Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/10/2013 alle 12:02

  

Nella discussione di ieri su Balotelli, Napoli e la camorra si è affacciato l’eterno problema del Nord e del Sud. Lungi da me il pensiero di sottovalutare le cause storiche del divario sociale, economico, di efficienza istituzionale ed amministrativa.
Mi limito a due spunti  molto concreti che provengono dalla legge di Stabilità varata dal Consiglio dei ministri. Preferisco affrontare uno alla volta gli aspetti di questa legge che conosco meglio.
Ecco il primo. Sono stati ancora “limati” i finanziamenti alle Regioni (alla fine è prevedibile un miliardo di risparmio). Sarò l’ultimo a dire che non si possono realizzare delle forti economie nelle loro spese correnti. Ma si tratta di vedere nel concreto, dove e come questi tagli si produrranno.
Le spese improduttive e gli sprechi si attestano a livelli estremamente diversi da territorio a territorio. Quasi tutto il Nord sta molto meglio. Nei provvedimenti annunciati qualche anno fa dal governo Berlusconi-Bossi,  noti come “federalismo fiscale”, non tutto era da buttare ma si non è fatto praticamente niente. Il principio della continuità amministrativa è molto sottovalutato così che si rischia di tornare a zero ad ogni cambiamento di governo in un infinito giro dell’oca.
Il secondo spunto si riferisce alla sanità. Sono soddisfatto come tutti che si sia finalmente fermato il taglio dei traferimenti che aveva caratterizzato le ultime finanziarie, ma se non si mette mano all’attuazione dei costi standard in sanità si costruisce sulla sabbia. Avvicinare i costi più elevati per materiali e servizi (Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Lazio) alla media dei tre migliori costi, è un obiettivo da perseguire senza tregua. La sproporzione è enorme e insopportabile.
Non si può raggiungere questo obiettivo in un anno o due ma l’orizzonte pluriennale deve essere programmato e rispettato senza cedimenti da qualsiasi governo.
Tutto questo non ha nulla a che vedere con la propaganda leghista del 70% delle tasse da trattenere nei territori dove vengono versate. Ha molto a che vedere con un Paese che non può più tollerare gli sprechi di alcune Regioni ed Istituzioni locali che poi sono ripianati da tutti noi.
Lo Stato deve dotarsi degli strumenti indispensabili affinché il controllo sia reale, severo. Le sanzioni a carico delle Regioni che non adempiono devono essere inflessibili.  E’ il modo più serio per creare un movimento ostile agli amministratori che sperperano e quindi  far emergere gli amministratori migliori.

Non metterò più altri post fino a giovedì mattina perché nei prossimi giorni sarò impegnato all'estero.
 

Categoria: Lombardia, Sanità
Commenti dei lettori: 57 commenti -
La logica del post resta dentro una impostazione che fino ad oggi non ha portato da nessuna parte. Il sud e sempre più a sud del sud e il nord si sposta sempre più a sud. A me piaceva la sanità da "servizio sanitario nazionale". La regionalizzazione della sanità (e tante altre stronzate) incluso il cosiddetto "federalismo imposto dalla ideologia leghista " fino alle boiate pazzesche macroregionaliste ci hanno portato allo sfascio generale. Sbagliare è umano insistere è diabolico.
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 12:31
Mario Monti dice: "lascio perchè tradito da chi mi ha chiesto un posto al parlamento; Berlusconi dice: "tradito da chi mi deve tutto"; Bersani dice: tradito da 1 su 4; Grillo dice: via i traditori dal M5S; Aiuto, fermate il treno dei traditi e dei traditori, VOGLIO SCENDERE! Rottamare subito "tutti e tutto"! Qualcuno dica a E. Letta di non andare più in america, ogni volta che ci va quando ritorna NULLA E' PIU' COME PRIMA.
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 13:17
Come non essere d'accordo, caro @Adamoli! Se si fosse fatto di più su questi aspetti non si sarebbe lasciato campo libero alla becera propaganda leghista. La gente del Nord, di qualsiasi parte politica, è molto sensibile a queste problematiche, la Sinistra deve farsene carico e moralizzare queste situazioni di sperperi, corruzioni e abusi se vuol tornare ad essere credibile. Non solo al Nord ma anche nel Sud, dove credo ci sia ancora molta gente onesta non collusa con le mafie. Sperem...
Scritto da giovanni dotti il 18/10/2013 alle 13:39
C'è un solo modo per aiutare il Sud: mettere con le spalle al muro gli amministratori incapaci, lazzaroni e disonesti. In questa maniera si aiutano quelli onesti e volenterosi. Ce ne saranno tanti anche in quelle regioni ma sono stati lasciati troppo soli.
Scritto da Valceresio due il 18/10/2013 alle 13:53
I giornali sono pieni di polemiche sui nomi della politica: Monti che lascia il partito che aveva fondato, Fassina che vorrebbe dare le dimissioni, D'Alema contro Bersani e Bersani contro D'Alema e infine Renzi. Tu parli di contenuti della legge finanziaria ma pochi ti seguiranno stavolta.
Scritto da Francesco (Milano) il 18/10/2013 alle 14:12
@Robinews (12.31) - La logica seguita finora è stata il contrario di quella che auspico nel post. E’ stata la logica dell’assistenzialismo anche verso le Regioni e i Comuni più dissestati per incapacità degli amministratori, come Catania qualche anno fa premiato dalla destra solo perché il comune era di destra. La regionalizzazione della sanità non è affatto incoerente verso il Servizio Sanitario Nazionale, è solo un altro modo per realizzarlo. Sono contrario alla filosofia leghista come e più di te ma dire che il cattivo funzionamento della sanità nei due decenni passati è dovuto alla filosofia leghista non ha alcun senso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/10/2013 alle 14:25
Dillo Tu, perchè se lo dico io...
Scritto da Massimo Galli il 18/10/2013 alle 14:45
Gentile Adamoli. Una volta di più concordo. Una cosa seria e doverosa è la solidarietà, un'altra cosa negativa è l'assistenzialismo che va gradualmente abbandonato.
Scritto da Dirigente regionale il 18/10/2013 alle 15:55
Concordo con quanto dici. È intollerante che il denaro pubblico venga sperperato per l'arricchimento personale dei politici e degli amministratori. Certe Amministrazioni regionali servono solo ai politici per distribuirsi sostanziose prebende. Non ho mai capito perché le Corti dei Conti di tali Regioni latitano nei controlli.
Scritto da Sic Est il 18/10/2013 alle 16:06
@Francesco (Milano) (14.12) - I nomi delle persone soprattutto in rotta di collisione fra loro attirano molto di più dei ragionamenti pacati. Anch'io li uso spesso nei titoli dei post (Renzi, Letta, D'Alema, Bersani, Napolitano, Berlusconi, Monti, Maroni, Formigoni ecc.) ma poi cerco di parlare dei contenuti. Questa almeno è la mia intenzione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/10/2013 alle 16:09
@Massimo Galli (14.45) - Le disparità di efficienza amministrativa vanno combattute con severità e continuità senza mai mollare. Le sanzioni a carico delle Regioni che non rispettano regole e parametri devono essere forti e irreversibili. E' l'unico modo serio per aiutare una parte importante ed estesa del Sud a rinascere. Ci vorrà molto tempo ma è possibile. Bisogna crederci.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/10/2013 alle 16:11
@Adamoli (14,25), Anch'io avevo creduto a questa filosofia (non a quella leghista) ma ora dico basta. La spesa sanitaria è cresciuta "ovunque" sia al nord che al sud senza migliorare il servizio. In Lombardia ho conosciuto per esperienza personale la peggiore e la migliore sanità e così è stato, sempre per esperienza personale al sud. Si è "regionalizzato e aziendalizzato" il servizio sanitario e ora si vorrebbe la cosiddetta "standardizzazione" . (segue 1)
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 16:17
Robinews (segue 2). Ma come si fà a pretendere la "standardizzazione" quando a partire dal ministro della sanità ci troviamo di fronte all'ignorante N. 1 in materia sanitaria. In italia abbiamo costruito decine di ministeri della sanità regionali composti quando va bene da politici e burocrati ignoranti e quando va male (il più delle volte) DA LADRI. Le migliaia di aziende sanitarie locali sono affidate ad amministratori delegati composti da politici e burocrati ignoranti o ladri (segue 2)
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 16:24
La disparità di efficienza amministrativa può essere vera, tuttavia non c'è una cosi grossa differenza di produttività tra nord e sud, mio parere al di là dei costi standard è necessari cominciare afare rispettare in primo luogo le riforme sanitarie esistenti, basti pensare che ancora oggi molte regioni italiane non hanno ancora applicato il DRG nè la contabilità analitica, i finanziamenti avvengono a pioggia senza alcuna connessione con la produttività, cosicchè moltissimi ospedali chiudono adirittura con avanzi di bilancio ingiustificati.Punto secondo sarebbe il caso di cominciare a parlare di produttività, dato che in molti ospedali gli esami li fai solo al mattino(e questo succede anche al nord) e le macchine rendono molto meno di quello che potrebbero dare. Non ci sono analisi sulla produttività, spesso non si fanno nemmeno i criteri di ribaltamento dei costi sulle UOC e lA maggior parte degli ospedali utilizza i DRG solo a fini statistici, dato che il rimborso regionale avviene su spesa storica...forse i sistemi sono diventati troppo complessi per essere gestiti e prima di fare la guerra tra nord e sud sarebbe il caso di comprendere che tutti gli ospedali stanno nella stessa situazione, a casa ho le schede di budeget dell'ospedale Sacco di Milano, famoso per l'infettivologia, vi assicuro che sono concepite molto male. IL governo non ha tagliato sulla sanità semplicemente perchè ancora oggi non sa come colpire gli sprechi ergo il taglio lineare non servirebbe a nulla.
Scritto da Massimo Gugliotta il 18/10/2013 alle 16:25
detto ciò io penso che le cose, la gestione sanitaria italiana sia fatiscente a parte alcune realtà di eccellenza come Forli, che rischiano di essere pensalizzate
Scritto da Massimo Gugliotta il 18/10/2013 alle 16:26
Le cose peggiori sono avvenute ovunque, dalle Alpi alla Sicilia con la commistione affaristica tra sanità pubblica e privata dove per incrementare affari, fatturati e profitti si sono eseguite (e si eseguono) operazioni chirurgiche pesanti su corpi "sani". Da Milano a Bari, da Roma a Palermo e sempre la solita litania di nomi, Formigoni, Daccò, Simone, Tarantini, Angelucci, Tedesco, San Raffaele ecc. ecc.. Tutto questo è avvenuto a causa di una presunta migliore gestione "locale".
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 16:40
Robinews (per ultimo) per dirla tutta come la penso, credo che la sanità andrebbe consegnata nelle mani di gente come GINO STRADA, gente che sa come si fà un ospedale, come si organizza, come si gestiscono professionalità e risorse umane e finanziarie solo per un unico obbiettivo "LA CURA DELLE PERSONE" a prescindere dalle condizioni economiche. Riconoscere questo dovrebbe essere oggi un imperativo morale e per farlo il sistema amministrativo di governo della sanità andrebbe rovesciato in toto.
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 16:51
@Gugliotta. Detto che il primario di infettivologia del Sacco è un grandissimo (mio omonimo) sostenere che la produttività dela sanità al Nord ed al Sud è la stessa mi pare Ardito. Infatti il costo pro capite è piuttosto allineato. Però non ho mai visto un lombardo andare a farsi curare in Calabria....
Scritto da Massimo Galli il 18/10/2013 alle 17:14
ASL Napoli 1 pagamenti doppi per dieci anni: danno erariale 32 MILIONI. E gli ispettori contabili hanno trovato montagne di documentazione su pagamenti effettuati e non registrati. Semplicemente la contabilità in uscita è arretrata di anni: i creditori ne approfittavano per richiedere con ingiunzioni ulteriori pagamenti tanto nessuno se ne poteva accorgere: Pazzesco!!!!!!!!!! Queste sono le differenze tra Nord e Sud: mancanza di cultura nel governo della cosa pubblica, inefficienza e lazzaronite
Scritto da L.V. il 18/10/2013 alle 17:29
@Galli, bhè io faccio gestione e non conosco il primario del sacco, ma se le faccesi vedere come sono fatte le schede di budget e si facesse un giro con me negli ospedali del nord capirebbe che è come dico io, oltretutto il nord regge proprio perchè il sistema è creato in modo tale che la mobilità passiva sia a favore del nord, se cosi non fosse la lombardia fallirebbe in due mesi..dunque è voluta..dato che lavoro in questo campo, due cose le so pure io se permette
Scritto da Massimo Gugliotta il 18/10/2013 alle 17:39
Quando lasci da parte la politica dei partiti, l'anti leghismo e parli dei problemi veri della gente riesci ad essere obiettivo e concreto. Si vede che studi i problemi. Approvo quello che hai scritto.
Scritto da Ugo F. il 18/10/2013 alle 17:42
@M. GALLI, 17,14, Visto il post di @Adamoli, mi aspettavo e puntualmente è arrivato il "NON HO MAI VISTO UNA LOMBARDO FARSI CURARE IN CALABRIA". Che dire, è il solito ritornello che sento da quando ero bambino. Mio padre, anno di nascita 1896, negli anni 50-60 faceva i famosi "viaggi della speranza" (a Roma), viaggi che si ripetono ancora oggi più di prima in tutte le direzioni, estero compreso. Negli ospedali di eccellenza ci sono medici calabresi, siciliani ecc. che fanno onore alla sanità.
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 17:48
@Gugliotta. Qualche conoscenza in campo economico sanitario ce l'ho anch'io. A parte la battuta sul Primario (ma si chiama davvero Massimo Galli) mi permetto di avanzare qualche dubbio sul fatto che la sanità lombarda si regga sulla generosità delle altre regioni. Ma detto che ho qualcosa più dell'impressione che spesso sulla dizione costi standard vi sia un malinteso tra quello che è il costo standard dei budget ed il ben più semplice costo standard di singoli componenti - normalmente il riferimento si da al materiale di consumo, che è una piccola ma per niente irrilevante parte dei primi, se si considerano i costi del personale, ma che sono la parte relativamente alla quale vi è maggior discrezionalità - perchè non si dovrebbero applicare i costi standard? Inoltre i costi dicono poco sulla qualità della cura. Ripeto, se tutti gli ospedali sono nella stessa situazione, mi spiega cortesemente perchè vi siano tutti questi "viaggi della speranza"? Sono profughi da zone di guerra?
Scritto da Massimo Galli il 18/10/2013 alle 17:58
Seguendo il post e la discussione di oggi si è accesa una lampadina per la soluzione dei problemi. Prendiamo gli esperti alla Massimo Galli e li spediamo in un ospedale o ASL Calabrese. In cambio prendiamo i calabresi e li spediamo in Lombardia per "imparare". Semplice no? Finalmente un post in cui si riconosce Ugo F. SE LA CONCLUSIONE DEL POST AVESSE PREVISTO ANCHE LA COSTRUZIONE DI UN MURO TRA NORD E SUD SAREBBE STATO CERTAMENTE PIU' FELICE.
Scritto da robinews il 18/10/2013 alle 18:14
Non mi pare che il problema della sanità siano i medici. Il problema è la gestione politicizzata (al Molina, nel CDA, c'era un piromane notturno che dava la colpa agli extrac) che mette dentro incapaci di accatto il cui curriculum è l'appartenenza a questo o a quel partito. Sarebbe opportuno che la Sanità, e non solo quella, fosse restituita ai capaci. In certe aree geografiche, e non solo, questo tipo di gestione, cencellizzata tra i vari partiti, è diretta da incapaci corruttibili e da ladri.
Scritto da Sic Est il 18/10/2013 alle 18:26
Sono meridionale, abito a Varese da venti anni. Conosco sufficientemente, ritengo, entrambe le realtà. Sprechi e ruberie sono egualmente presenti al Nord ed al Sud, seppure in forme diverse. Ad esempio, in materia di sanità, Formigoni docet, non mi pare che la Lombardia, malgrado la indiscussa efficienza sanitaria (in campo privato, specialmente, e purtroppo) sia esempio di buon uso del danaro pubblico. E vedrete le voragini che creerà Expo 2015. Siamo il Paese del malaffare, purtroppo.
Scritto da domenico nitopi il 18/10/2013 alle 18:46
Sono calabrese e ho studiato a Napoli, la mia famiglia poteva permettermelo. Dopo alcuni anni in un ospedale napoletano sono venuto su. Ci sono certamente molti medici del sud bravi ma l'organizzazione sanitaria è molto diversa e superiore in Lombardia. Affermo questo anche se ho avuto dei problemi con la mia amministrazione ospedaliera. Non vorrei che la sanità tornasse nelle mani del ministero, si rischierebbe un appiattimento al basso. Le disonestà possono esserci dappertutto ma il problema è come funzionano gli ospedali e tutti i servizi connessi.
Scritto da Medico ospedaliero il 18/10/2013 alle 19:15
@Massimo Gugliotta - In maniera molto sintetica. L'ultima cosa che vorrei è la "guerra Nord Sud" in materia di sanità. Sui DRG hai ragione. Penso che i tagli lineari non servano a niente. Bisognerebbe individuare parametri rigorosi per misurare la produttività delle aziende sanitarie. Tutto ciò considerato, va detto che le analisi specialistiche denunciano una diversità altissima fra i servizi erogati al Nord e al Sud con una differenza di costi in più davvero preoccupante per quelli del Mezzogiorno. Non credo che bisogna rassegnarsi al destino cinico e baro che perseguita il meridione. Le considerazioni consolatorie sono da abbandonare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/10/2013 alle 20:33
Lasciamo pur stare la sanità. Basta vedere e confrontare il numero dei dipendenti della Lombardia e della Sicilia, Campania e Calabria per rendersi conto delle differenze abissali.. Sono contro Formigoni e Maroni ma la realtà parla da sola e sarebbe così chiunque sia alla guida della Regione. Se ci fosse il centrosinistra sarebbe molto meglio nelle politiche concrete anche quelle sanitarie. Questo va da sè per chi ha la nostra posizione politica.
Scritto da Francesco il 18/10/2013 alle 21:48
Adamoli, tu un pò di tempo fa eri contro il partito del Nord e polemizzavi con Marantelli che invece lo voleva, ti ricordi o sbaglio?
Scritto da Iscritto Varese il 18/10/2013 alle 22:57
la MERIDIONALIZZAZIONE dell'Italia è ormai un fatto compiuto. Impossibile tornare indietro,impossibile risalire la china dopo tanti anni di malgoverno. POCHE REGOLE potrebbero, o almeno tentare di riportarci sulla retta via, tra queste la DECADENZA AUTOMATICA IMMEDIATA da ogni carica pubblica(in primis da Parlamentare o Consigliere Reg.o Sindaco)per chi si è macchiato di reati fiscali e contro òa Pubblica Amministrazione, e la ABOLIZIONE DEL VOTO SEGRETO,che ha consentito a tanti personaggi poli
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 09:29
(segue) di restare in sella nonostante tante malefatte anche già passate in giudicato (paradigmatico il caso di Raffaele Fitto,che continua a dettar legge incurante delle condanne: vedi su RMF la lettera di L.Fasolino dal titolo"Il serial è finito").Se vogliamo riformare l'Italia dobbiamo prima riformare il Parlamento,espellendo almeno quelli già condannati, anche solo in 1° o 2°grado) per i reati sopradetti in modo che non possanp più continuare a nuocere.Come pure evitare le cariche"a vita"ecc
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 09:42
Ha ragione@Adamoli quando scrive "Le sanzioni alle Regioni inadempienti devono essere inflrssibili". Aggiungerei soprattutto contro gli Amministratori corrotti, perché fin quando non si colpiscono le PERSONE FISICHE che le Istituzioni rappresentano e "incarnano" non cambierà mai niente: costoro se ne infischiano ed anzi resteranno sempre in sella a comandare. L'unica via per uscire da questo pantano è la MAGISTRATUTA,la politica da sola non è in grado di riformarsi. è inutile prenderci in giro!
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 10:07
@Iscritto Varese (22.57) - C’è sempre un pizzico di provocazione nei tuoi brevissimi commenti ma ti rispondo ugualmente anche perché chi legge si attende una replica. Ero e sono assolutamente contrario al Pd del Nord e prima all’Ulivo del Nord. E’ una sciocchezza, mi ricordo di aver detto così a Cacciari (l’inventore di questa formula) in una riunione in Veneto guadagnandomi una reazione piccata. Per quanto mi riguarda non farò mai parte di un partito territoriale. Per cultura, ambizioni di governo, rappresentatività sociale il Pd non potrà che essere una grande forza nazionale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/10/2013 alle 10:09
@Giovanni Dotti (09.29) - Impossibile tornare indietro perché? Non sono così pessimista. Ci sono tante istituzioni pubbliche e organizzazioni sociali non affatto corrose dai vizi della cosiddetta meridionalizzazione. E anche al Sud ci sono isole di buon governo e sforzi collettivi nell’area non pubblica da valutare positivamente. Sulla decadenza dei parlamentari la legge Severino ha già fatto dei passi avanti ed altri potrebbero essere fatti con una maggiore chiarezza. La Corte costituzionale, indipendentemente dal caso Berlusconi, sarà chiamata prima o poi ad esprimersi e vedremo cosa dirà. Poi si potrà ulteriormente procedere. Sulle sentenze passate in giudicato concordo pienamente. Sul primo e secondo grado di giudizio no. Questa dovrebbe essere una regola inderogabile per le liste dei partiti ad ogni livello (il Pd penso che la osservi ma non sono esattamente informato), non per l’espulsione dalle Istituzioni. Caro Giovanni, non dimenticarti cosa è successo proprio ieri con Silvio Scaglia, un eccellente manager, assolto dopo un anno di arresti. E gli errori giudiziari gravi non sono rarissimi. Sull’eliminazione del voto segreto sulle persone, confermo la mia contrarietà per le motivazioni che ho spiegato molte volte. Se fossi nella Giunta delle immunità e il Pd mi chiedesse di votare subito la modifica del Regolamento piuttosto che accettare darei le dimissioni dalla Giunta. Questo è un campo dove le opinioni possono divergere liberamente e legittimamente pur dentro lo stesso partito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/10/2013 alle 10:21
Caro Giuseppe, tu sei l'unico che io conosca che ha l'autorevolezza, il titolo e il diritto di affermare ciò che scrivi nella risposta a @Giovanni Dotti. Tu avresti potuto e dovuto essere il presidente della Regione al posto di Formigoni a quel tempo.
Scritto da Francesco (Milano) il 19/10/2013 alle 11:32
Caro @Adamoli,come sempre ti comporti da vero "Signore" rispondendo ai vari commenti senza eludere le domande.Permetti che io in parte dissenta dalle tue posizioni.Ti proporrei un altro angolo di lettura: in Politica è più importante la tutela delle ISTITUZIONI o quella delle PERSONE FISICHE che le macchiano coi loro comportamenti?? In altre parole la tutela del "privato" o quella del "bene pubblico"?? Al punto di bassezza a cui siamo arrivati non si dovrebbe ulteriormente transigere,ma interven
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 11:41
(segue) intervenire al più presto prima che la nave affondi del tutto. A MALI ESTREMI ESTREMI RIMEDI,dice un proverbio che condivido. Con l' "ipergarantismo",il permissivismo e l'eccessivo"buonismo"si vede dove siamo arrivati. Se non si corre subito ai ripari andremo tutti a carte e quarantotto! La Magistratura potrà anche sbagliare,forse che la politica no? Uno che si mette in politica deve sapere che corre dei rischi e può incappare in errori giudiziari, che son poca cosa rispetto al malaffaff
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 11:49
(segue) malaffare che è sotto gli occhi di tutti e che deve assolutamente finire. ABOLIZIONE DEL VOTO SEGRETO e DECADENZA AUTOMATICA DAI RUOLI ISTITUZIONALI per chi è già stato condannato dalla Magistratura almeno in 2°grado andrebbero in tale direzione, favorendo una MORALIZZAZIONE DELLA VITA PUBBLICA, oltre che rappresentare una operazione di CHIAREZZA nei confronti degli elettori, a meno che non si voglia continuare a ritenerli "popolo bue" e blandirli con vaghe quanto irrealizzabili promesse
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 11:59
Questo varrebbe a dire che ci potrebbero essere amministratori nella sanità pubblica 'capaci' e contemporaneamente 'onesti'? Ho vissuto circa 36 anni nella sanità pubblica e siffatti non ne ho incontrati. Forse se si smettesse con le nomine politiche o di cosca si potrebbe avere ancora una speranza.
Scritto da Paolo Adamoli il 19/10/2013 alle 12:05
@Paolo Adamoli. Capaci e onesti fanno mediamente a cazzotti con la politica se non provengono dalla politica stessa o vi sono portati. La legge di stabilità, pur facendo un scelta su cosa finanziare, non dice nulla sul come. Ed è qui che dimostra la sua profonda insufficienza: dopo anni di dibatti, convegni, articoli (parole!) non si riesce, in quasi nessun settore, ad avere un indirizzo chiaro e coerente(da qui il ripresentarsi della frattura Nord/Sud perchè alla fin fine se un ente finisce i soldi non si ha la forza di punire i dissipatori e si deve comunque cercar di dare un servizio). Il fatto rimane: senza scelte di fondo (il merito in primis) non c'è sistema che tenga. P.s. Qualcuno ha traccia delle parole di Bersani che prometteva il taglio delle consulenze sanitarie? Ecco, se questo messaggio si è tradotto in pratica datemene traccia, o prendiamo atto che erano parole dell'ex segretario e che erano strumentali perchè non impegnavano sul punto il Pd e men che meno il Governo
Scritto da Loris Costa il 19/10/2013 alle 12:59
@Giuseppe Adamoli, ovviamente il mio intervento non voleva dire che nord e sud sono uguali, sto solo dicendo che l'efficenza tanto decantata del nord in materia sanitaria in realtà non è vera, perchè a aparte alcune realtà di eccellenza le aziende ospedaliere funzionano decisamente male anche al nord, la mobilità è dovuta soprattutto in reagione della lunghezza delle liste d'attesa, ed in ogni caso è una mobilità che al nord si sposta decisamente verso il settore privato...quanto alal sanità lombarda, basta vedere i dati, guardate quanta gente dalla campania od altre regioni si sposta in lombardia, certo la sanità lombarda funziona meglio delle altre, ma vi assicuro che i risultati sono decisamente modesti rispetto al resto d'europa, diciamo che funziona "meno peggio"...anche se il discorso sarebbe lungo, un esempio i direttori generali delle aziende ospedaliere lombarde sono tutti di nomina politica se a voi questo sembra un sistema efficiente mah...
Scritto da Massimo Gugliotta il 19/10/2013 alle 13:25
Ben dice @L.Costa: NON SI HA MAI IL CORAGGIO DI PUNIRE I DISSIPATORI del pubblico denaro! Questo è il vero nocciolo della questione, perché in Italia chi sbaglia(vuoi per propia incapacità vuoi per dolo) non paga mai(o quasi). Sperperi inutili,doppioni senza senso(che oltretutto ostacolano il normale svolgimento delle attività assistenziali creando disagi sia agli Operatori che ai degenti) sono purtroppo evidenti anche qui a Varese, ma chi in ultima analisi ne è responsabile se non la politica?
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 14:10
Le ruberie e gli sperperi avvengono perché coperti (quando non anche deliberatam.voluti)dalla politica(che è entrata troppo prepotentem.e capillarm.nella Sanità,pubblica e privata) che nomina amministratori e operatori,soprattutto ai livelli apicali. E' ormai diventato un SISTEMA di connivenze e complicità, perciò IMPOSSIBILE DA SMANTELLARE. Ognuno fa i cavoli suoi,il CAOS regna sovrano,le scelte di fondo(come anche le nomine)si impongono e guai a chi osa contrastarle! Per questo sono pessimista
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2013 alle 14:33
Sui manager della sanità pubblica scelti per nomina politica, in Lombardia come da molte altre parti d'Italia (quasi tutte?), condivido gli ultimi commenti. Il rapporto di fiducia con la Regione è importate ma deve essere basato sulle qualità scientifiche, tecniche e umane dei direttori non sull'appartenenza di partito. Il criterio di fedeltà a chi comanda, il Pdl lo ha sempre praticato mentre la Lega ha avuto perfino l'ardire di teorizzarlo. Per essere onesto devo ricordare che in altre Regioni guidate dalla sinistra la stessa critica raramente manca.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/10/2013 alle 15:15
@Giovanni Dotti - Rispetto assoluto verso il tuo pensiero ma penso che su alcuni punti non ci persuaderemo a vicenda. Ci tengo a chiarire ancora qualcosa poi smetto perché sarei noioso. Non c’è dubbio che le persone “non pulite” vanno allontanate dalle Istituzioni e non c’è dubbio che si è fatto poco o niente finora. Mi sorprendo spesso per il fatto che alcuni “rappresentanti del popolo” non sentano il dovere di andarsene spontaneamente prima che sia troppo tardi. Quando esiste un conflitto fra l’interesse privato e l’interesse pubblico deve prevalere quest’ultimo. Aggiungo che l’errore più imperdonabile è stato ed è quello di mettere la politica contro la magistratura, maggiore di quello di considerare la magistratura come “la voce di Dio”. Sono contro il “permissivismo e l’eccessivo buonismo”. Sono per lo Stato di diritto e per le garanzie costituzionali. Se non vanno più bene si cambino anche sotto la spinta dell’opinione pubblica. Se restano in vigore si rispettino. La Regola non si piega a piacimento. Lo ha fatto Berlusconi? D’accordo ma io non dovemmo farlo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/10/2013 alle 15:25
Negli USA si chiama spoil system, il marchingegno giuridico che dà la possibilità a chi vince di fare piazza pulita della dirigenza dell'amministrazione sconfitta. Bene, ma solo a carattere generale. Male se il sistema si spinge fino al direttore periferico di un ufficio. Chi vince deve avere la possibilità di indirizzare l'amministrazione, non di conquistarla come preda di guerra. La sanità, finora, per via della quantità di potere, denaro e posti da distribuire, è stata considerata terra di conquista (il metodo Formigoni insegna) in tutti i canti di questo sciagurato Bel Paese. Non c’è Amministrazione Regionale, chi più e chi meno, che non utilizza la Sanità per dare un impiego dirigenziale a imbecilli trombati nelle elezioni, disadattati, incompetenti, la cui una caratteristica curriculare è l’attestato di “Sana obbedienza al partito o alla setta”. La differenza che c’è tra tutte le Regioni è la percentuale della grassazione (il famoso pizzo mafioso): in talune una cosa costa 10 e la paghi 100, in altre costa 90 e la paghi sempre 100, ma il metodo ladresco non cambia.
Scritto da Sic Est il 19/10/2013 alle 16:02
Spendere la metà dei soldi che si spendono per la sanità in italia è possibile? SI! Dare un servizio sanitario migliore di quello attuale a "tutti" con meno soldi è possibile? SI! Basta solo scegliere tra queste 2 persone Beatrice Lorenzin e Gino Strada. Con Lorenzin c'è la continuità delle sperpero e della "non cura", con Strada ci sono le "vere riforme", grandi risorse risparmiate, cure efficaci garantite. Con Strada i ladri non opererebbero nella sanità. Sono balle? provare per credere.
Scritto da robinews il 19/10/2013 alle 16:34
@Adamoli Giuseppe, si però ci sono consiglieri regionali del Pd che non al pensano cosi, piuttosto pensano che per la selezione dei direttori generali debba rimanere un rapporto con la politica introducendo le Hearings come in USA, per verificare la preparazione del candidato...mi pare debole come cosa.
Scritto da Massimo Gugliotta il 19/10/2013 alle 18:29
Sottoscrivo ogni parola di @Francesco (milano) delle 11.32.
Scritto da Una Pd Brescia il 19/10/2013 alle 20:34
@Robinews (16.34) - Guarda che il ministro della Sanità non conta molto. Sul funzionamento delle aziende ospedaliere non conta niente, salvo naturalmente la misura dei trasferimenti finanziari alle Regioni. Semmai ci vorrebbero tanti Gino Strada come assessori regionali (questi si contano molto) e come direttori generali degli ospedali e delle Asl. La Lorenzin sarà un ministro incompetente e questo mi dispiace. Ma la realtà sanitaria non è in mano a lei se non per una piccola porzione di responsabilità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/10/2013 alle 10:09
@Adamoli, 10,09, Ci vorrebbero molti "Gino Strada"? Non sono mai stato d'accordo con te come in questo caso. E pensare che Gino Strada insieme alla sua "Emergency" sono considerati dei "terroristi" da certi malpensanti (ovunque collocati, CSX compreso).
Scritto da robinews il 20/10/2013 alle 12:21
Ha ragione@Adamoli: da quando la Sanità è regionalizzata contano molto più gli Assessori Regionali, spesso incompetenti ma portati dalla politica, che nominano D.G.degli Ospedali come il padrone sceglie i suoi servi. Che gli devono quindi obbedire pedissequam.,pena il licenziamento. Non sarà forse il caso di rivedere e RIVOLUZIONARE tutta questa materia,ad es.costituendo una GRADUATORIA NAZIONALE di tutti gi aspiranti alle più alte cariche dirigenziali(redatta in base ai curricula professionali)
Scritto da giovanni dotti il 20/10/2013 alle 12:58
(segue)con le normali procedure e possibilità di ricorsi,come nella Amm.Pubblica, graduatorie cui attingere obbligatoriamente in ordine progressivo per le nomine?? Altrimenti sarebbe meglio ritornare ai vecchi Consigli di Amministrazione,dove-sia pure su designazione politica-sedevano per lo meno persone legate al territorio di cui conoscevano i problemi,esigendo per costoro almeno certi requisiti come: essere esenti da condanne(anche in 1°o2°grado)o da indagini per reati finanziari e corruzione
Scritto da giovanni dotti il 20/10/2013 alle 13:09
Ernesto Galli Della Loggia, Corriere della Sera, oggi. L'Italia muore senza speranza uccisa dal fallimento delle "larghe intese" imposte dal Colle a partire da Monti 2 anni fa e proseguite con Letta-Alfano. Il sud sprofonda e il nord lo segue a ruota. Ieri a Roma migliaia di giovani e giovanissimi hanno iniziato la "loro sollevazione", non sono black block ne tantomeno terroristi, sono semplicemente giovani che vorrebbero un futuro. Hanno diritto di farlo "con ogni mezzo, nessuno escluso"!
Scritto da robinews il 20/10/2013 alle 13:59
Serio, competente...senza badare troppo alla retorica e ad idee troppo comuni e poco documentate. Come vedi, senza troppa fatica mi ritrovo sulla gran parte delle tue buone considerazioni riguardo la sanità e gli amministratori. Buon viaggio...
Scritto da Fabrizio Piacentini. il 21/10/2013 alle 00:08
In sintesi: nella Sanità,come in altri campi,forse sotto l'improvvida"spinta"leghista,si è lasciato troppo spazio alle"autonomie regionali".Che,alla luce degli sperperi e delle ruberie che ne sono conseguiti,andrebbero ridimensionate al più presto(in sede di conferenza Stato-Regioni)nel senso di LEGGI QUADRO che stabiliscano "parametri nazionali" cui tutte le Reg.devono attenersi pena il Commissariamento (es.costi standard, %max.di convenzioni col Privato,graduatoria nazionale per Dir.Gen.,ecc.)
Scritto da giovanni dotti il 21/10/2013 alle 14:20
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)