Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/10/2008 alle 16:00

Bella discussione ieri sera all’ Infedele di Gad Lerner. Il tema era quanto mai di attualità: la creazione di “classi ponte” per i bambini stranieri che, alle elementari, non superino un test di ammissione.
L’unico ospite “politico” della serata è stato Roberto Cota (Lega Nord), primo firmatario della mozione approvata nei giorni scorsi alla Camera. A confrontarsi con lui docenti, pedagogiste, genitori, giovani stranieri che hanno affrontato, con successo, l’integrazione nelle scuole italiane. Molto bello il video realizzato in una scuola elementare in cui erano i bambini stessi a  raccontare come, proprio la convivenza con i coetanei italiani, li abbia aiutati a imparare velocemente la nostra lingua e ad integrarsi.
Ed è questo il punto: il problema c’è e va affrontato, ma per imparare l’italiano bisogna stare in mezzo agli italiani, magari affiancando alle lezioni tradizionali qualche ora dedicata a laboratori di lingua mirati (cosa che tra l’altro già accade e rischia invece di essere messa in crisi dai tagli alle risorse finanziarie previsti dal progetto Gelmini)
Insomma, come ha detto provocatoriamente lo scrittore ospite della serata Sandro Veronesi, il “re è nudo”: non è la conoscenza della lingua italiana che viene messa in discussione dalla Lega, ma ancora una volta la presenza stessa degli immigrati in Italia. Ma non è ostacolando l’integrazione, soprattutto dei bambini, che si affrontano questi problemi.
 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Lo scrittore Sandro Veronesi (che è stato proposto anche per il Nobel per la letteratura) è stato scambiato dal buon Cota per un giornalista: forse è qualcun altro che ha bisogno di tornare a scuola con corsi intensivi (magari con un bel grembiulino verde). Battute a parte, io posso al limite comprendere una misura di questo genere per le scuole medie inferiori e superiori (come accade, ad esempio, in Francia). Ma portarla alle elementari, mi sembra davvero troppo. Qui si cerca solo la provocazione e si sfrutta ed alimenta la cultura del sospetto, la paura del diverso. E trovo che la cosa sia davvero ignobile. Oltretutto, come ha sottolineato provocatoriamente anche Lerner, allora le stesse misure si dovrebbero prendere anche con quei bambini che soffrono di handicap fisici, ma anche di apprendimento. E tutto questo, quando invece tutti i maggiori pedagogisti del mondo affermano che le barriere di apprendimento si superano più facilmente con gruppi eterogenei. Da notare che Cota poi ha più volte parlato di "difesa della identità e della nostra cultura": come se nelle nostre scuole non si insegnasse più l'italiano ma l'arabo o il cinese!
Scritto da pino il 21/10/2008 alle 16:57
Della Gelmini mi convince solo il grembiule e il voto in condotta. Tutto il resto mi sembra una regressine culturale e sociale.
Scritto da Ariosto il 21/10/2008 alle 21:31
Sottoscrivo totalmente quanto scrive Adamoli. Non capisco perché abbiano deciso di colpire proprio le elementari, che funzionavano bene, e non si sia messo mano agli altri livelli, dove qualche ora di Italiano in più farebbe bene a tutti, non solo agli stranieri. Grembiule, voto in condotta, voti e non giudizi sono cambiamenti che non incidono, fanno immagine e basta. Hanno scelto di tagliare pesantemente i fondi alla scuola ma poi propongono aggiustamenti "populisti" che fanno audience
Scritto da Spartacus il 22/10/2008 alle 10:28
Ho visto parte della trasmissione di Lerner, un pò costruita per fare a botte, ma comunque fatta bene. Credo che gli spettatori hanno avuto un'ulteriore prova che alla LN di un confronto non gliene può fregare di meno. Non hanno nessun interesse nel capire le ragioni dell'altro, non ne hanno nessuna voglia e nessuna intenzione, vogliono solo fomentare la rabbia, quindi per il bene dell'Italia: LEGA DELENDA EST!
Scritto da Catone il 22/10/2008 alle 11:39
Berlusconi annuncia "La polizia nelle scuole!", mi rendo conto che quella massa chiassosa di ragazzi possa dare fastidio e che impedisca lo svolgimento delle lezioni...... ma mandare la celere a sgombrare dei quindicenni mi sembra eccessivo! ma possible che non si possano ascoltare le loro ragioni e magari dare delle risposte alle loro inquietudini?
Scritto da Lele il 22/10/2008 alle 14:38
Caro Catone, mi devi scusare. Ieri nel mio post "Sull’uso dei nomi di fantasia e sui commenti molto critici" mi sono dimenticato di citarti fra i nickname ai quali sono affezionato
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/10/2008 alle 12:38
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