Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/1/2014 alle 13:40


Infuria la polemica sui collegi con liste bloccate, ma "corte", con un massimo di sei candidati inclusa nella proposta Renzi-Berlusconi firmata anche da Alfano all'ultimo momento.
A questo progetto viene contrapposta l’ipotesi delle preferenze come massima espressione della libera scelta del cittadino. Ho già scritto che ero affezionato a questa idea se non altro per essere sempre stato eletto in questo modo.
Mi irritavo quando a Roma sentivo che il Pd era fermamente contrario alle preferenze per “ragioni morali”, come se in tutta Italia prevalesse il voto di scambio con dei poteri occulti.
Vi invito a leggere questo articolo di Angelo Panebianco che motiva il fuoco di sbarramento che lui auspica contro il ritorno alle preferenze. Sul rischio di criminalizzazione di questo tipo di voto contiene un allarmismo che ancora oggi non mi  persuade affatto.
Più fondata l’altra motivazione: “Le preferenze hanno l’effetto di sovrapporre alla competizione fra i partiti quella dentro i partiti, fra i candidati dello stesso partito”. In una condizione di partiti fragili, magari perché “plurali” come il Pd, questa asserzione dovrebbe far riflettere.
Panebianco è decisamente per il collegio uninominale considerato “lo strumento migliore, il più pulito, per garantire il massimo possibile di rappresentatività dell’eletto rispetto all’elettore”.  
Le mini liste bloccate (Renzi-Berlusconi) sono cosa assai diversa e migliore rispetto alle liste bloccate del Porcellum che venivano decise a Roma. Tuttavia se per legge si obbligassero tutti i partiti alle primarie la scelta del collegio plurinominale risulterebbe più convincente e sarebbe altrettanto valida del collegio uninominale.
Visto che il Pd sarà d'accordo perché non provarci? Dobbiamo sapere però che il meglio è spesso nemico del bene. E che non si può mandare all'aria tutta la riforma.
 

Commenti dei lettori: 117 commenti -
Caro Giuseppe, mi scuso ancora per la lunghezza del mio ultimo contributo. Ho letto anch’io Panebianco e, devo essere sincero, l’ho trovato un po’ fazioso ed ideologico. Diciamo anche che nelle élité italiane la polemica antiproporzionale non è nuova, anzi. Nell’Italia uscita dalle guerre risorgimentali vigeva il collegio maggioritario e solo con Giolitti si introdusse il sistema proporzionale. Questo, allora, fu vissuto come l’unico strumento capace di dare rappresentatività ai ceti popolari che, attraverso i partiti di massa, appena costituiti, potevano avere dei propri rappresentanti in sede istituzionale, sede da cui fino ad allora, attraverso il gioco delle alleanze fatto dai partiti borghesi, erano esclusi. Dunque il sistema proporzionale ha rappresentato un potente elemento integratore, talmente tanto potente che alla fine portò al collasso delle istituzioni liberali incapaci di reggere l’urto. Con il secondo dopoguerra e l’avvio dell’era repubblicana il proporzionale, sempre con le preferenze ( allora quattro ) ha rappresentato il “modello” capace di tenere insieme il Paese malgrado la contrapposizione ideologica e la spaccatura della “guerra fredda”. Le preferenze sono state un elemento di libertà, ma anche lo strumento dove si poteva dare rappresentanza ai diversi corpi intermedi presenti nella società ed anche promuovere figure nuove invise a chi comandava nei partiti. Ricordo un vecchio sindacalista che mi diceva ai tempi del referendum per l’abrogazione della preferenza multipla “vedi, ora ci tolgono la possibilità di aiutare chi è più debole in una competizione attraverso il gioco delle preferenze, domani ci toglieranno anche la possibilità di rappresentare tutti e si correrà indietro all’italietta di Giolitti col maggioritario”. Credo che qui si apra anche un altro ragionamento che va oltre il problema delle preferenze. E’ giusto togliere la possibilità di rappresentanza a partiti che raccolgono qualche milioni di voti e spingerli ad una esistenza extraparlamentare? So bene che tenere insieme rappresentatività ed evitare frammentazione non è semplice, tuttavia, mi pare che a tutti gli innamorati del maggioritario questo problema dovrebbe essere posto. Personalmente ho sempre pensato che il proporzionale puro fosse utile per le giovani democrazie, quelle come la nostra, che dovessero affrontare problemi di tenuta oltre che di coesione sociale, mentre un sistema maggioritario fosse più identificabile con democrazie consolidate e con lunga tradizione di rispetto tra le parti. Ovviamente questo è solo teoria e non è detto che calchi a pennello sulla nostra realtà, tuttavia, qualche dubbio su quale sistema sia migliore per il nostro Paese ce l’ho. Così come ho qualche dubbio che alla lunga un Paese come il nostro regga ad una democrazia bipolare con tendenza al bipartitismo. De Gasperi che non era certo uno sprovveduto con la sua proposta di legge con premio non pensò mai minimamente di far fuori i “laici”. Un ultimo problema. E’ vero i piccoli collegi con pochi candidati sono meglio di lunghe liste anonime. Ma le primarie, fatte per selezionare i candidati, siamo sicuri che siano lo strumento migliore? Per imporle per legge poi occorrerebbe che si desse attuazione alla Costituzione con il riconoscimento giuridico dei partiti e su questo, mi pare, siamo abbastanza lontani.
Scritto da roberto molinari il 24/1/2014 alle 14:12
L'importante è che non naufraghi anche questo tentativo. L'alternativa sarebbe tenerci il proporzionale e le larghe coalizioni.
Scritto da Giorgio S. il 24/1/2014 alle 14:13
Oggi sentivo una proposta su Radio24: legare il finanziamento ai partiti con l'utilizzo delle primarie interne per le liste a 3. Chi e' piu' democratico, puo' avere condizioni migliori...
Scritto da Andrea Botta il 24/1/2014 alle 14:17
Nelle regioni del nord la percentuale di preferenze espresse è molto bassa, nelle regioni meridionali è molto alta. Cosa indicano questi dati: l'elettore del nord è indifferente ad esprimere una preferenza tra i candidati, la gara è tra gli iscritti e i militanti; al sud c'è la evidente invadenza del voto di scambio. Io sono decisamente per l'abolizione totale della preferenza. L'elettore comune o non si informa sui candidati o non gliene importa molto.Bisogna togliere acqua al voto di scambio.
Scritto da L.V.. il 24/1/2014 alle 14:58
Ripeto di non essere un esperto in faccende costituzionali ed istituzionali, tra cui quelle elettorali. Ripeto pure che una riforma, in tempi relativamentebrevi, del pacchetto completo –italicum, titoloV e senato- sarebbe un toccasana per ridare un po’ di credibilità alla politica ed ai politici, sottraendo nel contempo l’adesione di pancia e di rabbia all’ultimo dei demagoghi italici, cioè Grillo. Ciò premesso, aggiungendo pure la considerazione che una riforma con qualche limite, è meglio di nessuna riforma,urge qualche osservazione. 1. Non sottovaluti Renzi l’impatto negativo presso l’opinione pubblica del listino bloccato. Anch’io non avrei visto male i collegi uninominali, che però non mi paiono all’ordine del giorno (salvo ributtare per aria di nuovo tutto, il che non è auspicabile). In fondo si tratterebbe di rispettare il referendum di circa vent’anni fa e reintrodurre almeno la possibilità della preferenza unica. 2. Inutile baloccarsi con il ripiego dellee primarie. Non credo sia realistico ipotizzare l’istituzionalizzazione delle primarie perchè, come ha scritto qualcuno, i partiti non sono enti giuridicamente regolamentati; d’altra parte le primarie, come le ha fatte finora il P.D., saranno meglio di nulla, ma non sono certo il massimo della limpidezza e della partecipazione democratica. 3. Spero insomma che, soprattutto nel P.D. , si eviti la guerra di tutti contro tutti, allo scopo sciagurato di delegittimare il neosegretario (il quale d’altra parte dovrebbe essere più attento a non ferire le diverse sensibilità presenti nel partito), e compattamente si cerchi di far marciare rapidamente il progetto di riforma, cambiando –piaccia o no a Berlusconi- il punto di cui sopra (preferirei a questo punto barattare la preferenza unica con la ssoglia di sbarramento del 4%, che piace a Forza Italia allo scopo di salvare gli amici alleati della Lega). Anche perchè non possiamo accontentarci di questa riforma; ci aspetta il Piano Lavoro e la riforma per abbattere i costi della politica, centrali e regionali: Renzi più che badare al finanziamento puibblico dei partiti, pensi ai costi ed agli sprechi delle venti regioni, ordinarie e speciali, senza fare buon viso ai finti o irrilevanti interventi che si stanno studiando: ad esempio la proposta della regione Lombardia di tagliare del 10%mediamente i vitalizi. Come dire non si accontenti Renzi della montagna che partorisce il classico topolino!
Scritto da mariuccio bianchi il 24/1/2014 alle 15:04
da un lotto di persone già segnalate vanno pescate gli eletti secondo logiche o disponibilità.. per questo o quell'incarico..non incoronando in modo automatico o ancora nominando ad honorem chi non è mai passato attraverso il battesimo del voto..perchè il popolo non fa inciuci ed è arcistufo dei giochetti quanto dei costi oltre che dei risultati..Grillo potrebbe anche andarsene dal palcoscenico ma l'idea resta e potrebbe essere soppiantato anche da qualche leader emergente..ad es. del 9 dicembre
Scritto da zva il 24/1/2014 alle 15:11
D’accordo “non si può mandare all’aria tutta la riforma.” Resto, tuttavia, con i miei dubbi: (1) Si sta venendo incontro al Cavaliere per assecondarlo nell’immediato a fronte di una promessa futura (promissio boni viri est obligatio: vale solo per le persone di parola, non per i mentitori di professione) di non ostacolare le riforme, con una trattativa al ribasso, in borsa si direbbe cedo il certo per acquistare l’incerto. (2) Non mi risulta ancora risolta la questione della evenienza, malaugurata ma possibile per via della differenza generazionale degli aventi diritto al voto, di due maggioranze diverse nelle due Camere (al Senato il PD e alla Camera il CDX dell’ex PDL o il CDX dei grilloidi): faranno magari le grandissime intese. (3) Non mi pare una posizione coerente quella di blindare una Legge dopo aver affermato che deve essere il prodotto di un accordo tra tutti sempre che i tutti non siano solo i contraenti. (4) D’Alimonte non è un costituzionalista (avrà letto qualcosa nei Bignami) e Verdini si intende solo come si fa a nascondere i falsi in bilancio. Meglio di Calderoli, sì, ma per essere più bravi dell’odontotecnico bastava rivolgersi ad un dentista.
Scritto da Sic Est il 24/1/2014 alle 15:19
Ok, Adamoli, ma non facciamo crollare tutto il mosaico costruito con perizia.
Scritto da Una Pd Brescia il 24/1/2014 alle 15:21
@Roberto Molinari (14.12) - Dell’articolo di Panebianco ho preso soltanto la parte relativa alle preferenze che sono il casus belli di oggi. Avendo già commentato gli altri aspetti importanti che tu intelligentemente sottolinei mi limito a dirti che non sono personalmente favorevole al sistema bipartitico ma gli italiani hanno sempre preferito raggrupparsi in “poli” sia nella Prima che nella Seconda Repubblica. L’insuccesso di molto piccoli partiti non è stato dovuto alle regole ma alla loro incapacità di convincere gli italiani. Grillo ce l’ha fatta con le armi della politica (o dell’anti politica) con le stesse norme che hanno inchiodato Scelta Civica (già dissolta), Casini, Fini e tutti gli altri. Sulle preferenze ho già detto nel post. Sia con il collegio uninominale sia con il collegio plurinominale le primarie sono uno strumento pieno di difetti ma non saprei indicarne un altro. Tu vedi qualche altra possibilità?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2014 alle 16:23
@Mariuccio Bianchi (15.04) - Prendo la parte finale del tuo commento nell’ottica dell’economia della discussione. La revisione del Titolo V della Costituzione è fondamentale. C’è una confusione fra competenze regionali e statali che ha costi insopportabili di tempo, di denaro, di efficienza. Se nel duemila il centrosinistra avesse dato retta a qualche dissenso del fronte avversario sarebbe stato meglio. Conosco questa materia per averla maneggiata negli ultimi da una posizione di responsabilità regionale con la collaborazione di costituzionalisti di prestigio e posso aggiungere un’altra mia convinzione di cui ho già parlato su blog e in tanti seminari di studio. Dopo questa riforma (da realizzare senza appesantirla troppo) bisognerà dimezzare il numero delle Regioni per renderle più idonee ad attuare le loro importanti funzioni. Sui vitalizi regionali, se t'interessa, ho risposto a @Valceresio due alle 11.16.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2014 alle 16:32
Forse tutto sommato la sintesi di Renzi è l'unica che può reggere in Parlamento.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 24/1/2014 alle 16:56
@Adamoli, confesso la mia grande emozione e commozione nell'assistere a questa discussione di "altissimo" livello su preferenze, nominati, soglie. In particolare mi commuovono coloro che prima erano contro le preferenze e adesso le sostengono a spada tratta; prima erano contro i "nominati" e adesso sono a favore; prima erano per soglie basse e adesso sono per soglie alte e viceversa ecc. TUTTE BALLE PER BOCCALONI, in gioco c'è solo "il particulare" e il sabotaggio del cambiamento, nient'altro!
Scritto da robinews il 24/1/2014 alle 17:09
Ma se uno dei motivi dell'abolizione del porcellum era proprio perché gli elettori non potevano scegliere renzi adesso ripropone le liste bloccate.
Scritto da Luigi Scandroglio il 24/1/2014 alle 17:23
Caro Giuseppe, ottima l'idea del blog e dell'invito aperto a partecipare. Sto seguendo anch'io come tanti di noi questa fase delicata del momento politico portandomi dentro dubbi, incertezze soprattutto per il proporzionale mancato dopo avere appoggiato Renzi dalla prima ora; un ricatto del prendere o lasciare che non lascia scampo. L'idea delle preferenze ci era servita per sostenere persone presenti sul territorio e di valore che poi nel partito avevano riferimenti e culture diverse ma capaci di fare unità. Ora se da un lato noi abbiamo lo strumento delle primarie per la selezione dei candidati, dall'altra la concezione del partito azienda trova nel listino bloccato l'inserimento delle persone allineate e nominate dal "capo" che decide la lista dei "buoni e cattivi". Il conflitto di interessi trova facile terreno in questa concezione di partito, anche su questo punto il PD dunque deve concretamente impegnarsi per il suo superamento.
Scritto da Gianfilippo Macchi il 24/1/2014 alle 17:25
Ho già detto che la discussione sulle preferenze mi pare oziosa. Non capisco perchè si debba andare contro le motivazioni della Corte. Le liste bloccate compromettono la libertà di voto. Punto. Imporre per legge le primarie, non risolverebbe il problema. Penso che la scelta delle persone da candidare sia diritto dovere dei partiti, più che degli elettori. Che poi i partiti, PD incluso, nel tempo abbiano proposto candidati che ci fanno vergognare questa è un'altra storia.
Scritto da domenico nitopi il 24/1/2014 alle 17:38
La competizione può solo essere un valore aggiunto quando si deve ricorrere al consenso e se tutti i candidati cercano di primeggiare anche al partito ne derivano dei vantaggi. Mi piacerebbe rivedere i candidati che passano di casa in casa a presentarsi e a chiedere il voto manifestando le loro idee e i loro progetti. Oggi nessuno sa "chi fa cosa" e cosi i mascalzoni, se non li scopre la Magistratura, hanno vita facile a gestire la cosa pubblica "pro domo sua".
Scritto da Alessandro Milani il 24/1/2014 alle 17:44
@Sic Est (15.19) - I dubbi ci sono sempre in questa materia. Io li coltivo i dubbi. Non do mai niente per definitivo. La realtà politica è mutevole quasi come le opinioni degli elettori perché sono esse che contribuiscono a formarla e a modificarla. Scusami per queste cialtronate da quattro soldi che mi sono venute così. Si può blindare l’impianto di una proposta ma non il suo esito finale. Su questo concordo. Ma se le modifiche che si trovassero in Parlamento non fossero largamente condivise la prossima volta voteremmo ancora con il Porcellum.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2014 alle 18:06
@Robinews (17.09) - Come fai a dire che le discussioni sul rapporto fra eletto ed elettore sono balle? E' l'essenza della democrazia. Si può sostenere che ci sono molte strumentalizzazioni da una parte e dall'altra, ma questo è un altro discorso. Chi interviene sul blog non ha il "particulare" da difendere ma una preoccupazione da esprimere.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2014 alle 18:09
caro Giuseppe non aggiungo molto alle tue giuste osservazione, se non questa breve ipotesi alla tua domanda. Al di là del privilegiare da parte mia le preferenze, se parliamo di primarie l'unica via che vedo è il sottrarle al volontariato di partito e regolamentarle per legge come in USA. Di più non vedo.
Scritto da roberto molinari il 24/1/2014 alle 18:11
@Roberto Molinari (18.11) - Ti rispondo subito perché sono ancora al computer. Sono d'accordo con te. Ma credo che le obiezioni alla regolamentazione delle primarie per legge verrebbero da tutti i partiti salvo il Pd. Accetterei volentieri sia le preferenze che il collegio uninominale. Ciò che conta per me è l'approvazione di tutte e tre le riforme.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/1/2014 alle 18:21
@R. Molinari. L'ho detto qualche "argomento" addietro, le Primarie volontarie non sono "perfette", mentre quelle per legge sarebbero un buon sistema di scrematura regolamentato. Ma chi paga? Meglio le preferenze, o i mini collegi o ... la nomina degli eletti per estrazione!!!
Scritto da Sic Est il 24/1/2014 alle 18:31
@Adamoli, 18,09, Carissimo Giuseppe, lungi da me il pensiero di dire che chi scrive sul Blog dice balle, così come per me è sacrale il rapporto tra eletto ed elettore e aggiungerei tra rappresentanza politica e bisogni sociali ecc. che sono l'essenza della democrazia. Era del tutto chiaro il mio riferimento a tutti coloro che "usano" strumentalmente questi argomenti per cercare di bloccare e sabotare il cambiamento.Sul resto siamo in perfetta sintonia a partire dalla risposta a @ Molinari 18,21.
Scritto da robinews il 24/1/2014 alle 19:29
So benissimo che per fare gli accordi bisogna essere d'accordo almeno in due, ma so anche che essendo Forza Italia un partito personale Berlusconi vuole continuare a premiare con la nomina a parlamentare i servi suoi utili per i suoi interessi. Per questa stessa ragione non vuole le primarie. Renzi, accettando le liste corte bloccate non ha avvallato questa pretesa berlusconiana? Spero che in Aula questa proposta venga cambiata.
Scritto da Nino Vialba il 24/1/2014 alle 19:43
Caro @Robinews, ti ringrazio per aver compreso :-)
Scritto da eg il 24/1/2014 alle 20:11
Viaggio spesso in treno, tra Gallarate e Milano, e constato che nessuno parla mai di politica. Una causa probabile del disinteresse è il vaniloquio logorroico che imperversa - come è dimostrato in alcuni interventi solitamente dediti ad esercizi onanistici che appaiono con frequenza sul blog. I ripetuti e cortesi inviti di Giuseppe Adamoli alla sobrietà e alla concisione sono arrogantemente disattesi. E’ vero, d’altra parte, che non è obbligatorio leggerli, ed io di norma non leggo quelli che superano la dozzina di righe. Ritengo – e ciò vale soprattutto per me – che se in dieci-dodici righe non si riesce ad esprimere la propria opinione su un blog, significa che le idee sono molto confuse. Sì sì, no no, il di più è del demonio.
Scritto da ulderico monti il 24/1/2014 alle 20:23
Oggi la proposta è passata nella commissione Affari costituzionali della Camera. Sulla scelta dei candidati si troverà un'intesa. Sono fiducioso.
Scritto da Giorgio S. il 24/1/2014 alle 21:18
@EG. ci mancherebbe altro, il mio problema era che rosicavo e rosico ancora con grande simpatia perchè tu sai certamente chi è Robinews e io non so chi è @eg. Tra l'altro non riesco neanche ad avere alcun sospetto. Tieni conto però che sono un osso duro, dagli anni 60 in poi ho fatto parte del KGB e dopo il crollo dell'URSS mi hanno messo in pensione, vedrai che in qualche modo che ci arrivo (sperando anche nel tuo aiuto), un simpaticissimo saluto!
Scritto da robinews il 24/1/2014 alle 21:20
@U.Monti, 20,23, partecipo ad altri blog è il problema che poni tu non lo pone mai nessuno. Assecondando comunque la tua proposta sul si si, no no in questo caso il mio è un no no!
Scritto da robinews il 24/1/2014 alle 21:30
Caro Giuseppe, come sempre ben articolato il tuo ragionamento come interessanti le riflessioni di @roberto molinari. Il rischio di un naufragio della proposta renziana in materia, c'è tutto. Avvenisse, sarebbe come ricadere in un pantano melmoso dal quale non ne verremmo più fuori, bisogna esserne consapevoli. L' impianto generale ci può stare, salvo ritocchi. Penso anch'io che le primarie andrebbero estese a tutti ed istituzionalizzate. Un' opzione difficile da realizzare ma praticabile.
Scritto da paolo rossi il 24/1/2014 alle 22:09
Sinceramente la querelle su preferenze, collegi plurinominali o uninominali, circoscrizione unica nazionale o regionale, ecc. non mi appassiona affatto. Quello che m'interessa è la certezza dei tempi: o si approva la proposta Renzi nei tempi stabiliti (anche con le modifiche che il Parlamento riterrà opportune), oppure si va a votare, anche con la legge attuale, se fosse necessario. Il Paese non può più tollerare il tira e molla dei partiti e delle correnti. (segue)
Scritto da Leonardo C. il 24/1/2014 alle 22:12
In ogni caso, sono decisamente contrario alla istituzionalizzazione delle primarie, che devono rimanere un autonomo strumento distintivo di trasparenza e responsabilità democratica dei partiti che decidono di adottarlo e non un obbligo di legge.
Scritto da Leonardo C. il 24/1/2014 alle 22:30
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/01/24/news/alexis-tsipras-risponde-all-appello-italiano-si-ad-una-lista-ma-a-queste-condizioni-1.149839 Mi scuso per la divagazione. Hai visto, @Robinews, cosa risponde oggi Alexis Tsipras agli intellettuali italiani che intendono sostenerlo? Insieme ai 'saluti fraterni' avanza tre condizioni, fra cui l'ampia inclusione di partiti/movimenti/organizzazioni di sinistra. Insomma, Tsipras vorrebbe Ferrero e Vendola insieme … Ho visto che Mario Agostinelli risulta fra i sostenitori della Lista Tsipras, e nel frattempo si è aggiunto anche Michele Serra. Il cartello sta diventando fitto e la partita potrebbe diventare suggestiva, sempre che non venga rovinata da personalismi. PS: allora sei stato messo in pensione da Gorbaciov, un grande uomo! Senti, @Robinews, oggi come oggi, il KGB è roba da Fiera di Sinigaglia di altri tempi. Oggi siamo nell'era della globalizzazione, della geo-localizzazione, siamo passati dall'hi-fi al wi-fi, dai beat ai bit, insomma, caro @Robinews, bisogna attrezzarsi :-)
Scritto da eg il 24/1/2014 alle 23:08
Vorrei segnalare a tutti un interessante articolo di Antonio Lettieri, che si può leggere per intero sulla rivista on line "Eguaglianza e libertà". Articolo che si può condividere o non condividere per intero o in parte, ma che pone questioni serissime. Mi limito a suggerire la tesi dello scritto: il progetto renziano - berlusconiano, ammesso che garantisca la governabilità, non garantirebbe un normale regime democratico, secondo la tradizione delle democrazie occidentali. Lettieri esamina brevemente tre esempi per lui emblematici di ciò che in occidente è un regime democratico: Stati Uniti, Francia, Germania. Nei tre modelli, per quanto diversi tra loro, rappresentanza e governabilità sarebbero ben garantiti, accanto a quello della separazione dei poteri, che è il sale della bisecolare democrazia americana. Nel caso invece del cosiddetto "Italicum" si tratterebbe di un modello che viola il principio della separazione dei poteri, creando nel contempo maggioranze assolute arbitrarie (con l'esagerato premio dato ad una coalizione vincente con una percentuale relativamente bassa). Un modello che, oltre a tutto, favorirebbe elettoralmente il centrodestra, abile nell'aggregare forze assai composite più del centrosinistra,. Non propongo tanto di condividere o meno l'articolo, che andrebbe letto comunque per intero, non limitandosi alla mia succinta e magari imprecisa sintesi. L'invito è di accantonare la questione della "forma" -Renzi che incontra Berlusconi (mi vien da sorridere peraltro al pensiero che fra non molto il segretario P.D. potrebbe recarsi ad incontrare Silvio agli arresti domiciliari o presso l'ente cui presta ervizio sociale)- e di sviscerare fino in fondo la questione di merito. Personalmente, più ci penso, l'Italicum mi sembra un guazzabuglio: il cercare di innestare su un'impalcatura proporzionale un correttivo maggioritario. Così facendo però il "Porcellum" precedente è solo scalfito; anzi non se ne modifica la sostanza, perchè manca il coraggio di fare una scelta netta e non pasticciata tra, suggerisco io, un modello maggioritario alla francese ed un modello proporzionale alla tedesca, i due modelli che mi sembrano più confacenti al nostro Paese (quello anglosassone è poco adatto alla ns. storia e cultura). Il timore è che ancora una volta si rischi o la paralisi in parlamento (visto le forti opposizioni aperte o nascoste che sappiamo esserci) o il fallimento dell'ennesimo tentativo di adeguare il sistema elettorale italiano in senso moderno, cioè di efficienza, di democrazia, di rappresentatività, di governabilità. Naturalmente mi auguro che ciò non succeda!
Scritto da mariuccio bianchi il 24/1/2014 alle 23:20
@EG. 23,12, Non simpatizzare, non solidarizzare e non sostenere Tsipras sarebbe come tradire la sofferenza e la lotta del popolo Greco.La richiesta di Tsipras mi sembra il minimo che potesse fare, chiedere la massima unità per fare come si dice "massa critica"di tutti coloro che vogliono "arrestare" gli assassini del suo popolo che possono benissimo diventare assassini di altri popoli era quindi scontata. (segue).
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 00:21
Robinews (segue eg). Che Agostinelli raccolga questa appello non mi meraviglia, sarei rimasto sorpreso del contrario conoscendo la sua "immensa" generosità. Mario è stato sempre dalla parte degli sconfitti e degli ultimi senza se e senza ma. Oggi ho visto che Vendola ha annunciato che SEL andrà con il suo simbolo alle europee, e se non mi è sfuggito qualcosa, non mi sembra che abbia parlato del cartello per Tsipras. Vedremo. Partita suggestiva? Forse si, vedremo (segue)
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 00:32
Robinews (segue @eg) La partita rovinata da personalismi? Nel caso Italiano non ho il timore che succeda, SONO CERTISSIMO CHE ACCADRA'. Oltre ai personalismi pesa l'autoreferenzialità, il protagonismo di ogni singola piccola bandierina. Per me sarebbe una piacevole sorpresa se non accadesse ma non mi illudo più. Comunque stiamo a vedere, decideremo strada facendo! Quanto al fatto di essere un ex agente KGB tieni conto che un minimo di "rete" l'abbiamo mantenuta è sta già lavorando sul caso!
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 00:48
@robinews il 24/1/2014 alle 21:30. La questione della continenza non la pongo io, ma il padrone di casa. Che tu affligga altri blog spiega perché la sinistra sia storicamente perdente.
Scritto da ulderico monti il 25/1/2014 alle 09:05
@Adamoli. Fatto salvo che le proposte sul Titolo V della Costituzione e la modifica del Senato sono ancora molto nebulose, è difficile non essere d'accordo con te. Il fatto però è che si sta discutendo solo della legge elettorale i cui limiti sono l'assenza della preferenza e il premio di maggioranza (troppo alto). Due condizioni poste da Berlusconi con il quale si deve certo fare l'accordo ma non subire i ricatti.
Scritto da Nino Vialba il 25/1/2014 alle 09:25
Collegi con candidati conosciuti dal collegio....non catapultati da una regione all'altra.......
Scritto da Loredana Besi il 25/1/2014 alle 09:44
@Monti 09,05, Quando il padrone di casa mi dirà o mi farà anche minimamente capire che la mia supposta incontinenza non è gradita la valigia è sempre pronta.In quel momento si realizzerà il desiderio e sogno di @Monti espresso fin dai primi interventi di espellere "l'infiltrato" Robinews dal blog. Una espulsione pretesa non per l'incontinenza ma per i contenuti. Che poi la sinistra sia storicamente perdente per colpa di Robinews è una sopravvalutazione che mi gratifica ed esalta. Grazie!
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 09:47
Non conoscevo la rivista on-line 'Eguaglianza e libertà' e ringrazio @Bianchi (23,20) per averla fatta conoscere. Il fatto che 'il Porcellum sia solo scalfito' è un dubbio che emerge sempre più. Riporto, per l'occasione, la vignetta 'Finestra sul cortile' (titolo di hitchcockiana memoria), di Massimo Bucchi, la Repubblica (17.01.2014). Il dialogo fra i due personaggi (i suoi tipici, un uomo e una donna di fine Ottocento) è il seguente: 'Tanto il Porcellum è morto' (dice la donna), 'Ti sbagli, è solo entrato in clandestinità' (le risponde l'uomo). PS per @Robinews: mi raccomando, non esagerare coinvolgendo cugini e parenti vicini e lontani e, soprattutto, non fare patti con il diavolo.
Scritto da eg il 25/1/2014 alle 09:58
Non amo i cinici e provo ostilità per quelli che parlano per battute. Non vado in visibilio a sentire i retorici. Ergo, disprezzo i discorsi trasversali. Se Renzi vuole andare ad elezioni anticipate lo dica in comprensibile lingua italiana: non ha bisogno di bagnare i panni in Arno, per farsi capire, visto che è nato sul posto. Già il deadlock, l’abbraccio mortale, col Cavaliere mi è risultato indigesto ma accettabile in termini di realpolitik, ma il dire e il non dire mi fa rivivere tanta politica stantia che credevo andata in quarantena.
Scritto da Sic Est il 25/1/2014 alle 10:20
Preciso meglio il mio commento delle 22.09. Sono consapevole che andare a votare senza la nuova legge sarebbe un disastro per la governabilità del Paese, ma è giunta l'ora che l'attuale Parlamento si assuma le proprie responsabilità. Se comincia a tirare aria di melina per protrarre la legislatura senza decidere niente, come è accaduto finora, penso sia molto meglio azzerare tutto e tutti e andare nuovamente alle urne. Deve valere per la legislatura quello che Enrico Letta ha detto per il governo: no ad andare avanti ad ogni costo. Oggi il costo della non decisione non è più tollerabile. Le forze politiche, se riusciranno, trovino pure gli accordi per apportare alla proposta di Renzi ogni eventuale modifica condivisa, ma l’impianto delle riforme su cui è stata trovata l’intesa tra i due partiti maggiori deve rimanere immutato.
Scritto da Leonardo C. il 25/1/2014 alle 10:26
@Mariuccio Bianchi (23.20) - Come tu sai ho già scritto tante volte che da alcuni anni la mia preferenza cade sul sistema francese: semipresidenziale con doppio turno. E’ l’unico, a mio parere, che garantirebbe 4/5 anni di governo politicamente omogeneo. Come abbiamo visto, il sistema tedesco negli ultimi lustri ha richiesto per ben tre volte la “grande coalizione” che in Italia è accettata altrettanto bene di un terremoto. Oggi è tempo che si lascino da parte le propensioni personali e si persegua il compromesso più onorevole e condiviso. Il Parlamento lavori in queste settimane per raggiungere questo risultato. Oltre a ciò non c’è scampo qualunque cosa dicano i vari Lettieri, ciascuno dei quali ha la propria infallibile ricetta, salvo a non vederla mai realizzata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2014 alle 10:34
@Paolo Rossi (22.09), Leonardo C. (22.12) - Penso che per la legge elettorale e le altre riforme il tempo sia una variabile fondamentale. @Leonardo ha ragione (ho letto un attimo fa il suo ultimo commento). O si conclude rapidamente (il voto finale nelle due Camere non arriverà settimana prossima, tanto per intenderci) oppure il “pantano" evocato da @Paolo Rossi non ce lo leva nessuno per parecchi tempo. Come si sa, le simulazioni dei seggi parlamentari fatte sui sondaggi e con l’uso del proporzionale (in vigore oggi) offrono l’immagine di un Parlamento difficilmente governabile da una maggioranza appena appena omogenea. Una evenienza da evitare anche a costo di un compromesso non esaltante. Sulla regolamentazione per legge delle primarie non sarei così drastico come @Leonardo, ma certo comporterebbe il cambiamento di molte cose nei partiti politici a partire dal pieno rispetto dello status costituzionale.
Scritto da Giueppe Adamoli il 25/1/2014 alle 10:46
VOGLIAMO dei candidati che si guadagnino la NOSTRA fiducia !! spetta al partito offrire dei candidati. SPETTA ALLA MAGISTRATURA GARANTIRE LA LORO ETICA.
Scritto da Narciso Rezzonico il 25/1/2014 alle 11:44
VIVA LA SINCERITA: "....Con dei partiti così fragili e nel Pd “plurale” e diviso che abbiamo sarebbero convenienti?" ...ecco appunto, tutto il resto non conta!
Scritto da Rocco Cordì il 25/1/2014 alle 11:52
Ad Adamoli. D'accordo, caro Giuseppe, con quanto tu affermi. Il dubbio però, che comincia ad arrovellarmi e su cui mi piacerebbe un confronto con i nostri affezionati lettori, è il seguente (mi scuso se mi ripeto): siamo di fronte ad una nuova legge elettorale, efficace e di sicura garanzia democratica o ad una variazione del "Porcellum", diciamo un "Porcellinum", con tutti i vizi quindi del fratello maggiore di calderoliana memoria?
Scritto da mariuccio bianchi il 25/1/2014 alle 11:57
Il bipolarismo (bipartitismo), le liste bloccate, l’ abolizione delle preferenze, il ritorno all’uninominale sono l’esito della riduzione dei partiti da organismi democratici di partecipazione, che curano la formazione dei cittadini, la preparazione dei candidati e la scelta del personale dirigente. capillarmente diffusi sul territorio in strumenti di raccolta del consenso attraverso la comunicazione mediatica. Il partito non deve più orientare il pubblico ma adattarsi ai suoi gusti e i cittadini non si pongono più il problema di costruire un nuovo modello di società attraverso il programma ma solo di vincere le elezioni e di conquistare il potere. Questa metamorfosi dei partiti corrisponde ovviamente alla trasformazione della società in senso individualista e al condizionamento esercitato dai media .Noi scegliamo in base alle informazioni che apprendiamo dai telegiornali e dal Web. Il partito è diventato un’altra cosa da quell’organismo di mediazione postulato dalla democrazia rappresentativa, più ancora della leadership conto l’equipe degli esperti in comunicazione e i candidati e gli eletti non rappresentano il popolo ma solo degli specialisti. Non potrà più succedere che in Parlamenti e nelle istituzioni siano eletti degli operai o dei ceti più umili se non come “specchio” di una volontà che non esiste più. Anche la tentazione del sistema uninominale è un ritorno, sotto altre forme, del notabilato dell’Italia umbertina: solo chi ha fama, censo e ricchezza potrà essere eletto. Anche se è impopolare dirlo, le stesse “primarie” contribuiscono a depotenziare il partito che in tal modo si spoglia di una delle funzioni principali, la scelta dei rappresentanti, ma fa contenti gli elettori perché si sentono presenti mentre in realtà non hanno più alcun contatto con quelli che verranno eletti. Quando i partiti erano forti, credibili e rispettati non c’era bisogno di limitarne il numero e le elezioni servivano non solo ad assicurare la stabilità di governo ma anche a rappresentare il Paese che in tal modo era realmente coinvolto nelle scelte politiche. Alla democrazia rappresentativa si sostituisce senza che ce ne rendiamo conto un modello di democrazia plebiscitaria con ovvie tendenze populistiche.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 25/1/2014 alle 12:03
Dico con franchezza che questa legge elettorale non mi piace. Se tuttavia è l’unico compromesso possibile, la si vari in fretta, altrimenti davvero il terribile pantano evocato da @ Rossi è pronto ad inghiottirci. Altra cosa che ritengo insopportabile è il duello Letta-Renzi. Serve dare all’opinione pubblica l’idea di un Pd unito; queste schermaglie servono solo a far ingrossare la schiera degli astensionisti. Se Renzi intende andare al più presto alle elezioni, lo dica con chiarezza come @Sic Est lo esorta a fare e Letta pensi a governare: spero proprio che il detto “meglio tirare a campare che tirare le cuoia” sia da relegare negli archivi della politica inconcludente.
Scritto da Angelo Eberli il 25/1/2014 alle 12:17
Vendola pretende di indicare la linea al Pd. Ci vuole un bel coraggio dopo tutti gli errori che ha fatto i questi anni.
Scritto da Max il 25/1/2014 alle 12:21
@Max,12,21, Con Vendola da un po di tempo non sono molto in sintonia ma dire che sia lui a volere dettare la linea al PD mi sembra esagerato. Prima di Niki, c'è una lunghissima fila sia nel PD che nei dintorni del governo a partire da Letta, è da questi che Renzi si deve guardare le spalle e non da Vendola. Non a caso Matteo ha inviato in queste ore un duro monito ai "professionisti della palude e del sabotaggio". Secondo te caro @Max a chi si riferisce Renzi? A Vendola? Prova a indovinare!
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 13:36
@Rocco Cordì (11.52) - Il resto conta moltissimo, è l'architrave della democrazia. Lo dico sempre in tutti i post. In questo mi rivolgo soprattutto a chi, nel Pd, vuole a tutti i costi la preferenza (non avrei niente in contrario) senza rendersi conto che offre anche delle controindicazioni che accentuerebbero moltissimo la lotta interna. Ti dirò che a me non importerebbe granché, sono abituato, ma queste implicazioni vanno pure valutate.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2014 alle 13:48
Come si può sostenere che: "Le mini liste bloccate (Renzi-Berlusconi) sono cosa assai diversa e migliore rispetto alle liste bloccate del Porcellum che venivano decise a Roma" se la ripartizione dei seggi avviene a livello nazionale? Si tratterà in sostanza di un unico "LISTONE" deciso dalle segreterie "fiorentine" e "brianzole". Il PD è stato sempre per i collegi uninominali e doppio turno; io proporrei la variante di collegi Binominali; collegi in cui vengono eletti una Donna ed un Uomo! DUE soli nomi in lista una Donna ed un Uomo.!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scritto da Michele Nigro il 25/1/2014 alle 14:15
“Il partito non deve più orientare il pubblico ma adattarsi ai suoi gusti e i cittadini non si pongono più il problema di costruire un nuovo modello di società attraverso il programma ma solo di vincere le elezioni e di conquistare il potere”. Condivido questa frase di @ CMF. Resta il problema col quale mi arrovello: che fare per modificare lo stato di fatto che la sua analisi ha così bene esplicitato? Non riesco a indicare ricette. A volte sono tentato di condividere il pessimismo cosmico (Leopardiano?) di @ Ulderico Monti.
Scritto da Angelo Eberli il 25/1/2014 alle 14:26
Caro Adamoli, perché non rispondi quando @Robinews continua ad attaccare Letta? Anch'io ho votato Renzi ma non per questo voglio abbattere Letta.
Scritto da Lettrice affezionata il 25/1/2014 alle 14:42
Io, come forse la maggioranza, ho sempre pensato che poter indicare le preferenze fosse meglio che creare un Parlamento di nominati. Mi è però sorto un dubbio quando ho ascoltato qualcuno che riferiva che mediamente solo il dieci per cento dei votanti lombardi aggiungeva la preferenza, mentre tale percentuale saliva al 90% non ricordo se in Calabria o Campania........Come interpretate questa differenza?
Scritto da bm il 25/1/2014 alle 15:02
@Angelo Eberli (14:26). Il pessimismo non serve, va bene forse per scrivere splendidi versi. Meglio l'ottimismo ragionato che muove quelli come noi che siamo disinteressati (altro che particolari interessi da difendere) e che provengono da una società più povera ma meno complicata. A me va bene la Legge Elettorale, anche se non rinuncio ai miei dubbi, non mi va per niente bene che la sibilla renziana non voglia esprimersi sulla durata del Governo Letta, ma si divera a tenerlo sulla graticola.
Scritto da Sic Est il 25/1/2014 alle 15:05
Ad Eberli. Mi dispiace non essere d'accordo con te, caro Angelo, quando affermi che, se questa legge elettorale rappresenta l'unico compromesso posibile, la si vari in fretta. Per un momento, qualche giorno fa, ho pensato anch'io nello stesso modo. Poi, riflettendo, discutendo, ascoltando opinioni e punti di vista diversi, ho cambiato idea. Mi sta molto più a cuore la sostanza -quindi la bontà o meno del provvedimento-che non gli equilibri tra Letta e Renzi. o gli incerti equilibri di governo. E, venendo alla sostanza, mi sono convinto di trovarci di fronte ad una proposta dai contenuti ibridi o bastardi -mi scuso per l'espressione forte- in cui il vecchio "Porcellum"è divenuto, come ho scritto, un "Porcellinum": niente preferenze, spropositato premio di maggioranza rispetto al quorum necessario perchè il premio scatti, un mixage mal riuscito tra sistema proporzionale e sistema maggioritario. Si sta trattando addirittura di reintrodurre la possibilità delle candidature in più collegi. E tra non molto sentiremo che, per salvare la Lega, la soglia di sbarramento sarà scesa dal 5% al 4% o al 3%. Ce n'è abbastanza per me per dire "basta", senza subire il ricatto della crisi di governo. E poi: sarebbe stato così difficile orientarsi verso un proporzionale vero e serio, cioè alla tedesca, con un minimo di soglia di sbarramento per evitare l'eccessiva frammentazone partitica, in cui la rappresentatività e la governabilità siano comunque garantiti? Oppure optare per il sistema a doppio turno alla francese, proporzionale all'inizio, ma chiaramente maggioritario al secondo turno, senza i pasticciamenti dell'Italicum? Ecco,caro Angelo, il mio punto di vista, che penso sia quello della larga parte degli elettori del nostro partito. Sono d'accordo anche con Adamoli che il meglio è spesso nemico del bene. Questo varrebbe però se gran parte della bozza di riforma fosse positiva, ma, purtroppo, per me, non è così e dunque o si rivede l'impianto -cosa peraltro di cui dubito- e non solo l'aspetto delle preferenze o non posso che a malicuore esternare tutta la mia contrarietà al progetto di cui sti sta trattando.
Scritto da mariuccio bianchi il 25/1/2014 alle 16:07
Bianchi 11,47. Siamo di fronte, per le ragioni già illustrate in precedenti blog, ad una riedizione, scopiazzata, del Porcellum, già bocciato dalla Consulta e, per giunta, modellato sulle esigenze di Berlusconi che è tornato a dettare, se non l'agenda, quantomeno il suo contenuto. E non è improbabile, in questa confusa situazione, che torni a vincere e noi si arrivi terzi. Sono curioso di sapere chi vorrà coalizzarsi con il genietto dell'Arno, sempre che prima non imploda il partito.
Scritto da domenico nitopi il 25/1/2014 alle 16:43
@C.M.F. 12,03, Nel condividere la tua analisi mi chiedo quale è stato il momento di rottura e i fattori che hanno sostituito la democrazia rappresentativa con quella plebiscitaria o populista. Tra l'altro mi interessa molto una tua ricostruzione storica di questa trasformazione.Io penso che questo deriva è iniziata nella parte finale della 1^ repubblica con B. Craxi, i suoi inviti ad andare al mare anzichè votare nei referendum. Da allora, qualsiasi spinta alla partecipazione democratica (segue)
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 17:23
Robinews (segeu C.M.F.) Da allora ogni spinta di partecipazione dal basso alla vita democratica del paese è stata vissuta con fastidio e insofferenza dai poteri oligarchici. Il crollo con tangentopoli ha travolto i partiti che avrebbero dovuto svolgere quei compiti e quelle funzioni che tu giustamente ricordi e tutto quello che ne è nato ha pensato di proseguire esattamente nella direzione che aveva fallito "la negazione" della partecipazione democratica alla vita del paese. (segue)
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 17:31
Robinews (segue C.M.F.) L'argine a questa deriva era rappresentato dalla democrazia sociale e del lavoro (sindacati-consigli di fabbrica ecc.) abbattuti questi ultimi ostacoli tutto si è compiuto sul piano nazionale e la globalizzazione ha fatto il resto. Era inevitabile tutto questo? Forse no. E' possibile ricostruire una "nuova idea di democrazia rappresentativa? Penso di sì anche perchè i limiti del populismo e plebiscitarismo ora sono visibili ed evidenti. (segue)
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 17:41
Robinews (segue C.M.F.) Ci sono nel paese vaste esperienze e reti che possono far ben sperare, dai referendum sul nucleare all'acqua bene comune, fino alla mobilitazione (democratica) NO TAV e quella popolare nella terra dei fuochi. Anche nel programma di Renzi ci sono aspetti interessanti in questa direzione, penso al sogno della partecipazione dei lavoratori alla vita economica con il loro ingresso nella vita delle imprese sul modello tedesco. Sono sogni? Forse si ma mi piace crederci!
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 17:52
@Angelo Eberli - @Robinews – Le trasformazioni sociali hanno cause molto complesse, soprattutto culturali; Il “punto di rottura” è stato comunque Berlusconi che ha costruito un modello “diseducativo” di successo. Gli altri partiti hanno fatto a gara nell’imitarlo ma così si può vincere, non cambiare la società attuale con le sue ingiustizie.
Scritto da CMF il 25/1/2014 alle 18:47
@Lettrice affezionata (14.42) - Cosa dovrei dire a @Robinews più di quello che già non gli dico? Se gli replicassi sempre infarcirei il blog e sarei ripetitivo e noioso. I lettori sanno che auspico che Letta rimanga a Palazzo Chigi fino al 2015 con un programma e un governo rinnovati. Non avrei molto da aggiungere a questo proposito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2014 alle 18:56
@bm (15.02) - Al sud le preferenze sono sempre state mediamente più alte (o molto più alte) che in Lombardia e al Nord. E’ tipico delle aree nelle quali il rapporto fra cittadini e rappresentanti istituzionali è più forte di quello fra cittadini e partiti. Un mio collega siciliano un giorno mi raccontava a quanti battesimi, prime comunioni e matrimoni partecipava ogni mese e quanti soldi spendeva per i regali dei quali era incaricata la moglie. Quando gli ho risposto che io invece non ci andavo mai (e nemmeno venivo invitato) non ci credeva. Tutto ciò diventa un problema quando queste frequentazioni lambiscono “famiglie” dalle quali sarebbe meglio stare lontani. Ho sempre difeso (anche per riconoscenza) le preferenze, che da noi molto raramente hanno risvolti discutibili o pericolosi, ma non sono l’unico canale per una scelta libera e responsabile dei propri candidati e per non avere un Parlamento di “nominati”.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2014 alle 19:02
@Lettrice affezionata 14,42,, Carissima amica, se mi leggi correttamente riuscirai a capire che io "non continuo ad attaccare Letta" anzi. Proprio sul post precedente "tocca a Letta" ho addirittura "esagerato nell'esaltarne i pregi e capacità. Chi ha votato Renzi provi a seguire con attenzione quello che sta accadendo. Lo ripeto, quando Renzi parla di professionisti del sabotaggio e della palude non si riferisce "solo" agli avversari esterni ma in gran parte all'interno del PD. Apri gli occhi!
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 19:10
@C.M.F. 18,47, da te mi aspetto qualcosa di più e in particolare ti chiedo e mi chiedo, "un eventuale e auspicabile successo" di Renzi potrebbe essere la base o un punto di ripartenza per riaprire spazi alla democrazia rappresentativa? A me sembra di si ma posso sbagliare come tante altre volte. Grazie per l'attenzione.
Scritto da robinews il 25/1/2014 alle 19:18
@ CMF. La mia era una condivisione. Ho scritto più volte varie deprecazioni sulla pessima pedagogia inculcata dal ventennio berlusconiano. Eppure, tra gli italiani si annoverano ancora molti che voteranno per il Pregiudicato, nonostante i disastri sociali a cui ci ha portato e ha portato anche molti suoi estimatori; che però se la prendono ancora con l’incolpevole Bersani! Chi possiede la capacità “maieutica” per far nascere qualche dubbio a chi si ostina a credere nelle doti taumaturgiche del Grande Impostore?
Scritto da Angelo Eberli il 25/1/2014 alle 19:28
...continuo a pensare che il sistema migliore fosse quello delle Province: che vince ha una maggioranza netta e vengono eletti i migliori (sia di chi vince che di chi perde) in piccoli collegi uninominali...
Scritto da Giovanni Biondi il 25/1/2014 alle 20:26
@Giuseppe Adamoli. La frittata è fatta e Renzi non mi pare che la stia gestendo bene, forse non si è accorto nemmeno che le uova si sono rotte. A colpi di Tweet non si va lontano. Con il cavaliere si sono bruciati tutti: è come uno schiacciasassi che distrugge tutto e tutti. Lo dicevo la settimana passata: Renzi aveva una mossa per lo Scacco Matto e l'ha trasformata, senza ottenere niente se non promesse, in uno Stallo. Speriamo che Dio ce la mandi buona.
Scritto da Sic Est il 25/1/2014 alle 20:29
27 gennaio Giorno della Memoria // Banalità // Ordine di cifre incasellate, rigoroso, numeri austeri in rigide colonne; orgoglioso del dare e avere - e del quadrar del conto -, con applicata mente razionale prevede smista assegna l’arduo compito - carichi di lavoro, tempi certi - sollecita e sprona gli obiettivi, sviluppa le istruzioni, conclude orgogliosi consuntivi. // Preciso, contabilmente esatto, amministrativo; le matite appuntite, le gomme allineate, gli inchiostri a colori; un fiore ed il biondo sorriso del ritratto. // Tepore la sera degli affetti cari, le piccole cose di ogni giorno, musiche e libri e rose del giardino. // Con sicura efficienza la ruota gira dell’organizzazione: espletate le procedure e le formalità dai camini dei forni passano immondi ebrei.
Scritto da ulderico monti il 25/1/2014 alle 20:31
Berlusconi, a scanso di equivoci, si è già appropriato delle "riforme". Leggo sul Corriere "le riforme di Renzi sono le nostre". Il giovanotto, non ha ancora risposto; d'altronde il suo nemico è Letta. A Berlusconi non sembri neppure vero il favore che gli stanno facendo. Mandare la Boschi (dico la Boschi) a parlare di riforme con Verdini. La pecora in bocca al lupo. Non so cosa pensa il nostro ospite: io, sinceramente, non le darei neppure la delega a rappresentarmi all'assemblea di condominio.
Scritto da domenico nitopi il 25/1/2014 alle 21:04
HO APPENA ASCOLTATO RENZO PIANO da Lilli Gruber. Ovvero, nella mia interpretazione sicuramente banale: la città come poesia della politica. Fantastico. Raccomando di vedere il video sui social network.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2014 alle 21:20
Non è banale anzi è un interpretazione civile di quello che dovrebbe essere. Accostare la poesia alla città è di grande coraggio e rida alla città il suo valore civile e non solo fatto speculativo.
Scritto da Pier Francesco Secli il 25/1/2014 alle 23:36
...e chi l'ha visto lo riveda.....e qualcuno si è pure lamentato della nomina a Senatore a vita....magari ne avessimo di senatori così!
Scritto da Santino Rossi il 25/1/2014 alle 23:49
@Robinews - @Angelo Eberli - Vi chiedo la cortesia di leggere un mio intervento sul sito RMFon line perchè il tema è piuttosto complesso e temo di occupare troppo spazio nel blog. Grazie.
Scritto da CMF il 26/1/2014 alle 07:49
@Adamoli, 21,31, Renzo Piano non è semplicemente fantastico, la sua lezione civica-politica-di vita E' COSMICA. Sapere che da uno così ci sono giovani che ne apprendono la lezione da enorme speranza.Su Grillo ha detto che ha sbagliato e sbaglia, MA HA CON FORZA RIBADITO CHE IN FUTURO SPERA CHE PARTECIPI ALLA VITA DEL PAESE E CHE LUI SAREBBE SEMPRE PRONTO A FARE LE COSE INSEME AL M5S. Una grandissima lezione di realismo, concretezza, tolleranza, riconoscimento dei valori degli avversari. GRANDE
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 08:44
Prima che qualcuno mi ricordi che Renzo Piano ha detto anche che a lui piacerebbe che il suo amico Grillo tornasse a fare il comico, lo faccio io, visto che l'intervista a Piano me la sono gustata tutta dall'inizio alla fine. Ovviamente Piano di Grillo e del M5S ha detto anche le cose del precedente intervento postato.
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 09:27
Concordo d'accordo con Giuseppe e con chi chiede il parlar chiaro, aperto e la chiusura in tempi certi. Anch'io preferirei il sistema francese. Credo aiuti i partiti ed i candidati a responsabilizzarsi. Come elettorato non siamo più, per la grande parte, ideologici, ma pragmatici e mobili. Esempio: se, dalle parti nostre, il PD candida una persona stimata, capace, seria, con un minimo d'esperienza, toglie voti ad altri. Se candida un catapultato, no. Eviterei la possibilità di candidature multizona. Un saluto e buona domenica.
Scritto da FrancescoG. il 26/1/2014 alle 09:41
Tutte osservazioni valide e competenti. Condivido il commento di@M.Bianchi(ieri h.16,07). Non essendo un esperto vado a sensazione: "preferenze" al centro-sud="voto di scambio",meglio perciò abolirle(anche se prima la pensavo diversam.). Una cosa mi sorprende: perché non cercare il dialogo anche col 5Stelle,che dopotutto è il 3°partito, prima di dire che non ci sta e favorire così solo il caimano? Anche l'opinione pubblica,ora disorientata,capirebbe di più e potrebbe essere più favorevole al P.D
Scritto da giovanni dotti il 26/1/2014 alle 09:42
@C.M.F. 07,49, grazie per l'informazione, non conoscevo RMFonline, interessante, lo seguirò in futuro: Tu dici che "i partiti hanno consentito alla società civile di avere voce nelle decisioni.........".Ecco qui sta il punto, il passaggio dalla democrazia rappresentativa a quella plebiscitaria o populista è stata forse esattamente LA NEGAZIONE DEI PARTITI ALLA SOCIETA' CIVILE...... L'arrivo della politica via WEB ha fatto il resto ma questa è un'altra cosa, è un argomento tutto da sviscerare.
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 09:54
Mi sembra esagerato il commento di A. Panebianco sulla legge elettorale e in particolare sulle preferenze. Invece di preoccuparsi della provenienza dei voti (anche se comprensibile) lo Stato attraverso la magistratura deve stroncare quei centri malavitosi che se lasciati liberi di agire andrebbero inquinare qualsiasi modello elettorale anche quello suggerito da Panebianco
Scritto da Osservatore il 26/1/2014 alle 10:54
Non sono un veggente per riuscire a vedere il finale di partita sulla legge elettorale. Mi sembra che la questione "preferenze-nominati" sia destinata a restare marginale e inconcludente, più importanti mi sembrano le questioni delle soglie, sia quella del 35% da alzare o le soglie minime da abbassare. Risolti questi problemi si farà la legge e poi subito al voto per dare forza al processo riformatore che si è messo in moto con buona pace di E. Letta!
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 10:56
@Dotti, 9,42 ed altri. Sono particolarmente sensibile, per le mie origini, quando si parla di Sud. Il fenomeno però si è esteso pure al Nord (assessore Zambetti ed altri). Ma il voto di scambio non è argomento decisivo contro le preferenze. Le liste bloccate non risolvono il problema (Cosentino in Campania ed altri). Il problema, come ripeto sempre, è la scarsa qualità dei candidati proposti (ed il PD, pure locale, non è immune): questione che nessun sistema elettorale può risolvere.
Scritto da domenico nitopi il 26/1/2014 alle 11:05
C’era una volta un tipo che faceva di mestiere il robivecchi. Si proclamava invaghito da SEL. Poi, la volubilità, lo ha fatto incapricciare di Bersani e di Grillo, in una situazione di ambigua bigamia ideologica. Indi divenne il pretendente all’amore di un tipo venuto dal nulla spaziale, un certo Civati meglio noto come il dichiaratore di tutto e del suo contrario e, nell’intimità, chiamato El Chiva (senza “s” finale se no sarebbe pubblicità). Ma l’amore, si sa, non può essere eterno e, come sempre, conviene mettersi con il vincitore piuttosto che continuare con un perdente. Ora è il giullare di Renzi e, da qualche post, sta cominciando ad avvicinarsi anche a Letta. Per l’occasione non infierisce più contro il Presidente della Repubblica e si sta appropriando anche di Renzo Piano, confondendolo probabilmente come il piano di Renzi. Ogni riferimento a persone, fatti e avvenimenti è assolutamente casuale.
Scritto da Sic Est il 26/1/2014 alle 11:33
Del Rio comincia a tirar fuori i primi pagherò firmati da Renzi al cavaliere: la legge sul conflitto di interessi non è prioritaria. Ci stiamo preparando ad un'altra sonora sconfitta. Avevo interpretato bene una delle cose (le altre verranno fuori col tempo) che l'interdetto ha posto sulla bilancia.
Scritto da Sic Est il 26/1/2014 alle 12:04
Sono felice di trovarmi in ottima compagnia di colui che dopo aver sostenuto Bersani, il 27 febbraio 2013 inizio a crocifiggerlo per la sua bramosia di andare con Grillo, ora il nostro affezionatissimo, dopo aver votato Renzi, prima ancora di iniziare la sua partita (di Renzi) lo mette in croce affidandosi sempre è unicamente alla clemenza e comprensione della divina provvidenza (che ci protegga dice sempre). Si sa che la divina provvidenza ha altri problemi a cui pensare.(segue)
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 12:52
Robinews (segue) Il nostro amico che "non cambia mai opinione" resta fermo, sempre li, immobile" solo su E. Letta e sul P.d.R.. Su Letta, non se ne rende conto, la partita è chiusa, la corsa è finita per il "suo" fallimento. Sul P. d. R. non capisce che dopo il fallimento delle larghe o piccole intese non può che starsene buono e zitto. Per dirla come il nostro @Adamoli non può più essere un giocatore in campo e che al massimo può fare (per poco) il guardialinee o l''arbitro. (segue)
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 13:04
Robinews (segue) Caro amico e compagno di pensieri politici "volubili", su Niki Vendola, che vorresti sparisse dalla circolazione insieme a Pippo Civati, dovrai fartene una ragione, restano in campo a giocare e saranno sempre una "risorsa importante" per il destino del cambiamento e salvezza del paese, Per questo di dico con simpatia di non fare come @Maurizio, guarda che il treno sta arrivando con la tanto vituperata Tav, è meglio che ti "muovi" rischi di essere travolto! AD MAJORA!
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 13:10
PS. Caro amico altrettanto "volubile", accendi qualche cero alla Madonna e prega la Divina Provvidenza (in questo caso si) affinchè Renzi non fallisca. Se dovesse fallire dovrai sorbirti il potere degli ortotteri a furor di popolo e siccome so quanto ti da fastidio, non ti auguro di doverli sopportare come trionfatori! So che questo sarebbe per te un onta terribile al contrario del sottoscritto! Forza Renzi, anche contro i Renziani timidi e volubili che hanno perfino paura della propria ombra
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 13:20
Del Rio pronto a pagare la cambiale firmata a favore del caimano sul conflitto di interessi. Ci risiamo con i "venduti e traditori". Forse "qualcuno" non ha ancora capito che il banana è finito, game ower e che i suoi problemi con la giustizia sono solo ca....voli suoi. Il nostro affezionatissimo va anche oltre "chissà quante altre cambiali verranno fuori col tempo"! La sua fiducia nel PD e in Renzi è senza limiti. Ogni riferimento a persone, fatti e avvenimenti è volutamente voluto!
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 13:51
@FrancescoG (09.41) - Totalmente d’accordo sull’evitare candidature multiple in più zone. Se un candidato va bene per un collegio di cui è espressione non può andar bene per un altro collegio, salvo eccezioni. Ma se si ammette un’eccezione reale diventa difficile frenarne altre strumentali.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/1/2014 alle 13:52
@Giovanni Dotti (09.42) - Grillo non fa più politica ma ormai soltanto propaganda elettorale. Ha rifiutato sdegnosamente ogni proposta di confronto costruttivo prima con Bersani e poi, sulle regole, con Renzi. Il mio parere è che l’eventuale collaborazione con Cinquestelle è semmai rinviata alla prossima legislatura.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/1/2014 alle 13:54
Che commenti inutili quelli firmati @Robinews e @Sic Est. L'uno fa la biografia dell'altro. Che senso ha? Che si scambino le mail e se le convalidino o rettifichino fra loro, le biografie.
Scritto da V.R. il 26/1/2014 alle 14:43
Quoto totalmente @Mariuccio Biancbi e @Roberto Molinari. Mi è difficile immaginare il Giuseppe Adamoli che ho conosciuto io, pluristimato per le sue capacità politiche, abbracciare il modello Renzi, ma tant'è. Mi si permetta un complimento supplementare a @Molinari che non conosco direttamente ma attraverso una collega. Fra tutti quelli che scrivono (oltre a Crugnola che scrive poco), Molinari è il migliore, senza nulla togliere agli altri. Il cammino dei democratici appare sempre più in salita. Avevo già scritto che la mia lista di centro aveva contribuito, con l'8%, a far vincere il Pd, che ha indicato il sindaco mentre noi il vicesindaco. Ora al nostro interno ci sono spaccature sul registro delle coppie di fatto, che il Pd vorrebbe approvare. A mio giudizio, non è una battaglia fondamentale ma se il Pd decide di farla, io (come portavoce cittadino) sono al loro fianco. Il mio vicesindaco, invece, si vuole smarcare, convinto di una deriva verso sinistra del Pd e della coalizione. Vedremo come finirà. Qual è la morale: se non riusciamo a metterci d'accordo noi (che siamo quattro gatti) come faranno i renziani, i cuperliani, i lettiani, i fassiniani, i dalemiani?
Scritto da V.R. il 26/1/2014 alle 14:46
@Robinews. "Game over". Non ower. Se, come umilmente credo, volevi dire: Partita successiva.
Scritto da Sic Est il 26/1/2014 alle 15:31
OK Affezionatissimo @Sic Est, ogni tanto-spesso tutti sanno che commetto anch'io errori nello scrivere, non uso purtroppo la famosa "brillantina Linetti" per capelli che peraltro non ho più.L'importante e che ci capiamo-capendoci. Saluti.
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 15:55
@ Sic Est. Fossi in te mi arrenderei, come ho già fatto io. Non si può sparare con un fucile ad avancarica contro chi usa la mitragliatrice. Il confronto è impari. Di fronte a casa mia, c'è una collinetta a terrazzamenti che una volta erano prato con filari di vite americana e qua e là (o quà e la?) qualche albero di frassino. Ora è unbosco di robinie. L'ultimo frassino è crollato qualche mese fa tranciando la linea elettrica e lasciandomi senza luce per 46 ore. Se submittere decet.
Scritto da Angelo Eberli il 26/1/2014 alle 16:00
@EG. Ciao compagna di dubbi e incertezze. Il congresso di SEL ha deciso, alle elezioni Europee "Con Tsipras, ma non contro Shulz anzi per incontrare esattamente Shulz". Si può fare e spero che si faccia bene senza le solite ca....volate della sinistra italiana. Alle Europee non c'è il maggioritario e una forte affermazione di una sinistra "aperta" e ben disposta all'incontro con Shulz, presumo per sostenerlo alla presidenza della commissione ci sto e spero anche tu. Shulz-Tsipras, bella coppia!
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 16:05
@V.R. (14.46) - Sul registro delle unioni di fatto spero che una buona legge dello Stato tolga il tuo Comune e molti altri dall’imbarazzo. Sarebbe ora. Sul modello Renzi (se ti riferisci al sistema elettorale) mi verranno molti più dubbi di quelli che già ho se e quando vedrò un’altra proposta accettabile da parte di una maggioranza consistente. Le due ultime righe sulle dissonanze politiche sono molto fondate e significative. Ebbene risultano moltiplicate quando si discute della legge elettorale. In questa materia se metti dieci persone intorno ad un tavolo otto di loro hanno idee diverse. Ma il nuovo sistema è indispensabile e urgente e il compromesso deve raccogliere un ampio numero di voti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/1/2014 alle 16:05
@Angelo Eberli (16:00). Hai ragione, ogni tanto ci provo. Dimentico che le robinie (senza alcuna assonanza con qualcuno) sono piante invasive.
Scritto da Sic Est il 26/1/2014 alle 16:15
@V..R 14,43, E dagli con giudizi tipo "questo intervento va bene, quello no, questi sono utili, quelli sono inutili, Molinari pluristimato insieme a Crugnola, Sic Est e Robinewes si parlino fuori dal blog" ecc.. Prendo però atto positivamente che un piccolo passo avanti l'abbiamo fatto, dietro la firma @Robinews sembra non si nasconda più il solito infiltrato.Grazie, bene, bravo, bis. Caro Giuseppe, dovresti costituire la sezione censura&recensioni si addice perfettamente a @V.R.
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 16:37
E bravi i miei affezionatissimi, nonostante l'ottimo gioco di squadra (2 contro 1) a base di robinie e la porta vuota buttano i palloni in angolo senza riuscire a mettere la "palle" in rete.
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 17:32
@ Chiunque. " De te, fabula narratur"?
Scritto da Angelo Eberli il 26/1/2014 alle 18:57
@Chiunque chi? "Lupus in fabula", veniva meglio. Spero senza dimissioni! Mi mancheresti!
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 20:10
Scrivo questo breve commento su questo post perchè non voglio "disturbare" il doveroso rispetto per "il giorno della memoria". E' iniziata la prevedibile slavina. La Nunzia si è dimessa, "ha accusato il governo di non avere difeso la sua onorabilità". Sembra l'identico replay di Mastella con Prodi. Il finale sarà uguale? Se si speriamo almeno che prima si faccia la nuova legge elettorale. Se poi non si fa, basta comunque, si vada al voto anche con il costituzionallemmun e il PD si arrangi!!!
Scritto da robinews il 26/1/2014 alle 20:48
Non prendiamoci in giro..... PREFERENZE e SOGLIA al 40% diversamente è legge TRUFFA !!!
Scritto da Claudio Bianchi il 27/1/2014 alle 12:08
Per Claudio Bianchi. Le primarie non sono preferenze alla fine?
Scritto da Andrea Bonazza il 27/1/2014 alle 12:38
@Andrea Bonazza. No !! Sono un'altra cosa, legate al "modus vivendi" di alcuni partiti !! Altri hanno il "capo" che ...decide !
Scritto da Claudio Bianchi il 27/1/2014 alle 13:06
Un sistema democratico deve andare oltre il PORCELLUM 2 e riconoscere al cittadino elettore la capacità di esprimere il nome della persona; così sarebbero solo in 2 a nominare il Parlamento
Scritto da Claudio Bianchi il 27/1/2014 alle 13:08
Guardiamo ai ''Costituenti del 1948'': di fronte ad un Paese frammentato per cultura, classi sociali, religioni, provenienze, credi politici, di fronte ad un Paese incapace di fare i conti con la propria storia recente, di fronte alla presenza di sacche importanti di potere criminale, videro nel sistema proporzionale e del bicameralismo gli antidoti a sistemi 'maggioritari' e 'bloccati' che avevano portato l'Italia agli orrori del fascismo, alla pochezza della monarchia, allo strapotere dei proprietari terrieri e delle mafie (oltre alla supremazia di una Chiesa cattolica che benediceva le armate che periodicamente partivano per guerre illogiche e coloniali). Questa è storia ... rischiamo di ripeterla?
Scritto da Renato Casola il 27/1/2014 alle 15:07
..... e il PD si arrangi. Non male, ascolto con attenzione tutti i sogni di gloria delle nuova svolta renziana, il risveglio sarà duro.
Scritto da disillusodallapolitica il 27/1/2014 alle 20:09
@disillusodallapolitica (20,09). Come ti capisco, credo che non a caso sei disilluso. Ma scusa, se il PD (dei gruppi parlamentari) e accessori vari dovessero sabotare tafazzianamente quel minimo di cambiamento necessario all'italia e non "sogni di gloria" di Renzi che nessuno esalta acriticamente cosa si deve dire se non che "il PD si arrangi"! Quanto al risveglio duro continuiamo puro nel "sonno eterno" cosi non corriamo "nessun rischio nel risveglio"! Il contrario del risveglio è la morte!
Scritto da robinews il 27/1/2014 alle 22:36
@robinews: un pò mi sorprendi in negativo, credi che dobbiamo aspettare questa ridicola riforma elettorale dove lo scopo essenziale e quello di ridurre a 2 i paladini della democrazia e buttare la ns storia al macero? Allora siamo già morti. In Italia manca la classe dirigente politica, i partiti minori con le loro giuste proposte sono scomparsi e quelli che ci sono, non creano più nessun problema. Quelle di Renzi sono panzane sui partiti minori.
Scritto da disillusodallapolitica il 28/1/2014 alle 19:55
Caro Adamoli ( pur comprendendo l'importanza della discussione sulla legge elettorale) il 20 giugno 2012(!) ho letto in fondo a pg. 8 del Corriere la recensione di un libro( che ho dovuto ordinare perché non si trova in libreria); "Gli ultimi giorni dell'Europa" "epitaffio per un vecchio continente" di Walter Laqueur, uno dei maggiori esperti nel campo che constata che gli attuali europei saranno in meno di 100 anni una trascurabile minoranza (in Italia 15 milioni) Poi... assordante silenzio!
Scritto da Rodolfo Veneroni il 3/2/2014 alle 04:26
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