Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 25/2/2014 alle 18:09


ll governo Renzi  è ormai pienamente operativo. Bella la replica alla Camera. Il migliore dei quattro discorsi fatti. Contro la rassegnazione, per la riscossa e l’orgoglio nazionale. Da domani i fatti veri.
Voglio concludere la discussione di questi giorni isolando un solo problema: Renzi non  accetti che la legge elettorale (la Camera dovrebbe approvarla settimana prossima) possa entrare in vigore soltanto dopo l’abolizione del Senato e la riforma del Titolo Quinto della Costuituzione come vogliono Alfano e i piccoli partiti alleati.
Tempi pericolosamente lunghi.
La legge elettorale è la madre di tutte le leggi. Se entrerà in vigore quando il Senato non ci sarà più tanto meglio, vorrà dire che non s’è perso tempo, ma dev’essere utilizzabile subito.
Renzi per poter attuare il suo programma “rivoluzionario” (parole sue), per bruciare i tempi e tener fede al suo stile arrembante, deve possedere l’arma letale (vincente). La quale non può che essere la minaccia credibile delle elezioni anticipate in qualsiasi momento di fronte ai tentennamenti, alle tattiche dilatorie, ai distinguo infiniti, anche nel Pd.
Senza questa minaccia sempre in canna potrebbe ben presto apparire un’anatra zoppa. Ma se Renzi non sarà Renzi il governo fallirà.

Commenti dei lettori: 82 commenti -
D'accordo. Per la Legge Elettorale ho il dubbio, da me espresso più volte, che un sistema identico per le due camere, rebus sic stantibus, potrebbe anche creare due maggioranze diverse in considerazione della diversità dell'elettorato. Al limite potrebbe anche accadere che una camera dovrebbe andare al ballottaggio e un'altra no. Sarebbe come uscire dal Purgatorio permanente del Porcellum e ritrovarsi nell'Inferno dell'Italicum.
Scritto da Sic Est il 25/2/2014 alle 18:20
@Adamoli, SOTTOSCRIVO TUTTO INTEGRALMENTE E SOTTOLINEO IL RICHIAMA AL PROGRAMMA "RIVOLUZIONARIO". Se non ti arrabbi, ti rimetto volentieri la piena titolarità della sezione rivoluzionaria del blog che troppo generosamente mi avevi affidato. Una titolarità che forse aspetta di diritto a Renzi "SE RENZI RESTERA' RENZI" ovviamente.
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 18:26
perfetto...resta il fatto..di vedere appunto presto i fatti..poi si sa che ci son sempre dei misfatti..ma sapendolo si può trovare la cura...certo che l'avvento di Renzi è la riprova che il popolo sembra che sonnecchia ma alla fine non dorme..e siamo alla resa dei conti..mandando al diavolo gli osti della malora..intesi come i vari sistemi di cui si sono scoperti diversi altarini e non potranno più sussistere..più prima che poi..anche per rischi di implosione o esplosione di rivoluzioni cruente.
Scritto da zva il 25/2/2014 alle 18:42
Oggi mi è piaciuto di più. Sempre molto enfatico ma è quello che deve fare un premier per portare in alto il morale del Paese.
Scritto da Nicora il 25/2/2014 alle 18:43
Penso che Renzi, dopo essersi "assicurato" l'esecutivo fino al 2018, non senta più l'urgenza di approvare la legge elettorale. Della quale, nei termini prospettati, possiamo pure fare a meno. E' una di quelle leggi per la quale potremmo dire, alla moda degli antichi che criticavano il diritto longobardo, non lex, sed fex. Meglio il Porcellum costituzionalizzato: con il quale si rischia di votare a breve, visto che questo governo, nella logica delle cose, è destinato a fallire.
Scritto da domenico nitopi il 25/2/2014 alle 19:05
Renzi ha sbagliato tanto a far fuori Letta ma spero che non sia ripagato con la stessa moneta. Serve una stabilità fruttuosa.
Scritto da Un Pd Pavia il 25/2/2014 alle 19:45
@D.Nitopi col suo refrain ripetitivo e monotono mi sembra impersonare "la spalla" che in una commedia teatrale è obbligata a fare da contraltare al protagonista mettendone in risalto con tono provocatorio i lati negativi e mai quelli positivi. Ma tutti questi veterani della sinistra vogliono o non vogliono che l'Italia cambi? Vorrebbero forse mantenere il Paese nell'immobilismo dei precedenti governi? Perché invece che limitarsi a criticare non avanzano le loro proposte, ammesso che ne abbiano?
Scritto da Giovanni Dotti il 25/2/2014 alle 19:48
"Ma se Renzi non sarà Renzi il governo fallirà". Penso anch'io che nel bene e nel male succederà così. Meglio che ce la faccia a questo punto.
Scritto da Laghetto rosso il 25/2/2014 alle 20:23
L'abbraccio caldo di Bersani a Letta è stata la cosa emotivamente più forte di oggi. Due galantuomini a dimostrazione che la politica non è arida e cinica come viene dipinta. La voglia di nuovo non deve mettere in soffitta persone capaci e in grado di dare un contributo importante.
Scritto da Lorenzo L. il 25/2/2014 alle 20:58
@Dotti, mi pare che te ne intendi poco anche di teatro. La "spalla" è, per il vero, un coprotagonista che appoggia le battute del comico che poi fa ridere. Certo che voglio che l'Italia cambi: che progressista sarei, altrimenti? A te basta evidentemente cambiare per cambiare, io ho la pretesa che si cambi in meglio. E se non sei distratto, rammenterai che - si parva licet - ne ho pure fatto di proposte: più dignitose, di certo, degli slogan dai quali ti lasci sopraffare
Scritto da domenico nitopi il 25/2/2014 alle 21:03
LA DEMOCRAZIA DEL PUBBLICO (sconsigliato ai politeleutenti incalliti). Non è questione di gradimento o di simpatia, Renzi con la discreta superficialità e il sicuro assentire, può anche piacere, ma per fare il “premier” queste sono doti di contorno. Il presidente del Consiglio ha parlato al Parlamento (a braccia e con le mani in tasca) per rivolgersi ai cittadini; ha contrapposto il Paese reale alle istituzione come se si trovasse nel “Truman show”. Ha taciuto della tragedia sociale del Sud, come sulle mafie che ora sono anche al Nord. e della corruzione. Non ha indicato la copertura della spese e, non a caso, è stato accolto dalla contenuta freddezza da parte delle istituzioni e del suo partito. Non si è notata una grande differenza tra i un discorso rivolto alle assemblee, un consiglio comunale e un comizio in piazza. L’idea pasoliniana del “palazzo del potere” sconnesso da una società dinamica e virtuosa non gli è estranea: E’ un immagine ovviamente falsa ma appartenente non solo a spezzoni della politica ma anche a pezzi consistenti della classe dirigente e dell’opinione pubblica e affidato alle “categorie” del “nuovo”, “giovane”,”veloce”. I progetti sono così indeterminati, il programma è composto solo da titoli che non lasciano presagire l’approdo a soluzioni concrete. Se il precedente presidente Letta era stato accusato di lentezza, il nuovo premier è apparso determinato, sicuro, persino arrogante; non ha convinto il Parlamento e ha intimidito il suo partito (Alfano non sedeva al banco del governo e Letta non era sui banchi del P.D.) ma non ha neppure promesso certezze, anzi ha onestamente ammesso che “se fallisce la colpa sarà soltanto sua”. Vuole spazzare via il passato e, con una vistosa assenza di umiltà, ha cominciato proprio dal nostro modello di democrazia. “Gli italiani – ha scritto recentemente “Le monde” – hanno tanti modi di definire le loro favolose crisi di governo quanto i tipi di pasta in eccesso”. Negli uffici di Bruxelles si guarda con attesa e preoccupazione al “nuovismo” che ammalia il belpaese che appare sfinito da un effetto di spaesamento. Dopo la breve stagione di Monti, il professore ascoltato dalla Merkel, a quella di Letta che ha costruito la sua cultura politica sull’ Europa, ci si interroga su quale animale politico sia Matteo Renzi. La logica della politica è spietata; il cambio di governo è stato improvviso, repentino, totale. Lo strappo di Renzi è figlio naturale dell’opinione pubblica del nostro tempo, di un Paese che chiede spallate, forzature e non sopporta più i tempi lunghi del riformismo. Renzi è dentro il suo tempo; il ritorno di Bersani in Parlamento è apparso come un’icona di un passato che non c’è più ed è questo un sintomo di consonanza con gli umori profondi della società italiana. Dopo la democrazia rappresentativa è arrivato il tempo della democrazia del pubblico. Le forme del sistema evolvono, non possono essere più uguali a quelle dell’Ottocento e agli sviluppi della seconda metà del Novecento; il rapporto di forza tra individui, istituzioni e poteri è cambiato. Sin dall’inizio della “età della Rete” il nuovo mezzo tecnologico è stato visto come un “nuovo inizio”, con la possibilità da parte del pubblico di partecipare alla vita della democrazia; ma la Rete utilizza il materiale, il contesto della televisione e pertanto il cambiamento culturale non può esservi. C’è invece la possibilità e il rischio dell’avvento prossimo del monopolio della dittatura del digitale (che all’epoca del Duce non esisteva); si vede già la possibilità che gli individui accedano spontaneamente agli interessi pre-politici degli apparati di potere e vengano coinvolti per abolire la rappresentanza e limitare i diritti di cittadinanza (le tasse si possono diminuire solo a scapito della spesa sociale perché nella società affluente i ricchi sono diventati troppo potenti e intoccabili). I gruppi “on line” (come il Movimento 5 Stelle) votano volta per volta, senza vincoli di lealtà con le scelte precedenti e senza coerenza tra una votazione e l’altra. Sarà un modello nuovo di democrazia che rispetta principi e valori, oppure una versione ampliata a livello societario del “grande fratello”?
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 25/2/2014 alle 21:04
Nel suo discorso al Senato, non mi è piaciuto per niente, l'assenza di un passaggio al Presidente Napolitano da parte di Renzi. Non è questione di un rituale banale, è il rispetto Istituzionale, della più alte cariche dello Stato, altrimenti io semplice cittadino, perchè dovrei rispettare il Presidente della Repubblica? Trovo strano che non ci siano commenti su questa vicenda. Renzi non è l'ultima spiaggia per l'Italia, lo è per lui e forse per il PD.
Scritto da disillusodallapolitica il 25/2/2014 alle 21:14
Renzi voleva una legge elettorale per diventare il Sindaco d'Italia. Oggi si comporta da Sindaco d'Italia anche senza quella legge e senza essere stato eletto. Ogni mercoledì le visite alle scuole o alle aziende. Questa può essere una modalità per tenere aperta una comunicazione moderna con gli elettori e nello stesso tempo una modalità di buon governo se questi incontri portano a delle proposte aderenti ai bisogni veri. Dare un giudizio preventivo su quale esito si avrà non è giusto e non è possibile. Contrapporre il modo virtuale del Parlamento al mondo reale è una forzatura che però ha un fondamento.
Scritto da Roseto senza rose il 25/2/2014 alle 21:59
@Adamoli, penso che il suo ragionamento sia leggermente limitato, nel senso che Renzi potrebbe usare la carta delle nuove elezioni, non solo contro i partiti minori che lo sostengono, come quello del mio "ottimo", ma anche contro la minoranza del suo stesso partito, e precisamente contro quel Civati (la parte migliore del PD), che ha detto che ora si farà sul serio. Se saranno minacce, vuol dire che sarà meglio andare al voto. Renzi ne avrà la forza?
Scritto da disillusodallapolitica il 25/2/2014 alle 22:31
@ Adamoli, sono fuori tema. L’evento che segnalo si è, da poco,verificato nella mia provincia e potrebbe, a breve, verificarsi anche nella vostra. E’ una storia a mio giudizio deprimente e che fa riflettere. Recentemente la Diocesi di Cremona, in merito alle prossime elezioni europee di maggio, ha emesso una lettera Pastorale nella quale invita i cittadini a votare quei candidati che si contraddistinguono per la loro ferma opposizione alle unioni di fatto. Questo invito, rafforza l’anatema che la Chiesa ha da sempre scagliato contro questo tipo di unioni in quanto, a suo giudizio, porterebbero alla distruzione della società. Non accetta che in una società secolarizzata, quindi laica, tra le libertà delle persone è compresa anche la libertà di unirsi in coppie di fatto e persino con individui dello stesso sesso. In questo documento, come prevedibile, la Chiesa pretende di detenere il monopolio della verità e, con meditazioni di carattere teologico, condiziona la libertà dei credenti nell’esprimere liberamente le proprie opinioni su temi che Essa ritiene cruciali e non negoziabili. Mi riferisco al riconoscimento del testamento biologico, all’eutanasia eccetera. Gli estensori del documento dovrebbe sapere però che l'atteggiamento dei teologi nel codificare la morale cristiana su specifici temi, nelle varie epoche, passò dal rifiuto più radicale all’ accettazione più aperta. Per esempio, nelle riflessioni di Pietro Canisio (1521), proclamato Santo e Dottore della Chiesa nel 1925, l’omosessualità era stigmatizzata tra i “peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio”. Recentemente, in una visione moderna del problema, la dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede afferma che “L’inclinazione omosessuale è un male, ma in sé non è peccato”. Inoltre, il Papa Francesco in merito ai gay ultimamente disse: “Chi sono io per giudicare?”.
Scritto da Ernesto Alberichi il 25/2/2014 alle 22:32
Non vedo il Senato che vota per eliminare il Senato. Se si aspetta questo evento epocale per votare con la futura legge elettorale voteremo fra 50 anni. A parte gli scherzi se passa quel che vuole Alfano penso che voteremo ancora con la legge con la quale abbiamo votato nelle ultime tornate. addio maggioranze omogenee e coese.
Scritto da Vittorio il 25/2/2014 alle 23:48
@Camillo Massimo Fiori (21.04) - Ti ho letto come sempre con attenzione. Condivido le osservazioni critiche sull’indeterminatezza del programma e degli obiettivi le cui priorità devono ancora essere ben definite. Può darsi che Renzi sia figlio della democrazia del pubblico, certamente è “ben dentro il suo tempo”. Però che il Paese chieda spallate, forzature e non sopporti più le lungaggini della politica non mi sembra il frutto di un radicale mutamento culturale. Anzi mi sembra una reazione del tutto normale alla perdurante mancanza di soluzioni concrete. Da 15 anni non c’è più nessuna crescita, il disagio sociale aumenta, il sistema politico è bloccato, che cosa potremmo aspettarci di diverso? Renzi è forse la risposta della disperazione ma almeno è una risposta. Che sia quella giusta lo spero fortemente e lo verificheremo fra qualche tempo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 08:33
Mario Monti nominato a capo del gruppo sulle risorse proprie Ue: “Non metteremo nuove tasse”. // Guiderà un team composto da tre rappresentanti di Parlamento, Commissione e Consiglio che studierà nuove formule per finanziare il bilancio dell’Unione europea. Schulz: “Dovrà trovare un difficile compromesso”. Barroso: “Sarà un sistema più trasparente e democratico” Il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, quello della Commissione, José Manuel Barroso, e il presidente di turno del Consiglio Ue, il greco Antonis Samaras, hanno così dato personalmente a Strasburgo il loro benvenuto, o meglio bentornato, nelle istituzioni Ue all’ex premier italiano Mario Monti, da oggi ufficialmente alla guida del gruppo di alto livello che dovrà studiare come fornire l’Unione europea di risorse proprie nel suo bilancio, soldi che non vengano cioè versati dagli Stati membri. “Non è una maniera per mettere nuove tasse ma per trovare nuovi concetti per finanziare le istituzioni” ha subito precisato Monti.
Scritto da ulderico monti il 26/2/2014 alle 08:36
@disillusodallapolitica (22.31) - Nel post parlo di elezioni anticipate in qualsiasi momento di fronte ai tentennamenti e alle tattiche dilatorie non solo degli alleati ma anche di un parte del Pd. Se il governo non riuscirà ad attuare il suo programma sarà meglio chiudere la legislatura senza ulteriori perdite di tempo. Meglio, a mio avviso, con la nuova legge elettorale piuttosto che con quella oggi in vigore mutilata dalla Consulta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 08:38
@Ernesto Alberichi – La settimana scorsa è morta mia moglie, stroncata da un male terribile e incurabile. Lucidamente ha rifiutato l’accanimento terapeutico della radio e della chemio terapia. Sapeva che aveva un termine di pochi mesi di vita ma non ha mai voluto anticipare la fine. E’ stata ricoverata in una clinica dove il personale medico e infermieristico le ha applicato la respirazione artificiale, l’alimentazione artificiale, la fleboclisi e la pompa per la morfina. Non ha sofferto dolore fisico. E’ stata curata quotidianamente da una badante e assistita da un sacerdote amico; soprattutto è stata amata dal marito e dai parenti. Ha avuto momenti di rivolta e di disperazione ma si è spenta serenamente; l’esito è stato possibile perché ha potuto fruire di condizioni che pochi possono disporre per la loro scarsità e l’alto costo. Le situazioni sono molto diverse e vanno valutate caso per caso mentre la legge si applica indiscriminatamente. La sinistra non può imitare la destra nel moltiplicare i diritti individuali abbandonando i disperati al loro destino; deve creare le condizioni e le strutture umane affinché la persona si senta sempre titolare della sua dignità, soprattutto di sentirsi amata e non respinta come una “cosa” inutile e ingombrante. La sinistra è sociale e umana, non è individualista, si fa carico soprattutto dei più deboli indifesi. Mia moglie, in vita, è stata utile alla società, ha svolto missioni importanti; sono lieto che non sia stata sottoposta alla legge dell’ “usa e getta” con il pretesto della compassione. Sarebbe stata un’irrisione della sua vita.
Scritto da CMF il 26/2/2014 alle 08:41
@Laghetto rosso 20,23, Un sincero benvenuto tra noi poveri "speranzosi".
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 08:55
Avete sprecato il vostro tempo sui Pensieri di Pascal e d'altri rompiscatole? Avete trascurato la scienza dei "pizzini" che paiono banali, ma in realtà così pregnanti nell'apparente banalità? Nel dibattito parlamentare, sulla monotonia di quell'aula sorda e grigia, hanno fatto irruzione quei messaggini apparentemente "vanveristici" (o del parlare a vanvera) del presidente del consiglio. Sul significato di tanto dire si eserciteranno falangi di dotti ed esperti del linguaggio. Il parlare e scrivere a vanvera progrediscono. Siamone fieri! L'Europa ci guarda attonita... Perché, figliuoli, è “nel pensiero che sta la grandezza dell'uomo” (Pascal 'Pensieri' 376). Ma poi al 377 “L'uomo è soltanto una canna pensante...”.
Scritto da eumeo il 26/2/2014 alle 09:04
Leggete il pezzo di @CMF alle ore 08.41. Una testimonianza commovente sul piano personale per me che gli sono amico da lunghissimo tempo e una lezione su cosa dovrebbe essere la sinistra (umana, sociale, non individualista, che si fa carico dei deboli indifesi). Grazie Massimo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 09:11
Votare con il proporzionale puro rimesso in vigore dalla Corte Costituzionale sarebbe un rimedio peggiore del male. Meglio avere subito a disposizione l'Italicum pur con tutti suoi limiti. Non ci devono essere più alibi per alcuno.
Scritto da Cesare Chiericati il 26/2/2014 alle 09:14
@C.M.F. 21,04. 1) Non mi convince la nostalgia per un M.Monti, il prof. ascoltato dalla Merkel. Se mai è stato un po il contrario e cioè era il prof. che da buon alunno eseguiva i compiti affidati dal prof.ssa Merkel e gli Italiani lo hanno ben capito avendo pagato cari i compiti ben eseguiti da Monti. 2) Letta non siede tra i banchi del PD è il segno più drammatico della sua "sconfitta". Con lui non solo non c'era più il paese ma nemmeno il "suo" partito (segue)
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 09:16
Robinews (segue CMF) Averlo capito la sera prima della riunione della direzione è una aggravante. Un buon statista e politico che perde la percezione di quello che gli sta intorno non può prendersela con gli "altri" ma con se stesso. 3) Sulla "democrazia del pubblico" hai ragione, ma perchè siamo arrivati a questo? La responsabilità ha un nome e cognome precisi "classe dirigente" che si è autoproclamata elite che con il diritto di decidere a "prescindere" dalla volontà degli elettori (segue).
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 09:24
Robinews (segue CMF) Una elite che ha spostato la centralità della volontà popolare a quella dei gruppi dirigenti. Aspetto questo che ai tempi della DC e del PCI veniva continuamente mediato efficacemente con un rapporto "reale" tra vertici, base elettorale ed iscritti. 4) Lo strappo di Renzi figlio dell'opinione pubblica del nostro tempo? Si solo in parte. io preferisco pensare che è figlio del fallimento di una intera classe dirigente inetta che ha causato "questa opinione pubblica" (segue)
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 09:32
Robinews (segue CMF) 5) Con la rete non si può costruire il cambiamento? Non sono d'accordo. La rete è molto più semplicemente uno strumento moderno della diffusione delle idee che sta sostituendo in gran parte i vecchi strumenti della diffusione del pensiero e delle idee. Le nuove generazioni "usano" questo strumento per stare "dentro" i processi di cambiamento culturale e volenti o nolenti bisogna farci i conti. (segue)
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 09:40
@CMF il 26/2/2014 alle 08:41. Esprimo la mia commossa partecipazione al lutto. Il privilegio della fede, nella certezza di rincontrarsi, sia rifugio e conforto.
Scritto da ulderico monti il 26/2/2014 alle 09:40
Robinews (segue CMF) 6) Versione ampliata a livello societario del Grande Fratello? Non credo. Personalmente propendo per il "modello nuovo di democrazia che può inverare al suo interno principi e valori universali". Mi capita spesso di avere conversazioni con giovani e giovanissimi di politica, democrazia, principi e valori. Altrettanto spesso mi capita di essere in imbarazzo di fronte alla loro capacità "elevata" di interpretare a modo loro il cambiamento culturale.Questo mi rassicura!
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 09:48
Caro Massimo, non posso venire ad incontrarti ed abbracciarti di persona da Zamberletti, per motivi di lavoro, lo faccio via web. Massimo parli del mistero della vita davanti al quale tutti noi prima o poi siamo posti, lo fai nel tuo stile, con delicatezza, e profondità di pensiero e di sentimenti. Nella mia lunga carriera di medico, molte volte sono stato posto davanti a questo mistero, e pur nella laicità della professione ho sempre cercato di fare quello di cui tu parli,rispettando la vita
Scritto da mario diurni il 26/2/2014 alle 09:55
@Adamoli vorrei leggere, possibilmente, il tuo commento e quello dei lettori di questo blog sulla totale assenza di rappresentanti di tutto il Sud Italia nella compagine del nuovo Governo, come ha fatto presente chi ha scritto questo editoriale. Ringrazio. http://www.corriereirpinia.it/default.php?id=999&art_id=44820
Scritto da Martino Pirone il 26/2/2014 alle 10:01
@Ulderico Monti (08:36). Consentimi una piccola precisazione: Le risorse proprie della UE, vengono versate dagli Stati Membri che in questo caso fungono da Sostituto di Imposta. Ad esempio, i dazi e i prelievi doganali sono accertati e incamerati dagli Uffici Doganali dei singoli Stati Membri e, mediante un sistema di versamento successivo, accreditati in toto alla UE. Lo stesso avviene per tutte quelle imposte, tipo IVA, per le quali è prevista una percentuale a favore del Bilancio Comunitario. Finora, per questa attività, gli Stati Membri Sostituti di Imposta, hanno percepito un “aggio” per la copertura delle spese amministrative.
Scritto da Sic Est il 26/2/2014 alle 10:03
@C.M.F. (08,41) Carissimo, la mia più grande partecipazione, solidarietà e vicinanza sincera. Grazie per la testimonianza, chiunque la pensi diversamente deve avere il massimo rispetto di questa visione della vita senza piegarsi a strumentalizzazioni ideologiche che sarebbero assolutamente fuori luogo. Un caro saluto e abbraccio da un amico. Robinews.
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 10:06
L'unico momento emozionante ieri alla Camera è stato l'abbraccio caloroso fra Letta e Bersani. Non un buon viatico per Renzi. Non è un giudizio ma una constatazione.
Scritto da Reality il 26/2/2014 alle 10:09
Giuseppe, le tue analisi, che condivido quasi sempre, confermano che la politica non è improvvisazione, e che la "scuola" fatta sul campo, per anni e non per mesi, e' indispensabile. Vedo invece purtroppo in giro una superficialità spaventosa.
Scritto da Enrico Farinone il 26/2/2014 alle 10:10
@ Camillo Massimo Fiori. Mi unisco al pensiero dell'amico @Ulderico Monti ed esprimo le mie più sentite condoglianze. Aggiungo la mia personale considerazione e gratitudine per quanto, anche in momenti così intimi, delicati e dolorosi della vita, condivide con noi, perfetti sconosciuti.
Scritto da FrancescoG. il 26/2/2014 alle 10:30
Al momento Renzi non ha neanche quella e vedrai sarà congelata o rinviata con la scusa di altre priorità!
Scritto da Antonio Iosa il 26/2/2014 alle 10:30
Mi pare che il giovanotto l'altro giorno, stanco delle liturgie parlamentari, avesse tweetato che oggi avrebbe iniziato a lavorare. E' in una scuola a Treviso, a cantare l'inno. Abbiamo evidentemente una diversa idea del lavoro: o meglio, io studio e lavoro da una vita, come molti di voi, lui evidentemente non sa cosa vuol dire lavorare. Ma entro il 28.02, giusta il suo cronoprogramma, non dovevano realizzarsi le "riforme"? Continuate a crederci, è la volta buona (per lui).
Scritto da domenico nitopi il 26/2/2014 alle 10:32
Ieri sera, sul tardi, ho guardato la parte finale di "Ballarò", con Renzi che veniva intervistato, nel Tempio del Potere esecutivo, da un Floris tampinato dagli orari televisivi. Alle domande ha sempre risposto anche con dovizia di particolari e con argomenti accettabili. Dovrà, tuttavia, precisare meglio come si possa sfondare la cassaforte della Cassa Depositi e Prestiti senza che ci siano contraccolpi, visto che sarebbe come utilizzare i lingotti stivati nei sotterranei della Banca d'Italia.
Scritto da Sic Est il 26/2/2014 alle 10:54
@Camillo Massimo Fiori (08,41), che belle parole le tue. La pacatezza che traspare dal tuo messaggio, denota una serenità interiore che mi sconvolge. In merito alla drammatica situazione che stai vivendo, possano esserti di conforto le parole di un poeta minore russo, eccole: /dei cari compagni di viaggio/ che con la loro presenza arricchirono la nostra esistenza/ non dire con rammarico: non ci sono più/ ma con gratitudine: sono stati tra noi/ Ernesto Alberichi
Scritto da Ernesto Alberichi il 26/2/2014 alle 11:13
@Sic Est il 26/2/2014 alle 10:03. Ringrazio delle informazioni: naturalmente l'importanza della notizia, almeno per me, sta nel ritorno di Mario Monti alle responsabilità europee. Di Mario Monti sono un estimatore convinto. Il suo governo, voluto dalla lungimiranza del Presidente, restituì al Paese dignità e decoro (indispensabili virtù, ancora una volta compromesse dalla presuntuosa mediocrità dei governanti e dei politici).
Scritto da ulderico monti il 26/2/2014 alle 11:17
@Ernesto Alberichi (22.32) - Quando il clero alto e basso parla dei temi della vita, del “fine vita”, delle unioni non matrimoniali ascolto sempre con grande rispetto e riguardo. Il Card. Martini aveva scritto al riguardo pagine memorabili. Quando fanno appelli elettorali li ascolto con fastidio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 11:18
@Ulderico Monti (08.36) - La notizia di Mario Monti incaricato di riformare il bilancio Ue mi ha fatto piacere anche se lui ha detto che sarà "una sfida intellettuale praticamente impossibile da risolvere”. Mi auguro anche che il suo status di senatore a vita venga sempre onorato con una partecipazione fattiva alla vita politica italiana. Avevo molto apprezzato la sua nomina da parte di Giorgio Napolitano. A Monti sono ancora riconoscente per la missione svolta come presidente del Consiglio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 11:27
Giuseppe,tornando a temi profani, Renzi a Ballarò ha detto che è stato costretto alla "defenestrazione " di Letta perché spinto dal PD, ma non ha fatto nomi. Ora ragionando : escludiamo Bersani, Cuperlo Civati? Allora chi ? D'alema?"Quo usque tandem abutere patientia nostra?" Penso che sia ineludibile il chiarimento nel PD, su quello che volete essere, fare, e soprattutto con chi. Ieri alla Camera la scena era surreale : freddezza per Renzi, grandi battimani per Bersani ( umanamente li merita)
Scritto da mario diurni il 26/2/2014 alle 11:49
e per Letta.Non mi piace la dietrologia, ma se il PD non è tutto convinto dell'appoggio a Renzi, anche questo Governo avrà vita breve, e non soltanto per responsabilità degli alleati. Mi sembra che questa non è più una normale dialettica all'interno di un partito, ma un conflitto permanente sulla visione della società, del futuro, dell'economia, insomma su tutto. Ce lo possiamo permettere? Certo che Renzi impara in fretta. ieri ha avuto un altro stile! e questo mi fa ben sperare!
Scritto da mario diurni il 26/2/2014 alle 12:08
Le mie più sincere e sentite condoglianze a CMF. Due settimane fa scrissi sul blog: “Staffetta=suicidio. Di Renzi e del PD”. Ad esito della crisi-lampo non riesco ad esprimere un’opinione differente. 1) Renzi ha alzato molto l’asticella delle aspettative sul suo Governo: gli italiani saranno quindi molto esigenti nel giudicarlo. 2) Il popolo della sinistra non ama i giochi di potere e Renzi, contraddicendo sé stesso, ha disarcionato Letta con una mossa di palazzo poco affine al sentimento del popolo della sinistra, che pertanto è in gran parte un po’ disorientato. 3) La nomenclatura del PD sente Renzi come un corpo estraneo; la brutalità con cui ha defenestrato Letta non potrà che acuire tale rapporto conflittuale. 4) L’alleato fondamentale NCD ha interesse a guadagnare tempo per organizzare la sostituzione di Berlusconi, non ha alcun interesse al successo di Renzi come premier e prima o poi potrebbe mollarlo. Cosa avrei fatto al suo posto ? Avrei usato il 2014 per: 1) rafforzare la solidità della proposta politica del PD (alias riempire di numeri e contenuti i titoli dei discorsi tenuti in questi giorni alle Camere. 2)portare a termine in Parlamento l’accordo bipartisan sulla modifica della legge elettorale ed eventualmente su alcune modifiche costituzionali (ad esempio il superamento del bicameralismo). 3) preparare le elezioni politiche nel 2015 lasciando a Letta il compito di governare, inclusa la gestione del semestre di presidenza (giacchè il Governo Letta aveva moltissimi difetti, ma un sicuro pregio: il prestigio internazionale). Spero di sbagliarmi, ma temo che l’approdo a Palazzo Chigi con una scorciatoia sia per Renzi un punto di arrivo, non un punto di partenza verso futuri successi elettorali.
Scritto da larpi il 26/2/2014 alle 12:08
Giuseppe, come ben rilevi è proprio l'idea di un orgoglio nazionale (che trovi voce e spazio nella dimensione europea) che ritengo si debba concretizzare l'impegno di questo Governo (io avrei risposto a muso duro a Rehn che su Padoan non doveva permettersi rafforzando con le sue parole l'idea di un commissariamento, non trovi?). Il punto per me piu critico rimane ora la squadra di Renzi che non so se è in grado di "stare sul pezzo". Perchè diciamolo: certo,l'economia...ma la crisi sociale merita attenzione e competenze a servizio del bisogno, del dolore, della compressione individuale di aspettative e bisogni. È una sfida composita, che purtroppo non è così rilanciata mediaticamente e da cui dipende la coesione sociale. È una dimensione importante e anzi necessaria per dare a tutti concrete prospettive.
Scritto da Loris Costa il 26/2/2014 alle 12:14
Non conosco il dottor @Fiori se non attraverso questo blog e i suoi contributi su RMF online. Questo non mi impedisce di rivolgergli le mie più sentite condoglianze e di ringraziarlo per averci reso partecipe di una testimonianza così intima ed autentica, capace di tramutare il dolore in un messaggio di vita.
Scritto da eg il 26/2/2014 alle 12:42
@Ulderico Monti. (11:17). Aggiungo al palmarès del professor senatore Mario Monti una chicca che forse non ti ricordi. All'epoca del soggiorno a Bruxelles l'ex rettore della Bocconi riuscì a regolamentare uno dei più grandi centri di evasione fiscale (camuffata da elusione ex lege) al mondo: i Duty Free Shops. Questi speciali negozi di confine, frequentati dai semplicioni che attraversano le frontiere convinti di fare “affari”, pretendevano di essere esentati dalla fiscalità comunitaria sui consumi anche per i viaggi con partenza e destinazione da un paese comunitario ad un altro.
Scritto da Sic Est il 26/2/2014 alle 13:17
@Camillo Massimo Fiori, anch'io, come gli altri amici del blog, ti esprimo le mie più sentite condoglianze e ti rivolgo un sincero ringraziamento per aver contributo, ancora una volta, a trasmetterci, anche in questa tua circostanza personale, un messaggio di umanità e solidarietà sociale così intenso.
Scritto da Leonardo C. il 26/2/2014 alle 13:29
Il blog ormai è diventato una comunità, virtuale, ma una comunità.Mi unisco ad Adamoli e agli altri lettori per la stretta di mano a @Fiori.
Scritto da Un Pd Sesto S. Giovanni il 26/2/2014 alle 14:45
@Enrico Farinone (10.10) - Il fatto è che molti, anche nel Pd, pensano che basti qualche corso di formazione per colmare il gap di inesperienza. Questi servono ma ci vogliono anni di trincea. E' bello vedere ministri giovani ma non è sempre educativo se non sono benissimo preparati. Ci sono ragazzi e ragazze che s'illudono di poter bruciare le tappe in politica e al primo ostacolo si arrendono schifati. Una secca perdita di buone potenzialità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 14:53
Leggo e apprezzo i contributi di @C.M.Fiori su questo blog, anche se a volte non condivido appieno alcune sue interpretazioni. Mi associo ad altri lettori, in particolare alle belle parole di E.Alberichi, nel porgergli sentite condoglianze, auspicando che presto si possa fare una buona legge sul fine vita che rispetti le diverse convinzioni in un clima civile di tolleranza reciproca. Che diritto abbiamo noi di imporre agli altri scelte in un campo così delicato e sensibile?
Scritto da giovanni dotti il 26/2/2014 alle 14:57
@Martino Pirone (10.01) - Molto interessante l’articolo che hai citato. Ma la soppressione del ministero della coesione territoriale significa aver ignorato la questione meridionale? Se fosse così sarebbe un grave errore. Quella del Sud è una grande questione nazionale, più grande di quella settentrionale e lo affermavo anche in Regione. Quando il governo parla di investimenti per il lavoro, di un piano per l’informatizzazione, di turismo, di sburocratizzazione, di Erasmus per i giovani e non per gli studenti, di ambiente e di scuola (l’edilizia scolastica nel sud è in condizioni drammatiche) affronta in pieno la questione meridionale. Per quanto riguarda la composizione del governo c’è effettivamente un deficit di rappresentanza del Sud che potrà essere colmato con i vice ministri e con i sottosegretari.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 15:01
@Loris Costa 12,14, Il sig. Rehn sta per finire di essere arrogante con l'Italia. Tra poco meno di 3 mesi si vota in Europa. Ci sarà una nuova commissione, dei nuovi commissari e un nuovo parlamento.Per la politica disastrosa di Rehn sarà una disfatta e si dovrà cambiare registro altrimenti giustamente "salta questa europa".
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 15:11
Elezioni subito prima che il centrodestra riesca a riorganizzarsi e rincoppatarsi logorandolo.
Scritto da Alessandro Milani il 26/2/2014 alle 15:14
@Pd sesto, 14,45, SI è vero, il blog è una comunità forse anche senza il "virtuale". La rete è ormai da tempo un luogo in cui si fa politica forse anche meglio di certi vecchi strumenti. Al mio piccolo paese pugliese, con lo strumento della rete è nata la nuova politica, La settimana scorsa c'è stata un'assemblea promossa dalla "rette" per la nascita di una lista civica giovane alla quale hanno partecipato 200 persone. Nel passato ad assemblee pubbliche il massima delle partecipazione erano 50.
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 15:30
Spesso non condivido le prese di posizione di @CMF, datate, secondo il mio modo di vedere, sia in politica sia in economia politica sia in politica economica, ma la realtà dell'umana fragilità è cosa ben diversa dalle idee e dai ragionamenti. Mi associo a tutti i frequentatori del Blog nell'esprimere le mie più sentite e sincere condoglianze.
Scritto da Sic Est il 26/2/2014 alle 15:30
Grillo, dopo aver costruito con grande successo il M5S lo sta distruggendo con la pratica delle espulsioni. Non è escluso che lo stia facendo con grande lucidità. Forse è lui l'asso nelle manica di Renzi. Se Grillo continua così regalerà un numero sufficiente di senatori per ricondurre a miti consigli i senatori di destra che sostengono Renzi. Che sia una strategia per cambiare il paese senza sporcarsi le mani? Vedremo questa sera i risultati della rete e le reazioni degli altri senatori.
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 15:36
Mi associo a tutti coloro che hanno espresso sentimenti di cordoglio per il grave lutto subito da @CMF.
Scritto da Angelo Eberli il 26/2/2014 alle 16:21
@Mario Diurni (11.49-12.08) e @Larpi (12.08) - Ieri sera Renzi ha raccontato una bella storiella. C’era si una piccola porzione del Pd che voleva sloggiarlo in fretta dal Nazareno ma la volontà di andare subito a Palazzo Chigi era principalmente sua sia per motivi personali sia perché riteneva che Letta non fosse più in grado di garantire il cambiamento necessario. Da questo punto di vista mi è difficile contestare @Larpi che porta motivazioni non molto diverse dai dubbi da me già espressi. Per il resto, Mario, In un grande partito pluralista come il Pd si discuterà sempre e ci sarà sempre il bisogno di chiarirsi ma la linea è quella approvata dalla primarie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 16:29
@Loris Costa (12.14) - Renzi ha già dichiarato che l’Italia non si farà dettare la linea da Bruxelles. Sono però convinto che la risposta più articolata a Olli Rhen dovrà darla con qualche risultato in mano. Durante il semestre di presidenza italiana dell’UE non mancheranno occasioni importanti che saranno tanto più ghiotte quanto più i tuoi timori (che sono anche i miei) sulla squadra di governo saranno evaporati almeno in parte. D’accordo sulla coesione sociale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/2/2014 alle 16:35
@Robinews mi ha preceduto col suo commento delle 15,36 su Grillo. Sottoscrivo quanto scrive ed anch'io spero che parte dei suoi Parlamentari migliori passino con Renzi per formare una maggioranza stabile atta a sostenere il Governo e riuscire alfine ad attuare le Riforme annunciate.
Scritto da giovanni dotti il 26/2/2014 alle 16:44
@Adamoli, ti ringrazio per la cortese risposta e per la condivisione del problema. Speriamo che Renzi provveda al riguardo.
Scritto da Martino Pirone il 26/2/2014 alle 17:05
Il Presidente del Consiglio non si farà dettare la linea dall'Europa. Me ne compiaccio e sventolo il tricolore. Ma oggi (o ieri) ha dichiarato che domani avrà completato il piano di lavoro e andrà a illustrarlo ad Angela Merkel. Insomma: Europa no, Germania sì. Sono d'accordo. Che cosa è più rivoluzionario della democrazia cristiana tedesca? Sono convinto che, se l'Italia (o almeno la Lombardia) fosse un Land tedesco, noi italiani (o almeno noi lombardi) saremmo assai più rispettabili e felici.
Scritto da eumeo il 26/2/2014 alle 17:21
Non ho il privilegio di conoscere personalmente Camillo Massimo Fiori: ma, leggendolo con interesse da tempo, è come se lo conoscessi. Mi associo agli altri frequentatori del blog, esprimendo sincere condoglianze.
Scritto da domenico nitopi il 26/2/2014 alle 17:27
Una balla al giorno. Quella di oggi è la riduzione dell'Irap del 30%. Ovvero, considerato il gettito 2013 di circa 34 miliardi, qualcosa come 10 miliardi. Che si aggiungono ai 60 di debiti da restituire alle imprese, ai 10 del cuneo fiscale. Ma che abbia trovato il collodiano albero degli zecchini? Attendiamo una proposta seria, organica di riforma del fisco. Dai, è la volta buona!
Scritto da domenico nitopi il 26/2/2014 alle 18:39
L'esordio di oggi è stato buono per Renzi. Le persone che contano e la gente normale cominciano a vedere qualche spiraglio nel buio. Caro @Adamoli, avevamo visto bene.
Scritto da Andrea il 26/2/2014 alle 21:20
@Nitopi 18,39, non finisce mai di stupire e di non farci capire. Ma lui si augura che l'Italia si salvi o no? Lui è per il tanto peggio tanto meglio? Dopo Renzi chi dovremmo aspettarci? Quale PD? Diretto da chi? E infine, pensa che dopo Renzi ci sia la possibilità di "un'altro" presidente del consiglio in continuità senza elezioni (dopo Monti-Letta e Renzi)? Spero che al più presto il simpatico @Nitopi raggiunga noi poveri speranzosi, non è mai troppo tardi!
Scritto da robinews il 26/2/2014 alle 21:37
Giuseppe, io alla fine mi sono allontanato dal Pd (venivo da pds, ds ero dentro dal 1995) proprio per la superficialità da cartoon, che ha proprio l'immagine di Peppa Pig...non mi pare che sia giusto cedere all'improvvisazione. Pensa che ieri qualcuno che pure è "studiato" revocava in dubbio la Lorenzin, perchè "senza una laurea dove vai". Io penso che non ci siano corsi o titoli blasonati sicuri per sconfiggere la superficialità ma di ci sia bisogno di un rapporto che misceli competenze e consenso vero (per questo ritengo sbagliato quel che ha fatto alfieri chiedendo garanzie su martina, dopo primarie rovinose).
Scritto da Loris Costa il 26/2/2014 alle 21:55
Il NCD e gli atri partitini faranno ostruzionismo sulla trasformazione del Senato. E' la loro arma "letale" contro il Pd quando vorrà andare al voto perché dovrà fare i conti con un sistema che non farà vincere nessuno e costringerà ancora alle intese disomogenee più o meno larghe. L'intesa fra Renzi e Berlusconi è l'unico modo per sciogliere questo nodo.
Scritto da Reality il 26/2/2014 alle 22:57
Renzi se veramente è interessato a realizzare le riforme necessita ovviamente di un tempo ragionevole (non certo settimane), Detto questo , a mio avviso , gli conviene tenere buoni rapporti con il nuovo centro destra, che non è interessato ad andare subito alle elezioni per ovvi motivi. Non c'è bisogno di armi letali se sa cogliere gli interessi politici dei partiti che lo sostengono. Il dubbio che comincia a serpeggiare è che voglia avere maggioranze intercambiabili utilizzando da ultimo i fuoriusciti dei pentastellati. Sarebbe un gioco pericoloso e la voglia di far saltare il banco tramite le elezioni anticipate gli si ritorcerebbe contro. Anche per il suo futuro politico gli conviene affrontare i veri problemi del Paese , solo in questo modo guadagnerebbe consenso vero e duraturo della gente,
Scritto da Osservatore il 27/2/2014 alle 00:15
Ma L'ARMA LETALE è la legge elettorale o la "combinazione astrale". Non conosco il segno zodiacale di Renzi ne tanto meno gli ascendenti. Di certo sembra nato proprio con la camicia. Arriva ai vertici del PD e di P.Chigi sul tappeto di velluto per il fallimento di quasi tutto il gruppo dirigente del PD, la crisi profonda del fu PDL, il cav. decaduto e pregiudicato, l'implosione del M5S.Di solito i governi fanno fatica ad avere 1 maggioranza, Renzi ne potrebbe avere 3 di maggioranze (segue).
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 00:28
Robinews (segue). In questi giorni si è scritto e parlato molto di "maggioranze variabili". Una con Alfano e un'altra con Berlusconi, 2 soggetti che poi tanto diversi non sono. Sembra delinearsi una terza possibilità, provocata da Beppe Grillo con l'espulsione di un consistente gruppo di senatori e altri che quasi sicuramente li seguiranno. 4 già usciti, più 4 espulsi oggi, più altri 10 fanno 18 (la famosa ventina), più 7 di SEL fanno 25. Un numero esatto, uguale al NCD. VERAMENTE INTERESSANTE.
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 00:38
@Robinews, vedi, io penso - ma potresti arrivarci - che per vincere un campionato si deve mandare in campo la squadra migliore, mica i "pulcini" capitanati da un ciarlatano. E' ragionando così che da decenni non si vince a Varese. Dopo Renzi, non ci sarà il diluvio, malgrado il terrorismo mediatico che ti sconvolge. Ci sarà un altro governo, e magari prima ancora ci saranno le elezioni. Tu vivi di chiacchiere e speranze malriposte, io di cose concrete. Dai, è la volta buona.
Scritto da domenico nitopi il 27/2/2014 alle 09:31
@Robinews (00.38) - Attenzione. Troppe maggioranze fanno girare la testa. Servono idee semplici. Una maggioranza di governo, un patto molto largo per le riforme. Le furbizie sono effimere e non lasciano il segno positivo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 09:40
Divagazioni. (01) Maggioranza parlamentare. Termine astratto, ambiguo, incerto e crono variabile. Oggi con questo, domani con quell'altro, dopodomani non si sa e, comunque, soggetto a rapporti incestuosi, a bigamia e adulterio. (02) Grillo/Grullo. Cambio di vocale, non di significato. (03) Grillini/Grullini. Apparentemente termini diversi, nella realtà, lo stesso valore semantico. (04) Creduloni. Quelli che vedevano in Grillo/Grullo il nuovo che avanzava. È avanzato solo sui tetti di Montecitorio. La passeggiata acrobatica è stato il momento clou del gruppo, l’azione politica più esaltante, forse l’unica che lascerà tracce nella Storia, in qualche capitolo della sezione spazzatura. Il resto il solito niente condito con un pizzico di nulla. (05) Non credo che Renzi insegua i grillini/grullini sparpagliati e senza fissa dimora, sarebbe un grosso suicidio politico. (06) Corradino Mineo. Chi? Il solito Carneade, famoso per non aver mai fatto niente nella vita se non godersi un lauto stipendio dalla Rai, ha in mente di mettere insieme gli ex combattenti e reduci del vecchio PD (Civati, Fassina e qualche altro residuo bellico da recuperare in cantina e riciclare) e i fuggitivi dal falansterio grilliano per formare una “nuova” formazione politica (sì un’altra per chi ne sentiva il bisogno), da contrapporre a Renzi, il nuovo nemico pubblico n. 1. (07) Invece di far lavorare Renzi e di provarne le capacità, la sottocultura politica del vecchio e stantio PD si sta attrezzando per ammazzarlo. (08) La mitologia greca, in confronto, era una passeggiata olimpica.
Scritto da Sic Est il 27/2/2014 alle 09:42
@Adamoli 09,40, Troppe maggioranze fanno girare la testa? Forse si ma perchè 2 vanno bene e 3 no? Forse che quella con Alfano va meglio di una di Centro sinistra? O forse è bene che non solo NON ci sia questa possibilità MA ADDIRITTURA OLTRE A NON RICERCARLA BISOGNA SABOTARLA COME AI TEMPI DEL DOPO ELEZIONI? Io continuo a pensare che i problemi più grossi per un Centro Sinistra siano nel PD e non fuori da esso. E poi sei tu stesso che alcune cose le riconosci nell'editoriale, non ti pare?(segue
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 09:55
Robinews (segue Adamoli). Facciamo una ipotesi che tu stesso temi e indichi nell'editoriale e cioè: che il NCD faccia il furbo sulla legge elettorale per paura di elezioni ravvicinate, il governo è in carica, i ministri del NCD si dimettono se Renzi tira dritto, FAREBBE DAVVERO SCHIFO LA NASCITA DI UNA MAGGIORANZA DI CENTRO SINISTRA AL SENATO? E ancora, se come scrivi si dovesse andare verso una "seria minaccia" (segue)
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 10:03
Robinews (segue Adamoli) Di elezioni anticipate ravvicinate (la famosa arma letale), con quale schieramento si pensa di andare a chiedere il voto per il governo del paese? Con Monti e Alfano o con un "nuovo centro sinistra a guida Renziana"? Questi sono nodi che si farebbe bene ad iniziare a sciogliere "molto prima" delle eventuali elezioni, non ti pare? Approfittare della cosiddetta "combinazione astrale" potrebbe essere molto utile, anche i momenti di maggior favore possono passare!
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 10:11
@Robinews (vari interventi) - Ne riparleremo nella discussione sul nuovo "editorialino" che certamente non ti piacerà e che capita a proposito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 10:36
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