Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/2/2014 alle 10:17


I motivi della irriducibile opposizione al movimento di  Grillo erano e restano tanti ma due in particolare valgono per me.
Uno, la parodia della democrazia recitata in Rete e nei meetup. Due, l’attacco atomico contro l’euro condotto con un impeto tale da far invidia perfino a quel leggiadro di Salvini che ne parla come di un crimine contro l’umanità.
Alcuni intellettuali si erano innamorati della finzione  grillesca come avevano perdutamente perso la testa alcuni anni fa per l’epopea bossiana. Nessuna sorpresa. Non ci sono utili idioti più idioti degli intellettuali che bramano di mettere la loro penna al servizio dell’avanguardia rivoluzionaria, ovviamente del niente.
Che qualcuno fra loro si accorga oggi che la Rete è un ausilio di lavoro ma non uno strumento esaustivo di elaborazione programmatica e di selezione della classe dirigente è normale.
Ma è solo uno stordimento passeggero perché Grillo (causa i torti degli altri) i voti li manterrà per parecchio tempo e certi intellettuali continueranno a fare i paggetti.
Confesso che la mia avversione a Grillo era tale che se il Pd avesse realizzato l’alleanza di governo con lui sarei rimasto senza partito per la prima volta da quando avevo 16 anni.
Sogno un governo omogeneo e coeso ma, nel caso, l’Angelino Alfano di oggi cento volte meglio del profeta di un'ortodossia antidemocratica e fintamente rivoluzionaria.
 

Commenti dei lettori: 101 commenti -
@Adamoli, mentre ti scrivevo gli ultimi interventi sul precedente post tu mi scrivevi questa risposta (la solita telepatia). Bene, passiamo molto velocemente dall'ARMA LETALE per neutralizzare Alfano e ammennicoli vari del precedente post alla PISTOLA AD ACQUA di questo editoriale. Se Alfano legge questo post mi immagino che se la fa sotto per il terrore dell'uso dell'arma letale/pistola ad acqua. C'è però un MA grande come una casa, (segue)
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 10:29
Giuseppe, scrivi parole sagge, e di chiarezza. Anche nel mio intervento di ieri sollecitavo un tuo chiarimento a riguardo, perché le dichiarazioni di alcuni esponenti del PD ( riprese da qualche frequentatore del tuo blog) mi lasciano a dir poco perplesso. Mi riferisco a Civati, Mineo, a qualche autorevole commentatore di Repubblica. E' tanta l'avversione per il centro-destra, che giungono ad augurarsi una triplice maggioranza variabile: B,M5S+SEL, NCD e co. Ma ti sembra una cosa possibile? cont
Scritto da mario diurni il 27/2/2014 alle 10:31
Robinews (segue Adamoli) Se una piccola parte del PD, bastano 8 senatori in tutto, dovessero decidere che alla alleanza "strategica" con Alfano non ci stanno dove si va a sbattere? A già, dimenticavo, c'è sempre il soccorso azzurro del Cav. Hai Hai, gira e rigira, sempre sulle "larghe intese si cade" e statene certi, non mancherà neanche il soccorso degli iper critici dell'area Cuperlo, I VERI ARTEFICI DELLA GLORIOSA MARCIA DELL'ALTERNATIVA al Berlusconismo. Povero @CMF.
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 10:35
Alfano è meglio di Grillo o, semplicemente, diverso? Io non sono in grado di dare un giudizio di valore sulle due persone, se non coglierne la diversità. Di Alfano inquieta lo sguardo … dal quale traspare, a mio giudizio, il suo Q.I.. Alcuni lo camuffano meglio, lui non ce la fa, purtroppo la sua espressione è molto eloquente, mentre a parole non è nemmeno un grande oratore, se non di cose fritte (contrapposto a Grillo che è un affabulatore che spesso straparla). Ad ogni buon conto, Berlusconi è cento volte meglio di Alfano. Mi riferisco sempre al Q.I.. D’altro canto, dovremmo abbandonare l’ambizione di avere politici a livello del Mensa Italia. Buona giornata.
Scritto da eg il 27/2/2014 alle 10:42
A me sembra che quelli di cui sopra facciano parte di un altro partito. A quando un chiarimento definitivo? Scusami se insisto, questa non è normale dialettica, ma confusione, creata per mettere in difficoltà Renzi, che per fortuna è politico accorto, sa che in questo momento, vi sono tanti senza rappresentanza. Un'altra considerazione : le dichiarazioni dei 5S alla Camera sono state violente, al limite della decenza, e anche Renzi ha sentito il bisogno di dire che il posto per lui era sacro
Scritto da mario diurni il 27/2/2014 alle 10:44
Di questo post mi piacciono molto i riferimenti contemporanei a Grillo e a Bossi, due fenomeni con aspetti simili.
Scritto da Un Pd Sesto S. Giovanni il 27/2/2014 alle 10:49
Consentimi di riproporre quanto postato stamattina sull'argomento di ieri. Grazie. Divagazioni. (01) Maggioranza parlamentare. Termine astratto, ambiguo, incerto e crono variabile. Oggi con questo, domani con quell'altro, dopodomani non si sa e, comunque, soggetto a rapporti incestuosi, a bigamia e adulterio. (02) Grillo/Grullo. Cambio di vocale, non di significato. (03) Grillini/Grullini. Apparentemente termini diversi, nella realtà, lo stesso valore semantico. (04) Creduloni. Quelli che vedevano in Grillo/Grullo il nuovo che avanzava. È avanzato solo sui tetti di Montecitorio. La passeggiata acrobatica è stato il momento clou del gruppo, l’azione politica più esaltante, forse l’unica che lascerà tracce nella Storia, in qualche capitolo della sezione spazzatura. Il resto il solito niente condito con un pizzico di nulla. (05) Non credo che Renzi insegua i grillini/grullini sparpagliati e senza fissa dimora, sarebbe un grosso suicidio politico. (06) Corradino Mineo. Chi? Il solito Carneade, famoso per non aver mai fatto niente nella vita se non godersi un lauto stipendio dalla Rai, ha in mente di mettere insieme gli ex combattenti e reduci del vecchio PD (Civati, Fassina e qualche altro residuo bellico da recuperare in cantina e riciclare) e i fuggitivi dal falansterio grilliano per formare una “nuova” formazione politica (sì un’altra per chi ne sentiva il bisogno), da contrapporre a Renzi, il nuovo nemico pubblico n. 1. (07) Invece di far lavorare Renzi e di provarne le capacità, la sottocultura politica del vecchio e stantio PD si sta attrezzando per ammazzarlo. (08) La mitologia greca, in confronto, era una passeggiata olimpica.
Scritto da Sic Est il 27/2/2014 alle 11:01
@Adamoli, al fine di evitare qualche fraintendimento, cosa questa possibile per colpa mia, il tuo editoriale è riferibile "solo ed esclusivamente" a Beppe Grillo o anche ad un ipotetico consistente nucleo di senatori M5S che dopo espulsioni, dimissioni e scissioni andasse a formare un nuovo gruppo al senato autonomo da Grillo?
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 11:05
@Mario Diurni (10.31) - Ti ripeto il mio parere che ho già scritto negli ultimi scampoli della discussione sul post di ieri. Deve esserci una sola maggioranza di governo e un patto molto più largo per le riforme. Questo patto comprende Berlusconi e non Grillo perché quest’ultimo è scappato con il grosso malloppo elettorale. Non credo alle maggioranze intercambiabili. L’alternativa, a mio avviso, sono le elezioni per un autentico governo politico di legislatura, spero a guida Renzi. La linea del Pd è una sola, quella delle primarie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 11:08
@Robinews (10.35) - Parlo di Alfano per mettere in rilevo la mia totale avversione politica a Grillo (non certamente a chi lo ha lasciato o si appresta a lasciarlo). Se questa maggioranza fallisce si deve andare diritti alle urne. Invoco la legge elettorale in tempi strettissimi per poterci eventualmente andare anche prima della riforma del Senato (se l'attesa si allunga troppo) e ben prima del 2018, scadenza alla quale non credo. Nelle prossime elezioni si deve puntare (lo dico nelle ultime righe del post) ad un governo di centrosinistra omogeneo e coeso con tutti quelli che ci staranno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 11:10
@Sic Est, 11,01, Mamma mia, bastano poche chiacchiere, forse anche inutili e fuori luogo e ti schieri in fretta in difesa del "fratricida" Renzi. Ben tornato tra gli speranzosi. E ben ritrovato colui che pensa che a sinistra ci siano solo "utili idioti" che non hanno mai lavorato e rubato stipendi alla Rai e altrove, ben ritrovato. @EG.(10,42) condivido, scusami ma non mi riesce a non essere d'accordo. Sempre meglio l'originale di una fotocopia ingiallita.
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 11:25
Aggiungo.....meglio Berlusconi cento vote che questro istrione di Grillo .....un nulla al cubo.
Scritto da Pietro il 27/2/2014 alle 11:33
@Adamoili 11,10. Grazie per il chiarimento e condivido ma sul "cento volte meglio Alfano" restiamo molto distanti! PS, se le cose dovessero complicarsi e "questa maggioranza fallisse", qualora servisse l'aiuto di quella "sporca dozzina" di senatori 5 stelle per una riforma elettorale "in tempi strettissimi" per andare ad elezioni al più presto DICIAMO NO GRAZIE? Questa ovviamente è una delle solite mie domande inutili, forse l'aiuto più importante sarà quello del Cav. o no?
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 11:43
credo che per poche persone espulse proprio quando finalmente comincerebbero i lavori riformatori...una scissione del m5s non avvenga,,come invece avvenuto per tanti altri partiti..che han tradito i loro votanti o pretendono di mantenere maggioranze senza aspettare l'elettorato..tanto più con la sentenza di incostituzionalità del porcellum..comunque io sono socialista e come tale non parlo per me o interessi di partito ma ascoltando le diverse campane per arrivare al concerto finale intonati ..
Scritto da zva il 27/2/2014 alle 11:48
@Giuseppe Adamoli (11:10). Una legge elettorale che prescinda dalla abolizione del Senato e debba portare ad un sistema di stabile governabilità è complicata, anche con clausole di salvaguardia: ma quali? In caso di maggioranze diverse, nelle due camere, causate da un elettorato differente per quantità e per età, si avrebbe quel tipo di Parlamento che gli americani chiamano dell'Anatra Zoppa. Non siamo in America, però, dove il Presidente è anche il Capo dell'esecutivo.
Scritto da Sic Est il 27/2/2014 alle 11:57
@eg, non è questione di quoziente intellettuale ma di diversità di visione, di linea, di prospettiva politica. Non fosse in questo modo si potrebbe affidare la scelta dei capi cacciatori di cervelli. Ho un fratello che lo fa di mestiere ma se lo sento parlare di politica mi metto le mani nei capelli-
Scritto da Giò B. il 27/2/2014 alle 12:11
Condivido l'avversione a Grillo sia per i modi che per la sostanza. Alfano mi sembra un politico preparato e moderato che ha avuto il grande coraggio di dire no a B. che non e' semplice..pensiamo al metodo Boffo..pero' se mantiene l'attuale maggioranza il PD va velocemente al centro...no patrimoniale, riduzione IRAP. A me sembrano idee giustissime pero' questo PD non ricorda il PD... ricorda la prima Forza Italia..e vorrei capire se lo fa per convenienza elettorale o per convinzione.
Scritto da Andreus il 27/2/2014 alle 12:17
@GioB. (12,11): io non ponevo a confronto i due nelle loro diverse visioni politiche, neanche mi cimento. Mi limitavo a soffermarmi su colui che viene considerato il migliore fra i due, e su ciò che a me trasmette. Il quoziente intellettivo è molto importante, e non c’è nessuna scuola che lo fornisca. Non si lamenti di suo fratello: lo preferirebbe cacciatore di fantasmi anziché di teste?
Scritto da eg il 27/2/2014 alle 12:44
Io distinguo tra Grillo e il fenomeno del grillismo senza il quale (ultimo) forse la politica non si sarebbe rimessa in marcia. Noto inoltre, con piacere, che anche tu fai "perno" sul Alfano e NCD come asse equilibratore e per certi versi elemento di stabilità nell'assetto di Governo (cosa peraltro che rispetto a un certo modo di intendere il Pd - attraversato da molte tensioni trasversali e pericolose - è un elemento di garanzia di tenuta di tutto il sistema). Pertanto gli elementi per superare l'immobilismo di Letta li vedo tutti: una carica ideale e dinamica (Renzi) che sicuramente è alimentata da sfrontatezza e da assenza di timori reverenziali ma ha il limite di necessitare di molto supporto di consenso e di esperienza "disinteressata"; la stabilità come valore ritrovato non tanto per garantire un Governo ma per fare e cambiare; il superamento di una psicologia collettiva di sfascio e inconcludenza che pure si è impadronita della società e delle sue viscere. Suggerisco però di guardare anche con attenzione a quel succede nel M5* non tanto per, come adombra Civati, valutare un repentino quanto incomprensibile ulteriore cambio di maggioranza, ma per trarre dal rapporto dialettico la possibilità di portare sulla scena politica tutti gli elementi più opportuni ad arricchire il dibattito e a prendere decisioni coerenti con la spinta che viene dalla società che pure chiede cose giuste e doverose (e mi riferisco a privilegi, costi, storture dell'albero della cosa pubblica)
Scritto da Loris Costa il 27/2/2014 alle 13:08
Non vorrei, caro Giuseppe, che il seppur volutamente provocatorio raffronto Grillo-Alfano, che ovviamente pende a favore di quest'ultimo, possa essere per noi vagamente 'consolatorio. Il punto è sempre lo stesso, piantato a terra come un dolmen. Questo governo, dal punto di vista delle alleanze, ripropone lo schema del precedente. Parliamo cioè di una maggioranza che il corpo elettorale di cdx e csx non voleva. E' serio e politicamente corretto pensare che possa avere vita medio-lunga?
Scritto da paolo rossi il 27/2/2014 alle 13:21
Civati questa mattina ha dichiarato che lui pensa al Nuovo Centrosinistra come Alfano ha pensato al Nuovo Centrodestra ma Alfano è uscito dal suo partito e ne ha fatto uno nuovo. Civati se vuole proseguire su questa strada dovrebbe fare la stessa cosa. Smetta di dire cavolate.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 27/2/2014 alle 13:52
Caro Giuseppe, devo dirti che oggi, con il tuo post, sfondi una porta aperta. Ho sempre pensato che tra noi del PD e il movimento di Grillo ci sia di mezzo un “oceano” di differenze. Non ho mai pensato che potessimo costruire una alleanza politica per governare questo Paese. Il movimento di Grillo e Casaleggio è una setta priva di democrazia interna pericolosa per le Istituzioni del nostro Paese e, come tutte le sette, punta alla “purezza” attraverso la “pulizia etnica” espellendo tutti coloro che la pensano diversamente dal “profeta” in vista del raggiungimento dell’impossibile vittoria elettorale capace di spazzar via tutto ciò che non è grillismo. Il dover sentire gli improbabili interventi in Parlamento da altrettanti improbabili onorevoli e senatori più avvezzi allo scambio di insulti tra scaricatori di porto fa inorridire al solo pensiero di come si sia caduti in basso nelle nostre Istituzioni e tra gli italiani. Ma come sarebbe possibile fare alleanze politiche con chi usa parole al limite della violenza verbale? Che usa il disprezzo come arma di dialettica? Che usa il dileggio e la battuta da bar come argomentazione per confutare l’altrui pensiero? Per non parlare dei tentativi continui di bloccare la democrazia attraverso comportamenti mediati dai professionisti delle dimostrazioni di piazza? Certo il mito della democrazia diretta, dei meetup, della contestazione radicale del sistema, delle Istituzioni e dei partiti fa presa, ma cosa c’è dietro tutto questo? I flirt con le frange più radicali del movimentismo no-tav? una pan-ideologia vicina ai “forconi”? l’abbraccio sentimentale verso ogni forma di anarchia di destra e di sinistra? Quello che spaventa, al di là degli atteggiamenti settari dei pentastellati e dei loro leader, è soprattutto il credito che hanno avuto sia dagli intellettuali sia da alcune frange – piccole a dire il vero - del PD. Diciamocela tutta Giuseppe. Gli intellettuali italiani, soprattutto quelli che amano fare la sinistra della sinistra non sono nuovi a sposare le tesi più estreme, a comportarsi da “cattivi maestri” salvo poi non pagare mai per i danni provocati. Come non dimenticare quelli che firmavano gli appelli “né con lo Stato né con le BR”. Come non dimenticare gli scritti contro il commissario Calabresi? Come non dimenticare l’odio creato nei confronti degli uomini della DC accusati di tutte le nefandezze sino a considerarli artefici di stragi e trame golpiste? Come non dimenticare l’esaltazione che facevano della violenza di piazza come elemento “rivoluzionario” anti borghese? Sono gli stessi di ieri, non è cambiato nulla e non hanno imparato nulla. E’ il loro essere moderni, alla moda. Caviale e champagne e la chiave inglese la metto in mano ad altri. Sabato hai giustamente sottolineato che non si abbandona un partito perché non si è d’accordo con la composizione del nuovo Governo. Da giorni si legge però l’idea di costruire una nuova ipotetica formazione politica. Stamattina, poi, sui giornali, dopo l’espulsione dei senatori dal movimento di Grillo, si rincorrono le dichiarazioni di chi è pronto a fare un nuovo gruppo parlamentare fatto da sel, fuori usciti pentastellati e esponenti del PD ( civatiani ? ). Tutto legittimo si badi bene, ma è appunto un altro orizzonte. E’ l’orizzonte di chi non ha mai condiviso l’idea del PD quale incontro tra le culture riformiste del nostro Paese, di chi vive nella logica di ri-costruire una purezza ideologica e politica. Di ricostruire una unità della sinistra post-comunista, perché non è abbastanza chic ovviamente dirsi ancora comunisti, di chi vive con l’incubo che il PD sia contendibile anche da chi non proviene da “generazioni” di sinistra ( e ci sarebbe da dire quale sinistra … ) , o che abbia l’ardire di dialogare anche con chi sta dall’altra parte e voglia contendere gli elettori che fino ad oggi non ci hanno votato. Francamente, caro Giuseppe, mi sembra che al di là dell’uso moderno della rete, questi amici e compagni amino più voltare lo sguardo indietro piuttosto che muoversi verso un orizzonte nuovo dettato da tempi nuovi. Speriamo che non finiscano come la moglie di Lot…
Scritto da roberto molinari il 27/2/2014 alle 14:26
chi si accontenta gode!
Scritto da angelo m il 27/2/2014 alle 14:59
@Sic Est (11.57) - Osservazione pertinente ma è più che mai valida con la legge che ci ritroviamo oggi. Sono da anni un sostenitore della trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie. Ma se il Parlamento recalcitra e il governo traballa che facciamo? Se ci sarà in vigore la legge di cui si parla al massimo ci saranno due ballottaggi uno per la Camera e uno per il Senato. Certamente strano ma non vedo nessun’altra reale possibilità se non si vuole che il governo vivacchi. E non vedo Renzi vivacchiare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 15:40
@Andreus (12.17) - Questo Pd assomiglia alla prima Forza Italia? Mi auguro e sono convinto di no. Che poi si allontani dai vizi di una sinistra inconcludente, e in parte faziosa, incapace di intercettare il consenso non tradizionale è un’evoluzione positiva. Abbiamo bisogno di una politica di sinistra fatta di concretezza e di un sano pragmatismo. Sulla riduzione dell’Irap sono d’accordo. Spero invece che l’idea della tassa sui patrimoni immobiliari consistenti (una sorta di Imu riveduta, corretta, progressiva) possa essere ripresa dopo le prossime elezioni. Le finzioni elettorali quando si governa non reggono. E' indispensabile la convinzione in ciò che si fa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 15:43
@Paolo Rossi (13,21) - Questa è la ragione, caro Paolo, per la quale vado ripetendo che questo governo non può durare fino al 2018, oltre che per il fatto che il Parlamento è stato eletto in modo incostituzionale. Renzi diceva che in un anno si potevano fare le riforme e poi andare al voto. Bene, si facciano e poi si punti ad un'alleanza omogenea per vincere e governare. E' difficile, ma almeno ci provi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 15:46
Però così si continua a puntare il riflettore sui "leader" e non sulla base o sugli argomenti messi in campo: Alfano è un piccolissimo politicante, Grillo è un "arruffapopoli", ma non posso fare a meno di distinguere su alcuni elementi che ritengo importanti delle loro "piattaforme", e su quelle vorrei ragionare
Scritto da Jimmy Pasin il 27/2/2014 alle 16:06
@Molinari, 14,25, Ho già scritto abbastanza sulla bontà di un grande soggetto politico di sinistra, dentro il quale possa sentirsi a "casa sua" anche uno di sinistra-sinistra. Ho già scritto che Civati, uscendo dal PD commetterebbe un errore. Paragonare però l'idea di Civati di mettere insieme una parte del PD, SEL e una parte del M5S per un "NUOVO CENTRO SINISTRA" ai molti troppi disastri del passato è totalmente infondato oltre che ingiusto e ingeneroso. (segue)
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 16:19
Io comincerei dalla legge elettorale e dal senato..ma non nei termini delineati da renzi
Scritto da Massimo Gugliotta il 27/2/2014 alle 16:21
Robinews (segeu Molinari) Banalizzare Pippo Civati associandolo a Lotta Continua, ai salottieri radical schic, fino a Rivoluzione Civile di Ingroia è profondamente ingiusto e non rende giustizia ad una battaglia "vera" che riguarda non tanto la storia di una "certa sinistra" ma il futuro. Lo stesso Adamoli, più di una volta ha scritto della necessità di avere a sinistra del PD una forza politica di sinistra moderna alleata del PD. Questo mi pare l'orizzonte di Civati. (segue)
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 16:26
Robinews (segue Molinari), Un orizzonte che cerca con difficoltà di guardare ad una crisi d'identità di un PD che è drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Una crisi che taglia fuori, lascia ai margini della poltica, una rappresentanza sociale e ideale che non può essere "abbandonata" al nulla, o peggio al peggiore di quello che tu ricordi giustamente nel tuo intervento. Tra il peggio del passato e il nuovo che può andare da Tsipras ad un "nuovo centro sinistra" c'è una belle differenza!
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 16:32
Forse sulle riforme, si potrebbe guardare da un'altra parte, visto quello che è successo nelle ultime ore
Scritto da Jimmy Pasin il 27/2/2014 alle 16:36
@Pasin, si vero che si dovrebbe guardare da un'altra parte, ma se mai cominciamo a definire le regole del gioco, ci troveremo anni di staffette e la cosa non è che mi faccia impazzire di gioia
Scritto da Massimo Gugliotta il 27/2/2014 alle 16:52
Caro robinews, hai ragione, è giusto che ci sia alla sinistra del PD qualcuno, quello che non è corretto è continuare a lavorare per questo progetto giocando a far fallire l'altro, quello del PD. Sul giudizio politico poi, la penso diversamente. Con la sinistra parolaia si sogna, ci si emoziona, ma si sta sempre all'opposizione perchè governare è difficile e non bisogna compromettersi con il prendere decisioni scomode...
Scritto da roberto molinari il 27/2/2014 alle 16:58
Caro Adamoli, è potero..logico che tu preferisca Alfano a Grillo: "il vostro caro Angelo" vi soccorre anche se gli riservate uno strapuntino sgangherato, l'altro vi vuole semplicemente distruggere..... Con la stima di sempre, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 27/2/2014 alle 17:07
@Molinari 14,26, Scusami ma vorrei aggiungere un'altra considerazione. Il PD ha bisogno come l'aria di un soggetto politico serio, forte, unitario alla sua sinistra se vorrà essere al governo del paese senza pensare alle solite "larghe intese". Per capirci voglio farti l'esempio di Forza Italia che ha bisogno anche lei come l'aria di alleati come la Lega, NCD, Fratelli D'Italia (AN) ecc. A meno che non si pensi davvero all'autosufficienza tragicomica. In questo senso Civati è UNA RISORSA. O NO?
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 17:08
@Molinari 16,58, Sulla sinistra parolaia la penso esattamente come te. Vendola e Civati non sono però la sinistra parolaia. Vendola ha dimostrato con i fatti che non lo è, ha governato una grande e difficile regione del sud con discreti risultati. Quanto al problema del non giocare a far fallire il progetto del PD non si deve guardare ai "guastatori esterni" si deve guardare al suo interno a partire dai famosi 101, non pensi? Renzi comunque sta correggendo nella giusta direzione. SALUTI.
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 17:45
L'adesione del PD di oggi alla direzione al PSE è una ottima notizia. Questa decisione viene presa anche grazie alla spinta delle primarie e a una leadership che non proviene dalla storia comunista e socialista. C'è la sola eccezione del "panda" Fioroni che ha chiesto una cortese ospitalità. La decisione odierna del PD la dice lunga sul gruppo dirigente (sia ex PCI che ex DC) del passato. Ne sottolinea l'inadeguatezza, il grave ritardo e il suo fallimento "storico".
Scritto da robinews il 27/2/2014 alle 17:57
Roberto Molinari, condivido il tuo lucido commento.Aggiungo che pur avendo vinto in Friuli ed in Sardegna, Il PD dovrà fare i conti (elettoral s'intende) con quel 50% di astenuti. Sono loro ai quali mi riferisco come privi di rappresentanza, e sono elettorato moderato, che certo non apprezzano le posizioni di Civati e co, se pur legittimamente espresse. Credo che sia questo il chiarimento che deve avvenire all'interno del PD, a maggior ragione ora che il leader è proprio su posizioni moderate.
Scritto da mario diurni il 27/2/2014 alle 18:27
M5S e grillo sono l'effetto non la causa; se non si lavora su ciò che può bloccare questo fenomento si continuerà ad alimentarlo e sino ad oggi nulla è stato fatto per arginare il malcontento che deriva più dalle ingiustizie che non dallo stato in cui ci si trova. Le larghe intese basate solo sul tentativo di impressionare l'opinione pubblica senza saper costruire nulla è benzina sul fuoco. Grillo lo possono fermare solo i fatti compiuti non le promesse vanificate.
Scritto da Alessandro Milani il 27/2/2014 alle 19:17
M5S e grillo sono l'effetto non la causa; se non si lavora su ciò che può bloccare questo fenomento si continuerà ad alimentarlo e sino ad oggi nulla è stato fatto per arginare il malcontento che deriva più dalle ingiustizie che non dallo stato in cui ci si trova. Le larghe intese basate solo sul tentativo di impressionare l'opinione pubblica senza saper costruire nulla è benzina sul fuoco. Grillo lo possono fermare solo i fatti compiuti non le promesse vanificate.
Scritto da Alessandro Milani il 27/2/2014 alle 19:17
Caro Giuseppe (non so mai come chiamarla/ti), a scuola la posizione di Renzi piace, non dovrebbe cedere su niente degli impegni presi e andare avanti come un rullo. Di Grillo ci sono parecchi estimatori ma forse sta perdendo qualche colpo. La proposta che sta interessando di più è il nuovo Erasmus di Renzi. Se non si concretizza le critiche saranno feroci.
Scritto da Patrizia il 27/2/2014 alle 20:20
@Aldo Passarello (17.07) - Tre ministri per il partito di Alfano, uno per Scelta Civica e uno per l’Udc: se questi sono strapuntini….. Grillo vuole distruggere il Pd? Questo l’ho capito ma per costruire che cosa non l’ho capito proprio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 21:43
Su Pippo Civati (@Roberto Molinari, @Robinews e altri) ho un parere netto: vorrei che rimanesse nel Pd. Quanto più c’è un leader forte (Renzi) tanto più serve un’opposizione che non fa sconti. Ma Civati non potrà ballare per molto tempo sul filo sospeso per aria. Se vuol costituire il Nuovo Centrosinistra, come Alfano con il Nuovo Centrodestra (@Giovane ex rottamatore), non può farlo dall’interno del Pd. Da questa posizione può certamente dialogare con Sel e i fuoriusciti dal M5S ma, appunto, restando saldamente nel suo campo di gioco che è chiaramente separato da quello loro. Lasciar correre la voce che avrebbe intenzione di costituire dei gruppi autonomi alla Camera e al Senato può andar bene per qualche giorno poi la bomba gli scoppia tra le mani. Meglio che chiarisca rapidamente se vorrà contare qualcosa nel Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/2/2014 alle 21:48
Mettere Bossi e la Lega sullo stesso piano di Grillo è un insulto al partito del Nord.
Scritto da Ugo F. il 27/2/2014 alle 23:29
Grillo è come Robespierre,il rivoluzionario puro e intransigente che vorrebbe riformare la società secondo i suoi canoni ideali ma astratti. La Storia insegna che se anche avrà sempre un suo seguito alla fine risulterà sconfitto,perché la maggioranza del suo popolo dopo l'infatuazione iniziale lo abbandonerà. Renzi è più pragmatico,pensa a realizzare quel che politicam.è possibile,anche se è guidato forse dagli stessi ideali. Perciò riuscirà a realizzare almeno in parte il suo programma e durerà
Scritto da giovanni dotti il 28/2/2014 alle 00:03
@Adamoli, 21,48 Su Civati la pensiamo allo stesso modo. Dopo l'arrivo a P.Chigi di Renzi, lui potrebbe essere il futuro segretario del PD e per rendere credibile una simile prospettiva dovrebbe restare dentro al partito. Se dovesse invece scegliere di costituire il Nuovo Centro Sinistra deve ovviamente uscirne. Entrambe le scelte sono comunque interessanti e si possono vivere senza drammi. Un soggetto politico a sinistra del PD organizzato e guidato da Civati potrebbe essere una cosa credibile
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 00:16
Telegraficamente vorrei richiamare quanto ebbe dire il filosofo Eric Hoffer (1902-1983), riportato qualche giorno fa dal "Corriere della sera" (ne riferisco il senso): le parolacce, l'insulto, l'aggressione verbale sono la manifestazione della finta forza delle persone deboli. In tal senso Grillo sembra un individuo estremamente fragile, ma non per questo meno pericoloso
Scritto da mariuccio bianchi il 28/2/2014 alle 08:27
Caro Giuseppe condivido totalmente quello che hai scritto (21,48).
Scritto da roberto molinari il 28/2/2014 alle 09:14
@Giovanni Dotti (00-03) - Sul pragmatismo di Renzi sospinto da ideali forti e sulla possibilità che duri al di là questo governo concordo, caro Giovanni. Su Robespierre-Grillo ho i miei dubbi. Il primo sapeva di mettere a repentaglio la propria vita, il secondo al peggio si ritira in qualche lussuosa villa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/2/2014 alle 09:22
@Robinews (00.16) - No, non la pensiamo allo stesso modo su Civati, per niente. Mi auguro che resti nel Pd per svolgere un ruolo di opposizione ma non lo vedo come segretario e tanto meno potrei votarlo. Come farei se io sostengo Renzi e lui minaccia di uscire proprio contro Renzi? Come farei se ha davvero in testa di dare il suo contributo nel costruire un altro partito?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/2/2014 alle 09:27
(1) Di Grillo, penso, che più che a Robespierre può essere paragonato a Berlusconi, con più capelli, linguaggio più triviale e meno predisposto al vogliamoci bene. (2) Di Civati, il grande dichiaratore del tutto del suo contrario e del contrario di entrambi, ho già detto cosa ne penso. D'un politico che dichiara di essere in attesa di prendere importanti decisioni, c'è poco da dire. E niente da prendere sul serio.
Scritto da Sic Est il 28/2/2014 alle 10:02
Per Roma Renzi si sta comportando bene. Basta pagare a piè di lista tutte le spese con il personale più assenteista d'Italia.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 28/2/2014 alle 10:40
Interessante lo scambio fra @Robinews e @Molinari. Diverse posizioni ma entrambe costruttive del bene comune. E invece a @Robinews dico: ma sulla base di quali presupposti Civati potrebbe/dovrebbe diventare Segretario Nazionale PD? Io non ne vedo. Ho votato Civati e sono pronta a rivotarlo, pur non definendomi ‘civatiana’. Per fare il segretario di partito occorre una figura di sintesi. Non di mediazione, ma di sintesi. Se mai, potremmo lavorare per candidarlo alla Presidenza della Regione Lombardia nel 2018, anche se ho qualche dubbio circa la sua autorevolezza nel ricoprire quel ruolo. In questo senso, Ambrosoli era perfetto e trovo, tuttora, sia stata un’ottima scelta la sua candidatura. Riguardo, invece, alla possibile costituzione del NCS, nell’auspicarmi che Civati rimanga dentro il PD perché questo è il suo partito (perché questo è il nostro partito!), dico solo che nel nostro Paese c’è poco spazio per la sinistra (basti vedere il flop di Ingroia, che non guidava un drappello di operai dell’Alfa Romeo ma di noti intellettuali). L’elettore italiano, sulla china del qualunquismo e del populismo, è più propenso a votare Grillo, perché parla il linguaggio della gente e sottolinea le criticità quotidiane della gente. Anche Renzi ha fatto un po’ il grillino in aula in questi giorni, parlando più da cittadino che da premier, parlando più ai cittadini che agli scalda-sedia che aveva davanti.
Scritto da eg il 28/2/2014 alle 11:05
Concluderà, Grillo, i suoi compiti di "esperimento di gestione delle masse" e attività di minare una politica "normale"? Valuteremo con le elezioni europee. Ciò non toglie che i nostri limiti sono stati notevolissimi e dobbiamo superarli. Alfano è una necessità contingente. Grillo è una cosa ben diversa. Chiedo: se Civati si stacca, ma non credo e non spero, i "popolari" faranno un passo verso il PD? @M.Bianchi: ottima citazione, che ho sentito riportata anche alla radio. Un saluto.
Scritto da FrancescoG. il 28/2/2014 alle 11:17
@Adamoli, riprendo la discussione dell'altro giorno. Il mio timore-nella speranza ovviamente di sbagliarmi-é che si sviluppi un populismo come metodo di fare politica: abbasero’ le tasse, restituiro’ I debiti…ma hai controllato se e’ fattibile? O non e’ piu’ necessario controllare…Anche B. lo voleva fare. Populismo nel senso di vendere promesse e sogni al di la’ del fatto che siano realizzabili o meno per ottenere consenso. Il fatto stesso di fare la promessa ti fa prendere voti perché la gente, soprattutto quando le cose vanno male, ha bisogno di sognare, di credere di sperare. E se gli dai questa possibilitá (inconsciamente) ti ringrazia con il voto. A questo aggiungi un Nemico chiaro (il Vecchio) cosi’ se non raggiungi il risultato non e’ colpa tua (anche se prima ovviamente devi dichiarare il contrario) (ne’ colpa di chi ti vota) ma colpa del Vecchio. Berl. e Bossi sono andati avanti vent’anni a vendere sogni e a costruire nemici (Comunismo; centralismo romano) spezzando il Paese in due. Nessuno ne parla ma secondo me invece quello che manca e’ la voglia e l’umilta’ di lavorare insieme e di aiutarsi. Quando vedo Renzi seduto al governo circondato da giovani donne (pur intelligentissime) penso che non le abbia scelte per competenze specifiche ma per vendere il messaggio fondamentale che con lui si cambia e che con lui tutti i giovani possono avere un’opportunita’ (a patto di essere filo-Renzi). Potrebbe essere una sorta di populismo trasversale (non di sinistra non trovo niente di sinistra in Renzi) che va al di la’ di destra e sinistra (pur con un’impronta piccolo borghese) che serve per prendere i (tanti) voti di chi votava Berlusconi e di chi ha votato Grillo. Quindi certamente un super-ego ma volto a una ben ragionata strategia politica di ampio respiro. Tuttavia temo che non si aiuti il popolo dicendogli quello che gli fa piacere sentirsi dire. Anche se come dice qualcuno se non si parla alla pancia del Paese si passa per radical-chic…
Scritto da Andreus il 28/2/2014 alle 11:45
@Adamoli,(09,22) E' del tutto evidente che su molte cose per quanto riguarda Civati la pensiamo diversamente, il mio riferimento sui precedenti nostri interventi a quello mio delle ore 00,16. La condivisione quindi era "esclusivamente" riferita al "comune" di restare nel PD. Su tutto il resto ovviamente no.Per quanto rigurda poi il futuro segretario del PD non una questione di tempi brevi ma "lunghi" visto che Renzi per ora non nessuna intenzione di passare la mano e fa bene. (segue)
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 12:30
Giuseppe, le notizie importanti si susseguono a ritmo incalzante: Civati resta nel PD, non morirai democristiano, ma socialista ( povero Fioroni ), Marino invoca i forconi, il Comune di Napoli e DeMagistri sono in fallimento.Alcuni 5S danno le dimissioni ( che saranno respinte ) Chiosando woody Allen, potrei dire che anch'io non mi sento tanto bene! Ad @eg vorrei dire che l'elettore italiano è qualunquista e populista, se non vota PD of course. Scusa la mia lieve ironia, ma vi è troppa confusione
Scritto da mario diurni il 28/2/2014 alle 12:33
Robinews (segue Adamoli). Le nostre reciproche opinioni sul futuro segretario del PD sono naturalmente semplici auspici anche se la tua opinione e molto più importante della mia. A decidere se mai ci sarà questa opportunità dipenderà da moltissime cose. In primis da Civati e dal suo modo di essere o non essere. Se mai ci sarà l'occasione non saremo certo noi due a decidere ma il popolo delle primarie nel momento in cui dovesse porsi la questione. Io resto convinto della famosa "contendibilità"!
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 12:36
@EG. 11,05, Hai perfettamente ragione a non definrti "Civatiana", anche Robinews non si sente affatto "Civatiano" ne tantomeno Renziano, Vendoliano ecc. Robinews E' SOLO STESSO, ti ricordi?. Purtroppo questo è il linguaggio "sbagliato" che ci prende un po tutti, un linguaggio che non rende giustizia di un confronto e dibattito che è tutta un'altra cosa, ma così è purtroppo.Su tutto il resto siamo come sempre d'accordo con l'aggiunta delle precedenti considerazioni fatte con @Adamoli. Ciao!
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 12:44
SQUALLORE PENATIANO. Penati dopo aver dichiarato che rinunciava alla "famigerata e Berluconiana prescrizione" , oggi in cassazione l'ha pretesa. NAUSEANTE.
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 12:59
Il mitico Giovanardi ha lanciato un "avvertimento" a Renzi. Se Scalfarotto diventa sottosegretario con delega ai diritti civili "salta il governo". Bene, anzi benissimo, un motivo in più perchè Renzi nomini Scalfarotto sottosegretario con delega ai diritti civili. Questo sarebbe "vero cambiamento" Coraggi Renzi, DAJE.
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 13:09
Bene Renzi su Roma. Non molli e pretenda che l'amministrazione "cembi verso". Ma guardi anche nei ministeri dove si annida il vero sperpero.
Scritto da Francesco (Milano) il 28/2/2014 alle 13:31
Chiedo scusa a tutto il blog se lo uso per salutare Carmela Tascone, segretaria della Cisl che va in pensione. Una sindacalista che nasce come delegata sindacale di fabbrica, OPERAIA. La sua è una bella storia e gli va reso onore. Io la saluto con un forte augurio per il suo nuovo futuro. ho avuto modo di conoscerla e ne ho apprezzato le qualità. Oggi su Varesenews ha rivolto un pensiero forte alle nuove esigenze di "tutele universali" di fronte alla crisi. Ha ragione e spero che arrivino!
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 14:22
@Andreus, condivido totalmente il tuo commento. Sottolineo la frase "non si aiuta il popolo dicendogli quello che gli fa piacere sentirsi dire". Forse, però, far capire a tutti e ai giovani in particolare che l'Italia si può cambiare è un messaggio positivo.
Scritto da Maurizio il 28/2/2014 alle 14:52
Condivido il giudizio di Adamoli circa la non opportunità di inseguire i grillini ma di tenere in debito conto l' alleanza col nuovo centro destra. Solo con questa alleanza Renzi potrà avere , se lo vuole, una navigazione lunga anche se non facile.. Questa linea strategica la deve far sostenere da tutto il suo partito anche se il defenestramento di Letta non sarà facile da superare all'interno del Pd.
Scritto da Osservatore il 28/2/2014 alle 14:54
SUL TEMA DEI DIRITTI CIVILI: Dalle unioni civili al fine vita, dallo jus soli al tema delle droghe leggere ecc. Oggi Papa Francesco ha detto "no condanne contro i divorziati, il fallimento di un amore, perchè tante volte fallisce" deve essere accompagnato, non condannato, nella comprensione della chiesa. Ricordo la battaglia della chiesa contro la legge Fortuna sul divorzio. Quanto tempo dovremo attendere che la chiesa riconosca anche altri diritti civili? Darli con il contagocce è orribile!
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 15:38
@robinews 12.59, non sei uomo da piccole cose, da uomo di mondo continua a guardare il mondo, altrimenti diventi NAUSEANTE tu e non Penati. Il quale pretendeva di rinunciare ( in ritardo) in Cassazione alla prescrizione del reato sul giro di tangenti dichiarata il 22 maggio 2013 dal Tribunale di Monza. Cioè voleva essere giudicato e non prescritto. Un infortunio NAUSEANTE Robi, continua pure la pesca all'orata sfuggente.
Scritto da A.Vaghi il 28/2/2014 alle 17:03
Alfano cento volte meglio di Grillo. Non ti pare di aver esagerato questa volta?
Scritto da Mario T. il 28/2/2014 alle 17:30
La prescrizione tutela il diritto dell'imputato di essere giudicato in tempi ragionevoli. I tempi del giudizio sono condizionati dalla volontà del sistema giudiziario di garantire ai cittadini un equo sistema di amministrazione della giustizia. Se un numero di processi decade per prescrizione, ciò deve imputarsi alla negligenza del sistema. Non si può pretendere che un imputato si sostituisca alla burocrazia del sistema e rinunci ad un proprio diritto. La mia irrilevante opinione è che la prescrizione sia usata anche a fini che definirò para-politici, per evitare di affrontare nodi (politicamente) scabrosi, ma mantenendo il sospetto sull'imputato, prosciolto non per regolare giudizio. Naturalmente di tale “ombra” su un imputato non “assolto”, si giovano i “giustizieri” preferibilmente di color rosso acceso, per le loro polemiche astiose e settarie. E inconcludenti.
Scritto da ulderico monti il 28/2/2014 alle 17:44
@Lavoratore Malpensa (10.40), @Francesco (Milano) (13.31) - Roma ha bisogno del bisturi "profondo". Ignazio Marino (un ottimo chirurgo nella sua ex vita) sarà il medico giusto? Spero fortemente di si. Ricordiamoci tutti che alcuni Stati del Nord America sono stati dichiarati falliti e poi hanno ripreso la vita politica-amministrativa più forti di prima. Non dico che bisogna fare altrettanto con Roma, non ne ho le conoscenze adeguate, ma il coraggio è necessario. @Francesco hai ragione. E’ nei ministeri che si dovrebbe sforbiciare molto ma molto di più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/2/2014 alle 17:59
@Mario T. (17.30) - Il titolo del post è chiaramente provocatorio. Penso che la ribellione raccolta e organizzata da Cinquestelle abbia un solido fondamento ma il modo come Grillo la rappresenta è fallace e fuorviante, così resta fine a se stessa. La coesione sociale richiede il dialogo e confronto anche aspro e conflittuale che Grillo sfugge costantemente nella sola sola speranza di aumentare i suoi voti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/2/2014 alle 18:01
@Ambrogio Vaghi 17,03. Poverino il povero Penati, fregato dalla giustizia ingiusta. Lui (il Penati) voleva rinunciare alla prescrizione ma quei lazzaroni dei suoi legali non l'avevano capito bene e hanno fanno in modo che la prescrizione "funzionasse" alla lettera senza possibilità di incidenti. Spiace che persone come te "coprano e giustificano" questi comportamenti. Ognuno si accontenta come vuole e sceglie le persone e le cose da difendere, tu scegli Penati io vorrei difendere il PD. AUGURI!
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 18:04
Più che della consistenza e presentabilità degli avversari, mi piace occuparmi dei nostri, nei confronti dei quali sono sempre assai severo proprio perchè, teoricamente, dovrebbero rappresentarmi. Tra i nomi di oggi, mi attendevo la Barracciu, "costretta" a rinunciare alla corsa per le presidenziali sarde, dacchè indagata, ed ora ampiamente ripagata con un sottosegretario alla Cultura. Non provate un tantino di imbarazzo? E' il nuovo che avanza, bellezza!
Scritto da domenico nitopi il 28/2/2014 alle 18:09
Ho, si certo, la prescrizione è un diritto sacrosanto degli imputati, specie se non sono dei poveri cristi. Se si chiamano Berlusconi o Penati si trova sempre il modo per poterne "usufruire". Basta fare una "leggina" per proteggersi. Poi non fa niente se la corte di giustizia europea (quei soliti rossi di giustizialisti) ci ricorda che la prescrizione in Italia è una delle cause della mancata lotta alla corruzione e alla mala politica. Il berlu, non è riuscito a salvarsi per soli 2 giorni!
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 18:24
@Adamoli, scusami se ti faccio una domanda delle mie. Conosco Maratelli da parecchio tempo e pensavo che questa volta lo nominassero sottosegretario. Ha passato 10 anni in Regione e non ha mai avuto un incarico mentre tu sei stato nella presidenza e poi hai avuto l'incarico importante di fare lo Statuto. Adesso è da quasi 10 anni a Roma e anche lì nessunissimo incarico. Ti sembra giusto?
Scritto da Iscritto Varese il 28/2/2014 alle 18:46
Condivido l'imbarazzante nomina a sottosegretario della Barracciu segnalata da @Nitopi (18,09). Nei confronti di Emanuele FIANO ho sempre nutrito stima e apprezzamento, da stasera NON PIU'. Dopo la sua delusione per non essere stato nominato sottosegretario ha dichiarato: "impossibile credere ancora nel proprio lavoro". E che cosa devono dire altri milioni di italiani, quelli fortunati che un lavoro c'è l'hanno e che non sono neanche parlamentari. Poverino, la modestia no he?
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 20:22
@Iscritto Varese, scusa me mi intrometto, alla tua domanda risponderà Giuseppe. Lasciami dire, se è possibile, che spesso l'ho pensata diversamente da Marantelli dentro e sul pd. A parte che, rispetto a queste ultime nomine, il manuale Cencelli non ha 'ispirato', ma 'determinato' le scelte di Renzi. Detto questo, conosco molto bene e personalmente diversi dei nuovi sottosegretari. Alcuni sono competenti, altri... Daniele, dentro quel gruppo, avrebbe brillato per capacità e merito.
Scritto da paolo rossi il 28/2/2014 alle 20:23
@Iscritto Varese (18.46) - In Regione eravamo all’opposizione e gli incarichi disponibili erano soltanto due o tre. Io sono stato più fortunato di Marantelli. A Roma i “posti” sono molto di più ma la ressa è tanta. Non pensare che vengano sempre premiati quelli che meritano di più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/2/2014 alle 20:23
Condivido la protesta per l'esclusione di Marantelli dai sottosegretari. Io propongo delle manifestazioni di protesta con delegazioni di ogni provincia che non ha avuto dei sottosegretari "bravi" (?) del PD. 99 province, più i sottosegretari di NCD, LISTA CIVICA, POPOLARI ITALIA ECC. Diciamo che dovevano nominarne almeno 300, O NO?.
Scritto da robinews il 28/2/2014 alle 20:41
@Robinews (20,22), ma tu stima e apprezzamento li regali proprio in giro, eh! Povero Fiano! Ha ragione quando dice 'impossibile credere ancora nel proprio lavoro'. Non ho dubbi che abbia fatto, nell'ultimo biennio, un lavoro immane per accreditarsi all'area renziana. Tutto quanto, per poi essere superato da Della Vedova, Bobba, persino dal finto ribelle Gozi, dal redivivo Minniti e finanche da Lotti (che il giorno dell'insediamento faceva il baby-sitter ai figli di Renzi). Per compensare i dati allarmanti sulla disoccupazione divulgati oggi dall'Istat, Renzi ha pensato bene, sempre in data odierna, di migliorare la vita professionale ed economica di 44 persone (35 sottosegretari + 9 vice ministri). Mi spiace di non leggere il nome di Mauro ma, d'altronde, la meritocrazia falcidia.
Scritto da eg il 28/2/2014 alle 21:51
@Robinews. Non ho protestato, ho fatto una domanda ad Adamoli che prima del Pd non era mai stato dalla mia parte ma è una persona molto capace, che ha avuto degli incarichi molto importanti e che mi può dare delle risposte.
Scritto da Iscritto Varese il 28/2/2014 alle 22:02
@EG. 21,51. E dai EG, cerca di capire, come fa uno ad esprimere disistima se prima non ha espresso della stima. Cerca di capire! Per esempio, come ben sai io ho grande disistima per Emilano, sindaco di Bari, ma siccome se diventava ministro o sottosegretario avrei dovuto esprimere "stima e apprezzamento" il buon Renzi mi ha risparmiato di dover esprimere la mia "stima" per Emiliano (e per Renzi). In questo caso però forse ci ho guadagnato, spero che diventi il "mio" presidente della regione.
Scritto da robinews il 1/3/2014 alle 00:17
@Maurizio 14,22, Bravo, condivido che "forse, dare ai giovani in particolare l'idea che l'Italia si può cambiare è un messaggio positivo" non è inutile. Vedo con piacere (sinceramente) che ti sei definitivamente mosso dai binari e messo in cammino sul sentiero verso noi "speranzosi".
Scritto da robinews il 1/3/2014 alle 00:34
UCRAINA, Gli strateghi intelligentoni occidentali si mettano subito l'anima in pace, pensare di mettere le mani sulla Crimea dopo la rivoluzione di Kiev è un sogno irrealizzabile.La Russia, considera la Crimea, "sacro suolo dell'impero russo", prestato transitoriamente all'Ucraina da Nikita Crusciov nel 1954. La Crimea è la piattaforma militare più importante della Russia nel cuore dell'est europeo sul mar nero. La Crimea è per la Russia come la Georgia, dove nel 2008 ristabilì il suo dominio.
Scritto da robinews il 1/3/2014 alle 01:06
Sulle prescrizioni per gli imputati politici le valutazione di @Ulderico Monti sono giustissime.
Scritto da Reality il 1/3/2014 alle 09:36
@Andreus. Sposo quasi tutto il tuo commento. Va in gran parte contro corrente ed è questo che mi piace. Attenti alle promesse da marinaio e ai messaggi troppo facili e semplificati.
Scritto da Reality il 1/3/2014 alle 09:37
Diversamente da @Ugo F. trovo azzeccato l'accostamento fra Grillo e la Lega di un tempo. Ci sono somiglianze evidenti, anche nella Lega Bossi era padrone indiscusso e chi non accettava il suo comando era costretto ad uscire. Ne so qualcosa anch'io.
Scritto da Claudio B il 1/3/2014 alle 11:29
@Monti, il garantista, ci ricorda la ratio dell'istituto giuridico della prescrizione. Peccato che nella vicenda Penati i tempi lunghi della giustizia non c'entrano per niente. La prescrizione è scattata grazie all'applicazione della legge anticorruzione, che ne ha accorciato i termini per il reato di concussione. Detto questo, se l’esame del “Sistema Sesto” compete alla giustizia, quello del “Sistema Penati”, invece, compete alla politica. Non me ne voglia @Vaghi, ma per “sistema Penati” intendo la sistematica prassi di occupazione della cosa pubblica che ha caratterizzato l’era penatiana extra sestese, che dato a partire dalla sua elezione alla Presidenza della Provincia. Più di un decennio nel corso del quale ha prevalso l’arroganza del potere incarnata da Penati e dai suoi numerosi supporter. Per questo, mi dispiace, non c’è prescrizione che tenga.
Scritto da Leonardo C. il 1/3/2014 alle 11:45
Sempre protetto dalla mascherina pusillanime @ robi delle 18.04 ha reagito incacchiato a chi gli ricordava il suo infortunio NAUSEANTE sul Penati, cambiando le carte in tavola. Nessuna copertura o giustificazione del Penati da parte mia ma solo un richiamo alla precisione dei fatti. Ora il Robi si dice schierato a difesa del PD. Devo felicitarmi o preoccuparmi? Finora i suoi giri di valzer non hanno mai portato foruna alle ballerine prescelte.
Scritto da A.Vaghi il 1/3/2014 alle 11:48
In Italia la prescrizione è una farsa. Siamo l’unico stato al mondo che la prescrizione scatta anche a processo iniziato. In tutti gli altri stati la prescrizione esiste per porre un limite di tempo alla giustizia per scoprire l’autore di un reato. Se questa scoperta si verificasse entro questo limite di tempo, la prescrizione decadrebbe.
Scritto da Ernesto Alberichi il 1/3/2014 alle 12:21
@Vaghi,11,48, il Robi anche se volesse non potrebbe mai fare giri di valzer, non sa ballare. Sul felicitarti o preoccuparti delle mie posizioni vedi un po tu, non è che mi preoccupo più di tanto. Vedo che continui a parlare di "infortunio" del Robi, ti rimando alla lettura di @Leoanardo c. 11,45, che sottoscrivo integralmente, sono molto istruttive per chi "non comprende o fa finta di non capire". Nulla di personale ovviamente, e massima rispetto per le posizioni diverse dalle mie, COME SEMPRE!
Scritto da robinews il 1/3/2014 alle 12:26
@Vaghi 11,48. Quanto alle "mascherine pusillanimi", proprio oggi che è carnevale oltre ad essere fuori luogo sono esse si "MESCHINE E PUSILLANIMI". Sono i soliti insulti di chi vi ricorre quando è a corto di argomenti validi. Vale anche per te la mia solita risposta, se vuoi sapere chi sono, puoi informarti presso @Adamoli, SEMPRE AUTORIZZATO A FORNIRE LE MIE GENERALITA' A CHI PENSA SIA UTILE SAPERLO. #staipiùserenoambrogio.
Scritto da robinews il 1/3/2014 alle 12:34
Non vorrei apparire sempre critico; è solo che ho lo giusta pretesa di voler essere rappresentato al meglio. Ho già detto, motivamente, di una segreteria PD di inetti, di un governo di incompetenti (di Renzi evito di parlare). Adesso abbiamo pure un sottogoverno di impresentabili. Ieri ho scritto della Barracciu. Consiglio la lettura, su L'Espresso, dell'articolo sugli impresentabili. E meno male che si cambiava verso. Una autentica vergogna.
Scritto da domenico nitopi il 1/3/2014 alle 12:57
Il PSE (Partito Socialista Europeo) cambierà il nome in "Socialists & Democrats". Non è l'abito (il nome di un partito in questo caso) che fa il monaco (in questo caso la politica che il partito persegue), ma è dall'abito che si riconosce il monaco (oggi magari non più). Chissà se anche Fioroni cambierà posizione ideologica o resterà ancora un travestito da finto monaco.
Scritto da Sic Est il 1/3/2014 alle 14:35
@Domenico Nitopi. Tu sempre critico col Pd, ma quando mai? Detto quest mi sei più simpatico tu che certi lacché del nuovo corso.
Scritto da Laghetto rosso il 1/3/2014 alle 15:53
No caro @ Robi la faccia ce la devi mettere tu, per le tue opinioni. Non mi interessa chiedere le tue generalità ad Adamoli. Un tempo erano gli operai che giustamente si mascheravano per non essere oggetto di rappresaglie da parte dei padroni. Hai un padrone che ti fa paura ? O ragioni inqualificabili ?
Scritto da A.Vaghi il 1/3/2014 alle 19:00
@A. Vaghi, 19,00. Ma come ti permetti? Ho lottato sempre a viso aperto contro i cosiddetti "padroni" per una intera vita e ne ho pagato il duro prezzo di persona.Lascia stare gli operai e non strumentalizzarli. I padroni o i "padrini" da cui difendersi forse li hai tu come le ragioni inqualificabili. Io ai vertici del sistema di potere economico Lombardo, pur conoscendolo bene non ci sono mai stato. Al massimo ai supermercati COOP ci ho fatto qualche volta la spesa pagando alla cassa!
Scritto da robinews il 1/3/2014 alle 23:16
@A.Vaghi 19,00, Le uniche due attenuanti che ti riconosco sono l'età e la mancata comprensione o non conoscenza su come si sta o ci si confronta su un blog e nella cosiddetta "rete". Al fine di evitare che si cada in una poco dignitosa (per te) polemica personale, che non mi frega nulla, per quanto mi riguarda la chiudo qui per non disturbare oltre lo spirito e la linea che anima l'ottimo blog di Adamoli e tutti i lettori.
Scritto da robinews il 1/3/2014 alle 23:25
@Robinews e @A. Vaghi - Non voglio entrare nel vostro spigoloso confronto ma penso che al massimo sia adesso comprensibile una sola replica di @A. Vaghi. Vi conoscete benissimo, avete fatto parte dello stesso partito per alcuni decenni. Non so se anche allora litigavate in questo modo ma penso che non sarebbe stato consentito. Il nickname è una modalità comune di tutti i blog. Questo blog è un’eccezione perché ha tantissimi nomi e cognomi. Chi non si firma deve però usare molta più attenzione e prudenza quando parla delle persone. Altrimenti la discussione non è alla pari.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/3/2014 alle 09:35
Caro @ Giuseppe 9.35 il nostro demiurgo Robi ha proprio perso la testa.Ora abbonda con sciocche insinuazioni. Lui alla Coop ha pagato alla cassa. E altri no ? Perchè ai "vertici del sistema di potere economico lombardo" ? Cavolo, quì siamo a Cuccia,Mediobanca a giù di lì: Robi vuole evitarmi una poco digntosa ( per me ) polemica personale ? Ma quanto è generoso questo mascherato della "rete". No,, nel PCI non ricordo il "mascherato" che se mai avrebbe dovuto confrontarsi a viso aperto.
Scritto da A.Vaghi il 2/3/2014 alle 12:21
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