Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/1/2014 alle 09:33


Negli ultimi giorni si è parlato quasi soltanto di regole istituzionali ed elettorali. 
Adesso occorre dare risposte di governo al Paese che soffre, che rischia di non consolidare i timidissimi segnali di ripresa che si intravvedono all’orizzonte.
La nuova “agenda 2014” era stata promessa entro la fine di gennaio. Letta l’avrebbe voluta siglare prima del vertice europeo che si terrà fra qualche giorno. Non sarà possibile, il Pd la discuterà nella Direzione che si terrà subito dopo. Il ritardo stavolta non è del governo.
Per essere sintetico voglio isolare tre questioni.
Uno, programma. Dovrà riguardare in primis l’economia e l’occupazione con date e impegni certi. Si aspetta con molto interesse la declinazione programmatica del “job acts” proposto da Renzi. Il Pd vorrebbe includere nel programma jus soli (temperato) e unioni civili. Sono concettualmente d’accordo (salvo vedere le proposte nero su bianco).
Ma Alfano ed altri piccoli alleati non vogliono. Se non si superano le loro resistenze sarà purtroppo necessario prenderne atto e semmai presentare dei progetti di legge parlamentari rivolti a tutti i partiti con esito però incerto e correndo qualche rischio politico.
Due, governo. Non c’è alternativa all’attuale maggioranza. Grillo si è ibernato e l’alleanza con Forza Italia è fuori discussione. Prima che si approvi la legge elettorale (ci vorrà qualche tempo) è inutile e frustrante parlare di elezioni anticipate che con il proporzionale puro consegnerebbero il Paese all’ingovernabilità.
Il governo che abbiamo va però cambiato per rappresentare bene questa fase politica nonché per migliorare l’efficienza e l’efficacia della sua azione per molti aspetti inadeguata (a parte le sciocchezze programmatiche come l’abolizione dell’Imu).
Tre, Partito Democratico. Renzi ha ragione quando afferma che non chiederà nuovi ministri per rispettare gli equilibri interni, che questa sarebbe vecchia politica. Tutto corretto. Ma non si è mai visto il partito perno della maggioranza disinteressarsi della formazione del governo, che è la sua ragion d’essere.
Ora tocca ad Enrico Letta ma lasciarlo solo sarebbe un grave errore.

Commenti dei lettori: 60 commenti -
@Adamoli, "Letta tocca a te"? Campa cavallo che l'erba cresce. Il ritardo stavolta non è del governo? Se non è del governo è forse di Renzi e del PD? Povero Matteo, corre troppo e qualcuno resta indietro, fermo, fermissimo, immobile! Non lasciare solo Letta? A me pare che si è lasciato solo di persona-personalmente! Scusate la solita impertinenza da psicanalisi, abbiate pazienza, quando guarirò vedrete che arriverò a scrivere anch'io che Letta è la migliore veloce soluzione per il cambiamento!
Scritto da robinews il 23/1/2014 alle 09:49
@A TUTTI I LETTORI - Ogni tanto mi viene segnalata la necessità di una regola per la lunghezza dei commenti e per il loro numero per ciascuna discussione. Insisto nel non mettere limiti ma raccomando a tutti di non esagerare. Aiuterebbe molto la lettura sempre crescente del blog. Se i commenti lunghi svolgono un ragionamento organico si può solo fare uno sforzo di maggiore sintesi. Se riguardano punti diversi, questi potrebbero essere presentati in interventi separati. So per certo che sarebbero più letti e commentati.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/1/2014 alle 10:03
Finalmente un pò di chiarezza nel rapporto fra partito e governo. Da quando c'è Renzi sembra quasi che abbiamo un governo nel quale il Pd non c'entra niente o c'entra poco.
Scritto da Lupus il 23/1/2014 alle 10:15
Renzi ha atto bene a volere e proporre subito le riforme ma non mi pare giusto che si ritardi di qualche settimana il programma del governo per aspettare la Direzione. Ne può convocare un'altra entro la settimana.
Scritto da Vittorio il 23/1/2014 alle 10:19
Se il problema fosse solo lo jus soli e le unioni civile non sarebbe così tanto difficile da risolvere o da accantonare momentaneamente. L'urgenza riguarda il lavoro che non c'è. Conto sulla proposta del Pd che però è ancora poco precisa. Incrocio le dita.
Scritto da Luisa B. il 23/1/2014 alle 10:38
Nel PD c'è un surplus comunicativo. Ognuno dice la sua: Renzi ne è contento se si tratta di dissenso nei confronti del Governo e tace, mentre se si tratta di critiche a quello che dice si dà alle battute anche acrimoniose. Credo che Renzi non abbia ancora metabolizzato di essere il segretario del PD. Questa decisione di non decidere e rimandare sull'Agenda 2014 e l'intervento di ieri della Serracchiani su Zanonato, sono due esempi di come non si fa politica. Cambiare va bene, demolire non credo.
Scritto da Sic Est il 23/1/2014 alle 11:06
Giuseppe, non pensi che per evitare troppi ostacoli sarebbe meglio che Renzi diventasse subito presidente del Consiglio al posto di Letta?
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 23/1/2014 alle 11:27
credo sia difficile commentare esattamente visto il punto estremo in cui siamo arrivati ai vari livelli politici istituzionali economici o sociali...e sia indispensabile un colpo al cerchio ed uno alla botte tutti i giorni recuperando quel qualcosa che riporti ad una accettabile normalità ,,da cui ripartire con il miglioramento..finora impegnati solo a non peggiorare progressivamente..in vista del recupero..il più possibile urgentem..intanto staremo in balia delle onde nel rischio che salti tutto.
Scritto da zva il 23/1/2014 alle 11:34
@Rottamatrice ante litteram (11.27) - Se Renzi andasse al governo prima delle prossime elezioni sarebbe un grave errore e lui lo sa bene. Sarebbe meglio, peraltro, se prima consolidasse la linea e il gruppo dirigente del Pd. Altrimenti diventerebbe ostaggio di un partito frammentato e diviso che gli renderebbe dura la vita.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/1/2014 alle 12:01
@zva, molto ragionevole e realista. Bravo.
Scritto da Elisabetta il 23/1/2014 alle 13:06
Dopo Zanonato...beh nel mirino Pd vedo Letta.
Scritto da Loris Costa il 23/1/2014 alle 13:18
@Elisabetta..grazie..semplici ragionamenti e deduzioni..zigzagando fra il marasma..fortunatamente ora c'è almeno una flebile speranza..in più..che logicamente poteva anche arrivare prima..
Scritto da zva il 23/1/2014 alle 13:38
Renzi non andrà mai al governo senza prima passare dalla legittimazione elettorale.Per questo, fino alle prossime elezioni, sosterrà il governo Letta,cercando però di renderlo più efficiente col cambio di parecchi ministri.Azzerare tutto e ricominciare da capo dovrà essere il compito del Letta2, se vuol sopravvivere. Gli Italiani ne hanno piene le tasche di un governicchio inefficiente e di certi ministri incapaci che sono una vergogna nazionale.Renzi continui a correre e non si faccia fermare
Scritto da giovanni dotti il 23/1/2014 alle 13:44
@Robinews, del post non hai capito un cavolo! Oppure fai finta di non capire, che è peggio ancora.
Scritto da Maurizio il 23/1/2014 alle 13:45
A@rottamatrice ante litteram: perchè Renzi non diventa subito anche presidente della repubblica,così gli ostacoli sono proprio superati tutti. A fare il premier può andarci Nardella,già suo vice a Firenze. O 'ex varesina Bonafè,naturalmente con la Serracchiani ministro al posto di Zanonato.
Scritto da crozzante il 23/1/2014 alle 14:56
Suppongo Matteo punti alle elezioni a maggio, per avere un'agenda europea. Che manca a Letta.
Scritto da Loris Costa il 23/1/2014 alle 15:01
@Maurizio 13,45, Mo sei pure pleonastico, è del tutto evidente che un soggetto che deve sottoporsi a psicoanalisi non capisce un cavolo e che se tutto gli va bene fa finta di non capire che appunto è peggio! Mi raccomando, tu che hai capito e capisci tutto, non dimenticare mai che tra Berlusconi e Renzi HA VINTO LETTA! mi raccomando
Scritto da robinews il 23/1/2014 alle 15:10
Ho votato convintamente Renzi perché diventasse Segretario del Pd. Lo è diventato. Ora è il momento di dimostrare di averne le capacità. Quindi, per favore, è giunto il momento che "entri nel personaggio", come copione esige.
Scritto da Angelo Eberli il 23/1/2014 alle 15:22
@Giuseppe Adamoli (15:20). Post precedente “Il Compromesso”. Grazie per la risposta. Mi chiedo se, a condizioni di sistema vigenti (l’iter di riforma costituzionale è lungo e pieno di insidie), una asimmetria del genere non vanificherebbe gli sforzi per la stabilità. La legge elettorale avrebbe una sua funzione solo “a babbo – leggi Senato – morto”. Ma il duo Verdini-D’Alimonte (Nuovi Calderoli?) non dovrebbero darsi da fare per trovare una soluzione, valida da subito, a Senato ancora vivo e vegeto?
Scritto da Sic Est il 23/1/2014 alle 15:52
Non comprendo come si possa definire meglio Italicum al proporzionale quando si propone di blindare le liste e dare un premio di maggioranza ad una coalizione o un partito che, al netto dei non votanti, non raggiungerebbe neppure il 20%. Abbiamo ancora chiaro il concetto di Democrazia o l'ultimo ventennio ha alienato tutti?
Scritto da Alessandro Milani il 23/1/2014 alle 15:53
@Alessandro Milani (15.53) - Anch'io non vedrei male l'innalzamento della soglia al 38/40%. Però il 35% non è così basso se consideri che soltanto Berlusconi (vincendo a valanga) l'aveva superato nel 2008. Il fatto è che le tre riforme enunciate, che io approvo, si tengono insieme. Se si toglie un tassello crolla il castello. Spero che il Parlamento apporti delle modifiche che migliorino la rappresentatività democratica senza che tutto deflagri.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/1/2014 alle 16:23
@Sic Est (15.52) - Sono curiosissimo di vedere come finirà la legge elettorale per il Senato visto che verrà approvata prima della trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie. Da quanto ne so non se ne stanno occupando solo D’Alimento e Verdini.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/1/2014 alle 16:28
In riferimento al commento di @A. Milani (15,53), che mi pare molto pertinente, invito i lettori a leggere questo articolo pubblicato su IMGPress di Messina dal titolo "A un passo dalla dittatura" di cui allego il link: http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=76981&idsezione=2
Scritto da Giovanni Dotti il 23/1/2014 alle 16:52
Un amico mi ha inviato questo messaggio nel quale riporta delle riflessioni di Renzi in merito a Berlusconi: 16 settembre 2012: "Berlusconi sa che se vinciamo noi, lui è il 1' rottamato. Normale dunque che faccia il tifo per Bersani o Vendola.Ma noi vinciamo lo stesso" 10 dicembre 2012: "Caro Silvio, le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte, almeno. Io no. Hai le porte aperte per me? Chiudi pure, fa freddo! 20 maggio 2013: "Per un partito come il mio sarà un grande giorno quando riuscirà a far capire che Berlusconi va mandato in pensione 3 ottobre 2013: "Finito il teatrino di Berlusconi, il Governo ha l'occasione di voltare pagina, finalmente. Non la sprechi!" Per quale motivo Renzi ha ultimamente discusso della nuova legge elettorale con un pregiudicato e condannato in via definitiva? Ma la questione morale non è contemplata nella nuova agenda di governo del 2014? Ho votato Renzi, ora sono confuso. Qualcuno mi potrebbe spiegare dove sono i miei limiti?
Scritto da Ernesto Alberichi il 23/1/2014 alle 17:01
@Robinews. Non ho mai detto che hai bisogno di psicanalisi. Mi confondi con qualcun altro. Ho solo detto che certe volte esageri nell'urlare le tue ragioni e nell'essere ripetitivo. Non mi piace il modo non le cose che dici, ci mancherebbe, anche se sono molto lontane da quel che penso io. Comunque, se sta bene ad @Adamoli alla fine sta bene anche a me.
Scritto da Maurizio il 23/1/2014 alle 17:20
@Rottamatrice ante litteram il 23/1/2014 alle 11:27. Renzi subito Presidente del Consiglio? ottima proposta. Ma perché perdere tempo? Lo si mandi direttamente al Quirinale! Per ulteriori incarichi si vedrà (quando scade Obama?).
Scritto da ulderico monti il 23/1/2014 alle 17:28
Condivido la tua analisi, aggiungo che sarà fondamentale il piano del lavoro (job acts) che Renzi dovrà illustrare in modo dettagliato, tutto il resto, anche se importante, viene dopo.
Scritto da angelo chiappa il 23/1/2014 alle 17:33
Esatto caro@Eberli, per Renzi è giunto il momento che entri nel personaggio di segretario del PD e che, tra l'altro, aggiungo io, impari che la gentilezza in politica si chiama diplomazia.
Scritto da A. Vaghi il 23/1/2014 alle 18:13
Non era mai accaduto, negli annali del Partito, che il Presidente si dimettesse per dissenso sulla linea politica del Segretario, e neppure che la stampa di partito non fosse allineata con la linea del segretario. O che il Presidente del Consiglio non parlasse con la stampa da 30 giorni. Neppure era mai accaduto che nell'argomentazione del Segretario del Partito (al gruppo della Camera) entrassero concetti (vedi Corsera 23 gennaio, pag. 4) di tanto alto profilo: "... sono stato educato bene dal babbo e dalla mamma, ... mio nonno faceva il sensale, vendeva maiali e una stretta di mano valeva cento contratti...”. Mi autocensuro...
Scritto da ulderico monti il 23/1/2014 alle 18:14
Cosi com'è la proposta Renzi è incostituzionale....
Scritto da Massimo Gugliotta il 23/1/2014 alle 18:22
@Maurizio 17,20. Ok, cerca però qualche volta di usare la passwdord giusta per collegarti correttamente al sito dell'ironia, sarò anche uno che "non capisce un cavolo" ma non sono ancora ebete. Ricordo molto bene chi ha scritto che ho bisogno di psicoanalisi, ma non volevo e non voglio dargli nessuna l'importanza. Tra me e @Monti, queste cose succedono spesso ma poi passa (sia a me che a lui) come l'acqua sul marmo. Sempre e comunque nulla di personale, Ciao e amici del blog come sempre.OK?
Scritto da robinews il 23/1/2014 alle 18:38
Sul 40% penso si ragionerebbe meglio.
Scritto da Loris Costa il 23/1/2014 alle 18:51
Concordo in generale con la riflessione del post. Sul governo aggiungerei alcuni paletti. Primo la sua durata: deve essere esplicitamente a termine, in relazione al timing delle riforme annunciate (titolo V e cambiamento del Senato in Camera delle Autonomie). Secondo, tra i Ministri da cambiare darei priorità alla sostituzione di quelli chiacchierati: Cancellieri e De Girolamo. Giusto tenere conto dei nuovi assetti PD, ma è anche corretto salvaguardare gli equilibri.
Scritto da Leonardo C. il 23/1/2014 alle 19:13
Aggiungo che Letta deve dismettere questa sua immagine di premier super partes. La sua missione è cambiata: non è più l'uomo incaricato dal Colle, ma è il rappresentante di un partito, il Pd e di un programma a termine. Giusto che non sia lasciato da solo, ma eviti anche lui di giocare da solo. Letta e Renzi oggi giocano la medesima partita nella stessa squadra.
Scritto da Leonardo C. il 23/1/2014 alle 19:23
@robinews, @maurizio. In verità non ho detto che taluno abbia bisogno di cure in riferimento alla propria condizione psichica. Ho inteso affermare il concetto che la sfrenata passione politica, l'innamoramento per il leader, l'insofferenza e l'intolleranza per le opinioni diverse dalle proprie, le passioni di vario genere, insomma tutto quanto attiene tutto l'armamentario del fanatismo è materia inerente la psicanalisi. Parlo, come sempre, per me stesso, avendo nel tempo professato sviscerato amore prima per il Duce, poi per Stalin e avendo anche quasi perduto la testa per una bellissima Maria. Mi confesso e mi pento. Vexilla Regis prodeunt!
Scritto da ulderico monti il 23/1/2014 alle 20:03
@Adamoli, 10,30, ti chiedo scusa se derogo in parte dal tuo giusto appello per evitare interventi lunghi, lo faccio con micro interventi separati tra loro anche se con logica consequenziale per renderne meglio la lettura e la comprensione come tu spesso raccomandi. L’argomento di oggi è per me l’argomento degli argomenti e intervenire alla rinfusa si rischia confusione e incomprensibilità che non aiutano un confronto e un dibattito di merito e approfondito. (segue)
Scritto da Robinews il 23/1/2014 alle 20:17
(segue 1) @Tutto il Blog. Anche se sono tardo a capire, anzi peggio, da psicanalisi secondo alcuni, informo che so ancora leggere (molto meno scrivere) e ho abbondantemente capito che nel blog sono prevalenti coloro che si possono definire semplificando “Lettiani”.Il primo è certamente l’amico @Adamoli che esprime in modo corretto i suoi apprezzamenti e speranze in Letta e ancora di più nella “coppia perfetta” Renzi-Letta, lui giustamente respinge a ragione qualsiasi etichettatura (Renziano-Lettiano, ex DC ecc.), posizione che rispetto perché “autentica” e non di circostanza. Altri possono essere definiti “governisti”, tra questi non mancano i cosiddetti Cuperliani (muscolari) in maggioranza e gli stessi Renziani (deboli).segue
Scritto da Robinews il 23/1/2014 alle 20:20
(segue 2) Cari amici e compagni dovrete farvene una ragione, Enrico Letta ha perso l’ultimo treno il 9 dicembre 2013. Ne ha persi altri anche prima, ma perdere l’ultimo treno significa “che non ne passano più”. Mi spiego meglio, Letta dopo le primarie doveva cambiare macchina, lasciare la vecchia 500 e passare al “ super turbo” e invece ha pensato che poteva continuare come prima. Lo stesso Adamoli nel post del 17/01/13 poneva la questione delle questioni: ”il cambiare passo di Letta rischia di diventare uno slogan irritante” aveva giustamente scritto. E invece è successo esattamente il contrario, anzichè mettere il “ super turbo” (avrebbe dovuto dimettersi e consegnar la pratica a Renzi), ha continuato con il solito “cambiare passo”, cioè lo stesso passo di prima e Renzi che l’ha capito sul super turbo c’è salito lui con la forza che gli derivava dalle primarie.
Scritto da Robinews il 23/1/2014 alle 20:22
Leggo, con vero dispiacere per le sorti di questo Paese, che - dopo il sistema elettorale "pregiudicatus", concordato con un pregiudicato (con il quale, alla faccia della rappresentatività popolare, è stato semplicemente scopiazzato il "porcellum") - il giovanotto, già distintosi come segretario, adesso si appresterebbe a mettere mano al "Jobs act". Lasci perdere, le persone potrebbero definitivamente capire che è il trionfo del nulla. Rischiamo davvero di continuare a farci del male!
Scritto da domenico nitopi il 23/1/2014 alle 21:05
@U. Monti,20,03, Tutto Karasciò, tavarisck! Anch'io in verità lo sai, tendo ad esagerare su alcune cose senza sforzarmi di dare la corretta interpretazione, è il mio modo di ironizzare su certe cose, a volte ci riesco a volte no! Io non ho avuto la sfortuna di innamorarmi del duce e neanche di Stalin. Contro il duce ti sei ben purificato con la resistenza, Su Stalin, essendo io un po Troskista non mi sono mai immischiato. Innamoramento dei leader ? Il contrario, sono un demolitore. Ad maiora!
Scritto da robinews il 23/1/2014 alle 21:21
Enrico Letta questa sera con Lilli Gruber mi ha fatto una buonissima impressione: serio, pacato, mai polemico, sicuro di se ma non spavaldo. Mi dispiacerebbe se fosse fatto fuori per problemi di potere all'interno del Pd.
Scritto da Raffaele M. il 23/1/2014 alle 21:21
Questa sera a Otto e mezzo Letta si è svelato bene. Una persona corretta, preparata e gentile ma senza il sufficiente carisma per governare l'Itala.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 23/1/2014 alle 21:34
Letta, ospite della Gruber. Come al solito mi è sembrato motivato a governare senza starnazzare a destra e a manca. Ripeto quanto detto alle 11:06, Renzi deve entrare nel personaggio del Segretario di Partito e considerare conclusa la campagna per la sua elezione. Inciti il Presidente, ma non lo umili. Letta è un politico del PD, non un suo nemico. Migliori la comunicazione e si renda conto che la caduta di Letta è una iattura, non solo per il Paese, ma anche per il Partito di cui è Segretario.
Scritto da Sic Est il 23/1/2014 alle 21:34
@Sic Est. Parole che condivido appieno. Letta merita rispetto da tutti e in particolare dal segretario del suo partito.
Scritto da Cittadina cattolica il 23/1/2014 alle 22:20
La cosa grave è che si consente alla Serracchiani di trasformare una questione seria in una bega incomprensibile e inaccettabile. Io non ho una grande stima di Debora ma sicuramente ha molte ragioni su Zanonato. E sull'azione complessiva della politica industriale. Ma in fondo in fondo questo clima dipende dalla mancanza di scelte di fondo di indirizzo non solo dalle qualità umane
Scritto da Loris Costa il 23/1/2014 alle 22:27
@Ernesto Alberichi (17.01) - L’incontro con Berlusconi non è piaciuto a molti e se Renzi avesse potuto l’avrebbe evitato. Le leggi elettorali e costituzionali si fanno (regola aurea) con tutti i partiti che ci stanno. In questa situazione devi pur parlare almeno con Forza Italia, visto che Grillo s’è chiamato fuori. E Forza Italia, purtroppo cento volte, è soltanto Berlusconi. Renzi ha un temperamento e una cultura politica insolita nella sinistra. Ma è stato votato dal 70% degli elettori Pd perché considerato il più idoneo a realizzare le riforme necessarie. Ci sta provando e speriamo che ci riesca.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/1/2014 alle 22:56
Su Letta voglio dire una cosa con la massima chiarezza e sincerità: Lo stimo, ha importanti doti e capacità politiche, ha cercato sinceramente di fare uno slalom impossibile in una situazione assolutamente difficile, su una pista impraticabile per chiunque ma ha certamente sbagliato sulla strategia e ancora di più sui tempi non riuscendo a capire bene cosa significavano i risultati delle primarie per il PD e per il governo. Il futuro (anche immediato) non può essere quindi Letta, uno come lui sarebbe certamente un eccellente ministro degli esteri (altro che le Bonino o i Terzi) o un ottimo commissario Europeo (altro che i Tajani) a difesa degli interessi Italiani, dei paesi del sud Europa, accomunati al nostro destino e per accelerare i processi di cambiamento europei adeguandoli alle spinte sempre più forti che arriveranno potentemente dalle imminenti elezioni Europee senza dimenticare però la lezione della “velocità” che ha ricevuto nella sua esperienza di governo Italiana. segue
Scritto da Robinews il 23/1/2014 alle 23:18
(segue ) Potrebbe persino essere anche una “risorsa” importante anche per il dopo Napolitano. E’ evidente quindi che da parte mia non ci sono pregiudizi ne politici ne personali nei suoi confronti. Renzi d’altro canto dovrebbe avere ancora molto più coraggio, rinunciando alla sua “giustissima e comprensibile ” motivazione che rifiuta di fare il Presidente del Consiglio senza un passaggio e una legittimazione elettorale. D’altro canto il suo nome era stato già fatto ad aprile 2013 al posto di Letta e su questo c’è stato il veto di Berlusconi (per fortuna) e in questo caso, l’intelligenza del Pd.R. . Renzi però dovrebbe e deve capire che non è nella stessa condizione di D’Alema, quando dopo la caduta di Prodi, passò “direttamente” a Palazzo Chigi con giochini che definirli poco chiari è un eufemismo. Lui (Renzi) è stato legittimato quasi “plebiscitariamente” come leader “vero” del primo partito in parlamento e ancora di più dalle sue capacità di governo concrete e “risolutive” in linea con la necessaria velocità che la crisi richiede. segue
Scritto da Robinews il 23/1/2014 alle 23:20
(segue) Se così sarà, non credo che Renzi resterebbe ostaggio di un partito frammentato e diviso (@Adamoli 12,01), fare subito o dopo, se Adamoli avesse ragione, non cambierebbe nulla, anzi sarebbe molto peggio perché si sarebbe perso ulteriore tempo prezioso, persino “decisivo”. La maggioranza degli Italiani lo hanno compreso così come la maggioranza del PD e del CXS. Credo che così sia per milioni di elettori di FI, Grillo, di non votanti e delusi vari. Io credo che dobbiamo avere la consapevolezza che si è aperta una fase “rivoluzionaria democratica”; è come essere di fronte ad un fiume in piena dove tentare di fermare l’acqua con le mani è una operazione impossibile. Noi popolo democratico abbiamo il “dovere” in questo momento di dare credito a Renzi e difenderlo, certo non in modo acritico ma con la giusta misura costruttiva. Se poi qualcuno dovesse riuscire a sabotare questa rivoluzione democratica, magari a volte mascherati da “sinistra” o con complotti interni o internazionali, la peggiore delle dittature travolgerà tutti e tutto. D’altro canto non è stato lo stesso @Adamoli (17/01/13) a lanciare il severo ammonimento “ALTRIMENTI SPAZZATI VIA” senza essere indiziato ( e ci mancherebbe altro) di essere un soggetto da “psicanalisi”. Cosa viene dopo lo “spazzati via” dovremmo saperlo onestamente “tutti” O NO?
Scritto da Robinews il 23/1/2014 alle 23:23
Sentivo Grillo parlare del pregiudicato Berlusconi e del condannato Renzi. Facciamo chiarezza. La Corte dei Conti, con sentenza n.282 del 04.08.2011, ha condannato Renzi al pagamento dell'importo di €.14.535,12 per il depauperamento subito dall'amministrazione provinciale di Firenze per taluni rapporti di lavoro illegittimamente incardinati. C'è una certa differenza. Penso che, anche nel caso di Renzi, le persone perbene possano motivatamente provare imbarazzo. Ma siccome l'ha votato il 70%...
Scritto da domenico nitopi il 24/1/2014 alle 00:03
Salvate il soldato Fassina. Ha fatto una brutta figuraccia ieri sera da Santoro. Riusciva solo a balbettare qualcosa. Forse è meglio che nel Pd entri Sel per dare un po di forza ad una sinistra del Pd in disarmo.
Scritto da Mario T. il 24/1/2014 alle 08:04
Enrico Letta è un leader di cui possiamo non vergognarci e che può rappresentarci in Europa con dignità, senza il timore di improvvide scempiaggini. Purtroppo ha alle spalle un non-Partito e ne pagherà il prezzo. Lo pagheremo tutti.
Scritto da ulderico monti il 24/1/2014 alle 08:29
Tot capita tot sententiae.Democrazia significa dar spazio a tutte le osservazioni,contestazioni e proposte.Ma poi bisogna stringere e farne una sintesi che rispetti l'orientamento dei più.Questo credo che dovrebbero capire i contestatori di Renzi: per governare un pó di decisionismo ci vuole,e per questo servirebbe anche una legge elettorale atta ad escludere dal Parlamento minoranze troppo esigue.Forse sarebbe bastato un proporzionale con soglia minima più alta, per favorire coalizioni omogenee
Scritto da giovanni dotti il 24/1/2014 alle 08:36
@Mario T. 8,04, l'ultima volta che ci siamo incontrati sul blog avevi scrito che ti sembravo più renziano dei renziani. Ti avevo dato una mia risposta, non so se mi sono perso la tua, Comunque la tua riflessione di oggi dentro di me è in stato molto avanzata.Io penso che una volta per tutte ci dovrà essere un "luogo" dove stare tutti insieme, possibilmente senza costituire gruppi di potere che quando va bene sono "autoreferenziali" abusando e strumentalizzando la parola "sinistra"!
Scritto da robinews il 24/1/2014 alle 09:33
Torno brevemente su Letta, è il tema del blog. Ferma restando la stima espressa, ieri a 8 1/5 si è comportato come uno dei peggiori politici. Dopo 2 mesi (molto silenziosi) , nel corso dei quali ha flebilmente promesso il "patto alla Tedesca", la cosa più importante che ha detto è stata quella di farci sapere che lui è per le preferenze e il conflitto di interessi. Ottimo "aiutino" a Renzi (per farlo fuori?). ENRICO, LASCIA PERDERE NON FAI CHE PEGGIORARE LA TUA SITUAZIONE! "ORA TOCCA A RENZI"
Scritto da robinews il 24/1/2014 alle 10:09
Caro Giuseppe, ho letto sulla Prealpina di questa mattina che la diminuzione del 10% dei vitalizi dei consiglieri regionali era una tua vecchia proposta. Ti faccio i miei complimenti.
Scritto da Valceresio due il 24/1/2014 alle 10:37
@Valceresio due (10.37) - C’è un’imprecisione nell’intervista alla Prealpina. La mia vecchia proposta non era la diminuzione lineare e per tutti del 10% ma il passaggio al sistema contributivo anche per gli ex consiglieri come si è fatto per tutti i lavoratori qualche tempo fa. Chi ha versato di più deve prendere di più e viceversa. Su questo piano ci sono degli squilibri enormi. Questo ragionamento non varrà per gli attuali consiglieri che non pagano più nessun contributo e quindi non avranno più nessun vitalizio. Un’altra mia proposta di tanti anni fa era la volontarietà dei contributi. Secondo me un consigliere avrebbe dovuto riservarsi il diritto di non versare nulla e di non ricevere nulla. Se voleva si faceva la sua polizza privata con i soldi suoi. Sarebbe stato più giusto e si sarebbero evitate tante motivate polemiche.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2014 alle 11:16
caro Giuseppe, ottima l'idea del blog e dell'invito aperto a partecipare. Sto seguendo anch'io come tanti di noi questa fase delicata del momento politico portandomi dentro dubbi, incertezze soprattutto per il proporzionale mancato dopo avere appoggiato Renzi dalla prima ora; un ricatto del prendere o lasciare che non lascia scampo. L'idea delle preferenze ci era servita per sostenere persone presenti sul territorio e di valore che poi nel partito avevano riferimenti e culture diverse ma capaci di fare unità. Ora se da un lato noi abbiamo lo strumento delle primarie per la selezione dei candidati, dall'altra la concezione del partito azienda trova nel listino bloccato l'inserimento delle persone allineate e nominate dal "capo" che decide la lista dei "buoni e cattivi". Il conflitto di interessi trova facile terreno in questa concezione di partito, anche su questo punto il PD dunque deve concretamente impegnarsi per il suo superamento.
Scritto da Gianfilippo Macchi il 24/1/2014 alle 12:27
Si, ieri sera da Santoro Fassina è stato una pena. Non dovrebbe più andare a quelle trasmissioni. La sinistra Pd deve essere meglio rappresentata.
Scritto da Laghetto rosso il 24/1/2014 alle 12:36
@Laghetto Rosso, 12,36, Si hai proprio ragione, bisogna saper nascondere ben bene i limiti di chi si autodefinisce di sinistra così l'inganno è "servito". A questo gioco ho partecipato per molti anni e non ci gioco più perchè falsa la partita. Esempio:se "noi" Cuperliani ci autodefiniamo di "sinistra" per conseguenza logica gli "altri" sono di destra, una cosa indistinta o peggio e i migliori, i giusti siamo "noi". Ma quando finirà questo consunto gioco al quale ormai non crede più nessuno?
Scritto da robinews il 24/1/2014 alle 13:34
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