenete che qualcosa sta cambiando, che nel Movimento si è aperta una riflessione. Mah, Cattaneo ha fatto il pieno di voti e non possiamo certo negare che Cattaneo non sia una promanazione formigoniana. A Gerenzano, all'inizio di quest'anno, ne hanno arrestati almeno un paio (che credo siano già stati rilasciati) per qualcosa legato agli appalti. La mia amica di infanzia, che essendosi sposata con un ciellino gerenzanese vive lì e con la quale sono quotidianamente in contatto, non mi ha riferito che dal fatto sia scaturita una riflessione, se mai un comunicato ufficiale di difesa degli inquisiti. E poi tanti incontri serali per recitare il Santo Rosario per i due arrestati e per le loro famiglie (come se la Madonna non fosse anche Lei stanca di ascoltare queste richieste). Caro @Molinari, mi consenta una battuta: nel caso improbabile che domani dovessero arrestare lei, sappia fin d'ora che non diremo Rosari ma, sbigottiti, faremmo incontri su incontri per chiederci: ''ma come mai può essere successo questo? nessuno si era accorto di niente? ma possibile?'. Si faccia una risata, @Molinari, per questa mia battuta. Infine, grazie per l'interlocuzione e per le profonde e accurate riflessioni (sappia che da parte mia la lunghezza non è un deterrente per la lettura, piuttosto sono le personalità che traspaiono dagli scritti a costituire un deterrente. Per esempio, non se la prenda @Argentesi, ma io dai suoi commenti sono lontana anni-luce, al punto da non riuscire nemmeno a leggerli). Infine, invito sia lei che @Adamoli a volgere lo sguardo anche dall'altra parte, dove non mancano esempi virtuosi (ad esempio i ragazzi che quest'estate hanno partecipato a un campo scuola di Libera Terra, lavorando su terreni confiscati alla mafia). Per @Fiori non ho nulla da aggiungere, se non che trovo più spiritualità in Vendola che in Giovanardi. Ma è sempre una questione di sensibilità individuale, storie personali e punti di vista. PS: mi scuso di rispondere solo ora ma sono una delle poche resistenti al dannoso wi-fi (e non è sempre facile collegarsi via cavo).
Scritto da eg il 27/8/2013 alle 11:22
@Interlocutore: capisco la cocciutaggine, ma fino a un certo punto.Voler giustificarsi denunciando i mali altrui non mi sembra proprio un comportamento corretto. E se insistere sulla appartenenza o scelta univoca per una certa parte politica non puo'essere certo una colpa,bisogna ben vedere per quale(se il berlusconismo rispecchiasse gli ideali cristiani mi andrebbe anche bene). Suvvia, un po' di AUTOCRITICA sarebbe necessaria, da entrambe le parti, ed anche un dialogo che finora non ce' stato.
Scritto da giovanni dotti il 27/8/2013 alle 11:29
@ eg 11.22- mamma mia quanto mi ci ritrovo nel tuo commento. La faccenda dei rosari poi per gli arrestati è significativa della loro cocciutaggine stile Testimoni di Geova. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Parlo per esperienza personale perchè ne ho purtroppo un esempio da dei miei familiari.
Scritto da L.V. il 27/8/2013 alle 12:10
@Interlocutore (10.24) - Ci risiamo. Non ho assolutamente niente da dire se una persona vota per una vita intera un partito di centrodestra. Come potrei? Nella mia storia personale (sinistra Dc, Ppi, Margherita, Pd) sono stato così lineare da essere quasi banale. La destra in Italia è forte e sopravvivrà alla fine di Berlusconi. La vorrei di stampo europeo ma se è per questo vorrei anche una sinistra più europea. Il punto è che un movimento ecclesiale non dovrebbe diventare un attore politico unilaterale. In questo modo assume un profilo partitico che sovrasta quello culturale e danneggia, secondo me, la sua stessa missione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/8/2013 alle 12:12
Sul luogo di lavoro ho conosciuto molti ciellini: la maggior parte di loro mostra una sicumera che sfocia nell’arroganza, un notevole desiderio di potere e soldi, scarsa o nulla attenzione a chi non è dei loro ed una marcata assenza di spirito critico. Sono stato sfortunato evidentemente. E proprio quest’ultimo aspetto ritrovo nel loro stare, acriticamente, nel PDL. Ciò che personalmente contesto non è la scelta di stare tra i “moderati”, dacchè il PD non è certo la casa dei “moderati”, ma il come starci. Era necessario difendere Berlusconi a spada tratta nel momento in cui sono emerse le poco edificanti notizie su Ruby? E’ normale, di fronte ad una sentenza definitiva di condanna, ricercare scorciatoie per il caro leader, invece che impegnarsi a costruire un percorso di alternativa allo stesso ? Come si può, in una democrazia fondata sulla divisione dei poteri e sull’uguaglianza di fronte alla legge, opporre alla sentenza della Cassazione, il voto del popolo ? In fondo, i ciellini dovrebbero saperlo, il popolo ha votato Barabba, non Gesù.
Scritto da Larpi il 27/8/2013 alle 12:49
Concordo con @Adamoli. Non mi sorprende che la maggioranza dei cieliini voti la destra ma che tutti i ciellini votino la destra. Questo significa che il vertice dà gli ordini e che tutti li seguono senza nessun spirito critico.
Scritto da Lucky il 27/8/2013 alle 13:07
@Dino D. I ciellini hanno dato una risposta senza equivoci a Rimini con l'ovazione a E. Letta. Infatti come sempre, che siano centro sinistra o centro destra "loro" sono sempre con chi governa e senza la puzza sotto il naso. L'importante e partecipare (al banchetto!). Forse qualcuno mi dirà che sto banalizzando valori importanti, certo (in pochi) li hanno sicuramente ma in generale mi sia consentito di fare certe affermazioni anche per conoscenze ed sperienze dirette.
Scritto da robinews il 27/8/2013 alle 14:49
"IL VIOLANTENUM", cioè il lodo Violante per garantire a Berlusconi il salvacondotto. Violante si muove sempre nella scia e in pieno accordo con il colle. Che si stia preparando l'ennesimo colpetto di stato? a me per il momento mi pare l'ennesima "porcellum-Violentum-incostituzionale". Che ne dite?
Scritto da robinews il 27/8/2013 alle 14:59
Gentile Giuseppe, io di politica ne mastico poca o niente. Cerco di ragionare e comportarmi, quanto più mi è possibile, secondo conoscenza, coscienza e buon senso. Non capisco perché gli aderenti ad un movimento o associazione di ispirazione cattolica, quale penso sia Comunione e Liberazione, debbano confluire in toto nella politica di un unico partito. Se costoro, essendo cristiani-cattolici-apostolici-romani, ritengono che soltanto nel PDL possono trovare ciò che insegna il Vangelo, come ad esempio i precetti dei Dieci Comandamenti, quali sono i precetti contrari che essi intravedono negli altri partiti ? Ringrazio te o chiunque voglia illuminarmi al riguardo.
Scritto da Martino Pirone il 27/8/2013 alle 15:05
Fondate Giuseppe le tue osservazioni, anche quelle rivolte al "movimento ecclesiastico", tanto più se "monocolore". Come sai i monocolori...non li ho mai amati. Le osservazioni precedenti "tutti dall'altra...certamente" hanno un contenuto preciso...l'incapacità di cogliere contenuti positivi comuni. Non è la teorizzarione delle "larghe intese", ma il modo indispensabile per lavorare insieme...
Scritto da Fabrizio Piacentini. il 27/8/2013 alle 18:21
@Martino Pirone (25.05) - Non saprei come risponderti. Posso solo ripetere che trovo limitativo, anzitutto per loro, l'univocità della scelta politica. Con il loro entusiasmo operoso potrebbero essere molto più utili alla nostra società.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/8/2013 alle 22:58
Caro Adamoli, non ti seguo in queste tue valutazioni su CL. Politicamente è parte attiva del blocco di centro destra da quando è nato, pur nelle trasformazioni che hanno caratterizzato questo blocco in trent'anni. Culturalmente non vedo cosa abbia espresso di importante e significativo nella sua storia, per chi ha un pensiero aperto e critico, sia dentro la chiesa che fuori. Oggi siamo in presenza di una situazione nuova? Sinceramente nè nel tuo post, nè nel dibattito ne ho colto gli elementi.
Scritto da Mose il 27/8/2013 alle 23:50
Non è facile giudicare il Movimento; da credente praticante mi dovrei sentire vicino a CL, ma non posso condividere l'essenza reale di questa Congrega: integralismo di facciata, estrema spregiudicatezza politica, economica, e morale, predilezione esasperata del potere (vedi Mauro) e del dio denaro (Compagnia delle Opere), occupazione del maggior numero possibile di posizioni di prestigio in spregio al merito Mi chiedo: questi purissimi ed integerrimi uomini di fede osservano davvero il Vangelo?
Scritto da Alberto Limido il 28/8/2013 alle 23:35
Non è facile giudicare il Movimento; da credente praticante mi dovrei sentire vicino a CL, ma non posso condividere l'essenza reale di questa Congrega: integralismo di facciata, estrema spregiudicatezza politica, economica, e morale, predilezione esasperata del potere (vedi Mauro) e del dio denaro (Compagnia delle Opere), occupazione del maggior numero possibile di posizioni di prestigio in spregio al merito Mi chiedo: questi purissimi ed integerrimi uomini di fede osservano davvero il Vangelo?
Scritto da Alberto Limido il 28/8/2013 alle 23:35
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