Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/5/2014 alle 11:37


Ieri la Camera ha dato il via libera all’arresto dell’on. Francantonio Genovese (foto). Con quale cognizione di causa?
Vediamo: Grillo voleva un trofeo elettorale e l’ha ottenuto. Forza Italia, contro tradizione, ha accettato il voto palese. Il Pd ha detto si al voto palese e ha votato a favore dell’arresto. Pochissimi avevano letto le carte per loro ammissione.
Renzi ha dichiarato: “Abbiamo spiazzato Grillo con questa operazione. Pensava di mettermi in difficoltà e invece è stato superato e oltrepassato”. In sostanza: tattica politica, e convenienze elettorali.
Ma allora sarebbe meglio evitare il filtro delle Camere che i Costituenti avevano voluto per non dare ai pubblici ministeri poteri di vita o di morte (politica) sui parlamentari.
Così si porta acqua al mulino di Grillo che vorrebbe imporre per Costituzione il vincolo di mandato per tutti i parlamentari. Sarebbe la vittoria di un autoritarismo partitico che è quanto di più lontano dal mio modo di pensare.
Sarò in minoranza (anche fra i lettori che commentano) ma sono felice di esserlo e di dichiararlo.
 

Commenti dei lettori: 70 commenti -
Chi sa che cosa ha fatto questo Genovese alzi la mano. Io no.
Scritto da Roberto Rotondo il 16/5/2014 alle 12:04
Giuseppe, già ieri ho scritto che non ero d'accordo su quello che ha deciso di fare il PD su Genovese, e per brevità non ho detto perché, ma concordo con quanto da te scritto.Però il discorso è un pò più complesso: da anni ( soprattutto per incapacità della politica) la nostra è divenuta una Repubblica Giudiziaria: magistrati che scendono in politica senza dimettersi ( dopo aver gestito anche inchieste importanti), sindaci ex magistrati, etc etc. Pensa che al mio paese di origine ( Anagni ),con
Scritto da mario diurni il 16/5/2014 alle 12:11
Quello della Camera, dopo il voto in Commissione, era un atto dovuto, da celebrarsi il più rapidamente possibile. Non per calcolo elettorale, o tattica, ma perchè giusto così. I parlamentari devono verificare l'assenza di "fumus persecutionis", non sostituirsi al pm. E neanche farsi comandare a bacchetta dal proprio segretario, ma assumersi la responsabilità della propria decisione. Tutta roba che scarsamente si vede in Aula da molto, molto tempo.
Scritto da Lorenzo M. il 16/5/2014 alle 12:21
il PD ha candidato a Sindaco un ufficiale dei Carabinieri, che però non si è dimesso dall'Arma,e vi ritornerà.Da anni il Pd, per motivi di lotta politica contro B. ( che non difendo assolutamente), si è consegnato ad una parte della Magistratura, e ieri è stato l'ultimo atto. Credo che nella scelta , molto abbia influito il caso Greganti!
Scritto da mariodiurni il 16/5/2014 alle 12:22
Manco io ho capito che ha fatto. però sul vincolo di mandato vorrei aprire un discussione seria, che i voltagabbana mi hanno definitivamente rotto.
Scritto da Karim Sensibile il 16/5/2014 alle 13:03
Buongiorno, coloro che erano chiamati a decidere a favore o no avevano il dovere di documentarsi. Quando partecipo ad un incontro nel quale si chiede la mia opinione io mi documento il più possibile. Per sapere cosa ha fatto Genovese basta andare a Messina, o parlare con decine di ragazzi che nella speranza di trovare un lavoro si sono iscritti a corsi di formazione fatti da società con a capo genovese &C e che sono serviti, ahime, solo a riempire le tasche di questi ultimi.. tanto per citare una sua fiorente attività...
Scritto da Manuela Musciatelli il 16/5/2014 alle 13:04
Anch'io dissento, ma per la ragione opposta alla tua. "La legge è uguale per tutti" la scriviamo con il punto interrogativo o esclamativo? Se l'italia è precipitata nel baratro dell'immoralità è esattamente il risultato che la legge "non è uguale per tutti". Questa storia che in Italia sarebbero i PM ad avere potere di vita o di morte politica dei parlamentari E' TOTALMENTE FALSA. In altri paesi non è cosi. Se un politico toglie il disturbo per piccolissime spese ingiustificate (segue)
Scritto da robinews il 16/5/2014 alle 13:07
Robinews (segue) come nel caso Inglese, o per aver parzialmente copiato una tesi di laurea (Germania). Qui Grillo non centra quasi più nulla è l'opinione pubblica che non tollera più la prosecuzione di un andazzo intollerabile.O la politica si adegua ai cambiamenti o è giusto che sia travolta da una opinione pubblica diventata giustamente intollerante. Le regole di garanzia democratica per i politici previsti dalla costituzione sono ormai ridotti a puri strumenti "protettivi" paramafiosi.
Scritto da robinews il 16/5/2014 alle 13:17
Giuseppe se non si votava saremmo passati per i soliti insabbiatori, quindi con tutti i dubbi possibili sul metodo (convenienze elettorali) era un passaggio obbligato. Una domanda la voglio fare: ma non è possibile evitare a priori personaggi "scomodi" ? D'accordo con Manuela chi era chiamato a decidere doveva documentarsi
Scritto da Luigi Dozio il 16/5/2014 alle 13:25
Se non sapete cosa ha fatto Genovese, leggetevi un quotidiano qualsiasi!!! Rispondere SI alla richiesta dei magistrati era semplicemente un dovere. Bisognava farlo subito senza alzare il polverone di un inutile rinvio (che infatti poi non c'è stato), nel quale il M5S si è infilato. Pessima "strategia"... solo per farci del male....
Scritto da Jimmy Pasin il 16/5/2014 alle 13:32
@Karim Sensibile (13.03) - Certo che sul vincolo di mandato bisognerebbe aprire un discussione seria. I voltagabbana sono un cosa e il voto di coscienza un’altra. La tattica elettorale non può guidare ogni azione politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 13:35
@Manuela Musciatelli (13.04) - Per quanto mi riguarda non mi sogno neppure di mettere in dubbio le accuse della Procura siciliana. E come potrei? Affermo che la libertà personale di un deputato (non il processo indiscutibile e ineludibile) richiederebbe un voto libero e non un voto per disciplina di partito. Perché, sennò, l’esame delle Camere?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 13:37
@Adamoli ipotizza che dietro alla scelta di Renzi ci siano anche convenienze elettorali. Io invece, che non mi sono mai ritenuta di spirito renziano, voglio illudermi nel ritenere che la decisione di Renzi vada di pari passo con il suo voler ‘cambiar verso’. Eh sì, se è vero che il Renzi di Adamoli è colui che innovando, allora il voto alla Camera ci sta tutto. Sul fatto che, come scrive @Rotondo (12,04) in pochi conoscano i capi di imputazione nei confronti di Genovese, a me verrebbe una battuta …. ma siccome è infelice mi auto-censuro. E’ vero anche, come scrive @Pasin (13,32), che anche il Corriere della Sera (non solo il Fatto) ne ha dato notizia. I giornali in questi giorni ne hanno narrate di tutti i colori: pare siano indagati anche Bazoli e Pesenti per questioni legate all’alto mondo finanziario, oggi hanno pure arrestato, per presunti collegamenti con i Casalesi, due poliziotti in forza presso la Camera e Palazzo Chigi … ma nel Paese l’unico da incriminare sembrerebbe Erri De Luca, un vero pericolo sociale. Ahimè, metteremo mai un punto alle nostre comodità intellettuali?
Scritto da eg il 16/5/2014 alle 14:43
@giuseppe mi permetto di darti del tu, concordo con te sul fatto che la libertà personale di un deputato richiede il voto libero, sacrosanto, mi pare che tutto sommato questo sia avvenuto. 6 deputati PD hanno votato contro. Penso, però, che il voto dovrebbe essere sempre palese, per onestà propria e verso i cittadini.
Scritto da Manuela Musciatelli il 16/5/2014 alle 14:50
E' la linea che hai sempre sostenuto sul blog. A me basta questo per apprezzarla di fronte a tanti che cambiano parere ogni momento.
Scritto da Giò B. il 16/5/2014 alle 15:10
Si diciamo che sulle persone è sempre brutto...diciamo che dover rispondere alla propria coscienza è un conto, dover rispondere alla propria coscienza e al proprio gruppo politico è un'altra, e inoltre come si vede in questo caso è campagna elettorale in realtà.
Scritto da Emanuele Martini il 16/5/2014 alle 15:24
@EG. Io penso che Renzi abbia scelto di togliere dall'angolo in cui si stava cacciando il "vecchio" PD e la vecchia politica proprio per cambiare "verso" e non per convenienza elettorale o tattica politica. Il cambiamento è sempre più veloce, nel caso della decadenza di Berlusconi si è discusso per 5 mesi di voto segreto o palese fino ad arrivare a dire che farlo decadere lo faceva diventare martire e vittima. No, per la casta degenerata, sarà sempre più difficile farla franca!
Scritto da robinews il 16/5/2014 alle 15:28
Genovese è indifendibile, per le accuse che si ritrova. Il PD ha commesso l'errore di non chiudere la questione subito dando spazio ai giustizialisti di Grillo di gridare allo scandalo. Genovese ha la possibilità di difendersi meglio di tanti altri cittadini perché ha più capacità economica. Quello che mi suona male è che per conoscere "la verità" giudiziaria passeranno almeno 20 anni. Non sono molto d'accordo sul voto segreto, mi piace che i politici ci mettano, qualche volta, la faccia.
Scritto da Sic Est il 16/5/2014 alle 15:28
Le motivazioni addotte da Renzi sono risibili e gravi...questo è un paese strano: il parlamento deve solo accertare che non ci sia fumus persecutionis nei.confronti di un parlamentare, se ci sono i presupposti di legge per l'arresto, non giudicare o esprimere pareri sulla colpevolezza! Per quello c'è la magistratura libera ed indipendente.....
Scritto da GianMarco Calella il 16/5/2014 alle 15:33
Trovo l’istituto dell’immunità molto discutibile. Dovrebbe essere invocato solo quando si dovesse verificare chiaramente il “fumus persecutionis”. Molte volte, invece, ci si fa eleggere (facilmente con il porcellum) per difendersi “dal” e non “nel” processo. E “la Legge è uguale per tutti”? Negli ultimi vent’anni la politica non ha fatto nulla per emendarsi, lasciando alla magistratura il compito di occuparsi del malaffare dilagante. La nostra, è la Repubblica del “non mi dimetto”. Non meravigliamoci se molti, per rabbiosa disperazione, andranno ad infoltire le fila grilline.
Scritto da Angelo Eberli il 16/5/2014 alle 15:35
A pare mio si trattava semplicemente di cedere ad un ricatto, questo è avvenuto.
Scritto da Angelo Ruggeri il 16/5/2014 alle 15:35
@Luigi Dozio (13.25) - Certo che bisognerebbe evitare di mettere in lista personaggi "scomodi". Nella Commissione Nazionale Statuto (gestione Bersani) avevo appoggiato l’idea di un filtro severissimo. Poi sono arrivate le elezioni e si è fatto tutto di fretta e furia. Era Natale, vi ricordate? Le primarie non possono essere il lasciapassare che cancella ogni sospetto. Spero che cambi molto la prossima volta, ormai vicina.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 15:45
@eg (14.43) - Di cambiare verso nel Parlamento c’è un gran bisogno. Però nel “verso giusto”. Per esempio va rispettato il senso di responsabilità dei deputati. Impartire ordini all’ultimo momento, all’improvviso, sotto la pressione polemica di Cinquestelle è una direzione che non condivido. Se il caso di Genovese era così chiaro bisognava lasciarlo subito alla libera determinazione dei deputati senza prendere in considerazione dannosi rinvii a dopo le europee. Condivido @Jimmy Pasin la gestione, se non è stata pessima poco ci manca. Da quanto leggo probabilmente avrei votato si ma avrei rifiutato la disciplina di partito. Il Parlamento di nominati e la disciplina di partito compongono un mix che mi dà l’orticaria.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 15:49
L'accusa, pare assai circostanziata, è quella di aver frodato UE e governo nazionale sui fondi per la formazione, anche dei disoccupati. Reato doppiamente odioso; fatto in combutta con amministratori PDL. Almirante avrebbe detto: chi ruba deve andare in galera, se è uno dei nostri deve avere l'ergastolo...
Scritto da Massimo Galli il 16/5/2014 alle 16:26
Non vedo come la "trasparenza" del voto possa compromettere il voto secondo coscienza ... Alle prossime primarie mi aspetto un maggiore rigore, soprattutto mi auguro che si sappia rinunciare ai voti "sospetti"
Scritto da Luciana Daniotti il 16/5/2014 alle 16:34
Perché non mandiamo al Parlamento soltanto Renzi, Grillo, Berlusconi, Salvini, Vendola, loro si che sono bravi e possono decidere per tutti. Sarebbe piaciuto anche a Mussolini. Tanto gli altri non servono a niente, sono corrotti e pecoroni. Un bel Parlamento dei capi è quello che ci vuole.
Scritto da Luca il 16/5/2014 alle 16:41
Caro Giuseppe condivido quello che scrivi, quindi siamo in due ad essere minoranza…. Scherzi a parte, mi sento solo di aggiungere alcune brevi riflessioni. Sul caso in questione ha ragione Manuela, i parlamentari hanno il dovere di leggere le carte e studiarne approfonditamente i contenuti. Non esiste che su questi temi si voti per disciplina di partito, per indicazione o per calcolo politico. Si tratta della libertà di una persona tanto più se questa è parlamentare e se si deve decidere se esiste il “fumus persecutionis”. Dunque, trovo cinico il “giochino” fatto tanto più per togliere spazio all’avversario politico che, in questa fase, voleva far scorrere “il sangue” in Parlamento di un PD. Noi ci si sia adeguati e non abbiamo fatto una bella figura. Su questo occorrerebbe una seria riflessione su dove vogliamo andare e se vogliamo rincorrere i giustizialisti di ogni sponda e di ogni colore. Scritto questo io credo che, fermo restando che occorre una riforma della giustizia e che deve essere fatta a tutti i costi tanto più ora che Berlusconi non è più al governo, io credo che occorrerebbe fare una pacata riflessione, ancora, sull’uso della carcerazione preventiva. Questo prescinde dal caso del deputato in questione. Ma quante volte abbiamo assistito ad arresti senza che ci fosse la possibilità della reiterazione del reato?quante volte si assiste all’arresto per ottenere confessioni rispetto alla incapacità di avere delle prove e dei riscontri oggettivi? Ovviamente questo è un discorso generale che esula i politici e che coinvolge tutti e che, a mio parere, segna il grado di civiltà di un Paese e della sua “civiltà” giuridica.
Scritto da roberto molinari il 16/5/2014 alle 18:14
In linea teorica e costituzionale il ragionamento di Adamoli non fa una grinza. Se non si toglie il passaggio per ora obbligatorio alla Camera devono decidere i deputati e non i partiti.
Scritto da Una Pd Brescia il 16/5/2014 alle 18:27
E tanto per aggiungere brutta figura a brutta figura, la maggioranza in queste ore svanisce alla Camera, nel senso più letterale del termine. Il DL casa non può essere approvato, causa mancanza del numero legale. Il Governo sta pensando di correre ai ripari con l'ennesima fiducia.
Scritto da Lorenzo M. il 16/5/2014 alle 18:36
Ieri sera, una sconosciuta eletta per il PD dalla Gruber era soddisfatta perchè il PD ha votato a favore dell'arresto di Genovese, invece si è dimostrata perplessa, perchè i candidati del M5S per la maggior parte sono sconosciuti al grande pubblico. Li conosceremo dopo le elezioni del 25, e che problema sarà mai??? Certo è che la magistratura tra FI e PD, di lavoro ne ha in abbondanza.
Scritto da disillusodallapolitica il 16/5/2014 alle 18:56
@Massimo Galli (16.26) - Ascoltavo e leggevo Almirante con grande interesse e ricordo la frase che tu riporti e che condivido. Ma questo è un arresto preventivo, non è il si all'esecuzione di una condanna. La sentenza è del giudice, non del pubblico ministero. Può darsi che ci siano gli estremi per l'arresto ma su questo punto ho più fiducia nei parlamentari (benché nominati dai capi) che negli ordini di partito soprattutto in campagna elettorale. Mi dici, per favore, perché è richiesto dalla Costituzione l'autorizzazione della Camera di appartenenza?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 18:57
Giuseppe, anche senza entrare troppo in questioni "personalizzabili" è del tutto ovvio e naturale scudo alla separazione dei poteri (e lo considero più protettivo per il potere giudiziario che per quello legislativo) la cosiddetta autorizzazione a procedere, anche per quello che riguarda l'arresto, e soprattutto in questi casi. Se l'istituto fosse stato applicato non dico con correttezza, ma con decenza, potremmo discutere. Quando 300 deputati, al fine di evitare non ricordo se arresto o intercettazione, dichiarano di credere al fatto che Berlusconi credesse a sua volta che Ruby fosse nipote di Mubarak, l'unica possibilità di salvare la democrazia rappresentativa è concedere largamente le autorizzazioni. Anche al costo del possibile sacrificio di un innocente: cosa che non credo sia Francantonio Genovese.
Scritto da Massimo Galli il 16/5/2014 alle 19:46
@Massimo Galli (19.46) - Il processo a Berlusconi su Ruby è in corso e mi auguro che abbia una sentenza rapida (?), giusta, appropriata, che sia poi effettivamente scontata, non come i risibili quattro mesi alla Sacra Famiglia. Questo caso è diverso. Si è impedita una fuga, l'inquinamento delle prove, il ripetersi dei reati? Se si, il via libera è stato giusto. Ma non lo decidono due persone per ragioni elettorali. Questo è il punto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 20:30
Il parlamento in caso di richiesta di arresto per un parlamentare da parte della magistratura non deve giudicare se innocente o colpevole ma se c'è "fumus persecutionis" nei confronti del parlamentare. Nel caso di Genovese la giunta ha verificato ampiamente che questo non c'era. E Speranza (capogruppo PD) che fa? Urla le stesse parole del PDL su Berlu: "volete lo scalpo per le elezioni (primarie), non ve lo diamo". MENEO MALE CHE C'E' RENZI.
Scritto da robinews il 16/5/2014 alle 20:39
L'inquinamento ambientale a Messina di un personaggio del genere è indiscutibile. Detto ciò, se anche un solo deputato ha votato a cuor leggero è un disgraziato. Mi fossi trovato nella situazione, se non fossi stato convinto, avrei comunicato al Segretario l'"obiezione di coscienza".
Scritto da Massimo Galli il 16/5/2014 alle 21:09
Era meglio quando l'autorizzazione non si dava mai accreditando l'idea del privilegio di casta?
Scritto da Anna Fotino il 16/5/2014 alle 21:10
Caro Adamoli, tu parli di regole democratiche. Molti altri fanno soltanto lotta politica. Sono convinto che questi dibattiti servono. Molti che intervengono non ti condividono come avevi previsto nel post ma c'è sempre la maggioranza silenziosa. Ci sono anch'io.
Scritto da Francesco (Milano) il 16/5/2014 alle 21:38
Siamo sempre avvitati nei nostri piccoli veleni, ma dobbiamo guardare avanti. 20 anni di odio, hanno prodotto Grillo e non un paese migliore. Riflettiamo, non è questa la strada, non è facendo il gesto delle manette che si avrà un'Italia migliore, ma solo più cattiva. Nel mondo accadono cose brutte, ma tanti reagiscono e così nascono i paese forti di domani.
Scritto da Roberto Rotondo il 16/5/2014 alle 21:56
“Abbiamo spiazzato Grillo con questa operazione. Pensava di mettermi in difficoltà e invece è stato superato e oltrepassato”. Questa dichiarazione di Renzi è fuori posto.
Scritto da Giovanna G. il 16/5/2014 alle 22:20
Si diciamo che in generale secondo me non è che col voto segreto hai meno ordini di scuderia, in linea teorica sì...ma con l'attuale parlamento sarebbe anche facile fare giochetti nel segreto dell'urna, ad esempio un gruppo politico potrebbe fingere Franchi tiratori di un altro gruppo...
Scritto da Emanuele Martini il 16/5/2014 alle 22:57
La legittimità del voto segreto, in un caso come questo, è molto dubbia. Chiedo scusa: visto l'esito del voto segreto per eleggere il PDR, dove 100 parlamentari del PD hanno immolato Prodi, era il solo strumento politico da poter usare...
Scritto da Giorgio Grasso il 16/5/2014 alle 23:15
@Anno Fotino (21.10) - Assolutamente no. Non è di questo che parlo nel post.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 23:30
@Giorgio Grasso (23.15) - La natura dei due voti è completamente diversa. Qui si tratta di un arresto preventivo. La libertà personale di un parlamentare non può essere decisa da un calcolo elettorale. Di questo si è trattato. Ripeto che avrei probabilmente votato a favore dell'arresto ma con la mia testa non con quella di Renzi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/5/2014 alle 23:34
non credo che il M5s abbia più tanto spazio.. per mettere altri trofei...
Scritto da zva il 16/5/2014 alle 23:44
Prodi (el mortadella/ridolini) amato (topo gigio) ma NON avete di meglio che pescare i dinosauri ??????
Scritto da Narciso Rezzonico il 17/5/2014 alle 08:36
Caro adamoli niente voto segreto chi ha sbagliato deve pagare e uscire dal parlamento nessun inquisito di nessun colore deve essere giustificato
Scritto da Luigi Scandroglio il 17/5/2014 alle 08:54
@Luigi Scandroglio inquisito e colpevole non sono sinonimo. I condannati.fuori....sugli.inquisiti i partiti facciano filtro con senno come ricordava Giuseppe.
Scritto da GianMarco Calella il 17/5/2014 alle 09:17
Caro Adamoli, a margine del dibattito sul meschino spettacolo offerto dalla camera sul "caso Genovese" e davanti alla tua"confessione" di seguire i discorsi di Almirante,mi permetto di ricordare la frase pronunciata dal "torturatore di Italiani" come lo definivano i "compagni",quando la politica era... Politica ,davanti alla bara di Enrico Berlinguer: "non sono venuto per farmi pubblicità,ma per salutare un uomo estremamente onesto". Torneranno quei tempi? Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 17/5/2014 alle 09:44
Adamoli. Quando parli così mi viene quasi voglia di tornare al tuo fianco ma una gran parte del tuo partito non è come te.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 17/5/2014 alle 10:33
Il n.1 (decaduto) , se l'è cavata con 4 ore di svago la settimana a Cesano Boscone. Forse gli è riuscito di evitare il gabbio (per il momento) grazie a qualche occulta e potente "raccomandazione". Il n. 2 (ex uccel di bosco a Beirut) è atteso con i ferri al posto giusto all' "u ciarduni". Cosi si chiama in dialetto il gabbio Palermitano "Ucciardone". A Rebibbia hanno chiuso Scaiola in attesa di Matacena. Si cambia, si cambia, porca miseria se si sta cambiando! w l'italia libera, w il 25 maggio
Scritto da robinews il 17/5/2014 alle 12:32
@Aldo Passarello e @Robinews sono i due estremi che si toccano. Uno considera Berlusconi uno statista, l'altro un diavolo. Strano che s'incontrino sul blog di Adamoli.
Scritto da Lorenzo L. il 17/5/2014 alle 13:16
Secondo quanto si intuisce dalle dichiarazioni di Renzi sulla questione Genovese, se non ci fosse stato Grillo non si sarebbe votato o addirittura il PD avrebbe votato in maniera opposta. Che dire???
Scritto da disillusodallapolitica il 17/5/2014 alle 13:54
Il caso Genovese mi fa ritornare alla mente la storiella dell'asino, di San Giuseppe, Gesù e la Madonna. Qualsiasi uso o meno dell'asino aveva come effetto una critica. Se Genovese non fosse stato consegnato, come giustamente è avvenuto, all'A.G. si sarebbe aperto il cielo degli interventi contro il PD. Non siamo in un regime dittatoriale, l'imputato ha una buona posizione economica e si potrà difendere, meglio di altri cittadini. Ci si dovrebbe chiedere se è valido l'istituto autorizzativo.
Scritto da Sic Est il 17/5/2014 alle 14:45
@Aldo Passarelo (09.44) - Bella domanda. La politica dovrebbe ritrovare il senso di una missione comune, di uno scopo nazionale e forme istituzionali condivise. Se questo accadesse perdurerebbero le contrapposizioni programmatiche e politiche ma si recupererebbe il rispetto reciproco. Ripeto ciò che sul blog ho già scritto altre volte: da ragazzino non perdevo quasi mai una conferenza stampa di Giorgio Almirante. Mi affascinava come uomo e come irriducibile avversario.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/5/2014 alle 15:53
@Sic Est. Ormai anche il potere giudiziario che sembrava monolitico è entrato in crisi come dimostra il brutto esempio del tribunale di Milano. Bisogna cambiare molto, quasi tutto. E' l'ora di una vera e profonda fase costituente. L'istituto autorizzativo del Parlamento, come scrivi, può essere cambiato ma dentro un nuovo equilibrio di poteri che riporti anche la magistratura ad un ruolo meno invasivo e più controllato di quello che ha avuto negli ultimi vent'anni.
Scritto da Roseto senza rose il 17/5/2014 alle 16:57
I magistrati di Messina potevano benissimo procedere contro Genovese anche senza arrestarlo. Forse hanno perso tempo. Boh!
Scritto da ff il 17/5/2014 alle 18:19
@Lorenzo L. 13,16 Ma di quali estremi che si toccano parli? Chi sia Berlusconi (il diavolo o uno statista) non è un problema di Robinews. Tu che sembri un ottimo osservatore come definiresti un "super potente" che assume e ospita in casa un "super boss mafioso" (Mangano) e lo definisce un "eroe vittima della mala giustizia". Tieni conto che Mangano è stato indiscutibilmente acclarato, che era un capomafia siciliano di caratura internazionale.
Scritto da robinews il 17/5/2014 alle 18:45
@Roseto senza Rose (16:57). Hai ragione. Sono uno di quelli, leggi i miei interventi sulla questione giustizia, che pone questo problema trai primi da risolvere, appena dopo la Legge Elettorale. La questione che sorge è che una richiesta di arresto, che per un Cittadino senza la tessera di parlamentare si risolve con la detenzione, per un parlamentare ha bisogno di particolari strumenti.
Scritto da Sic Est il 17/5/2014 alle 20:26
@Si Est. E' giusto che per i parlamentari ci sia bisogno di particolari condizioni per l'arresto. E' così in tutto il mondo democratico. In caso contrario avremmo il super potere delle magistrature. Immaginiamo un governo con una maggioranza ristrettissima, basterebbero un paio di arresti per cambiarla. Questo non significa che il deputato o il senatore non possa essere indagato, imputato, processato e poi con sentenza definitiva mandato in carcere. Prima ci vuole l'autorizzazione a procedere di un organo costituzionale.
Scritto da Roseto senza rose il 17/5/2014 alle 23:25
La discussione su questo post è andata meglio di quanto pensassi. Nel bel mezzo dei casi Genovese, Dell’Utri, Matracena, Frigerio, Greganti, poteva sembrare quasi una provocazione oppure un puntiglio formalistico. Né l’una né l’altro per almeno tre motivi. Primo, il rispetto del Parlamento e dei suoi componenti: i partiti debbono dare la linea politica ma non pretendere ubbidienza su questioni che concernano la libertà di coscienza. Secondo, l’arresto dei parlamentari non può essere affidato solo alle Procure. Serve un filtro che funzioni anche come deterrente per i magistrati in cerca di pubblicità (ce ne sono, eccome), tuttavia sarebbe meglio studiare qualche modalità diversa rispetto all’attuale voto della Camera di appartenenza. Il discorso della Giustizia uguale per tutti èsacrosanto, ma a questo proposito (esclusivamente a questo proposito) è solo un facile slogan popolare che non ha fondamento. Terzo, l’eccesso della carcerazione preventiva è un cattivo vizio italiano. E’ come se si dicesse “siccome poi la fanno franca” facciamogliela pagare subito con la gogna e con un po’ di prigione preventiva, dopo si vedrà. Sbagliatissimo. Bisognerebbe rovesciare il modello: processi a piede libero quando non ostano motivi di sicurezza per i cittadini, di inquinamento delle prove, di reiterazione del reato. E poi procedimenti celeri e certezza della pena (quella attuale di Berlusconi fa ridere). Il lavoro da fare è enorme e deve essere fatto che lo vogliano o no pezzi della magistratura felici della loro libertà quasi incontrollata, dello status, dello stipendio e dei privilegi acquisiti nel tempo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/5/2014 alle 08:47
Chiaro che certezza della pena, processi celeri, carceri meno disumane, ecc., sono tutti punti condivisi dalla totalità delle persone. Dovendo adattarci a quella che è la nostra triste realtà mi chiedo perchè, in caso di arresto, non venga ampliato il ricorso ai domiciliari.
Scritto da bm il 18/5/2014 alle 11:19
Buonissimo l'ultimo commento di Adamoli che spiega meglio il significato del post..
Scritto da Lavoratore Malpensa il 18/5/2014 alle 12:07
Caro Adamoli, Le votazioni palesi o segrete presentano entrambe aspetti negativi: la votazione palese potrebbe condiziona la libertà di scelta dei deputati e li richiama alla disciplina di partito, mentre la votazione segreta, potrebbe rafforzare le minoranze interne al partito con prevedibili indebolimenti della linea politica in atto ( vedi la carica dei 101 contro Prodi). In merito alla richiesta della magistratura per l’arresto di un deputato, condizionata dal giudizio positivo del parlamento, ritengo che sia errata in quanto i parlamentari non hanno i titoli per comprendere le motivazioni giuridiche e giudicare con cognizioni di causa. Possono solo esprimere una loro convinzione o convenienza politica che non è la stessa cosa. In Germania tra i documenti che per rito il nuovo primo ministro deve firmare al momento dell’insediamento, firma l’autorizzazione preventiva all’arresto di deputati o ministri che la magistratura ordinaria intende incarcerare.
Scritto da Ernesto Alberichi il 18/5/2014 alle 14:40
Angelo Panebianco ha scritto questa mattina a proposito del conflitto nella Procura di Milano: "ll Csm è un organo lottizzato dalle correnti e le sue decisioni (e le sue non decisioni) sono il frutto di negoziazioni fra i diversi gruppi organizzati della magistratura. È improbabile che da lì vengano, per giunta con tempestività, provvedimenti risolutivi". E' così da decenni. Se non si cambia si finisce malissimo.
Scritto da Lux il 18/5/2014 alle 15:39
Caro Lorenzo L., Robynews ed io ci incontriamo o scontriamo se vuoi... perché qui ci si può confrontare liberamente, moderati da un gran signore che mi sembra non voglia fare di questo blog un qualsiasi organo di partito.. Buon pomeriggio, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 18/5/2014 alle 16:19
Oggi ho risolto tutte le mie ansie e angosce politiche che avevano origine fin dal 25 aprile 1945. Mi è sempre mancato un sacco "l'uomo" che doveva unire i "moderati". Oggi è arrivata la "Passera" (Corsera) che unirà tutti i moderati contro Renzi e M5S. Un uomo "povero, onesto, moderato" che saprà ben insegnare agli italiani "moderati" come "arricchirsi facilmente" alla faccia degli italiani "non moderati". Ne sentivamo la mancanza. Hei Passera (e Corsera) un gigantesco VAFFA.... NO HE?????
Scritto da robinews il 18/5/2014 alle 17:23
@Robinews. Questa volta ti do ragione. Passera non riuscirà mai a riunire nessuno. Ho deciso di votare per Renzi.
Scritto da Maurizio il 18/5/2014 alle 19:13
Giuseppe, hai ragione, " il lavoro da fare è enorme". Ma chi lo farà? Chi si è fatto delle leggi personali, chi si è consegnato mani e piedi alla Magistratura, i potenziali ghigliottinatori che però non considerano le malefatte a casa loro? Tu adesso mi dirai ancora che sono pessimista, ma non mi sento tale. Spero che tu abbia letto oggi l'articolo di Ainis, sul Corriere!
Scritto da mario diurni il 18/5/2014 alle 19:56
Robinews, aggiungi,per piacere,il mio Vaffa...al tuo? Con tante scuse "alla"PASSERA.... Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 18/5/2014 alle 20:18
@Mario Diurni (19.56) - Si, ho letto Michele Ainis (ieri). Mi piace molto la sua scrittura per immagini e condivido che il pauperismo è la porta dell’inferno. Non mi sembra però che l’aver messo un tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici sia da inscrivere nell’alveo del pauperismo. La difesa del ceto medio è un punto programmatico del Pd. Se sarà attuato lo vedremo ma finora la volontà è questa ed è visibile. Anche sul resto che tu denunci è troppo presto per tirare le somme sul goveno Renzi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/5/2014 alle 23:02
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