Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/9/2013 alle 09:08


Qualche settimana fa quando la classifica della competitività delle Regioni europee assegnava alla Lombardia un voto basso, con la perdita di molte posizioni,
Roberto Maroni aveva attribuito la “colpa” al governo Monti come se lui e la Lega non avessero governato negli ultimi dieci anni.
Mai negherei la corresponsabilità del governo nazionale, di qualunque colore, per questi declassamenti ma nascondere le annose insufficienze della Regione stessa è furbesco, astruso e fuorviante. 
Qualche giorno dopo Lara Comi, europarlamentare e segretario provinciale del Pdl di Varese, affermava che la soluzione per rimontare la china sta nel far diventare la Lombardia una Regione a Statuto Speciale.
Una stramberia nel momento in cui la grande parte della popolazione italiana è per togliere questo status anche ai territori più poveri della Sicilia e della Sardegna. La nostra Regione, per di più, può ben chiedere “ulteriori forme di autonomia” con la Costituzione in vigore.
Dal canto suo Maroni continua anche oggi a dichiarare che la chiave di volta per risolvere tutti i problemi sta nella macro Regione del Nord come se lo Statuto già non offrisse la possibilità di una cooperazione attiva e permanente fra le Regioni padano-alpine.
E’ una grave e rischioso pregiudizio ideologico che sottovaluta la forza della Lombardia che ha la dimensione più che giusta con dieci milioni di abitanti, un Pil che supera il quinto dell’intero Paese e un sistema sociale, economico, industriale di grande rilievo.
Questo tipo di “creatività istituzionale”, destinata per fortuna a finire nel fosso dei disegni irrealizzabili, nasconde una forte povertà di idee, di progetti e di programmi.
Maroni sta scherzando col fuoco. Se divampa la colpa è sua, d’accordo. Ma è una meschina consolazione politica che non m’interessa.
Maroni pensi a governare bene, chieda pure per propaganda che il 75% delle tasse siano trattenute qui, ma
non giochi con le Istituzioni che sono un bene prezioso di tutti.

Commenti dei lettori: 29 commenti -
@Adamoli ha ragione! Certe stramberie lasciamole ai leghisti e a coloro che per tanti anni ci hanno preso per i fondelli! Se Bossi avesse proposto 20 ANNI FA che TUTTE le Regioni divenissero "A STATUTO SPECIALE" sarei stato d'accordo, ma ora che tacciano e non sparino altre cavolate! Non è questo il Federalismo che noi auspichiamo: caso mai si riducano le Regioni accorpando quelle più piccole,e si creino dei Consorzi tra Comuni(o Conferenze di Sindaci)di aree omogenee (come da proposta Adamoli).
Scritto da giovanni dotti il 18/9/2013 alle 09:29
Ancora una volta una linea chiara e non demagogica. Anche a Brescia non c'interessa la super regione anche se confiniamo col Veneto. Vogliamo solo una regione meno centralista che lasci più spazio e più iniziativa ai territori. La regione faccia le leggi e la programmazione e s'impicci meno nell'amministrazione locale.
Scritto da Guido B. il 18/9/2013 alle 09:43
Giuseppe, pleonastico sottolineare che solo un uomo dal profondo senso istituzionale poteva scattare una fotografia di questa qualità. Siamo abituati alle 'amenità mediatiche' della Lega. Non sono pazzi, agiscono sul terreno 'culturale' di buona parte del bacino elettorale. Maroni, nonostante anni di rovina in Regione provocata dal centrodestra, ha però vinto agevolmente l' elezioni. La necessità ora è costruire una moderna casa del centrosinistra, ma temo si sia da tempo fermi alle fondamenta.
Scritto da paolo rossi il 18/9/2013 alle 10:23
Gentile Adamoli, la sua è come sempre l'opinione di una persona molto competente che non mena il can per l'aia. Ricercare nella fantasia istituzionale la soluzione dei nostri guai è infantile e può comportare una perdita di tempo enorme e rischiosa perché svia l'attenzione dai problemi veri. Mi creda, la situazione è ancora peggiorata da qualche anno quando c'era lei, e già non eravamo più al meglio, perché manca la vera passione regionalista.
Scritto da Dirigente regionale il 18/9/2013 alle 10:24
@Giovanni Dotti. giusto, bisogna accorpare le regioni più piccole che non hanno ragione di esistere mentre la Lombardia è già fin troppo grande. Si farebbe un altro carrozzone ingestibile.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 18/9/2013 alle 10:32
La Lega continua a praticare in modo ridicolo la linea del secessionismo e la macro regione è solo una nuove riedizione di questa linea per tentare di dare ossigeno al fallimento politico strategico della sua ideologia. Vi ricordate la fine che hanno fatto le sedi dei ministeri a Monza? Maroni e i suoi accoliti non hanno nessuna speranza perchè le vere esigenze del nostro paese sono ben altre. Deve stare attento a non giocare con il fuoco? NO, SI SONO GIA' BRUCIATI ABBONDANTEMENTE.
Scritto da robinews il 18/9/2013 alle 10:48
La Lombardia in mano alla Lega perderà molte posizioni. C'era una volta la Lega......
Scritto da Albertone da Giussano il 18/9/2013 alle 11:07
Nel corso della campagna elettorale per le regionali quando i legaioli favoleggiavano delle macroregione del nord, si era fatto notare che ne Piemonte ne Veneto avevano fatto il bilancio e andavano avanti con l’esercizio provvisorio perché non volevano effettuare i “tagli” necessari a riassestare i conti. A nulla è servito il richiamo e ora siamo in mano ad una banda si squinternati. Visto da qui quello che preoccupa è che il presidente continua a dire che l’orizzonte è il 75% delle tasse qui e la macroregione, senza curarsi del fatto che i conti vanno quadrati qui, ora, subito e non l’anno del mai. Si erano annunciati provvedimenti eclatanti dopo l’estate, con una decisa sterzata verso lo scontro con lo Stato centrale, ma ora viviamo in una situazione di “sospensiva” perché, narra la vulgata, se la crisi dovesse esplodere le cose si rimetterebbero in moto e la Lega dovrebbe necessariamente allearsi con il PdL, ma se esagerano in Regione ciò sarebbe più difficile a livello nazionale. Tutte congetture, vedremo cosa accadrà, quello che appare chiaro in Regione che qui non hanno in mente nessuna strategia di ampio respiro ma solo tattica di combattimento per riconquistarsi spazio.
Scritto da Lele il 18/9/2013 alle 11:56
La questione di fondo è dare una ragione del fatto che la prima regione italiana, di valenza europea, sia governata da decenni dalla destra. Una destra mediocre, ma che supera sistematicamente una sinistra dotta e acculturata. Perché?
Scritto da ulderico monti il 18/9/2013 alle 14:16
Maroni..... tante idee ben confuse...non è un problema di idee è che manca la capacità e la serietà . Se gli ingenieri hanno fatto ruotare la CONCORDIA è perchè sono persone capaci e serie. Mi perdoni Adamoli una domanda .... Leggo che c'è il pericolo che L'IVA aumenti. Ma come ? Abbiamo tolto l'IMU ai ricchi ed ora aumentiamo L'IVA ai poveri ? Cosa ne pensa ? Letta a fatto bene ad accettare questo ? poteva rifiuarsi ?
Scritto da Pietro il 18/9/2013 alle 15:46
Maroni faccia funzionare la regione e i trasporti per i pendolari. La Lombardia come territorio e dimensione dell'istituzione va bene così com'è.
Scritto da Iscritto Varese il 18/9/2013 alle 16:02
La grande regione nordista è una secessione mascherata. Via via, son sempre lì. Governare la regione è difficile e stanno cercando qualche fuga in avanti per mettere giù le mani prima di cadere.
Scritto da Stefano C. il 18/9/2013 alle 16:29
Caro @Ulderico Monti, forse perché' la sinistra in generale e quella lombarda in particolare, sono entrambe prive di una chiara identita' capace di suscitare speranze, di 'rassicurare' fornendo proposte percorribili ad un articolato sistema sociale e produttivo. E' per altro vero che, paradossalmente, si perde soprattutto fuori dalle città', in realtà' dove la nostra parte politica ha in genere offerto buona amministrazione e concretezza. Occorre un progetto serio ed un' autorevole leadership.
Scritto da paolo rossi il 18/9/2013 alle 16:39
uno dei pochi ad essersi letto il rapporto sulla competitività della lombardia (da cui risulta che la nostra regione ha perso parecchi punti in classifica) è stato il mitico Stefano Tosi...contrariamente alla panzana di Maroni il quale attribuiva la perdita di competitività all'operato del governo Monti, il rapporto si riferiva al periodo precedente a quel governo...e la caduta di competitività riguardava voci come quella dell'istruzione ed altre voci che riguardavano soprattutto l'operato del governo regionale a quel tempo in mano ai suoi cari alleati....Caro Bobo, cunta mia ball....
Scritto da Ezio Aletti il 18/9/2013 alle 16:40
Il 75% delle tasse che restano in Lombardia è una bufala come il grande Nord inteso come una sola Istituzione. E' tutta una storiella ideologica che non ha né capo né coda. Bisognerebbe che l'opposizione contrastasse queste cretinerie alzando molto la voce molto di più.
Scritto da Funzionario regionale il 18/9/2013 alle 17:23
@Pietro (15.46) - L’abolizione delI’Imu è stata una delle pietre su cui si è costruito il governo Letta, accettato da tutto il Pd salvo qualche eccezione. Figurati che io ero per una tassazione patrimoniale progressiva che esentasse gran parte delle prime case, tutte quelle di non grande pregio. Dopo aver concesso tanto sull’Imu rischiamo di vedere purtroppo l’aumento dell’Iva . Dico purtroppo dieci volte perché penso che non ci sia niente di più importante che non incrementare l’Iva se non l’abbassamento selettivo delle imposte sulle famiglie e sul costo del lavoro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/9/2013 alle 18:34
@Ezio Aletti (16.40) - Ti confermo che Stefano ha perfettamente ragione. E’ la mia stessa opinione. Maroni sbaglia quando attribuisce al governo Monti la colpa del declassamento della Lombardia sulla competitività. L'incubazione di questa discesa molto deludente risale in parte notevole al periodo in cui lui sedeva al governo con Berlusconi e Formigoni governava a Milano.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/9/2013 alle 18:37
Vedo il rischio che quel tanto di federalismo buono e responsabile si possa allontanare.
Scritto da Lucky il 18/9/2013 alle 19:11
Questi attacchi ad una forte autonomia dell< regione non sono da lei (te). La sinistra ti ha in parte infettato con il suo virus centralista.
Scritto da Ugo F. il 18/9/2013 alle 20:28
v..Bobo..l'Arcisate Stabio ..alias Varese Mendrisio...è ora nelle tue mani...e non è una costa concordia..se riuscirai te ne sarà reso merito...saluti..
Scritto da zva il 18/9/2013 alle 20:29
Devolution, macroregione, regione insubrica etc.... hanno come unico e vero risultato il fallimento dell'Italia di cui la dirigenza politica della Lega Nord è la massima responsabile. Inseguire un'idea priva di contenuti e basata solo su risvolti di interesse economico, per una realtà economica avulsa dal loro contesto e costruita nel solo dopoguerra, ha fatto si che si sia sostenuto un centrodestra che, per le sue peculiarità, ci ha ridotti allo stato attuale. Imperdonabile errore politico che dovremo pagare tutti e lo pagheremo molto caro; in particolar modo i nostri nipoti.
Scritto da Alessandro Milani il 18/9/2013 alle 21:08
Non sono tenero con Maroni ma sul 75% ha ragione mentre sulla macro regione non andrà da nessuna parte e pesterà la testa contro il muro.
Scritto da Bossiano doc il 18/9/2013 alle 21:49
Dichiarazione di Barbara Berlusconi, "SE MIO PADRE E' UN PREGIUDICATO, CORRUTTORE, ECC. PERCHE DA PIU' DI 2 ANNI GOVERNANO TUTTI CON LUI"? Brava Barbara, bella domanda. Io non ho mai governato con lui, ma se Barbara mi permette di darle la mia risposta è molto semplice. FANNO TUTTI PARTE DI UN SISTEMA CHE SI TIENE INSIEME E SOLO GRAZIE A QUEL MINIMO DI STATO DI DIRITTO CHE ANCORA RESISTE ORA GIUSTAMENTE TUO PADRE INIZIA A PAGARE PER I SUOI REATI grazie alla giustizia non ai politici alleati.
Scritto da robinews il 18/9/2013 alle 22:23
Maroni non è credibile, e pertanto inaffidabile.
Scritto da Angelo Chiappa il 18/9/2013 alle 23:22
Anche le Regioni sono rivedere come tutto lo Stato. Più di venti sono troppe. Dopo le province bisognerà sforbiciare anche loro ma toccare la Lombardia è un delitto. Deve funzionare meglio e non fusa con altre Regioni.
Scritto da Nicora il 18/9/2013 alle 23:40
La propaganda porta alla recessione. Italia o Lombardia, non fa differenza. I vertici dell'Italia sono stati per molto tempo lombardi (presidente del consiglio, ministro dell'economia, ministro delle riforme, ministro dell'interno e del lavoro). Mi interrogo, da lombardo, sulla nostra capacità politica e di selezione dei rappresentanti. Stridono con la qualità del nostro tessuto imprenditoriale e sociale. Infine: le responsabilità degli approdi sono, principalmente, di chi sta al timone.
Scritto da FrancescoG. il 19/9/2013 alle 08:33
Il problema in Italia è che chi le spara più grosse raccoglie sempre più voti....
Scritto da Ezio Aletti il 19/9/2013 alle 08:58
Il problema in Italia è che chi le spara più grosse raccoglie sempre più voti....
Scritto da Ezio Aletti il 19/9/2013 alle 08:58
Vado fuori tema per dirti che purtroppo il video di Berlusconi di ieri sera potrebbe far breccia ancora nel cuore di tanti italiani.
Scritto da Giovanna G. il 19/9/2013 alle 09:21
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