Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/9/2013 alle 11:56


Si è cominciato ieri sera a parlare del congresso provinciale del Pd anche se non c’è ancora la data.
Il punto di partenza è che esiste un ampio margine di miglioramento sugli ultimi anni e che bisogna discutere molto sul ruolo e sui compiti dell’organizzazione provinciale in questa fase confusa.
Il punto obbligatorio è che non bisogna lasciarsi sopraffare dalle logiche del congresso nazionale, anche se non sarà facile.
In questo post mi limito ad alcune considerazioni preliminari.
L’anno prossimo si andrà al voto in circa 80 comuni (circa mille in Lombardia) e le Province non ci sono più. Non si può lasciare il vuoto tra i Comuni e la Regione. Come organizzare l’aggregazione dei Comuni per i servizi e le opere sovra comunali? Non servono i dettagli, serve la chiave culturale per impostare un lavoro lungo e complesso.
Per far contare di più i nostri territori
bisogna essere in grado di dare un contributo sulla strategia di sviluppo della direttrice Milano-Varese (molto trascurata nell’ultimo decennio), su Malpensa e su Expò 2015. Su questi temi il dialogo intenso e produttivo con le organizzazioni sociali, sindacali ed economiche è indispensabile.
Il partito provinciale deve porsi in grado di attuare un continuo lavoro culturale sui propri dirigenti (innanzitutto), sui circoli, sugli amministratori. Per questi ultimi ce n’è uno straordinario bisogno, per esempio, in materia urbanistica e di governo del territorio.
Il confronto fra due o tre candidati è la dinamica normale per eleggere il segretario provinciale. Questo non esclude affatto che ci possa essere in futuro una gestione unitaria del partito. Lo spauracchio della spaccatura del Pd è un argomento usato strumentalmente da chi non vuole cambiare niente e continuare col solito tran tran.
Finora sono girati (non vorrei sbagliarmi) due documenti in preparazione del congresso. Spero che se ne possano leggere altri per un confronto ampio e profondo che non sia rivolto solo agli iscritti ma a tutti coloro che negli ultimi anni si sono recati ai gazebo per le varie primarie.

Commenti dei lettori: 33 commenti -
@Adamoli, PERCHE' NON PENSARE A GIUSEPPE ADAMOLI SEGRETARIO PROVINCIALE? So che tu non aspiri a nessun scranno, ma almeno si avrebbe un segretario di garanzia che dà spazio al "rinnovamento-cambiamento" e molto altro in una provincia dove nel PD praticamente non funziona niente.
Scritto da robinews il 4/9/2013 alle 12:25
Va bene ma tu che ruoli intendi giocare al congresso provinciale?
Scritto da Valceresio due il 4/9/2013 alle 12:46
Ho qualche dubbio che serva ancora il Pd provinciale e mi domando se non sia meglio organizzare il partito su aree più vaste. Questo riguarda il futuro, il congresso provinciale si deve tenere ed è meglio farlo bene con proposte diverse in modo che si possa discutere seriamente.
Scritto da Andrea il 4/9/2013 alle 12:51
Giuseppe for President...prova a candidarti… magari a termine..per resettare … con la capacità che dimostri proponendo e fotografando la situazione...perché conoscendo il male poi almeno si spera in una cura specifica..sicuramente migliore o efficace..grazie..
Scritto da zva il 4/9/2013 alle 13:03
In molte le province c'è la tentazione di fare i congressi unitari con un candidato unico ma è sbagliato, serve solo a chi ha le cariche più importanti ed è sbagliato.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 4/9/2013 alle 13:31
Leggo i primi quattro commenti. Sembrano provenire da persone fuori dal mondo (e fuori dal Pd …). Come può venir in mente di relegare un politico come Adamoli a fare il segretario provinciale di Varese. Sono commenti di chi non ha mai vissuto la politica. Io non sono della partita ma non ho difficoltà a capire che è una bella gatta da pelare. Auguri. Ottima la analisi sul ruolo che deve rivestire l'Area Vasta dell'Alto Milanese e, nello specifico, i suoi Comuni.
Scritto da V.R. il 4/9/2013 alle 14:31
Gli ultimi anni del Pd provinciale sono stati mediocri. Occorrerebbe un salto di qualità ma con i gruppi organizzati che esistono è difficile che lo si possa avere.
Scritto da Militante Gallarate il 4/9/2013 alle 15:11
Caro Giuseppe, ho partecipato ieri sera all' Assemblea provinciale alla Shiranna . Ho seguito i vari interventi, anche se non tutti . Le proposte provinciali spero siano importanti, spero ci sia un vero dibattito di prospettiva e che non faccia leva sulle sue precedenti correnti, non mirando ai giovani e a un futuro innovativo e, quindi, vincente finalmente!. Voglio anche riprendere le parole di parole di Alessandro Alfieri, che ha detto che i mass - media sottolineano ogni giorno le
Scritto da bruna croci il 4/9/2013 alle 15:36
@Robinews (12.25), @Valceresio (12.46), @zva (13.03) - Vi ringrazio ma sono assolutamente fuori di questa partita. Il mio ruolo sarà quello di stimolare il dibattito ed evitare, se possibile, i due rischi opposti che intravedo: quello di una sovrapposizione acritica tra congresso nazionale e provinciale e quello del candidato unico con la scusa di non spaccare il Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/9/2013 alle 15:39
(seguito) ogni giorno i mass- media sottolineano le divisioni ( PD) a scapito del serio lavoro che conducono le forze dei componenti pd. E' una cosa seria, oltre il dibattito per il congresso; perché sembra che non ci siano proposte r contenuti , che devono essere innovativi, se si vuole andare avanti e vincere , finalmente Non perdiamo di mira il vero obiettivo Basta personalismi, e, ben venga il congresso con questo obiettivo
Scritto da bruna croci il 4/9/2013 alle 15:42
Intanto il cavaliere, condannato, cerca di scaricare i suoi problemi sul Paese e i suoi camerieri, nominati al Parlamento, rispondono, come i cani di Pavlov, ai comandi del padrone. Il PD, invece di serrare le file, si perde nelle chiacchiere. La politica in mano ai comici.
Scritto da Sic Est il 4/9/2013 alle 16:14
Sul finto unanimismo ci troviamo d'accordo, però questo già si intravvedeva a Varese nel 2010, se siamo messi così non sarà certo colpa unicamente del segretario provinciale. Per litigare (o per non andare d'accordo) bisogna sempre essere almeno in due.
Scritto da Alessandro Zoccarato il 4/9/2013 alle 16:16
Considerazioni interessanti dette nel solito modo molto efficace. Dovresti farle leggere ed accettare dai tuoi amici Alfieri & Company. Comunque complimenti per la lucidità.
Scritto da Carlo il 4/9/2013 alle 16:26
fuori dal pd l'ha voluto lui..il PD..comunque intendevo persone come Adamoli..dotati di capacità mnemoniche non indifferenti ..o di recepirle..sulla base della sua esperienza..
Scritto da zva il 4/9/2013 alle 17:02
A Pavia c'è il rischio di avere un solo candidato o di averno troppi.
Scritto da Un Pd Pavia il 4/9/2013 alle 17:45
@Alessandro Zoccarato (6.16) - La colpa, se vuoi chiamarla così, nei congressi finto-unitari non è mai da una parte sola. Nel 2010 a Varese i cinque o sei che comandavano erano d'accordo. Un gruppo di giovani che avevano presentato un documento e volevano presentarsi con un candidato alla fine hanno subito il diktat. Una mortificazione inutile e dannosa per il Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/9/2013 alle 17:48
@Adamoli. Proprio i 5 o 6 ! Ma alla fine dove sono finiti? Adesso mi sembra un po' eccessivo lasciare alla berlina il solo segretario? Cosa non ha funzionato?
Scritto da Alessandro Zoccarato il 4/9/2013 alle 18:36
Il congresso nazionale sovrasterà quello provinciale fatto contemporaneamente. Il rinnovo delle cariche locali non dovrebbe coincidere con l'elezione del segretario nazionale. Si rischia di uccidere l'autonomia sul territorio.
Scritto da Una Pd Brescia il 4/9/2013 alle 18:41
@Alessandro Zoccarato (18.36) - Io non ho mai messo "alla berlina" il segretario. E ' successo che lentamente è scemato l'intento sinceramente unitario che forse non c'era mai stato. Se manca questo spirito di remare tutti insieme nella stessa direzione e se, d'altra parte, non esiste neppure la carica della necessaria dialettica perché è necessario fingere che si va d'accordo, il partito si ripiega su se stesso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/9/2013 alle 19:13
Visti alcuni interventi di ieri sera direi che il primo rischio che tu vorresti evitare, non è un rischio ma una certezza, quindi il secondo rischio non ci sarà...
Scritto da Luigi Dozio il 4/9/2013 alle 19:20
Una precisazione Giuseppe al tuo commento delle 17:48. Confermo che all' ultimo congresso, tra quei quattro o cinque al 'vertice' del partito che 'decisero', c'ero anch'io. Tornò però' a ribaditi che da parte mia commessi un errore politico non sulla scelta del candidato segretario, persona stimabile, ma sul metodo. Detto questo, parlo per me, non esercitai mai alcun diktat su quei giovani che, seppur in oggettiva difficoltà', avrebbero potuto andare avanti. Lo fece semmai qualcun altro.
Scritto da paolo rossi il 4/9/2013 alle 19:49
Completo ribadendo, per quanto riguarda la mia area di riferimento, che quella decisione 'unitaria' e il nome del segretario, vennero avallati all' unanimita', nessuno escluso, da una riunione del mio gruppo presenti una trentina di persone. Alcune di queste oggi rivestono incarichi politici ed istituzionali. Lo sottolineo, stando fuori da tutto, perche' la verita' va detta con chiarezza ognuno assumendosi sempre le proprie responsabilità'. Dopo e' facile atteggirasi a vergini pudibonde.
Scritto da paolo rossi il 4/9/2013 alle 20:13
No Giuseppe la mia non era una accusa nei tuoi confronti, anzi. Non ho mai visto persona più coerente. La mia era solo il tentativo di capire se ci sono persone di buona volontà, capaci di chiarirsi e tirarci fuori dal pantano.
Scritto da Alessandro Zoccarato il 4/9/2013 alle 20:25
@Paolo Rossi - Concordo con i tuoi due ultimi commenti, Paolo. Per quattro è a mia conoscenza, le cose sono andate effettivamente come tu descrivi. Come tu sai non mi piaceva il metodo. Mai polemizzato con la persona del segretario provinciale. Come appare chiaro dal post non voleva alzare alcun polverone o alcuna polemica. M'interessa guardare avanti facendo tesoro dell'esperienza fatta..
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/9/2013 alle 20:35
@adamoli, prendo atto della tua volontà di non essere della partita, in verità mi aspettavo un risposta di questo tipo conoscendo le tue propensioni. Peccato. I tempi che ci stanno di fronte hanno bisogno di mobilitare le migliori energie e persone che "credono" in un progetto per il futuro e tu sei una di queste persone.
Scritto da robinews il 4/9/2013 alle 20:42
Un confronto, schietto e vero, è quello che serve. Accettando tutti il risultato che ne uscirà.
Scritto da Natalino Bianchi il 4/9/2013 alle 22:13
Come organizzare l’aggregazione dei Comuni per i servizi e le opere sovra comunali è un compito che spetta a tutti i partiti. Mi auguro che il confronto del Pd col Pdl e la Lega sia proficuo e salti fuori un risultato positivo.
Scritto da Maurizio il 4/9/2013 alle 22:28
@Sic Est ha ragione. Il Cavaliere sta scaricando sul governo e sul Paese tutti i suoi problemi personali. Dobbiamo farlo capire alla gente. La Lega che sbraita contro di lui subito lo soccorre votando contro la decadenza.
Scritto da Albertone da Giussano il 4/9/2013 alle 23:06
Non sarà facile coordinare 80 comuni che vanno al voto l'anno prossimo. Molti sono piccoli e piccolissimi con tantissime liste civiche e candidati impreparati. Penso che il Pd dovrebbe allestire delle scuole di formazione, sarebbe una cosa sensata e utilissima.
Scritto da Valceresio due il 5/9/2013 alle 09:18
Le chiavi per l'impostazione di buoni congressi provinciali ci sono. Mi auguro che si possa attuare quanto prefigurato.
Scritto da Giovanna G. il 5/9/2013 alle 10:22
Secondo il mio modesto parere invece il problema vero è il congresso nazionale. Si rischia un congresso unitario con un solo candidato "papabile" e qualche agnello sacrificale bisognoso di visibilità.Si rivelerebbe "farlocco" come i congressi degli altri partiti italiani. Sarebbe necessario trovare una posizione veramente alternativa a quello che stanno mettendo in piedi i vari apparati del partito.
Scritto da Pino il 5/9/2013 alle 10:38
@Pino (10.38) - Anche a me non piacerebbe un congresso nazionale con un vincitore a mani basse. Non è possibile che Renzi abbia convinto la maggioranza del partito in così poco tempo. Saremmo di fronte al solito fenomeno per cui tutto cambia, apparentemente, ma poi tutto rischia di essere quasi uguale a prima. Ne riparleremo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/9/2013 alle 11:22
Non conosco le tesi congressuali e non posso dare una preferenza. Se ci fossero due come Renzi e Zingaretti, a traino di gruppi di persone interessate ai contenuti e non al posizionamento (per i secondo, provo tenerezza), allora si può decollare. Le partite vere sono le più seguite. Barcellona - amici del bar è una cosa. Bayern Monaco - Barcellona è un'altra. Con Renzi al 70% non cambia nulla. Credo lo sappia.
Scritto da FrancescoG. il 6/9/2013 alle 09:33
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