Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/11/2008 alle 10:43

Riprendo il mio dialogo con voi dopo qualche giorno in Israele. Un viaggio interessantissimo – anche se non era la prima volta - che consiglio a tutti, e in modo particolare ai giovani. La commozione irrefrenabile allo Yad Vashem (il Museo dell’Olocausto, nella foto), l’angoscia davanti al muro che separa la parte ebraica da quella palestinese, lo sbigottimento nel Santo Sepolcro “amministrato” in maniera parcellizzata dalle varie religioni cristiane. Questo, e moltissimo altro, merita davvero una o più visite. Le contraddizioni profonde del mondo in parte rilevante sono lì e puoi quasi toccarle con mano nella loro dimensione culturale, sociale, religiosa e politica.

P.S. Un paio di mesi fa, al tempo delle polemiche sull’Olocausto, avevo proposto alla Presidenza del Consiglio Regionale un viaggio in Israele, naturalmente a carico dei Consiglieri regionali. Per il momento nessuna iniziativa assunta. Chissà? Anche il nuovo Statuto Regionale sembrava un risultato quasi irraggiungibile.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 5 commenti -
Ciao Giuseppe boker tov.come è il primo giorno di lavoro,duro vero? E' stata una bellissima esperienza, e come sempre da un viaggio si torna carichi di emozioni ed esperienze che non vedo l'ora di raccontare! A presto
Scritto da Simone il 4/11/2008 alle 13:31
Se i consiglieri devono pagare il viaggio, vedrai che non verranno. Se invece pagherà la regione verranno in tanti. Complimenti a te che ci vai comunque.
Scritto da Davide il 4/11/2008 alle 14:34
Non so Voi ma io oggi, di fatto primo giorno di lavoro completo una volta tornati da Israele, faccio fatica a concentrarmi perchè continuano a venirmi in mente flash di tutto quanto abbiamo visto durante i giorni trascorsi insieme in Israele, le considerazioni fatte, gli aneddoti raccontati da Angela su vite eccezionali di persone eccezionali, la forza di volontà dei kibuzzim, l’emozione che ogni volta suscita Yad va Shem.... e potrei andare avanti per tante righe.
Scritto da Vittoria il 4/11/2008 alle 15:25
Posso solo riconoscermi nelle parole che hai scritto a proposito del tuo viaggio. Sono stato in Israele nel '92, un tempo passato ormai, ma le sensazioni che hai descrito le ho vissute anch'io. E' una terra dove Dio è presente e lo senti. E' una terra dove gli uomini si combattono e lo vedi. Ma è una terra dove ogni pietra e ogni muro racconta di noi e della nostra storia. Come possiamo non amarla comunque?
Scritto da Roberto Molinari il 4/11/2008 alle 15:47
Io non sono mai stato in Israele, non so se potrò mai andarci, però vedo la Terra Santa come meta di un viaggio ideale legato indissolubilmente al raggiungimento della PACE. Una terra che io immagino bella e martoriata, scrigno della storia dell'umanità, monito alla barbarie nazifascista ma purtroppo patibolo della comprensione e della coesistenza pacifica. Ci potrà mai essere pace in Medio Oriente? Io spero, spezzare quella catena d'odio ci renderebbe tutti migliori.
Scritto da Spartacus il 4/11/2008 alle 17:11
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