Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/10/2013 alle 10:58

  

Nelle primarie di quasi un anno fa avevo votato per Matteo Renzi respingendo per una volta l’invito di Enrico Letta a votare Pierluigi Bersani. La sconfitta del sindaco di Firenze era scontata e questo verdetto per la verità non mi era dispiaciuto molto. Perché?
Per la ragione che Renzi avrebbe probabilmente vinto le elezioni vere contro Berlusconi e Grillo ma con il Pd che mal lo sopportava e tirava dall’altra parte (il 95% dei parlamentari e dirigenti nazionali gli era contro) avrebbe governato poco e male.
Ho un’opinione ferma e precisa al riguardo. A palazzo Chigi non si governa se non si ha il proprio partito alle spalle. Lo potrebbe fare solo un premier eletto direttamente dal popolo con un mandato pluriennale. In questo caso, si, coperto dalla stabilità istituzionale sarebbe in grado di agire sul suo partito piegando le resistenze e ottenendo il supporto necessario.
Non a caso Renzi parla di sindaco d’Italia, vale a dire di un premier scelto dal corpo elettorale. Io ritengo più adatta per l’Italia l’elezione diretta del Presidente della Repubblica sul modello francese. Cioè di un Presidente che poi nomina il governo ma che resta il titolare ultimo dell’azione politica, che garantisce la continuità e che rappresenta la nazione.
Ma tutto ciò potrebbe riguardare il futuro mentre allo stato attuale il presidente del Consiglio è votato dal Parlamento per il volere dei gruppi politici e dei partiti.
L’antagonista più intelligente ed autorevole di Renzi segretario del Pd è Massimo D’Alema. Non per disistima nei confronti di Renzi, che considera il più forte candidato del centrosinistra per il governo, ma per un’ idea che D’Alema ha sempre avuto in testa.
La cosa più importante per lui è tenere in pugno il partito. In sostanza, va bene il Papa straniero per Palazzo Chigi (Prodi, Rutelli, Monti) ma ci vuole il monsignore amico (Bersani, Cuperlo) a casa propria. E Renzi non risponde a questo schema.
E’ la tradizionale concezione del partito “chiesa laica”, considerato una sorta di entità superiore da cui deriverebbe la legittimazione delle altre cariche. Sennonché si tratta di una concezione superata. Aveva la sua dignità con le ideologie al potere che rappresentavano insieme la Bibbia e il Vangelo ma oggi non più.
Franco Marini, pur provenendo da un’altra tradizione, la pensa quasi come D’Alema. E’ arrivato a dichiarare nell’ultima Assemblea nazionale che il prossimo segretario dovrà occuparsi per quattro anni del Pd senza pensare di trasferirsi a Palazzo Chigi. Il rispetto che nutro per lui non mi impedisce di dire che considero una sciocchezza questa posizione.
Se il segretario del partito che vince le elezioni ha fatto bene è giusto che provi a governare il Paese alla prima occasione utile.
La fiducia del Parlamento ad Enrico Letta, settimana scorsa, è stata ovviamente molto importante per l’Italia e per la sua stabilità politica allontanando le elezioni almeno fino al 2015. Sono però soddisfatto anche per le ripercussioni sul Pd.
Finalmente potremo parlare del prossimo congresso in termini propri. Renzi competa con Cuperlo e Civati per guidare il partito, per cambiare il gruppo dirigente, per  una forte correzione di linea, per introdurre più cultura di governo in partito troppo abituato all’opposizione.
Se ci riuscirà avrà conquistato una posizione favorevole per concorrere alle primarie, e se prevarrà, per  provare a vincere le elezioni e guidare il Paese.

Commenti dei lettori: 74 commenti -
Analisi che condivido. Discutiamo del congresso e di chi può fare meglio il ruolo del segretario. Il resto verrà dopo, Letta è bene in sella.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 7/10/2013 alle 11:54
Franco Marini ha perso lucidità. Dire che il segretario del Pd non può correre per il governo è pazzesco. In questo modo la carica scade ad un livello organizzativo.
Scritto da Stefano C. il 7/10/2013 alle 12:11
Vedo molta confusione.Renzi ,se riesce, faccia il segretario. Palazzo Chigi intanto è,ben, occupato per un pò, almeno si spera. Nel 2015 si vedrà cosa ha combinato Renzi al partito e cosa Letta al governo. Solo allora si potrà decidere come premier per l'uno o per l'altro, considerato che la maggioranza degli italiani aspetta subito cose buone dal Governo e una minoranza cose buone dal PD.Personalmente poi nutro dubbi sulle capacità di Renzi come segretario; e non sono dalemiano.
Scritto da Marco M. il 7/10/2013 alle 12:12
Come ben sai sono, per principio, per la divisione delle cariche (Segretario e Presidente del Consiglio). Non vedo niente di strano se il Segretario diventa Presidente purché lasci quella di Segretario. Sono convinto che le due figure hanno due compiti completamente diversi: (1) Il Segretario deve mediare all'interno del partito, anche contro gli altri eventuali partiti di governo; (2) il Presidente deve mediare all'interno della sua maggioranza e per il solo bene del Paese.
Scritto da Sic Est il 7/10/2013 alle 13:01
A ben vedere è tutto sommato meglio così. Renzi cerchi di cambiare il partito con una linea che possa convincere anche chi non ama la politica politicante, che è la maggior parte. La sua ambizione di guidare subito il governo sembrava troppo esagerata, prima dimostri quello che vale con un incarico nazionale di primissimo livello.
Scritto da ff il 7/10/2013 alle 13:15
Ti do il mio solito consiglio, lascia questo post per un paio di giorni. E' lunghetto e non è facile da commentare rapidamente.
Scritto da Lorenzo L il 7/10/2013 alle 13:33
Concordo con le posizioni di@Adamoli e@SicEst. Le motivazioni sono esaurienti e convincenti. In ogni caso ribadisco quanto già detto: nel P.D.c'è assoluto bisogno di ricambio delle persone per un vero rinnovamento,che stento ancora a vedere. In proposito vedrei con favore l'introduzione nello Statuto della norma dei 2 (massimo 3) mandati consecutivi sia per le cariche interne che quelle istituzionali. In tal modo non si correrebbe il rischio della "gerontocrazia" che ha paralizzato la politica e
Scritto da giovanni dotti il 7/10/2013 alle 13:42
Giuseppe Civati farà da tapezzeria e servirà solo a far vincere Renzi.
Scritto da Iscritto Varese il 7/10/2013 alle 14:12
Rispetto tutte le idee altrui.Faccio fatica però a seguire i vecchietti alla G.Dotti, mi scusi per il vecchietto,che ce l'hanno sempre con gli altri dai nomi noti. Lui ha occupato una sedia in ospedale per tanti anni, se dopo 10 anni lo avessero mandato a casa cosa diceva? Caro Dotti, vale il merito non l'età,come Napolitano insegna, o Rodotà,o Amato,o Prodi, o Marini,o Pertini,o Ciampi, o e .....vado avanti?L'età della pensione in politica non ha senso.
Scritto da peter-va il 7/10/2013 alle 14:29
Mi auguro che Letta e Renzi non siano i classici capponi che si beccano nel pollaio come D'Alema e Veltroni, una lotta che non è stata positiva né per i Ds né per il Pd.
Scritto da Elisabetta il 7/10/2013 alle 14:30
Tra il sindaco d'Italia e il Presidente alla francese preferisco il secondo. La prima soluzione era stata adottata in Israele e subito abbandonata. Meglio stare sui modelli conosciuti e affermati. Renzi chiarisca bene il suo programma e vincerà il congresso.
Scritto da Francesco (Milano) il 7/10/2013 alle 14:39
@peter-va (14.29) - Beh, ma cosa c'entra? Giovanni Dotti era un medico assunto regolarmente (e stimato), mica era un eletto in una Istituzione. Ti prego la prossima volta di dichiarare pubblicamente chi sei anche se io ho la tua mail. Non ti pare giusto?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/10/2013 alle 14:51
@iscritto Varese, 14,12, Civati tappezzeria per far vincere Renzi? Mi sembra troppo presto per vendere la pelle di Civati (ci sono sondaggi che lo danno al 20%). E poi se vince Renzi dov'è il dramma? Meglio il cambiamento che la prosecuzione del melodramma della classe dirigente attuale. Mi auguro che se se Renzi vincerà,Civati arrivi secondo e che possa diventare vicesegretario per il futuro. Un Renzi con grande rottamazione del passato a palazzo Chigi e Civati segretario sarebbe buona cosa.
Scritto da robinews il 7/10/2013 alle 15:13
@Dotti, giusto i limiti dei mandati nello statuto, peccato che ci siano già e che nelle ultime elezioni sono state fatte ben 105 deroghe "pesanti" con posizione sicura di elezione tra senato e camera. I nostri "vecchi" marpioni li conosco fin troppo bene e riescono sempre a piegare le regole a loro garanzia.
Scritto da robinews il 7/10/2013 alle 15:16
@Peter-va 14,29, l'età della pensione in politica che centra? Eccome se centra, te lo dice uno che quasi è vecchietto che ha conosciuto 40 anni fa alcuni politici che sono ancora in giro a rompere le sfere a tutti noi e all'Italia nonostante i molti e troppi buchi nell'acqua. Tra l'altro a questi "politici" faccio fatica anche a riconoscergli il diritto alla pensione ampiamente immeritata. Ha ragione @Adamoli sull'argomento e solidarietà al lavoratore della sanità "Dotti" anche da parte mia.
Scritto da robinews il 7/10/2013 alle 15:26
Ben venga una competizione seria tra candidati che aspirano alla carica di Segretario. Non capisco, però, perché ci debbano essere candidati “raccomandati”, vedi Cuperlo (un carneade inventato da D’Alema a sua immagine e somiglianza) o Civati (un ciarliero, senza limiti, divulgatore di amenità, una specie di Crimi del PD anche se più fotogenico) portato avanti da quella sinistra estrema che non si arrende mai e che è poco rappresenta nel moderno PD. Si presentino, loro ed anche altri, magari con una lista suffragata dal voto di un congruo numero di delegati, e poi si vada al voto per il segretario. Nascondersi dietro il paravento di personaggi del passato, spesso stantii, che hanno avuto tanto e dato poco (D’Alema, Bindi, Marini, eccetera), per poi trasformarsi in burattini telecomandati è dannoso per la democrazia e indica che il candidato non si è emancipato e ha sempre bisogno di essere accompagnato dalla mamma. Do ragione a @Giovanni Dotti – l’esempio di @peter-va non calza con uno che fa una professione e uno che fa il rappresentante del popolo: dopo due o tre legislature ci si trasformi in padri nobili, per chi lo sa fare.
Scritto da Sic Est il 7/10/2013 alle 15:32
Complimenti al PD che in commissione bilancio della camera è riuscito in un sol colpo a farci sapere da che parte sta. Francesco Boccia, presidente della commissione bilancio (PD) HA DICHIARATO INAMMISSIBILE UN EMENDAMENTO SULL'IMU (sempre del PD) CHE IMPONEVA IL PAGAMENTO DELL'IMU ALLE CASE CHE HANNO OLTRE I 750 €URO DI RENDITA CATASTALE. Questa sera Boccia farà felice la sua famiglia e sua moglie De Girolamo (ministro PDL) che hanno case di valore. Tasse sulle case dei ricchi? MAI !!!!!!!
Scritto da robinews il 7/10/2013 alle 15:38
Caro Giuseppe, il mio parere conta poco, ma da un po' di tempo sostengo che questo dovrebbe essere un governo (chiamiamolo con il suo nome) d' emergenza' ed a scadenza sempre che, in questo Paese, abbia ancora valore il voto espresso dagli elettori. Pochi interventi urgenti e legge elettorale. Un anno. Sta avvenendo altro, questa è una maggioranza politica anomala che oggi, viste le divisioni nel centrodestra, si è rafforzata. Assurdo che finora il fatto non sia di minimo interesse congressuale.
Scritto da paolo rossi il 7/10/2013 alle 15:45
Caro signor Peter-Va, sarebbe sufficiente il commento di Adamoli, ma vorrei aggiungere qualcosa. Premesso che l’epiteto di “vecchietto” non mi offende affatto perché è la verità (ho 74 anni appena compiuti) ma penso di avere il cervello ancora in buono stato (come auguro a Lei di averlo altrettanto buono quando raggiungerà la mia età), sono fermamente convinto che per evitare il consolidarsi di centri di potere che bloccano il fisiologico ricambio nei partiti e nel Parlamento (a mio avviso causa prima della nostra arretratezza culturale in politica e nella società) basterebbe la “regola del non superamento di due mandati consecutivi” per attuare un normale avvicendamento di persone nei posti di comando (vedi anche l’esempio di Putin in Russia, che non è il massimo della democrazia). Dopodiché chi ha dimostrato di avere qualità superiori, competenza ed onestà, dopo un salto di legislatura o di mandato potrà ricandidarsi e se votato dagli elettori tornare in pista. Come Lei ben dice l’età non deve essere determinante, perché molti giovani sono già vecchi nel cervello e molti “vecchi” sono più giovani dei giovani in questo senso. In tal modo si potrebbe sconfiggere la gerontocrazia imperante oggi nel nostro Paese, che ingessa le Istituzioni e impedisce ogni cambiamento sostanziale. Ed i “vecchietti”, se ritenuti ancor validi dagli elettori, potranno ancora tornare ad occupare in politica posti di rilievo. Credo di aver spiegato così meglio il mio pensiero. Giovanni Dotti
Scritto da giovanni dotti il 7/10/2013 alle 16:39
Chi ha più buon senso lo usi. Renzi è una vera risorsa per il PD!
Scritto da Antonio Iosa il 7/10/2013 alle 17:11
@Adamoli. Buona analisi della situazione. Renzi dovrebbe riprendere lo slogan della rottamazione perché non deve assolutamente farsi omologare da nessuno se vuole vincere.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 7/10/2013 alle 17:22
Purché il Governi governi sapendo cosa fare. Perché se galleggia, come appare da subito dopo la fiducia, siamo punto e a capo. Ma per fare questo servirebbe, se il Pd come tu proponi puntasse davvero su Renzi, che Renzi non si sottragga furbescamente ai momenti clou evitando di dichiarare o di dire quale dovrebbe essere la direzione. Perchè se il Governo arranca o peggio è insufficiente la responsabilità maggiore sarebbe propria del Pd, che deve dare una linea e un'anima all'azione. Per esempio non basta parlare di taglio del cuneo. Serve essere chiari (e magari rivedere le priorità) dicendo a chi e come. Sennò la parte del leone (politica) rischia di farla il sindacato quasi per supplenza.
Scritto da Loris Costa il 7/10/2013 alle 17:30
p.s. Franco Marini sembra essere lo strumento vivente della sintesi tra vecchia classe dirigente ex-Dc ed ex-Pci. Suggerirei a Renzi di chiarire la natura del nuovo partito evitando che i dirigenti siano spartiti tra esponenti direttamente e meccanicamente riconducibili a un mondo di ex.
Scritto da Loris Costa il 7/10/2013 alle 17:32
Penso che Renzi abbia le palle e per questo la nomenklatura dei notabili gli rema contro con ogni mezzo, a partire da Sgargamella Bersani!
Scritto da Antonio Iosa il 7/10/2013 alle 17:38
@Sic Est 15,32, belle e condivisibili le considerazioni sui "candidati raccomandati" alla Cuperlo e un po anche diciamocelo con sincerità, alla Renzi. Una sola domanda però, MA COSA CENTRA CIVATI. Il povero PIPPO da chi sarebbe raccomandato? Ma cosa ti ha fatto uno che al PD sta facendo il grande servizio di renderlo meno indigesto a moltissimi? Nel mio orizzonte e breve futuro (sono già in avanti con l'età) non c'è il PD, forse rimarrà se mi convincerà ancora SEL, MA PIPPO MI PIACE.
Scritto da robinews il 7/10/2013 alle 17:45
@Antonio Iosa. Rispetti anche la regola aurea: cercare il nuovo ma anche consolidare ciò che c'è.
Scritto da Pierluigi Galli il 7/10/2013 alle 17:50
Avrei preferito che Renzi andasse subito al governo per cambiargli rotta ma c'è del vero in ciò che dici.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 7/10/2013 alle 18:09
@Lorenzo L. (13.33) - Accetto il tuo consiglio. Domani non metterò un altro post così chi vorrà potrà leggere questo di oggi con calma.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/10/2013 alle 18:27
Povero Pd! Sempre in balìa di D'Alema & co.
Scritto da Paolaccio il 7/10/2013 alle 18:29
@Paolo Rossi (15.45) - Il governo diventerà, deve diventare, oggetto di discussione congressuale. Non possiamo parlare solo di riorganizzazione del partito e di identità (che rischia di essere astratta). I programmi futuri non possono che essere incardinati su un’idea di governo. Dopo la fiducia dei giorni scorsi l’arco temporale di Letta mi pare chiaramente fissato alla conclusione del semestre italiano di presidenza europea. Poi dipenderà da come avrà governato e dall’esito congressuale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/10/2013 alle 18:30
RICORDO a @G. Adamoli di RICORDARE a Enrico Letta di impegnarsi per la Legge Elettorale. Tempus inesorabile fugit. Non ricordiamocelo un'ora prima delle elezioni.
Scritto da Sic Est il 7/10/2013 alle 18:51
Francesco Boccia, si schiera con Renzi e lo rende sempre più raccomandato dalle cerchie di potere che imperano nel PD. Questo sostegno ci dice 2 cose: la 1^ che effettivamente E. Letta non è della partita e che la sua area "pende" verso Renzi; la 2^ che il Boccia si prepara a passare un domani dalla presidenza della commissione bilancio della camera ad essere magari ministro. Che ci sia il PD, che ci siano insieme PD e PDL, che ci sia da solo il PDL un ministro per la "famiglia" dovrà esserci.
Scritto da robinews il 7/10/2013 alle 19:33
Troppa fretta per il congresso provinciale, non si fa neanche in tempo a discutere seriamente e già bisogna presentare i candidati. Roma ha aspettato troppo tempo prima di decidere e poi ha messo in croce noi. Non si fa così.
Scritto da Iscritto deluso il 7/10/2013 alle 19:44
@Iosa: se renzi ha le palle oppure no sono affari che non mi riguardano,ma se c'è qualcuno nel PD che ha cominciato a remare contro,anzi a rottamare contro,è proprio lo sfasciacarrozze di firenze.
Scritto da Giuseppe Morelli il 7/10/2013 alle 19:46
Caro @Paolo, condivido quello che dice Giuseppe (18.30). Come ho scritto più volte, sono stato sempre molto critico sulla strategia delle larghe intese che, ancora oggi, considero più funzionali all'arroccamento di un gruppo dirigente resistente al cambiamento piuttosto che alle esigenze reali del Paese. Né ho mai creduto in quel pensiero unico che, sulla assiomatica terzietà istituzionale del Presidente della Repubblica, ha sinora giustificato ideologicamente la supposta “missione salvifica” attribuita, anche dal PD, agli ultimi due governi: quello tecnico di Mario Monti e quello politico di Enrico Letta. Per questo, sino alla scorsa settimana ho auspicato lo svolgimento di un confronto congressuale realmente incentrato sulla chiarezza delle posizioni politiche, senza appiattimenti sul sostegno acritico al governo, né riproposizione degli sterili rituali dell'unanimismo di facciata per tirare avanti. Anch'io ho sempre pensato che questo governo dovesse essere considerato d'emergenza e di breve durata, con il solo fine di assumere i provvedimenti necessari in materia economica ed elettorale. Tuttavia, dopo il ridimensionamento di Berlusconi, riconosco che molte cose sono cambiate. Innanzitutto, Berlusconi non appare più nelle condizioni di ricattare il Governo e di subordinarne l'attività alle proprie esigenze giudiziarie e propagandistiche. In secondo luogo, il dissolvimento dell'unità politica del PdL appare irreversibilmente destinato ad innescare un processo di ristrutturazione dell'offerta politica di cui il PD deve tenere seriamente conto. Infine, il governo Letta può oggi contare su un consenso parlamentare politicamente più solido, anche se con il sostegno di una maggioranza numericamente meno consistente. Insomma, superata la boa della crisi (scaturita dalla contraddizione interna del centrodestra), per Letta sembra ormai possibile abbandonare la navigazione a vista e solcare con più sicurezza le acque, pur sempre agitate, di questa difficile legislatura. Alla luce di queste considerazioni, sarebbe sbagliato non essere disponibili ad aperture di credito nei suoi confronti, a patto che il PD assuma la regia dell'iniziativa programmatica, prefiggendosi obiettivi concreti e condivisi sull'economia, sul welfare e sulle riforme istituzionali. Alla luce di questi fatti, tutte le argomentazioni sulla competizione congressuale finora ascoltate appaiono marginali e di scarso senso prospettico: le regole, la separazione della figura del segretario da quella del candidato premier, la forma-partito. Mai come in questo momento è, invece, necessario un confronto aperto e schietto sui contenuti programmatici, sull'agenda del governo e della maggioranza, sul dovere dell'iniziativa politica che deve tornare al partito e non delegata a ministri, sottosegretari e gruppi parlamentari. Sia chiaro che la mia è un'apertura di credito, non un atto di fede.
Scritto da Leonardo C. il 7/10/2013 alle 20:11
Chi frequenta il blog sa cosa penso di Renzi bla-bla. Uno dei tanti miracolati che, senza merito alcuno, si sono ritrovati ai vertici della politica nazionale. Faccia il sindaco di Firenze, se ne è capace. Non penso neppure abbia quelle capacità organizzative necessarie per svolgere il ruolo di segretario. Avete visto la parodia di Crozza, quello che offre i cioccolatini renzini, 40% di vuoto, ecc... (E si è tenuto stretto, Crozza!). Ecco, qualcun altro comincia a vederlo come lo vedo io.
Scritto da domenico nitopi il 7/10/2013 alle 20:29
A Varese i giovani bravi e pieni di volontà devono guardarsi da qualche giovane che pensa solo alla sua carriera. Triste, molto triste.
Scritto da Giovane Pd. il 7/10/2013 alle 20:42
Caro @Leonardo C, il tuo ragionamento lineare non fa una grinza. Rimane un fatto centrale, forse scomodo a noi attori o presunti 'intenditori', si fa per dire, di politica che è' la volontà popolare espressa con il voto. Un 'passaggio' semplice, ma vincolante. I programmi presentati da centrodestra e centrosinistra rimangono antitetici e su di essi si sono chiaramente espressi i cittadini. Le circostanze e l' emergenza ci hanno portati ad un'intesa obbligata ma limitata, si sta andando oltre.
Scritto da paolo rossi il 7/10/2013 alle 21:02
L'IMU, così come è formulata, è un'imposta né più iniqua e né meno iniqua di altri balzelli; non è che un modo, per l'erario, di finanziarsi, presupposto di tutte le entrate tributarie. La sua eliminazione sulla prima casa è un'imbecillità voluta dal cavaliere sotto dettatura di un sedicente economista (Brunetta) che l'ha voluta così per non pagare per la sua casa, che pur molto grande gode di una classificazione catastale come casa di civile abitazione. Bastava semplicemente, l'ho detto più volte, aumentare la quota di esenzione e i meno abbienti non avrebbero pagato alcunché o avrebbero pagato una cifra irrisoria. Purtroppo il viceministro dell’economia, in questo governo, è il Brunetta del PD, Fassina, chiaramente più presentabile, uomo ombroso e perennemente corrucciato (calza scarpe di taglia sbagliata) che non riesce a elaborare una proposta decente.
Scritto da Sic Est il 7/10/2013 alle 21:06
Spero che gran parte del Pd. lo voti. Poi faccia capire che non andrà mai più ad Arcore.
Scritto da Angelo Chiappa il 7/10/2013 alle 21:24
Forse non ho capito bene anzi me lo auguro:non parlerete mica dello sfasciacarrozze a Palazzo Chigi?!!No dico,ma Letta vi fa proprio schifo?
Scritto da Giuseppe Morelli il 7/10/2013 alle 22:15
Mi perdonerà, gentile @Angelo Eberli, per aver letto solo ora il commento che mi destina (post precedente, 17,42 di ieri). Grazie per l'intelligenza ed il garbo con cui comunica. Sappia che, esaminando la situazione politica italiana, io sono ancora più scorata di lei. Proprio oggi leggevo, in un documento della Consigliera di Parità della Provincia di Milano, i seguenti versi della poesia 'Tutti i giorni' della poetessa austriaca Ingeborg Bachmann: 'La guerra non viene più dichiarata / ma proseguita. L'inaudito / è divenuto quotidiano. L'eroe / resta lontano dai combattimenti. Il debole / è trasferito nelle zone del fuoco. / La divisa di oggi è la pazienza, / medaglia la misera stella / della speranza, appuntata sul cuore'. Ho subito pensato che potrebbero rispecchiare le nostre sensazioni circa l'incertezza di questi tempi. Riguardo alle considerazioni 'pellegrine', ne abbiamo sentite così tante negli ultimi due mesi. Salverei la buona fede di Violante (citato da @Molinari) anche se diffido di coloro che, per personali e narcisistiche esigenze di distinguo, insistono nel voler fare i pontieri dove ormai sono solo rovine fumanti. L'ho già scritto, è come se, nel nostro Paese, la democrazia fosse sospesa. E Letta lì, ad impreziosire il governo, ma forse nulla di più. Anche se, come scrive @Leonardo (20,11), qualche apertura di credito forse è il momento di fornirgliela. Abbiamo alternative? Renzi non riesce a convincermi.
Scritto da eg il 7/10/2013 alle 22:28
@e.g., Carissima, questa sera hai voluto esprimere generosità che saranno regolarmente tradite. Riconoscere a Violante la buona fede e concedere a Letta qualche apertura di credito sono buoni sentimenti che purtroppo fanno a pugni con la realtà (e sottolineo purtroppo). Come sempre un caro e sincero saluto.
Scritto da robinews il 7/10/2013 alle 23:54
@Giovane Pd. Ti senti quasi tradito da qualche ex giovane di Varese che pensa soltanto alla sua carriera? Anch'io.
Scritto da Un altro giovane Pd il 8/10/2013 alle 08:59
@Leonardo C. Discorso pacato e ragionevole che condivido. Il Pd deve mettere questo tema all'attenzione del congresso senza isterismi. La durata del governo è ormai stabilita. Nel 2014 non si voterà, probabilmente nella primavera del 2015. Voterò Renzi ma non deve fare scherzi su questo punto.
Scritto da Giorgio S. il 8/10/2013 alle 09:27
Non so se conosco chi si firma come Sic Est. Non capisco il senso dei suoi commenti sempre ipercriticiti nei confronti di Civati. Seguo Civati da alcuni anni, attraverso il suo blog, i suoi libri, gli incontri che ha fatto a Varese e provincia. Certamente è lecito non condividere i suoi contenuti o il suo stile, ma credo gli si debba riconoscere concretezza, chiarezza e coerenza.
Scritto da Maria Angela Bara il 8/10/2013 alle 09:50
@Maria Angela Bara 9,50, l'ipercriticità di @Sic Est nei confronti di Civati io la interpreto così. Lui non riesce a sopportare qualsiasi cosa di positivo che si muova a sinistra, che in questo caso si chiami Civati è solo una pura casualità.Se non c'è Civati ci mette Vendola, se non c'è nessuno dei due ci sono i grillini (ortotteri lui li chiama) e cosi via. Durante e alla fine del congresso il nostro amico sono certo che rimarrà deluso perchè il "Pippo" avrà un successo inaspettato.
Scritto da robinews il 8/10/2013 alle 10:30
@G:Dotti 16.39: la sua precisazione sui "giovani-vecchi" è ora per me apprezzabile.So bene,del resto,che lei è stato stimato medico e non un politico dell'ospedale.Però la litania ripetuta spesso,qui e non solo qui,che ogni problema del PD va ascritto ai D'Alema,Veltroni o Bindi o Marini è una sciocchezza colossale. Tra Bersani e Renzi io continuo a preferire Bersani,tra un "giovane"Renzi e una "vecchia"Bindi simpatizzo sempre per la Bindi.E,essendo 40enne,non credo di essere un "matusalemme".
Scritto da peter-va il 8/10/2013 alle 10:39
Cari amici del PD,se il PdL(o F.I.)senza Berlusconi si rafforzerà, come è prevedibile,molti che ora si astengono torneranno a votarlo. E il PD,che ha perso l'occasione d'oro per inerzia,ambiguità e mancanza di coraggio,continuerà a incassare sconfitte. A meno che non si ravveda e cambi RAPIDAMENTE la sua fallimentare classe dirigente e presenti un PROGRAMMA DI SINISTRA che contempli veramente le aspettative delle classi lavoratrici.Datemi pure del"vecchietto"o della"Cassandra",questa è la realtà
Scritto da giovanni dotti il 8/10/2013 alle 10:49
Voterò per Renzi ma l'idea che continui a fare il sindaco di Firenze non mi piace. Lo dica pure adesso che le primarie sono ancora da fare e non può deludere i fiorentini ma se le vince, Firenze si trovi un altro sindaco.
Scritto da Andrea il 8/10/2013 alle 11:57
Strane nostalgie trasversali per la vecchia cultura politica democristiana dei Letta e Quagliariello. Anche gli screditati leader di CL sono in corsa e sembrano godere dell'appoggio dell'antica ala comunista del PD disposta a tutto pur di fermare il rottamatore e il suo piano laburista. Invito alla lettura del discorso di Cuperlo all'ultima assemblea nazionale del PD. In un mondo dove la finanza pilota l'economia e dove la politica e' ormai solo una sovrastruttura Cuperlo propone un rinnovamento del PD guidato da raffinate articolazioni filosofiche come l'affidarsi alla "forza del tempo" e alle "profezie della sinistra". Il nulla contro i mostri dell'ID.
Scritto da Flavio Argentesi il 8/10/2013 alle 12:06
Sono d'accordo con @Giovanni Dotti. Occorre un programma di poche righe e capibile da tutti. Occorre un programma, aggiungo, di centrosinistra. Le ammucchiate con la vecchia truppa degli antagonisti (ricordo per tutti Ferrero - non quello della Nutella - che quando usciva dal CdM diceva sempre che non era d'accordo su niente) non servono e ci fanno solo perdere. Rammento a tutti che bisogna battersi per la legge elettorale. Dopo gli "estremi onor renduti" a Silvio non so cosa succederà.
Scritto da Sic Est il 8/10/2013 alle 12:30
Opinione di un "vecchietto", categoria in voga nel blog... Temo che nel PD esistano fremiti di disagio e astio per la conclusione della minacciata e sventata crisi di governo. L'emendamento sull'IMU è un tentativo di far saltare la baracca che si somma all'altra impresa di mettere i piedi sul piatto del PdL, Si vogliono le elezioni? E' legittimo, ma stoltamente si dimentica che se ne vinsero due, ma fallirono i governi, mentre la storia della terza semi vittoria la viviamo giorno dietro giorno.
Scritto da ulderico monti il 8/10/2013 alle 12:39
Caro Paolo (21.02) hai ragione ad evidenziare l'importanza del voto ed io sono tra coloro che hanno sempre auspicato il ritorno alle urne entro breve tempo. E' un dato di fatto politico, però, che mercoledì scorso Letta ha ottenuto la fiducia e che nessuno nel PD in questo momento invoca le elezioni. La riflessione che ho proposto parte da questa semplice constatazione.
Scritto da Leonardo C. il 8/10/2013 alle 12:40
Egregio @Argentesi 12.06: la vaghezza di Cuperlo fa il paio con il nulla di Renzi. La differenza tra i 2 è che il fiorentino è più piacione e battutista,quanto l'altro è serioso e impettito.C'era Prodi che parlava chiaro e in bolognese e l'avete rottamato, un altro emiliano del "pane al pane e vino al vino",Bersani, l'avete mandato nelle retrovie pure lui e in questo blog qualcuno lo tratta peggio di Crozza. Ma dove volte andare?Tenetevi,fino alla prossima volta,almeno Letta per un pò.
Scritto da pora mi il 8/10/2013 alle 13:00
Caro Peter-Va, i"cavalli di razza"di cui parla sono purtroppo ormai "vecchi"e perdenti. Con tutta la stima che si può avere per loro non Le sembra più onesto ed obiettivo riconoscere che ormai hanno fatto il loro tempo (secoloXX) e che per vincere c'è bisogno di cavalli nuovi, più freschi e dinamici, in altre parole più giovani(di idee s'intende!). O ci si deve accontentare della"gerontocrazia"attuale??Possibile che il cambiamento faccia così paura?? Di "nostalgia" si può solo perdere o morire.
Scritto da giovanni dotti il 8/10/2013 alle 13:49
@Flavio Argentesi 12.06) - Spero che alla imminente Leopolda, Renzi sappia declinare bene il suo "piano laburista". Non servono relazioni lunghe e onnicomprensive o programmi dettagliati (le cento e più pagine di Prodi quand'era candidato premier) ma chiavi di lettura della società e dei suoi bisogni, una sorta di vademecum della futura politica del Pd che scaldi i cuori freddi di oggi. E spero che gli altri candidati facciano la loro parte per stimolare una riflessione matura sugli errori del passato. Non sono così pessimista.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/10/2013 alle 14:02
D’accordo con il post di @Adamoli e con le conclusioni di @Leonardo C. @Maria Angela Bara, so che è una civatiana doc, avevo già letto su Varesenews il suo nome fra coloro che sostengono Pippo Civati. Il suo commento non fa una grinza, ma delle tre C che lei cita (concretezza, chiarezza e coerenza) mi pare che Civati non possieda troppa concretezza. Io lo vedo come un eterno Peter Pan, e non c’entra nulla la sua aria da eterno ragazzo. E’ difficile seguirlo, ma tanto di cappello per il coraggio di andare in solitudine. @Robinews, i tuoi commenti non si contano più. Perché non tieni un blog? Io lo leggerei, curioso di sapere che diavolerie saresti capace di scrivere. @Sic Est, non ha risposto alla @Bara perché è scortese o perché è superstizioso?
Scritto da V.R. il 8/10/2013 alle 14:06
@Adamoli. Bisogna portare "più cultura di governo in un Pd troppo abituato all’opposizione". Sottoscrivo queste parole.
Scritto da Stefano C. il 8/10/2013 alle 15:33
Caro Giuseppe, voterò per Renzi oggi come oggi, ma ho un cruccio. Lo voto perché è giovane e io sono giovanissima oppure perché ne sono convinta per le sue proposte? Anche questo sarà un argomento che discuteremo a Milano nel prossimo incontro con la nostra combriccola. Un saluto anche a loro nome.
Scritto da Patrizia il 8/10/2013 alle 16:03
@VR (14,06) Tenere un blog? purtroppo no perchè sono molto pigro e mantenere i ritmi di un blog richiede impegno non indifferente, chiedere a @Adamoli cosa significa sotto molti punti di vista. Grazie comunque per l'attenzione che spero sia di vero interesse e non di spicciola ironia.
Scritto da robinews il 8/10/2013 alle 16:40
Con la rapidità della luce, il PD ha dato ascolto al nostro @U. Monti ritirando l'emendamento sull'IMU, Con altrettanta rapidità il PD prenderà atto di non mettere i piedi nel piatto del PDL per non disturbare le larghe intese che servono per realizzare il programma di governo del centro destra? Aspettate e vedrete che tutto andrà secondo copione (testi scritti da Giorgio II)!
Scritto da robinews il 8/10/2013 alle 16:47
@Sic Est. Sull'Imu la penso esattamente come lei. L'emendamento proposto da alcuni del Pd era una cazzata.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 8/10/2013 alle 16:53
Carissimo @Leonardo C, e mi scuso per essere tedioso, un conto è invocare l 'elezioni subito, altro è propettare un governo a termine che faccia alcune scelte mirate tra cui la nuova legge elettorale (che non so se mai andrà in porto in questa legislatura perchè non fa comodo a nessuno). Nello specifico registro zero interventi in materia di spesa pubblica ed aumento dell' Iva che penalizza le piccole imprese ma soprattutto le categorie sociali più deboli. Tutto ciò non mi rappresenta.
Scritto da paolo rossi il 8/10/2013 alle 17:24
@robinews. Suppongo che tu voglia sostenere un prossimo governo di sinistra-centro. Suppongo, ma ho fondati dubbi. E' oggi il PD pronto per una competizione elettorale? Temo di no, a giudicare dalle condizioni del dibattito pre-congressuale (... mi guardi bene dal mettere i piedi nel piatto del PD, ma insomma...). Credo che occorra tirare in lungo, guadagnare tempo, migliorare la condizione del Paese (se Dio aiuta) e arrivare almeno al 2015. Lavorando seriamente e duramente. Si può obiettare sul "tirare in lungo” e citare il Vladimir Majakovskij e il suo “Lenin” (me ne compiaccio da quel vecchietto che sono): “E quando si arrivò alle barricate / scegliendo tra i giorni il giorno opportuno / Lenin ricomparve a Pietrogrado: / 'Compagni, basta di tirare in lungo / ecc... “ /”. Tra Renzi Cuperlo Civati e non so chi altro, c'è un Lenin? E poi, via, le barricate .... !
Scritto da ulderico monti il 8/10/2013 alle 17:27
@U. Monti, 17,27, Un Lenin in giro? certo che non c'è e forse non ce ne nemmeno bisogno. Nel complesso però il tuo ragionamento in gran parte può filare. Dissentiamo però su un punto e cioè: come si fa a costruire il futuro governando con la destra e facendo le cose che dice lei? Il CSX e il PD hanno fatto una campagna elettorale centrata sulla vergognosa "riforma" Fornero. Ci sono notizie? Conosco almeno due donne di 62/63 anni con 35 anni di contributi, disoccupate, chi voteranno domani?
Scritto da robinews il 8/10/2013 alle 19:56
@V.R. Io baro, tu bari, ella bara. Credo di aver risposto esaurientemente. E senza ricorrere alla scaramanzia.
Scritto da Sic Est il 8/10/2013 alle 19:57
Caro Paolo, dubito che il congresso cambi gli assetti nel Pd, ancor meno la strategia, che non prevede quello che tu proponi. Letta perciò va avanti, ma occorre che il Pd non sia marginale e che detti l'agenda del governo.
Scritto da Leonardo C. il 8/10/2013 alle 20:44
@Sic Est che macabra e ingiustificata caduta di stile. La signora @Maria Angela Bara sta ancora aspettando risposta. @Robinews, nessuna ironia, sono stato ispirato dal tema dell’intervento che farà Bauman stasera al Dal Verme ossia la vita tra online e offline. Mia moglie insiste che io la accompagni, ma ti pare possibile che io dopo una dura giornata al tornio possa seguire queste cose? C’è anche l’iscrizione obbligatoria, non si riesce a capire se ti sei iscritto o meno, devi andare lì presto, le mogli quando esagerano esagerano. Pensaci su per il blog.
Scritto da V.R. il 9/10/2013 alle 10:03
@Sic Est che macabra e ingiustificata caduta di stile. La signora @Maria Angela Bara sta ancora aspettando risposta. @Robinews, nessuna ironia, sono stato ispirato dal tema dell’intervento che farà Bauman stasera al Dal Verme ossia la vita tra online e offline. Mia moglie insiste che io la accompagni, ma ti pare possibile che io dopo una dura giornata al tornio possa seguire queste cose? C’è anche l’iscrizione obbligatoria, non si riesce a capire se ti sei iscritto o meno, devi andare lì presto, le mogli quando esagerano esagerano. Pensaci su per il blog.
Scritto da V.R. il 9/10/2013 alle 10:03
@VR, 10,30, Allora sei anche tu un "CIPPUTI" metallurgico come me. Spesso cado in una specie di ammirazione per la nostra categoria, una di quelle che ha fatto e costruito la "storia". Tieni duro anche se i momenti sono difficili anche per i tornitori. Buon lavoro.r
Scritto da robinews il 9/10/2013 alle 11:17
@V,R, 10:03. A dire il vero mi sembra di avere risposto, senza macabri retro-pensieri, coniugando il verbo barare (quello dei giocatori che nascondono le carte buone nella manica) all'indicativo presente. Io baro, tu bari, ella bara. Absit iniuria verbis e senza bisogno di fare gli scongiuri. Per quanto riguarda Civati, che devo dire, "a ciascuno il suo".
Scritto da Sic Est il 9/10/2013 alle 13:51
Caro Giuseppe, è sempre un piacere leggere i tuoi post. Di questo condivido l'avvio e ne apprezzo l'ampia disamina politico-istituzionale. Per quanto concerne invece il giudizio sulla fiducia al governo condivido pienamente ciò ha scritto Paolo Rossi a proposito di governo di emergenza, delle poche cose da fare per tornare in fretta alle urne, della sovranità popolare che si esprime attraverso le elezioni e del dovere dei partiti di rispettare i programmi elettorali. Lo dico con piacere.
Scritto da giovanniderosa il 9/10/2013 alle 17:26
Caro @V.R. non sono un assiduo “commentatore” del blog, ma sono discretamente assiduo nel leggere i post di Adamoli e talvolta mi capita anche di curiosare tra i commenti. E successo anche oggi e da buon “civatiano” ho notato e apprezzato il commento della signora Maria Angela Bara e poi,per caso, tra varie spiritosaggini a cui non vale neppure dar peso, ho notato il suo giudizio sulle affermazioni di Maria Angela: “delle tre C che lei cita (concretezza, chiarezza e coerenza) mi pare che Civati non possieda troppa concretezza”. Se Civati fosse un amministratore locale o un ministro, o un capo d’azienda , la concretezza la misureremmo sulla base delle “realizzazioni concrete”, delle misure adottate, dei successi conseguiti. E’ invece un semplice deputato al Parlamento ( per fermarci all’oggi e restare in tema) col “pallino” di voler fare il Segretario Nazionale del PD, per dedicarsi ad esso. Volersi prendere cura del partito oggi , con i tempi che corrono - e senza immediate aspirazioni ministeriali - è cosa molto “concreta” e faticosa, benché affascinate, come prendersi cura di un bambino. La concretezza per Civati va misurata sui suoi obbiettivi e sulle scelte concrete che fa: e la prima prova di concretezza – mi ripeto- è proprio quella di candidarsi alla segreteria . Ebbene, io lo seguo da un po’ di tempo ( nella prima fase, quella della Leopolda, da semplice osservatore,oggi invece da sostenitore della sua candidatura nel gruppo “Varese per Civati” ) e mi sento di dire che Maria Angela ha colto proprio nel segno individuando in quelle tre “C” le sue caratteristiche principali; coglie nel segno – a mio avviso - anche quando mette al primo posto la “concretezza”. Perché concrete sono le sue proposte di cambiamento del Partito, concrete sono le sue critiche al governo delle larghe intese e le proposte avanzate, concreto è stato il lavoro svolto in questi anni visitando, ogni estate, decine e decine di Feste Democratiche per confrontarsi con la base del PD e soprattutto i giovani , con cui ha organizzato per anni campeggi di studio e di formazione politica ad Albinea-Re . Concreta è la sfida che lancia agli altri competitors , benchè oggettivamente risulti più in salita. Lei aggiunge poi che “va in solitudine “ : in solitudine rispetto ai big del Partito e del suo apparato Certamente? Non credo invece che sia veramente così rispetto alla base dei militanti, dei simpatizzanti, di chi magari non ha votato o ha espresso voti di protesta. Non è stato così alle Feste democratiche a cui ha partecipato facendo registrare pienoni che la stampa ufficiale non ha mai rilevato, ma che ha rilevato il Web e a cui, in qualche occasione ho partecipato anch’io. Vedo inoltre crescere ogni giorno la sua presenza sui media (questa mattina è stato quasi mezz’ora su RaiNews, per dire l’ultima ) e se penso che fino a poche settimane fa neppure lo nominavano mi sembra già un bel risultato. Vedo inoltre crescere l’interesse tra gli iscritti, le riunioni dei simpatizzanti attivi che si tengono nella nostra provincia fanno registrare sempre nuove adesioni; ci sono sondaggi che lo danno subito dietro Renzi, e ben prima di Cuperlo e Pittella. Chissà, personalmente confido che si possa arrivare al ballottaggio: sarebbe interessante, anche sotto il profilo mediatico, vedere confrontarsi Renzi e Civati sui temi del cambiamento del PD, sulle prospettive del Governo di Larghe intese, sulle loro ricette per uscire dalle crisi e ridare speranza ai cittadini che l’hanno perduta , sulla riforma della politica e delle istituzioni, sul lavoro e sullo stato sociale, sull’ambiente e la ricerca. Sì, sarebbe interessante e penso che piacerebbe anche ad Adamoli , che ama il confronto vero e per il quale l’unità è un obiettivo da ricercare nel dibattito e non con i caminetti . PS A chi paragona Civati a Crimi o ne parla come di tappezzeria, non vale neppure la pena rispondere: non sanno cosa dicono.
Scritto da giovanniderosa il 9/10/2013 alle 20:06
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