Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/2/2014 alle 09:00


Le decisioni più importanti prese ieri dalla Direzione Pd? Certamente quelle che riguardano gli impegni sui contenuti e sulle date delle tre riforme in ballo: legge elettorale, trasformazione del Senato,  modifica costituzionale delle Regioni. Una svolta profonda e positiva nei ritmi e nel modo di fare della politica italiana.
Ma la decisione più importante che riguarda il rapporto fra il Pd e il governo è stata un’altra volta rimandata (20 febbraio). E’ dissacrante dire questo? No, è la fotografia della realtà.
Concordo con Renzi  sulle riforme ma non sul governo. Il Paese soffre, non si può stare in questa situazione. Si squarcino i nuvoloni.
Non è solo colpa di Letta se l’agenda 2014 non è stata ancora definita. Renzi fino a due mesi fa voleva che fosse il Pd a dettarla. Aveva ragione allora.
Cosa vuol dire faccia Letta? Mai visto il partito di maggioranza che (quasi) si disinteressa del governo. Quello che abbiamo è il nostro governo sul quale verremo giudicati.
Quando Beppe Fioroni afferma senza mezzi termini che senza un rilancio meglio un governo Renzi  mette in prosa ciò che qualcun altro enuncia in poesia (si fa per dire) o quello che molti pensano. Fra questi una parte importante degli alleati di governo, della minoranza Pd, degli stessi amici del segretario.
Ma sarebbe un grave errore. Renzi continui a progettare le riforme. Pensi al 2015. Non vada al governo ed aiuti Letta a rinnovare il suo. In ogni caso decida subito.

Commenti dei lettori: 77 commenti -
@Adamoli, il tuo è un sogno impossibile. Salvare Letta e Renzi è una contraddizione in termini, sul blog, per ragioni di brevità non si possono elencare le molteplici ragioni ma su quelle essenziali credo che ci capiamo. Dire che tutto si può ricondurre ad un comune destino dei 2 è falso. I contenuti e le strategie che sono dietro i due leader sono troppo diverse e inconciliabili, Quella di Letta è sostanzialmente la "continuità" degli ultimi 3 anni; quella di Renzi è l'esatto opposto. (segue)
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 09:15
Con domani, sono 2 mesi esatti dalle primarie e sembra che siamo ancora al prima. La responsabilità non può essere addossata a Renzi. Se Letta il 9/12/2913 avesse rimesso il mandato, avrebbe dato più forza a Renzi per giocarsi la partita del futuro. E invece siamo fermi al rimpasto?Letta bis? Renzi 1? Voglio essere ancora più chiaro.La responsabilità del TIRA E MOLLA è solo di Letta e del Colle. Faccio 1 sola domanda: il primato delle responsabilità spettano a Letta o a al Renzi delle primarie?
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 09:25
IL CACIO E LE PERE. In un bel libro di Massimo Montanari, storico del medioevo e della scienza dell'alimentazione, ha provato a spiegare cosa c'era nella storia del proverbio "al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere". Siamo nel medioevo e i nobili cercavano di nascondere alle plebi le verità e le comodità della vita. Montanari ha poi sviluppato questa ricerca fino ad arrivare al conflitto sociale e lotta di classe dell'ottocento e del novecento. (segue).
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 09:33
Non c'è dubbio che sul governo Renzi debba prendere una decisione subito. Questo tergiversare nuoce al sistema economico, alla politica e anche a lui. Mi dispiacerebbe. Alla fine l'avevo votato con convinzione. Se vuole andare al governo lo dica e non giochi come l fatto con il topo.
Scritto da Lorenzo L il 7/2/2014 alle 09:41
Robinews (segue) Chiedo scusa per la divagazione su Montanari, il cacio e le pere ma mi serviva per introdurre l'argomento dell'attacco violento di Cuperlo allo STREAMING televisivo sulla direzione BISOGNA AVERE PIU' LIBERTA' DI ESPRESSIONE ha urlato. Come dire, c'è una plebe che "NON DEVE SAPERE E NON DEVE CAPIRE". Caro Giuseppe, cari amici del blog, altro che tira e molla, qui sta "IL CANCRO DI UNA POLITICA FALSA, BUGIARDA, ELITARIA". Spero che Renzi non ceda sulla politica "VERITA'"
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 09:42
Credo che Renzi,dopo tante sollecitazioni al governo Letta perché si dia una mossa e faccia qualcosa di serio e incisivo,intenda semplicemente dissociarsi dall'immobilismo fin qui dimostrato per non sembrare anche lui compartecipe e venirne travolto insieme a Letta. Perché così continuando si scontenta l'elettorato proprio e non se ne conquista di nuovo.Renzi è l'ultima risorsa per il PD e per l'Italia,non scordiamolo. Sarebbe un suicidio bruciare anche lui invischiandolo con questo governicchio
Scritto da giovanni dotti il 7/2/2014 alle 09:44
ognuno fa quel che può, l'importante è che si faccia davvero...ovvero non si faccia finta di farlo per doppi fini o troppo lambiccarsi il cervello...per paura di scoprire altarini o implodere nelle complicanze burocratiche ...da sin a manca..e tutti devono fare autocritica costruttiva per evitare nebulose usando la massima trasparenza e non sottintesi o incompletezze...incolpando e via dicendo invece di rispondere nel merito del presente futuro immediato..buona giornata
Scritto da zva il 7/2/2014 alle 09:54
Abbiamo votato Renzi per far uscire il partito dal letargo. Oggi tutta questa frenesia inconcludente, è la cosa più perniciosa. La guerra sotterranea tra il segretario e il presidente del consiglio non fa pensare a niente di buono, anzi, mi fa temere il peggio. Continuare a far slittare il giorno delle “Decisioni Irrevocabili” puzza di vecchia politica. Che fare? Per ora non riesco a dare una risposta diversa dalla tua. Quello che Renzi NON deve fare è andare a Palazzo Chigi senza il conforto delle urne. Non dia retta alle Sirene, piuttosto si faccia legare all’albero, come Odisseo.
Scritto da Angelo Eberli il 7/2/2014 alle 10:32
@G. Adamoli. Nessun commento se prima non mi certifichi che il testo dell'argomento odierno è stato regolarmente mandato alla visione dell'organo di controllo (rappresentato dal "politico-sindacalista unico e maximo" di questo Blog: il renziano ex -post che non lo ha votato, ex fan di Civati ed ex aficionado di Vendola e, tra i vari cambi, anche innamorato di Grillo) per il nulla osta e da questo sia stato reso regolarmente parafato. Rischio di essere mitragliato con le olive, nocciolo compreso.
Scritto da Sic Est il 7/2/2014 alle 10:35
Renzi, che ha più volte dichiarato di non svendersi in cambio di una poltrona ministeriale (chi ci metterebbe? la Bonafè, l’unica del suo staff che non è stata inserita nella Segreteria?) e che ha, più volte, criticato la parola ‘rimpasto’, bollandola come antica pratica da rottamare, ebbene, Renzi non sta certamente passando ore liete. Mettiamoci nei suoi panni: non è facile essere sollecitati non solo da se stessi ma anche da una sempre maggior quantità di attori coinvolti, da ultimo Squinzi. Si è preso tempo sino al 20 febbraio? Mi sembra un tempo congruo, forse anche poco, per ragionare, concepire strategie, volare con il pensiero e … ideare una lauta buonuscita per Letta. D’altronde, è sin dalla notte dei tempi che i politici dedicano risorse ed energie fisiche e mentali più ad elaborare tatticismi intestini, che a governare un Paese. Il governo di un Paese, a volte, avviene per inerzia (come sta accadendo un po’ ora) mentre le liturgie ed i cannibalismi interni si svolgono in tempi lunghi. E già che c’è, da qui al 20 febbraio, Renzi consulti anche un sensitivo, un cartomante: le mosse false, che pregiudicherebbero il suo futuro politico, sono dietro l’angolo.
Scritto da eg il 7/2/2014 alle 11:04
Il Matteone (copyright @Prina), non è solo osannato dal Financial Times, ma anche dal nostrano ‘Chi’, attraverso l’intervista che il settimanale effettua a don Giovanni Sassolini, ex parroco di Rignano sull’Arno, attualmente vicario di Fiesole, che lo volle come chierichetto e seguì la sua esperienza di scout. L’intervista è sul numero ancora in edicola, allora ne riporto solo un piccolo brano (non bastano i carabinieri richiesti da @Monti, ci manca solo una causa legale del direttore Alfonso Signorini): ‘Un ragazzino che a dieci anni portava la croce con me ai funerali … Mi fidavo solo di lui. E per uno della sua età era già un piccolo protagonismo, un modo per essere in prima linea. Aveva fegato, come scout. In pratica non era capace di farsi neppure lo zainetto o un uovo al tegamino, ma aveva la stoffa del capo: responsabile, coraggioso e decisionista. Svelto di lingua, non si arrendeva mai, e aveva la fissa delle regole. Un bravo chierichetto, già un po’ manager. Passava molto tempo nella pista, lo spiazzo davanti alla Chiesa dove si giocava a calcio, la sua passione. Voleva vincere sempre ma non era molto dotato, quindi alla fine si riciclò arbitro’. PS: non inorridiscano gli intellettuali e gli intellettualoidi del blog. Ricevo ‘Chi’, a domicilio, quale gentile dono di una compagnia telefonica. Un regalo dalla durata semestrale che, purtroppo, agli inizi di marzo finirà. Ho chiesto a mio marito il suo parere per un eventuale nostro rinnovo, a pagamento, della rivista, che è quasi esclusivamente fotografica e riprende vip, veline e calciatori. ‘Ma come! quando ci siamo conosciuti ti piacevano le foto di Capa e di Cartier-Bresson!’, mi ha risposto un attonito marito, e da lì ho capito che il mio rapporto con ‘Chi’ presto finirà.
Scritto da eg il 7/2/2014 alle 11:07
Renzi dà i quindici giorni al governo . Ma chi si crede di essere. Se non gli va bene lo faccia cadere assumendosene le responsabilità.
Scritto da Reality il 7/2/2014 alle 11:39
Da più di un mese Renzi parla del governo come se il Pd fosse un piccolo alleato e non la colonna portante. Voleva firmare il programma entro gennaio ma fino a ieri parlava di marzo o aprile. Adesso ha fissato la data del 20 febbraio. Non deve andare oltre. Il governo perde forza e il Pd perde la faccia.
Scritto da Laghetto rosso il 7/2/2014 alle 11:55
Condivido tutto. Ok le riforme ma il governo viene ancora prima. Se ci sono alternative Renzi le tiri fuori.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 7/2/2014 alle 12:22
Più volte ho insistito sui tentennamenti di Renzi ad affrontare i problemi. Dopo due mesi non si è capito bene quale è il suo programma. Disegna riforme che non si sa da chi e come dovrebbero essere approvate (quelle costituzionali richiedono, ad essere svelti, almeno 8 mesi e una maggioranza) alla maniera di Tartarino di Tarascona per i suoi viaggi esotici immaginari. Rimetta i piedi sulla terra perché nel PD è facile vincere la segreteria, ma è complicato mantenerla. Decida subito cosa vuole fare per uscire dal pantano dove si è arenato e dove sta trascinando il Paese. Le spiritosaggini in politica servono poco.
Scritto da Sic Est il 7/2/2014 alle 12:57
Hai una marcia in più rispetto agli altri politici di Varese. Peccato che da parecchi anni vai nella direzione sbagliata.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 7/2/2014 alle 13:32
Ho votato Renzi per cambiare/ma con Enrico e Giorgio e meglio continuare/ ho votato Renzi perchè con FI non si deve parlare/ con il caimano è meglio governare/ ho votato Renzi perchè di corsa bisogna andare/ ma meglio se fermi si deve restare/ho votato Renzi perchè le cose si devon faaree/ ma è molto meglio galleggiare/ ho votato Renzi perche il PD e L'italia c'è da salvare/ ma è meglio che sia Letta che la deve scampare/ ho votato Renzi perchè doveva pulire/ FORSE SONO IO A NON CAPIRE!!!
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 13:34
Caro Giuseppe, nei giorni scorsi avevo scritto che occorreva prepararsi a questo scenario. I nodi politici, prima o poi, vengono a maturazione ed ora il problema della continuità del governo Letta e del suo eventuale avvicendamento con Renzi è reale. Si tratta, però, di vedere la situazione da un punto di vista diverso da quello che i media e la trasversale propaganda partitica (in primis del centrodestra, ma poi anche dei partiti minori e di opposizione) hanno ormai imposto. Il nodo del nuovo governo non è legato alla competizione Letta/Renzi ed alle aspirazioni protagonistiche di quest’ultimo. La situazione è politicamente più complessa, come avevo detto un paio di post fa. Condivido quello che tu dici. Renzi dovrebbe da subito astenersi dal pensare alla guida del nuovo governo e farebbe bene a chiarire questo punto senza tentennamenti o periodi di riflessione. Il suo compito, per il quale è stato eletto alla segreteria nazionale, è quello di guidare il PD e di agire da catalizzatore delle riforme e da promoter di un governo a termine di fine legislatura, programmaticamente vincolato, nei contenuti e nella durata, alla transizione verso nuove elezioni, alla ripresa economica e del lavoro, alla riforme costituzionali della rappresentanza politica correlate all’impianto della nuova legge elettorale. Chiarito questo, rimane il problema del nuovo governo e tutte le difficoltà, di cui ho già parlato, relative alla figura di Letta. I casi sono tre. Il primo è che Letta lasci definitivamente, ridimensionando le sue future aspirazioni da premier, per assumere un ruolo a livello europeo, che rafforzi il peso del governo italiano, nel breve periodo del semestre europeo. Questa opzione apre la voragine su chi possa guidare il governo. Il secondo caso è che Letta rimanga alla guida di un governo rinnovato. Questa opzione, però, non può ridursi alla sostituzione di qualche ministro e necessita di un chiarimento, certamente non semplice, su quale sia, oggi, il profilo della maggioranza che lo dovrebbe sostenere da qui all’indizione di nuove elezioni. E’ chiaro che se si mette in discussione la natura politica dell’ attuale maggioranza e l’alleanza organica con Alfano e Lista Civica, occorre necessariamente tornare in Parlamento, con tutto ciò che ne consegue, cecchini, franchi tiratori e kamikaze compresi. Il terzo caso, ancora più difficile del secondo, è che il nuovo governo nasca dall’azzeramento di tutto: programma a termine vincolato; profilo istituzionale del governo, ministri scelti al di fuori delle segretarie di partito, niente maggioranza politica, ma solo “parlamentare”. Ma, in questo caso, chi potrebbe essere il premier? A Renzi l’arduo compito di sciogliere questo nodo, sottraendosi con abilità dall’investitura invocata da molti e facendo digerire (anche allo stesso Letta) un eventuale “Letta ter” (il "Letta-bis" è già questo con Alfano). Rispetto a questi scenari vedo solo due alternative: le elezioni o la rischiosissima discesa in campo dello stesso Renzi. Invece, per l’ipotesi di una terza candidatura oltre Letta e Renzi, al momento non pervengono quotazioni.
Scritto da Leonardo C. il 7/2/2014 alle 13:52
Dopo le dovute assicurazioni che il post odierno è stato "certificato" dal noto "politico-sindacalista unico e maximo" riecco il nostro @Sic Est. Il suo sostegno a Renzi mi commuove e mi fa pentire di non aver fatto come lui alle primarie. Anzichè votare il "Chiva" dovevo votare fin da subito il Matteo. Mi sarei risparmiato le giuste critiche per l'infedeltà a Pippo e meritato i rimbrotti per la fedeltà a Matteo.
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 14:04
Caro Giuseppe provo ad abbozzare qualche ragionamento. L’aver dato il termine del 20 febbraio è come aver messo in atto il conto alla rovescia per un non sappiamo bene cosa. Certo, l’escalation di toni da parte di Renzi nei confronti del Governo e di Letta in particolare in queste ultime settimane non lasciano tranquilli. Pensando a voce alta credo che la situazione sia un po’ questa. Renzi ha il problema di non logorarsi come segretario politico del PD. Deve, in previsione dell’appuntamento elettorale con le europee, ottenere alcuni successi da presentare agli elettori anche perché se il risultato fosse negativo o la somma del centrodestra berlusconiano fosse superiore al PD, allora, si aprirebbero fronti interni difficili da gestire oltre ad un problema con gli elettori. Di qui gli attacchi a Letta e al Governo accusato di non essere in grado di far uscire dalle secche l’Italia. “Quella è roba diversa da noi” direbbe un renziano tifoso della curva. Senza difendere in modo particolare Letta va detto a suo parziale scusa che per mesi il Governo è rimasto prigioniero di Berlusconi con il problema IMU, che per mesi, sino alla rottura di Alfano ( vero fatto nuovo nel panorama politico, altro che la decadenza di Berlsconi ), il condizionamento del PdL è stato pesante e, i vincoli finanziari ed economici, sono pesanti e non certo di facile soluzione. Detto questo è però evidente che oggi c’è una nuova fase politica che deve essere affrontata e affrontata diversamente. Personalmente credo che un Governo Letta bis abbia senso di esistere solo con alcuni punti fermi determinati da una chiarezza politica frutto anche di un voto parlamentare. Le riforme istituzionali, l’approvazione della legge elettorale ( ma questa dovrebbe avvenire a breve ) e le riforme economiche. Tutto questo nell’arco temporale da qui a maggio 2015. Ora, Renzi, con la data del 20 non può certo aver pensato di lanciare la palla nel campo di Letta chiedendo a lui che cosa vuol fare chiamandosi fuori. Letta si sa e si capisce benissimo vuol stare al Governo e starci con, appunto, lo schema che scrivevo prima. E’ Renzi che a questo punto, come azionista di riferimento del Governo deve decidere. Sostenere un Letta bis? Ma sostenerlo davvero e non, il giorno dopo, ricominciare con gli attacchi ( un po’ come facevano i socialisti ai tempi di Craxi per intenderci con la DC vedi il periodo di De Mita mandato dal CAF a Palazzo Chigi per cuocerlo ben bene ).Altra ipotesi. Andare lui a Palazzo Chigi e sostituire Letta in ragione di un nuovo accordo politico che lo porti però non al voto, ma alla fine della legislatura. Oppure andare direttamente, a questo punto, al voto il prima possibile e con la nuova legge, ma senza riforme costituzionali e quindi con tutti i rischi del caso per il Paese. Non so perché, ma, l’ipotesi di Renzi subito al Governo non mi piace. Mi ricorda tanto il De Mita mandato via dal partito per logorarlo, ma mi ricorda anche il D’Alema che, per ottenere quella legittimazione elettorale che non aveva avuto, si fece schiantare alle regionali. Insomma, non bastano due milioni di voti alle primarie per essere legittimati politicamente a governare, occorre, se si ha un programma ambizioso, passare dalle urne. Un ultimo pensiero cattivo. Non vorrei che chi spingesse oggi, nel partito, per avere Renzi al Governo subito avesse in mento lo schema dalemiano di qualche tempo fa. Renzi al Governo, il partito a noi. Noi chi? e, soprattutto, qualcuno pensa veramente che Renzi lasci la guida del partito ad una minoranza del 18%? Su questo ho un “temperato dissenso”…..
Scritto da roberto molinari il 7/2/2014 alle 14:15
@Robinews (innumerevoli commenti) - Il problema non è salvare Letta e Renzi ma dare al Paese un governo in piena regola. Ma come può lavorare il governo in queste condizioni? Letta sarebbe un irresponsabile se desse le dimissioni senza un governo pronto, come succederebbe in Germania sia in virtù delle norme esistenti sia per senso di responsabilità nazionale. E’ Renzi ad affermare che Letta deve continuare. Ebbene si metta al lavoro senza riserve e pretenda ciò che è giusto. E’ il segretario del partito di maggioranza assoluta (in seggi) della Camera. Mettersi alla finestra per vedere che aria tira non va bene, anzi va male. - PS - Scusami se io non ho il tuo tasso di renzismo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/2/2014 alle 14:35
@Giovanni Dotti (09.44) - Certo che Renzi è la più grande risorsa del Pd. Lo abbiamo fortemente voluto. Sulle riforme sta facendo molto bene. Ma per il governo non può limitarsi alle “sollecitazioni”. Deve diventare protagonista. Voleva dettare il programma mentre adesso vorrebbe limitarsi a correggere le bozze. No deve contribuire a scriverle e mettere la firma sul testo finale insieme agli altri partiti di governo. I correttori siano Alfano e gli altri alleati, non il Pd. Sull’ultimo punto che hai toccato sto insistendo da giorni. Se Renzi sostituisse Letta con questa maggioranza sarebbe un suicidio per lui e per il Pd e purtroppo non esiste un’altra maggioranza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/2/2014 alle 14:40
Solo nuove elezioni possono legittimare un nuovo Governo in grado di fare riforme. Gli arrangiamenti attuali stanno solo creando una situazione di stallo che ci porterà diritti sugli scogli. Campagna elettorale con punti chiari e incontrovertibili che siano trasparenti con l'acqua di fonte a cui l'elettore possa dare il suo consenso offrendo tutte le opportunità per un vero rinnovamento.
Scritto da Alessandro Milani il 7/2/2014 alle 14:49
Carissimi tutti, io della riforma del Titolo V non so niente e me ne frega niente. So che,a Malnate, ho pagato: la mini IMU (a Cantello e Induno non si pagava) il canone RAI (quando si privatizza qualche canale RAI?) l'aumento dell'autostrada (da Roma in giù si paga poco o niente) mia moglie lavora alla Sisme di Olgiate C. (in crisi,senza prospettive) mio figlio,17 anni-sc.prof.,da 1 anno non trova lavoro E voi volete che mi appassioni al Titolo V o al Senato? Le Province le avete abolite o no?
Scritto da Marco-Malnate il 7/2/2014 alle 14:54
@ Leonardo C. 13,52, @Molinari 14,15, "To be, or not to be". Povero Matteo, mentre altri da palazzo Chigi al Colle "fanno finta" di essere spettatori disinteressati DOVREBBE TOCCARE A RENZI DI SCIOGLIERE I "LORO" NODI che con tanta caparbia hanno aggrovigliato. Un delitto quasi perfetto!
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 14:54
Interessante il commento di @R.Molinari (14:15). Lascerei, però, da parte la vecchia ingloriosa pinacoteca del passato e mi concentrerei sulla speranza che il Segretario attuale ritorni sulla terra. Credo che non abbia ancora recepito di essere il Segretario. Ripeto: i grandi programmi sono come il volare alto, quando si cade ci si fa male. Oggi ha l'opportunità irripetibile di indirizzare il Partito, non faccia come altri nel passato recente, che si sono trovati reindirizzati verso l'inutilità.
Scritto da Sic Est il 7/2/2014 alle 15:04
AH, QUANDO C'ERA BERSANI... Almeno quando c'era Bersani sapevamo chi eravamo. Almeno con lui nei sondaggi vincevamo. Almeno quando dovevamo "smacchiare il giaguaro" si capiva cosa volevamo fare (governo di cambiamento), con chi (coalizione di progressisti + accordo con Monti) e contro chi (centrodestra berlusconiano). Le cose, poi, non sono andate come si sperava (anche se credo sia chiaro anche agli scoiattoli che con un doppio turno il bersa sarebbe andato a Palazzo Chigi fischiettando la via en rose). E niente, ci hanno preso per il culo allo sfinimento, ci hanno detto che eravamo dei poveri sfigati e che bisognava rottamare tutti perché non eravamo in grado nemmeno di trovarci l'ombelico in pancia. Ora sono arrivati loro e non si sa più una beneamata cippa. Né chi sono, né cosa vogliono fare, né quando, né con chi, né contro chi. Però sono giovani, fighi e sanno usare twitter. Vuoi mettere? (cit. moder. bers.)
Scritto da Roberto Caielli il 7/2/2014 alle 15:07
@Roberto Caielli. Con Bersani si vinceva netto nei sondaggi e poi si perdevano le elezioni. Se fossimo stati contenti allora avremmo anche potuto continuare con la stessa classe dirigente perdente. Ma se non sbaglio l'82% degli elettori, qualche milione di persone, ha detto che non era per niente contenta e che votava per un cambiamento radicale. Per l'ultima volta.
Scritto da Riccardo De Maria il 7/2/2014 alle 15:19
@Riccardo De Maria. Giusto Riccardo, ma l'ultima volta non sarebbe ADESSO?
Scritto da Roberto Caielli il 7/2/2014 alle 15:57
@Leonardo C. (13.52), @Roberto Molinari (14.15) - Condivido molto dei vostri ragionamenti. Quindi non indugio. Dico solo a @Roberto che i paralleli con l’epoca di De Mita e Craxi li capisco ma sono problematici per l’estrema diversità dei tempi, dei sistemi, delle ideologie in campo. Sull'esecutivo, di cui entrambi discutete, io non vedo un’ipotesi diversa da un altro governo Letta, il cui programma sia contrattato e sostenuto fortemente dal Pd. Un governo che ci serva a superare le forche caudine delle elezioni europee con un buon risultato. Se si aprisse la strada ad un “governo costituente”, osservo a @Leonardo, come si potrebbe lasciar fuori Forza Italia che è il secondo firmatario del patto delle riforme? Questo sarebbe politicamente indigeribile. Nel caso di impossibilità di un altro governo Letta non vedo che le elezioni il più presto possibile, auspicabilmente col nuovo sistema elettorale. Tutto ciò significherebbe arrestare il cammino delle riforme. Per riprenderlo quando e con chi?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/2/2014 alle 16:01
Sono scandalizzato. La sinistra (pseudo, sedicente, cosiddetta) è incapace di governare, da sempre. Il Paese finirà commissariato (dall'UE o dai Carabinieri) per acclarata incapacità dei suoi presunti governanti e leaders di partito? Lo auspico e me lo auguro.
Scritto da ulderico monti il 7/2/2014 alle 16:02
Ho l'impressione che,avanti così,succederà come ai tempi di Bersani: vittoria sicura nei sondaggi, poi si perdeva nelle urne. Per la verità,anche ai tempi attuali di Renzi, neppure i sondaggi sono così entusiasmanti per il CentroSinistra. Anzi. Chi è il prossimo da rottamare?
Scritto da archi-Tetto il 7/2/2014 alle 16:37
@Adamoli, 14,35, il problema non è il mio tasso di Renzismo, come ben sai le mie passioni non sono mai "acritiche". Il vero problema è il dare responsabilità "quasi esclusive" al povero Matteo senza dare qualche sguardo a ben altre responsabilità e sappiamo bene a chi mi riferisco.
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 16:57
@Caielli, 15,07 e altri. Ma guarda un po quanta fretta a "giudicare" la svolta delle primarie. Il nulla si dice! Mi sembra di leggere le veline di D'Alemiana memoria (Rondolino-Velardi) . Con Giorgio II al colle, con Letta (Alftetta) a Palazzo Chigi, con ministri che a trovarne uno buono si vince alla lotteria, con la maggioranza dei gruppi parlamentari contro, il povero Renzi-Mandrake non risolve i problemi in soli 50 giorni. ECCELLENTI ANALISI!
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 17:10
@Monti, 16,02, Carissimo Ulderico, ti prego non correre, aspetta qualche settimana (almeno 3), se le cose non cambiano un po in meglio mi arruolo anch'io alle tue Brigate Europee e alla Benemerita. E chi se ne frega se mi becco il solito rimbrotto di @Sic Est sulle giravolte. Con la Benemerita almeno sarò "fedele nei secoli". Se invece dovesse andare un po meglio (ci spero tanto) mi arruolo nelle BR (Birigate Renzi).
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 17:21
@Giuseppe Adamoli ma da quanto tempo chiedi a Letta di cambiare? da quanto tempo questo Governo è inadeguato? Adesso bisogna quasi sospettare che il Governo sia lì per fare qualcosa di poco chiaro che non ci viene mostrato. La riprova è la Cancellieri, confermata puntigliosamente da Letta senza dire per far cosa e perchè. E' uno spettacolo triste. Ovviamente: cosa c'è dopo? Subito c'è la necessità di dire basta. E' come un'agonia prolungata.
Scritto da Loris Costa il 7/2/2014 alle 17:36
Io veramente inizio a pensare che debba esserci un modo per fare una class action contro l'esecutivo, anche se è una ipotesi bizzarra. Ma è per far capire che è impossibile che un Governo sia così fermo, attendista. Ma guardiamo il caso Mastrapasqua...ma cosa serviva per rimuoverlo subito?
Scritto da Loris Costa il 7/2/2014 alle 17:37
Ma come può permettersi Zanonato di non avere risposte dalla Fiat? Piaccia o no al Signor Fiat, una parte dell'azienda sta in piedi con fondi pubblici. E ancora possiamo accettare di non avere un confronto di merito? Il 19 febbraio quando andrà dagli imprenditori Letta rischia di essere fischiato e deriso...e a ragione: nella legge di stabilità ha soltanto pasticciato volendo dividere le poche risorse su tutti i soggetti (pensionati inclusi). Ora: o facciamo una scelta, giù il cuneo, oppure facciamo gli stessi errori di sempre, in un modo o nell'altro diamo soldi a pioggia, premiamo la rendita, abbiamo un falso spirito redistributivo...etc etc...basta!
Scritto da Loris Costa il 7/2/2014 alle 17:47
Renzi manda avanti le riforme e rinforza il partito. Letta cerca di governare al meglio per quanto possibile con la crisi, con il debito pubblico, con la mafia e l'evasione, con questi alleati...etc.il fatto inoltre di aver mandato FItalia all'opposizione non era cosa da poco. Fatte le riforme nel 2015 si sarebbe votato. Sembrava una prospettiva chiara...invece dopo l'ultima direzione PD pare di no ! ma se Renzi andasse al governo con gli stessi alleati di Letta e lo stesso parlamento, in sei mesi finirebbe anche lui nella palude. O no?
Scritto da Emilio Pacioretti il 7/2/2014 alle 17:50
ULTIMORA per mandare Renzi al governo non c'è più bisogno che votino gli elettori basta cliccare su Repubblica.... ARIDATECCI LA PRIMA REPUBBLICA!
Scritto da Rocco Cordì il 7/2/2014 alle 17:52
E' inconcepibile che Renzi metta da tempo Letta sulla graticola, senza rendersi conto che, con questo infantile giochino, perde credibilità lui stesso come segretario del partito e, di conseguenza, il partito medesimo. L'errore politico è palese ed inaccettabile soprattutto per i cittadini che si aspettano un nuovo modo di fare politica e non le solite manfrine del passato.
Scritto da Ravani il 7/2/2014 alle 17:55
A meno che ci si illuda che Renzi abbia un potere carismatico, la "staffetta" lo porterebbe a governare nelle stesse condizioni di Letta. Senza una legittimazione popolare, con una fragile ed eterogenea maggioranza, con una crisi economica non ancora superata e con una crisi morale della società italiana ancora più grave il rischio è troppo alto. Anche in prospettiva elettorale il P.D. può contare su SEL mentre Berlusconi può raccogliere consensi nelle sterminate prateria della destra illiberale.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 7/2/2014 alle 18:04
Il punto non è Renzi che pure ci prova a suonare la sveglia. Ma il Governo. Se non sa far nulla, se non puó deve passare la mano. Avere un governo immobile aggrava la situazione. A questo punto ipotizzo che essere commissariati dall'europa ci faccia meglio
Scritto da Loris Costa il 7/2/2014 alle 18:12
@Costa. Ma se fino a ieri eravamo come la Grecia non è che in un anno la situazione sia cambiata di molto. Disoccupazione, mancanza di investimenti, tiene solo l'esportazione per chi esporta....anche il povero Letta cosa si vuole che faccia. Ma noi non cambiamo mai. Ogni 12 mesi mettiamo in crisi un governo o andiamo a votare. Concentriamoci sulle europee perchè ci manca solo che vincano gli antieuropeisti...
Scritto da Emilio Pacioretti il 7/2/2014 alle 18:47
Non so se una direzione nazionale visibile da tutta Italia faciliti un confronto genuino; Renzi, grandissimo comunicatore, ne esce direi bene, ma il punto e' il PD come partito. Almeno li vedessimo andare a mangiare la pizza insieme! Forse Renzi deve essere piu' Pirlo che Inzaghi...come fa un moderato, anche se lo vuole, a votare Renzi se Letta simbolo di moderazione viene svalutato? E' il PD che e' al governo pur non avendo vinto le elezioni: responsabilita' enorme.
Scritto da Andreus il 7/2/2014 alle 19:04
@Pacioretti 17,50, con chi fare una maggioranza al senato? Con SEL e una buona parte di senatori M5S, CHE CON UN BUON PROGRAMMA CHE VA INCONTRO IN MODO DECISO AL MOVIMENTO POTREBBERO ANCHE ESSERE 20-25 SENATORI PERCHE', NON CREDERCI?E poi, perchè non un governo di scopo di minoranza al senato per 7-8 mesi e poi andare a votare a ottobre? Certo se si considera Alfano "insostituibile" siamo fritti in tutti i sensi senza possibilità di scampo!!
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 19:05
@Emilio Pacioretti (17.50) - Concordo, caro Emilio. Se Renzi andasse al governo adesso finirebbe nella palude. Deve andarci dopo le elezioni sperando in una maggioranza omogenea. Le legge elettorale che ha proposto punta a questo obiettivo, cioè tende al rafforzamento dei poli inducendo i piccoli parti a coalizzarsi. In caso contrario saremo condannati ad una governabilità molto precaria.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/2/2014 alle 19:50
In questo momento non vi è alternativa a Letta a capo del governo. Renzi non ha nulla da mettere sul tavolo per cercare di indicare al governo come muoversi? E' pur sempre il segretario di un grande partito, non è che è il solito chiacchierone alla Grillo? Mi sarei aspettato qualche commento dopo il comportamento dei senatori del Berlu, e invece niente, cos'è imbarazzo?
Scritto da disillusodallapolitica il 7/2/2014 alle 20:17
@Pacioretti. Dall'Europa siamo commissariati da un pezzo anche se si continua a parlare d'altro ...
Scritto da Rocco Cordì il 7/2/2014 alle 20:25
@Cordì. Per fortuna se no sarebbe peggio ! Ci siamo già dimenticati dello spread-debito pubblico fuori controllo ? Dopo di che se si vogliono invertire certe politiche bisogna starci in Europa !
Scritto da Emilio Pacioretti il 7/2/2014 alle 21:01
@Camillo Massimo Fiori. Le sue sono parole precise, di buon senso e logiche. Le condivido sempre.
Scritto da Cittadina cattolca il 7/2/2014 alle 21:05
Il giovanotto si è già smarrito. Andare a Palazzo Chigi, per fare le "riforme" in "profonda sintonia" con Berlusconi (e chi gli potrebbe negare di entrare nel nuovo Governo?); rimanere al Nazareno, per "sostenere" l'unico suo avversario politico interno; andare al governo da Ministro (magari ai Trasporti, visto che ha asfaltato Firenze), e dimostrare finalmente il suo grande talento; andare al voto a maggio, per perdere. Mi pare che, dopo appena due mesi, il grande bluff si è svelato (segue)
Scritto da domenico nitopi il 7/2/2014 alle 21:13
del “politologo” Molinari ho apprezzato soprattutto le ultime frasi..mentre robinews centra sempre il bersaglio..comunque io rinvierei tutto al 30 febbraio..nel senso che non c'è peggior sordo di colui che non vuol sentire..in questo caso per le riforme strutturali...a tappeto..ora sempre volante...inoltre fra il tira e molla c’è anche il “lasa andaà … di preciso dove o a fare che cosa non si sai mai bene se non … the day after … grazie..
Scritto da zva il 7/2/2014 alle 21:20
E' stato in grado di proporre, con Berlusconi, una incostituzionale "riforma" elettorale (che pure ci sfavorisce); il "Jobs act" è un ridicolo, abbozzato coacervo di "spunti di rilessione" (non era più semplice fare proprio il codice semplificato del lavoro, oggetto del disegno legge Ichino n.1006/2013?); l'abolizione del Senato, nei termini prospettati, una solenne sciocchezza; una segreteria di presuntuosi incompetenti, etc... Tutto quello, immagino, che voleva chi l'ha votato alle primarie.
Scritto da domenico nitopi il 7/2/2014 alle 21:25
@Pacioretti,21,01 In Europa ci si sta in modi diversi. Quelli come le larghe coalizioni tipo Grecia e Italia e quelli di governi forti, autonomi che per cambiare radicalmente le politiche di austerità dicono e fanno cose tipo NO FISCAL COMPACT, NO PAREGGI DI BILANCIO IN COSTITUZIONE, NO STRAPOTERE POTERI BANCARI E FINANZIARI ANCHE CON ATTI DI ROTTURA UNILATERALI PER RIDISCUTERE LE PORCATE CHE AFFAMANO INTERI POPOLI E NAZIONI. Provare per credere. Con le chiacchiere di Letta e Napolitano NO!
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 21:34
Emilio Paccioretti daccordo stare in Europa per cambiare le poltiche fallimentari seguite finora. Il commissoriamento non credo sia una fortuna ma il segno più clamorosa della crisi poltica nazionale. E invece di affrontare quei nodi si continua a parlare d'altro.
Scritto da Rocco Cordì il 7/2/2014 alle 21:39
Se questo governo delle "intese ristrette" deve durare, Renzi non si faccia trascinare negli ingranaggi di un governo che lo stritolerebbe (come vorrebbero in tanti) ma si faccia promotore(dopo il voto sulla riforma elett.) di un nuovo esecutivo con a capo persona diversa (mi spiace per Adamoli) sempre del P.D. Perché allora non pensare a Cuperlo, visto che in passato la sua corrente "moderata" non disdegnava gli accordi (sottobanco) col PDL ed ha anche favorito la formazione dell'attuale governo?
Scritto da giovanni dotti il 7/2/2014 alle 21:41
A Emilio Paccioretti consiglio di fare commissariare se stesso ( non è un'offesa, sembra che gli piaccia) e avanzo la candidatura della Fornero che fa le cose ingiuste, che lui potrebbe sopportare per ottenere"grandi" risultati in futuro, e soprattutto dannose, per tutti
Scritto da Elio Giacometti il 7/2/2014 alle 21:43
Immaginate se Prodi e Ciampi non ci avessero portato in Europa....e l'Europa non avesse tenuto a bada i pazzi che ci hanno governato, votati dagli italiani, Berlusconi, Bossi, Tremonti ( per non dimenticare Bertinotti...che mi pare sia pure contrario ad eliminare i vitalizi?). Per uscire da una situazione così difficile servirebbero almeno dieci anni di politiche coerenti. Rocco mi pare tu sostenga Vendola ? Perchè ha fatto e sta facendo buone cose ? Grazie a un accordo politico e di programma che dura da dieci anni. Perchè non facciamo lo stesso a livello nazionale: basterebbero un programma con poche priorità e un accordo politico fortissimo per 10 anni. Resterebbe un solo problema: prendere la maggioranza dei voti degli italiani....ma questo è il bello della democrazia !
Scritto da Emilio Pacioretti il 7/2/2014 alle 22:11
Serve al più presto lavoro per i giovani ma anche meno giovani.
Scritto da Angelo Chiappa il 7/2/2014 alle 22:14
@Pacioretti, per evitare di essere frainteso, Robinews è un europeista convinto, superconvinto dell'uero, possibilmente diverso da quello attuale. Spero che alle elezioni europee non vincano gli antieuropeisti e nemmeno gli europeisti alla Monti, non mi dispiace un presidente della commissione europea tipo Schulz, mi piacerebbe che uno come Tsipras arrivi con forza in europa per collaborare con Schulz E RICOSTRUIRE UN'EUROPA EQUA E SOLIDALE, SENZA PADRONI AL NORD E SENZA SPRECONI AL SUD.
Scritto da robinews il 7/2/2014 alle 22:16
Servono riforme urgenti e che impattino in modo visibile sulla economia reale, quindi enfasi su lavoro e stimolo per aumentare lae domanda commerciale. Cosa si aspetta? Personalmente ho sempre avuto fiducia in Letta, ma è possibile che non si riesca a fare provvedimenti di urgenza verso la classe media. Non ricordiamoci che questo governo é nell'80% in mano al pd. La classe media non ce la fa più.
Scritto da Simone Franceschetto il 7/2/2014 alle 22:27
@Andreus. Purtroppo il termine "moderati" è stato involgarito da Berlusconi e dai suoi che si sono autodefiniti in questo modo mentre molti di loro sono persone di destra e tutt'altro che moderati nei comportamenti. Riportare quel termine alla dignità non sarà facile ma la classe media che è la parte sociale che fa vincere o perdere i partiti è affezionata a quel termine.
Scritto da Luisa B. il 7/2/2014 alle 23:01
Interessanti sia Barbara Spinelli sia Tsipras. L'Europa è da ripensare, ma c'è un problema: gli enormi debiti dei paesi mediterranei, Grecia, Italia, Spagna, Portogallo. I tedeschi quando hanno annesso la Germania dell'Est gli hanno azzerato il debito e sono ripartiti. Oggi l'Est pare vada meglio dell'ovest. Ma qui erano tedeschi che aiutavano tedeschi. Visco aveva fatto la proposta per i paesi a rischio default, di congelare il debito sopra il 60% del PIL in una sorta di Bad Bank consentendo a tutti di ripartire da una comune linea prevista dai trattati e per consentire a tutti di recuperare risorse per investimenti e politiche sociali. Pareva fossero d'accordo anche tedeschi e Banca Europea. Bersani l'aveva ripescata, che fine ha fatto ? Non potrebbe diventare una concreta proposta per le prossime elezioni europee ?
Scritto da Emilio Pacioretti il 7/2/2014 alle 23:39
Meno male che c'è chi, come@Luisa B.,fà notare che impropriam.la becera dx.berluscon.si è appropriata del termine"moderati", come se dall'altra parte fossero tutti pericolosi estremisti. In politica penso che anche la terminologia sia importante, e che la Sin.debba far capire alla gente che i"moderati"non sono loro,e che semmai le parti si dovrebbero invertire//Quanto alla mia proposta provocatoria sull'affidam.del governo a Cuperlo o ad altri della c.d.sin.PD perché nessuno ne vuol parlare??
Scritto da giovanni dotti il 8/2/2014 alle 08:07
@Pacioretti, prima scrivi che Barbara Spinelli e Tsipras hanno sostenuto tesi interessanti e poi ti fermi sui debiti dei paesi mediterranei. Quando fai l'esempio della Germania Non dimenticare che la riunificazione e il rilancio l'hanno fatto con i soldi di tutta l'europa e non solo.Che la Germania era ed è 1 "nazione". L'europa è rimasta alle "tante" nazioni e ogni nazione deve cavarsela "pagando il proprio debito da soli". Ci siamo sposati con l'euro in regime di separazione dei beni.(segue)
Scritto da robinews il 8/2/2014 alle 08:50
Robinews (segue Pacioretti). Questo è il problema. Si può anche chiedere ai paesi che hanno accumulato debiti consistenti di essere rigorosi e virtuosi per stare dentro l'europa ma se si lascia ad ognuno l'onere di pagare il "suo" debito e i relativi interessi non c'è rigore e virtù che tenga. Qui sta il punto, se non si cambia questo meccanismo infernale "si muore" e le responsabilità dei governi, a partire dall'Italia deve essere definita senza indugi CRIMINALE.
Scritto da robinews il 8/2/2014 alle 09:13
@Simone Franceschetto (22.27) - Giusto, l’80% del sostegno a questo governo proviene dal Pd e dovrebbe essere il Pd, in quanto tale, a farlo valere. Letta è il capo della coalizione non di un governo monocolore. Quando Renzi alcuni mese fa dichiarava “l’agenda governativa la detteremo noi” non ho mai eccepito. Ho cominciato a farlo quando questo intento tardava ad essere tradotto nei fatti. Ora c’è la data del 20 febbraio e spero che il chiarimento sia definitivo. Sulla sofferenza della classe media sono d’accordo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/2/2014 alle 09:16
@Giovanni Dotti (08.07) - Ottima la tua osservazione sui “moderati” ripresa dal commento di @Luisa B. Ma su Cuperlo cosa dovremmo dirti? Si fanno le primarie per stabilire la linea del Pd e il suo leader e poi affidiamo il governo, vale a dire la funzione più alta, più politica, più determinante per l’Italia, al perdente che ha raccolto solo il 18% dei voti? A parte questo fatto decisivo, non si può far presiedere il semestre europeo da un perfetto sconosciuto. Per il governo ci sono tre reali alternative: Letta, Renzi, elezioni subito. Sono per la prima opzione non perché sia amico di Letta ma per le motivazioni che ho già illustrato varie volte. Agganciandomi al tuo precedente commento (“mi spiace per Adamoli”) ti faccio notare che all’epoca delle primarie per il leader del centrosinistra avevo votato e fatto votare Renzi e non Bersani come Letta mi aveva personalmente suggerito. La politica dovrebbe avere sempre una sua razionalità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/2/2014 alle 09:20
Questa mattina ho letto con attenzione Marzio Breda, quirinalista del Corsera. Quando Breda scrive non scrive mai a caso, lo fa per "comunicare" informalmente quello che il P.D.R. non può comunicare ufficialmente. Dopo averci fatto conoscere i "desiderata" del Colle, i famosi inesistenti capricci (sic) chiude l'articolo con la centesima "minaccia " di dimissioni. Bene, LE DIA BENEDETTE DIMISSIONI PORCA MISERIA. Forse sarebbe la migliore occasione per uscire dalla crisi. COME? (segue)
Scritto da robinews il 8/2/2014 alle 09:21
Robinews (segue) Ecco come: 1) Dopo le dimissioni di Napolitano, "questo" parlamento elegge il nuovo PDR, sanando la ferita e la vergogna della sua "rielezione" che ha inquinato tutto e tutti; 2) Si elegga il nuovo presidente senza la stupidaggine di dire che non si può eleggere un presidente senza i voti della destra; 3) Si elegga Grasso, con i voti del CSX, SEL e i Grillini che ci stanno; 4) con questi numeri governare il paese per fare riforme radicali con chi ci sta. IL COLLE E' IL TAPPO!
Scritto da robinews il 8/2/2014 alle 09:31
Non ne posso più che si faccia chiarezza sul problema del governo. Sarebbe una delusione per me se Renzi diventasse premier senza passare dalle elezioni o se interrompesse il cammino delle riforme con elezioni subito. Se le riforme si facessero in un anno sarebbe molto meglio votare nel 2015 ma il governo deve svegliarsi e Letta deve assumere i rischi necessari per governare l'Italia senza cedimenti né ad Alfano né all'Europa dell'austerità.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 8/2/2014 alle 10:39
Letta, a Sochi, nel salutare gli atleti, ha mostrato un sorriso alla Orazio, il marito di Clarabella, la preferita di mia figlia Martina. Ha tanto imbarazzo addosso quest'uomo, proprio ora che invece dovrebbe tirare fuori tutte le energie (comprese le palle d'acciaio che dichiarò di avere qualche mese fa) per respingere gli avvoltoi renziani. Se melina deve essere, preferisco la melina di Letta a quella di altri. Intanto il governo centrista della Merkel ha mandato i propri atleti in divisa colorata. Che sia pro-gay o semplicemente una casualità, non si sa, fatto sta che i tedeschi (che piacciono al Generale @Monti) sono sempre una spanna più in su di noi, tutto fumo latino e frivolezze, come dice il nostro mito, @Monti. In Italia abbiamo Renzi, Grillo, Berlusconi e mancava Tsipras, che sta infiammando i residuati di sinistra ed il pubblico femminile (mia moglie ieri sera ha preteso un religioso silenzio per il programma della Gruber e non aveva occhi che per Tsipras). Sarò anche invidioso, come dice lei, ma sono anche invidioso del popolo tedesco.
Scritto da V.R. il 8/2/2014 alle 10:43
Sono un "governativo" nato. Non trovo nella presa di posizione (si fa per dire) di Renzi alcuna coerenza, come se, appena insediato nella Segreteria, tutta la sua giovanile voglia di cambiamento si sia bloccata dal dilemma: governo o non governo, alla ricerca del “ma io chi sono?”. Non ho gradito nemmeno il tweet "A me conviene il voto ma non al Paese" come se a noi comuni mortali possa interessare quello che conviene “personalmente” al politico Renzi senza tenere conto di quello che conviene al Paese. Tra Renzi e il Paese scelgo, senza tentennamenti, il Paese. Tra la carriera di Renzi e le imprese da allegare al suo curriculum personale e la governabilità del Paese non ho alcun dubbio, scelgo gli interessi di noi cittadini anche se possono essere diversi dalle aspirazioni carrieristiche di Renzi.
Scritto da Sic Est il 8/2/2014 alle 11:41
@VR,10,43, Complimenti caro VR, tua moglie si che se ne intende. Tsipras e un giovane strano che è riuscito a portare a miti consigli una sinistra talmente polverizzata da essere precipitata nel nulla in Grecia. E' di gran lunga il primo partito in Grecia, polverizzando a sua volta il PSOE. E in giro per l'Europa a dire che "un'altra europa è possibile". Stai ben attento che il fiuto femminile è risaputo che è di gran lunga superiore a quello di noi "maschietti".
Scritto da robinews il 8/2/2014 alle 12:36
@ Sic Est 11,41 Dire che il tweet in questione è sgradevole è un eufemismo. L'avesse scritto Berlusconi, avremmo capito. Ma l'ha scritto Renzi: ed è francamente intollerabile. D'altronde il giovanotto è solamente un berluschino in carriera, di dubbie capacità, come i fatti stanno luminosamente dimostrando. Ma che c'entra con noi, con il PD?
Scritto da domenico.nitopi il 8/2/2014 alle 12:49
Letta mi sembra troppo attaccato al cadreghino.Altro che palle d'acciaio, le ha di latta(come disse Robinews)e cerca di barcamenarsi per non scontentare nessuno.Non riuscirà a combinare molto,anche perché credo che segua un po'troppo i consigli dello zietto Gianni.Credo che sarebbe meglio per tutti che lasciasse il posto a qualche altro personaggio del PD: possibile che oltre lui e Renzi il partito non sia in grado di mettere in campo qualche altro personaggio di spicco?Siamo conciati così male?
Scritto da giovanni dotti il 8/2/2014 alle 13:51
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