Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/10/2008 alle 08:57

Jorg Haider era un leader autorevole della nuova destra europea. Un “populista carismatico” che all’inizio degli anni ’90 amava lodare il Terzo Reich e le famigerate SS tedesche. Ultimamente era cambiato ed aveva perfino dichiarato: “Nulla vieta con gli anni di diventare più intelligenti”.
Io lo osservavo, come molti di noi credo, con interesse e curiosità soprattutto per alcune affinità con la Lega Nord maturate in particolare negli ultimi sette-otto anni.
Che la Lega di Milano voglia proporlo per l’Ambrogino d’Oro e si batta per un gemellaggio con Klagenfurt, capitale della Carinzia dove Haider era stato governatore, non desta nessuna sorpresa da parte mia, anzi. E non faccio nessuna speculazione politica di qualsiasi tipo. Spero solo che tutto questo serva a seppellire la memoria di una celebre frase di Massimo D’Alema (1994) sulla Lega come “costola della sinistra”. L’interpretazione  banale e casereccia di questa affermazione ha già creato fin troppi equivoci nel centrosinistra, in particolare nelle province pedemontane.
A proposito di Haider ricordo con piacere la testarda volontà di Romano Prodi, Presidente della Commissione europea, quando, nell’anno 2000, si era opposto a Jacques Chirac, Presidente francese, che voleva delle sanzioni pesantissime verso l’Austria per l’ingresso del partito di Haider nel governo austriaco. Che sia stato un Presidente di centrosinistra a fare quella battaglia contro l’interventismo in Austria del Presidente francese di centrodestra è molto istruttivo.
Allora vinse Prodi e Haider, anziché diventare un martire, cominciò a sgonfiarsi. Un giorno molto di ciò che ha fatto Prodi sarà rivalutato. Lo dice uno che prodiano non è mai stato.

Commenti dei lettori: 14 commenti -
Condivido le cose che dici sulla Lega, sulla frase di D'Alema, che ci ha fatto tanti danni, e su Prodi. Che cosa vuol dire che non sei mai stato prodiano? Sul blog l'hai difeso anche quando tutti gli sparavano addosso
Scritto da Giulio Malnati il 13/10/2008 alle 09:39
Pure io non sono mai stato Prodiano, ma penso le stesse cose del buon Adamoli... personalmente stò gia rivalutando la sua opera (su Alitalia ad'esempio).... Ha operato meglio lui con un parlamentare di vantaggio, che il Premier che dorme tre ore a notte (dormisse un pò di più sarebbe meglio) con una pletora di signor "SI", un pò incavolati (vedasi Guzzanti).
Scritto da Ale il 13/10/2008 alle 10:13
Benissimo, ma che tristezza sentirle dire che non e' mai stato un Prodiano. Prodi è stato per molti anni il suo leader di riferimento; come tale in un certo senso tutto il centrosinistra è stato Prodiano, anche in queste parole si capisce come è frazionato il centrosinistra. Ovviamente, nella politica italiana a causa del fortissimo individualismo cosi non è e appena c'è un leader tutti a remargli contro. Ma ne avesse il centrosinistra di gente del livello di Romano Prodi.
Scritto da Andreus il 13/10/2008 alle 11:15
Ad Heider succede Stefan Petzner, di soli 27 anni che, pare, riunirà le due destre austriache. Che ne pensa, Adamoli? A me non pare una bella notizia.
Scritto da signoraoscura il 13/10/2008 alle 13:48
Adamoli parla con grande rispetto della Lega, ma da avversario politico. Cosa dovrebbe fare? Quanto a Prodi dice onestamente che lui non era strettamente prodiano e infatti non veniva dall'Asinello, il partito di Prodi. Così è onesto e coerente. Se Prodi fosse stato un vero leader non avrebbe fallito due volte. Però non si può dargli la colpa di tutto.
Scritto da Giancarlo il 13/10/2008 alle 14:45
Ricordo, tuttavia, che anche il governo del Friuli Venezia Giulia, quando era ancora governato da Riccardo Illy e dal centrosinistra (Rifondazione compresa, con delega alla cultura), cioè fino a maggio scorso, aveva degli ottimi rapporti con la Carinzia di Haider. Certo, si fa di necessità virtù: nell'ambito della macroregionale Alpe Adria (storicamente il Norico) era impossibile non andare d'accordo con i "vicini di casa". Ma forse anche memori delle origini politiche "verdi" dell'Haider-pensiero, i rapporti erano più che cordiali e di circostanza. E d'altro canto, proprio quando D'Alema diceva quella frase, nel laboratorio politico del piccolo Friuli Venezia Giulia governava una coalizione Pds-Lega. Non sarà durata tanto, ma ha funzionato. All'epoca. E in una regione dove la Lega ha preso le mosse da un autonomismo spinto, che poco o tanto ha sempre accomunato trasversalmente tutte le forze politiche. Ora il tempo è trascorso, di fatti ne sono successi, le premesse sono cambiate. Ma se nella grande e potente Lombardia sembra difficile ipotizzare coalizioni del genere, siamo sicuri che nelle piccole regioni e negli enti locali di periferia non prevalga ancora la necessità di una buona e solida amministrazione al di là dei colori politici?
Scritto da Laura S. il 13/10/2008 alle 16:17
La frase banale che disse D'Alema è visibilmente datata e si è affossata da sè. Ma ricordiamoci che era il '94 e lo stato "confusionale" lasciato dai ben noti avvenimenti di Tangentopoli non bisogna dimenticarli. Finalmente, ma nel blog è bene evidenziato, gli interventi che sono riportati sono costruttivi e portano conoscenza dei fatti e MEMORIA. Sempre dibattito, non chiusure che creano malumori ed a volte frazionamenti di buona memoria.Avanti così Adamoli.
Scritto da penna42 il 13/10/2008 alle 17:48
Se il tema in questione è la rivalutazione dell'operato di Prodi, sia a livello europeo e nazionale dico che gli antiprodiani nel PD sono stati in molti, tutti fortemente contrari alla disponibilità di Prodi di ascoltare le istanze della sinistra, senza minimamente capire che si erigeva una diga tra gli eletti e il popolo di centrosinistra, e ora a qualcuno non rimane altro che rincorrere berlusconi con il piattino, e mi fermo qui.
Scritto da mario il 13/10/2008 alle 18:22
Caro Adamoli, abbiamo capito che D'Alema ti piace poco assai. Seppelliamo dunque la memoria di quella celebre frase, inoppurtuna e sbagliata di D'Alema. Ma facciamoli tutti, quindi anche tu. Non ti pare ?
Scritto da Ambrogio Vaghi il 13/10/2008 alle 19:04
Sicuramente come tedesco consapevole non posso essere d'accordo con le idee di Heider. D'altro canto non va scordato che Heider ha sempre usato e sostenuto il metodo democratico per proporre la sua visione. Cio' lo rende un protagonista vero della discussione politica e sociale. Posso ricordare la frase "io non sono d'accordo con te ma darei la vita per permetterti di esprimere cio' che pensi" ... ebbene: io con Heider sono agli antipodi, ma mi spiace veramente che sia morto cosi' inutilmente!
Scritto da Un Tedesco il 13/10/2008 alle 21:02
Anch'io non sono mai stato, come te, un prodiano entusiasta, ma come tu dici non si può scaricare tutto su di lui come fanno alcuni dirigenti del PD.
Scritto da Monti A. il 13/10/2008 alle 22:20
Caro Vaghi, non è vero che D’Alema mi piace “poco assai”, tanto è vero che il 9 ottobre ho riportato una sua dichiarazione affermando di condividerla pienamente. Ho approfittato del post di Haider per ribadire il mio pensiero sui rapporti del Pd con la Lega. Assoluto rispetto e confronto costruttivo, ma a partire dal riconoscimento delle reciproche identità che sono molto diverse.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/10/2008 alle 10:17
Rispondo in modo particolare ad Andreus su Prodi e il prodismo. La mia storia personale è stata molto diversa da quella di Romano Prodi, e non soltanto perché la sua è infinitamente più importante della mia. Il mio itinerario politico, molto lineare e classico, è stato questo: Sinistra DC, Partito Popolare, Margherita, PD. Prodi è stato Presidente di Enti pubblici nella prima Repubblica in nome e per conto della DC. Nella cosiddetta seconda Repubblica ha inventato, con Arturo Parisi, il Partito dell’Asinello, quindi ha contribuito a fondare la Margherita mantenendo in vita la corrente prodiana. Successivamente è diventato Presidente del PD, che aveva fortemente voluto, e leader dell’Unione, comprendente Rifondazione e gli altri partiti di sinistra-sinistra. In questo senso è stato certamente il mio riferimento, da me sempre rispettato, ma non posso certo qualificarmi prodiano di stretta osservanza. Detto questo, da mesi sto sostenendo che assegnare tutte le responsabilità della sconfitta elettorale a Prodi, come purtroppo anche alcuni dirigenti del PD vanno affermando, non è solo sgradevole, ma anche sbagliato e ingiusto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/10/2008 alle 18:18
Come avete sicuramente notato, l’inserzione dei commenti da qualche giorno non segue più l’ordine cronologico. E’ un guasto tecnico di cui mi scuso, che non dipende da me e che spero sia al più presto superato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/10/2008 alle 18:19
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