Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/12/2013 alle 09:30


Quando Bersani, circa un anno e mezzo fa, ha cominciato ad esaltare la Ditta e le sue radici secolari (socialismo prima, comunismo e post comunismo poi) mi domandavo che fine avesse fatto il Pd della fondazione (il Lingotto di Veltroni), che era nato proprio per superare le vecchie Ditte e le loro concezioni politiche.
Mi chiedevo se Bersani e D’Alema pensassero davvero di aver “sistemato” quella cultura innovativa del Pd con un buon numero di posti di potere (davvero generosi da questo punto di vista) concessi a chi ne era stato protagonista.
Oggi con Renzi si riparte da quel progetto originario di Torino ma rabbrividisco quando sento parlare di “epurazione” dei dirigenti degli ultimi anni. Non è la mia cultura e non è così che si realizza un autentico e provvidenziale rinnovamento.
Le epurazioni si fanno quando un regime si sostituisce ad un altro regime ma non è il caso del Pd. La svolta profonda che si sta attuando non può scemare, ma nemmeno può significare omologazione e diminuzione del pluralismo interno. 
Vengo ad un altro aspetto che m’interessa molto. Gli oppositori di Renzi dichiarano che non ha un programma consistente e coerente, che è soltanto fuochi d’artificio” per i media. Non è così, tanto è vero che molti commentatori osservano che il suo sembra più un programma per il governo del Paese che per la guida del partito.
Ma anche sul partito il fulcro del Pd s’intravvede. Partito dell’uguaglianza dei punti di partenza; partito riformista (non contro il massimalismo ormai residuale nel Pd ma contro gli iper conservatori come li definisce Michele Salvati); partito degli elettori contrapposto al partito delle tessere; partito del bipolarismo per evitare le sabbie mobili che si creerebbero con il proporzionale.
A partire da questa base va però rafforzata una filosofia politica, un impianto culturale, qualcosa (oltre alla personalità del leader) che faccia scattare l’identificazione dell’elettore "medio" che ignora  o è dimentico delle tradizioni.
Il pragmatismo va bene se possiede un’anima ideale. Questa è la mia forte speranza.
 

Commenti dei lettori: 107 commenti -
Post in generale condivisibile. Il problema dopo le primarie non è più quanto e come si dovrà procedere nella "epurazione" del vecchio (dei gruppi dirigenti ex PCI-DC). Le ultime primarie e la situazione generale politica e sociale del paese, hanno posto e pongono la necessità della costruzione di un "nuovo partito democratico moderno" che sappia mettersi definitivamente alle spalle quello del PCI e DC che era rimasto sotto traccia. (segue)
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 09:54
Robinews (segue) Entrambi, hanno convissuto per 20 anni con il "morto in casa". La sepoltura di questi due morti era necessaria una volta per tutte per superare la mancata metabolizzazzione del lutto. Ogni giorno, su ogni questione la "mano del morto afferrava il vivo e lo trascinava con se". La vera data di nascita del PD è quindi quella dell'8/12. Questa è la vera sfida nuova. Sapranno Renzi, Civati e Cuperlo insieme ai 3 milioni di elettori portare rapidamente a compimento questa sfida?
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 10:01
Moriremo quindi democristiani. Avete vinto voi, avete sconfitto la sinistra in Italia
Scritto da A. Bianchi il 13/12/2013 alle 10:15
Se oltre al pragmatismo non vedrei anche l'IDEALITA' sicuram.non sosterrei il PARTITO DEMOCRATICO. Che deve essere la CASA DI TUTTI I PROGRESSISTI,cioè di tutti coloro che aspirano con mezzi democratici ad un modello di società più onesta e più giusta,che attui una migliore distribuz..della ricchezza eliminando le povertà, favorisca le pari opportunità e combatta la corruzione e i clientelismi consentendo a tutti i Cittadini di vivere onestam.del proprio lavoro. Altrimenti c'è caos e prevaricaz
Scritto da giovanni dotti il 13/12/2013 alle 10:28
Mi auguro per l'Italia che tu abbia ragione. Io al pragmatismo con l'anima preferisco una forte ideologia di sinistra.
Scritto da Dioscuro il 13/12/2013 alle 10:39
Leggo i primi 3 commenti. Condivido con @Robinews che l' 8 DICEMBRE sia ricordato come data di nascita ufficiale del NUOVO P.D.; non capisco invece chi,come @A.Bianchi,si ostina a voler interpretare questa nuova era politica col metro di quella passata, che dovrebbe essere superata e lasciata alle "rimembranze" storico-affettive. Bisogna guardare avanti,anche alla nostra vetusta età,e non continuam.rivangare il passato. Prendiamo esempio da Adamoli, che con intelligenza si adegua ai tempi mutati.
Scritto da giovanni dotti il 13/12/2013 alle 10:50
@A. Bianchi, 10,15, ma non ti sembra che sia "stantia" la solita frase fatta del "moriremo democristiani"? Noi siamo "già morti" di vecchia sinistra e vecchia dc. O si costruisce il futuro che non è più DC o PCI o non si costruisce nulla. Ai giovani "disperati", ai ceti produttivi, ai disoccupati, agli esodati, alle imprese che non riescono più a fare impresa, agli artigiani", NON FREGA PIU' NULLA DEI NOSTRI BEI RICORDI.Il cambiamento non è "abbiamo vinto noi o voi". Bisogna cincere "tutti"!
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 10:58
@Bianchi, della sinistra alla Napolitano o alla D'Alema ecc. non vedo l'ora che sia "finita, finita"! Della DC alla Marini o Fioroni non vedo l'ora che sia "finita, finita"! Purtroppo il problema è che questi stanno ancora in mezzo alle sfere e farle girare vertiginosamente. BASTA E AVANZA non credi?
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 11:23
@A. Bianchi (10.15) - Hai capito male tu, oppure mi sono spiegato male io. Se invece la tua opinione prescinde dal post non posso che rispettarla ma non la condivido.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 11:25
Nell'estate 2007, quando mi sono avvicinato al PD, ho comprato il piccolo libro "La Nuova Stagione" di Veltroni e me lo sono letto in poche ore. Sicuramente quel messaggio dovrà essere riaggiornato, ma mi riconosco all'impianto originario del PD. Credo che i fondamenti e le radici dovrebbero partire da quel messaggio originario, per diventare realmente un partito a vocazione maggioritaria, a 360 gradi ed interclassista, come Renzi credo lo voglia intendere.
Scritto da Simone Franceschetto il 13/12/2013 alle 11:28
@Giuseppe Adamoli. Sull’argomento del giorno, come da te trattato, sono in parte (la maggiore) d’accordo. Ho delle perplessità quando tocchi l’argomento spinoso dello spoil system (epurazione come dici tu) della vecchia classe dirigente. Non credo che nella rinnovazione di una cultura politica ci si possa fidare di satrapi (piccoli e grandi) che per tanti anni hanno perseguito l’obiettivo della salvaguardia e del posto e della conservazione del potere. Una specie di trust (la famosa Ditta o Condominio) dove ogni socio puntellava l’altro per la paura che la caduta di un solo elemento potesse distruggere la costruzione. Il pluralismo culturale interno, rappresentato dal dibattito, è necessario (solo nelle dittature si tende alla reductio ad unitatem: famose le rivoluzioni culturali maoiste per controllare i cosiddetti “deviati” e redimerli), ma le idee diverse di qualcuno non devono diventare uno strumento per fare deragliare il partito o per metterlo su un binario morto (alla Cassandra Crossing). Nemmeno a me piace il termine epurazione, sa di estremismo culturale di destra e di sinistra, ma un rinnovamento non può prescindere dal cambiamento. Andare in pensione o trasformarsi in anziani consiglieri non è un’offesa ma serve a fare accedere forze nuove e menti fresche. D’accordo sulla questione di quanti accusano che Renzi non ha alcun programma consistente e coerente: la risposta è oziosa (con una domanda), ma i predecessori quale programma avevano?
Scritto da Sic Est il 13/12/2013 alle 11:30
@ A.Bianchi - Non ritorna la D.C. ma si rompe la continuità P.C.I. P.D.S - D.S. - P.D. Se non fosse stato per i "renziani" sarebbe passato un documento del Partito Socialista Europeo in cui vengono riconosciuti come nuovi "diritti" l'aborto (non mera possibilità ma proprio diritto come quello alla vita) e l'adozione dei bambini da parte delle coppie gay, Il mondo è capovolto: urge un recupero di buon senso.
Scritto da CMF il 13/12/2013 alle 11:47
ATTENZIONE....abolito il finanziamento..ai partiti...non si sa bene da quando..anzi SI.. DA SUBITO..ma non sarebbe retroattivo per recuperare centinaia di miliardi..di £..comunque a quanto pare si stanno muovendo...per recuperare il salvabile...nell'imponderabile..
Scritto da zva il 13/12/2013 alle 12:04
Dopo le esagerazioni su Renzi-Marchionne-Briatore-Serra, ieri, Renzi e Landini (la tanto vituperata Fiom) si sono incontrati e parlato. Hanno convenuto che una legge, lo ripeto, una legge sulla rappresentanza sindacale è urgente. Hanno inoltre concordato su altri punti del confronto avuto. Ma guarda un po, quello che sembrava il diavolo (Landini) che bisognava "esorcizzare" parla con Renzi e concordano su alcune cose. Non male no? Ora cosa penseranno quelli che volevano mettere in croce Landini?
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 12:44
Il tema delle due diverse nature politiche è importante per il PD, ora però, spero, una volta per tutte, occorre arrivare ad una sintesi ideale. Ci sono partiti, movimenti, leghe etc., a me piacerebbe pensare il PD come una Comunità. Persone che si riconoscono in valori comuni, che non devono per forza aderire al partito ma che, in modo concreto e pragmatico questo si, agiscono per diffondere i valori condivisi. I circoli devono diventare gli alveoli di questo scambio di ossigeno con la società.
Scritto da silvio aimetti il 13/12/2013 alle 12:49
...mi sembra qualcosa di più, c'è voglia di umiliare ( evidentemente la "cultura" del PCI, la sua rappresentanza dei lavoratori, i suoi riferimenti ideali, le finalità di rispetto e applicazione della Costituzione, devono essere liquidati, a cominciare dal primo punto chiaro di Renzi e Veltroni l'africano: partiti leggeri)
Scritto da Elio Giacometti il 13/12/2013 alle 13:06
@Robinews 10:58, dopo il decesso della DC e PCI mi sembra di aver capito che sia morto anche il PD vecchia maniera, visto che si parla della nascita del NUOVO PD. Non sarebbe allora opportuno che Renzi proponesse una nuova denominazione ? In tal modo tutti capirebbero che si vuole veramente cambiare pagina. Che ne dite ?
Scritto da Nino 39 il 13/12/2013 alle 13:56
Caro Giuseppe dici bene. Il punto di partenza o se vogliamo il problema mai risolto in questi anni è stato che cosa deve essere il PD. Con Veltroni e il suo discorso del “Lingotto” si sono intraviste prospettive più simili ad un partito liberal-democratico, più vicino ad una tradizione americana che continentale. Con l’introduzione del meccanismo delle primarie, meccanismo usato non solo per la scelta dei candidati, ma anche per l’elezione del segretario nazionale e di quelli regionali, si sono scardinati alcuni presupposti del “partito pesante” e della tradizione politica di tutti i partiti portando alla trasformazione del partito da “organizzazione collettiva del consenso e rappresentante di corpi intermedi” a “comitato elettorale” permanente, del Segretario nazionale e degli istituzionali di tutti i livelli. Con il suo “leggero” “ma anche” Veltroni ha sostituito l’ideologia usata come collante politico ed umano del XIX e XX secolo immaginando di poter conquistare l’Italia con un “pensiero debole” in grado di rifiutare i conflitti e capace di mettere insieme le contraddizioni e gli opposti. Così è il partito democratico in USA. Luogo di opposti anche radicalmente opposti, ma che nel rito delle “primarie” trovano la capacità di scontrasi anche a sangue, ma di ricompattarsi, il giorno dopo, intorno al vincitore. Così, però, non è stato per l’esperienza veltroniana tant’è che il nostro si dimise dopo aver portato al Circo Massimo alcune milioni di elettori. Ora tu scrivi che Renzi è la ripresa di quel messaggio originario e la sua continuità. Su questo credo qualche dubbio sia legittimo, ma che anche il beneficio delle buone intenzioni debba essere riconosciuto. Renzi ha dichiarato a più riprese di voler portare il PD nel socialismo europeo. Veltroni non lo avrebbe mai fatto, magari Bersani ( che sicuramente ci ha provato ), ma l’ex sindaco di Roma, mai. Renzi ha a più riprese dichiarato di ispirarsi sui temi del lavoro a Ichino della cui impostazione tutto può dirsi tranne che sia “concertativa” ( sempre che questo termine oggi abbia ancora senso ) e oggi ha incominciato a “flirtare” con Landini e la Fiom ( chissà cosa ne pensa la Camusso ). Veltroni ha portato sindacalisti in Parlamento, ma tutti rigorosamente “riformisti”. Veltroni ha tentato di aprire una strada con il discorso del Lingotto, Renzi oggi non ha ancora “codificato” il suo orizzonte. Certo quando si candidata a segretario nazionale parla e scrive come fosse il candidato alla Presidenza del Consiglio, ma ad oggi, il “suo” vero programma politico non è ancora chiaro e questo perché si è prima candidato ( nel 2012 ) a Presidente del Consiglio con un programma buono come segretario nazionale del PD e nel 2013 a segretario nazionale con un programma per l’Italia come se fosse il candidato Premier alle primarie. Dunque i dubbi permango in questa fase. Ma l’elezione di Renzi porta e questo va obiettivamente riconosciuto anche l’inizio di una sorta di luna di miele con gli elettori. Innanzitutto ha reso “visibile” che il PD è un partito “contendibile” e che non c’è una “egemonia” della “ditta”. Non c’è nè in termini numerici né in termini culturali. Ha dimostrato di avere una capacità di comunicazione che va al di là di ogni intervento programmato da qualsiasi “spin doctor” e questo è un fatto nuovo, se vogliamo, nel nostro parterre. Da la dimostrazione di essere in grado di essere in sintonia con le forze giovani del Paese e con chi vuole il cambiamento per riportare il Paese sui giusti binari e, scusate se questo non è poco. Ora quello che non capisco, ma credo che lo vedremo nelle prossime settimane è come intende “cambiare” il PD. Tu in un passaggio parli di partito degli elettori contrapposto al partito delle tessere. Mi sembra una affermazione importante, ma dietro cui occorrerebbe davvero avviare un dibattito serie e approfondito anche perché, tu ben sai, che se non c’è il partito delle tessere esistono solo i “comitati elettorali” dei candidati e così si ritorna all’”italietta giolittiana”, non proprio un esempio di “eguaglianza delle opportunità” e di merito in politica.
Scritto da roberto molinari il 13/12/2013 alle 14:09
@Sic Est (11.30) - Dici con parole diverse tutto sommato quello che intendevo anch’io. Solo un’osservazione per capirci meglio. Lo spoil system (di origine americana) si addice agli alti burocrati al servizio diretto dei capi politici dell’amministrazione. Quando cambiano questi ultimi può essere logico che cambino anche loro. In politica è giusto che chi perde sia allontanato dai posti guida, cosa purtroppo raramente avvenuta in Italia in tutte le forze politiche. Ma nello stesso partito la presenza dei perdenti (non al vertice, su capisce) e la circolazione delle loro idee non debbono in alcun modo essere limitati. Questo è un rischio che c’è soprattutto in periferia dove si possono compiere piccole e vili vendette su chi "comandava" prima. Non a Varese fortunatamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 15:09
@Elio Giacometti (13.06) - Umiliare le culture storiche di un partito è sempre sbagliato e io non lo farei mai. Metterle da parte quando non sono più adatte a raggiungere le finalità che si ripromettevano è necessario. Tieni conto che il nuovo corso è stato voluto da quasi due su tre milioni di elettori (un plebiscito secondo i commentatori esterni) e anche dalla maggioranza sia pure relativa degli iscritti molti quali appartenevano alla sinistra tradizionale. Ti dice niente questo fatto?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 15:15
Con la consegna del Pd alla ''ggende'' (o popolo che dirsi voglia) si è conclusa la fase di depoliticizzazione della società italiana. facciamo il conto : Forza Italia è un partito? M5S è un partito? Nuovo Pdl? la lega è un partito? ora il Pd è un partito? facciamo poi il conto di quanti sono gli iscritti al Pd: meno di 500.000 (si dice) e raffrontiamolo con i milioni (3 circa) che hanno partecipato alle cd Primarie (de che?) e risulterà che la differenza (circa 2,5 milioni) non è iscritta. Altro da dire? Mi pare che la cosa si commenti da sola. Good luck.
Scritto da Renato Casola il 13/12/2013 alle 15:42
@Giacometti, avevo 14 anni (1964) quando sono entrato nella FGCI, ho sempre fatto parte del PCI fino al PDS. Il cambiamento, o meglio i cambiamenti in atto a sinistra, non umiliano nessuna storia. Delle mia ne sono orgoglioso nonostante le troppe delusioni e i tanti tradimenti subiti da parte di gruppi dirigenti spesso "inetti". La nostra storia è la nostra, lasciamo che nasca una nuova storia costruita dalle nuove generazioni per il "loro" futuro, il nostro è passato!.
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 16:17
@NINO 39, 13,56, Sinceramente cambiare nome non è una questione importante. Partito Democratico non mi dispiace. Io non sono un iscritto ma guardo sempre con grande interesse alla comunità del PD perchè contiene non poca della mia storia. Mantengo sempre la mia grande autonomia. Non do più deleghe in bianco a nessuno, ma se posso contribuire nel mio piccolo all'esistenza di una forza democratica di massa e di sinistra io ci sono sempre.
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 16:24
tornando ai rimborsi anticipati/rifinanziamenti ai partiti..forse han solo provveduto al rinnovo per tre anni già annunciato però con l'importante variante che poi cambierà..e finiranno ..inoltre credo che ora ci sia un partito di democrazia centrista che all'occasione tende giustamente a spostarsi a ds o sin..le larghe intese han lasciato più larghe vedute..dai paraocchi...
Scritto da zva il 13/12/2013 alle 16:27
@Molinari 14,09, ti sinceramente che ho molto apprezzato il tuo post. Mi permetto di interloquire su un tema (che poi è anche contenuto nel post di @Adamoli) Quale partito, quello degli elettori o degli iscritti? Io penso che CHE DEBBA CONTINUARE AD ESSERE DI ENTRAMBI. Questa è una intuizione che in generale è parte integrante della storia dei partiti democratici e popolare italiani e mantenerla è cosa buona e giusta.
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 16:32
Oggi Cuperlo ha dato la disponibilità (ha accettato) a ricoprire la carica di presidente del PD. Ha anche aggiunto che questo potrà avvenire mantenendo la responsabilità di coordinatore della sua corrente. NON MI PIACE. L'unità e la collaborazione non si ottiene in questo modo anzi si rischia di minacciarla. E' molto più giusta la posizione di Civati che proponeva una presidenza di garanzia e quella di Cuperlo non lo è. Taddei è entrato in segreteria senza trattative tra correnti, Cuperlo si.
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 16:38
@Roberto Molinari (14.09) - Alcuni punti specifici per discutere meglio a beneficio dei lettori. Non asserisco la continuità di Renzi con Veltroni ma solo il fatto che da lì si ricomincia. Per questo non sostengo, come altri commentatori, che il Pd è nato l’8 dicembre di quest’anno ma piuttosto nel 2008. Sulle primarie penso che si dovrà con calma ridiscuterne l’impostazione che peraltro è già stata corretta. Per esempio, sui segretari regionali ho le mie perplessità. Ad oggi preferirei l’elezione diretta affidata agli iscritti. Dobbiamo fare attenzione a non abusare delle primarie per non ridurne l'imatto innovativo. Sull’adesione al Pse (l’ho già scritto varie volte) non vedrei nulla di male se si aprisse alle esperienze nuove come quella del Pd e se rinnovasse il suo bagaglio culturale col quale sarà sempre più difficile vincere in Europa. Infine, sono contrario ad un rapporto organico con i sindacati, come tu sai benissimo, a maggior ragione con la Fiom che si comporta troppo spesso da partito politico. Ma sulla rappresentanza dei lavoratori nei luoghi di lavoro perché non parlare anche con Landini? Con le forze sindacali, in difficoltà come i partiti, reciproca autonomia e indipendenza. Lo ripeterò fino alla noia. Come vedi le nostre opinioni su questi punti non divergono molto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 17:38
@Renato Casola (15.42) - Ma tu pensi davvero che sia possibile (giusto e utile) ritornare ai partiti del Novecento? Che sia possibile chiedere a mio figlio (che pure è appassionato di politica) di militare come io avevo militato nel mio partito fin da ragazzo quando lavoravo in fabbrica e sottraevo tempo alle vacanze di 15 giorni per andare ai corsi residenziali di formazione delle Acli? Che non siano dei partiti veri quelli che danno respiro e rappresentanza al proprio elettorato facendolo partecipare alle scelte delle leadership?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 17:43
@Adamoli. Quindi serve un impianto di fondo, chiaramente riformista (ma diciamo cosa si intende peró), libertario, deideoligizzato e che privilegi uno stato liberale (è consentito tutto quanto non espressamente vietato). Peró su questi temi c'è ancora poco (per le tante sensibilità che si rischia di urtare).
Scritto da Loris Costa il 13/12/2013 alle 17:47
@Adamoli. Militare non so ma quel che so è che se si alza l'asticella dell'ideale si potrebbe ancora, basta trovare gli argomenti (che purtroppo mancano).
Scritto da Loris Costa il 13/12/2013 alle 17:54
(Se l'ideale fosse costruire una società libera da bisogno, che coniughi tecnica e società lo troverei appassionante). Ma non mi chiamo Renato.
Scritto da Loris Costa il 13/12/2013 alle 17:57
Anche a me non piace la scelta di Cuperlo di mantenere la sua corrente pur assumendo la Presidenza del P.D. Se questa è lo scotto che Renzi deve pagare alla vecchia guardia non potrebbe pretendere lo scioglimento delle correnti? Perchè solo così si potrà ottenere una vera unità del partito, pur nel rispetto delle diseguaglianze e delle diverse provenienze. (Chiedo venia per lo svarione del condizionale invece del congiuntivo nel mio commento di stamattina)
Scritto da giovanni dotti il 13/12/2013 alle 18:11
Un detto lombardo definiva "i pifferi di montagna" che partirono per suonare e tornarono suonati. L'intolleranza interna al PD è sempre stata patrimonio della componente di sinistra (usando come "bastonatori" i SEL-lini) contro i retrogradi Cattolici. Acme: le primarie Bersani Renzi; ed il lancio di Cuperlo - l'ultimo dei mohicani. Ora che anche l'ultimo è stato rottamato dai suoi, si può ragionare su di un partito nel quale tutti sono cittadini pari grado, e che rispetti fino in fondo le convinzioni morali: ad esempio evitando porcherie sull'obiezione di coscienza all'aborto.
Scritto da Massimo Galli il 13/12/2013 alle 18:23
@Galli, 18,23, seguo sempre con interesse i tuoi post, ma questa dei "BASTONATORI SEL.lini" i presunti retrogradi cattolici NO. E' INGIUSTA E COMPLETAMENTE FALSA. Le polemiche e le critiche sono una cosa di grande valore democratico, il tuo giudizio sui SEL-lini non ha alcun valore ed è poco democratico. Senza acrimonia particolare.
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 18:35
Bravo Adamoli, te lo dico di gusto. Richiamare l'esperienza di Veltroni, il vero fondatore del Pd, è doveroso e giustissimo.
Scritto da Giorgio S. il 13/12/2013 alle 18:38
La buona comunicazione e la propaganda va quasi sempre bene ma nel caso del finanziamento dei partiti NON E' GIUSTO IMBROGLIARE. Il finanziamento pubblico dei partiti (anche quelli che non esistono più) resta in piedi FINO AL 2017 con una "graduale riduzione". I cittadini non sono tanto "imbecilli" da bere l'imbroglio e come tutti gli imbrogli in politica si ritorcono contro. Letta? PINOCCHIO BOCCIATO!
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 18:41
Giuseppe,scusami se riprendo il post di ieri, che però può servire anche per quello di oggi. La legge elettorale deve uscire da un accordo di maggioranza nel governo, questo lo ha detto Letta, e ribadito oggi Franceschini, ed in un secondo tempo va portata alle opposizioni. La mossa di Renzi, e' di averla subito, a prescindere dalla maggioranza, per poter andare al voto prima possibile, ed eliminare in un sol colpo Letta,e Napolitano. Se è questa l'anima ideale cui fai riferimento ! Continua
Scritto da mario diurni il 13/12/2013 alle 18:48
@Giovanni Dotti (18.11) - Questa volta la pensiamo diversamente. Può aver sbagliato Renzi ad offrire la presidenza a Cuperlo, non quest’ultimo a dire che resterà nella sua corrente se sarà eletto. Il Pd senza correnti non è immaginabile. Tutto a sta vedere come si comporteranno e come si comporterà Cuperlo personalmente. Non devono essere partiti nel partito, ma luoghi di riflessione politica. E’ su questo che andranno giudicati.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 19:00
@Massimo Galli (18.23) - Non parlerei di intolleranza ma piuttosto di una forma di arroganza culturale diversa da luogo a luogo. Come dico nel post D’Alema & Bersani sui posti di potere erano generosi. Qualche volta capitava di sentirsi ospiti in casa altrui. Non deve più succedere a nessuno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 19:02
Un altro commento, anche a beneficio di Robinew, che capisco che non capisce che io capisco. Ma se si fa riferimento A Veltroni,ed al Lingotto, allora la linea è quella liberal-democratica, con idea forte di maggioritario, eliminando i partiti più piccoli.Se Renzi manterrà questa linea di filosofia politica anche per la legge elettorale, sarà una cosa buona per il paese. Magari incontrando ( come dice di voler fare ), e mettendosi d'accordo con Berlusconi e Forza Italia.( Robinews che dice?)
Scritto da mario diurni il 13/12/2013 alle 19:10
@Mario Diurni, continuo a capire perchè non capisci. Se mi leggi da un bel po avresti capito che quello che io sostengo fa unicamente riferimento al "merito" delle cose. Le legge elettorale? 1 IMPORTANTE E FARLA SUBITO E BENE (doppio turno di coalizione a me va bene) va bene anche a Berlusconi? a me va bene, Va bene a Salvini? A me va bene. CHIARO NO?
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 19:24
@Adamoli 19,00, il problema non è Cuperlo presidente si o no! Il problema è se e accettabile che Cuperlo nell'accettare (e contrattare) la carica ABBIA RIBADITO CHE LUI RIMANE COME COORDINATORE RESPONSABILE DELLA SUA CORRENTE. Se va bene a Renzi OK però non dica che ha smontato le correnti QUANDO LE ACCETTA E LE COSTITUZIONALIZZA.. Tutto qui!
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 19:29
@Adamoli. Credo che sia legittimo comportarsi esattamente come vi siete comportati voi renziani l'anno scorso.
Scritto da Fabrizio Mirabelli il 13/12/2013 alle 19:50
@Fabrizio Mirabelli (19-50) - Ho votato e sostengo Renzi ma non mi sento "renziano" in senso stetto. Nella mia vita sono stato soltanto un "moroteo" quando ero molto giovane. La scelta di Cuperlo di mantenere la corrente è assolutamente legittima. E' questo che volevo dire. Tu hai capito diversamente?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 20:26
Speriamo solo che evitino sgambetti e lavorino per bene comune del quale si ha tanto bisogno.....
Scritto da Loredana Besi il 13/12/2013 alle 20:30
@Mirabelli, 19,29, Comportamenti esattamente uguali? infatti, Renzi dopo le primarie divenne presidente del PD come Cuperlo. La cosa che più mi rattrista e quella di vedere dei "giovani" comportarsi come i vecchi "marpioni" e questo non preannuncia nulla di buono. .
Scritto da robinews il 13/12/2013 alle 20:52
"Tutto sta a vedere come si comportano". Questo "noi" e "loro" mi infastidisce molto. Il congresso è finito e il PD è uno solo. Perché i cuperliani dovrebbero comportarsi diversamente da come hanno fatto i renziani l'anno scorso?
Scritto da Fabrizio Mirabelli il 13/12/2013 alle 21:07
@Fabrizio Mirabelli (21.07) - Come si comportano le correnti, tutte le correnti, Fabrizio. Non ho fatto nessuna distinzione fra "noi e loro". Più chiaro così non riesco ad essere.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2013 alle 21:35
Ottima notizia! Uniti si vince, divisi siamo autolesioniste e vince Berlusconi!
Scritto da Antonio Iosa il 13/12/2013 alle 21:41
Caro Fabrizio sotterra l'ascia di guerra altrimenti non si va da nessuna parte.
Scritto da Flavio Carminati il 13/12/2013 alle 22:25
Proprio per evitare queste assurde e anacronistiche contrapposizioni,che hanno acuito gli animi e generato tante incomprensioni interne,bisognerebbe chiudere col passato sciogliendo di comune accordo le c.d."correnti". Ci saranno sempre i personaggi capaci di rappresentare un polo di riferimento per tanti altri,ma senza necessità di creare correnti ufficializzate. Ciò per evitare eccessive divisioni e concorrere tutti insieme a formulare programmi il più possibile condivisi.So che è difficile,ma
Scritto da giovanni dotti il 13/12/2013 alle 23:10
Caro Giuseppe, da laico, voglio porti un quesito imbarazzante e poco diplomatico in quanto cattolico democratico. Già sai che temo un'implosione del PD, o la fine del suo progetto, che travolgerebbero tutti. Oggi, da quanto leggo, sono emersi i primi scricchiolii, su questioni attinenti la laicità (o meno). Sono convinto che molti cattolici, pur restando democratici, abbiano abdicato ai principi liberali. A mio parere, liberale è chi, davanti a materie controverse (come l'aborto, la bioetica, la ricerca scientifica, la procreazione assistita per le coppie sterili ecc.), adotta un doppio binario, idea che risale filosoficamente molto addietro nel tempo, a Locke e soprattutto a J.S. Mill. Su questioni di coscienza che non ledano diritti comunemente considerati inviolabili, sono solo i soggetti interessati a scegliere conformemente alla loro coscienza: il cattolico non divorzia (non dovrebbe), la coppia o la donna cattolica non ricorre (non dovrebbe) all'aborto, ma accetta che altri divorzino o altre coppie o donne ricorrano all'aborto (si tratta di qualcosa in più della semplice obiezione di coscienza). Così dovrebbe essere per le unioni di fatto (etero- o omosessuali che siano), per il testamento biologico, per la fine dell'accanimento terapeutico, per la ricerca sulle staminali (da non confondere con il "metodo stamina", bufala truffaldina che sfrutta l'altrui disperazione e che si avvale del ponziopilatismo di qualche magistrato). Mi fermo invece su due soglie critiche: 1) l'eutanasia, per la quale non ho convinzioni chiare, salvo caso per caso tanto per il sì come il no, ma senza vedere un netto confine; 2) il diritto di 'adozione, o di procreazione assistita o mediante prestatori o prestatrici del corpo, per le coppie omosessuali (non voglio passare per un bacchettone; sono proprio grandi liberali come Locke, Mill e Popper a dirci che, su questioni che possono arrecare danni irreparabili agli esseri umani, non è possibile compiere sperimentazioni né consentire doppi binari; e studiosi della psiche, come Freud ed oggi Recalcati, ci rammentano l'importanza della polarità maschile-femminile nella formazione delle strutture psichiche, a anche cognitive ed emozionali, dei figli). Ora, la sfera della laicità si mostra inclusiva, in questo modo, perché riconosce tanto il diritto di scelta quanto quello di non scelta; al contrario, un irrigidimento sull'idea di verità da parte delle religioni (in questo caso quella cristiana cattolica), non solo è escludente, ma di fatto riconosce solo il dovere di non scelta. La laicità salva il PD; una guerra di religione (non importa se proclamata dai credenti o dai non credenti) rischia di ucciderla. E tu, che ne pensi? Grazie in anticipo per la tua risposta.
Scritto da Valerio Crugnola il 13/12/2013 alle 23:31
Come patriota - qualifica disusata e sospetta - guardo con interesse allo spostamento al centro del PD. Come socialdemocratico temo che la sinistra, realtà europea, in Italia sia ormai marginale. Ritengo che la crisi italiana abbia il focolaio di infezione nell'anomalia del sistema politico che rifiuta di adeguarsi alla realtà europea. Abbiamo già pagato un alto prezzo a causa della nostra "malattia": temo che la crisi persisterà.
Scritto da ulderico monti il 14/12/2013 alle 08:00
@Valerio Crugnola (23:31), l'intervento è molto corretto ed appropriato. Le questioni "di coscienza" non sono patrimonio di nessuno, laico o credente, ma fanno parte del bagaglio culturale della Società stessa. Per il divorzio è interessante notare che è un "peccato" in grande spolvero (come si dice in Borsa) presso certi suoi detrattori che hanno votato contro nel referendum, credenti compresi.
Scritto da Sic Est il 14/12/2013 alle 08:44
@U.Monti, convengo che con Renzi il P.D. si stia spostando "al centro",come le altre forze socialdemocratiche europee. Ma non è questo ciò che perseguiva da anni "nei fatti" la corrente dalemiana, anche se poi "in teoria" restava fondamentalm.comunista? Ambiguità che ha minato la credibilità del partito. La contrapposizione tra Renzi e Cuperlo non è quindi basata tanto sulle idee,quanto sulle persone. Personalizzare troppo non va bene, anche per questo le correnti andrebbero definitivam .sciolte
Scritto da giovanni dotti il 14/12/2013 alle 09:01
Il pessimismo di @U. Monti 8,00, attraversa in modo massiccio le nostre vetuste generazioni e ancora di più le nuove. Tutto allora è perduto? No, da parte mia voglio dare ancora credito alla possibilità di risalire la china. Nel 2014 eleggeremo un parlamento europeo che per la prima volta "eleggerà direttamente il presidente e la commissione" che saranno sottratte ai governi nazionali. E' in questa nuova dimensione che si potrà forse cercare e trovare la chiave di uscita dalla crisi. SPEREM.
Scritto da robinews il 14/12/2013 alle 09:11
@Valerio Crugnola (23.31) - Ti posso dire cosa penso io di questi problemi molto complessi tenendomi sul piano politico dove sono più preparato o meno impreparato. Che solo la laicità salvi l’unità del Pd mi appare scontato. Era chiaro fin dalla sua nascita nel 2008. Su questi temi, che oggi si definiscono eticamente sensibili, anche la Dc risolveva le proprie differenze interne con spirito laico. Sull’aborto il discorso è chiuso. La legge 194 la considero una buona legge che si deve applicare prima ancora di pensare a cambiarla. Sono da sempre favorevole al testamento biologico tante’è vero che alcuni anni fa ho scritto un articolo che la Prealpina ha messo in prima pagina con il titolo “Farò testamento biologico. Lo Stato rispetti la mia libertà di coscienza”. Sul blog ho parlato di questi problemi varie volte, ne fa testo l’archivio facilissimo da consultare. Sono favorevole alla stabilizzazione delle coppie di fatto, non più con le sperimentazioni comunali ma con una buona legge dello Stato su cui l’Italia è in serio ritardo. Voterei senz’altro contro l’eutanasia e sono molto scettico rispetto all’adozione per le coppie gay. Ti dirò che le dizioni genitore uno e genitore due non mi piacciono per niente né quando si riferiscono ai genitori divorziati né, un domani, per le adozioni cosiddette “anomali”. So benissimo che nel Pd ci sono moltissimi dirigenti, iscritti ed elettori che hanno un’opinione diversa. E allora? Penso che il partito debba decidere anche in questo campo il metodo della maggioranza ma con la variante decisiva rappresentata dal voto di coscienza individuale. Rifiuterei la disciplina di partito che nessuno peraltro ha mai invocato. Non vedo altra strada per dare a questi problemi una risposta democraticamente matura.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/12/2013 alle 09:28
Personalm.la penso come @Crugnola. La laicità'matura'fa parte del pensiero democratico, le religioni non possono imporre a tutti con norme di legge delle scelte uniformi di comportamenti nella sfera privata, altrimenti si scivolerebbe nello stato teocratico.Solo in alcuni campi controversi sarebbe lecito intervenire, come in quelli cui fa cenno Crugnola, dopo una discussione allargata eventualmente con ricorso anche ai referendum(che dovrebbero anche essere"propositivi",con revisione costituz.)
Scritto da giovanni dotti il 14/12/2013 alle 09:30
Tento di rispondere a @Dotti e a @robinews. Se il PD è una versione italiana della socialdemocrazia, lascia spazi al centro che, in mancanza di "cristiano-sociali" o simili, diventa terra d'avventura. Se il PD va al centro, lascia spazio a sinistra agli estremismi minoritari e avventurieri. Che si intenda dar lezione a tutta l'Europa politica, è presunzione fantastica. Intanto il 19-20 la riunione a Roma dei capi di governo, ci metterà in linea(di rigore) con tutta la nostra presunzione.
Scritto da ulderico monti il 14/12/2013 alle 09:42
@Ulderico Monti (08.00) - Sono convinto che gli attuali standard politici italiani sono sotto quelli europei. E sono altrettanto convinto che, se la sinistra italiana fosse diventata socialdemocratica tanti anni fa, ne avremmo tutti guadagnato. Ma comprendo le tantissime obiezioni a questo mio ragionamento che non ha il riscontro di prove certe. Oggi credo che il Pse debba aggiornare molto le sue idee. Non per nulla negli ultimi anni è passato da sconfitta in sconfitta. Ho letto molti resoconti della recente campagna tedesca. Il leader socialdemocratico a volte sembrava una Merkel in sedicesimo, a volte abbastanza distante dalla realtà fattuale. Il risultato elettorale ha ben rappresentato il quadro sconfortante. Questa è stata la valutazione degli analisti più seri. Se poi tu mi rispondi che malgrado tutto questo la socialdemocrazia in generale, e quella tedesca in particolare, è stata anche negli ultimi anni più positiva e propositiva del Pd mi chiudi giustamente la bocca. Non siamo certo in grado di dare lezioni a nessuno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/12/2013 alle 09:58
@Giovanni Dotti (09.30) - Scusa Giovanni, ti pare che io abbia detto cose diverse su un presunto dominio delle religioni in materia di leggi dello Stato? Le cose diverse da te le dico apertamente sulle correnti, tema sul quale corrono (non da parte tua naturalmente che sei un semplice militante) fiumi di ipocrisia. Più dicono che non le vogliono e più le rafforzano e le fanno diventare dei gruppi "personali". Bisogna intendersi bene. Il concetto di corrente dà il senso (ed è ciò che mi piace) del flusso delle idee più che delle organizzazioni rigide. Sono queste che bisognerebbe evitare. Ma le correnti di pensiero, in un partito come il nostro non sono evitabili. Al contrario sono necessarie per l'unità vera, solidale e operativa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/12/2013 alle 10:04
Giuseppe, se ricordi ti avevo sollecitato qualche tempo fa, sui cosiddetti valori non negoziabili. Oggi, dopo aver letto V.Crugnola, dico che per un cattolico, è fondamentale su i temi etici, che attengono anche alle cose ultime, fare riferimento al Magistero Papale e della Chiesa, che è Mater et Magistra. E questo vale anche per" i cattolici adulti". Questo nulla toglie alla laicità, ed alla libertà di coscienza, ma evita che si facciano leggi che sono contro la persona.Continua
Scritto da mario diurni il 14/12/2013 alle 10:11
Questo non significa essere clericali,o voler un partito confessionale, ma come disse San Pietro davanti al Sinedrio è necessario ubbidire a Dio, piuttosto che agli uomini.
Scritto da mario diurni il 14/12/2013 alle 10:15
@Adamoli, i nostri pensieri collimano, quando ho scritto il mio commento delle 9,30 non avevo ancora letto il tuo.Ti ringrazio della precisazione, anche riguardo alle "correnti", che se intese come tu dici possono tranquillam.restare.La libera circolazione delle idee è linfa vitale per un partito, le eccessive personalizzazioni sono nefaste. Personalm.sono sempre stato contrario al "culto della personalità", per questo in passato ho apprezzato Krusiov del XX Congresso del PCUS con la destalinizz
Scritto da giovanni dotti il 14/12/2013 alle 10:42
@ Molti lettori - Il Cristianesimo è una religione laica; distingue “quel che è di Dio da quel che è di Cesare”; laico non significa individualista, privato, relativista. Il Cristianesimo è fondato sulla libertà che a sua volta è basata sulla ragione e sulla coscienza personale; esso rispetta anche la libertà di non credere o di credere diversamente (libertà di religione), ma sarebbe una pretesa assurda relegarlo nel privato individuale perché fa parte della identità del popolo che dello Stato è sovrano e , pertanto, non può essere limitato nelle sue opzioni. Di conseguenza non spetta allo Stato stabilire quando inizia e finisce la vita; neppure che noi siamo “padroni” della vita perché sciolti da ogni vincolo di solidarietà nei confronti delle altre persone. Il “popolo” non è una aggregazione indistinta di individui. Il nucleo del Cristianesimo è l’amicizia di Dio con tutti gli uomini: Dio è sempre disposto a comprendere e a perdonare. La verità del Vangelo non è mai imposta, ma è pur sempre una verità che può essere non accolta ma non ridotta a opinione. Essa va rispettata perché è percepita attraverso la libertà della persona. Sui grandi temi morali l’insegnamento del Vangelo è vincolante per chi vuole essere coerente con la sua fede, ma rispetto a tale “obbligo” sta la fragilità umana che Dio comprende e perdona, non l’autosufficienza di chi vuole contrapporre un’altra verità (la verità non può essere che una). Se una persona “non ce la fa a vivere” non va condannata dagli uomini e non è affatto respinta da Dio. “C ’è un momento in cui il senso cristiano della finitezza umana e della vita come viaggio, aiuta a dire si alla sua conclusione. Non è la vita che va idolatrata ma sono i viventi che vanno rispettati in tutte le fasi della loro esistenza, da quelle deboli degli inizi nel grembo materno e quelle deboli della fine e a quelle intermedie felici o dolorose” (Claudio Magris). La legge può regolare l’eutanasia, per far rispettare la volontà di una persona dai condizionamenti individuali e sociali ma deve prevedere condizioni e cure palliative per cui il malato non debba soffrire: esso non deve mai essere abbandonato perché la sua dignità non scompare con la malattia. Quanto all’aborto può essere una necessità che richiede anch’essa la regolazione della legge ma, coinvolgendo anche l’ “altro” indifeso, non può essere giammai considerato come un “diritto umano”. La libertà delle persone deve comprendere anche la libertà di unirsi in coppia con individui dello stesso sesso, perché quello che conta è la relazione d’amore. Ma il riconoscimento di uguali diritti non può essere di danno anche solo potenzialmente psicologico verso i bambini. Siccome le istituzioni caratterizzano una civiltà, non sarebbe irragionevole denominare diversamente due istituti giuridici. Non sono due realtà esattamente uguali e il riconoscimento di tale differenza non depotenzia gli uguali diritti. Condivido l’opinione di Magris: “La grande forza del Cristianesimo è il tentativo di confrontarsi con l’infimo e l’estremo della condizione umana” (La lettura – 8/12/2013). Il partito “laico e liberale” non diventa “autoritario e clericale” se dà il giusto spazio a questi temi, il “benessere” non consiste soltanto nel possesso di beni materiali e la vera libertà non può essere limitata solo a temi sociali e politici.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 14/12/2013 alle 11:59
@Adamoli. Grazie della risposta. Non concordiamo su un solo punto, purtroppo decisivo. Decisioni di questo genere non possono essere risolte in termini di maggioranza. Ciò proprio in nome dei principi liberali. C'è chi dice che le unioni civili significano la fine della famiglia? E' dubbio; anche chi lo pensa deve lasciare libero di unirsi civilmente le altre persone; peraltro, sarà la sperimentazione, e non l'ideologia, a dire se le previsioni catastrofiche si saranno attuate o no. Una maggioranza che ne imponesse la impossibilità sarebbe illiberale. Lo stesso vale, ribaltato, per le adozioni. Se ci sono dubbi per la loro nocività sulla psiche della persona adottata, non si dovrebbe potere, perché è materia su cui non possiamo sperimentare. Una maggioranza che lo consentisse sarebbe a sua volta illiberale nei confronti degli adottati. L'eutanasia forse potrebbe essere decisa a maggioranza, ma caso per caso, perché la casistica è molto ampia e non può essere ricondotta ad un'unica normativa. Ma non so, su questo devo pensare meglio. Ma il mio timore era un altro: il riemergere nel PD di antiche linee di frattura che non hanno, o non dovrebbero avere, più senso.
Scritto da Valerio Crugnola il 14/12/2013 alle 12:06
@Valerio Crugnola (12.06) - Dal mio angolo visuale il punto è un altro. Fino a poco tempo fa, soprattutto i cattolici, asserivano che il Pd non dovesse avere una posizione in merito ai temi eticamente sensibili. La paura era di restare intrappolati nelle maglie della maggioranza. La mia posizione era ed è un'altra. Dal momento che problemi verranno discussi in Parlamento il Pd deve avere una linea. Andare in ordine sparso sarebbe impossibile. Cosa direbbero i capigruppo alla Camera e al Senato? Nel merito e nel concreto, quando parlo di libertà di coscienza (sacrosanta) mi riferisco soprattutto ai cattolici praticanti che sono presumibilmente una minoranza ma varrebbe per tutti quanti se la situazione (improbabile) si capovolgesse. Penso che questa sia un orientamento laico, maturo e democratico. Ma la materia è opinabilissima.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/12/2013 alle 12:13
Su Renzi e lo spostamento verso il "centro". A me questa discussione non convince più. Cosa è oggi il centro? cosa è oggi la sinistra? E mi permetto addirittura di aggiungere "cosa è oggi la destra"? Dopo tutti gli aborti avvenuti in tutti e 3 i luoghi politici italiani, mi viene in mente una sola parola "fallimento". Solo partendo da questa consapevolezza si può pensare di ricostruire i "diversi luoghi della politica". Per farlo però "tutti" quelli che hanno fallito devono mettersi da parte.
Scritto da robinews il 14/12/2013 alle 12:17
Un'ultimo pensiero per Mandela. Dopo 10 giorni di giusto tributo le spoglie di Madiba stanno per trovare la definitiva destinazione a Qunu. Un uomo che ha cambiato (tantissimo) il suo paese e il mondo lo lascia ancora con molte ferite e cattiverie. Le furibonde liti degli eredi nei tribunali, la strage del 2012 di 34 minatori nelle miniere di platino falcidiati dai colpi di mitra. Tutto questo ci insegna che neanche gli uomini migliori (il migliore in assoluto) possono eliminare le ingiustizie.
Scritto da robinews il 14/12/2013 alle 13:41
@Robinews(13,17):forse hai ragione tu, effettivam.oggi è difficile dare delle"etichette"di dx.,sin. o centro ai vari partiti. Io sono rimasto alla"classificazione"di N.Bobbio(1994 "Destra e Sinistra")che pur citava Sartre("dx.e sin. sono due scatole vuote").Si potrebbe anche discutere se la politica del PCI fino al PD degli ultimi lustri sia stata una politica"di sinistra". Io parlerei di "ambiguità", e per questo ha sempre perso. Meglio quindi essere d'ora in poi più pragmatici, superare questa
Scritto da giovanni dotti il 14/12/2013 alle 13:45
(segue) dicotomia terminologica e affrontare più decisamente i problemi reali che assillano la società moderna, che rispetto al passato è profondam.mutata. in sintesi meno ideologia e più idealità, più pragmatismo e meno teoria.Probabilm.questo modo di pensare non sarà condiviso da molti,ma penso che sia ora di lasciare alle spalle certi anacronistici retaggi del passato,anche prossimo,e lasciare ai teorici della politica eventuali etichettature.Mi piacerebbe conoscere anche il pensiero di altri
Scritto da giovanni dotti il 14/12/2013 alle 13:53
Con Renzi spero che fra qualche tempo si possa dire che manca ancora qualcosa al Pd ma molto meno di adesso.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 14/12/2013 alle 14:56
Permettetemi l'intromissione ma da cattolico professante posso asserire che non mi è mai stata insegnata l'imposizione delle mie idee ma la loro libera espressione e la coerenza nel supportarle si. Non credo che nella laicità ci sia la ricetta della felicità e l'aborto o la libertà sessuale ne sono una chiara dimostrazione; credo invece che occorrerebbe un dialogo continuo e approfondito che permetta sintesi condivise mentre oggi si tende sempre a radicalizzare il dialogo scadendo nella denigrazione. La perfezione non esiste ma le idee per raggiungerla si e noi abbiamo il dovere di ricercarla nel confronto e non nello scontro o nell'esclusione come da tendenza odierna.
Scritto da Alessandro Milani il 14/12/2013 alle 15:48
@Dotti 13,45, carisissimo, quando mi interrogo su che cosa oggi è sinistra, centro, destra, mi riferisco esplicitamente all'abuso "strumentale e fallimentare" di questi termini negli ultimi decenni in Italia. Naturalmente ho ben presente tutte le implicazioni sociali e politiche che questi termini contengono. La questione che pongo e mi pongo è quella di come e con che cosa si può "ricostruire" un pensiero e un ideale di sinistra. Questa è la vera sfida che abbiamo di fronte.
Scritto da robinews il 14/12/2013 alle 17:50
Giuseppe,hai ragione,riferito al PD naturalmente, che la materia è opinabilissima. Vedremo cosa accadrà se,e quando sarà ripresentata la legge sull'omofobia ( Scalfarotto,Vendola,etc ), che per il momento è stata accantonata, se non sbaglio, anche per l'intervento di Renzi. Comunque complimenti per il tuo blog, e a quanti vi scrivono, per l'importanza dei temi affrontati, non soltanto sociali e politici, in una società inquieta come la attuale. Papa Bergoglio avrà un ruolo fondamentale di guida
Scritto da mario diurni il 14/12/2013 alle 18:52
Ho un figlio a Varese che per ragion di lavoro (per fortuna lo l'ha ancora) deve fare il ponte di Vedano. I ritardi vanno da 1 ora a 2 ore (1 settimana). Tutti conoscono le mie idee, difendo sempre il diritto alla protesta, l'ho fatto con forza nel caso della Val Susa. La domanda che mi faccio e faccio alle "silenti persone d'ordine" NULLA DA DIRE? Ho letto su Varesenews le molte proteste di cittadini. Ma a Varese c'è la questura? Come mai contro gli antagonisti di sinistra si e i forconi no?
Scritto da robinews il 14/12/2013 alle 19:11
G.Dotti sollecita qualche considerazione sulla dx,sin,centro. Non si possono eliminare del tutto le differenze,perché hanno origini diverse di pensiero, tradizione. E' sufficiente leggere quello che scrive Camillo Langone sulla dx, o Michele Salvati sulla sin. E' vero altresì che alcuni principi e temi non sono né di dx,né di sin: la solidarietà, l'attenzione per gli ultimi, la difesa della vita,l'uguaglianza sociale etc. Su questi temi si può, e si deve trovare assonanza, e collaborazione
Scritto da mario diurni il 14/12/2013 alle 19:11
@Adamoli, auguri per domani. Ci sarà l'assemblea nazionale del PD alla quale parteciperai con grande diritto. Sembra che domani Renzi proporrà al M5S il "via subito" al finanziamento ai partiti in cambio di un si ad una legge elettorale subito (del sindaco d'Italia) e via "questo" tipo di senato. Si tratta di una linea "non in linea", scusa il bisticcio di parole, con la maggioranza e il governo Letta. Se sarà così come la mettiamo? (segue)
Scritto da robinews il 14/12/2013 alle 20:17
Robinews (segue). So molto bene che Renzi "non può dire esplicitamente "nuova legge elettorale ed elezioni subito". Le ragioni di questa scelta ho provato a spiegarle molte volte. Io credo che Renzi e molti nel PD hanno questa consapevolezza e forse ci arriveranno per vie traverse. Nei prossimi giorni e settimane si preannuncia un "caos" di dimensioni inimmaginabili e la via di una nuova legge elettorale ed elezioni subito SARA' LO SBOCCO NATURALE (e democratico, aggiungo io):
Scritto da robinews il 14/12/2013 alle 20:26
"Cosa è oggi il centro? cosa è oggi la sinistra? E mi permetto addirittura di aggiungere "cosa è oggi la destra"? ". Il pensoso @robinews alle 12,17 pone le domande esistenziali sul "chi sia chi". Non si offenderà se dico di annusare odor di qualunquismo, o meglio (o peggio) lo smarrimento delle idealità e la confusione dei ruoli. Come provocazione potrei aggiungere: che cosa fu la Resistenza? che cosa fu il fascismo? fugaci espressioni dell'animo umano? Perciò rimarrò ancorato all'Europa.
Scritto da ulderico monti il 14/12/2013 alle 21:16
@U. MONTI, 21,16. Il caro compagno Ulderico non riuscendo a seguire i miei troppi interventi sul blog (12,17 e 13,45) è caduto nell'errore (per colpa mia) di sentire odore di "qualunquismo" (mio) per quanto scritto alle ore 12,17. Se avesse letto anche quello delle 13,45 avrebbe capito cosa intendevo con quell'espressione sintetica. Tranquillo Ulderico, non mi offendo cosi come non mi sono sentito offeso quando hai chiesto la mia espulsione dal blog. (segue).
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 07:35
Robinews (segue). Ricordi Ulderico? scrivesti che ero un provocatore eversivo infiltrato nel blog che dovevo essere "stroncato" per la grave colpa di "criticare" il P.d. R. Poi, piano piano, hai cominciato a cambiare idea. Sono incidenti che succedono quando si ha molta passione e meno attenzione. Di questo incidente sono addirittura contento perchè hai colto l'occasione per ribadire il tuo orgoglioso antifascismo ed essere uomo di sinistra. (segue)
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 07:44
Robinews (segue). A volte, quando scrivi certe lodi (Monti Mario ecc.) fai vacillare la mia convinzione (confermata) di trovarmi di fronte ad un vero democratico, antifascista, sicuramente di sinistra. Vedi caro Ulderico, ricordo molto bene quando una certa sinistra (la mia) bollò il grande Giorgio Gaber come "qualunquista" quando scrisse e cantò la canzone omonima. Lui si chiedeva ossessivamente (e ci chiedeva) 40 anni fà "cos'è la sinistra, cos'è la destra", semplicemente "PROFETICO". (segue)
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 07:54
Robinews (segue) Quanto mi piacerebbe ritirarmi per un po di tempo in un luogo tranquillo e discutere, discutere, discutere con amici e compagni come te, come Adamoli, Sic Est, Dotti, EG. Argentesi e "tutti gli altri del blog" del significato di molte parole e dello stravolgimento che spesso queste parole subiscono. Sinistra, destra, centro, populismo, democrazia, globalismo, socialismo, comunismo, fascismo, nazismo, stalinismo, razzismo, solidarietà, fratellanza, pace, guerra, occidente ecc.ecc
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 08:01
@Robinews (20.26) - Corri sempre troppo verso il conflitto per il mio modo di vedere. Renzi e Letta giocano la stessa partita con ruoli diversi. Vogliono dimostrare di essere l’uno più bravo dell’altro in una competizione che mira a tirar fuori l’Italia dal buco nero. Secondo me (se sbaglierò mi correggerò) Grillo non farà l’arbitro, al massimo uno dei guardalinee.
Scritto da Giusepp Adamoli il 15/12/2013 alle 08:58
@Robinews. Sinistra, Centro e Destra, in un sistema orientato al bipolarismo e non alle coalizioni di Governo, mi sembrano identificazioni astratte. Io mi fermerei un po’ a considerare che oggi possono esistere solo (a) un polo Riformista e (b) un altro polo Conservatore. È difficile, invece, ricollocare le variegate ideologie nei due poli anzidetti: sono riformisti i sindacati? Sono conservatori quelli che chiedono una riforma del sistema giudiziario? E via seguitando. Per Gaber ti dico subito che non ho mai amato gli uomini di spettacolo che si trasformano in politici facendo uso della popolarità che gli è derivata dalla ribalta.
Scritto da Sic Est il 15/12/2013 alle 09:54
Molto stimolanti le riflessioni suscitate da questo post. Intervengo anch'io, per punti. 1. SINISTRA EX COMUNISTA NEL PD. Il legame di molti militanti ed esponenti con la tradizione ex comunista è parte integrante della recente storia del PD. Nessuno ne mette in discussione la legittimità. Anzi, si tratta di una componente culturale fondamentale ed irrinunciabile per il pensiero democratico, anche per la peculiare diversità della storia del PCI rispetto a quella di altri partiti europei d'ispirazione comunista. Il problema, quindi, non è culturale e, di certo, idee e valori non possono essere oggetto di epurazioni. Il mio appunto, semmai, riguarda il mancato rinnovamento della sinistra italiana, la cui rappresentazione politica risulta ancora fortemente condizionata da un linguaggio e da categorie interpretative ancorate ad ideologismi residuali. A Veltroni deve essere riconosciuto il merito di aver potenzialmente offerto un nuovo orizzonte progettuale, ma il suo contributo alla ricerca di un nuovo senso per la sinistra italiana è stato, da subito, sopraffatto da una prassi politica che, alla strategica vocazione maggioritaria, ha preferito il tatticismo della logica di schieramento. 2. CORRENTI. Siano benvenute le correnti culturali ed il pluralismo interno. Decisamente da epurare, invece, i clan che si formano intorno ai leader e, soprattutto, le componenti che costituiscono strutture organizzative e di potere parallele a quelle ufficiali. Mi riferisco alle miriadi di enti ed organismi a suo tempo costituiti per la gestione dei patrimoni di ex DS ed ex Margherita, ma che all'interno del PD molto spesso alimentano legami personali ed amicali politicamente influenti e condizionanti. 3. FORMA PARTITO E METODO. Personalmente sono un cultore del partito di massa organizzato territorialmente. L'organizzazione, sebbene esposta al rischio di degenerazione burocratica, costituisce il presupposto per una presenza efficace ed incisiva. Gli antidoti, più che nel partito liquido o in una strutturazione organizzativa ridotta, devono essere ricercati in regole che impediscano la sovrapposizione del livello istituzionale-amministrativo con quello politico-partitico, il cumulo delle cariche e degli incarichi, il ricambio dei dirigenti politici. 4. PARTITO DEGLI ISCRITTI O DEGLI ELETTORI. Un partito aperto dev'essere costituzionalmente relazionale ed in grado di ampliare il raggio della partecipazione sulle scelte che hanno valenza strategica. Le primarie sono importanti, ma non se ne deve abusare. Occorre, invece, sperimentare ulteriori strumenti di democrazia partecipativa e meccanismi di prossimità, che favoriscano forme di coinvolgimento complementari alla tradizionale militanza. 5. LAICITA' DEL PD. Condivido quanto scritto da @Crugnola e Giuseppe.
Scritto da Leonardo C. il 15/12/2013 alle 10:17
Caro @Diurni, quelli che tu citi(ieri-19,11)sono sempre stati i temi e i principi cari alla Sinistra, non mi pare che siano stati messi in pratica negli ultimi 20 anni dalla destra del binomio B&B che ha spaccato l'Italia in due ed ha fatto precipitare parte del popolo nella miseria, allargando la forbice tra ricchi e poveri.Non basta cambiare le parole, come sussidiarietà al posto di solidarietà, bisogna analizzare i fatti.E qualche distinzione è d'obbligo, non sono tutti uguali.
Scritto da giovanni dotti il 15/12/2013 alle 10:58
Il mondo del fare in cui viviamo non ha basi filosofiche o politiche sane. É qui, secondo me, la mancanza dell`Europa e dell`Italia.Possiamo e dobbiamo dare un contributo di ricostruzione.Si riesce ad essere credibili solo facendo risultato e, con il risultato,passano i valori. Molto bella la discussione sui valori cristiani in politica.Mi ritrovo completamente nel non imporre, nella condivisione, nel cristianesimo come religione laica.Avete dato parecchi spunti di cui riflettero`.Grazie.
Scritto da FrancescoG. il 15/12/2013 alle 11:48
Meglio della Nazionale italiana! Osservando il labiale dei vertici piddini schierati in prima fila si può proprio dire: loro sì che conoscono l'Inno di Mameli, non come i calciatori della nostra Nazionale colti, quasi sempre, mentre incespicano sulle parole. Ma che c'entra l'Inno con il PD? Un intervento denso di contenuti quello del coordinatore regionale, Bussolati. No, mi sto sbagliando, il coordinatore regionale è Alfieri. Va beh, mi era parso fosse Bussolati. A proposito di incespicamenti, la Madia, intervistata da Repubblica TV all'ingresso della Fiera, non sapeva che dire sulle politiche del lavoro. Fortuna che le è venuto in mente Obama (una carta che va bene in tutte le situazioni) e il suo Jobs Act. Ci sarebbe stato da dirle: 'ma Obama chi?'. Oh, finalmente ora ha finito di parlare il colonnello Zoggia, non se ne poteva più, per lasciar posto a Renzi. Vediamo se ci colpirà.
Scritto da eg il 15/12/2013 alle 12:06
@Robinews, che ti interroghi su sinistra, destra e centro, il Venerdì di Repubblica uscito l'altro ieri ti offre qualche spunto (sempre che sia di livello e meritevole di attenzione). A pag. 51, un breve articolo sul film 'What is Left?' di due, a me, sconosciuti: Hofer e Ragazzi. Proiettato nei giorni scorsi a Roma, al Cinema Sacher, quello di Nanni Moretti. Altro spunto, a pag. 60, ossia la recensione del libro 'Fronte della Gioventù: la destra che sognava la rivoluzione', di tale Amorese, per i tipi di Eclettica. Nell'articolo del Venerdì, l'opera viene descritta come 'di parte', che tace sulle violenze che videro protagonisti anche i giovani fascisti. Ma, si sa, a dispetto di chi vorrebbe annullare le differenze, Repubblica è un quotidiano di sinistra. Vedi tu. Nel caso tu volessi acquistare questo volume, ti consiglio di attendere gennaio, in modo da poter usufruire della detrazione fiscale. Ma sai quanti pensionati con la minima, quanti sfrattati, quanti disoccupati, quanti giovani neet (che corrispondono a 1 su 3) potranno così deliziarsi, per l'intero 2014, leggendo libri e 'mangiando brioches'!
Scritto da eg il 15/12/2013 alle 12:11
Renzi (e l'assemblea del PD) ha parlato chiaro e lanciato la sfida al M5S e a Grillo. Bene, benissimo. Non so se il M5S e Grillo accetteranno la sfida o meno. Una sola cosa, se dovesse accadere cosa diranno tutti i malpancisti e quelli che al solo nome di Grillo e M5S gli viene l'orticaria? E se quanto affermato da Renzi dovesse rapidamente prendere corpo, che ne sarà della maggioranza delle "larghe piccole intese"? Non vedo l'ora di sapere cosa dicono Casini, Alfano, Monti, Schifani ecc.
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 13:36
@Adamoli, 8,58, da buon intenditore di calcio sai molto bene che a volte i guardalinee decidono partite anche importanti (gol annullati, rigori, fuorigioco ecc). Quanto al mio correre troppo verso il conflitto tra Renzi e Letta non è affatto il mio augurio, anzi mi auguro che succeda esattamente quello che dici tu. Il problema come ben sai è un'altro. Come reggerà l'attuale maggioranza questa competizione tra i due per tirare fuori in "fretta" l'Italia dal buco nero?
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 13:45
200 Componenti da eleggere per la direzione. Mamma mia quanta gente da fare felice e accontentare. Spero che almeno uno come @Adamoli, che certamente non si metterà mai in coda per chiedere di entrare, proprio per questo (e altro) possa essere eletto in direzione. Sinceri auguri!.
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 14:12
Caro @robinews. In generale parliamo - e scriviamo - troppo. Siamo ubriacati dalle nostre stesse parole. Figuriamoci da quelle altrui. Nella nostra ebbrezza magniloquente dimentichiamo la realtà, a dimostrazione della nostra impotenza, non dico di progettare, ma soltanto di inseguire la storia che ci sorpassa e ci distanzia inesorabilmente. E' stato detto: "Sì, sì, no, no. Il di più è del demonio". 500 caratteri sono sufficienti, se si ha qualcosa di concreto da dire.
Scritto da ulderico monti il 15/12/2013 alle 14:12
Ma che bella gara, il PD dice che se Grillo firma l'accordo per la legge elettorale e il superamento di questo senato il finanziamento ai partiti si può fare subito. Alfano risponde che il finanziamento ai partiti si può fare subito, subito. Ormai i subito, subito si sprecano. Peccato che solo ieri Alfano e Letta ha fatto un decreto che dice "2017". Quando si dice che la chiarezza e la coerenza sono un pregio. Intanto i "forconi Veneti e siciliani non vanno a Roma, rischio eversione. Bene, bene.
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 17:05
@Monti, 14,12. Devo confessare che condivido molto quanto hai postato.Tu scrivi "parliamo e scriviamo troppo, siamo ubriachi delle nostre stesse parole". Verissimo, 500 caratteri dovrebbero bastare. Sono cosciente del mio difetto, a mia difesa dico che lo faccio solo perchè penso che il periodo storico che stiamo vivendo è talmente straordinario che mi faccio prendere da una voglia "irrefrenabile" di parteciparvi. Non ti nascondo che spesso mi interrogo se continuare con questi ritmi.(segue).
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 18:46
Robinews (segue @Monti). Non escludo addirittura di prendermi una "settimana" di ferie dal blog LIMITANDOMI A LEGGERVI TUTTI CON LA SOLITA ATTENZIONE E PASSIONE (per vedere l'effetto che fà).Se non mi leggerai/leggerete per qualche giorno vuol dire che ho deciso per le ferie. Infine voglio dirti che ho sinceramente apprezzato il tuo "caro" nei miei confronti e che ricambio volentieri. Nel salutare "tutti-tutti" mi sia concesso di inviare un saluto "particolare" a@EG e all'amico Adamoli.
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 18:59
Caro @Robinews. Non credo che il comico-politico riuscirà mai ad uscire dal personaggio che si è inventato e che, come accade in certi racconti, ormai gli ha preso la mano. Grillo non è capace di "mediare", lasciami passare questo verbo, perché ha paura che un cambio di canovaccio lo porterebbe all'autodistruzione. Ha detto che non è né di destra né di sinistra (immagino nemmeno di centro) e che gli piace la parte che si è assegnata del populista puro e duro. Facile opporsi, difficile governare.
Scritto da Sic Est il 15/12/2013 alle 19:04
Renzi ha chiaramente detto che o l'Italia la salviamo noi o non la salva nessuno. Noi del PD, il quale ha questa grande responsabilità. Mi chiedo . quanti interlocutori del blog sono consapevoli di tutta questo?
Scritto da A. Vaghi il 15/12/2013 alle 19:35
@Robinews, ore 8.01, vuole un momento di tranquillità per dialogare con in commentatori. Dovresti organizzare, come ha fatto Letta, un fine settimana di riflessione in un convento toscano. Letta ci ha portato i ministri e mi pare sia stata un'iniziativa fruttifera. I suoi intenti erano quelli di 'conoscersi e fare spogliatoio'. Anche voi potreste valutare questa opportunità. Mi raccomando, spogliatoi separati, visto che nel tuo elenco c'è anche una donna.
Scritto da V.R. il 15/12/2013 alle 20:30
Su Renzi mi sono già espresso altre volte. A me non piace ma anche oggi ha bucato la platea. Auguri per il 2014, non sarà un anno facile per lui.
Scritto da V.R. il 15/12/2013 alle 20:33
@VR, 20,30, La tua insolenza non contiene proprio nessuna ironia. Capisco solo una cosa, sarai rimasto certamente malissimo per non averti citato, ma nel "tutti, tutti" eri compreso. Come altre volte "non hai compreso". Ma "comprendere" non è da tutti!. La mia sincera solidarietà a @EG. per l'insolenza "sessista" di @VR MA LUI COMPRENDERA' O RESTERA' "INCOMPRESO?
Scritto da robinews il 15/12/2013 alle 21:16
Ti ringrazio, caro @Robinews (21,16), ma non mi pare un'insolenza sessista. Perlomeno, io non la percepisco come tale. Questa battuta l'ha fatta anche Letta, è tipica della letteratura da gita in pullman. Infatti, Letta e i suoi ministri raggiunsero la Toscana con questo mezzo. Non te la prendere, non mi sembrava una frecciata personale, anzi a mio giudizio l'ironia di @VR era rivolta esclusivamente a Letta. Buona giornata, e non prenderti una settimana di ferie dal blog, tu ne sei il cuore pulsante. Oltre ad Adamoli, naturalmente. Ciao.
Scritto da eg il 16/12/2013 alle 09:28
@Leonardo C. (10.17) - Mi scuso se intervengo in ritardo ma ieri dopo l’Assemblea ho avuto altri impegni. Condivido il tuo commento e sottolineo soprattutto l’importanza di ripensare la gestione dei “patrimoni” dei partiti che sono confluiti nel Pd. Con il venir meno del finanziamento pubblico questo diventa un bel problema che complica moltissimo la vita amministrativa del partito. E’ un’altra questione da affrontare nei classici “cento giorni iniziali”. Devo confessarti che le mie speranze al riguardo sono davvero esigue.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/12/2013 alle 10:18
@Robinews (18.59) - La settimana di ferie la prenderemo insieme dopo Natale. Prima di allora potresti limitare i tuoi interventi godendoti la vigilia che è sempre un bel periodo da dedicare a se stessi e alla famiglia. Ti anticipo i miei auguri.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/12/2013 alle 10:23
@EG, Sei sempre molto tollerante e generosa, io lo sono un po meno e lo riconosco. l'insolenza di @VR a me è sembrata, e ne resto convinto, priva di ogni venatura ironica. Anche se avesse "ripetuto" quanto detto da E. Letta per il viaggio in Toscana, io non lo ricordo, ma prendo per buona la tua informazione, resta il "linguaggio" che per me resta "sessista". Fai ben attenzione e rileggi bene il suo post, @VR fa riferimento "esplicito" al "voi" (del blog, noi cioè). Quanto alle ferie vediamo!
Scritto da robinews il 16/12/2013 alle 10:39
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