Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 6/11/2008 alle 15:12

Non mi piace per niente inforcare gli occhiali tricolori per leggere i risultati delle elezioni americane. Purtroppo però questo avviene a destra, al centro e a sinistra. Il più ignobile in questo “provincialismo” politico è stato, come sempre, Maurizio Gasparri, ma da lui che qualche mese fa ha paragonato Giuliano Amato al mafioso pluriomicida Giovanni Brusca (come esempio da non seguire), non possiamo proprio attenderci nulla di meglio.
Da parte nostra, cioè di chi ha sempre sperato nella vittoria di Obama, è assolutamente legittimo gioire, e ci lascino gioire in pace. Però facciamolo con gusto e stile, senza esibirci in “americanismi” smodati e stravaganti che non sarebbero compresi facilmente dalla maggioranza degli italiani. Lo dico io che porto al polso da mesi l’orologio con il volto di Barack Obama e che nel mio ufficio privato tengo la mappa degli Stati Uniti d’America con l’autografo di Colin Powell firmato davanti a me quando l’ho incontrato, con Attilio Fontana, al Dipartimento di Stato di Washington. Lo dico io che negli anni dell’Università a Trento, santuario della sinistra estremista, mi trovavo incollati sulla borsa degli adesivi con la scritta “amerikano go home”. Sì, proprio con la K.
Noi che siamo sinceramente e lealmente per Obama dobbiamo respingere “l’obamamania” superficiale ed estetica che è oggi di moda. Così faremo la differenza anche con chi, a destra, si scoprirà improvvisamente e vistosamente seguace del nuovo leader americano.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 9 commenti -
Gasparri non si è reso conto che, nella sua totale insipienza, ha detto una grande verità e una grande speranza per il mondo e per l'America: magari Al Qaeda fosse contenta! Vorrebbe dire che è la strada giusta per la pace mondiale. Vorrebbe dire che gli Usa potrebbero stare più tranquilli. Vorrebbe dire che il terrorismo islamico è al tramonto. Sì, voglio leggerla così: magari avesse ragione Gasparri...
Scritto da Laura S. il 6/11/2008 alle 15:25
Sono assolutamente d'accordo. Bisogna essere sobri per risultare credibili.
Scritto da Paolo il 6/11/2008 alle 16:12
Possso dirti che ho sentito Veltroni ieri sera e mi è sembrato sbiadito? MI pare che quello che aveva da dare ha dato.
Scritto da Giuseppe il 6/11/2008 alle 16:41
È bello, giovane e abbronzato
Scritto da on.sivlio berlusconi il 6/11/2008 alle 17:05
Sono il DS di sinistra che da un pò di tempo non ti scriveva più. Ero stufo di dare ragione ad un ex DC, ma adesso devo dirti che hai proprio ragione. Tu hai le carte in regola per osannare Obama e lo fai con misura mentre i miei ex compagni che non hanno più identità esagerano. Voterò ancora PD solo per gente come te.
Scritto da Un ex DS di sinistra il 6/11/2008 alle 20:31
Ma perchè questo Giuseppe che vede Veltroni "sbiadito" vuol mettersi sullo stesso piano del Silvio che vede Obama abbronzato ? Cerchiamo di essere almeno noi un pò più seri e se mai di argomentare se ne siamo capaci. E' il momento di gioire, per tante ragioni, sul piano mondiale e per una epocale sconfitta dello storico razzismo che ha allignato nel profondo di una società pur democratica come quella degli USA. In politica occorre discutere non "distruggere". Io la penso così.
Scritto da Ambrogio il 6/11/2008 alle 21:13
Caro Adamoli, è giusto gioire ma io vorrei gioire anche per una vittoria del PD. Hai ragione però, ho sentito questa sera che lo stesso staff di Obama si sta preoccupando per una eccessiva euforia intorno al nuovo Presidente. E' meglio essere sobri e pensare a noi stessi. Su Veltroni non vorrei che abbia ragione chi l'ha trovato un pò sfiorito. Mi sembra più in palla D'Alema. Bettini poi mi pare una sciagura.
Scritto da Alessandro Z. il 6/11/2008 alle 23:02
Gasparri è un fascista e basta. E' molto peggio di tutti gli altri. Io però forse dovrei stare zitto perchè ero uno di quelli che all'università statale di Milano scriveva "amerikani go home". Avevate ragione voi. E pensare che vi ho lanciato quintali di insulti.
Scritto da Maurizio il 6/11/2008 alle 23:09
Penso che la vittoria di Obama significhi molto per noi. In un mondo dove il divario crescente nella distribuzione della ricchezza minaccia la democrazia e deresponsabilizza la classe dirigente, resto ammirato di una cultura che nei momenti di difficoltà sa inventarsi nuovi tentativi, proporre nuovi leader ecc.. Mi imbarazza pertanto la gioia di chi non sa fare altrettanto e, quando ci prova, genera solo cloni
Scritto da Bruno Perazzolo il 11/11/2008 alle 02:37
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