Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/9/2013 alle 15:14


Un pensiero subito dopo l'assemblea nazionale più deludente che mai.
Per molti anni, un'epoca fa, il mio moto era stato: "Rinnovamento nella continuità".
Oggi è diventato: "Discontinuità totale per ripartire".
Discontinuità e ripartenza: un binomio inscindibile e, spero ancora, realizzabile e vittorioso.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 71 commenti -
Beato chi, come @Adamoli, ancora ci spera. Da come stanno andando le cose e senza illusioni mi pare che di "discontinuità" ancora non se ne parla e che il rinnovamento del P.D. è ancora lontano."Boia chi molla!": questo potrebbe essere lo slogan di questa vecchia classe dirigente che guarda al passato e non sa aprirsi al futuro.
Scritto da giovanni dotti il 21/9/2013 alle 15:36
@Adamoli, caro Giuseppe, passare dal "rinnovamento nella continuità alla "DISCONTINUITA' (addirittura TOTALE PER RIPARTIRE" devo ammettere che è un bel salto. La definizione "discontinuità totale" assomiglia molto a tutto quello che continuo a sostenere da molto tempo. Per esserti convinto di questa necessità le tue delusioni, a partire da questa ultima assemblea nazionale, devono essere davvero tante e pesanti. Un caro saluto e molta condivisione e comprensione.
Scritto da robinews il 21/9/2013 alle 15:42
Robinews (2 segue) PS, la definizione "discontinuità totale" si potrebbe chiamare anche "rottura definitiva" con tutto quello che si chiama "passato"?' E se è così, la prima cosa da rompere come discontinuità con il passato, non sono le "le larghe intese" che stanno uccidendo la speranza del futuro per il PD e L'Italia?
Scritto da robinews il 21/9/2013 alle 15:48
non voterò Renzi xkè non vorrei che andando per votarlo mi caccino...ma spero sia eletto..anzi è il primo dei non eletti..non servono altre primarie..come quelle....appena passate..e .a questo punto sarebbe un salto di qualità per tutto il sistema politico..direi un po’ addormentato al solito soprattutto sule riforme..e i cambiamenti..pur promessi e sempre più urgenti..
Scritto da zva il 21/9/2013 alle 15:51
non voterò Renzi xkè non vorrei che andando per votarlo mi caccino...ma spero sia eletto..anzi è il primo dei non eletti..non servono altre primarie..come quelle....appena passate..e .a questo punto sarebbe un salto di qualità per tutto il sistema politico..direi un po’ addormentato al solito soprattutto sule riforme..e i cambiamenti..pur promessi e sempre più urgenti..
Scritto da zva il 21/9/2013 alle 15:51
Pensiero amaro e insieme costruttivo. Speriamo che la ripartenza sia possibile.
Scritto da Vittorio il 21/9/2013 alle 15:54
Vedendo una classe dirigente ormai ammuffita intenta solamente a preservare il suo potere infischiandosi dell'emorragia delle tessere, anzi cercando di mascherare il dato col solito "tutto va bene madama la marchesa" non rimane che sperare nella discontinuità.
Scritto da Angelo Eberli il 21/9/2013 alle 16:04
Caro Adamoli, non so dove trovi questa passione politica ma ti faccio i miei complimenti da avversario di sinistra. Sei sempre stato il primo della classe nel raccogliere il consenso e adesso capisco il perché.
Scritto da Osvaldo il 21/9/2013 alle 16:09
Perché così deludente l'assemblea di oggi?
Scritto da Lettrice affezionata il 21/9/2013 alle 16:13
Credo che il prossimo congresso dell'8 dicembre sancirà la spaccatura definitiva(in sostanza già in atto)del PD-Soluzione possibile:vitoria di grillo alle prossime elezioni.Soluzione impossibile:unità delle sinistre con conseguente vittoria alle prossime elezioni.Se non ci fossero troppe teste di cazzo(dentro la sinistra)-
Scritto da Giuseppe Morelli il 21/9/2013 alle 16:22
Giusto. Ma ripartire da chi? Da Renzi bla-bla? Quello che dice che sceglierà per meriti? Già, ma lui che meriti ha? Me lo dite una volta per tutte! Non è un economista, nè un giurista, nè ha mai lavorato. Parla per slogan, è un berluschino, sta uccidendo (a furia di dirne male, e nel proprio interesse) l'immagine di un partito mal nato. E dovremmo affidarci a questo signore? Troppo presto stanno rottamando persone di valore e perbene (una è Adamoli), per far spazio a Bonafe, Giachetti et similia
Scritto da domenico nitopi il 21/9/2013 alle 16:53
FUORI TEMA. Mi piace sottolineare che Rodotà, quell’intelligentone che dobbiamo ringraziare tutte le volte che sul telefono appare la scritta chiamata anonima (sarebbe come se uno si presenta alla porta di casa è chiede di entrare senza svelare chi è), ieri ha dato un’altra dimostrazione, se qualcuno ne aveva bisogno, di quanto niente vale, manifestando il suo pensiero (ah l’età e non solo quella) su un tema più grande di lui, quello del terrorismo in generale e del terrorismo NO-TAV in particolare. Questo è l’uomo che il WEB dei grilloidi aveva scelto come candidato presidente.
Scritto da Sic Est il 21/9/2013 alle 17:05
Mi spiace dover leggere queste conclusioni in quanto significa che l'alternativa si allontana ancora di più consolidando una situazione che porta la politica all'eutanasia. Forse non siamo sufficientemente maturi per la democrazia ed abbiamo ancora bisogno del bastone e la carota
Scritto da Alessandro Milani il 21/9/2013 alle 17:10
Non ho ancora letto i giornali e la rete. Ma questo tuo giudizio mi inquieta moltissimo, perché lo credo fondato. Non è un'impresa disperata individuare la e le discontinuità. Ma quale ripartenza, o quali ripartenze?
Scritto da Valerio Crugnola il 21/9/2013 alle 17:15
Se la sinistra ha dimostrato maturità,una grande maturità,nell'organizzare a suo tempo la Resistenza,se è stata in grado di dar vita alla più moderna e ammirata Costituzione del mondo,perchè non è capace di imporre l'alternativa? Da cosa dipende questa incapacita?Venendo ai giorni nostri si può avere una risposta:da che parte vengono gli attacchi a Bersani dopo le elezioni politiche?Non certo dalla sinistra,ma da quella parte del PD ancorata ideologicamente e indissolubilmente alla Democrazia Cristiana.
Scritto da Giuseppe Morelli il 21/9/2013 alle 17:28
Invece di prendersela con Berlusconi, i notabili e l'apparato perseguitano Renzi.. A schifì finirà di questo passo!
Scritto da Antonio Iosa il 21/9/2013 alle 17:31
@Morelli,bhè in realtà la costituzione non contine solo "riferimenti alla sinistra" dato che fu il più grande compromesso (ben riuscito) delal storia repubblicana.
Scritto da Massimo Gugliotta il 21/9/2013 alle 17:35
Bisogna mandarli a casa tutti. Ecco perché Renzi vincerà oltre i suoi meriti.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 21/9/2013 alle 17:39
"Discontinuità totale per ripartire". E' la dichiarazione del fallimento del progetto di due entità partitiche che hanno tentato di sopravvivere. Discontinuità per ripartire: per andare dove? Se l'attuale progetto è fallito, quale è il nuovo? Abbandoniamo la presunzione intellettualistica di inventarci l'acqua calda di andare a ritroso della nostra stessa storia e guardiamo alle consolidate strutture dei partiti europei: partiti liberali, partiti socialdemocratici. Ma ripartiremo restando fermi!
Scritto da ulderico monti il 21/9/2013 alle 17:49
@Gugliotta. La realizzazione del contenuto della nostra Costituzione conduce al Socialismo,meta mai raggiunta della sinistra italiana.-
Scritto da Giuseppe Morelli il 21/9/2013 alle 18:24
Forse non c'è lo spirito di iniziativa,esserci per un tornaconto,non c'è più la passione di una volta.
Scritto da Loic Genini il 21/9/2013 alle 18:27
@Valerio Crugnola (17.15) - La tua domanda richiederebbe un ragionamento articolato che faremo. Per ora mi limito ad una brevissima considerazione. Questa mattina molto dirigenti, anche altolocati, dicevano confidenzialmente "deludente, deprimente, ma qui lo dico e qui lo nego". Questo "qui lo dico e qui lo nego" è la rappresentazione dell'inadeguatezza rispetto al loro ruolo pubblico. Secondo me ovviamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/9/2013 alle 18:31
@Ulderico Monti. Se tu ritieni che nel Pd ci siano ancora due partiti diversi che non si sono mai mescolati e che non possono mescolarsi perché irrimediabilmente diversi, c'è poco da discutere. Penso che le cose non stiano in questo modo e che se fossero divisi non cambierebbe niente. Hai detto tante volte: i socialdemocratici con i socialdemocratici europei e gli altri con i popolari europei. Perchè vorresti cacciare Adamoli con Berlusconi e tu stare con D'Alema. Me lo spieghi?.
Scritto da Valceresio due il 21/9/2013 alle 18:58
@Morelli, ma assolutamente no signor morelli, è tutto fuorchè uan costituzione socialista,la legga bene mi dia retta, è il più grande compromesso tra le forze politiche e le personalità più importanti della nostra storia italiana, la invito a leggersela bene
Scritto da Massimo Gugliotta il 21/9/2013 alle 19:17
@Morelli, e già che c'è faccia un confronto con la costituzione cinese e poi si renderà conto di cosa voglia dire socialismo, guardi anche l'evoluzione delle costituzioni cinesi(1949,1954,1975,1978,1982,2004) e veda come li si sia passati dal socialismo al socialismo di mercato e poi capirà sicuramente quanto la nostra costituzione non conduce assolutamente a quella via.
Scritto da Massimo Gugliotta, il 21/9/2013 alle 19:21
Non so cosa dire su quanto hanno discusso e deciso (o non deciso) a Roma. Qualcuno mi spegherà, magari... So cosa farò, anzi cosa non farò: non parteciperò alla demolizione del PD... http://www.youtube.com/watch?v=u1nci3H5hyc
Scritto da Roberto Caielli il 21/9/2013 alle 19:43
@Giuseppe Morelli il 21/9/2013 alle 18:24. Molto interessante la tesi che la Costituzione della Repubblica conduca al socialismo. Non me ne ero mai reso conto e ritenevo la Carta un compromesso per il turbolento periodo del dopoguerra. Da anni non funziona e dovrebbe essere adeguata alla realtà europea della democrazia liberale.
Scritto da ulderico monti il 21/9/2013 alle 19:47
@Valceresio due il 21/9/2013 alle 18:58. Io stare con D'Alema? e Adamoli con Berlusconi? ma che cosa mi fai dire? Di discontinuità ne parla proprio Adamoli. Discontinui da che cosa e per cosa? Se fossimo in Germania, credo che Adamoli sarebbe con la Merkel, e io starei tra i socialdemocratici. Saremmo ognuno al proprio posto e tutto filerebbe d'amore e d'accordo. Soprattutto saremmo tra persone serie che fanno cose concrete. Invece siamo in Italia...
Scritto da ulderico monti il 21/9/2013 alle 19:56
chi parla e scrive di terrorismo NON TAV è da cura medica mentale. chi parla e scrive di Rodotà come "fiancheggiatore" delle BR è da cura medica mentale. Il film di come era conciato il PD lo abbiamo visto dall'inizio alla fine con l'elezione del PDR e i 101, che sono lì a fare le sentinelle di ogni "inciucio". E poi c'è chi critica il M5S per non essersi alleato con il PD. io sostenevo questa soluzione, mi sbagliavo, aveva ragione Grillo, con questo PD NO, non lo ha fatto per fortuna.
Scritto da robinews il 21/9/2013 alle 20:16
Senza una forte ed esplicita rottura con 20 anni di fallimenti e delle "infami intese" non potrà più esserci un CSX per il futuro. Dovremo consapevolmente arrenderci all'unica vera possibilità di DISCONTINUITA' TOTALE è cioè un'alleanza SEL-M5S, votare con il porcellum (subito) e mandare "tutti a casa" e se Napolitano dovesse mettersi di traverso TRAVOLGERE ANCHE LUI. Se poi Vendola non riuscirà a capire che lui non può salvare il PD perchè è il PD a non volersi salvare, si arrangi anche Niki.
Scritto da robinews il 21/9/2013 alle 20:26
Deludente come minimo e rabbia. U'assemblea convocata x il 20/21 settembre, dalla direzione dei primi di Agosto, rinvia a una nuova direzione x decidere di ciò che in sei mesi hanno tentano con ogni mezzo, riuscendoci, di rinviare.
Scritto da angelo ruggeri il 21/9/2013 alle 20:43
@Adamoli. Non so se credere ancora alle ripartenze però tu mi dai un pò di fiducia.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 21/9/2013 alle 22:55
Il mio commento è ormai sepolto da molti altri, ma concordo appieno con la tua risposta. La logica caratteristica di gran parte del gruppo dirigente uscente (uscente, speriamo...) del PD - quella del nascondersi dietro l'attendismo, il doppio gioco, il non chiamare le cose con il loro nome, quell'unità cercata con una strizzatina d'occhio o una pacca sulle spalle o una sussurrata confidenza subito negata più che con una faticosa intesa che passa attraverso momenti di criticità per superarli costruttivamente -, è francamente tanto insopportabile quanto deleteria se non addirittura suicida. Impedisce di ripartire tutti insieme, e magari con apporti nuovi, ma con una svolta chiara e netta nella forma-partito concretamente praticata. Chi poi sia l'interprete più opportuno di questa svolta, e quali contenuti debba avere, questo mi è molto più difficile dire, anche per conformazione mentale (sono più incline allo scetticismo e a vedere i limiti di una proposta politica che non ad aderirvi sia pure con riserva). E forse qui divergeremmo, non so, spero di avere qualche occasione per parlare di persona con te, Alessandro, Andrea e altri sulla via del congresso. Grazie, in ogni caso, di quanto scrivi.
Scritto da Valerio Crugnola il 21/9/2013 alle 23:16
Caro Giuseppe, quanto accade nel Pd e' il frutto della non chiarezza. Non ci si divide su regole e nomi, ma sulla politica.
Scritto da Leonardo C. il 21/9/2013 alle 23:49
Non si tratta di essere renziani o antirenziani. Il congresso deve fare un bilancio della segreteria Bersani: sconfitta elettorale, disastrosa gestione del mandato post voto, governo larghe intese.
Scritto da Leonardo C. il 22/9/2013 alle 07:40
Non si tratta di essere renziani o antirenziani. Il congresso deve fare un bilancio della segreteria Bersani: sconfitta elettorale, disastrosa gestione del mandato post voto, governo larghe intese.
Scritto da Leonardo C. il 22/9/2013 alle 07:40
Il commento di@Valerio Crugnola esprime meglio di ogni altro lo sconforto di chi sperava in un rinnovam.che vediamo purtroppo allontanarsi sempre più e l'impotenza di fronte ad una dirigenza che si arrocca a difesa del proprio potere e rendite di apparato.Sarebbe bastato introdurre una norma che prevedesse la scadenza da ogni carica di partito dopo 8-10 anni (e di 2 legislature per i Parlamentari) che tutto questo ambaradam si sarebbe evitato.Perché nessuno l'ha proposto?Me lo sapreste spiegare?
Scritto da giovanni dotti il 22/9/2013 alle 09:15
Spero dalla lettura dei quotidiani di capire un poco di più circa quanto avvenuto all'assemblea del P.D. Francamente però comincio ad essere stufo: stufo con i vecchi dirigenti (Bersani stesso che, a suo tempo, ho votato convintamente) che, a fronte di tante sconfitte, continuano a sproloquiare ed a suggerire linee e progetti (sicuramente perdenti); stufo con chi predica discontinuità a tutto campo (Renzi ad esempio) che temo possano essere non la soluzione dei nostri problemi, ma essi stessi parte del problema, se non altro perchè incapaci di meritarsi la fiducia -non dico la condividisione totale delle idee- anche di chi, nel partito, la pensa diversamente; stufo con Letta (persona apprezzabile e degna peraltro) che non riesce ad essere deciso con dei partner inaffidabili come i pidiellini, preoccupati di Berlusconi e dei loro portafogli ancora pieni, non certo del popolo italiano nel suo complesso (e intanto il governo fa un passo avanti e due indietro). Detto questo, non ho ancora deciso di sbattere la porta e di rifiutare la tessera del partito. Certo è che, per continuare, occorre di questi tempi avere una gran fede (non so in chi o che cosa), un po' -tanto per concludere con un mezzo sorriso -come essere interisti.
Scritto da mariuccio bianchi il 22/9/2013 alle 09:19
Assemblea Nazionale del Partito componenti 1000. Presenti abbondantemente sotto il numero legale, pertanto senza potere deliberante. E questi dovrebbero rappresentare gli iscritti i quali, secondo alcuni, sarebbero gli unici deputati ad eleggere il gruppo dirigente del partito ? Chi non ha la tessera, secondo anche alcuni frequentanti il nostro blog, non dovrebbe avere il diritto di voto. E' un partito nato abortito e già decomposto.
Scritto da L.V. il 22/9/2013 alle 09:24
@Roberto Caielli (19.43) - Ma io invoco la ricostruzione, non la demolizione. E non penso che basti un lifting come tanti riterrebbero sufficiente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/9/2013 alle 09:56
@Ulderico Monti (17.49 – 19.56) - Non potresti essere tu, caro Ulderico, ad avere la presunzione intellettualistica di fissare gli eventi politici a 20 anni fa mentre la nostra società e la geopolitica mondiale nel frattempo sono mutate in profondità? Guarda quanto sono cambiate le socialdemocrazie europee negli ultimi due decenni. Siccome (è la tua tesi) gran parte della sinistra italiana non è mai stata socialdemocratica e i Popolari italiani hanno rifiutato anni fa l’appartenenza alla famiglia dei Popolari europei, perché dovrebbe essere precluso l’incontro di due culture che erano diverse ma non contrapposte tanto da dar vita ad un Ulivo elettoralmente vincente? L’evoluzione delle culture politiche è un fatto storico assodato. E poi, sai perché ho ancora fiducia nel Pd? Perché ha fallito il gruppo dirigente ma esiste un seguito elettorale e militante sano, largo, volenteroso, che partecipa, soffre e gioisce. E’ vero che una parte degli iscritti sono inguaribilmente nostalgici del passato ma esiste il patrimonio degli elettori delle primarie che rispecchiano di più la società e sono una grande riserva di militanza che nei partiti europei è importante. Se pensassi il contrario e cioè se avessimo una classe dirigente eccellente ma un corpo sociale ristretto e pigro (ricordati i repubblicani di Ugo La Malfa), non sarei affatto fiducioso
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/9/2013 alle 10:06
@Leonardo C. (23.49 - 07.40) - Condivido. Aggiungo solo che Renzi e Cuperlo, benché debbano ancora precisare le loro piattaforme politiche, evocano già scenari e strategie diverse. Stesso discorso per Civati.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/9/2013 alle 10:09
Sono d'accordo con gli ultimi tuoi interventi; io credo, come tanti altri che conosco, nella formula del PD, nell'incontro, nell'area del centrosinistra, di tutti i riformisti che sono convinti che non occorre una "rivoluzione proletaria" per migliorare la Società, né affidarsi ai marpioni di destra o ai collaudatori delle travi del tetto di Montecitorio. Il problema è che il PD è finito in mano a personaggi ammuffiti e stantii (anche qualche new entry – vedi, per un esempio banale, quel Civati che quando parla gira la testa a destra e poi a sinistra, parla tanto e non dice niente – si colloca bene in questa categoria) che stentano a capire, magari non vogliono o non ci riescono, che il mondo è cambiato, che non hanno alcuna capacità di rinnovamento e che curano solo i propri interessi per la personale sussistenza. Ha ragione @Mariuccio Bianchi, anche Bersani bontà sua si è collocato in questa categoria (l’ho votato e non me ne pento). Appare chiaro che si tratta di gente che si crede “indispensabile”. Guardavo la Bindi che si esalta per la sua bravura a fare la “bastian contraria”, senza un programma, priva di idee, ma soddisfatta (come i bambini monelli che distruggono i giocattoli degli amichetti) di essere riuscita ancora una volta a fare abortire qualunque iniziativa. Non so se Renzi sia la soluzione, o come dice qualcuno il problema, quello che è certo è che l’immagine che si dà al mondo esterno (per chi non l’ha capito, quello di chi vota) non è esaltante.
Scritto da Sic Est il 22/9/2013 alle 10:45
Chiunque di noi non abbia mai pronunciato 'qui lo dico, qui lo nego', scagli la prima pietra. Mi riferisco all'aneddoto raccontato da @Adamoli (18,31 in risposta a @Crugnola). Io, questi dirigenti, li trovo 'comprensibili' (come direbbe Rodotà). D'altronde, che altro potrebbero fare? Se questi percepissero 2000 euro al mese (+ il prestigio, che è difficile togliere) non starebbero a cincischiare beati, anzi, sarebbero più sinceramente consapevoli della vita, più agguerriti nel difendere le tesi, più trasparenti nell'opera di mediazione. Invece, siamo diretti da uomini e donne da 10.000/15.000 euro al mese, l'armadio pieno di abiti, la stampa che li insegue e li lecca, l'assistente parlamentare che gli pulisce gli occhiali. Nessuno risponde degli errori che compie e il merito, naturalmente, viene relegato ai punti programmatici. Ma non dobbiamo stupirci, siamo noi che li abbiamo educati così. PS: Basti pensare il comportamento di Barca. Ha esordito come vetero-comunista, redigendo 50 pagine su mobilitazione cognitiva e catoplebismo. Si è fatto un tour estivo nell'Italia del Sud ed Isole (non sarà per via del mare?) , avendo l'accorgimento di farlo diventare oggetto di un libro, 'La traversata', edito da Feltrinelli e in presentazione a partire dalla scorsa settimana. Non dice chi voterà al congresso, ha pressoché abbandonato Civati e, per via del suo interesse a ricoprire ancora la carica di Ministro, avrà fatto qualche patto segreto, sicuramente con i dalemiani. Questi i nostri dirigenti.
Scritto da eg il 22/9/2013 alle 11:01
Volevo dire a @FrancescoG che nel post precedente troverà due righe di risposta.
Scritto da eg il 22/9/2013 alle 11:02
Ripeto: che meriti ha, quindi, Renzi bla-bla? Qualcuno, poi, critica Bersani. Giusto: la non vittoria (più che la sconfitta) elettorale, è stata aggravata però dal caso dei 101 (tra i quali certamente i renziani; cui giovava e giova far casino: i continui attacchi a Letta lo dimostrano); diversamente, oltre ai presidenti delle camere, avremmo avuto anche quello della Repubblica, e chissà quale (migliore) governo avremmo avuto, senza la direzione (sbagliata; i.e. larghe intese) di Napolitano
Scritto da domenico nitopi il 22/9/2013 alle 11:26
Caro Adamoli, bella la tua risposta a @Ulderico Monti delle10.06. Non mollerò il Pd fin quando non lo mollerai tu.
Scritto da Luisa B. il 22/9/2013 alle 13:36
Vedo ancora qualcuno, che dopo aver ferocemente demolito "tutti e tutto" del PD (come Civati in particolare) agita lo spauracchio di una improbabile "rivoluzione proletaria" che nessuno chiede o propone. A me basterebbe una piccola e modestissima rivoluzione "liberale" che sappia dare ai cittadini le risposte giuste ai loro bisogni con onestà e democrazia e che quando non lo fanno sappiano togliere il disturbo in fretta.
Scritto da robinews il 22/9/2013 alle 14:50
GIUSEPPE, SEI SEMPRE IL MIGLIORE.
Scritto da Francesco il 22/9/2013 alle 15:26
Roberto Vecchioni - La Gallina Maddalena - uploaded via http://www.mp32u.net/ La sinistra italiana ed il pd di oggi....
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/9/2013 alle 16:08
Caro Giuseppe alla fine e' andata come temevo. Il PD come esperimento politico sembra fallito e condivido il tuo appello alla discontinuita'. Ricominciare su basi nuove questo in fondo significa discontinuita'. Il problema a questo punto e' la definizione di queste basi nuove. Alcuni invocano il ritorno alla Resistenza e la cristallizzazione della Costituzione "piu' bella del mondo" (peccato che non funzioni in pratica) altri paventano il ritorno alla DC. Ricominciare ritornando a mondi vecchi e perdenti e' forse il segno piu' inquietante della mancanza di idee e prospettive per il futuro. La mia idea e' semplice. Si deve ricominciare costruendo una socialdemocrazia moderna sul modello del Partito Laburista inglese liberandosi di ideologi di sinistre sempre perdenti e di oligarchi che pensano solo alle loro posizioni di potere. Su questa strada non c'e' una sola opportunita' a cui si si puo' affidare oggi Matteo Renzi piaccia o non piaccia.
Scritto da Flavio Argentesi il 22/9/2013 alle 16:09
Caro Giuseppe, sempre più depressi e sfiduciati. Ancora una volta abbiamo fatto una figuraccia davanti al Paese. E' il fallimento di una classe dirigente, dal primo all'ultimo. Ma questi si rendono conto di chi lavora in continuazione e in condizioni difficili alla "periferia" dell'impero?
Scritto da roberto molinari il 22/9/2013 alle 16:14
@Argentesi, ma la cristallizazione della costituzione ha senso proprio se vuoi andare a modificare il 138, il procedimento aggravato esiste in qualsiasi democrazia matura, sinceramente io mi sono un po' stancato di gente che annuncia di modificare la costituzione e poi non ci dice come. Sincramente io penso che per modificare la struttura a bicameralismo perfetto, non si anecessario toccare il 138. Non so se vi rendete conto, ma la costituzione è al vertice della piramide delle fonti, è "la legge più importante che abbiamo", voi stareste tranquilli se qualcuno vi dicesse " alleggeriamo il procedimento di modifica"? significherebbe che l'esecutivo, avrebbe piena libertà d'azione, io non sono cosi tranquillo se devo dirla tutta.
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/9/2013 alle 16:55
@L.V. (09.24) - Il numero dei componenti dell’Assemblea nazionale (più di mille persone) andrebbe ridotto moltissimo. Le ultime riunioni sono durate poche ore per cercare di mantenere il numero legale. Dopo il primo momento di entusiasmo una parte numerosa non partecipa nemmeno più e il 95% di chi ne fa parte non si sogna neppure di prendere la parola. Nella Commissione Statuto avevamo accennato a questo problema ma dall'ottobre scorso non l'hanno più riunita. Per quanto riguarda iscritti ed elettori hai ragione e ho già detto il mio parere nella risposta a @Ulderico Monti (10.06).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/9/2013 alle 17:51
@Molinari, non è che -ai confini dell' impero- le cosa vadano tanto meglio, o no? Un minimo di autocritica non potete farvela anche voi varesini del pd?
Scritto da ex-Margherita il 22/9/2013 alle 18:55
@Adamoli, alla tua apprezzabile “discontinuità totale” manca la specificazione di un minimo elenco delle discontinuità necessarie. Provo ad elencarne alcune che sono tra le più importanti che hanno segnato la vita politica ed istituzionale degli ultimi anni: Basta o no alle candidature di parlamentari che hanno partecipato a 2 legislature senza deroghe per nessuno anche se le 2 legislature sono brevi e che questo deve valere per tutti i partiti e movimenti? Bisogna farla finita o no con l’ideologia delle larghe intese? Se è si a quando? Napolitano si deve dimettere al più presto per fare posto ad un nuovo presidente che sia in sintonia con le esigenze di cambiamento? Per cambiare o meglio, adeguare la costituzione si vuole o no togliere dalle mani degli incapaci e indecisi a tutto per darla in mano ad una “assemblea costituente” eletta in modo proporzionale dal popolo con mandato specifico a termine ed uscire dai pasticci anticostituzionali in atto (comitato dei 40 ecc.) SI deve o no assolutamente fare una legge elettorale nuova, anche senza il consenso del PDL con doppio turno e collegi uninominali o quanto meno le preferenze e l’eliminazione della distinzione sul “senato” omologando le norme a quelle sulla camera dei deputati ? Una norma quella del senato voluta e mantenuta dal CDX per essere comunque decisivo con qualsiasi risultato elettorale, una norma che io chiamo delle “larghe intese”. Si deve o no fare una legge per garantire i “cittadini” dalla partecipazione effettiva alla vita sociale e politica del paese sia attraverso “primarie” di partito o coalizioni e rivedere la legge che regola i referendum abrogativi eliminando il quorum e introdurre i referendum consultivi (con aumento anche delle firme necessarie per promuoverli) estendendo e rafforzando lo strumento referendario anche a livello territoriale? Side deve o no abolire la legge costituzionale di recente approvata che obbliga al pareggio di bilancio che sta uccidendo il paese? Si può o no “ridiscutere” la nostra presenza nella moneta unica (l’euro) fino ad ipotizzarne la nostra uscita? Si può o no discutere e decidere come l’Italia sta nel sistema economico e finanziario internazionale fino ad ipotizzare la messa in discussione alla radice del nostro debito, con lo strumento della “sospensione del pagamento” fino a quando non ci sarà un nuovo e più equo sistema di garanzie “paritarie” alle economie con più difficoltà? Si deve o no decidere di applicare la costituzione sull’uso delle forze armate fuori dal territorio nazionale “ritirando immediatamente” tutte le missioni internazionali che si dice di pace ma che sono molto più semplicemente di guerra (ci costano mediamente 2 miliardi all’anno)? Come potrai notare si tratta solo di un piccolo elenco di “discontinuità” alle quali se ne potrebbero aggiungere altre centinaia e migliaia. Con sincerità, tutto questo sarà mai possibile senza una vera e propria “rivoluzione” in tutti i sensi? Chi oggi nella politica nazionale (e aggiungo internazionale) può parlare al popolo e ai popoli come Papa Francesco in Sardegna o a Lampedusa? Nessuno! Ecco, questa potrebbe forse essere la soluzione, “sciogliamo la politica e affidiamo a Papa Francesco il governo dell’Italia e del mondo, almeno lui oltre alle ricette di giustizia ha anche l’autorità morale necessaria per poterne parlare e fare.
Scritto da Robinews il 22/9/2013 alle 19:54
Non sono un simpatizzante della Merkel e in generale ho molte riflessioni critiche nei confronti della sua politica e dei tedeschi in generale. Onore però alla Merkel che dimostra come la politica può essere seria e raccogliere i consensi necessari per governare in modo pulito e onesto. Ai tedeschi invidio il fatto di avere una leader "donna" come la Sig.ra Merkel e ministri che spariscono istantaneamente dalla politica solo per aver copiato un tesi di laurea.
Scritto da robinews il 22/9/2013 alle 20:00
@Giuseppe Adamoli il 22/9/2013 alle 10:06 . Non so se la mia sia, come tu dici, presunzione e non, invece, disperazione per la condizione della mia Patria. La vittoria della CDU mi esalta per le buone sorti dell'Europa - a cui siamo comunque collegati -, ma mi fa rimpiangere la scomparsa della Democrazia Cristiana che avrebbe avuto ancora una grande missione da compiere e mi fa deprecare l'involuzione del PCI-PDS che poteva essere un grande partito socialdemocratico. Un bene per noi e per l'Euro
Scritto da ulderico monti il 22/9/2013 alle 20:27
Che le regole attuali facciano acqua da tutte le parti è innegabile,per questo andrebbero cambiate. Ma da chi? Non certo da coloro che finora se le sono tenute ben strette e che le cambierebbero solo nel loro interesse. Per questo mi associo alla proposta di@Robinews di una nuova ASSEMBLEA COSTITUENTE,eletta dal popolo, per modificare quelle norme,succintam.da lui elencate,rivelatesi non più adeguate ai tempi attuali,che frenano ogni possibilità di un reale cambiamento nella politica e nel paese
Scritto da giovanni dotti il 22/9/2013 alle 20:52
Caro Robinews, sei troppo lungo anche per me che sono portato a darti ragione quasi sempre-
Scritto da Dino il 22/9/2013 alle 21:20
Penso che il Pd sia al suo punto più basso e non possa che risalire. La mia speranza arriva a questo punto e basta.
Scritto da Giovanna G. il 22/9/2013 alle 22:07
Cos'è successo a @Robinews? Ha scritto un'enciclica. E' un martello pneumatico quest'uomo! Io lo preferisco quando scrive rinquorare con la q di quadro, ma non è male nemmeno stasera. Se posso dare un consiglio, è troppo lungo, redigilo a punti che è più scorrevole. Sappi che ti candideremo a una serie di Oscar: Miglior Attore Protagonista, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Trucco e Acconciatura, Miglior Film Straniero, Miglior Montaggio. Per non parlare del Nobel per la Pace, con la motivazione di voler stabilire un dialogo fra le genti. Sul Pd niente da dire, se non ribadire con forza che con Renzi non avrei nessuna affinità, nemmeno culturale. Ma, come dico sempre, perderà il mio voto ma ne acquisterà cento in più. Il voto tedesco non ci insegna nulla?
Scritto da V.R. il 22/9/2013 alle 22:11
L'elettorato tedesco ha dimostrato che solo i paesi, mentalmente, del terzo o quarto mondo possono pensare che la soluzione dei problemi è l'uscita dall'euro e non una seria riforma dello Stato. In quel paese serio i collaudatori delle travi dei tetti sono rimasti ivi appollaiati.
Scritto da Sic Est il 23/9/2013 alle 00:08
@Flavio Argentesi (16.09) - Sul modello del Partito laburista inglese mi trovi completamente d'accordo. Il mio premier preferito è stato per lunghi anni Tony Blair, malgrado l'errore della guerra in Irak dovuto alla "specialissima" relazione con gli Usa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/9/2013 alle 09:12
Anziché ironizzare sulle proposte di @Robinews perché non pensare a realizzarne almeno due: quella della LIMITAZIONE a 2 MANDATI di TUTTE le CARICHE INTERNE ed ESTERNE,e quella dell'ASSEMBLEA COSTITUENTE??Se si vuol cambiar rotta è INDISPENSABILEdar voce alPOPOLOdiSINISTRAascoltandone umilmente gli umori e le aspirazioni.Un partito è POPOLARE solo se la PARTECIPAZIONE è ampia e se la sua classe dirig.è in sintonia col pensiero del suo elettorato,anche potenziale.Questo dovrebbe fare l'Assemblea!
Scritto da giovanni dotti il 23/9/2013 alle 09:40
Anziché ironizzare sulle proposte di @Robinews perché non pensare a realizzarne almeno due: quella della LIMITAZIONE a 2 MANDATI di TUTTE le CARICHE INTERNE ed ESTERNE,e quella dell'ASSEMBLEA COSTITUENTE??Se si vuol cambiar rotta è INDISPENSABILEdar voce alPOPOLOdiSINISTRAascoltandone umilmente gli umori e le aspirazioni.Un partito è POPOLARE solo se la PARTECIPAZIONE è ampia e se la sua classe dirig.è in sintonia col pensiero del suo elettorato,anche potenziale.Questo dovrebbe fare l'Assemblea!
Scritto da giovanni dotti il 23/9/2013 alle 09:40
@Adamoli, bah errore, dipende un po' come la si vede, Saddam aveva invaso il kuwait, e se nessuno l'avesse fermato di li a poco avrebbe preso l'arabia saudita scatendando il finimondo nel mondo musulmano, dato che aveva messo a dura prova l'opera di "acquisto" dell'islam da parte dei Wahabbiti, Comunque al di là di questo il modello laburista funziona sopratutto per un altro motivo, ossia chi è leader del partito laburista, qualora vinca le elezioni automaticamente diventa premier ed allo stesso tempo, se il partito perde la fiducia nel suo leader il governo cade, cosa già successa con la Tatcher e Blair (gli unici due ad aver governato epr tre mandati consecutivamente). Io sinceramente mi domando se qui possa funzionare. Storicamente non abbiamo questa tradizione, o quatomeno non sempre l'abbiamo avuta, basti pensare a Moro che nel momento in cui decise di cumulare la carica di segretario della DC e presidente del consiglio,il suo governo cadde. Da noi l'automatismo leader del partito e primo ministro storicamente ha funzionato ben poco.
Scritto da Massimo Gugliotta il 23/9/2013 alle 09:49
Clamoroso al Cibali! anche Gugliotta ha commesso un errore... ! la guerra di Blair non è quella del Kuwait (Q8) del '91 ma quella sporca di Bush del 2003 per questo resta un mistero i suo "errore". Io me lo spiego solo con il fatto che Blair aveva da tempo gettato alle ortiche i fondamentali del pensiero internazionalista che era alla base del vecchio labour. Comunque la discussione sul premier labourista (mito dei renziani) è esemplare: personalemnte non ho mai provato simpatie eccessive per Blair (anche se nel Pds di D'Alema si stravedeva per lui, esempio di 'vincente' (oppure di "tatcherismo di sinistra" ? A posteriori ho solo avuto conferme sull'ambiguità del personaggio, non solo i rapporti con Bush, ma anche quelli un po' sporchi con Murdoch. Cosa resta di lui? il suo fedele Gordon Brown, diventato premier, l'unica cosa che ha fatto è stata salvare le banche poi è arrivato Cameron...
Scritto da Roberto Caielli il 23/9/2013 alle 10:30
@Caielli, si pardon errore mio mi sono confuso tra le due guerre.. cmq spero si sia capito il senso del mio discorso sia sulla guerra che sul premierato...
Scritto da Massimo Gugliotta il 23/9/2013 alle 12:15
@Roberto Caielli (10.30) - Cosa resta di Tony Blair, Roberto stai scherzando? Si può benissimo essere in disaccordo con lui ma ha cambiato in meglio la Gran Bretagna togliendola ai conservatori e facendo sognare molti di noi sulla terza via realmente praticata. Quanto ai renziani, vuol dire che sono tra quelli che li hanno preceduti da più di un decennio essendo io sempre stato un estimatore di Blair. Guarda rapidamente l'archivio del mio blog e poi mi dirai.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/9/2013 alle 12:16
Penso che la mia scelta di aderire al PD non si riduca al".. sono il meno peggio degli altri...", fino ad ora pensavo che il rinnovamento poteva avvenire nella continuità. Ho cambiato idea. Profondamente, non mi riconosco più in una classe dirigente che, ha dato quello che poteva dare, e che ai miei occhi appare stretta al potere per conservarsi la...cadrega ( sedia ).
Scritto da Stefano Poltronieri il 24/9/2013 alle 23:28
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