Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/10/2013 alle 17:43


“La Svizzera di Chiara e il chiasso padano” è un bel pezzo della prima pagina della Provincia di Varese di qualche giorno a firma di Andrea Bortoluzzi che è intervenuto molte volte sul blog.
Riporta quanto raccontava Piero Chiara nel suo diario svizzero a proposito delle sue peripezie da rifugiato sfuggito a una condanna a 15 anni di reclusione per attività antifascista: “Sono due giorni che vivo di carità. Non so più chi ringraziare. Solo mi stupisco che il mondo sia così fraterno, come nelle favole incredibili”.
Bortoluzzi si sofferma sulle qualità umane del popolo di confine e si domanda come mai questo patrimonio culturale, proprio delle nostre terre, sia potuto diventare l’ideologia padana che “dimentica ogni senso di fratellanza e di accoglienza e di quante volte siamo stati accuditi, accolti, salvati dallo straniero".
Le sue conclusioni sono perentorie: “Ma è forse l’ora dopo essere stati assordati dal chiasso “padano” di usare delle parole forti per dire che non intendiamo più tollerare che chi rappresenta tutta una comunità, che siano sindaci o il governatore lombardo, non rispetti o si faccia fiancheggiare da chi non rispetta non solo i diritti umani fissati nei trattati e nella carta costituzionale, ma le tradizioni che sono iscritte nel nostro sangue e nella nostra storia di lombardi”.
Una riflessione utile per tutti in questi frangenti drammatici per i migranti in cerca d'asilo politico.
 

Commenti dei lettori: 32 commenti -
Caro Giuseppe,grazie dell'attenzione.Una sola piccola notazione per rendere a Cesare quel che e' di Cesare.L'editoriale e' apparso su La Provincia.Credo che sia giunto il momento di zittire il chiasso e fare silenzio in modo che ci sia consentito di percepire il battito dei nostri cuori.Che battono all'unisono e da una sola parte. Quella degli umili e degli emarginati.
Scritto da Andrea il 10/10/2013 alle 18:10
@Andrea Bortoluzzi (18.10) - Grazie per aver corretto il mio errore. E pensare che ho qui ancora quel numero della Provincia di Varese. Mia moglie l'ha sempre detto che sono distratto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/10/2013 alle 18:24
Ho corretto nel testo del post il nome del giornale: La Provincia di Varese e non La Prealpina.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/10/2013 alle 18:47
Quando il denaro diventa l'unico scopo della vita si perdono tutti quei valori che danno il vero senso alla vita. Oggi impera l'egoismo e ci si chiude in ambiti sempre più ristretti convinti di essere il centro del mondo. Magari i nostri giardini sono i più verdi ed i più ben curati ma se li circonda il deserto prima o poi toccherà anche a loro lo stesso destino.
Scritto da Alessandro Milani il 10/10/2013 alle 18:49
Caro @Adamoli, purtroppo non è solo l'ideologia padana a portare aridità nell'animo dei lombardi, c'è qualcosa di più grave e profondo che porta molti "italiani ed europei" a volgere lo sguardo da un'altra parte quando incontra qualcuno in fuga dalla disperazione dei conflitti e guerre. Se siamo addirittura arrivati a valorizzare "l'umanità degli svizzeri" vuol dire che in Lombardia e Italia la nostra "disumanità" è arrivata proprio nel profondo dell'inferno.
Scritto da robinews il 10/10/2013 alle 18:54
Ho letto il bellissimo articolo su "la Provincia", mi ritrovo molto in quello che dice Bortoluzzi pensando a tante persone semplici che ho conosciuto che avevano una visione accogliente nei confronti dei furestè, sicuramente un pò ironica ma mai cattiva.
Scritto da Silvio Aimetti il 10/10/2013 alle 19:26
Mamma mia, non ti fermi mai. Sei come un treno. Molti giovani veri o presunti rinnovatori dovrebbero imparare da te.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 10/10/2013 alle 19:39
I sentimenti buoni ci sono sempre stati da noi. Ad un certo punto si è avuta una svolta. Difficile capire il perché.
Scritto da Valceresio due il 10/10/2013 alle 20:29
Grillo ha gettato la maschera, è un Bossi qualsiasi come ha detto qualcuno del Pd.
Scritto da Luisa B. il 10/10/2013 alle 20:50
Articolo molto duro ma efficace. Apprezzo la tua volontà di aprire sempre un confronto con tutti.
Scritto da Laghetto rosso il 10/10/2013 alle 22:12
Ci sono molte persone e organizzazioni laiche e religiose nella nostra provincia e nella nostra regione che si prendono cura dell'altro. Lo fanno in modo silenzioso con vero spirito ambrosiano.Allo strepito padano si contrappongono con i fatti .Tutti i giorni.Io ho pensato che fosse il momento di dare loro una voce.Poi certo c'è chi e' indifferente.Ma e' un altro capitolo.Su cui dover scrivere :sono le vittime e protagonisti del mondo liquido del consumismo.La societa' delle periferie cittadine dominate dalle vie degli acquisti dei centri commerciali.....
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 10/10/2013 alle 23:19
Chissà se Robinews è ancora un paladino di Grillo?
Scritto da Iscritto Varese il 10/10/2013 alle 23:34
L'essere umano è istintivamente portato alla solidarietà. La distinzione, nel caso dei migranti, va fatta tra solidarietà e carità. Quanti di noi sarebbero senza esitazione , pronti a ospitare uno di questi migranti? Già. Pochi. La solidarietà infatti non costa nulla, mentre la carità implica una rinuncia. Per farla dobbiamo privarci di qualcosa che è nostro. La roba. Verga va riletto. Io cerco di ricordarmi sempre un motto, una frase di Bartali: l'ultimo abito è senza tasche.
Scritto da Nicoletta Montanini il 11/10/2013 alle 08:10
L'ideologia padana va molto al di là della Lega ed oltre a queste parti negative comprende molti altri elementi positivi. Sono certo che @Adamoli e @Bortoluzzi sono d'accordo con me, soprattutto Adamoli che conosco di più seguendolo sempre sul blog.
Scritto da Mario T. il 11/10/2013 alle 08:43
Anche nelle università c'è questa cultura o ideologia. Molti miei compagni non hanno avuto nessun rispetto per le terribili morti di Lampedusa.
Scritto da Patrizia il 11/10/2013 alle 09:01
Caro Giuseppe mi associo ai complimenti per il pezzo di Bortoluzzi. Incisivo e sicuramente capace di far riflettere. Temi come quelli dell’immigrazione, dell’ospitalità, del rispetto dei più elementari diritti, così come, tuttavia, la necessità di affrontare e regolamentare i flussi umani di uomini e donne spinti a cercare una vita migliore sono argomenti che dovrebbero costituire il dibattito quotidiano della politica e non tornare al centro dell’attenzione solo dopo una immensa tragedia come quella di Lampedusa. C’è una umanità dolente che scappa dalla povertà, dalla violenza e da mondi privi delle più elementari regole di democrazia e a questa umanità, a questo flusso inarrestabile noi, da qualche anno, abbiamo opposto come una sorta di “muraglia cinese”, “il rancore padano”. Guardiamoci dentro. Credo che nessuno di noi sia ancora riuscito pienamente a spiegarsi come sia stato possibile che un popolo che ha conosciuto le stesse sofferenze girando il mondo con le sue donne e i suoi uomini in cerca di lavoro e migliori condizioni di vita si sia chiuso in se stesso e abbia sposato l’egoismo più becero e deleterio. E’ come se si sia, in una sorta di follia collettiva, vissuto un romanzo di Verga e la “roba” sia divenuta la stella guida di ogni azione. La “roba”, la paura del diverso, del nuovo arrivato visto solo come quello che la “roba” te la poteva portar via. E così abbiamo visto la Lega prendere quasi il 50% dei voti negli anni novanta nelle nostre terre. La devastazione di quella cultura, anzi incultura, la stiamo cogliendo pienamente in questi anni di crisi economica profondissima. L’idea di trasformare l’ Europa in un continente fortezza, chiuso, incapace di parlare con il resto del mondo in Italia è stato ampiamente interpretato dalla Lega. Diciamola tutta. Questo movimento che per venti e più anni ha goduto di una rendita di posizione e di potere che mai nessuno, dalle nostre parti, aveva avuto in passato lo ha usato solamente per sistemare un gruppo di “familli” e dei dirigenti che senza lo “stellone di Bossi”, ai tempi della politica seria, non sarebbero divenuti neanche segretari di sezione. Loro con il loro “rancore padano”, con l’egoismo da valligiani, con l’idea del fucile puntato alla finestra, hanno provocato l’impoverimento di queste terre. Un impoverimento prima culturale ed umano e poi economico e il secondo è solo la conseguenza dei primi. Per anni siamo stati in pochi a tenere la schiena diritta nei confronti della Lega, più per senso di umanità e per il nostro background culturale che per altro, qualcuno anche per motivazioni religiose, anche se e bisogna riconoscerselo, il mondo cattolico ha grandi responsabilità in questo “impoverimento ambrosian padano”. Speriamo ora che, in questi venti di crisi devastanti, si incominci a giocare una nuova partita capace di recuperare non solo un senso di umanità, ma anche quell’intelligenza che fa sospettare del “senso comune”, ma fa prevalere il buon senso.
Scritto da roberto molinari il 11/10/2013 alle 09:32
@Roberto Molinari, Tutta colpa dei "padani". Anche Grillo è diventato un leghista?
Scritto da Ugo F. il 11/10/2013 alle 09:52
@Nicoletta Montanini. Brava Nicoletta, condivido profondamente, dovresti scrivere di più sul blog.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 11/10/2013 alle 10:01
@iscritto Varese, per farmi questa una domanda su Grillo vuol dire che non leggi e segui "tutto" il blog. Ieri ho scritto sul post dedicato ad Alfano alle ore 13,38. Siccome non mi piace ripetere ti prego di andare a leggere.
Scritto da robinews il 11/10/2013 alle 10:28
@Ugo F. Anche Grillo un leghista sul reato di clandestinità? No! Molto più semplicemente e solo un PIRLA. Se i parlamentari del M5S sapranno mantenere la schiena dritta di fronte alla Grillo-Casaleggio &Associati la politica per il cambiamento in Italia subirà una fortissima accelerazione.
Scritto da robinews il 11/10/2013 alle 10:36
Mi unisco ai complimenti per @Bortoluzzi. La carità è importante. Il brano della lettera di San Paolo ai cristiani di Corinto è una perla.
Scritto da V.R. il 11/10/2013 alle 10:50
Io quando leggo @rottamatrice ante litteram che non vuole ridurre nessuno a saponetta, rivestimento di lampade e bottone, mi sento tranquillo. Mi si dirà che è una leggenda plutocratica, ma io sono tranquillo ugualmente.
Scritto da V.R. il 11/10/2013 alle 10:51
Per me, cittadino del mondo, "stranieri" sono tutti coloro che, indifferentemente dalla nazionalità o dalla razza, si chiudono nel loro guscio e cercano solo di "avere" dalla società e mai di "dare". Condivido il commento della sig.ra @N. Montanini. Ricordate le parole di Papa Francesco: il sudario non ha tasche. A che pro correr dietro alle ricchezze se alla fine della nostra vita terrena dobbiamo lasciarle ?
Scritto da giovanni dotti il 11/10/2013 alle 11:51
Le tradizioni che sono iscritte nel nostro sangue e nella nostra storia di lombardi non sono espresse solo dalla Lega. Loro le hanno in parte tradite.
Scritto da Pd Pavia il 11/10/2013 alle 12:44
A Ugo F (9.52) Grillo è peggio dei leghisti. Cinico populista lui e Casaleggio fanno solo quello che può portare voti non quello che è giusto. Una setta con i suoi guru, intoccabili e idolatrati. E questo sarebbe un partito a cui affidare le sorti dell'Italia? Ma lasciamo perdere....
Scritto da roberto molinari il 11/10/2013 alle 13:20
Il discorso sulla fraternità è sempre spigoloso e ambiguo. Ognuno lo interpreta a modo suo, anche la bravissima gente, e ognuno è sicuro di essere nel giusto. Mi sono fatto un'idea particolare: siamo tutti bravi, in teoria, lo siamo di meno quando passiamo alla pratica. Grillo l'ha detto apertamente:come comico politico per prendere voti fa di tutto, e anche il suo contrario, purché la gente lo segua, come faceva il pifferaio di Hamelin. Stia attento qualche PD a tentarne ancora l'inseguimento.
Scritto da Sic Est il 11/10/2013 alle 13:41
@giovanni dotti il 11/10/2013 alle 11:51. "A che pro correr dietro alle ricchezze se alla fine della nostra vita terrena dobbiamo lasciarle ?". Ad esempio: per godersele, le ricchezze, e vivere una vita migliore, e poi per lasciarle agli eredi. Facciamo propaganda al pauperismo? Ci laviamo la coscienza con le chiacchiere e non muoviamo un dito. Il naufragio è avvenuto sotto costa, dov'era la Guardia costiera? Chi li accogli o li respingi, dentro le acque territoriali siamo responsabili.
Scritto da ulderico monti il 11/10/2013 alle 13:51
@Roberto Molinari (09.32) - Una cosa che non ho mai compreso è perché questo abbassare la guardia del cattolicesimo sui problemi del rispetto dei “diversi” e dell’accoglienza sia avvenuto anche, e forse soprattutto, in terra ambrosiana durante la presenza (illuminante per noi) del Card. Martini. Questo fenomeno culturalmente regressivo è avvenuto meno a Milano, città che ha però una peculiarità che non possiamo trascurare e cioè la presenza di una cultura laica di forte solidarietà sociale. E’ una domanda che mi faccio spesso alla quale non trovo una risposta soddisfacente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/10/2013 alle 13:55
@Giuseppe Adamoli (13:55). Scusa se mi intrometto. Credo che il solidarismo lombardo, hai ben ragione di escludere Milano che ha una cultura sociale laica diversa, abbia subito un arretramento non solo per la presenza della lega, che è l'effetto e non la causa, ma soprattutto per la forte presenza ciellina che del solidarismo ne ha fatto un'attività economica,
Scritto da Sic Est il 11/10/2013 alle 14:41
Cari amici e compagni che criticate il M5S a "prescindere" vorrei ricordarvi che sono stati senatori del M5S a proporre l'eliminazione del reato di clandestinità e che solo grazie al loro voto questo è stato possibile.Inoltre se questi senatori al senato e i deputati alla camera del M5S manterranno la schiena dritta di fronte all'editto del duo & associati pensate o no che con questi si debba e si possa fare molte cose positive insieme? Se rispondete SI sarete credibili nelle critiche al M5S.
Scritto da robinews il 11/10/2013 alle 16:25
@Sic Est (14.41) - So che tu la pensi così. Ma io dico che l’indubbia involuzione di Cielle rispetto alle origini spiega solo in parte quanto accaduto in Lombardia e in terra ambrosiana.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/10/2013 alle 16:27
@V.R. - Leggo adesso in tuo commento delle 10.51 dedicato a me. Mi spieghi quello che vuoi dire? Dovrebbe essere un giudizio negativo ma non ho capito che cosa mi rimproveri.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 12/10/2013 alle 08:46
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