Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 11/9/2008 alle 11:00

Da ciò che filtra dagli ambienti politici che contano sembra ormai chiaro che l’Italia avrà una nuova legge elettorale per le Europee della prossima primavera. Il sistema elettorale potrebbe incardinarsi su tre importanti novità.
1.  Le circoscrizioni elettorali sarebbero meno estese di quelle di oggi. La nostra comprenderebbe solo la Lombardia senza il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta. Mi pare una scelta positiva che avvicina i cittadini agli eletti.
2.  Verrebbe introdotta una soglia di sbarramento per contrastare la frammentazione politica. Se questa soglia consentirà ai partiti, non troppo piccoli, di essere rappresentati in Europa, sarà una misura anche questa accettabile e utile.
3.  Sarebbero soppresse le preferenze degli elettori rispetto ai candidati. E’ una decisione questa sbagliata che dobbiamo decisamente contrastare perché consegna il potere di scegliere gli eletti alle oligarchie nazionali dei partiti.
Abbiamo già votato due volte - 2006 e 2008 - con le liste bloccate e con i partiti padroni del Parlamento. La conseguenza, sotto gli occhi di tutti, è l’ulteriore distacco fra cittadini e politica.
Sul sito ho messo un sondaggio per capire meglio gli umori degli elettori. Credo che anche la rete, e non soltanto le indagini demoscopiche, possono aiutare i partiti a comprendere le reazioni della base elettorale. Ce n’è un grande bisogno.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Sulle tre novità sono d'accordo con Lei. In particolare ci deve essere consentito esprimere almeno una o due preferenze. Aggiungerei il divieto di presentarsi candidato in più circoscrizioni. Berlusconi è stato "maestro" anche in questo. Si è sempre presentato capolista in tutte le circoscrizioni utilizzando la sua (innegabile) popolarità per attrarre voti, pur sapendo di non potere occupare 5 seggi contemporaneamente! Anzi, alla fine non ne occupava nemmeno uno perchè rimaneva a Roma .
Scritto da Antonio il 10/9/2008 alle 15:34
Istintivamente direi arridateme la preferenza (una sola però)! poi il dubbio mi assale, le preferenze sono croce e delizia, mai sentito parlare di voto di scambio? Quindi i rischi sono o eleggere dei sconosciuti yes men (individuati sulla base del loro livello di schiavitù) oppure rischiare un ritorno a pratiche illecite nella raccolta dei voti. Ma quello che mi chiedo è: se abitassi in Germania ragionerei allo stesso modo? Vedrei per forza la fregatura dietro l'angolo?
Scritto da Spartacus il 10/9/2008 alle 18:16
Condivido anch'io le tre novità. La soglia di sbarramento sarebbe equa se fissata al 5%. La nuova legge dovrà consentire agli elettori di esprimere almeno due preferenze e impedire che in candidato possa presentarsi in più circoscrizioni. L'assegno di carica dovrebbe essere non superiore a quello percepito dai parlamentari europei francesi o tedeschi.
Scritto da Ravani il 10/9/2008 alle 18:21
Chissà perché su tre cose due sono ottime ...e poi ci mettono una SCHIFEZZA da far digerire con la formula PRENDERE O LASCIARE. Io Antonio, se mi permette, andrei oltre come per le incompatibilità per i piccoli comuni, se uno si vuole candidare per il parlamento europeo prima deve dimettersi se ricopre dei ruoli incompatibili con la carica che PROBABILMENTE andrà a ricoprire.
Scritto da Alessandro Z il 10/9/2008 alle 19:57
Idee magari poche, ma chiare: 1) una preferenza per tutte, dico tutte, le consultazioni elettorali 2) divieto di presentarsi in piu' circoscrizioni e/o collegi 3) divieto di formare gruppi diversi dalla lista con cui ci si era presentati alle lezioni. Serve recuperare il rapporto con i cittadini. Il sistema attuale ha leso il principio costituzionae della liberta' dell'eletto dal vincolo di mandato. Prima l'eletto rispondeva a chi lo aveva votato con la preferenza, ora risponde solo al partito.
Scritto da A.B. il 11/9/2008 alle 08:46
D'accordo su i punti 1 e 2, e ancor di più sul punto 3. Poco da aggiungere, tranne che la politica merita appieno il discredito in cui è piombata negli ultimi 16 anni. La non-preferenza è il trionfo delle logiche di cooptazione dei più mansueti-raccomandati-allineati. Questi le idea di territorio e accountability neanche sanno dove stiano di casa, ma in fondo non gli serve entrando tutti i giorni nelle nostre case con i mezzi di informazione.
Scritto da Stefano Gardelli il 11/9/2008 alle 11:50
Sono perfettamente d'accordo con quanto esprimi. Ritengo però eccessivo uno sbarramento al 5%, penso che possa anar bene una soglia tra il 3 e il 4% Condivido anche il pensiero di Antonio.
Scritto da Angelo Eberli il 11/9/2008 alle 19:20
Qualcuno mi ha chiesto quando darò l'esito del sondaggio che sta raccogliendo molte risposte. Lo lascio sul sito fino a domenica e poi tirerò le somme.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/9/2008 alle 16:15
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