Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/10/2008 alle 09:40

“Questi sono discorsi da intellettuali. Lei poi non dice quale sarebbe la differenza fra razzismo e xenofobia”. Questo è il commento di Montalbetti G. al mio breve pezzo del 16 ottobre “Varese: razzismo no, xenofobia sì, come tante parti d’Italia(nella foto, l’episodio di Brinzio e delle sagome dei bambini di colore sbiancate). Provo a spiegarmi meglio.
Il razzismo è la rivendicazione della superiorità di una razza sull’altra condotta con le armi della sopraffazione e della violenza. Ci sono stati tanti episodi in tutta Italia di razzismo, ma i protagonisti sono gruppuscoli per ora marginali. Varese non è più razzista di altri mille luoghi. Devo riconoscere che il Governo e il Ministro Maroni tengono la guardia alta in maniera efficace. Lo stesso sta facendo Gianfranco Fini nel tentativo di bandire ogni rigurgito di fascismo razziale.
Diverso il discorso sulla xenofobia che è un atteggiamento diffuso in Italia e in Europa. E’ la paura dell’immigrato che toglie i posti di lavoro, che abbassa la qualità dell’istruzione, che occupa i letti degli ospedali, che ha stili di alimentazione e di vita che non si mandano giù. Di fronte a questi problemi, destinati a crescere se ci sarà crisi economica, è un veleno la propaganda politica che sfrutta la paura. Ma è anche insufficiente l’implorazione alla tolleranza e alla integrazione sociale se non si danno risposte di governo convincenti sulla legalità e sulla sicurezza.
Dando per scontato l’impossibilità di eliminare completamente fenomeni di intolleranza e di aggressività sociale, ciò che conta è che le classi dirigenti, politiche, sociali e culturali, trovino il modo di confrontarsi sui progetti concreti per realizzare un nuovo patto di convivenza civile. Ne guadagnerebbe la serenità dei cittadini e anche la produttività del nostro sistema economico.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 16 commenti -
Bravo Adamoli, ho appena appena letto la sua opinione. Finalmente uno di centrosinistra che dice cose meditate, e non demagogiche.
Scritto da Luigi Corsi il 18/10/2008 alle 10:01
E' razzismo? No, è xenofobia. Ma va, chiamiamolo bullismo. Ho l'impressione che ci esercitiamo in una disquisizione nominalistica. Questo esercizio non mi entusiasma. I fatti ci dicono che in molti casi gli "ismi" e le fobie si sovrappongono. Quasi sempre l'aggredito estero,straniero (xenos) appartiene ad una etnia ,razza, diversa dalla nostra. E gli imbecilli che compiono certi atti contro "il diverso" non si pongono certamente il problema di come sarà classificata la loro bravata...
Scritto da Vaghi il 18/10/2008 alle 11:46
...ll bullismo ? Va considerato in questi casi non un'attenuante bensì un'aggravante. Il bullo contrasta solitamente un eguale possibilmente più debole. Se è più forte se ne fa vanto. Noi invece siamo davanti ad aggressioni di branco contrro il "diverso" meglio se isolato. Siamo davanti a pusillanimi che diventano aggressivi e si esaltano quando colpiscono in branco. Quanto lavoro di educazione rimane da fare !.
Scritto da Vaghi il 18/10/2008 alle 11:58
E' vero condanniamo tutte le bravate, ma se diciamo che tutto è razzismo, anche gli atti degli imbecilli che razzisti non sono, finisce che sottostiamo il razzismo e la xenofobia. No le distinzioni vanno fatte, non è noninalismo. Stiamo attenti a non dare ragione alla Lega facendo di ogni erba un fascio.
Scritto da Ariosto il 18/10/2008 alle 12:11
Caro Corsi, quanto a demagogia la destra e la Lega sono imbattibili. A me piace il modo di scrivere di Aamoli. C'è bisogno di ragionare.
Scritto da Garancini G. il 18/10/2008 alle 12:18
Caro Giuseppe, riflettendo sulla tua lettera torno a pensare che hai sempre più ragione. La lettera che ho scritto a Varesenews è stata una lettera di cuore. spinto da affermazioni che reputo gravi da parte di un sindaco. Allo stesso tempo però vorrei sostenere che la Politica deve fare qualcosa per i più giovani. Perchè reputo grave il fatto di Varese sopratutto perchè fatto da 16 enni i quali rappresentano il futuro. Solo questo mi premeva.
Scritto da Francesco Calò il 18/10/2008 alle 12:49
Fontana, impara da Adamoli. Lui ha fatto un'intelligente difesa di Varese senza parlare dei comunisti. Ma in che mondo vivi? Per far valere le tue ragioni hai bisogno ancora di offendere chi ha creduto nel comunismo e adesso non più? Ma smettila e pensa a fare il sindaco.
Scritto da Un ex comunista il 18/10/2008 alle 13:27
Da una parte la classe di Adamoli, dall'altra Fontana con i suoi slogan triti e ritriti. I voti però sono da questa parte. Che tristezza!
Scritto da Flavio il 18/10/2008 alle 15:18
Condivido in parte il suo ragionamento, vero è che vi sono delle sostanziali diversità tra razzismo e xenofobia, ma io penso, che non sappiamo bene quale sia la linea di confine tra le due condizioni, e soprattutto una non esclude l'altra. Come la storia ci insegna, dalle crisi economiche si alimentano pericolosi meccanismi che un pò alla volta si manifestano in vere esplosioni di razzismo.
Scritto da mario il 18/10/2008 alle 18:39
"E' l’ennesima dimostrazione, dopo analoghi episodi degli ultimi giorni, della pochezza culturale, politica e soprattutto umana dei responsabili di tale gesto." Non sono parole mie, ma quelle di Dario Galli, presidente della provincia, all'indomani dell'imbrattamento delle scritte in dialetto dei cartelli segnaletici (23 settembre 2008). Parole che avrei voluto sentire anche in occasione di ciò che è avvenuto a Brinzio, invece di questo imbarazzante silenzio. Mi auguro che il detto "chi tace acconsente" non sia valido per questo caso... E mi auguro che la Digos, tanto solerte in occasione dell'affair "teste d'asino" alla rotonda di Buguggiate, dedichi lo stesso impegno.
Scritto da pino il 18/10/2008 alle 18:45
Flavio è vero che i voti sono dalla parte della Lega e del PDL però avrei voluto vedere Adamoli contro Fontana per l'elezione a sindaco. La battaglia, che non c'è stata, sarebbe stata almeno più incerta. L'ho sentito dire sia da sinistra che da destra. Io ho votato il candidato dei Ds e Margherita ma senza entusiasmo.
Scritto da Gianni P. il 18/10/2008 alle 21:28
Come Mario ho qualche dubbio sul confine tra razzismo e xenofobia però capisco che la distinzione fra i due concetti è necessaria. In ogni caso è importante ragionare anche in linea teorica.
Scritto da Emanuele il 19/10/2008 alle 12:22
Caro Vaghi, per la stima che ti porto e le obiezioni di fondo che sollevi ti devo una risposta. È chiaro che bisogna reprimere e punire tutte le aggressioni fisiche e anche verbali comunque siano motivate. Sei sicuro però che ogni violenza, anche contro uno straniero, abbia sempre radici razziste? Se noi qualificassimo così ogni atto di inciviltà verso i “diversi”, e poi allargassimo il campo agli imbecilli che fanno bravate e alle dichiarazioni di intolleranza verso gli immigrati, faremmo un favore enorme al razzismo che si sentirebbe in buona e larga compagnia e ben protetto. Il bullismo va duramente condannato, ma è raramente razzista. Tu ti senti di dire che Varese è razzista? Io no. Ma che sia un poco xenofoba mi sembra una realtà. Dobbiamo focalizzare bene e combattere questo fenomeno, purtroppo diffuso, assicurando legalità e sicurezza. Ha ragione Mario quando dice che spesso è molto difficile dire se un’aggressione è dovuta a razzismo o a xenofobia. Ma non è questo che m’interessa perché altrimenti farei davvero del nominalismo. E poi la zona grigia è dentro la stessa natura umana. Io intendevo solo mettere in guardia da una confusione concettuale che favorisce solo chi sfrutta la paura per fini elettorali e che rende più difficile un’azione efficace di prevenzione e di educazione civile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/10/2008 alle 16:31
andiamo oltre la discussione nominalista cui ci costringono coloro che negano i problemi per nascondere il ritardo delle politiche di integrazione e parlano dei comunisti di ieri per non parlare di ciò che succede in casa nostra oggi. Non è con i soldati per strada e le classi speciali a scuola che se ne esce. Tutti sanno che a parlare si impara ...parlando. Chi propone altro propone non-soluzioni. Servono, come dici tu, PROGETTI CONCRETI, ma purtroppo c'è chi sulle non-soluzioni ci campa.
Scritto da roberto il 19/10/2008 alle 21:25
Ha completamente ragione Adamoli. Se diciamo che Varese è razzista la città insorge (e anch'io) e la regaliamo ancora di più al sindaco che dietro la sua patina perbenista è un estremista. Diverso se diciamo che ci sono dei comportamenti incivili che vanno corretti e di corsa. E io ho sempre votato a sinistra mai per il fu partito di Adamoli.
Scritto da Fabrizio Corti il 19/10/2008 alle 22:53
Forse erano "razzismo" le scritte apparse nell'incontro Ignis-Maccabi... Mah...Ho fatto il liceo a Varese secoli fa; non c'erano stranieri ma gia' si respirava una bell'aria fascista. P.S. nel ricco Varesotto gli stranieri non rubano i posti di lavoro. Fanno semplicemente dei lavori che ormai noi ci rifiutiamo di fare. Punto.E pure sono sfruttati.Punto.
Scritto da giando del torchio il 22/10/2008 alle 18:05
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