Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/5/2014 alle 19:04


Sembra giunto alle battute finali l’accordo fra Alitalia e gli arabi di Etihad. Dopo l’infausta avventura di Alitalia dei “patrioti” voluta nel 2008 per ragioni elettorali dall’ineffabile coppia Berlusconi-Bossi (un costo enorme) si sta dischiudendo una strada più affidabile.
Non entro nel merito tecnico economico del debito enorme che qualcuno dovrà caricarsi sulle spalle. Anche sugli esuberi di personale è bene che parlino coloro che ben conoscono la situazione peraltro ancora in evoluzione.
Mi limito ad una riflessione di carattere territoriale molto importante e concreta. E’ ragionevole che la nuova Compagnia avanzi le sue richieste sull’utilizzo e sulle rotte degli aeroporti italiani. E’ irragionevole che i loro interessi industriali siano il solo fattore che di fatto determina il sistema aeroportuale italiano.
La valorizzazione di Roma Fiumicino che vorrebbe Etihad è nell’ordine delle cose possibili e accettabili. La declassazione di Malpensa di quelle improvvide da evitare. Non  solo per difendere un grande aeroporto che è patrimonio (costosissimo) dell’intero Paese, non solo per Expo 2015, ma per la futura economia del Nord Ovest che ha bisogno di efficienti infrastrutture di trasporto per raggiungere le destinazioni internazionali e intercontinentali senza perdite di tempo e oneri gravosi.
Fino a ieri Regione Lombardia programmava (discutibilmente) la terza pista, oggi la prospettiva è di un forte ridimensionamento di Malpensa. Evidente e clamorosa la sproporzione fra intenti e realtà. Significa che i conti sono stati sbagliati per anni e anni.
Questi errori non tolgono però alla Lombardia il diritto-dovere di far sentire la propria voce sul sistema aeroportuale lombardo (Malpensa, Linate, Orio al Serio, Montichiari) in particolare sulla distribuzione dei voli tra Malpensa e Linate. Questa tormentata vicenda è stata troppo influenzata dall’interesse (egoistico e miope) per Linate di Milano che è proprietaria di Sea, la società che gestisce gli aeroporti.
La Lombardia è una grande Regione perché Milano è il capoluogo. Ma Milano e l'economia italiana non possono fare a meno dell'apporto della grande cintura lombarda. 

Categoria: Infrastrutture
Commenti dei lettori: 36 commenti -
Costruire un aeroporto grande come Malpensa e poi lasciarlo parzialmente inutilizzato è da matti. Il governo non può accettarlo per salvare Alitalia indipendentemente dall'interesse dell'Italia nord occidentale.
Scritto da G. Castiglioni il 5/5/2014 alle 20:25
Chi ha i soldi comanda e il nostro governo abbiamo visto sabato come fa davanti ai prepotenti
Scritto da Pierluigi Tentori il 5/5/2014 alle 20:48
Sì penso che il sistema aeroportuale sia sproporzionato per tutto il Nord...anche se qui temo che pure il Pd Lombardo di Martina abbia evidenti resposabilità...mi viene da ridere se penso a Montichiari (il fatto è questo: è usato per il servizio postale fa pochi voli, l'anno scorso il Sole24 scrisse 3...e il personale dichiarò sciopero per avere il premio di risultato)
Scritto da Loris Jep Costa il 5/5/2014 alle 20:59
I nodi vengono sempre al pettine. Dopo quello vergognoso di Alitalia sta arrivando quello di Malpensa. Dai contrasti tra Malpensa e Linate ai contrasti tra il nord i L'italia intera. Malpensa non è l'italia. Il futuro economico dell'italia sta in buona parte anche nel settore turistico "nazionale". Se il turismo internazionale vuole andare al centro o al sud perchè costringerlo a passare da Malpensa. Se la scelta di fare Malpensa è stato un errore perchè perseverare? Chi pagherà? (segue)
Scritto da robinews il 5/5/2014 alle 21:19
Robinews (segue) La folle idea di fare addirittura una "terza pista" la dice lunga sulle irresponsabilità di chi governa la Lombardia. Un governo megalomane, malato di un "gigantismo" incompatibile con l'economia del paese e della stessa Lombardia. Maroni e suoi sodali vogliono fare la 3^ e 4^ pista la facciano. vogliono L'Alitalia? se la comprino e mantengano il tutto MA CON I SOLDI PROPRI E NON CON QUELLI DEGLI ITALIANI. L'italia non può permettersi una "Malpensa e Alitalia per regione!!!!!!!
Scritto da robinews il 5/5/2014 alle 21:27
@Loris Jep Costa (20.59) - L'aeroporto di Montichiari era stato inserito nella programmazione regionale come ipotesi futuribile allo scopo di impedire l'edificazione sulle aree probabilmente interessate al sedime. Si poteva agire diversamente ma la super valutazione del momento sullo sviluppo del trasporto areo aveva suggerito quella scelta. Il problema vero del passato prossimo, del presente e del futuro incombente riguarda la distribuzione dei voli fra Linate e Malpensa. Penso che sia sbagliato penalizzare Malpensa solo perché lo richiede Etihad. Il ragionamento deve riguardare l'interesse complessivo del sistema aeroportuale al servizio dell'economia del Paese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/5/2014 alle 22:02
Finalmente una voce chiara. Il documento del Pd di Busto approvato anche dalla direzione provinciale di Varese tutto scatenato sulla difesa purchessia di Malpensa era indecoroso politicamente e scritto con i piedi. L'equilibrio fra gli aeroporti del Nord Italia è una necessità mentre fare una battaglia da campanile per Malpensa è imbarazzante.
Scritto da Pd Gallarate il 5/5/2014 alle 22:10
Malpensa è stata vittima delle incertezze e degli opportunismi della Regione formigoniana e della prepotenza di Milano. L'Ulivo e il Pd lo avevano detto tante volte. Approvo il tuo post.
Scritto da Francesco (Milano) il 5/5/2014 alle 22:28
@Adamoli capisco la tua urgenza (che è anche mia) di affrontare il tema Malpensa e di essere quindi concreto e immediato. Ma non vedo come porre il tema se non nel quadro più generale dei trasporti e della mobilità del Nord. Che Milano ami scendere dal letto e prender l'aereo mi interessa poco e che i vari sindaci (specie la Moratti) ne facciano questione di orgoglio non mi sorprende. Ma senza ridefinire tutta l'idea di mobilità del Sud Europa non me la sento di infilarmi in uno scontro che davvero serve solo a Ethiad per definire la sua presenza in Italia a condizioni che vorrei capire...a quel che so (fonte cnbs usa) Ethiad sta trattando pure per Air Berlin...quindi capiamoci: cosa vuole davvero Ethiad? E soprattutto: declassa o progetta in realtà di entrare in Germania a Monaco e quindi tagliar fuori del tutto l'Italia?
Scritto da Loris Jep Costa il 5/5/2014 alle 23:05
@Loris Costa (23.05) - E' quello che dico anch'io. Stiamo bene attenti ad accettare il dictat di Etihad senza valutarne tutte le conseguenze. Qualche sacrificio economico per salvare Alitalia si può fare, direi che si deve fare. Ma l'interesse da tutelare è quello dell'economia italiana nel suo complesso, non quello di una Compagnia aerea sia la più importante per noi nel futuro. Che Etihad stia giocando su più tavoli lo sappiamo dai giornali. Il governo ha certamente in mano tutte le carte e mi auguro che deciderà al meglio diversamente da Berlusconi-Bossi. Per quanto riguarda gli aeroporti lombardi dovrà ascoltare anche le istituzioni territoriali. Di errori su Alitalia ne hanno fatto a bizzeffe anche e soprattutto a Roma.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/5/2014 alle 23:41
L'Italia è un Paese in caduta libera. Siamo gli ultimi in Europa. Abbiamo governi illegittimi e affannati dalla sopravvivenza quotidiana. In tale disastro, la Lombardia è la Regione di massima rilevanza europea e Milano la vera capitale del Paese. Che giochi di basso potere e incapacità di governo neghino a Milano e alla Lombardia la necessità di avere un grande aeroporto internazionale è la conferma dell'incapacità politica e programmatica della classe cosiddetta dirigente.
Scritto da ulderico monti il 6/5/2014 alle 07:33
Che il Capo dello Stato sia indotto o costretto ad intervenire in una banale questione di ordine pubblico è la conferma - se pure ce ne era bisogno - del degrado e dello sfinimento del Paese. In un Paese appena normale la questione sarebbe stata affrontata e risolta (qualche decennio fa) da un semplice brigadiere dei Carabinieri. Abbiamo perduto la fede ed il coraggio, vittime e complici della nostra debolezza e ignavia. Vergogniamoci tutti!
Scritto da ulderico monti il 6/5/2014 alle 08:19
@Ulderico Monti (07.33) - Perché illegittimo il governo? Renzi non è passato dal voto popolare, come anch'io avrei desiderato, ma il premier secondo la nostra Costituzione non viene eletto direttamente ma è designato dal Capo dello Stato e poi ottiene la fiducia delle Camere. Sugli aeroporti la partita è aperta e una parte non piccola la giocherà la ripartizione dei voli fra Linate e Malpensa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/5/2014 alle 08:28
1. Malpensa é un aeroporto sbagliato, nel posto sbagliato. In nessun altro aeroporto serio a testa di pista c'é una cittá. 2. Le due piste non sono interoperabili. 3. Le strade che portano a Malpensa sono le piú trafficate d'Italia (in Italia tutti conoscono Gallarate e Busto per Onda verde e le code fino allo svincolo di Fiorenza). 4. Alitalia ha sempre fatto il bello (poco) ed il cattivo (tanto) tempo. Gente piú dedita ad arraffare che a progettare - anche varesini - hanno portato a questo scempio. É ovvio che chi ci mette 500 milioni faccia i comodi suoi. Se poi 'ste manovre servono a mandare a casa un bel pó di fannulloni strapagati... Non piangeró.
Scritto da Massimo Galli il 6/5/2014 alle 08:54
@Giuseppe Adamoli il 6/5/2014 alle 08:28.E' probabile che io sia esasperato e che la politica e il governo siano, secondo una visione formalistica, legittimi. Ma possiamo rifugiarci nell'auto inganno del formalismo? Sono convinto che la via impervia per un nuovo Risorgimento passi attraverso l'indignazione e la volontà rabbiosa e il coraggio della lotta. Non vedo i segnali che ci diano speranza. Perseguitato dal pessimismo della ragione, mi arrocco nella disciplina politica.
Scritto da ulderico monti il 6/5/2014 alle 09:54
Il peccato originale del sistema aeroportuale lombardo è da trovare nella schizofrenia di governi regionali che prima hanno creato le cattedrali e poi, molto dopo, le infrastrutture e le vie di accesso, non sempre adeguate. È, inoltre, assurdo pensare che in un’area come quella lombarda ci sia un aeroporto ogni cinquanta chilometri e che ognuno di essi faccia le stesse cose. Montichiari ha un aeroporto dietro la schiena, quello di Verona. Quando la nuova Malpensa fu inaugurata, (niente di nuovo, l’aerostazione di prima con una facciata di marmi e un accesso agli aerei da gioco dell’oca: fossero andati a vedere il De Gaulle avrebbero forse capito che gli aeroporti si fanno a cerchio e il trasporto con i pullman all’interno – uso massiccio dei finger - deve essere evitato al massimo), senza strade (ricordo che l’allacciamento all’autostrada di Boffalora per Torino fu fatto pochi anni fa), senza ferrovia e senza parcheggi. Oggi, considerato che rimane sempre uno scalo di primaria importanza, non credo che si possa abbandonare. Per aiutarlo nel “decollo”, però, bisogna tenere conto delle normative europee e renderlo seriamente accessibile. La ferrovia da Lugano mi pare impantanata nelle fumoserie di questo governo regionale, (nel frattempo passato dalla padella intrallazzista di CL alla brace di una Lega che non convince nemmeno i suoi adepti, al di là del miserello Salvini) che proclama grandi opere (la stessa Pedemontana sta diventando una favola, non dimenticando la distruzione della ferrovia per Porto Ceresio) e realizza niente (l’esempio è l’autostrada A8 che finisce in un’unica corsia con semaforo). Discorso a parte per la presenza di Alitalia in Malpensa(costava un sacco di soldi, gli impiegati che arrivano al mattino con voli gratis da Fiumicino e ripartivano la sera: il percorso considerato tempo di lavoro) che, anche per la dabbenaggine di Bonanni (Berlusconi gli aveva promesso un posto in Parlamento) fu data a dei salvatori incompetenti (con le solite altisonanti parole dell’interesse del marchio Italia salvato) a spese delle casse dello Stato. Per chi dimentica con facilità ricordo che a quel tempo Swiss Air fu fatta, giustamente, fallire e la nuova compagnia è ritornata di nuovo competitiva. Credo che Varese stia pagando la sua reale mancanza di rappresentatività politica protrattasi per anni tutta monopolizzata dalla presenza fallimentare del partito di Bossi.
Scritto da Sic Est il 6/5/2014 alle 10:23
Io abito nei pressi di Malpensa e ho visto i lavori fatti ora anche un mega hotel ampliamenti delle aerostazioni . ora declassare il tutto a voli charter e cargo mi sembra un inutile ed ennesimo spreco di soldi nostri . Se questo avverrà un ringraziamento alla Lega.
Scritto da Donatella Scaburri il 6/5/2014 alle 11:18
@Galli, 08,54. Solo fannulloni strapagati? Tu scrivi che non piangerai se un po di questi vanno a casa. Ebbene, sappi che non piangeranno nemmeno quelli che andranno a casa. Per questi "iper privilegiati" sono pronti prepensionamenti e incentivi con costi "stratosferici" per tutti noi. Tra SEA e Società di Handling saranno almeno 400 addetti in uscita anticipata. Alla faccia degli esodati sessantenni che dovranno aspettare la misera pensione fino a 67 anni (se arrivano vivi). E NOI PAGHIAMO!
Scritto da robinews il 6/5/2014 alle 11:46
Malpensa è purtroppo un aeroporto eccentrico rispetto al Nord Italia; per di più non c'è stata una razionalizzazione dei molteplici scali esistenti, a cominciarerda quello di Linate; i collegamenti sono stati realizzati in ritardo e sono ancora insufficienti. Le colpe sono tutte della politica, della sua incapacità di ponderare le cose e dalla voglia di acquiusire consensi elettorali. Ma gli errori si pagano e i consensi svaniscono.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 6/5/2014 alle 12:06
@Massimo Galli (08.54) - So che questa è stata sempre la tua posizione. Dò atto volentieri della tua coerenza. Pensa che il primo piano regolatore di Malpensa che portava sul versante del Consiglio regionale la mia firma prevedeva otto milioni di viaggiatori estendibili a dodici. Poi s'è costruita la grande Malpensa, il suo collegamento stradale col Piemonte e s'è progettata la Pedemontana. Oggi prevedere la terza pista è un controsenso ma bisogna utilizzare le potenzialità dell'aeroporto dandogli un orizzonte di sviluppo accettabile. Le discussioni del passato a questo punto non servono più. Ci vuole molta saggezza e decidere senza pregiudizi. E sperare nell'intesa Alitalia-Etihad senza che produca effetti catastrofici sulla nostra economia
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/5/2014 alle 12:14
Ammesso e non concesso che il grande aeroporto sia stato un errore, adesso che si fa, lo si abbandona o quasi? Provate a ragionare con la testa invece che con i piedi.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 6/5/2014 alle 13:03
quando certe imprese..vanno male...poi è normale che si rischia di svendere..ma soprattutto sarebbe un problema se non si presentasse nemmeno l'acquirente..o non si facesse il possibile per limitare l'inconveniente..a mio avviso senza pensare a ulteriori espansioni ma bensì valorizzazioni dell'esistente..cordialmente..
Scritto da zva il 6/5/2014 alle 13:29
A questo punto c'è solo da sperare che Malpensa non venga sacrificata sull'altare di una solo azienda come Alitalia perché ne soffrirebbero altre centinaia di aziende che sono rimaste sul mercato per capacità proprie e non per aiuti di Stato come la Compagnìa di bandiera. Questi aiuti li hanno concessi tutti i governi di destra e di sinistra ed è una vergogna.
Scritto da G. Castiglioni il 6/5/2014 alle 14:40
@Lavoratore Malpensa (13:03), ha ragione. Ora, operando con intelligenza e non con l'obiettivo della rivalsa nei confronti di un'amministrazione regionale priva di progettualità, bisogna fare di tutto per salvare Malpensa e l'economia indotta che può generare. Purtroppo, ripeto, la Lombardia dopo l'abbuffata craxiana, l'illusione berlusconiana, il superattivismo clientelare ciellino e l'indigestione leghista, si è screditata tanto perdendo peso politico.
Scritto da Sic Est il 6/5/2014 alle 14:45
@Sic Est (10.23) - Proverbiale la dissennatezza di Alitalia che spostava tutti i giorni gli equipaggi da Roma a Milano e viceversa. Il fatto è che purtroppo aveva non soltanto il favore dei sindacati ma anche quello del governo italiano che è sempre stato il docile sostegno di tutte le inefficienze e prepotenze di Alitalia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/5/2014 alle 14:52
@Ulderico Monti (09.54) - Di indignazione io ne vedo tanta a differenza di te. Il problema è dargli dignità e prospettiva politica. So che tu non sopporti molto Renzi e certamente compie degli errori ma ti rendi conto delle resistenze ideologiche, lobbistiche, burocratiche che sta incontrando? Possiamo esaminarne i risultati tra alcuni mesi e intanto sostenerlo sia pure con spirito critico? Questa non è la "solita" pazienza che ci porta nel burrone. Per me è solo buon senso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/5/2014 alle 14:58
@Camillo Massimo Fiori. Lei scrive che l'aeroporto di Malpensa è eccentrico rispetto al nord d'Italia ma se è al centro del triangolo industriale Milano, Torino, Genova. L'aeroporto è sempre esistito lì? Se l'obiezione riguarda le città e i paesi che lo circondano le ricordo che ci sono molti aeroporti più vicini alle città. La domanda è cosa farne oggi e oggi non c'è altra scelta che quella di valorizzarlo in modo serio senza eccedere nella sua capacità di trasporto.
Scritto da Reality il 6/5/2014 alle 16:40
Condivido il post integralmente.
Scritto da Funzionario in Regione il 6/5/2014 alle 17:29
A guadagnarne sarà Roma come sempre.
Scritto da Massimo D. il 6/5/2014 alle 20:18
@ Reality - Malpensa sarà (forse) vicina a Milano ma non a Treviso. Il fatto che lo scalo sia sempre stato lì non giustifica la creazione di un grande aeroporto intercontinentale, nel mezzo di un parco naturale e in una zona densamente abitata. La colpa del suo mancato decollo non è di Alitalia che viceversa è stata costretta da pressioni politiche ad alimentare un "hub" antieconomico che ha contribuito a destabilizzarla. Vent' anni fa avevo presentato un documento che prevedeva l'esito negativo.
Scritto da Camillo Massiomo Fiori il 6/5/2014 alle 20:38
Scusami Adamoli, chi ha voluto il grande aeroporto a Malpensa?
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 6/5/2014 alle 23:00
@Fiori. Grazie della sua risposta ma se il grande aeroporto fosse vicino a Treviso sarebbe lontano da Torino, Genova e Milano. Credo che il problema stia nella mancanza di un piano degli aeroporti che il governo non ha mai voluto o non è mai stato capace di fare.
Scritto da Reality il 6/5/2014 alle 23:37
@Pd Sesto S. Giovanni (23.00) - Le decisione finale sulla localizzazione del grande aeroporto del Nord è stata presa a Roma e risale agli anni Ottanta. Con il primo piano regolatore di Malpensa proposto da Sea e approvato dal Consiglio regionale negli anni Ottanta è stato ridotto di un terzo il sedime aeroportuale dell’allora "grande Malpensa" immaginata dal governo centrale che restava recalcitrante rispetto al suo ridimensionamento. Da quella data in poi si è sviluppato l’iter progettuale che ha portato all’attuale aeroporto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/5/2014 alle 08:59
Le pecche di Malpensa sono tante, ma la struttura ormai c'è (in realtà c'era ancor prima del T1 in quanto il T2 era già lì dai tempi di Caproni) e, senza entrare nel merito degli errori commessi dal cesarismo progettuale dissennato della lega a spese degli altri, trovo corretto che si trovi una soluzione per la redistribuzione dei voli. Ognuno può dire la sua, ma il rischio di trasformare un aeroporto, costato al Paese tanti soldi, in un canile per randagi è una soluzione peggiore del problema.
Scritto da Sic Est il 7/5/2014 alle 09:09
Il tema Alitalia-Malpensa è complesso perché si intrecciano problemi che devono per forza essere trattati insieme senza che sia possibile (almeno a mio parere) smontare il meccanismo per adottare un approccio "divide et impera". In altre parole, mi sembra impossibile trattare questo argomento senza che si discuta (1) della questione di SEA Handling, che vuol dire parlare dei posti di lavoro dell'indotto (diretto e indiretto) e del rapporto con le "regole" e i "pronunciamenti" della Comunità Europea [un problema "locale", che vede coinvolti soprattutto personale del nostro territorio] (2) della questione di Alitalia/Etihad, cioè di come si debba/possa gestire l'effettivo smantellamento della compagnia di volo "italiana" riducendo al minimo l'impatto sui dipendenti di Alitalia [sempre di lavoro si tratta, ma questo è un tema che riguarda in primo luogo lavoratori "romani" e che - anche per questioni di dimensioni visto che Alitalia ha molti più dipendenti a rischio di SEA - mi sembra stia (giustamente) molto a cuore al nostro governo] (3) del Piano Nazionale degli Aeroporti (e potremmo anche partire dal Piano Nazionale dei Trasporti dove entrano anche altre questioni spinose come quella della Torino-Lione) e delle conseguenti scelte strategiche [e sottolineo la dimensione "strategica" - cioè di pianificazione di lungo termine - di questo tema]: forse è proprio l'assenza di visione "strategica" (e qui faccio riferimento a chi ha sostenuto le scelte imposte da Berlusconi nella campagna elettorale del 2008) che ci ha condotto a una situazione così compromessa! (4) di un piano regionale dei trasporti, e quindi del rapporto tra Malpensa e Linate, Orio, Montichiari e con le infrastrutture di trasporto lombarde presenti e (si spera) future (Pedemontana, BreBeMI, ferrovia Arcisate Stabio, solo per citarne alcune) (5) dell'impatto, non solo ambientale, che il territorio su cui insiste l'aeroporto deve subire (considera, per esempio, il problema della demolizione degli immobili delocalizzati a Somma, Ferno e Lonate oppure i dubbi emersi di recente sul rapporto causa-effetto tra l'inquinamento indotto dall'aeroporto e le malattie delle piante della tenuta Quintavalle) (6) della governance di SEA e delle strategie che (esplicitamente o implicitamente) il Comune di Milano (che ancora adesso è di fatto l'azionista di riferimento di SEA) ha messo in campo in questi ultimi anni, a partire, per esempio, dalla conferma di un MasterPlan redatto ai tempi della Moratti, che ormai è chiaramente anacronistico: la pervicace conferma della terza pista e del polo logistico ne stanno ritardando l'approvazione (fino probabilmente a comprometterla definitivamente) privando così l'aeroporto di un piano strategico effettivo ed efficace (7) del ruolo che può/vuole/deve giocare la Regione Lombardia (una regione che ha un PIL paragonabile a quello della Svezia, giusto per intenderci), dove un governatore come Maroni può permettersi di assumere una posizione pilatesca in risposta alle proposte del ministro Lupi (con cui peraltro ha collaborato durante tutto il "ventennio" formigoniano) (8) dell'EXPO prossimo venturo e dell'impatto che i flussi turistici e (si spera) economici potranno avere su Lombardia/Italia/Europa Non vado oltre perché mi sembra già di aver esagerato con questo elenco in cui, purtroppo, non ci sono soluzioni, ma solo problemi. La strada per la soluzione la vedo in quello che dici nel post: sganciare il ruolo di Malpensa dall'accordo con Etihad per il "salvataggio" di Alitalia. Io penso che lo si possa fare lasciando libero il mercato e garantendo la competizione tra le diverse compagnie. Forse mi illudo, ma ritengo che la competizione tra una Etihad che stabilisce la sua sede principale a Fiumicino e una Emirates che potrebbe essere incentivata a rafforzare la sua presenza a Malpensa possa essere la molla da usare per provare a garantire lo sviluppo indipendente dei due aeroporti (e dei rispettivi indotti); poi sarà il mercato a definire quale dei due sistemi risponde meglio alle esigenze dei viaggiatori (che lo siano per ragioni di turismo o di lavoro). Per questo motivo mi preoccupano molto le posizioni del TAR di Roma contro il volo Dubai-Malpensa-New York e spero che il Consiglio di Stato si pronunci a favore della "libertà dell'aria" o che comunque si possa arrivare in tempi rapidi a liberalizzare queste rotte aeree (anche se confesso di non avere una piena consapevolezza delle problematiche collegate al diritto aeronautico e alla competitività su scala globale tra le compagnie aeree europee ed extra-europee).
Scritto da Giacomo Buonanno il 7/5/2014 alle 10:25
Caro Giuseppe, mi scuso per l'eccessiva dimensione ma (parafrasando Pascal) a quest'ora non ho più tempo per sintetizzarla ;-) Ti ringrazio a priori per la pazienza che sono certo dimostrerai nel leggerla. Spero possa essere comunque utile come spunto di discussione ... magari da approfondire a voce insieme anche ad altri.
Scritto da Giacomo Buonanno il 7/5/2014 alle 10:28
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)