Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/11/2013 alle 08:44


Avanza il pattuglione degli uomini e delle donne del Pd che dichiarano di non andare ai seggi per l’elezione del segretario: Romano Prodi, Sergio Chiamparino, Silvio Sircana, Riccardo Illy, Susanna Camusso, e molti altri.
Comprensibile per tanti motivi l’astensione di Prodi.
Non comprensibili gli altri. Chiamparino aveva addirittura lasciato intendere che si sarebbe potuto candidare. Sircana era diventato qualcuno solo grazie al partito. Illy è fuori dalla politica attiva, è vero, ma non risparmia le sue (intelligenti) considerazioni.  
Ma la più bella è della Camusso: non andrà a votare perché sono primarie interne a un partito che non scelgono il candidato premier. Che lezione di classe la sua proverbiale neutralità in queste vicende!
I soli che hanno  titolo per essere stufi, e a volte anche un poco nauseati, sono i cittadini normali, non questi illustri personaggi.
 

Commenti dei lettori: 89 commenti -
GRANDE CONDIVISIONE ad eccezione della comprensione per Prodi (sbaglia anche lui, punto). Questo deve convincere che siamo di fronte ad una ghiotta occasione per dare la spallata conclusiva, finale, ai fumi maleodoranti che evaporano dalla politica dei grandi compromessi immorali ovvero delle larghe intese. Questa volta Robinews farà di tutto per portare a votare chi alle ultime primarie non ha votato!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 09:04
Ieri Napolitano, quasi in lacrime, ha informato il suo ospite papa Francesco, IL VERO LEADER RIVOLUZIONARIO DELLA SINISTRA che l'Italia politica vive tra i veleni. Chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 09:08
Anch'io non voto..alle primarie..eppure non se ne frega niente nessuno...certo che gli addetti ai lavori sarebbero dei voltafaccia..senza concreti propositi..oltre la teorica appartenenza alla ragione.. propriamente intesa..o pretesa..grazie..
Scritto da zva il 15/11/2013 alle 09:09
Bellissimo il logo, simbolica direi. Molto simile ai tanti simboli di destra nati e morti nel ventennio della politica del nostro paese. GLI SCHIFILTOSI ne sono una degna espressione e spiega perchè siamo nel fango politico-istituzionale. La parola d'ordine è "tutti a casa"! Con le buone o con le cattive!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 09:14
Quello della Camusso è un invito ai cigiellini di non sopravvalutare le primarie: vince Renzi, evitiamo un numero di partecipanti troppo alto. E chi va, voti solo Cuperlo.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 15/11/2013 alle 09:39
Singoli (eccetto Prodi) che in assenza di ruoli o promesse a doppio filo si smarcano non son degni ne di attenzione ne considerazione presente e futura. Politica è missione visione e dedizione. Son stati il passato. Fine. Mi fa più paura l'arzigogolo burocratico cui si devono sottoporre i 16-18enni per registrarsi...loro che sono il futuro dovrebbero essere agevolati a partecipare se non incentivati! Rispetto per Chiamparino, Camusso, Sircana e Illy ma... guardo e passo...il futuro sarà senza di loro...
Scritto da Federico Antognazza il 15/11/2013 alle 09:43
L'astensionismo in questo caso mi pare equivalga a VIGLIACCHERIA. Trattandosi di votazioni per il proprio Segretario Naz. significa o non avere idee chiare o non voler sbilanciarsi per non inimicarsi il futuro Segretario e la futura parte perdente del partito. Comportamento che tutti costoro hanno sempre bollato come riprovevole, ma cui essi stessi ora fanno ricorso, in un momento che richiederebbe chiarezza e non ambiguita', doppiezza e furbizia. Italiche "doti" di cui faremmo volentieri a meno
Scritto da giovanni dotti il 15/11/2013 alle 09:55
(1) Al contrario di @F. Antognazza (09:13) di cui approvo il post, non rispetto per niente tutta questa gente che con la politica si è sistemata e ha sistemato le generazioni a venire e poi si ritrae quando c'è da decidere qualcosa. La Camusso, poverina, aspira solo a qualche posto di deputato. Farà la stessa fine di Bonanni che non riuscì ad entrare in lista nel PDL. (2) Cambio argomento: credo che la Cancellieri farebbe bene a ripensare alla sua posizione. Un po' di chiarezza non farebbe male.
Scritto da Sic Est il 15/11/2013 alle 10:24
Dalle sue parole lascia intravedere, seppur con dovuta par condicio, un velato astio verso Chiamparino che non voterà più Renzi, ma si può sempre cambiare idea (preferisco lui che la sfiza di opportunisti che saliranno sul carro del vincitore). Riguardo la Camusso deve fare la sindacalista, non il politico. L'errore è stato costringere Bersani (vittorioso alle primarie con oltre il 60% dei consensi) alle dimissioni con tanto di pugnalate alle spalle e nominare segretario un ex sindacalista.
Scritto da Pino il 15/11/2013 alle 10:26
Ironia sottile e approvabile. Alle primarie bisogna partecipare. Soprattutto chi dalla politica di centrosinistra ha avuto molto..
Scritto da Lavoratore Malpensa il 15/11/2013 alle 10:58
Posso comprendere, anche se non la giustifico, la posizione di Prodi; per gli altri mi associo alle deplorazioni espresse nei vari commenti. Una menzione speciale per la Camusso. Siamo ancora al sindacato "cinghia di trasmissione"?
Scritto da Angelo Eberli il 15/11/2013 alle 11:36
Come sempre, l’adunata delle primarie lascia perplessi. Solo per una volta fatemi dar ragione a Sposetti (‘anche mafiosi e pedofili potranno votare’). Non ha torto. Se in un gazebo romano si fosse presentato il mitico Paolini, certamente non l’avrebbero dissuaso. E’ anche di buon famiglia (padre generale dell’Esercito, madre cantante lirica, sorella sociologa). Diciamo che apparterrebbe al target al quale il PD guarda quando dice: ‘dobbiamo parlare anche al centro, conquistare anche coloro che non voterebbero mai il PD’. Ma veniamo ai nomi noti che Adamoli snocciola. Prodi si sta comportando da ex democristiano. Le sue recenti posizioni politiche e le vicende delle quali è stato, suo malgrado, protagonista (mancata elezione a Presidente Repubblica), avrebbero dovuto farlo propendere per Civati, ossia la componente di Elly Schlein, che, proprio a Bologna, nelle convulse giornate relative alla elezione dell’inquilino del Colle, mise in piedi Occupy PD. Ma può un Prodi schierarsi con Civati? No, impossibile! E nemmeno con Renzi che, nonostante qualche scambio amichevole, rimane molto distante dalla sua sensibilità politica. E allora, perché non democristianeggiare nel solito ruolo di Ponzio Pilato che si astiene dal prendere posizione? L’unica titolata a non partecipare alle primarie è la Camusso, da sempre snobbata (insieme al sindacato che rappresenta) da una vasta fetta di PD. Chiamparino deve essere leggermente depresso, causa recente vicenda giudiziaria. Sircana e Illy chi sono?
Scritto da eg il 15/11/2013 alle 11:40
Questa volta non ci saranno i pullman della Cgil che portano i pensionati a votare Bersani ma solo un discreto e diffuso invito a votare Cuperlo. La Camusso può fare ciò che vuole ma le sue dichiarazioni sono ridicole.
Scritto da Luisa B. il 15/11/2013 alle 12:11
Magari, più che schifiltosi, saranno, come me, schifati da una partito che da oltre un anno e mezzo parla solo di primarie! Un strumento pernicioso che sta dilaniando un partito mai nato e che costituisce una finzione di partecipazione popolare. La partecipazione è altro (referendum, petizioni, ecc...). Come in qualsiasi altra organizzazione, pure parrocchiale, solo gli iscritti dovrebbero partecipare alla designazione del nuovo segretario. Punto. Ma quale partecipazione, (segue)
Scritto da domenico nitopi il 15/11/2013 alle 12:30
(seguito) se, di poi, sono le varie segreterie a candidare personaggi poco qualificati (di recente, bellocce però, stile Pdl) e che, senza nessuna esperienza di vita, nè professionale nè amministrativa, si ritrovano parlamentari (dico, parlamentari) a 35 anni, E Varese, vedi ultime elezioni amministrative, non costituisce eccezione. Non c'erano candidati, a sindaco e consiglieri, migliori? Ed in queste scelte, per replicare a tuo post precedente, il sistema elettorale conta ben poco.
Scritto da domenico nitopi il 15/11/2013 alle 12:38
@Eberli,da anticomunista in servizio permanente.si chiede del sindacato cinghia di trasmissione. Non ha capito nè la Camusso,che infatti non va a votare per il segretario del PD,nè il sindacato. Da anni,fortunatamente,ci si sforza nello stare lontani dalle logiche dei partiti,tutti..Forse dovrebbe meglio chiedere a Bonanni e alla Cisl di certe prese di posizione,passarte e recenti.
Scritto da iscritto il 15/11/2013 alle 12:50
Carissima @e.g.,11,40, nel condividere in buona parte il tuo intervento mi permetto di esprimere il mio dissenso su 2 aspetti. Il primo è quello relativo a Sposetti, qualsiasi cosa pensa e dice è solo da "rottamare", il buon Totò direbbe che ha sempre torto a "prescindere" . Il secondo riguarda la Camusso, la sua è una presa di posizione strumentale per "depotenziare" le primarie, i galoppini del sindacato li conosco bene, specie quelli per Cuperlo che andranno certamente a votare. Ciao!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 13:03
L'UE, da il benservito a E. Letta e al governo delle "infime intese"?. Veder bocciatura legge di instabilità, o la "pseudo comprensione" dell'Europa al nostro Enrichetto. Siamo al GAME OWER???
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 13:08
Anche gli iscritti sono stufi.
Scritto da Fabio Volpi il 15/11/2013 alle 13:28
Non sono assolutamente d'accordo con l'affermazione: "Ma la più bella è della Camusso: non andrà a votare perché sono primarie interne a un partito che non scelgono il candidato premier. Che lezione di classe la sua proverbiale neutralità in queste vicende!" Il Segretario del Partito Democratico e Candidato dal Partito Democratico alla Presidenza del Consiglio deve essere scelto dagli iscritti al Partito Democratico e dagli elettori del Partito Democratico. Chi non si riconosce pienamente con questo è giusto che non partecipi alle Primarie per la scelta del Segretario del Partito Democratico, candidato del Partito Democratico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Scritto da Michele Nigro il 15/11/2013 alle 13:29
Dimissioni o sfiducia a Cancellieri, il giorno del giudizio, quello vero, è in arrivo ( il 20 novembre). Civati e Renzi hanno detto DIMISSIONI! Cuperlo NON PERVENUTO (in tutti i sensi) ed Epifani è al bagno per l’imbarazzo. Se facciamo 4 conti si capisce che la maggioranza degli iscritti al PD e ancora di più la stragrande maggioranza dei suoi elettori SONO PER LA SFIDUCIA. Saprà il PD evitare di essere sempre di più succube della necessità di salvare un ministro di un governo con una maggioranza da incubi? Saprà il PD emanciparsi da E. Letta che pretende di salvare un ministro indifendibile? Saprà il PD liberarsi dai desiderata del colle che lo abbraccia e lo stringe sempre di più in una morsa mortale? I fatti emersi dopo la comunicazione al parlamento continuano a peggiorare la posizione della Cancellieri. La linea telefonica tra la Cancellieri e la “losca” famiglia Ligresti è stata sovraccarica di comunicazioni ben oltre di quanto detto dal ministro nei giorni caldi dell’affair (ha mentito in modo grave). Giulia Ligresti ha “confessato” che gli dispiace che coloro che hanno “cercato di aiutarla” (la Cancellieri) sia oggi in difficoltà. Ergo, la Ligresti dice che “l’aiuto della Cancellieri c’è stato” (eccome se c’è stato)! Il PD non può lavarsi la coscienza “con una presunta inesistente ragione di stato”. Renzi e i Renziani (tra i parlamentari sono la maggioranza) hanno un “occasione formidabile” per dimostrare che possono essere credibili per l’oggi ma ancora di più per il futuro (le primarie e il congresso li aspettano al varco). Su Civati, ne sono certo, si può contare sulla coerenza di un giovane deputato che ha saputo lanciare le sue sfide sempre a “viso aperto”. Su Cuperlo, è giusto sfidarlo all’interno del gruppo parlamentare, è giusto vedere alla luce del sole come vota sia lui che i noti “amici degli amici”. Questa potrebbe essere una interessante panoramica e farebbe cadere qualche velo sui famosi 101. Che ne dite?
Scritto da Robinews il 15/11/2013 alle 13:42
@Michele Nigro (13.29) - Scusa, ti pare che Susanna Camusso non si riconosca nel Pd? Ma se ha sempre votato e fatto propaganda anche sui nomi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/11/2013 alle 13:45
@Adamoli. Non lo so! So che stiamo scegliendo il Segretario del Partito Democratico che un domani sarà, FORSE (per BERSANI non è stato così), il candidato del Partito Democratico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Scritto da Michele Nigro il 15/11/2013 alle 13:57
@Adamoli. Condivido!
Scritto da Pier Luigi Mottinelli il 15/11/2013 alle 13:58
Ognuno ha diritto di non votare.L'importante è che ciascuno con il proprio atteggiamento impedisca a renzi di predere in mano il PD nè,tantomeno,favorisca la sciagura di un renzi premer......
Scritto da Giuseppe Morelli il 15/11/2013 alle 14:05
Questa è la maturità della vecchia classe dirigente nei momenti di cambiamento del Paese. Speriamo in altri passi indietro, che però lo siano veramente.
Scritto da Silvio Aimetti il 15/11/2013 alle 14:08
@Giuseppe Morelli, 14,05, da applausi trionfali SUL NULLA. Poverino, per lui "l'importante è impedire a Renzi di........." Non capisce che forse è l'ultima possibilità di salvezza anche per quelli come lui ( potrebbe addirittura essere già troppo tardi)! Ieri a Matera, grande piazza per Grillo e piazza che contesta apertamente Epifani, Medite gente meditate!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 14:38
Ritengo del tutto lecite le motivazioni degli "shifiltosi" nel non andare a votare,come farò anch'io.E' un modo per dire no a un PD dove ormai la lotta è per bande,no per un probabile segretario che frantumerà quello che rimane del PD, no per chi fa, ha fatto e farà tutto solo per il proprio tornaconto(oggi segretario,domani premier).Trovo Renzi abbastanza insopportabile e i Renzini più insopportabili di lui.Potere,potere,solo potere:la vicenda Astuti insegna.
Scritto da Marco M. il 15/11/2013 alle 14:50
Ritengo del tutto lecite le motivazioni degli "shifiltosi" nel non andare a votare,come farò anch'io.E' un modo per dire no a un PD dove ormai la lotta è per bande,no per un probabile segretario che frantumerà quello che rimane del PD, no per chi fa, ha fatto e farà tutto solo per il proprio tornaconto(oggi segretario,domani premier).Trovo Renzi abbastanza insopportabile e i Renzini più insopportabili di lui.Potere,potere,solo potere:la vicenda Astuti insegna.
Scritto da Marco M. il 15/11/2013 alle 14:50
@giovanni dotti il 15/11/2013 alle 09:55. Il blog inflazionato da robinews se ne va per le vie in discesa del pettegolezzo. Mancava il perentorio giudizio di "vigliaccheria" per chi non si comporta come i "buoni". Anch'io, sì!, sono un reprobo e non penso affatto di votare alle primarie. L'ho fatto una volta, rendendomi corresponsabile del degrado pettegolo della sinistra. Mai più: sono un VIGLIACCO, come Romano Prodi. Io, che nella preistoria ero un quadro del Comitato Prodi 1045.
Scritto da ulderico monti il 15/11/2013 alle 14:50
PS. Sulla Cancellieri e Cuperlo che oggi ha espresso flebilmente, quasi con un sospiro, il suo "augurio che il ministro e Letta valutino se ci sono ancora le condizioni per confermare la fiducia al ministro". Quasi sempre buon ultimo e fuori tempo massimo (come sul tesseramento). Ora voglio vederlo (e vederli) nel voto palese nel gruppo alla camera per decidere cosa votare sulla mozione del M5S. E' F I N I T A ! ! ! G AM E O W E R ! ! !
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 14:51
Anche oggi giunge la condivisione di @Robinews (13,03) su quanto ho scritto. Beh, d’altronde, chi se non lui? E’ il solo, fra i tanti … , che sposa la causa della radicalità. Al @Robinews delle 13,42 (affaire Cancellieri) dico che il problema non è l’emancipazione del PD rispetto a Letta ma l’emancipazione di quest’ultimo rispetto ai poteri (sintetizzo in poteri, potrei chiamarla massoneria o altro) che sostengono più della metà del suo Governo; poteri forti che certamente non sostenevano la Idem, la quale si è, pertanto, dimessa. Letta, ieri, davanti ai rappresentanti di SPD, nel difendere il nostro Paese ha mostrato un orgoglio italico eccessivo, mentre gli italiani erano impegnati a seguire l’ambiguo ping-pong di Mastrapasqua e Saccomanni. Certo, Letta, al cospetto della Merkel non avrebbe potuto mostrare cotanta sicumera. La platea SPD, invece, ha stimolato la sua baldanza da statista centrista. Buona continuazione del dibattito. E a @Robinews consiglio di non accalorarsi troppo per queste vicende e di mantenere l’aplomb del ‘pentito del decentramento politico e istituzionale’, come lui stesso si è definito.
Scritto da eg il 15/11/2013 alle 15:02
Sono certo che mi prenderò l'ennesimo rimprovero da @Sic Est per gli interventi a "gettata multipla", ma siccome un mio carissimo "amico" mi dice sempre di scrivere quello che penso scrivo il mio ennesimo intervento. Ho appena appreso dal TG3 che a Milano, alla manifestazione unitaria del sindacato per lo sciopero generale (??) hanno preso parte circa 3 mila manifestanti. Ricordo che pochi anni fa partecipavano non meno di 100 mila. Devo aggiungere altro per spiegare la crisi del sindacato ????
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 15:02
@ D. Nitopi non considera il fatto che le primarie per il Segretario nazionale possono costituire una opportunità per molti simpatizzanti e potenziali elettori, e sopratutto per i giovani, per avvicinarsi al Partito Democratico. I quali poi in seguito potranno anche iscriversi al PD, in caso di successo del loro candidato preferito (e ciò vale per qualsiasi “corrente”). Altrimenti il tanto atteso cambiamento, col ricambio della classe dirigente, non avverrebbe mai. Tanto più se tutti ragionassero come @ G. Morelli che pensa solo a come far perdere Renzi in questa importante competizione. Si vede che il cambiamento fa paura a molti, che vorrebbero mantenere il partito in mano ad una oligarchia che comanda da 30 anni, non ha mai vinto una elezione, e che ormai dovrebbe ritirarsi in pensione ! G. Dotti e M. Pirone
Scritto da giovanni dotti il 15/11/2013 alle 15:05
@ Iscritto. Non so come faccia ad annoverarmi tra gli "anticomunisti in servizio permanente". Non lo sono mai stato e può chiedere conferma a qualche "comunista" che mi conosce. Riguardo invece a Bonanni e a certe prese di posizioni della Cisl, condivido il suo giudizio critico. Purtroppo, non essendogli riuscito il piano che ha ricordato @Sic Est, ci ritroviamo Bonanni come segretario; ma, mi creda, non è colpa mia.
Scritto da Angelo Eberli il 15/11/2013 alle 15:09
Alcuni dell'apparato e dei notabili della casta che appoggiano Renzi: Veltroni, Franceschini, Fassino, Bassolino... e' questo il rinnovamento del partito e del Paese? Fino a quando ragioneremo in questo modo ideologico, non sulla bontà delle idee ma su quella degli uomini che dovrebbero realizzarle, non andremo mai da nessuna parte...
Scritto da Fabrizio Mirabelli il 15/11/2013 alle 15:15
Qualche carissimo amico mi potrà certamente "rimproverare" che intervengo sempre sulla "stessa direzione". ECCOMI, LI TENGO SUBITO CONTENTI E RISPONDO. Il mio amico Vendola, ha pisciato anche lui fuori dal vaso a proposito dell'ILVA e telefonate varie! Anzichè minacciare querele contro il Fatto Quotidiano, farebbe meglio a chiedere scusa e a trarre qualche conseguenze. L'opinione pubblica non deve guardare in faccia più nessuno e la "Stampa" indipendente continui a fare il cane da guardia!!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 15:18
Io invece,non avedo la minima stima per Renzi,non lo voterò e farò di tutto affinchè lo voti il meno possibile degli elettori al fine che non si ripeta un'altra sciagura per gli italiani dopo berlusconi.Renzi = sciagura politca.
Scritto da Giuseppe Morelli il 15/11/2013 alle 15:27
@E.G., Grazie come sempre per i "consigli" . Oggi mi consigli di mantenere un certo "aplomb". Questa volta, considerato quanto ci sta di fronte non riesco a frenare le mie passioni. Di fronte a noi c'è la possibilità e opportunità di una "rivoluzione democratica e culturale" imminente. Voglio esserne parte attiva. Ok sulla Idem, Massonerie, e poteri occulti, spero che abbiano i giorni contati! I tuoi consigli sono comunque bene accetti (critiche comprese), Ciao!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 15:41
A me piaceva molto Bersani quando diceva che la ruota del rinnovamento deve girare, ecco facciamola girare, è il momento giusto a prescindere dagli schieramenti all'interno del PD. Chi ha fatto più di due mandati non si ripresenti e se non vuole votare pazienza. Credo che allora sarà più facile avere un sano confronto senza ruggini passate. Credo che Cuperlo, Renzi e Civati sapranno lavorare meglio assieme di quanto non abbiano fatto D'Alema, Veltroni e Prodi.
Scritto da Silvio Aimetti il 15/11/2013 alle 15:54
@Morelli 15,27, bravo, così mi piaci, "tieni duro". @Mirabelli, a Fabrì, ma davvero credi alla favola che i "notabili della casta" riusciranno a salire sul carro? Certamente ci proveranno ma saranno in tanti ad urlare "fuori dalle palle", se proprio volete partecipare il carro "si spinge" non si sale anche perchè sul carro ci siete stati da più 30 anni.
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 15:56
@Silvio Aimetti (15.54) e @tutti i lettori -. Condivido il tuo auspicio e la tua speranza che Renzi, Cuperlo e Civati sappiano lavorare insieme. Siamo di fronte ad una probabile svolta nella guida e nella linea del Pd ma le paure da una parte e le esaltazioni dall'altra vanno tenute a freno. La politica italiana è spappolata con quanto sta avvenendo in queste ore in Scelta Civica e quanto potrebbe accadere domani in Forza Italia. Il Pd, pur con le sue acute tribolazioni, si ritrova ad essere l'unica forza in grado di rappresentare il perno di ogni governo del Paese. Dovrà essere un partito inclusivo che dia il senso del futuro che si può costruire. Chi lavora per una diversa direzione si assume una grave responsabilità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/11/2013 alle 16:09
@Robinews (vari interventi) - Anch'io ti dico di scrivere ciò che pensi ma non siamo in guerra e anche in guerra le strategie e le tattiche sono oggetto di pensieri lunghi (e di scritti parchi). E le munizioni si risparmiano quanto più possibile. Non voglio dare lezione a nessuno ma solo esprimere garbatamente la mia opinione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/11/2013 alle 16:11
Come il frequente ricorso ai referendum ha un po' sminuito la valenza politica di questo istituto di democrazia diretta, così il sistematico ricorso alle primarie ogni qualvolta ci sia da eleggere un leader rischia di depotenziare il valore innovativo di questa modalità di partecipazione alla politica. Questa volta temo proprio che non si ripeteranno i numeri dell'affluenza alle primarie che sono stati registrati negli anni scorsi. Renzi sicuramente vincerà, ma non ci sarà quel pronunciamento popolare che lui stesso ed i suoi sostenitori attendevano. Inoltre, la sua ascesa alla segreteria nazionale dovrà fare i conti con i vincoli ed i condizionamenti di un apparato che i congressi locali hanno lasciato sotto il controllo dei soliti noti. Infatti, al di là della conta dei renziani e dei cuperliani eletti nei congressi provinciali, rimane il fatto che con il calo complessivo degli iscritti al voto ha partecipato uno sclerotizzato zoccolo duro di militanti. Piuttosto il PD è giunto a questo appuntamento alimentando giorno dopo giorno un clima sempre più rissoso e avvelenato. Ben venga la dialettica interna e la competizione delle idee, ma lo spettacolo al quale stiamo assistendo, tuttavia, è quello di una litigiosità che comincia a risultare fastidiosa. Anch'io non sopporto gli “schifiltosi”, soprattutto quando esternano il proprio disimpegno dopo che il treno è partito. Ma il problema non sono le parole di Prodi, né il giudizio della Camusso. La questione politica è un'altra. Il grande assente di questo congresso e di queste primarie è il dibattito sui contenuti, sulle scelte operate dal maggio scorso ad oggi, sul futuro del Governo Letta e delle larghe intese. Un'osservazione ad @eg. La prima apertura del PD veltroniano fu per Calearo... il voto di Paolini è stato neutralizzato, ma non è che ora alle primarie ci ritroviamo Briatore?
Scritto da Leonardo C. il 15/11/2013 alle 16:20
Tu quoque, Vendola, fili mi! Sì, anche il loquace affabulatore della Puglia, nella foga della retorica che non lo ferma neanche al telefono pagato da noi, l'uomo che quelli di SEL portavano sul palmo della mano, anche lui, indomito fustigatore degli altri, è risultato di origine Made in Italy: predicare bene e razzolare male. Per l'estrema sinistra posta a destra degli ingroiani perdenti deve essere una botta micidiale. Sinistra Ecologia e Libertà: meglio Libertà di sinistra ecologia.
Scritto da Sic Est il 15/11/2013 alle 16:44
Dotti, ce l'hai proprio come... scherzo, ovviamente. Non mi convincerai mai sulle primarie. Vuoi che i giovani si avvicinino al partito? Bene, sforni il partito progetti, idee, candidati presentabili. La partecipazione popolare è altra cosa. E cosa fa il PD di Varese per favorirla? Hai mai sentito di referendum propositivi, di petizioni promosse dal partito. Sarò distratto, ma non mi pare di ricordarne, quantomeno di serie. Continuiamo a fare feste e primarie!
Scritto da domenico nitopi il 15/11/2013 alle 16:57
Le dichiarazioni di alcuni personaggi vicini al P.D. che preannunciano la loro diserzione dal voto nelle primarie sono un esempio deplorevole di sfiducia nella politica. Però anche di fronte a questi esempi devono prevalere il ragionamento e un atteggiamento critico-costruttivo. E’ il momento di individuare i motivi di questa generalizzata disaffezione, di caduta del senso di appartenenza e di impotenza verso l’ineluttabile. La frammentazione del Partito Democratico non deriva dalla contrapposizione delle culture politiche originarie bensì dalla mancanza di un progetto comune. Se il Partito non individua gli obiettivi per un camminare insieme, se viene meno la tensione ideale, la dialettica si sposta inevitabilmente sul piano delle emozioni, dei personalismi e delle carriere. La crisi del bipolarismo è legata strettamente alla assenza di idee costruttive e di alternative programmatiche. Anche le regole interne vanno profondamente riviste; l’auspicabile impegno collegiale non può derivare dalla condiscendenza dei “vincitori” ma dal rispetto verso tutti. Va premiato non il gregariato ma il merito nell’attività politica. Le primarie vanno bene per la designazione di candidati alle cariche monografiche (il premier) ma sono deleterie a livello di partito perché creano “mini notabili” da cui derivano le correnti che (a differenza di quelle democristiane) mancano di orizzonti culturali. Di fronte allo sfascio della Lega, alla accelerata decadenza del partito di Berlusconi, della diaspora del Movimento di Monti, ci rendiamo conto che il Partito Democratico non sarà neppure la prossima volta vincitore? Abbiamo consapovolezza che, anche senza Forza Italia, la società italiana resta sempre orientata in senso moderato e guarda a destra? Questo la D.C. lo sapeva benissimo, ma il P.D. ne è altrettanto consapevole? Parliamo della situazione varesina: non c’è stato un dibattito approfondito, né è stato prodotto un documento di intenti sui problemi locali, la differenza tra i due maggiori schieramenti è stata minima. In queste condizioni l’unità si può realizzare soltanto a due condizioni: mettere in chiaro pochi obiettivi concreti comuni e offrire alla minoranza parità di condizioni (anche in termini di persone) in modo da poter gestire il partito come “casa comune”. Al di là di questo sforzo unitario, tra vincitori e vinto, l’unico sconfitto prevedibile è il Partito Democratico: se non è unito e propositivo non è credibile.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 15/11/2013 alle 17:10
Bravo Adamoli, condivido tutto. Ciao.
Scritto da Angelo Chiappa il 15/11/2013 alle 17:58
"T u quoche", non ti sembrava vero è, caro @Sic Este che fossi io a servirti la palla per battere in rete a porta vuota. Ora attendo se qualche vola ci sara altrettanta occasione di verità e onestà politica da parte tua!
Scritto da robinews il 15/11/2013 alle 19:03
@Giuseppe, fino a che anche il PD vivrà sui malintesi, sui "don't ask, don't tell" il rischio di spappolamento è ben vivo. Non dico la produzione teorica, ma nemmeno un minimo di discussione vi è più. Quello che leggi sopra è la tragica realtà: la guerra per bande. Ma - dato che contrariamente a molti altri - sono abituato prima a guardare la trave nell'occhio mio della pagliuzza altrui, volevo segnalarti la mia intenzione di abbandonare la Fondazione Popolari Varesini. Luogo dove si doveva fare "produzione" di idee politiche e non solo, ma che è di fatto un vuoto. Pneumatico.
Scritto da Massimo Galli il 15/11/2013 alle 19:06
L'unica che mi meraviglia è la camusso gli altri se si ritirano è un bene per il pd. hanno fatto il loro tempo si comportano cosi perché non riescono più a primeggiare.
Scritto da Luigi Scandroglio il 15/11/2013 alle 20:37
@Massimo Galli (9.06) - Si, la differenza con i congressi fatti su mozioni diverse che venivano inviate agli iscritti prima del voto erano l'occasione per dei confronti politici molto approfonditi. Questo metodo allarga enormemente la partecipazione - ce n'era bisogno - a discapito della profondità della discussione. E' un problema di cui bisognerà che i nuovi vertici del partito si occupino non appena insediati. La Fondazione Popolari Varesini, se vorrà sppravvivere, dovrà essere totalmente ripensata. Non sono mai stato invitato ad una sola riunione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/11/2013 alle 20:53
Purtroppo,proveniendo da esperienze politiche diverse,gli attuali iscritti al P.D.non si sono ancora sufficientem.amalgamati e spesso esprimono opinioni diverse e difficilm.conciliabili; inoltre la vera leadership sembra essere rimasta concentrata nelle mani dei dirigenti del vecchio PCI che non intendono mollare.Il che rende ancora difficile considerare il P.D.come la casa comune di tutti i progressisti ed ostacola il necessario rinnovamento e il fisiologico avvicendam.delle carche dirigenziali
Scritto da giovanni dotti il 15/11/2013 alle 23:08
@Fabrizio Mirabelli ed altri. Ma di quali idee parlate? La mozione di Cuperlo (La Rivoluzione della Dignita') l'avete letta con attenzione? Se sono idee con un minimo di senso operativo quelle li stiamo freschi
Scritto da Flavio Argentesi il 15/11/2013 alle 23:37
RIVOLUZIONE? non si sognano nemmeno di farla. DIGNITA'? se la sono scordata da tempo(inciuci e tradimenti vari).Il POTERE (da cui traggono enormi vantaggi)è l'unica cosa che gli preme,perciò non lo vogliono assolutamente mollare. Ai generali "delle sconfitte" vincere non interessa,se ne stanno cheti cheti a fare i loro interessi e a tramare nell'ombra,e vorrebbero che nessuno li disturbasse.La truppa serve solo da contorno,deve solo applaudirli ed obbedire. Così non va: O SI CAMBIA O SI MUORE!
Scritto da giovanni dotti il 16/11/2013 alle 08:07
Caro Flavio, io potrei dire lo stesso della mozione Renzi e delle sue idee: tutta chiacchiere e distintivo. Non credo, tuttavia, che, in questo modo barbarico il confronto possa essere utile al PD. Credo, invece, che occorra rispetto reciproco. Ne sei capace?
Scritto da Fabrizio Mirabelli il 16/11/2013 alle 09:31
@zva (09.09 di ieri) - Perché non andrai a votare l’8 dicembre? Ci saranno tre candidati con sensibilità politiche diverse. Scegline uno e porta il tuo contributo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/11/2013 alle 09:57
@Leonardo C. (16.20) - Condivido la sostanza del tuo commento sulla scarsità dei contenuti politici e sul fatto che le primarie dovrebbero essere usate con maggiore parsimonia. Del resto, caro Leonardo, perché dovrei spendere molto tempo col blog se non per il tentativo di portare il nostro contributo nel dibattito? È imperativo ricreare forum sociali e politici con formule nuove e più adatte i tempi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/11/2013 alle 10:01
@Camillo Massimo Fiori (17.10) - Hai toccato il punto centrale: la società italiana resta sempre orientata in senso moderato e guarda a destra. Dopo tanti anni di Ulivo e di Pd questo quadro non è cambiato. Colpa in gran parte nostra. Siamo stati noi a resuscitare Berlusconi in almeno un paio di occasioni. Questo dato è spesso trascurato se non ignorato in chi ci ha guidato per lunghi anni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/11/2013 alle 10:03
@Fabrizio Mirabelli.Caro Fabrizio nessuna barbarie ho semplicemente letto con attenzione le quattro mozioni congressuali e devo concludere che sono tutte di modesto livello e prive di proposte incisive e credibili per la costruzione di un partito efficace. La mozione migliore come testo e' indubbiamente quella di Civati (Dalla delusione alla Speranza) anche se si tratta di un documento ripetitivo e prolisso di ben 70 pagine. L'impostazione della proposta di Civati e' piu' forte di quella di Cuperlo perche' mette in evidenza la necessita' di una proposta vera di sinistra di essere radicale e non una serie di mezze misure come quelle previste nella Rivoluzione (?) della Dignita' (un po' meno di IMU ai redditi bassi, un po di piu' agli esodati e cassaintegrati, ......). Per un progetto vero di sinistra la liberazione dal bisogno deve essere una "liberazione senz'altro" come direbbe il giovane Marx. Civati non appena accertata la natura di una politica di sinistra disperde la sua energia iniziale proponendo un partito assembleare tipo m5s che dissipa la forza iniziale della mozione. La forma partito nella mozione di Cuperlo di fatto non viene neppure trattata anche perche' risulta evidente dal contesto che per Cuperlo il partito di domani e' lo stesso di quello di oggi. Arriviamo alla vituperata mozione Renzi (Cambiare Verso) di fatto la piu' breve e sintetica come testo. Concettualmente e' divisa in due parti. La prima presenta a grandi linee il quadro di riforme che il partito deve porsi come obiettivo per salvare il paese. La seconda introduce la forma partito necessaria allo scopo. Questa forma partito e' radicalmente diversa sia dal disegno assembleare di Civati che dalla riconduzione dell'esistente di Cuperlo. Due gli elementi che la caratterizzano, una rappresentanza basata sul merito e la professionalita' che sia sempre sostituibile e mai autoreferenziale e una conduzione complessiva del partito basata su una leadership forte e vincente. Il modello in tutta evidenza e' il partito laburista inglese che ritengo una delle migliori forme partito mai costruite. Per questo domani al congresso del mio circolo votero' la mozione Renzi.
Scritto da Flavio Argentesi il 16/11/2013 alle 10:16
Chi ha a cuore le sorti del centrosinistra va a votare. Se non ora quando?
Scritto da Lettrice affezionata il 16/11/2013 alle 10:28
L'intervento di @G. Adamoli (10:03) "Siamo stati noi a resuscitare Berlusconi ..." mi trova totalmente d'accordo. L'interdetto ha spesso rappresentato il "cattivo", buono per i nostri politicanti, il nemico da combattere, ma non da abbattere perché utile a perpetuare la lotta. Non so come andrà a finire oggi, l'uomo è duro e pieno di risorse, non solo economiche e, cosa importante, non prova vergogna a cambiare strategia. Per vincerlo è consigliabile non averci a che fare, starci lontano.
Scritto da Sic Est il 16/11/2013 alle 10:59
La qualità del confronto mi pare dia qualche ragione in più ai cosiddetti schifiltosi....
Scritto da Rocco Cordì il 16/11/2013 alle 12:12
Si discute e si dicono cose più interessanti qui che nei circoli del partito. Voterò Cuperlo, non mi piace Renzi, spesso provoco @Adamoli ma questa, cari Marantelli e Mirabelli, è la realtà. Mettetevelo in testa se non vorrete essere sloggiati dai posti di comando.
Scritto da Iscritto Varese il 16/11/2013 alle 13:18
@Giuseppe Adamoli il 16/11/2013 alle 10:03.Berlusconi è il "nemico". Dopo di lui avremo un altro nemico. Per combatterlo ci "stringiamo a coorte e siam pronti alla morte". Quanto meno alla morte politica e alla vocazione suicida del non fare, a questo serve il "nemico". Dal Risorgimento ad oggi. Cambiare tutto affinché non cambi nulla. Teniamoci il porcellum, le due Camere, il surplus di deputati, la burocrazia, la giustizia inefficiente, cambiamo la forma, ma non muti la sostanza del potere.
Scritto da ulderico monti il 16/11/2013 alle 13:23
"TU QUOCHE" Il mio amico Niki ha chiesto scusa e prova vergogna per l'infausta telefonata sull'Ilva. Questo forse non basterà e Niki ne pagherà le conseguenze politiche e umane. @Sic Est, conosci UN SOLO POLITICO che abbia mai chiesto scusa e provato vergogna per "fatti" ben più gravi? Se si, lo fai conoscere anche a Noi? Il gesto delle scuse e vergogna restituisce un po di onore a Niki e glie ne do atto!
Scritto da robinews il 16/11/2013 alle 13:36
Di solito il dibattito sui post di Adamoli è elevato o quantomeno degnamente argomentato. Qui ho la sensazione di assistere da passante a uno scontro tra tifoserie. Appassionate, certo, e per fortuna, ma cariche di polemica, quando non di astio. A volte vi sono dei Giani bifronti: è il caso di Flavio Argentesi (non me ne voglia!), che ora argomenta - e davvero bene - e ora invece tifa. Non sono schifiltoso (sostengo Civati), ma comprendo bene la noticina di Rocco. E tutti dovremmo preoccuparci di una cosa: a questa consultazione - le "Convenzioni" di novembre - partecipa una netta minoranza di iscritti. Come se fossero una pratica da archiviare: la gara a eliminazione tra Civati e Pittella. Del resto quelli che hanno pensato a quattro relazioni di un quarto d'ora l'una seguite da un dibattito di un'ora (durante il quale, purtroppo, alcuni già votano, altra pratica da archiviare...), per un congresso decisivo, sono dei veri e propri debili mentali. Scusate la franchezza: ma è confronto, ma è democrazia tutto questo? Non sono mai stato iscritto al PCI, né lo rimpiango: ma c'era più democrazia, paradossalmente, nel centralismo democratico che ne era la negazione, sia pur partecipativa e formativa, che non in un partito come il nostro, tendenzialmente percorso da pulsioni anarchiche, vuoi conservatrici vuoi dissolvitrici o le une e le altre insieme, in ogni caso fortemente autolesioniste.
Scritto da Valerio Crugnola il 16/11/2013 alle 13:48
Questa volta alle 13.18 bravo @Iscritto Varese. Marantelli e Mirabelli imparassero da questo blog invece di criticarlo e di vederlo come nemico.
Scritto da Lettrice affezionata il 16/11/2013 alle 13:57
@Rocco Cordì (12.12) - Potrei ritorcere che almeno da noi il dibattito qualche volta troppo focoso esiste. Ma ti invito piuttosto a seguire costantemente il blog sul quale scrivono anche persone di Sel. Troveresti normalmente un dibattito politico di qualità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/11/2013 alle 15:15
@Ulderico Monti (13.23) - No, scusa Ulderico, non ho mai ritenuto Berlusconi un nemico ma il più capace e pericoloso dei nostri avversari che una sinistra arretrata e imbelle ha contribuito a far diventare grande. Perché non succeda che tutto cambi perché nulla cambi è indispensabile imboccare un’altra strada.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/11/2013 alle 15:18
@Valerio Crugnola (13.48) - Hai largamente ragione e sapevo di correre questo rischio a questo punto del percorso verso l'elezione diretta del segretario. L'altro ieri sul "Sindaco d'Italia" il dibattito era stato molto qualificato. Ho scritto questo breve post perché m'interessava di ascoltare anche i "tifosi" e di farli sfogare. Come tu dici giustamente gli spazi per il confronto politico si sono assottigliati moltissimo. C'è bisogno di altri forum al di fuori dei circoli e degli ambienti tradizionali ormai del tutto insufficienti. Il successo insperato del mio blog non si capirebbe altrimenti. Eppure anche su questo post il dibattito ha avuto momenti alti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/11/2013 alle 15:22
Il cavaliere che ho visto oggi è … la fotocopia del cavaliere di tanti anni fa, un po’ più imbolsito, con più capelli e giro vita allargato. Grande teatrante, impeccabile e imbattibile, lacrime alla cipolla, finti malesseri e svenimenti come da copione davanti ai medici e alla troupe di rianimazione, tutti pronti ad intervenire all'occorrenza appena la regia dà il comando, con bombola d’ossigeno d’ordinanza e sali profumati. Non cambia nemmeno nei suoi discorsi di sedicente grande statista (ho parlato con quello, ho visto quell'altro, quello lì l’ho consigliato io e quell'altro è venuto da me) ma l’imbroglione tautologico traspare sempre. Fa finta di parlare degli interessi del partito e del Paese mentre si intravede chiaramente che il suo unico cruccio è rappresentato dal maledetto calendario di quest’anno che contiene il giorno 27 novembre. Al solito non dice mai quello che pensa e ingentilisce qualunque cosa (simpatica l’uscita: questo Paese va indietro da venti anni, come se lui in quel periodo viveva a Timbuctu piuttosto che ad Arcore) aiutando anche chi gli ha voltato la schiena. Ai suoi camerieri del Giornale e di Libero (il Foglio e l’elefante ormai non contano proprio niente) ha detto di non maltrattare i reprobi della scissione col collaudato metodo Boffo. Un padre pronto a riunire la famiglia quando ritorneranno i figlioli prodighi. Sempre pronto a raccontarci della rivoluzione liberale che non è riuscito a completare per colpa … degli altri. Gli anni passano per tutti eccetto per quest’uomo del destino (Shaw, a conoscerlo, avrebbe fatto a meno di riferirsi al Bonaparte) che, l’ho ripeto per l’ennesima volta, solo la livella del Principe De Curtis potrà levare di mezzo. Happy days, Mister President. Per lui non c’è Marylin ma la Mara.
Scritto da Sic Est il 16/11/2013 alle 16:55
Per me,cattolico poco ortodosso,caro@Adamoli,il"caimano"non rappresenta solo un"avversario"politico ma va visto anche come un pericoloso "sovvertitore dei valori morali e civili" trasmessici dai nostri padri. Ha praticamente rovinato più di una generazione,i suoi discorsi come quello di oggi mi sembrano la "predica dell'Anticristo" di Apocalissiana memoria.Non vedo l'ora che se ne vada, ma la Sinistra finora cosa ha fatto per eliminarlo? Poco o niente mi sembra, anzi...se l'è tenuto ben stretto!
Scritto da giovanni dotti il 16/11/2013 alle 17:07
Come farete a sopravvivere senza Berlusconi se davvero Berlusconi scompare?
Scritto da Gino D. il 16/11/2013 alle 18:08
@V.Crugnola deve essersi un po' vergognato come me nel partecipare ad una "convenzione".Null'altro che una commedia nella quale tutti conoscevano già la loro parte e non avevano nulla da dibattere, solo da votare. Neppure l'entrata in sala. @C.M.Fiori mi trova almeno d'accordo quando dice che"le primarie vanno bene per la designazione dei candidati alle cariche mono (il premier) ma sono deleterie a livello di partito". Io andrò a votare ma che il mio segretario sia votato dai passanti non mi va
Scritto da A.Vaghi il 16/11/2013 alle 19:04
In un partito può esserci chi ha solo diritti (votare i dirigenti ) e chi ha diritti ma anche tutti i doveri della militanza ? Questo mi pare il problema, il resto sono arzigogoli. Speriamo in un fututo in cui le regole congressuali del PD siano deliberate da persone perfettamente sane di mente.
Scritto da A. Vaghi il 16/11/2013 alle 19:09
Molto ben fatto e godibile lo scritto del sig. Sic Est (16,55) che spero avrà la benevolenza di scusare l’acribia di una ex maestra, ma non è da lui, sempre così grammaticalmente e sintatticamente corretto, lo svarione da matita blu in cui è incorso: “l’ho ripeto” !? Ad ogni modo, come dicevo dianzi, quanto scritto è del tutto condivisibile. Spero solo, che il suo pessimismo, (la livella), non sia il solo modo di liberarci da una presenza così ingombrante e nefasta. Ho provato altresì un profondo moto di condivisione per le parole del sig. Giovanni Dotti che definisce il Caimano come “sovvertitore dei valori morali e civili trasmessi dai nostri padri”. Gli stessi valori che ho cercato, forse vanamente, di inculcare nei miei alunni. La constatazione di quanto danno sia riuscito a provocare la “pedagogia” del Personaggio in questo ventennio, mi crea frustrazione e sgomento.
Scritto da ex insegnante il 16/11/2013 alle 19:34
@Ex-Insegnante. Grazie. L'errore o l'orrore, per il quale faccio umilmente ammenda, nasce da un ripensamento di un "l'ho ripetuto per l'ennesima volta", trasformato nel misfatto postato. Di nuovo grazie.
Scritto da Sic Est il 16/11/2013 alle 21:06
@Gino D.18,08, , Se fossi al tuo posto non mi preoccuperei, senza Berlusconi, l'unico "rischio" che corriamo è quello di provarci per davvero di essere un paese "normale".
Scritto da robinews il 16/11/2013 alle 21:22
@A. Vaghi, 19,09, Se c'è un gruppo dirigente non "perfettamente sano di mente" del partito perchè rinunciare alla partecipazione e al voto di un elettore del PD o addirittura di un ex iscritto per provare a cambiare? Se ci sono "persone non sane di mente" al comando non sarà forse anche colpa degli iscritti incapaci di cambiare o di cambiarli? O ancora, non è che queste "persone non sane di mente" sono proprio loro a impedire agli iscritti "rimasti nonostante tutto" di cambiare?
Scritto da robinews il 16/11/2013 alle 21:33
@A.Vaghi avrà anche ragione dal puto di vista puramente"statutario" e di "diritto societario",anche perché"equiparare iscritti e non iscritti" mortifica la militanza e puo'anche minare il concetto stesso di partito. Ma in un momento come l'attuale penso che gli iscritti e i militanti possano anche fare un sacrificio per cercare insieme agli "esterni" di rinnovare il partito,attraverso il ricambio della sua classe dirigente,che non avviene da anni ma con altre regole dovrà diventare "fisiologico"
Scritto da giovanni dotti il 16/11/2013 alle 21:43
@Adamoli, ci siamo, è nato il "nuovo centrodestra" da te auspicato. Personalmente dubito che questo porti positività perchè questa destra dovrà competere con la destra forzitaliota e questa competizione porterà nuovi "immobilismi". L'unica speranza e che almeno si possa fare una legge elettorale con doppio turno di coalizione (di collegio o con le preferenze) per tornare al più presto ad elezioni. Arrivare al 2015 con questo quadro politico oltre che difficile sarebbe la tragedia finale.
Scritto da robinews il 16/11/2013 alle 21:49
CMF 15/11 17.10; concordo che non si devono sottovalutare le diserzioni di alcuni illustri personaggi ma cercare di capirne le intime ragioni. Senz’altro alla base c’è un disamore per le vicende interne al Pd e forse (meno) una disaffezione alla politica. E qui mi riallaccio a CMF su cui non concordo; a mio modesto avviso è proprio l’origine culturale di provenienza dei diversi gruppi politici che non ha permesso al Pd di formulare un progetto che delineasse anche un punto di arrivo. Stiamo assistendo in queste ore a diverse disaggregazioni partitiche che daranno origine a nuove aggregazioni basate su identità culturali più omogene. Se non c’è una visione comune della Società l’unione non dura.
Scritto da osservatore il 16/11/2013 alle 23:31
@A. Vaghi (19.04-19.09) - Con la mente selettiva ho cancellato la nostalgia ma i bei dibattiti sulle mozioni congressuali nei convegni, nelle mille iniziative, nelle sezioni di tutti i comuni mi sono restate nella memoria. Le convenzioni di questi giorni fatte in questo modo servono pochissimo. Il fatto è che tutto intorno a noi è cambiato salvo forse la composizione degli iscritti al Pd - largamente quella dei vecchi partiti - che non riflette più il nostro elettorato. Questo è uno dei motivi per cui si era scelta fin dall’inizio l’elezione diretta del segretario da parte degli elettori. Ma il sistema va ri-calibrato. Mi auguro che lo si faccia presto. E’ necessario ripensare la forma partito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/11/2013 alle 08:31
@Robinews (21.49) - Abbiamo idee diverse. Penso che l’arco temporale di questo governo debba includere tutto l’anno prossimo per votare nella primavera del 2015. Senza Berlusconi l’azione di Letta potrebbe essere più facile e produttiva. Ma bisogna che il Pd sia molto più incisivo nell’attività parlamentare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/11/2013 alle 08:33
Su La Stampa di oggi, notizie su punti oscuri della vicenda Ligresti-Cancellieri. Sembra addirittura che sia in arrivo un avviso di garanzia alla Cancellieri perchè indagata. Letta si "liberi" del fardello che lo porterebbe subito nella fossa. Il colle, come si sa, farà di tutto per tenere a galla la Cancellieri, come finirà? Su questo punto capiremo esattamente chi è il vero capo del PD (Napisan?) e quanto vale il congresso, le primarie, gli iscritti e gli elettori del PD.
Scritto da robinews il 17/11/2013 alle 08:39
I dati degli iscritti danno in vantaggio Renzi. Questo vuol dire che stravincerà alle primarie e che non avrà nessun alibi per costruire una partito nuovo.
Scritto da Giorgio S. il 17/11/2013 alle 13:26
@Adamoli, condividere o non condividere il tuo auspicio che il governo duri fino al 2015 non è molto significativo. Il problema è se è credibile un governo con 2 "partiti berlusconiani", uno al governo e uno all'opposizione, Se cercheranno di andare avanti fino 2015 dico solo una cosa, AUGURI! CON UN QUADRO DI QUESTO TIPO, L' UNICO A SCHIANTARSI SARA' IL PD. Civati è l'unico serio, sulla Cancellieri NIENTE IPOCRISIE, presenterà lui la mozione di sfiducia! bene, bravo, bis!!!!
Scritto da robinews il 17/11/2013 alle 15:08
Mozioni,congressi ecc.contano sempre meno,si vota in base alle appartenenze ideali e culturali che dipendono dalla"forma mentis"di ognuno,a sua volta conseguenza della educazione e dell'ambiente in cui si trova a vivere.L'informazione è fondamentale e ormai alla portata di tutti.Trovo il blog un mezzo assai valido per il confronto civile e democratico con persone anche di diversa estrazione politica e culturale. Per questo ringrazio Adamoli che ci permette uno scambio di idee utile e costruttivo
Scritto da giovanni dotti il 17/11/2013 alle 15:19
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